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Ciò che la mia religione dice veramente a proposito delle donne

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    Mentre venivo qui,
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    ho avuto un'interessante conversazione
    con il passeggero accanto a me
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    durante il mio volo.
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    Mi ha detto, "Sembra che gli USA
    stiano rimanendo senza lavoro,
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    visto che inventano mestieri
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    come lo psicologo per gatti,
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    il terapista per cani,
    l'acchiappa-tornado."
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    Pochi istanti dopo,
    mi ha chiesto,
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    "Di cosa si occupa?"
  • 0:28 - 0:31
    E io ho risposto qualcosa come,
    "Costruttore di pace?"
  • 0:31 - 0:33
    (Risate)
  • 0:35 - 0:39
    Ogni giorno, lavoro per dare
    voce alle donne
  • 0:39 - 0:42
    e per mettere in luce
    le loro esperienze
  • 0:42 - 0:47
    e la loro partecipazione nei processi
    di pace e risoluzione dei conflitti.
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    E a causa del mio lavoro,
  • 0:50 - 0:56
    ritengo che l'unico modo per assicurare
    la piena partecipazione delle donne
  • 0:56 - 0:57
    a livello globale
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    sia rivendicare la religione.
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    Questo tema è particolarmente
    importante per me.
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    Sono una donna musulmana
    orgogliosa della propria fede.
  • 1:08 - 1:12
    Mi dà la forza e la determinazione
    per lavorare ogni giorno.
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    Rappresenta il motivo
    per cui sono qui oggi.
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    Ma non posso non vedere i danni
    che si sono fatti in nome della religione,
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    non solo la mia, ma tutte le religioni
    più importanti al mondo.
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    La cattiva interpretazione, l'abuso
    e la manipolazione delle scritture sacre
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    hanno influenzato le nostre norme
    sociali e culturali,
  • 1:34 - 1:37
    le nostre leggi, le nostre stesse vite,
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    a tal punto che talvolta
    non siamo in grado di accorgercene.
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    I miei genitori sono emigrati dalla Libia,
    Africa del nord, in Canada
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    nei primi anni del 1980,
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    e io sono la figlia di mezzo tra 11 figli.
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    Sì, 11 figli.
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    Crescendo, ho visto i miei genitori,
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    persone sia spiritualmente
    che religiosamente devote,
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    pregare e lodare Dio
    per le benedizioni ricevute,
  • 2:02 - 2:07
    principalmente me, ma anche altre.
    (Risate)
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    Erano gentili, divertenti e pazienti,
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    limitatamente pazienti, quel tanto
    che si può avere con 11 figli al seguito.
  • 2:16 - 2:18
    Ed erano giusti.
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    Non sono stata educata alla religione
    attraverso filtri culturali.
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    Sono stata educata in modo equo,
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    e lo stesso ci si aspettava da me.
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    Non mi è mai stato insegnato che Dio
    giudica diversamente rispetto al genere.
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    E l'immagine dei miei genitori
    di un Dio benevolo e amico,
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    che si prende cura di me,
    ha dato forma alla mia visione del mondo.
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    Ora, naturalmente, la mia educazione
    ha portato ulteriori benefici.
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    Essere in 11 fratelli significa avere
    le nozioni di base della diplomazia.
  • 2:51 - 2:53
    (Risate)
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    Quando mi chiedono
    che scuole ho frequentato,
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    come, "Sei stata
    alla Kennedy School of Government?"
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    io li guardo e dico,
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    "No, sono andata alla Murabit School
    of International Affairs."
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    Estremamente esclusiva. Dovete parlare
    con mia madre per essere ammessi.
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    Ma siete fortunati, è qui con noi.
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    Essere in 11 figli e avere 10 fratelli
  • 3:16 - 3:21
    ti insegna molto sulle strutture di potere
    e sulle alleanze.
  • 3:21 - 3:23
    Insegna a focalizzare; devi parlare
    velocemente o dire meno,
  • 3:23 - 3:26
    perché altrimenti sei tagliato fuori.
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    Insegna l'importanza
    dello scambio comunicativo.
