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Una tecnologia "dell'era spaziale" dimenticata potrebbe cambiare il nostro modo di produrre il cibo.

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    Immaginate di far parte
    di un equipaggio di astronauti
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    in viaggio verso Marte,
    o qualche altro pianeta lontano.
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    Il viaggio potrebbe durare un anno
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    o anche più a lungo.
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    Lo spazio e le risorse a bordo
  • 0:18 - 0:19
    sarebbero limitate.
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    Perciò voi e il vostro equipaggio
    dovreste trovare il modo di produrre cibo
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    con delle risorse minime.
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    E se poteste portare con voi
    solo pochi pacchetti di semi
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    e vi fosse possibile far crescere
    le colture in poche ore?
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    E se poi queste culture producessero
    a loro volta altri semi,
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    permettendovi di sfamare
    l'intero equipaggio
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    solamente con quei pochi pacchetti di semi
    per tutta la durata del viaggio?
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    Ebbene, gli scienziati della NASA
    trovarono il modo di farlo.
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    Ciò che scoprirono
    era veramente molto interessante
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    e riguardava i microrganismi,
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    ossia organismi monocellulari.
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    Utilizzarono inoltre
    l'idrogeno dell'acqua.
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    I microbi che impiegarono
    furono chiamati idrogenotrofi
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    e grazie ad essi è possibile
    creare un ciclo del carbonio virtuoso
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    che sosterrebbe la vita
    a bordo dell'astronave.
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    Gli astronauti espirerebbero
    anidride carbonica,
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    la quale verrebbe catturata dai microbi
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    e convertita in una coltura
    nutriente e ricca di carbonio.
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    Gli astronauti si nutrirebbero
    dunque di queste colture
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    espirando poi il carbonio
    sotto forma di anidride carbonica,
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    la quale verrebbe nuovamente
    catturata dai microbi
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    per creare una coltura nutriente,
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    che verrebbe poi espirata
    sotto forma di anidride carbonica
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    dagli astronauti.
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    In questo modo, si creerebbe
    un ciclo dei carbonio continuo.
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    Perché è importante
    tutto ciò?
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    Abbiamo bisogno di carbonio
    per sopravvivere
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    e lo acquisiamo
    tramite il cibo.
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    Durante un lungo viaggio
    nello spazio
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    non avreste la possibilità di acquisire
    nuovo carbonio,
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    quindi dovreste trovare il modo
    di riciclare quello che c'è a bordo.
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    È una soluzione ingegnosa, vero?
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    Però questa ricerca
    di fatto non portò a nulla.
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    Non siamo ancora andati su Marte
    né su nessun altro pianeta.
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    E tutto questo fu fatto
    negli anni '60 e '70.
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    Io e un mio collega, il Dr. John Reed,
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    eravamo interessati, in realtà,
    al riciclo del carbonio qui sulla Terra.
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    Volevamo mettere a punto
    delle soluzioni tecniche
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    per affrontare il cambiamento climatico.
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    E abbiamo scoperto questa ricerca
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    leggendo alcuni articoli pubblicati
    negli anni '60 - dopo il 1967 -
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    che parlavano di questo progetto.
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    E abbiamo pensato che
    fosse davvero una buona idea.
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    La Terra è di fatto
    la nostra astronave.
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    Lo spazio e le risorse a disposizione
    sono limitati
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    e abbiamo davvero bisogno
    di trovare un modo
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    per riciclare meglio il nostro carbonio.
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    Quindi ci siamo chiesti
  • 2:53 - 3:00
    se fosse possibile sfruttare
    queste idee della NASA ed applicarle
  • 3:00 - 3:03
    ai nostri problemi di carbonio
    qui sulla Terra
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    e se fosse possibile
    coltivare questi microbi
  • 3:06 - 3:08
    per ricavarne prodotti preziosi
    nel nostro pianeta.
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    Per capirlo abbiamo fondato una società,
  • 3:12 - 3:17
    e grazie ad essa abbiamo scoperto
    che questi idrogenotrofi, che io chiamo
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    "i super riciclatori di carbonio
    della natura",
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    appartengono ad una potente
    categoria di microbi
  • 3:23 - 3:27
    largamente sottovalutata e sottostudiata,
  • 3:27 - 3:30
    i quali potrebbero davvero
    produrre dei prodotti preziosi.
