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La chimica della natura, terapia contro il cancro | Frédéric Gault | TEDxCanebière

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    È passato molto tempo
    da quando la natura ci ha creati.
  • 0:10 - 0:13
    Nel crearci,
    ci ha donato delle capacità
  • 0:13 - 0:14
    e grazie a queste capacità
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    abbiamo saputo evolverci per arrivare
    al mondo come è oggi.
  • 0:18 - 0:20
    Ma com'è possibile?
  • 0:20 - 0:23
    Ebbene, grazie alle conoscenze acquisite,
  • 0:23 - 0:26
    ma anche alla nostra capacità
    di modellare ciò che ci circonda,
  • 0:27 - 0:29
    abbiamo sottomesso
    alla nostra brama di successo
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    quella natura che un giorno
    ci ha donato la vita.
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    Nel passato, i nostri antenati
    hanno imparato,
  • 0:34 - 0:38
    a poco a poco, a conoscere
    e a servirsi delle piante,
  • 0:38 - 0:40
    ad addomesticare gli animali,
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    ma anche a usare dei materiali
    per migliorare le condizioni di vita.
  • 0:44 - 0:46
    Ma oggi mi rendo conto
  • 0:46 - 0:50
    che non viviamo più in armonia
    con ciò che ci circonda.
  • 0:50 - 0:52
    E cominciamo a pagarne il prezzo,
  • 0:52 - 0:54
    e in diversi modi.
  • 0:54 - 0:58
    Personalmente, quello che mi preoccupa
    di più, è la malattia.
  • 0:58 - 1:01
    E non una qualsiasi,
    parlo del cancro.
  • 1:01 - 1:03
    Voi e anch'io, lo sappiamo tutti,
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    perché oggi il cancro ci tocca tutti,
  • 1:06 - 1:09
    da vicino o da lontano,
    direttamente o indirettamente.
  • 1:13 - 1:17
    Questa malattia se ne frega altamente
    di chi siamo,
  • 1:17 - 1:20
    del nostro stile di vita,
    del nostro status sociale,
  • 1:20 - 1:23
    del fatto che siamo ricchi o poveri,
    poco importa.
  • 1:23 - 1:27
    Può toccare chiunque,
    ovunque, in qualsiasi modo,
  • 1:27 - 1:30
    e tristemente, gli adulti come i bambini.
  • 1:31 - 1:33
    Personalmente,
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    ce l'ho a morte con questa malattia
    che ha portato via mio padre,
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    e quindi non potrò mai presentare
    mio figlio a suo nonno.
  • 1:40 - 1:43
    E questo è un dispiacere enorme per me,
    irrimediabile.
  • 1:44 - 1:47
    Nella mia famiglia,
    molte sono state le vittime.
  • 1:47 - 1:50
    Nel mio caso, si potrebbe parlare
    di una piccola ecatombe.
  • 1:50 - 1:52
    Ma vabbe', lasciamo stare.
  • 1:52 - 1:54
    Ora proiettiamoci un po' nel futuro.
  • 1:55 - 1:58
    Secondo i dati dell'OMS,
    l'Organizzazione Mondiale della Sanità,
  • 1:59 - 2:03
    nel 2030, si conteranno 20 milioni
    di nuovi casi di cancro all'anno.
  • 2:04 - 2:06
    È colossale.
  • 2:06 - 2:08
    E, da quello che so,
    lavorando nell'ambiente,
  • 2:08 - 2:11
    questi dati sono forse sottostimati.
  • 2:13 - 2:15
    Allora, come abbiamo potuto arrivare qui?
  • 2:15 - 2:17
    In molti modi diversi,
  • 2:17 - 2:19
    che si aggiungono gli uni agli altri,
  • 2:19 - 2:22
    siamo arrivati
    a questa penosa constatazione:
  • 2:22 - 2:26
    il nostro stile di vita, almeno nei paesi
    sviluppati come il nostro,
  • 2:27 - 2:30
    è in gran parte responsabile
    della progressione di questa malattia.
