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La cuoca moderna | Cristina Bowerman | TEDxMilanoWomen

  • 0:10 - 0:14
    Ma veramente vuoi cambiare lavoro?
  • 0:14 - 0:16
    Ma... scusami, ma dici sul serio?
  • 0:16 - 0:20
    Cioè, per i prossimi due anni
    tu non guadagnerai una lira?
  • 0:20 - 0:24
    No.. aspetta, fammi capire:
    tu veramente vuoi andare a lavorare
  • 0:24 - 0:27
    con un gruppo di uomini,
    tutti tatuati, sudati,
  • 0:27 - 0:30
    che parlano solo di sesso,
    e lasciare il tuo ufficio?
  • 0:32 - 0:35
    Mah... non so, certe volte
    proprio non ti capisco.
  • 0:36 - 0:39
    Queste sono alcune delle cose
    che mi sono state dette
  • 0:39 - 0:42
    quando ho deciso
    di cambiare carriera.
  • 0:42 - 0:45
    Io ho una vita abbastanza particolare,
  • 0:45 - 0:47
    e sono molto felice di questo.
  • 0:47 - 0:49
    Ho iniziato in realtà
    come procuratrice legale,
  • 0:49 - 0:52
    per poi passare per dieci anni di grafica
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    e poi finalmente laurearmi
    in arti culinarie.
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    Le cose che ho fatto
    prima di diventare cuoca,
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    in realtà, non le rinnego affatto:
  • 1:01 - 1:03
    anzi, sono molto contenta di averle fatte.
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    Poi, però, ho pensato
  • 1:06 - 1:10
    che forse la parte di me,
    la parte creativa
  • 1:10 - 1:13
    che non avevo mai
    sviluppato in precedenza,
  • 1:13 - 1:15
    è proprio quella in cui
    potevo riuscire meglio.
  • 1:15 - 1:17
    E ne ho fatto davvero un goal:
  • 1:17 - 1:21
    ho detto, nella mia vita vorrò sempre
    fare quello che mi piace,
  • 1:21 - 1:26
    perché secondo me, se una persona
    fa quello che le piace,
  • 1:26 - 1:30
    è [quello] il vero lusso,
    ed è sicuramente
  • 1:30 - 1:33
    la situazione in cui si riesce meglio.
  • 1:33 - 1:38
    Un paio di anni fa mi hanno chiesto
    di scrivere un libro,
  • 1:38 - 1:43
    per cui ho pensato:
    va bene, di cosa scrivo?
  • 1:43 - 1:47
    Sono una cuoca: ovviamente
    la prima richiesta, quella più naturale,
  • 1:47 - 1:50
    era scrivere ricette.
  • 1:50 - 1:53
    Ho pensato: io non voglio
    scrivere un libro di ricette.
  • 1:53 - 1:57
    Scrivere un libro di ricette
    mi sembrava quasi banale.
  • 1:57 - 2:00
    Non che gli altri libri di ricette
    lo fossero, tutt'altro;
  • 2:00 - 2:03
    ma ero io che non volevo,
    volevo fare qualcosa di diverso.
  • 2:03 - 2:07
    Soprattutto perché,
    in un campo maschile,
  • 2:07 - 2:10
    io ero riuscita a sfondare
    determinate situazioni,
  • 2:10 - 2:12
    per cui volevo essere di esempio
  • 2:12 - 2:16
    a tante ragazze che volevano
    intraprendere questo lavoro.
  • 2:16 - 2:20
    Considerate che io ogni giorno
    ricevo tantissime poste elettroniche,
  • 2:20 - 2:24
    o telefonate, o addirittura tante ragazze
    passano dal ristorante
  • 2:24 - 2:28
    e mi chiedono consiglio
    e sento tantissime cose
  • 2:28 - 2:32
    che sono aberranti,
    per certi versi.
  • 2:32 - 2:35
    Della serie, una ragazza di 24 anni
    che vuole diventare cuoca
  • 2:35 - 2:37
    e le si dice:
    oh, ma è troppo tardi!
  • 2:37 - 2:39
    Troppo tardi?!
  • 2:39 - 2:41
    Io ho cambiato carriera
    quando avevo oltre 30 anni
  • 2:41 - 2:47
    e non ho avuto un attimo di dubbio
    che la mia età potesse essere un ostacolo.
