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Malattia Mentale | Theo Bennett | TEDxBozeman

  • 0:18 - 0:21
    Mio padre mi ha chiamato
    da Seattle la scorsa primavera,
  • 0:21 - 0:23
    raccontandomi
    del suo nuovo incredibile romanzo
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    intitolato "Harry Potter va al college,"
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    che segue le vicende del mago neodiplomato
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    e documenta le sue esperienze,
    ma stavolta in un campus americano.
  • 0:32 - 0:35
    Ebbene, so già cosa state pensando:
  • 0:36 - 0:37
    "Questo tizio è pazzo."
  • 0:37 - 0:39
    Avete ragione.
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    Mio padre voleva intenzionalmente
    ignorare del tutto i diritti d'autore,
  • 0:43 - 0:44
    rubare proprietà intellettuale,
  • 0:44 - 0:47
    ma soprattutto,
    ricavare milioni nel farlo.
  • 0:48 - 0:50
    Per giunta, dopo aver attaccato
  • 0:50 - 0:52
    una delle serie di libri
    più apprezzata di sempre,
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    era anche in procinto di scrivere
    due altre memorie
  • 0:56 - 0:59
    su qualcosa che molti di noi
    conosciamo bene,
  • 0:59 - 1:02
    ma di cui ci vergogniamo
    di parlare apertamente.
  • 1:02 - 1:04
    Sono le malattie mentali.
  • 1:05 - 1:07
    Vedete, mio padre è bipolare.
  • 1:07 - 1:09
    E quindi, mentre raccoglievamo
    idee al telefono,
  • 1:09 - 1:14
    l'elettricità statica connetteva le voci
    di due realtà in apparenza diverse,
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    ho sentito di nuovo quel peso familiare
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    che accompagnava il ritorno
    della bipolarità di mio padre.
  • 1:21 - 1:24
    Ora sono ovviamente del tutto aperto
    nei confronti dell'intera prassi,
  • 1:24 - 1:27
    ma la prima volta che ho dovuto fare
    i conti con la sua bipolarità,
  • 1:27 - 1:29
    avevo appena compiuto 12 anni.
  • 1:30 - 1:33
    Essendo solo un ragazzino, ero confuso,
  • 1:33 - 1:35
    perchè mio padre era già
    un po' maniacale
  • 1:35 - 1:38
    e quindi, quando avevo 12 anni,
    pensavo che fosse solo sovraeccitato.
  • 1:39 - 1:42
    L'ho visto buttarsi in ogni aspetto
    dell'esperienza umana,
  • 1:42 - 1:44
    e volevo tuffarmici anch'io con lui.
  • 1:44 - 1:48
    Ammetto di non essere stato presente
    quando la mania ha preso il sopravvento,
  • 1:48 - 1:51
    con le allucinazioni
    e le notti passate in ospedale,
  • 1:52 - 1:54
    ma c'ero quando tutto
    è cominciato a crollare.
  • 1:55 - 1:57
    Perciò, lasciatemi dire per esperienza
  • 1:57 - 1:59
    che la depressione
    è smisuratamente opprimente.
  • 2:00 - 2:03
    Ammetto che i miei ricordi
    sono un po' confusi,
  • 2:03 - 2:05
    ma ricordo chiaramente alcuni dettagli:
  • 2:06 - 2:08
    tornare a casa e ritrovarla
    completamente riorganizzata
  • 2:08 - 2:11
    da un padre
    completamente disorganizzato,
  • 2:11 - 2:14
    e le notti passate con l'orecchio
    appiccicato all'asse del pavimento
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    cercando di sentir mio padre
    piangere piano sotto di me,
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    mentre il ventilatore su di me non faceva
    altro che aumentare il calore estivo.
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    Troppo raramente i bambini
    sentono piangere il proprio padre.
  • 2:27 - 2:31
    Poiché ero immaturo,
    mi sentivo imbarazzato e avevo paura
  • 2:31 - 2:34
    molto di più del fatto che mio padre
    stesse lentamente impazzendo.
  • 2:35 - 2:38
    Non solo dovevo affrontare
    la fragilità in un uomo
  • 2:38 - 2:41
    che mi aveva cresciuto
    letteralmente ed emotivamente
  • 2:41 - 2:43
    ma dovevo anche affrontare le mie idee
  • 2:43 - 2:46
    su cosa significasse per me
    avere un disturbo mentale.
  • 2:47 - 2:52
    Tuttavia, attraverso questa esperienza,
    ho imparato di più su me stesso
  • 2:52 - 2:54
    e sulla condizione umana
    di quanto potessi immaginare.
  • 2:54 - 2:56
    E ne sono molto grato,
  • 2:56 - 2:58
    soprattutto perché, quando arrivò
  • 2:58 - 3:02
    un altro attacco di mania e depressione
    ad estendere il percorso di mio padre,
  • 3:02 - 3:03
    questa volta
  • 3:03 - 3:05
    ho potuto accettare la malattia
    di mio padre
  • 3:05 - 3:08
    nonostante la mia stessa fragilità.