  • 2:30 - 2:33
    Potrei citare alcuni esempi:
    l'inquinamento,
  • 2:33 - 2:37
    gli interferenti endocrini,
    il cibo spazzatura, i pesticidi,
  • 2:37 - 2:39
    e chiaramente, nelle nostre vite,
    lo stress.
  • 2:39 - 2:42
    E credetemi, in questo momento,
    so di cosa parlo.
  • 2:42 - 2:45
    (Risate)
  • 2:45 - 2:47
    (Applausi)
  • 2:52 - 2:55
    Va bene tutto,
    ma ci dimentichiamo una cosa:
  • 2:55 - 2:59
    la specie umana non è l'unica
    a essere toccata dal cancro.
  • 2:59 - 3:02
    In realtà, molte specie animali
    possono sviluppare delle forme di cancro.
  • 3:02 - 3:05
    Tenendo conto dell'impatto
    che provochiamo sull'ambiente,
  • 3:05 - 3:08
    si può scommettere
    che il numero di casi di cancro
  • 3:08 - 3:10
    che toccano le specie animali
    aumenterà a sua volta.
  • 3:10 - 3:12
    Non saremo i soli.
  • 3:14 - 3:16
    Quelle specie non hanno i mezzi
    di cui noi disponiamo
  • 3:16 - 3:19
    per curarsi, anche se...
  • 3:20 - 3:23
    Forse lo sapete, sembra
    che alcune specie animali
  • 3:23 - 3:25
    siano molto, molto poco soggette
    al cancro.
  • 3:25 - 3:27
    Molto, molto poco.
  • 3:27 - 3:29
    Che fortuna!
  • 3:29 - 3:31
    E perché non abbiamo questa fortuna?
  • 3:31 - 3:34
    Questo non posso dirvelo.
  • 3:34 - 3:37
    Secondo me, l'esempio più conosciuto
    è quello degli squali.
  • 3:37 - 3:39
    questi animali,
    contrariamente agli altri
  • 3:39 - 3:42
    sviluppano molto, molto poco la malattia.
  • 3:42 - 3:46
    Cioè, una volta, perché nel frattempo,
  • 3:46 - 3:50
    lo sapete, c'è stata la catastrofe
    nucleare di Fukushima.
  • 3:50 - 3:53
    Da quella catastrofe, quando
    si passeggia sulle coste del Pacifico
  • 3:53 - 3:56
    e ci si immerge, si trovano
    degli squali mutanti.
  • 3:56 - 3:58
    Sto esagerando un po',
    non sono veramente mutanti,
  • 3:58 - 4:01
    ma questi animali
    iniziano a sviluppare dei tumori.
  • 4:01 - 4:03
    Non è normale.
  • 4:03 - 4:06
    Insomma, non siamo più molto lontani
    dalla trama di Godzilla.
  • 4:06 - 4:09
    Un tempo ci faceva divertire, ma adesso
  • 4:09 - 4:10
    non è più così.
  • 4:10 - 4:12
    È un perfetto, ma triste esempio
  • 4:12 - 4:16
    dell'impatto che abbiamo
    sull'ambiente e sulle specie
  • 4:16 - 4:19
    con le quali lo condividiamo.
  • 4:19 - 4:22
    È veramente un peccato perché alla fine,
  • 4:22 - 4:25
    quando ci pensate bene,
    la natura ha tutto da offrirci.
  • 4:25 - 4:27
    Da qualche parte, lo fa già.
  • 4:27 - 4:30
    Se prendete un minuto
    per guardarvi intorno,
  • 4:30 - 4:33
    vi renderete conto
    che tutto quello che vedete
  • 4:33 - 4:38
    è stato fabbricato con materiali
    che un giorno sono stati strappati alla natura.
  • 4:39 - 4:42
    Ma nonostante tutto, penso
    che l'ignoranza della nostra specie,
  • 4:42 - 4:45
    così "intelligente" rispetto
    a tutte le altre,
  • 4:45 - 4:48
    questo è quello che pensiamo,
    ci fa sbattere contro il muro.