  • 3:31 - 3:35
    Abbiamo dunque coltivato questi microbi
    nel nostro laboratorio.
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    Abbiamo scoperto di poter ricavare,
    utilizzando questi microbi,
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    amminoacidi essenziali
    dall'anidride carbonica.
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    Abbiamo persino prodotto
    una farina ricca di proteine
  • 3:44 - 3:48
    che ha un profilo amminoacidico
    simile a quello che potreste trovare
  • 3:48 - 3:50
    in alcune proteine animali.
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    Li abbiamo coltivati ulteriormente
  • 3:53 - 3:55
    e abbiamo ricavato dell'olio.
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    Gli oli sono usati per fabbricare
    diversi prodotti.
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    Abbiamo prodotto un olio
    simile all'olio di agrumi,
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    che può essere usato per la produzione
    di aromi e profumi,
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    ma anche come detergente biodegradabile
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    e persino come carburante
    per motori a reazione.
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    Abbiamo prodotto un olio
    simile all'olio di palma,
  • 4:12 - 4:14
    usato per fabbricare
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    una vasta gamma di prodotti industriali
    e beni di consumo.
  • 4:19 - 4:24
    Abbiamo iniziato a lavorare coi produttori
    per diffondere questa tecnologia,
  • 4:24 - 4:25
    e tutt'ora lo stiamo facendo,
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    per portare alcuni di questi prodotti
    sul mercato.
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    Crediamo che questo tipo di tecnologia
    possa sicuramente aiutarci
  • 4:32 - 4:35
    a riciclare l'anidrida carbonica
    ottenendo dei prodotti preziosi,
  • 4:36 - 4:38
    qualcosa di utile per il pianeta
  • 4:38 - 4:40
    ma anche per gli affari.
  • 4:40 - 4:42
    È quello che stiamo facendo oggi.
  • 4:42 - 4:46
    Ma domani questo tipo di tecnologia
    e l'utilizzo di questo tipo di microbi
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    in realtà potrà aiutarci a fare qualcosa
    di ancora più grande
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    se facciamo un salto di qualità.
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    Crediamo che questo tipo di tecnologia
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    possa davvero aiutarci ad affrontare
    un problema relativo all'agricoltura
  • 4:58 - 5:02
    e permetterci di creare
    un tipo di agricoltura sostenibile,
  • 5:02 - 5:06
    la quale ci permetterà, su ampia scala,
    di soddisfare la domanda del futuro.
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    Perché dovremmo aver bisogno
    di un'agricoltura sostenibile?
  • 5:10 - 5:13
    Beh, è stato stimato
  • 5:13 - 5:18
    che entro il 2050 la popolazione mondiale
    sarà pari a circa 10 miliardi di persone
  • 5:18 - 5:21
    e prevediamo che avremo bisogno
    di aumentare la produzione di cibo
  • 5:21 - 5:23
    del 70 per cento.
  • 5:23 - 5:26
    Inoltre, avremo bisogno
    di molte più risorse e materie prime
  • 5:26 - 5:29
    per produrre beni industriali
    e di consumo.
  • 5:29 - 5:31
    Come potremo ampliare
    la scala di produzione
  • 5:31 - 5:33
    per soddisfare la domanda?
  • 5:33 - 5:38
    Beh, l'agricoltura moderna
    non può farlo in modo sostenibile
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    per una serie di ragioni.
  • 5:41 - 5:46
    Una di queste è che l'agricoltura moderna
    è uno dei principali produttori
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    di gas serra.
  • 5:48 - 5:51
    Infatti emette più gas serra
  • 5:51 - 5:55
    di tutte le nostre macchine,
    i camion, gli aerei
  • 5:55 - 5:57
    e i treni messi insieme.
  • 5:57 - 6:03
    Un'altra ragione è il fatto che richiede
    un sacco di terra.
  • 6:03 - 6:06
    Abbiamo già utilizzato
    circa 31 milioni di km quadrati
  • 6:06 - 6:09
    per l'allevamento e l'agricoltura.