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    Devi fare domande che mirino
    alle risposte che desideri ricevere,
  • 3:33 - 3:37
    e devi saper dire no in modo giusto,
    così da mantenere la pace.
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    Ma la lezione più importante
    che ho imparato crescendo
  • 3:41 - 3:45
    è stata l'importanza della trattativa.
  • 3:45 - 3:47
    Quando la lampada favorita
    di mia madre si ruppe,
  • 3:47 - 3:49
    dovetti restare lì mentre lei cercava
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    di scoprire il chi e il come,
    perché dovevo difendermi,
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    perché se non lo fai,
    ti verrà puntato il dito addosso,
  • 3:57 - 4:00
    e prima ancora di rendertene conto,
    verrai punito.
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    Non parlo per esperienza, ovvio.
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    Quando avevo 15 anni, nel 2005,
    finii le superiori e mi trasferii
  • 4:10 - 4:12
    dal Canada - Saskatoon -
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    a Zawiya, la città natale
    dei miei genitori in Libia,
  • 4:16 - 4:19
    una città molto tradizionale.
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    Notate che ero stata in Libia
    solo per le vacanze fino ad allora,
  • 4:24 - 4:28
    e all'età di sette anni
    tutto mi era sembrato magico.
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    I gelati e le gite al mare
    e parenti molto euforici.
  • 4:33 - 4:38
    Ma non era la stessa cosa
    per una ragazza di 15 anni.
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    Venni ben presto introdotta
    all'aspetto culturale della religione.
  • 4:45 - 4:49
    Parole come "haram" -
    che significa proibito dalla religione -
  • 4:49 - 4:52
    e "aib" - che significa
    culturalmente inappropriato -
  • 4:52 - 4:55
    erano intercambiabili,
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    come se fossero la stessa cosa
    e avessero le stesse conseguenze.
  • 4:59 - 5:04
    Mi ritrovavo a parlarne
    con i miei compagni di scuola,
  • 5:04 - 5:07
    colleghi, professori, amici
    e persino parenti,
  • 5:07 - 5:11
    e cominciai a mettere in discussione
    il mio ruolo e le mie ispirazioni.
  • 5:13 - 5:15
    E nonostante l'educazione ricevuta
    dai miei genitori,
  • 5:16 - 5:19
    mi ritrovai a dubitare del ruolo
    delle donne nella mia fede.
  • 5:22 - 5:24
    Alla Murabit School
    of International Affairs,
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    ci andiamo giù duri con il dibattito,
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    e la prima regola
    è documentarsi prima.
  • 5:30 - 5:32
    Io lo feci,
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    e mi sorprese la facilità
    con cui scoprii
  • 5:37 - 5:40
    nella mia confessione donne
    che erano dei leader,
  • 5:41 - 5:43
    forti, innovative -
  • 5:44 - 5:47
    politicamente, economicamente
    e persino militarmente.
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    Khadija finanziò
    il movimento islamico
  • 5:51 - 5:53
    ai suoi primordi.
  • 5:53 - 5:55
    Non saremmo qui
    se non fosse stato per lei.
  • 5:56 - 5:58
    Ma perché non la studiavamo?
  • 5:59 - 6:01
    Perché non sapevamo nulla
    di queste donne?
  • 6:01 - 6:04
    Perché le donne sono state relegate
    a posizioni precedenti
  • 6:04 - 6:07
    agli insegnamenti della nostra fede?
  • 6:07 - 6:09
    E perché, se siamo uguali
    agli occhi di Dio,
  • 6:09 - 6:12
    non lo siamo agli occhi degli uomini?
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    Tutto questo mi ha riportato
    agli insegnamenti ricevuti da piccola.
  • 6:18 - 6:22
    La persona che decide,
    chi controlla il messaggio,
  • 6:22 - 6:25
    siede al tavolo del potere,
  • 6:25 - 6:29
    e purtroppo, in nessuna
    fede religiosa al mondo,
  • 6:30 - 6:32
    si tratta di donne.