  • 4:49 - 4:51
    Ora, ripartiamo un po' nel passato
  • 4:51 - 4:54
    e pensate a Leonardo da Vinci.
  • 4:54 - 4:57
    Uomo brillate, ammirevole,
    che ha segnato la storia
  • 4:57 - 4:59
    per l'opera che ci ha lasciato.
  • 4:59 - 5:02
    Per me, la sua principale qualità,
    di Leonardo da Vinci,
  • 5:02 - 5:05
    è quella di osservare e contemplare
    ciò che lo circonda.
  • 5:05 - 5:08
    Un'altra delle sue qualità,
    complementare a questa,
  • 5:08 - 5:11
    è la sua capacità di deduzione,
  • 5:11 - 5:14
    a partire dall'osservazione della natura.
  • 5:15 - 5:17
    Ricordatevi che ha ideato
    macchine volanti.
  • 5:17 - 5:19
    che si ispiravano direttamente
    a ciò che aveva visto
  • 5:19 - 5:20
    osservando gli uccelli.
  • 5:20 - 5:23
    O il magnifico disegno
    di un elicottero fatto secoli
  • 5:23 - 5:27
    prima del primo decollo.
  • 5:27 - 5:29
    Credo che sia forse
    l'esempio più conosciuto
  • 5:29 - 5:32
    tra le persone
    che si sono ispirate alla natura.
  • 5:34 - 5:38
    Ma alla fine, quante invenzioni
    derivano direttamente dalla natura?
  • 5:38 - 5:42
    Beh, ce ne sono moltissime,
    molte più di quante immaginiamo.
  • 5:42 - 5:45
    Spero che in futuro ce ne saranno
    ancora molte altre.
  • 5:45 - 5:47
    Ora, ritorniamo un attimo a noi:
  • 5:47 - 5:51
    il cancro e la natura, la natura
    e il cancro, come preferite.
  • 5:51 - 5:55
    Il cancro è una malattia grave,
    e alcune specie animali
  • 5:55 - 5:57
    sono molto più favorite rispetto ad altre.
  • 5:58 - 6:01
    Se sviluppano meno tumori
    è forse perché la natura
  • 6:01 - 6:05
    ha trovato delle soluzioni per lottare
    contro la malattia, o almeno,
  • 6:05 - 6:09
    ha trovato dei meccanismi
    per evitare che appaia.
  • 6:10 - 6:11
    Vi ho citato gli squali.
  • 6:13 - 6:14
    Gli squali non sono un caso isolato.
  • 6:14 - 6:16
    Sfortunatamente questi magnifici animali
  • 6:16 - 6:20
    che sono di un'importanza primordiale
    per mari e oceani,
  • 6:20 - 6:21
    sono minacciati.
  • 6:23 - 6:25
    Sfortunatamente, non sono i soli
    a essere colpiti.
  • 6:25 - 6:29
    Ora vi parlerò dei coralli,
    che conosco bene.
  • 6:29 - 6:31
    I coralli sono animali poco conosciuti
  • 6:31 - 6:34
    e che sono riusciti,
    nonostante la dimensione ridotta,
  • 6:34 - 6:37
    per alcune specie, a costruire
    strutture fantastiche
  • 6:37 - 6:39
    come la grande barriera corallina
    in Australia.
  • 6:39 - 6:42
    Strutture che si possono vedere
    dallo spazio.
  • 6:42 - 6:45
    L'essere umano ce ne ha messo di tempo
    prima di fare altrettanto.
  • 6:48 - 6:50
    Direi che è fenomenale,
  • 6:50 - 6:53
    costruire cose così grandi quando
    si è animali così piccoli.
  • 6:53 - 6:55
    Ma prima di entrare nel dettaglio,
  • 6:56 - 6:59
    quanti di voi pensano di sapere davvero
    cos'è un corallo?
  • 7:00 - 7:03
    Alzate la mano se pensate di saperlo.
  • 7:04 - 7:06
    OK, non siete in tanti.