  • 3:08 - 3:12
    Vedete, trovo molto affascinante
    la fluidità delle malattie mentali.
  • 3:12 - 3:15
    Ma allo stesso tempo,
    ha impedito a queste stesse malattie
  • 3:15 - 3:17
    di essere accettate socialmente
  • 3:17 - 3:20
    nello stesso modo in cui
    lo sono quelle fisiche.
  • 3:20 - 3:23
    La nostra società è così improntata
    sul miglioramento di sé
  • 3:23 - 3:27
    che a volte le malattie mentali
    vengono scambiate per debolezza mentale.
  • 3:29 - 3:31
    Ma stavolta non è così.
  • 3:32 - 3:35
    Parlando con parenti ed amici,
    è stato incredibilmente frustrante
  • 3:35 - 3:39
    vedere come noi, come gruppo di sostegno,
    arrivassimo a soluzioni del tutto inutili
  • 3:39 - 3:43
    su come mostrare il nostro supporto;
    e siamo tutti ugualmente colpevoli.
  • 3:43 - 3:47
    Tutti abbiamo detto: "Oh, sei così forte.
  • 3:47 - 3:51
    So che puoi farcela. Va avanti
    a testa alta un giorno alla volta."
  • 3:51 - 3:54
    Benché io sia un sostenitore
    del pensare positivo,
  • 3:54 - 3:57
    immaginate per un attimo di dire
    una cosa del genere ad un diabetico:
  • 3:57 - 4:03
    "Ti voglio bene. Sei forte. Dai, continua
    a produrre insulina un giorno alla volta."
  • 4:03 - 4:04
    (Risate)
  • 4:04 - 4:06
    È ridicolo.
  • 4:06 - 4:09
    La nostra attuale concezione
    della malattia mentale è ridicola.
  • 4:10 - 4:13
    E non è colpa nostra.
    Siamo stati cresciuti così.
  • 4:14 - 4:17
    Ciò che conta, è che la nostra idea
    di malattie mentali è distorta
  • 4:17 - 4:20
    perché capiamo molto meno
    dei meccanismi e delle cure
  • 4:20 - 4:23
    per i disturbi mentali
    rispetto a quelli fisici.
  • 4:23 - 4:25
    Semplicemente non li capiamo.
  • 4:26 - 4:30
    Ed è proprio questo che fa dell'affrontare
    un disturbo mentale forse
  • 4:30 - 4:33
    una delle sfide più difficili
    che qualcuno possa affrontare.
  • 4:33 - 4:37
    Perché anche se vivessimo in un mondo
    perfetto, pieno di gente perfetta
  • 4:37 - 4:42
    che sa benissimo che le malattie mentali
    hanno lo stesso peso di quelle fisiche,
  • 4:42 - 4:44
    questa idea è così radicata
    nella nostra società,
  • 4:44 - 4:47
    che autoconvincersi di non essere debole,
  • 4:47 - 4:49
    che i disturbi mentali sono normali,
  • 4:50 - 4:52
    che tu sei normale,
  • 4:53 - 4:55
    è forse una delle cose
    più difficili da fare.
  • 4:57 - 4:59
    Allora cosa possiamo fare?
  • 4:59 - 5:03
    Prima di tutto,
    voglio che ora alziate la mano
  • 5:03 - 5:06
    se conoscete personalmente qualcuno
    a voi vicino che abbia un disturbo mentale.
  • 5:06 - 5:08
    Ora guardatevi intorno.
  • 5:09 - 5:11
    Non è esattamente sorprendente.
  • 5:11 - 5:14
    Ma ciò che voglio
    che ognuno di voi capisca è che,
  • 5:14 - 5:16
    come parte di un grosso gruppo di sotegno,
  • 5:16 - 5:18
    possiamo fare tanto nel processo di cura
  • 5:18 - 5:20
    quanto nel cambiamento
    delle nostre posizioni.
  • 5:22 - 5:23
    E, se non altro,
  • 5:23 - 5:26
    apprendere di più su cosa
    il tuo amico o il tuo caro stanno passando
  • 5:26 - 5:28
    di certo non fa male.
  • 5:28 - 5:32
    Per chi soffre di un disturbo mentale,
    persino parlarne apertamente,
  • 5:32 - 5:36
    mangiare sano e fare attività fisica
    possono aiutare tanto quanto i farmaci.
  • 5:37 - 5:41
    La terapia dovrebbe essere olistica
    perché stiamo parlando
  • 5:41 - 5:47
    di madri, figlie, padri e figli,
  • 5:48 - 5:51
    non solo "zuppa cerebrale"
    a cui manca un ingrediente.
  • 5:53 - 5:55
    Gli anni passati da quando
    avevo 12 anni ad oggi
  • 5:55 - 5:57
    non sono stati contrassegnati
    solo dal tempo.
  • 5:58 - 6:00
    Nel tentativo di capire
    il drastico cambiamento di mio padre,
  • 6:00 - 6:04
    ho cercato corsi scolastici,
    ho seguito come un'ombra psichiatri,
  • 6:04 - 6:06
    e ho letto articoli online;
  • 6:06 - 6:07
    e ho imparato molto.