  • 2:47 - 2:49
    Era tutto qui dentro,
    era quello che volevo fare
  • 2:49 - 2:54
    ed era quello che volevo
    trasmettere nel mio libro.
  • 2:54 - 2:57
    Quindi ho messo giù una serie
    di principi, e ho pensato:
  • 2:57 - 3:00
    be', forse questo potrà aiutare qualcuno.
  • 3:00 - 3:06
    Perché molte delle cuoche e delle chef
    famosissime, bravissime, incredibili
  • 3:06 - 3:10
    a cui mi sono anche ispirata, precedenti,
  • 3:10 - 3:13
    generalmente hanno iniziato
    la loro carriera perché il loro marito,
  • 3:13 - 3:17
    il loro padre, il loro fratello
    - qualcuno in famiglia
  • 3:17 - 3:19
    aveva deciso di aprire un ristorante,
  • 3:19 - 3:21
    e loro si sono ritrovate in cucina.
  • 3:21 - 3:26
    Io invece volevo che la mia fosse
    una scelta professionale differente.
  • 3:26 - 3:28
    I miei genitori non erano in questo mondo,
  • 3:28 - 3:30
    né tantomeno qualcuno vicino a me,
  • 3:30 - 3:33
    né tantomeno
    mio marito, il mio compagno;
  • 3:33 - 3:36
    per cui volevo veramente iniziare da zero,
  • 3:36 - 3:38
    in un mondo in cui, in realtà,
  • 3:38 - 3:41
    non avevo nessuno che mi appoggiasse.
  • 3:41 - 3:44
    Non solo: questo paradossalmente
    ha giocato a mio favore,
  • 3:44 - 3:47
    perché poi, specialmente quando
    mi sono trasferita a Roma,
  • 3:47 - 3:49
    ho avuto tantissimi ospiti illustri,
  • 3:49 - 3:51
    giornalisti di cui non conoscevo nulla!
  • 3:53 - 3:57
    Quindi ho deciso di mettere giù
    questi principi nel mio libro.
  • 3:57 - 4:00
    Queste sono le cinque regole,
    perché secondo me,
  • 4:00 - 4:04
    tramite queste cinque regole,
    we can unlock the future.
  • 4:04 - 4:07
    La prima: trova la forza
    di essere diversa.
  • 4:07 - 4:10
    Questo è il mio principio fondamentale,
  • 4:10 - 4:13
    attraverso il quale ho vissuto
    davvero tutta la mia vita,
  • 4:13 - 4:15
    e devo tutto a mia madre.
  • 4:15 - 4:19
    Perché mia madre
    - sembra retorico, no?
  • 4:19 - 4:22
    sempre la mamma, o la nonna -
    invece in realtà è proprio così.
  • 4:22 - 4:24
    Ma la cosa incredibile
    è che i miei genitori
  • 4:24 - 4:29
    vengono da un paese piccolissimo:
    mia madre è nata a Trinitapoli,
  • 4:29 - 4:32
    ha vissuto a Cerignola,
    stiamo parlando del Profondo Sud,
  • 4:32 - 4:34
    specialmente di tantissimi anni fa.
  • 4:34 - 4:37
    Eppure, i miei genitori
    mi hanno fatto fare
  • 4:37 - 4:40
    il primo viaggio all'estero,
    quando avevo 14 anni, da sola.
  • 4:40 - 4:44
    Con un'organizzazione, ovviamente;
    ma comunque da sola.
  • 4:44 - 4:47
    Incredibile, perché questo
    mi ha aperto, secondo me,
  • 4:47 - 4:51
    un mondo che non pensavo esistesse.
  • 4:51 - 4:55
    Da lì è iniziata un'educazione diversa,
  • 4:55 - 4:57
    un modo di vedere le cose diverso,
  • 4:57 - 5:01
    e soprattutto un abbracciare
    le altre culture diverse.
  • 5:01 - 5:04
    E questo lo devo a mia madre,
    che mi ha sempre detto:
  • 5:04 - 5:08
    ricordati che la vera forza
    è quella di essere diversa.
  • 5:08 - 5:11
    Io lo vedo con mio figlio,
    che ora ha sette anni.
  • 5:11 - 5:14
    Ho sempre parlato inglese,
    da quando è nato:
  • 5:14 - 5:15
    eppure mi risponde in italiano.
  • 5:15 - 5:17
    A un certo punto ho iniziato
    a preoccuparmi:
  • 5:17 - 5:20
    ma perché io gli parlo in inglese,
    e lui mi risponde in italiano?