  • 7:07 - 7:10
    Ebbene, prima di tutto
    i coralli sono degli animali,
  • 7:10 - 7:14
    sono comparsi sulla Terra
    centinaia di milioni di anni fa.
  • 7:14 - 7:17
    All'incirca 350 milioni di anni fa.
  • 7:17 - 7:20
    È incredibile, ogni volta
    hanno saputo adattarsi e sopravvivere
  • 7:20 - 7:22
    a tutte le più grandi crisi
    dell'evoluzione,
  • 7:22 - 7:25
    l'ultima risale a una data che tutti
    conosciamo, Jurassic Park,
  • 7:25 - 7:28
    quando i dinosauri sono scomparsi
    dalla Terra e in quel momento,
  • 7:28 - 7:30
    i coralli si sono adattati,
    sono sopravvissuti
  • 7:30 - 7:33
    e hanno ancora una volta
    colonizzato il loro ambiente.
  • 7:34 - 7:36
    In realtà questi animali
    sono incredibili sotto molti aspetti.
  • 7:36 - 7:40
    Mi affascinano davvero
    da moltissimo tempo.
  • 7:40 - 7:41
    Sapevate che questi animali
  • 7:41 - 7:44
    che vivono in simbiosi con delle alghe
    perfino all'interno delle loro cellule
  • 7:44 - 7:46
    non conoscono la senescenza?
  • 7:46 - 7:49
    Mi direte, cos'è la senescenza?
  • 7:49 - 7:51
    La senescenza
  • 7:51 - 7:53
    è il famoso invecchiamento cellulare
  • 7:53 - 7:55
    che fa sì che tutti gli organismi viventi
  • 7:55 - 7:58
    finiscano un giorno o l'altro
    per morire e sparire.
  • 7:59 - 8:01
    Tranne il corallo.
  • 8:01 - 8:04
    Magnifico, abbiamo una fonte
    di giovinezza, vorrei dire.
  • 8:04 - 8:06
    Addio rughe e artrosi!
  • 8:06 - 8:09
    Stiamo tranquilli, abbiamo i coralli.
  • 8:09 - 8:11
    Non è il solo prodigio di cui sono capaci.
  • 8:11 - 8:15
    Hanno anche delle capacità
    di rigenerazione fuori norma
  • 8:15 - 8:19
    Li tagliate, ne avete due,
    identici, che si rigenerano.
  • 8:20 - 8:21
    Sono migliori di noi:
  • 8:21 - 8:24
    non solo si autoriparano,
    ma non conservano cicatrici.
  • 8:24 - 8:28
    Tante persone vorrebbero poter dire
    lo stesso, me compreso.
  • 8:28 - 8:32
    E non è tutto: questi animali
    sono anche sessili.
  • 8:32 - 8:34
    È un barbaro termine da biologo.
  • 8:34 - 8:38
    Vuol dire che sono animali
    che vivono fissati a un luogo.
  • 8:38 - 8:39
    Non possono muoversi,
  • 8:39 - 8:42
    si mettono là, crescono là
  • 8:42 - 8:43
    e non si muovono.
  • 8:44 - 8:45
    Ma in questo caso, mi direte,
  • 8:45 - 8:49
    come difendersi
    quando non ci si può muovere?
  • 8:49 - 8:52
    La risposta è abbastanza semplice:
    grazie alla chimica.
  • 8:53 - 8:56
    E non una qualsiasi perché
  • 8:56 - 8:59
    hanno perfezionato questi meccanismi
    di difesa per milioni di anni,
  • 8:59 - 9:02
    insomma questi meccanismi
    non sono niente male.
  • 9:03 - 9:08
    Oltre a queste capacità incredibili,
    sono anche dei costruttori.
  • 9:09 - 9:12
    Le strutture che costruiscono,
    le famose scogliere coralline,
  • 9:12 - 9:13
    in realtà rappresentano
  • 9:13 - 9:16
    solo una piccola superficie
    nei mari e negli oceani.
