I vostri figli potrebbero vivere su Marte. Ecco come sopravviveranno

Sembra fantascienza, ma secondo il giornalista Stephen Petranek è un fatto: entro 20 anni degli esseri umani vivranno su Marte. In questo intervento provocatorio Petranek sostiene la tesi secondo la quale l'uomo diventerà una specie interplanetaria e descrive con affascinante dettaglio come faremo di Marte la nostra prossima casa. "Gli esseri umani sopravviveranno a prescindere da quel che succederà sulla Terra", dice Petranek. "Non saremo mai gli ultimi della nostra specie".

Allacciate le cinture,

stiamo andando su Marte.

E non solo una manciata di astronauti –

migliaia di persone
colonizzeranno Marte.

E vi dico che lo faranno presto.

Alcuni di voi finiranno per lavorare
a progetti marziani,

e vi assicuro che alcuni dei vostri figli
finiranno per viverci.

Probabilmente suona assurdo,

quindi vi spiego come
e quando succederà.

Ma prima voglio affrontare
la domanda più ovvia:

perché diavolo dovremmo farlo?

12 anni fa

ho tenuto un TED talk su 10 modi in cui
il mondo potrebbe finire all'improvviso.

Siamo incredibilmente vulnerabili
ai capricci della nostra galassia.

Un singolo grosso asteroide
potrebbe eliminarci per sempre.

Per sopravvivere dobbiamo spingerci
al di fuori del nostro pianeta d'origine.

Pensate che tragedia sarebbe

se tutte le conquiste dell'umanità
svanissero di colpo.

C'è poi un'altra ragione
per cui andare:

l'esplorazione fa parte del nostro DNA.

Due milioni di anni fa
gli esseri umani, evolutisi in Africa,

si espansero gradualmente
su tutto il pianeta

spingendosi nelle terre selvagge
al di là dei loro orizzonti.

È un qualcosa di innato in noi.

E facendo così prosperarono.

Alcuni dei più grandi passi in avanti
nella civiltà e nella tecnologia

sono avvenuti
perché abbiamo esplorato.

È vero, potremmo fare molto

con i soldi che ci vorranno per stabilire
una colonia fiorente su Marte.

E, certo, dovremmo tutti prenderci
molta più cura del nostro pianeta madre.

E sì, temo che potremmo rovinare Marte
come abbiamo rovinato la Terra.

Ma pensate per un momento

a quando J. F. Kennedy ci disse
che avremmo inviato un uomo sulla Luna:

spinse un'intera generazione a sognare.

Pensate che fonte di ispirazione sarà
vedere un atterraggio su Marte.

Forse allora
guarderemo di nuovo la Terra

e vedremo che è abitata da un popolo
invece che da molti

e forse allora
guarderemo di nuovo la Terra,

mentre lotteremo
per sopravvivere su Marte,

e capiremo quanto è prezioso
il nostro pianeta madre.

Quindi vi parlerò della straordinaria
avventura che stiamo per intraprendere.

Ma prima

un paio di fatti affascinanti
sulla nostra meta.

Questa è un'immagine accurata
delle vere dimensioni di Marte

rispetto alla Terra.

Marte non è il nostro pianeta gemello.

È grande molto meno della metà
della Terra.

Eppure, nonostante sia più piccolo,

la superficie di Marte sulla quale
è possibile mettere piede

è equivalente a quella
presente sulla Terra,

perché la Terra è perlopiù
coperta d'acqua.

L'atmosfera su Marte
è estremamente sottile -

100 volte più sottile che sulla Terra -

e non è respirabile, il 96%
è costituito da anidride carbonica.

Fa molto freddo lassù.

La temperatura media
si aggira sui -62° C,

sebbene ci sia un'ampia variazione
di temperatura.

Un giorno marziano dura più o meno
quanto uno terrestre,

più 39 minuti circa.

Le stagioni e i mesi su Marte
durano il doppio che sulla Terra.

E per chiunque volesse un giorno
attaccarsi delle ali e volare:

Marte ha molta meno gravità della Terra,

ed è il tipo di posto

dove puoi scavalcare la tua auto
con un salto

invece che camminarci intorno.

Come potete vedere non si può dire
che Marte sia simile alla Terra,

ma è di gran lunga il secondo posto
più vivibile dell'intero sistema solare.

Ecco il problema.

Marte è molto lontano,

mille volte più lontano da noi
che la nostra Luna.

La Luna è a 400.000 km di distanza

e gli astronauti sull'Apollo
hanno impiegato tre giorni per arrivarci.