  • 5:20 - 5:23
    Per cui, parlando
    con una psicologa, mi ha detto:
  • 5:23 - 5:26
    no, è proprio questo,
    è il principio del peer pressure.
  • 5:26 - 5:28
    E ho iniziato a pensare:
  • 5:28 - 5:30
    tutti i bambini vogliono
    essere uguali agli altri!
  • 5:30 - 5:33
    Così mi è stato spiegato,
    e poi ho pensato:
  • 5:33 - 5:34
    tutte le donne fanno così.
  • 5:34 - 5:37
    Tutte le donne vogliono essere
    uguali alle altre!
  • 5:37 - 5:39
    Ci vestiamo nella stessa maniera,
  • 5:39 - 5:40
    parliamo nella stessa maniera,
  • 5:40 - 5:42
    guardiamo le stesse cose in tv,
  • 5:42 - 5:44
    vogliamo anche fare gli stessi lavori!
  • 5:44 - 5:49
    Non è questo: il vero lusso,
    il vero momento
  • 5:49 - 5:52
    in cui we can unlock the future
  • 5:52 - 5:54
    è quando noi ritroveremo noi stesse
  • 5:54 - 5:56
    e faremo esattamente quello che vorremo.
  • 5:56 - 5:58
    Ed è questa la strada
    che io ho cercato di seguire
  • 5:58 - 6:01
    durante tutta la mia vita.
  • 6:02 - 6:06
    Allora ho pensato
    - sempre nel libro -
  • 6:06 - 6:11
    come posso pensare,
    per esempio, ad un piatto,
  • 6:11 - 6:13
    perché ovviamente io vivo in questo mondo,
  • 6:13 - 6:19
    quindi dovevo in ogni caso illustrare
    un principio con un piatto.
  • 6:19 - 6:22
    Questo è uno dei piatti storici,
    fatto nel 2006.
  • 6:22 - 6:24
    Voi direte, vabbè è un panino,
    ok, ho capito.
  • 6:24 - 6:26
    Cosa c'è di strano?
  • 6:26 - 6:28
    Nel 2006, nessuno parlava di panini.
  • 6:28 - 6:31
    Nessuno ha mai servito un panino,
    soprattutto in un ristorante
  • 6:31 - 6:33
    che poi ha ricevuto la stella Michelin.
  • 6:33 - 6:37
    Tant'è vero che,
    quando andai dal mio socio
  • 6:37 - 6:39
    e dissi: sai, io voglio mettere
    questo piatto in carta.
  • 6:39 - 6:42
    È un panino alla liquirizia,
    con una scaloppa di fois gras
  • 6:42 - 6:44
    e un finto ketchup di mango
  • 6:44 - 6:48
    e una maionese al passito
    con delle patatine fritte.
  • 6:48 - 6:52
    Lui mi guardò, e disse:
    questa è matta!
  • 6:52 - 6:54
    Perché io non so se riuscirei a farlo...
  • 6:54 - 6:56
    ma veramente
    vuoi mettere un panino?
  • 6:56 - 6:57
    Io veramente voglio mettere
    un panino.
  • 6:57 - 7:01
    Perché secondo me è la maniera
    per fare un crossover,
  • 7:01 - 7:06
    praticamente cercare di identificare
    un modo di ristorazione
  • 7:06 - 7:08
    diverso rispetto a quello del passato.
  • 7:08 - 7:11
    Il nostro ristorante, che ho a Roma,
  • 7:11 - 7:15
    è un ristorante che ha ricevuto
    la stella Michelin,
  • 7:15 - 7:17
    ed è nato 11 anni fa senza tovaglie.
  • 7:17 - 7:20
    Cosa che oggi - insomma,
    oggi si va nei ristoranti
  • 7:20 - 7:21
    e non ci sono, le tovaglie:
  • 7:21 - 7:25
    ma un progetto di 12 anni fa,
    con un'apertura di 11 anni fa,
  • 7:25 - 7:28
    senza tovaglie,
    era già una grossa evoluzione:
  • 7:28 - 7:30
    la cucina doveva seguire lo stesso ritmo,
  • 7:30 - 7:32
    e doveva seguire la stessa linea!
  • 7:32 - 7:35
    Ed è per questo che,
    quando sono entrata lì dentro,
  • 7:35 - 7:37
    mi sono sentita a casa,
    e ho detto:
  • 7:37 - 7:40
    questo è il posto
    dove io posso esprimere me stessa.