  • 9:16 - 9:18
    Ma questa superficie, per quanto piccola,
  • 9:18 - 9:20
    secondo le stime dei biologi,
  • 9:20 - 9:23
    ospita comunque l'80% della biodiversità,
  • 9:23 - 9:24
    una percentuale enorme.
  • 9:24 - 9:27
    80% della biodiversità marina.
  • 9:28 - 9:30
    Ma questi numeri
    sono da prendere con riserva:
  • 9:30 - 9:32
    abbiamo ancora molte cose da scoprire
  • 9:32 - 9:35
    e quando potremo esplorare
    i fondali oceanici,
  • 9:35 - 9:37
    potremo aumentare di molto
  • 9:37 - 9:40
    il numero di specie conosciute,
    almeno nel mare.
  • 9:40 - 9:43
    Purtroppo, anche i coralli
    sono minacciati.
  • 9:43 - 9:45
    E voglio dirvi
    che non va per niente bene.
  • 9:46 - 9:48
    Perché?
  • 9:48 - 9:51
    Di recente, gli scienziati
    ci hanno spaventati dicendo che,
  • 9:51 - 9:53
    a causa del surriscaldamento
    delle acque,
  • 9:53 - 9:56
    il 90% della grande barriera corallina
    è sbiancato.
  • 9:56 - 10:00
    Non è un granché, davvero,
    in ogni caso, non è un super bilancio.
  • 10:01 - 10:04
    E ancora più di recente,
    gli scienziati, sempre gli stessi,
  • 10:05 - 10:06
    ci hanno spiegato che adesso
  • 10:06 - 10:10
    si trovano perfino delle nanoparticelle
    di plastica nelle cellule dei coralli.
  • 10:10 - 10:12
    Per farvi capire fin dove si può arrivare.
  • 10:13 - 10:15
    Per me è una catastrofe.
  • 10:15 - 10:17
    Vi spiego perché.
  • 10:17 - 10:19
    Perché nonostante le loro capacità
    eccezionali di adattamento
  • 10:19 - 10:21
    e di sopravvivenza,
  • 10:21 - 10:23
    considerando la scala
    e la velocità a cui si procede,
  • 10:23 - 10:25
    non potranno resistere
    ancora per molto.
  • 10:25 - 10:28
    Insomma, forse non tutti.
  • 10:28 - 10:32
    Come vedete, è da anni che sono
    appassionato alla vita marina.
  • 10:32 - 10:34
    È per questo che a un certo punto,
    durante gli studi,
  • 10:34 - 10:37
    ho deviato e mi sono orientato
    verso l'acquacoltura,
  • 10:37 - 10:40
    specializzandomi
    nell'allevamento di coralli.
  • 10:41 - 10:44
    Perché? Perché a forza di osservarli,
  • 10:44 - 10:47
    che si tratti di una scogliera corallina
    o in uno dei miei acquari,
  • 10:48 - 10:51
    ho potuto constatare le straordinarie
    interazioni chimiche
  • 10:51 - 10:54
    che ci sono tra queste specie.
  • 10:54 - 10:59
    Questo mi ha invogliato ad approfondire
    ed esplorare un potenziale incredibile.
  • 10:59 - 11:03
    È anche per questo che mi sono lanciato,
    ormai sei anni fa,
  • 11:03 - 11:04
    nella creazione di un'impresa,
  • 11:04 - 11:08
    un'impresa un po' particolare.
  • 11:08 - 11:12
    Ho creato con l'aiuto del mio professore
    di biologia dell'università
  • 11:12 - 11:14
    una società di biotecnologie,
  • 11:14 - 11:17
    il cui obiettivo è di coltivare
    coralli per poterli studiare
  • 11:17 - 11:20
    ed estrarne molecole utili
    per la salute umana.
  • 11:21 - 11:23
    Ai miei occhi, le scogliere coralline,
    i coralli,
  • 11:23 - 11:26
    sono una nuova farmacopea
    che non ha nulla da invidiare
  • 11:26 - 11:29
    a quello che è già stato trovato
    nella canopia amazzonica,
  • 11:29 - 11:31
    è davvero incommensurabile.