Marte è a 400 milioni di chilometri

e ci vorranno otto mesi per arrivarci -

cioè 240 giorni.

E questo solo se lanciamo
in un giorno preciso,

a un'ora precisa,

una volta ogni due anni,

quando Marte e la Terra sono allineati
nel modo esatto

per cui la distanza
che il razzo dovrebbe percorrere

sia la più breve possibile.

240 giorni sono lunghi da passare chiuso
coi tuoi compagni in una scatola di latta.

Allo stesso tempo,
i nostri precedenti lasciano a desiderare.

Noi [americani] e i russi,
gli europei, i giapponesi,

i cinesi e gli indiani,

in realtà abbiamo lanciato
44 razzi verso Marte

e la stragrande maggioranza
ha mancato il bersaglio o si è schiantata.

Solo un terzo circa delle missioni
per Marte ha avuto successo.

In ogni caso, al momento non abbiamo
un razzo abbastanza grande per arrivarci.

Una volta ce l'avevamo, il Saturn V.

Un paio di Saturn V ci avrebbe portati lì.

Era la macchina più maestosa
mai costruita da un essere umano,

ed era il razzo che ci ha portati
sulla Luna.

Ma l'ultimo Saturn V è stato usato nel '73
per lanciare la stazione spaziale Skylab.

E abbiamo deciso di fare una cosa
chiamata "shuttle"

invece di continuare per Marte
dopo essere atterrati sulla Luna.

Il razzo più grande che abbiamo ora

è solo la metà di quanto servirebbe
per poter sperare di arrivare su Marte.

Quindi non sarà facile

e questo ci porta a una domanda
molto interessante:

quando i primi umani potranno
effettivamente atterrarvi?

Beh, alcuni esperti ritengono che,
se ci arrivassimo entro il 2050,

sarebbe un risultato niente male.

Attualmente pare che la NASA dichiari
di poter portare l'uomo su Marte

entro il 2040.

Forse possono farlo davvero.

Io credo che possano portare esseri umani
nell'orbita di Marte entro il 2035.

Ma francamente

non penso che nel 2035 saranno interessati
a mandare un razzo su Marte,

perché allora ci saremo già.

Atterreremo su Marte nel 2027.

E il motivo è

che quest'uomo è deciso
a far sì che ciò accada.

Il suo nome è Elon Musk
ed è direttore di Tesla Motors e SpaceX.

Lui in realtà mi ha detto che
saremmo atterrati su Marte entro il 2025,

ma Elon Musk è più ottimista di me -

e ce ne vuole -

quindi gli concederò un paio d'anni.

Comunque...

la domanda che dovete porvi è:

questo tipo può davvero farcela
entro il 2025 o il 2027?

Beh, mettiamo un po' in prospettiva
un decennio con Elon Musk.

Dov'era tutto questo 10 anni fa?

Questa è un'automobile elettrica Tesla.

Nel 2005 molti
nell'industria automobilistica dicevano

che non avremmo avuto
una macchina elettrica come si deve

per 50 anni.

E dov'era questo?

Questo è un razzo Falcon 9 della SpaceX

che porta sei tonnellate di rifornimenti
alla Stazione Spaziale Internazionale.

10 anni fa,

la SpaceX non aveva lanciato alcunché,
nessun razzo per nessun posto.

Quindi non mi sembra azzardato scommettere

che la persona che sta rivoluzionando
l'industria automobilistica

in meno di 10 anni

e che ha creato un'intera
compagnia aereospaziale in meno di 10 anni

ci porterà su Marte entro il 2027.

Ora, ecco qualcosa che dovete sapere:

i governi e i robot non hanno più
il controllo del gioco.

Compagnie private
si stanno lanciando nello spazio

e saranno felici di portarvi su Marte.

E questo solleva
una domanda bella grossa.

Possiamo davvero vivere su Marte?

Ebbene, la NASA magari non potrà
portarci lassù prima del 2040,

o magari ci arriveremo
ben prima della NASA,

ma la NASA ha avuto un ruolo enorme
nel capire come potremo vivere su Marte.

Consideriamo il problema
in questo modo.

Ecco cosa serve per vivere sulla Terra:

cibo, acqua, riparo e vestiti.

Ed ecco cosa serve per vivere su Marte:

le stesse cose, più l'ossigeno.

Quindi consideriamo prima
la cosa più importante sulla lista.