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    Quant'è grande un'area simile?
  • 6:11 - 6:16
    Beh, si tratta più o meno dell'Africa
    e del Sud America messi insieme.
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    Lasciate che vi faccia
    un esempio specifico.
  • 6:19 - 6:24
    In Indonesia è stata disboscata
    un'area di foresta pluviale vergine
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    grande più o meno
    quanto l'Irlanda
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    tra il 2000 e il 2012.
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    Pensate a tutte le specie,
    alla biodiversità
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    che è stata persa,
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    che si tratti di organismi vegetali,
    insetti o animali.
  • 6:39 - 6:42
    Ed è stata distrutto
    un deposito naturale di carbonio.
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    Lasciate che ve lo dica chiaro e tondo:
  • 6:45 - 6:46
    quest'area è stata disboscata
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    principalmente per fare spazio
    alle piantagioni di palma da olio.
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    E, come vi ho già detto,
  • 6:51 - 6:54
    l'olio di palma è utilizzato
    nella fabbricazione di molti prodotti.
  • 6:54 - 6:58
    È stato stimato che oltre il 50 per cento
    dei prodotti di consumo
  • 6:58 - 7:01
    contiene olio di palma.
  • 7:02 - 7:05
    Tra questi troviamo alimenti
    come il gelato, i biscotti,
  • 7:06 - 7:07
    gli oli da cucina,
  • 7:07 - 7:11
    ma anche detersivi,
    creme, saponi.
  • 7:12 - 7:16
    Probabilmente tutti noi
    abbiamo vari prodotti
  • 7:16 - 7:19
    nelle nostre cucine e nei nostri bagni
  • 7:19 - 7:21
    che sono creati
    utilizzando olio di palma.
  • 7:21 - 7:27
    Perciò siamo beneficiari diretti
    dell'abbattimento della foresta pluviale.
  • 7:27 - 7:31
    L'agricoltura moderna ha dei problemi
    e abbiamo bisogno di soluzioni
  • 7:31 - 7:34
    per poter ampliare la scala di produzione
    in maniera sostenibile.
  • 7:35 - 7:40
    Credo che i microbi, e in particolare
    i super riciclatori di carbonio,
  • 7:40 - 7:44
    rappresentino una parte della risposta
    a questi problemi.
  • 7:44 - 7:46
    Questi microbi,
  • 7:46 - 7:50
    come le piante,
    sono dei riciclatori naturali
  • 7:50 - 7:52
    negli ecosistemi nei quali vivono.
  • 7:52 - 7:55
    Si trovano in luoghi esotici del pianeta,
  • 7:55 - 7:57
    come le sorgenti idrotermali
    e le sorgenti calde.
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    In quegli ecosistemi, prendono il carbonio
    e lo riciclano
  • 8:01 - 8:03
    producendo i nutrienti necessari.
  • 8:04 - 8:05
    E sono ricchi di nutrienti
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    come oli, proteine,
    minerali e carboidrati.
  • 8:12 - 8:17
    I microbi sono già parte integrante
    della nostra vita quotidiana.
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    Se il venerdì sera vi piace
    bere un bicchiere di Pinot nero
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    dopo una lunga,
    dura settimana lavorativa,
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    sappiate che si tratta
    di un prodotto dei microbi.
  • 8:27 - 8:30
    Se amate la birra del vostro
    microbirrificio locale,
  • 8:30 - 8:32
    anch'essa è un prodotto dei microbi.
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    Così come il pane,
    il formaggio, lo yogurt.
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    Sono tutti prodotti dei microbi.
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    Ma la bellezza e il potere di questi
    super riciclatori di carbonio
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    sta nel fatto che consentono
    di ottenere dei prodotti nel giro di ore,
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    non di mesi.
  • 8:50 - 8:52
    Questo significa che possiamo
    ottenere dei raccolti
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    molto più velocemente
    di quanto facciamo oggi.
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    Crescono al buio,
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    quindi possono crescere
    in qualsiasi stagione,
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    località e area geografica.
  • 9:03 - 9:07
    Possono crescere in contenitori
    con pochissimo spazio a disposizione.