  • 11:31 - 11:35
    Penso che abbiamo migliaia,
    addirittura milioni di volte
  • 11:35 - 11:37
    più di molecole da trovare
    in questo ambiente
  • 11:37 - 11:39
    che nelle piante, come è già stato fatto.
  • 11:40 - 11:43
    Le ricerche condotte con la mia società
  • 11:43 - 11:45
    ci hanno permesso di identificare
    una nuova specie.
  • 11:45 - 11:48
    Questa volta, non un corallo costruttore,
    ma un corallo molle.
  • 11:48 - 11:50
    Non sembra interessante
  • 11:50 - 11:54
    ma la particolarità di questo corallo
    è che contiene una molecola
  • 11:54 - 11:56
    conosciuta da tempo
    e che si chiama palitossina.
  • 11:56 - 11:58
    È una molecola conosciuta
    dagli anni '70.
  • 11:58 - 12:01
    Vedete, non è nuova, ma risulta
  • 12:01 - 12:04
    sia una delle tossine
    più potenti al mondo.
  • 12:04 - 12:06
    Nei test che abbiamo realizzato,
  • 12:06 - 12:09
    questa tossina si è dimostrata efficace
  • 12:09 - 12:12
    su tutte le forme di cancro
    che abbiamo trattato.
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    Se dovessi fare due conti,
    per essere preciso,
  • 12:15 - 12:17
    potrei dirvi che questa molecola
  • 12:17 - 12:20
    funziona su 42 tipi di cancro diversi.
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    Non male.
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    Ma vabbe'.
  • 12:25 - 12:27
    Il meglio è che in realtà
  • 12:27 - 12:29
    questa molecola funziona
    su molte forme cancerose,
  • 12:29 - 12:31
    su quelle resistenti,
  • 12:31 - 12:34
    quelle che diventano resistenti
    alle attuali terapie
  • 12:34 - 12:36
    e meglio ancora,
    funziona su forme di cancro
  • 12:36 - 12:40
    per le quali non c'è nulla,
    nessuna terapia proposta ai pazienti.
  • 12:40 - 12:42
    Quindi dà una speranza formidabile,
  • 12:42 - 12:45
    ma anche il peso
    della responsabilità a volte...
  • 12:47 - 12:50
    La particolarità di questa molecola,
    una tossina, mi direte:
  • 12:50 - 12:52
    "È una tossina, come può curare?"
  • 12:52 - 12:54
    È una questione di dosaggio
  • 12:54 - 12:56
    perché rispetto alle dosi somministrate
    per curare il cancro,
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    questa molecola
    ristabilisce l'apoptosi.
  • 12:58 - 13:01
    Vedo le vostre facce,
    cos'è l'apoptosi,
  • 13:01 - 13:03
    ancora un termine da scienziato
    da quattro soldi?
  • 13:03 - 13:06
    L'apoptosi è il nome della morte cellulare
    programmata,
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    un meccanismo proprio
    di tutte le cellule del corpo umano,
  • 13:09 - 13:11
    salvo qualche popolazione di cellule,
  • 13:11 - 13:14
    tra cui le cellule staminali.
  • 13:14 - 13:18
    Solitamente le cellule cancerose
    prendono questo meccanismo, l'apoptosi,
  • 13:18 - 13:21
    lo mettono a dormire e, una volta fatto,
  • 13:21 - 13:25
    uh, wow, sono libera,
    posso proliferare in modo anarchico,
  • 13:25 - 13:29
    fare quello che voglio, invadere
    l'organismo, fatto questo, lo uccido.
  • 13:29 - 13:32
    È fatta, finito.
  • 13:32 - 13:35
    Ecco, abbiamo trovato questa molecola
    e ora la stiamo testando.
  • 13:35 - 13:37
    E perché la testiamo?
  • 13:37 - 13:39
    Solo per convalidarne l'utilizzo
  • 13:39 - 13:42
    come futuro farmaco anticancro.
  • 13:42 - 13:46
    Di recente abbiamo avviato
    molti esperimenti.