  • 6:08 - 6:11
    Ma non tutto ciò che ho imparato
    è stato rassicurante.
  • 6:12 - 6:15
    E per dimostrarlo,
    estendiamo un attimo l'analogia
  • 6:15 - 6:19
    tra diabetici e coloro che soffrono
    di disturbi mentali per un'ultima volta.
  • 6:20 - 6:23
    Se hai paura di soffrire di diabete,
  • 6:23 - 6:25
    ti rivolgi ad un dottore
  • 6:25 - 6:27
    e ti vengono fatte
    tante analisi del sangue,
  • 6:27 - 6:30
    e ti viene data una risposta
    che varia solo dello 0,5%.
  • 6:30 - 6:32
    0,5%.
  • 6:32 - 6:34
    Dall'altro lato,
  • 6:34 - 6:37
    se avessi paura di soffrire
    di depressione ad esempio,
  • 6:38 - 6:42
    e mi rivolgessi allo stesso dottore,
    cosa mi verrebbe dato?
  • 6:43 - 6:47
    Un questionario e un opuscolo.
  • 6:48 - 6:51
    Siamo nel 2014 ed è ancora così
    che diagnostichiamo una malattia
  • 6:51 - 6:54
    che colpisce
    più di 15 milioni di americani.
  • 6:55 - 6:58
    I nostri farmaci
    come Prozac, Paxel e litio
  • 6:58 - 7:00
    sembrano funzionare con molti pazienti.
  • 7:00 - 7:02
    Tuttavia, sono ancora troppo inefficenti
  • 7:02 - 7:04
    perché cambiano i meccanismi
    di tutto il cervello,
  • 7:04 - 7:07
    invece delle parti
    che sono effettivamente danneggiate.
  • 7:08 - 7:11
    Ciò che dovremmo fare,
    servendoci dell'ingegnosità americana
  • 7:11 - 7:13
    e della tecnologia medica
    a nostra disposizione,
  • 7:13 - 7:16
    è creare una nuova linea di farmaci
  • 7:16 - 7:20
    che mira a curare quelle specifiche zone
    del cervello danneggiate, per sbarazzarci
  • 7:20 - 7:23
    dei terribili effetti collaterali
    dei farmaci attuali.
  • 7:24 - 7:25
    Quindi, ciò che sto cercando di dire
  • 7:25 - 7:30
    è che la nostra idea e cura
    delle malattie mentali dovrebbe riflettere
  • 7:30 - 7:32
    la complessità di queste stesse malattie.
  • 7:34 - 7:38
    Ci sono molte cose che possono
    e hanno bisogno di essere cambiate
  • 7:38 - 7:40
    nel nostro sistema sanitario mentale,
  • 7:40 - 7:44
    ma alla fine siamo noi esseri umani
  • 7:44 - 7:48
    che dobbiamo a noi stessi
    di essere parte di questo cambiamento.
  • 7:49 - 7:53
    Se ho imparato una cosa
    da questa società patriarcale
  • 7:53 - 7:56
    è che non c'è nulla di più debole
  • 7:56 - 7:58
    del dire "ti voglio bene"
    ad un altro uomo.
  • 7:59 - 8:00
    E papà, ti voglio bene.
  • 8:01 - 8:04
    Credo che il tuo percorso
    ci abbia in parte reso
  • 8:04 - 8:06
    gli uomini che siamo oggi.
  • 8:06 - 8:09
    Per tutte le volte che abbiamo pianto,
    abbiamo riso più forte,
  • 8:09 - 8:11
    apprezzato la primavera
    più di ogni inverno,
  • 8:11 - 8:13
    e in cima ai monti ci siamo stupiti
  • 8:13 - 8:16
    delle valli che si estendevano
    in basso e dietro di noi.
  • 8:17 - 8:21
    Attraverso i tuoi alti avventati,
    e i bassi che sembravano senza fine,
  • 8:21 - 8:24
    entrambi abbiamo amato di più,
    e siamo stati amati di più.
  • 8:25 - 8:28
    Nel complesso, mi sono appena reso conto
  • 8:28 - 8:32
    della grande bellezza
    che si trova nello squilibrio
  • 8:32 - 8:34
    tra mania e depressione.
  • 8:36 - 8:38
    Quindi chiamate coloro per cui
    avete alzato le mani prima.
  • 8:39 - 8:40
    E grazie.
  • 8:40 - 8:43
    (Applausi)
  • 8:45 - 8:48
    Hey, aspetta un attimo.
    Torna qui. Vieni qui.
  • 8:48 - 8:49
    (Applausi)
  • 8:53 - 8:56
    Bellissimo. E' stato bellissimo.
  • 8:56 - 8:57
    (Applausi)
Title:
Malattia Mentale | Theo Bennett | TEDxBozeman
Description:

Theo Bennet condivide la sua esperienza e la sua idea di vivere con una persona amata che ha una malattia mentale. Propone un approccio più sensibile rispetto quello che offre la società in generale ed ognuno di noi potrebbe imparare qualcosa da queste persone.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
09:07

Italian subtitles

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