  • 7:40 - 7:42
    E non sono uguale alle altre:
  • 7:42 - 7:44
    l'ho sempre pensato,
    e continuerò a pensarlo.
  • 7:44 - 7:47
    Ma io penso che ognuno di noi
    dovrebbe pensare una cosa del genere.
  • 7:49 - 7:52
    Il secondo principio è,
    sappi sempre dove andare.
  • 7:52 - 7:56
    Perché, vedete, le donne
    - questa è un'altra cosa
  • 7:56 - 7:58
    che non facciamo spesso:
    molte volte non abbiamo
  • 7:58 - 8:02
    il coraggio di dichiarare a noi stesse
    dove vogliamo andare.
  • 8:02 - 8:06
    Un po' perché abbiamo paura,
    un po' soprattutto, e spesso,
  • 8:06 - 8:10
    pensiamo di non esserne capaci,
    o di non meritarcelo.
  • 8:10 - 8:14
    È facile sentire un uomo che,
    parlando con il proprio capo, dice:
  • 8:14 - 8:18
    io, in un anno, voglio diventare
    capo di questo reparto.
  • 8:18 - 8:21
    Ne ho sentito proprio uno,
    ieri, in treno.
  • 8:22 - 8:25
    Ho mai sentito una donna, dire una cosa
    di questo genere? No.
  • 8:25 - 8:28
    Quando invece la si sente, purtroppo,
  • 8:28 - 8:31
    e questo è statisticamente provato
    tramite studi,
  • 8:31 - 8:34
    quando una donna afferma determinate cose
  • 8:34 - 8:38
    purtroppo le accezioni
    sono più negative che positive.
  • 8:38 - 8:41
    Quando le dice un uomo sono positive;
  • 8:41 - 8:43
    quando le dice una donna sono negative.
  • 8:44 - 8:48
    Allora ho pensato: io voglio sapere
    dove voglio andare,
  • 8:48 - 8:51
    voglio sapere chi vorrò essere
    in un anno, due anni,
  • 8:51 - 8:53
    tanto è vero
    che quando ho cambiato carriera
  • 8:53 - 8:55
    mi sono data dieci anni di tempo.
  • 8:55 - 8:58
    Ho detto: se in dieci anni
    non riesco a sfondare,
  • 8:58 - 9:00
    ok, tornerò a fare qualcos'altro.
  • 9:00 - 9:03
    Ho due lauree, parlo tre lingue,
    un lavoro lo troverò.
  • 9:03 - 9:07
    E quindi mi sono detta,
    sempre parlando del libro:
  • 9:07 - 9:09
    cosa posso fare, qual è il piatto
  • 9:09 - 9:11
    che voglio accoppiare
    a questo principio?
  • 9:11 - 9:13
    Ed è questo.
  • 9:13 - 9:16
    Questo è il piatto che mi ha portato
    in giro per il mondo.
  • 9:16 - 9:17
    È un pastrami di lingua.
  • 9:17 - 9:20
    Voi direte: vabbé,
    un pastrami di lingua...
  • 9:20 - 9:21
    Il pastrami in realtà è ebreo,
  • 9:21 - 9:24
    quindi io sono andata
    negli Stati Uniti,
  • 9:24 - 9:26
    a New York, sono andata
    in tre posti molto famosi
  • 9:26 - 9:28
    e ho studiato
    come si faceva il pastrami.
  • 9:28 - 9:32
    Sono tornata a Roma, e ho applicato
    ad un pezzo di carne
  • 9:32 - 9:35
    che è tipico della tradizione laziale
  • 9:35 - 9:38
    -volevo onorare in fondo il posto
    dove io sono tornata
  • 9:38 - 9:40
    e che mi ha dato
    tanta felicità e tanto lusso
  • 9:40 - 9:42
    in questi ultimi dieci anni -
  • 9:42 - 9:44
    e quindi ho fatto
    questo pastrami di lingua,
  • 9:44 - 9:47
    prima ancora che la parola pastrami
    o le tecniche di pastrami
  • 9:47 - 9:49
    divenissero di nuovo comuni.
  • 9:49 - 9:51
    Infatti mi fa molto piacere
    quando io faccio una cosa
  • 9:51 - 9:53
    con due anni in anticipo,
    poi diventa famosa:
  • 9:53 - 9:56
    significa che sono sulla strada giusta.