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    Le istituzioni religiose
    sono dominate dagli uomini
  • 6:35 - 6:38
    e guidate da una leadership maschile
  • 6:38 - 6:41
    che costruisce politiche
    a propria immagine e somiglianza
  • 6:41 - 6:44
    e finché non saremo in grado
    di cambiare l'intero sistema,
  • 6:44 - 6:47
    non possiamo aspettarci
    una reale, completa partecipazione
  • 6:47 - 6:51
    politica ed economica delle donne.
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    Le nostre fondamenta sono fragili.
  • 6:56 - 7:00
    Mia madre dice che non si può costruire
    uan casa dritta su fondamenta storte.
  • 7:03 - 7:06
    Nel 2011, scoppiò la rivoluzione
    in Libia
  • 7:06 - 7:09
    e la mia famiglia era in prima linea.
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    In tempo di guerra
    accade una cosa incredibile,
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    un cambio di mentalità culturale,
    seppur temporaneo.
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    Per la prima volta sentii
    che non solo era accettabile
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    che io partecipassi agli eventi,
    ma addirittura era incoraggiato.
  • 7:22 - 7:23
    Era necessario.
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    Io e mia madre eravamo sedute
    a un tavolo.
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    Non ci tenevamo per mano.
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    Non stavamo con un medium.
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    Eravamo parte di un processo decisionale.
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    Condividevamo informazioni.
    Era cruciale.
  • 7:36 - 7:39
    E volevo che quel cambiamento
    diventasse permanente.
  • 7:42 - 7:45
    Non è per niente facile.
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    Dopo poche settimane le donne
    con cui avevo lavorato
  • 7:49 - 7:52
    tornarono ai loro ruoli tradizionali,
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    e molte di loro vennero spinte
    da parole di incoraggiamento
  • 7:56 - 7:59
    da parte dei leader religiosi e politici,
  • 7:59 - 8:02
    la maggior parte dei quali usava
    le sacre scritture a proprio vantaggio.
  • 8:03 - 8:05
    È così che le loro idee
    ottenevano il consenso popolare.
  • 8:07 - 8:12
    All'inizio mi concentrai sulll'empowerment
    economico e politico delle donne.
  • 8:12 - 8:16
    Pensai che ciò avrebbe condotto
    a un cambiamento culturale e sociale.
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    Ma i fatti dimostrarono
    che lo fa solo in parte.
  • 8:20 - 8:24
    Decisi di usare le loro stesse armi.
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    Cominciai anche io a citare
    e sottolineare i testi sacri islamici.
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    Nel 2012 e 2013, la mia organizzazione
    guidò la più grande campagna
  • 8:34 - 8:37
    mai diffusasi in Libia.
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    Entrammo nelle case, nelle scuole,
    nelle università, persino nelle moschee.
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    Parlammo faccia a faccia a 50 000 persone,
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    e ad altre centinaia di migliaia
    attraverso manifesti, spot televisivi,
  • 8:48 - 8:51
    radiofonici e cartelloni pubblicitari.
  • 8:51 - 8:54
    Vi chiederete come un'organizzazione
    per i diritti umani delle donne
  • 8:54 - 8:57
    abbia potuto fare tutto ciò
    in comunità che ostacolavano
  • 8:57 - 9:00
    la convivenza comune.
  • 9:00 - 9:03
    Ho usato le scritture.
  • 9:03 - 9:06
    Ho usato i versetti del Corano
    e le parole del Profeta,
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    gli Hadiths, che per esempio dicono,
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    "La parte migliore di te è la parte
    migliore della loro famiglia."
  • 9:15 - 9:19
    "Non lasciare che un fratello
    opprima un altro fratello."
  • 9:19 - 9:24
    Per la prima volta, i sermoni
    del venerdì degli imam locali
  • 9:24 - 9:27
    promuovevano i diritti delle donne.
  • 9:27 - 9:31
    Trattavano argomenti tabù
    come la violenza domestica.
  • 9:31 - 9:34
    Cambiavano le politiche.
  • 9:34 - 9:38
    In alcune comunità,
    siamo dovuti arrivare al punto
  • 9:38 - 9:41
    di leggere la Dichiarazione
    Internazionale dei Diritti Umani,
  • 9:41 - 9:44
    che rifiutavate perché non fu scritta
    da uomini di dottrina,
  • 9:46 - 9:49
    ma quegli stessi principi
    sono presenti nel nostro testo sacro.