L'acqua è alla base della vita
per come la conosciamo,

ed è decisamente troppo impegnativo
portarla dalla Terra a Marte,

quindi dobbiamo trovare dell'acqua
se vogliamo che la vita su Marte riesca.

E se guardate Marte,
sembra molto secco,

sembra che l'intero pianeta
sia un deserto.

Ma pare che non sia così.

Il suolo di Marte di per sé contiene
fino al 60% d'acqua.

E diversi satelliti che sono ancora
nell'orbita di Marte ci hanno mostrato -

comunque, quella è una vera foto -

che molti crateri su Marte contengono
lastre di ghiaccio.

Non è un brutto posto
per dare il via a una colonia.

Qui vediamo un piccolo scavo fatto
dal Phoenix Lander nel 2008,

che mostra che proprio sotto
la superficie del suolo c'è del ghiaccio -

quel bianco lì è ghiaccio.

Nella seconda immagine,

che è stata acquisita
4 giorni dopo la prima,

potete vedere che una parte
sta evaporando.

I satelliti ci dicono anche

che ci sono enormi quantità
di acqua sotterranea su Marte

e anche ghiacciai.

In effetti, se soltanto l'acqua ghiacciata
ai poli di Marte si sciogliesse,

la maggior parte del pianeta si troverebbe
9 metri sott'acqua.

Quindi c'è acqua in abbondanza.

Ma perlopiù è ghiacciata
o si trova sottoterra,

per averla ci vuole molta energia
e molto lavoro umano.

Questo è un dispositivo
inventato a Washington

nel 1998.

È basicamente un deumidificatore low-tech.

E a quanto pare l'atmosfera di Marte
ha spesso un'umidità del 100%.

Quindi questo congegno può estrarre
tutta l'acqua di cui l'uomo avrà bisogno

semplicemente dall'atmosfera marziana.

Dopodiché dobbiamo preoccuparci
di cosa respireremo.

Onestamente, mi ha sorpreso molto

scoprire che la NASA
ha già una soluzione.

Questo è uno scienziato del MIT,
si chiama Michael Hecht.

E ha sviluppato questa macchina, Moxie.

La adoro.

È essenzialmente una cella
a combustibile al contrario

che aspira l'atmosfera marziana
e butta fuori ossigeno.

Ricordate che la CO2 -

l'anidride carbonica, che costituisce
il 96% dell'atmosfera su Marte -

Di base, la CO2
è costituita al 78% da ossigeno.

Bene, il prossimo grosso Rover
che la NASA manderà su Marte nel 2020

avrà a bordo uno i questi dispositivi

e sarà in grado di produrre
abbastanza ossigeno

da mantenere in vita una persona
per un tempo indefinito.

Ma il segreto -

e si tratta solo di un test -

il segreto è che questa macchina
è stata progettata fin dall'inizio

per poterne variare le dimensioni
fino a cento volte.

Andando avanti:
che cosa mangeremo?

Beh, useremo l'idroponica
per coltivare cibo,

ma non riusciremo a far crescere

più del 15-20% del nostro cibo lì,

almeno finché non avremo acqua corrente
sulla superficie di Marte

per avere davvero una buona possibilità
di poter creare delle coltivazioni.

Nel frattempo

la maggior parte del nostro cibo
arriverà dalla Terra

e sarà essiccato.

Poi avremo bisogno di riparo.

All'inizio potremo usare
edifici gonfiabili, pressurizzati,

oltre alle stesse astronavi.

Ma in realtà questo funziona
solo durante il giorno.

Ci sono troppe radiazioni dal sole
e dai raggi cosmici.

Quindi dobbiamo davvero
andare sottoterra.

Ora, a quanto pare il terreno marziano,

è sostanzialmente perfetto
per fabbricare mattoni.

La NASA ha capito come fare anche questo.

Metteranno dei polimeri plastici
nei mattoni,

li infileranno in forni a microonde

e sarà possibile costruire edifici
con muri estremamente spessi.

Oppure potremmo scegliere di vivere
sottoterra in grotte o dotti lavici:

ce ne sono in abbondanza.

Infine, i vestiti.

Sulla Terra abbiamo su di noi
chilometri di atmosfera

che in ogni momento esercitano
una pressione di 7 chili sui nostri corpi,

contro la quale spingiamo costantemente.

Su Marte la pressione atmosferica
è quasi inesistente.

Quindi Dava Newman,

una scienziata del MIT,

ha creato questa
tuta spaziale slanciata.

Ci manterrà integri,

bloccherà le radiazioni
e ci terrà al caldo.