  • 13:47 - 13:50
    Se tutto va bene, tra qualche settimana,
    e per altri esperimenti,

  • 13:50 - 13:52
    tra qualche mese,
    avremo i primi risultati.
  • 13:55 - 13:57
    Incrociate le dita!
  • 13:57 - 13:59
    Ma allo stesso tempo,
    armatevi di pazienza:
  • 13:59 - 14:02
    lo sviluppo dei farmaci è lungo
    e ci vogliono anni.
  • 14:02 - 14:05
    Ma va bene, non molleremo l'osso,
    state tranquilli.
  • 14:05 - 14:08
    Come potete vedere, alla fine,
    ho un enorme privilegio:
  • 14:08 - 14:11
    sono riuscito a unire la mia passione
    per il mare
  • 14:11 - 14:14
    alla mia volontà di combattere
    questo flagello che riguarda tutti.
  • 14:16 - 14:18
    E, grazie alla mia attività,
    sono convinto
  • 14:18 - 14:22
    che nel mare scopriremo
    moltissime altre molecole
  • 14:22 - 14:24
    e quelle molecole saranno
    di valore
  • 14:24 - 14:27
    nel campo della sanità, ma non solo.
    Ci sono molti campi
  • 14:27 - 14:30
    tecnologici nei quali queste molecole
    troveranno applicazione.
  • 14:31 - 14:34
    È qui che si arriva a un principio famoso
    che si chiama biomimetica,
  • 14:34 - 14:37
    un principio caro a uno scienziato,
    Idriss Aberkane,
  • 14:37 - 14:40
    che consiste nell'osservare
    la natura traendone ispirazione,
  • 14:40 - 14:44
    nel fare della retroingegneria
    per creare nuove tecnologie.
  • 14:44 - 14:46
    E giustamente, più abbiamo sviluppato
    la tecnologia,
  • 14:46 - 14:48
    più abbiamo avuto i mezzi
  • 14:48 - 14:51
    di tornare a vedere cosa succede
    e di studiare l'ingegnosità della natura.
  • 14:53 - 14:57
    Questa metodica, questa retroingegneria,
    ci permetterà dunque
  • 14:57 - 14:59
    di sviluppare nuove tecnologie
  • 14:59 - 15:02
    che ci consentiranno di far progredire
    ancora di più la nostra specie.
  • 15:02 - 15:05
    Resta il fatto che per farlo,
  • 15:05 - 15:09
    si dovrà imparare a proteggere
    questa natura
  • 15:09 - 15:14
    che chiede solo il nostro rispetto
    per continuare a darci tutto.
  • 15:15 - 15:18
    Rifletteteci, perché penso davvero
    che ne va della nostra sopravvivenza.
  • 15:19 - 15:20
    Grazie.
  • 15:20 - 15:22
    (Applausi)
Title:
La chimica della natura, terapia contro il cancro | Frédéric Gault | TEDxCanebière
Description:

Partendo dalle sue osservazioni, Frédéric Gault ci invita a prenderci cura della natura che si rivela una fonte infinita di tesori per la nostra salute.
In questa presentazione affascinante ci parla di storia personale, ma anche di una nuova possibilità per il trattamento del cancro grazie ai coralli.

Frédéric Gault ha iniziato a interessarsi alla natura quand'era molto giovane. Suo padre gli fece scoprire le immersioni e la caccia sottomarina. Questo universo lo appassionò fin da subito e lo appassiona tutt'ora. In seguito agli studi scientifici in Scienze della Vita, Frédéric si è alla fine orientato verso degli studi in acquacoltura. Oggi è ingegnere in acquacoltura, specializzato nella coltura di coralli tropicali. Dirige la società di biotecnologie CORAL BIOME che ha co-fondato nel marzo 2011 e che ha sede nel campus scientifico di Luminy a Marsiglia.

Questa presentazione è stata fatta durante un evento TEDx, organizzato indipendentemente dalle conferenze TED.

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Video Language:
French
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:25

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