  • 9:50 - 9:54
    Davvero, le Nazioni Unite
    li hanno copiati da noi.
  • 9:56 - 9:59
    Cambiando il messaggio,
    abbiamo offerto alla gente
  • 9:59 - 10:03
    una visione alternativa che promuoveva
    i diritti delle donne in Libia.
  • 10:03 - 10:06
    La stessa cosa sta avvenendo
    a livello internazionale,
  • 10:08 - 10:12
    e non è facile, ve lo assicuro.
  • 10:13 - 10:16
    I liberali diranno che state usando
    la religione da pessimi conservatori.
  • 10:17 - 10:19
    I conservatori vi chiameranno
    i mille modi molto coloriti.
  • 10:19 - 10:24
    Ho sentito di tutto, da "I tuoi genitori
    devono vergognarsi profondamente di te" -
  • 10:24 - 10:26
    falso, sono i miei più grandi fan -
  • 10:26 - 10:30
    a "Non arriverai a festeggiare
    il tuo prossimo compleanno" -
  • 10:30 - 10:33
    che è di nuovo falso,
    perché l'ho fatto.
  • 10:33 - 10:36
    E resto fortemente convinta
  • 10:36 - 10:41
    che i diritti delle donne e la religione
    non si escludono a vicenda.
  • 10:43 - 10:46
    Ma dobbiamo andare al potere.
  • 10:46 - 10:48
    Non dobbiamo rinunciare
    alla nostra posizione
  • 10:49 - 10:50
    perché rimamendo in silenzio,
  • 10:50 - 10:54
    permettiamo che continuino
    gli abusi e le persecuzioni
  • 10:54 - 10:56
    nei confronti delle donne
    in tutto il mondo.
  • 10:57 - 10:59
    Affermando che dobbiamo combattere
    per i diritti delle donne
  • 10:59 - 11:03
    e l'estremismo con le bombe
    e lo stato di guerra,
  • 11:03 - 11:06
    mutiliamo le comunità locali
    che devono affrontare questi problemi
  • 11:07 - 11:11
    in modo da diventare sostenibili.
  • 11:12 - 11:15
    Non è facile mettere in questione
    i messaggi religiosi distorti.
  • 11:17 - 11:22
    Riceverete insulti, offese
    e minacce di ogni tipo.
  • 11:22 - 11:24
    Ma dobbiamo farlo.
  • 11:24 - 11:29
    Non abbiamo altra possibilità
    se non rivendicare i diritti umani,
  • 11:29 - 11:31
    i principi della nostra fede,
  • 11:31 - 11:35
    non per noi, non per le donne
    nelle nostre famiglie,
  • 11:35 - 11:37
    non per le donne in questa sala,
  • 11:37 - 11:39
    e nemmeno per le donne là fuori,
  • 11:40 - 11:43
    ma per le società che
    si potrebbero trasformare
  • 11:43 - 11:45
    grazie alla partecipazione delle donne.
  • 11:46 - 11:48
    E l'unico modo per farlo,
  • 11:49 - 11:50
    la nostra sola opzione,
  • 11:50 - 11:53
    è essere, e rimanere,
    al tavolo delle trattative.
  • 11:53 - 11:55
    Grazie.
  • 11:55 - 11:59
    (Applausi)
Title:
Ciò che la mia religione dice veramente a proposito delle donne
Speaker:
Alaa Murabit
Description:

La famiglia di Alaa Murabit si trasferì dal Canada alla Libia quando lei aveva 15 anni. Fino ad allora, si era sentita uguale ai suoi fratelli, ma nel nuovo ambiente venivano imposte grandi restrizioni a ciò che poteva fare. Da orgogliosa donna musulmana quale è, Alaa si è domandata se è questo ciò che la sua religione insegna veramente. Con umorismo, passione e un giovane spirito ribelle, Alaa illustra esempi di leader femminili nella storia delle propria fede - e come ha lanciato una campagna a favore dei diritti delle donne usando i versi del Corano.

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