Quindi, ragioniamo un attimo.

Cibo, riparo, vestiti, acqua, ossigeno...

Possiamo farlo.

Possiamo davvero.

Ma è comunque un po' complicato,
un po' difficile.

Questo ci porta
al prossimo grande passo -

ed è davvero un grande passo -

per vivere bene su Marte.

Ovvero terraformare il pianeta:

renderlo più simile alla Terra,

riprogettare l'intero pianeta.

Potrà sembrare tracotante,

ma la verità è

che la tecnologia per fare tutte le cose
che sto per dirvi esiste già.

Per prima cosa dobbiamo riscaldarlo:

Marte è incredibilmente freddo
per via dell'atmosfera molto rarefatta.

La risposta è qui,
ai poli Sud e Nord di Marte,

entrambi ricoperti

da un'incredibile quantità
di anidride carbonica congelata -

ghiaccio secco.

Se lo riscaldiamo

sublimerà direttamente nell'atmosfera

e la renderà più densa,
come succede sulla Terra.

E, come sappiamo,

la CO2 è un gas serra
incredibilmente potente.

Il mio metodo preferito è quello
di costruire una gigantesca vela solare

e puntarla -

praticamente fa da specchio -

e puntarla prima
sul Polo Sud di Marte.

Con la rotazione del pianeta,
il ghiaccio secco si scalderà, sublimerà

e andrà nell'atmosfera.

In effetti non ci vorrà molto

perché la temperatura su Marte
inizi a salire,

probabilmente meno di 20 anni.

Attualmente,

in un giorno perfetto all'Equatore,

nel pieno dell'estate su Marte,

la temperatura può in realtà
raggiungere i 20 gradi,

ma la notte scende a -70 °C.

(Risate)

Quello a cui puntiamo
è un effetto serra formidabile:

un aumento di temperatura sufficiente
per vedere molto ghiaccio su Marte -

specialmente nel suolo - sciogliersi.

Il resto è pura magia.

Con l'addensarsi dell'atmosfera,
tutto migliora.

Otteniamo più protezione
dalle radiazioni,

più atmosfera tiene noi e il pianeta
più al caldo,

quindi otteniamo acqua corrente

e ciò permette la coltivazione.

Più vapore acqueo entra nell'atmosfera,
formando un'ulteriore potente gas serra.

Pioverà e nevicherà su Marte.

Un'atmosfera più densa creerà
abbastanza pressione

da permetterci di buttare via
le nostre tute spaziali.

Per sopravvivere ci bastano
2 chili di pressione.

Alla fine Marte sarà molto simile
alla Columbia Britannica [Canada].

Rimmarrà da risolvere
il difficile problema

di rendere l'atmosfera respirabile,

e onestamente per quello
potebbero volerci 1.000 anni.

Ma l'uomo è sorprendentemente astuto
e incredibilmente adattabile.

Nessuno può dire a quali conquiste
potrà arrivare la tecnologia futura

né cosa possiamo fare
con i nostri stessi corpi.

In questo momento in biologia

siamo proprio sul punto di riuscire
a controllare la nostra stessa genetica,

cosa stiano facendo
i geni nei nostri corpi,

e sicuramente,

alla fine, la nostra stessa evoluzione.

Potremmo finire con l'avere
una specie di umani terrestri

leggermente diversi
dagli umani marziani.

Ma cosa farete lì?
Come vivrete?

Sarà come sulla Terra.

Qualcuno aprirà un ristorante,

qualcuno costruirà una fonderia.

Qualcuno girerà documentari su Marte

e li venderà sulla Terra.

Qualche imbecille inventerà un reality.

(Risate)

Ci saranno aziende di software,

alberghi, bar.

Una cosa è certa:

sarà l'evento più sconvolgente
delle nostre vite

e io credo che sarà il più stimolante.

Chiedete a una qualsiasi bimba di 10 anni
se vuole andare su Marte.

Bambini che ora fanno le elementari
sceglieranno di vivere lì.

Ricordate quando l'uomo
è atterrato sulla Luna?

In quel momento le persone
si guardavano e dicevano:

"Se possiamo fare questo,
possiamo fare tutto".

Cosa penseranno quando
ci sarà davvero una colonia su Marte?

Cosa ancor più importante,

questo farà di noi
una specie interspaziale.

Questo significa che l'uomo sopravviverà

a prescindere da quel che succederà
sulla Terra.

Non saremo mai gli ultimi
della nostra specie.

Grazie.

(Applausi)