  • 9:56 - 10:01
    E questo è un piatto che è stato
    presentato a Identità golose,
  • 10:01 - 10:08
    un convegno al quale ho avuto la fortuna
    di partecipare, in passato,
  • 10:08 - 10:13
    e che ha veramente informazioni
    incredibili riguardo proprio a noi donne,
  • 10:13 - 10:15
    [il] perché ora ve lo spiego.
  • 10:15 - 10:20
    Terzo principio: rispetta te stessa
    e il mondo in cui vivi.
  • 10:20 - 10:22
    Importantissimo principio,
  • 10:22 - 10:26
    perché soprattutto attraverso
    il rispetto di noi stesse
  • 10:26 - 10:28
    possiamo raggiungere
    i nostri obiettivi.
  • 10:28 - 10:31
    Prima parlavo di identità golosa:
  • 10:31 - 10:33
    sono stata la prima speaker donna
    che sia stata chiamata
  • 10:33 - 10:35
    sul palco centrale a parlare.
  • 10:35 - 10:38
    Per cui mi sono detta:
    di cosa parlo?
  • 10:38 - 10:43
    Perché secondo me c'è una responsabilità
    nei confronti di chi,
  • 10:43 - 10:47
    - quando ci viene chiesto
    di che cosa parlare -
  • 10:47 - 10:48
    nei confronti di chi ci ascolta.
  • 10:48 - 10:52
    E ho pensato: il principio del rispetto
  • 10:52 - 10:54
    era quello che dominava quel convegno.
  • 10:54 - 10:58
    E io ho detto: ok,
    io parlerò della fermentazione.
  • 10:58 - 11:00
    Sono stata - mi vanto di essere stata
    la prima a parlare
  • 11:00 - 11:02
    di fermentazione in un convegno.
  • 11:02 - 11:05
    E lo sapete perché l'ho fatto?
  • 11:05 - 11:09
    Mi ricordava, in un certo senso,
    la nostra vita.
  • 11:09 - 11:12
    Io ho parlato del kimchi,
    della tecnica del kimchi.
  • 11:12 - 11:18
    È un cavolo: eppure la fermentazione,
    con il nostro controllo
  • 11:18 - 11:20
    e con la nostra passione e la nostra cura,
  • 11:20 - 11:23
    dà la possibilità, all'ingrediente,
    di raggiungere
  • 11:23 - 11:25
    il massimo esponenziale possibile.
  • 11:25 - 11:30
    Quel cavolo è diventato kimchi,
    ed è una cosa
  • 11:30 - 11:33
    assolutamente di una bontà unica,
    oltre a far bene.
  • 11:33 - 11:36
    Eppure non è stato fatto
    nulla di straordinario:
  • 11:36 - 11:41
    c'erano le condizioni giuste
    perché questo potesse accadere.
  • 11:41 - 11:44
    Ed è questo che mi ha attratto tantissimo
    della fermentazione:
  • 11:44 - 11:49
    ho associato immediatamente
    la tecnica di fermentazione al rispetto:
  • 11:49 - 11:53
    al rispetto dell'ingrediente,
    ma anche al rispetto di noi stesse.
  • 11:53 - 11:56
    È fondamentale avere rispetto
    di noi stesse,
  • 11:56 - 11:57
    attraverso le proprie azioni.
  • 12:00 - 12:03
    Questo è uno dei principi
    che mi piace di più,
  • 12:03 - 12:05
    potete notarlo dai miei capelli:
  • 12:05 - 12:09
    pushing the envelope,
    contro gli stereotipi della donna
  • 12:09 - 12:10
    (in cucina e fuori).
  • 12:10 - 12:15
    Sono sempre stata una persona
    che non ha mai creduto
  • 12:15 - 12:20
    - o meglio, ha sempre pensato
    di dover sfondare determinati stereotipi.
  • 12:20 - 12:24
    Lo so, ora dirò una cosa
    che probabilmente vi farà sorridere,
  • 12:24 - 12:26
    specialmente alle nuove generazioni.
  • 12:26 - 12:28
    Quando io mi sono laureata
    in giurisprudenza,
  • 12:28 - 12:30
    ho voluto mettermi
    un paio di pantaloni
  • 12:30 - 12:32
    per andare a discutere la tesi.
  • 12:32 - 12:35
    La mia famiglia era
    terrorizzata, scandalizzata:
  • 12:35 - 12:37
    vuoi mettere un paio di pantaloni?!
  • 12:37 - 12:39
    Sì, voglio mettere
    un paio di pantaloni.
  • 12:39 - 12:42
    Non era normale che una donna
    si mettesse un paio di pantaloni
  • 12:42 - 12:45
    per andare a discutere la propria tesi.
  • 12:45 - 12:47
    Da quel momento in poi ho sempre fatto,
  • 12:47 - 12:50
    ho sempre cercato
    di andare controcorrente.
  • 12:50 - 12:55
    Se qualcosa era necessario,
    o socialmente accettato,
  • 12:55 - 12:58
    ed era, appunto,
    quasi uno stereotipo,
  • 12:58 - 12:59
    io ho cercato di sfondarlo.
  • 12:59 - 13:02
    Anche nel momento in cui
    ho deciso, autonomamente,
  • 13:02 - 13:04
    di intraprendere una carriera
    completamente diversa
  • 13:04 - 13:07
    rispetto a quella della mia famiglia.
  • 13:09 - 13:10
    Il piatto che vi ho associato,
  • 13:10 - 13:12
    e questo è l'ulitmo piatto:
  • 13:12 - 13:14
    considerate che è stato,
    probabilmente,
  • 13:14 - 13:16
    il piatto più fotografato
    di questo convegno
  • 13:16 - 13:19
    e associato a quest'anno.
  • 13:19 - 13:23
    Io sono una promotrice
    della difesa delle api
  • 13:23 - 13:26
    e quindi, anche,
    di tutto ciò che ne deriva,
  • 13:26 - 13:29
    in questo caso il miele.
  • 13:29 - 13:30
    Ho associato, ho fatto un piccolo gioco
  • 13:30 - 13:34
    (una trippa a nido d'ape)
    e nello stesso tempo
  • 13:34 - 13:36
    ha una salsa a base
    di idromiele e miele.
  • 13:36 - 13:41
    Ed è una rivisitazione
    di una zuppa messicana.
  • 13:41 - 13:45
    Questo piatto mi ha portato
    tanta fortuna, quest'anno,
  • 13:45 - 13:49
    e mi ha fatto scoprire
    che ci sono tantissime cose
  • 13:49 - 13:51
    che noi donne possiamo fare bene:
  • 13:51 - 13:54
    non meglio degli uomini -
    perché io non credo nella esclusione,
  • 13:54 - 13:58
    ma credo nella inclusione:
    apro e chiudo una parentesi,
  • 13:58 - 14:01
    le società più resistenti
    sono le società inclusive,
  • 14:01 - 14:02
    non quelle esclusive.
  • 14:02 - 14:05
    Quindi io ritengo invece
    di essere un esempio,
  • 14:05 - 14:07
    spero di essere un esempio
  • 14:07 - 14:10
    per coloro che vogliono
    intraprendere questa carriera.
  • 14:10 - 14:12
    In poche parole,
    cos'è che voglio dire?
  • 14:12 - 14:14
    Io voglio dire a tutte le donne,
  • 14:14 - 14:16
    soprattutto a quelle che stanno iniziando,
  • 14:16 - 14:18
    [che] questa carriera
    - ma non soltanto
  • 14:18 - 14:23
    quella nell'ambito della cucina,
    ma in tutte le carriere -
  • 14:23 - 14:27
    che è arrivato il momento
    che.. we unlock the future for real.
  • 14:27 - 14:29
    Noi dobbiamo credere in noi stesse,
  • 14:29 - 14:34
    perché noi possiamo:
    siamo intelligenti, siamo capaci,
  • 14:34 - 14:36
    possiamo dirlo ad alta voce.
  • 14:36 - 14:40
    E sarebbe arrivato il momento
    che lo facciamo per davvero.
  • 14:40 - 14:43
    (Applausi)
Title:
La cuoca moderna | Cristina Bowerman | TEDxMilanoWomen
Description:

Questo talk si è tenuto ad un evento TEDx locale, organizzato in modo indipendente da TED Conferences.

Visita http://ted.com/tedx per saperne di più

Cristina Bowerman è nata a Cerignola ed è cresciuta a Bari. Dopo la laurea in Legge è andata a vivere negli Stati Uniti, doive ha lavorato come grafica e infine come cuoca, laureandosi alla Texas Culinary Academy di Austin.
È stata l'unica donna nominata Chef Ambassador per Expo 2015.

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
14:49

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