  • 9:08 - 9:11
    Possiamo arrivare ad una sorta
    di agricoltura verticale
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    che sostituisca la nostra tradizionale
    agricoltura orizzontale
  • 9:14 - 9:16
    che richiede così tanta terra.
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    Possiamo ampliare la scala verticalmente
  • 9:18 - 9:23
    e ottenere quantitativi di prodotto
    molto maggiori per unità d'area.
  • 9:24 - 9:29
    Se implementiamo questo approccio
    e utilizziamo i riciclatori di carbonio
  • 9:29 - 9:32
    non dovremo più abbattere
    la foresta pluviale
  • 9:32 - 9:35
    per produrre il cibo e i prodotti
    di cui abbiamo bisogno.
  • 9:37 - 9:39
    Perché, su larga scala,
  • 9:39 - 9:44
    è possibile ottenere quantitativi
    10.000 volte maggiori per unità d'area
  • 9:44 - 9:47
    di quelli che otterreste se coltivaste,
    per esempio, la soia
  • 9:47 - 9:50
    nella stessa area
  • 9:50 - 9:52
    per un anno.
  • 9:53 - 9:55
    Diecimila volte di più
    nel corso di un anno.
  • 9:56 - 10:00
    Questo è quel che intendo
    per "un nuovo tipo di agricoltura".
  • 10:01 - 10:04
    E questo è quel che intendo quando parlo
    dello sviluppo di un sistema
  • 10:04 - 10:08
    che ci permetta di ampliare
    sostenibilmente la scala di produzione
  • 10:08 - 10:11
    per soddisfare la domanda
    di 10 miliardi di persone.
  • 10:11 - 10:14
    Quali sarebbero i prodotti
    di questo nuovo tipo di agricoltura?
  • 10:14 - 10:17
    Beh, abbiamo già ottenuto
    una farina proteica,
  • 10:17 - 10:20
    quindi potete immaginare
    qualcosa di simile a una farina di soia,
  • 10:20 - 10:22
    o persino alla farina di mais,
    o di grano.
  • 10:22 - 10:24
    Abbiamo già prodotto oli,
  • 10:24 - 10:27
    quindi potete immaginare
    qualcosa di simile all'olio di cocco,
  • 10:27 - 10:29
    d'oliva o di soia.
  • 10:30 - 10:34
    Questo tipo di colture può davvero
    produrre i nutrienti
  • 10:34 - 10:37
    che ci fornirebbero la pasta e il pane,
  • 10:37 - 10:40
    i dolci, i cibi tradizionali
    di molti tipi.
  • 10:40 - 10:47
    Inoltre, poiché l'olio è usato
    per fabbricare molti altri prodotti,
  • 10:47 - 10:49
    sia prodotti industriali
    che beni di consumo,
  • 10:49 - 10:54
    immaginate di poter ottenere
    detersivi, saponi, creme ecc.,
  • 10:54 - 10:56
    usando queste colture.
  • 10:57 - 11:00
    Non solo stiamo finendo
    lo spazio a disposizione,
  • 11:00 - 11:03
    ma se continuiamo ad operare
    allo stesso modo
  • 11:03 - 11:05
    in ambito agricolo,
  • 11:05 - 11:10
    rischiamo di rubare ai nostri figli
    un meraviglioso pianeta.
  • 11:10 - 11:12
    Ma non deve andare così.
  • 11:13 - 11:15
    Possiamo immaginare un futuro
    d'abbondanza.
  • 11:16 - 11:22
    Creiamo non solo un sistema che impedisca
    al pianeta Terra, la nostra astronave,
  • 11:22 - 11:24
    di schiantarsi,
  • 11:24 - 11:29
    ma anche anche dei sistemi
    e dei modi di vivere
  • 11:29 - 11:33
    che possano apportare dei benefici
    alle nostre stesse vite
  • 11:33 - 11:37
    e a quella dei 10 miliardi di persone
    che vivranno in questo pianeta nel 2050.
  • 11:37 - 11:38
    Grazie mille.
  • 11:38 - 11:42
    (Applausi)
Title:
Una tecnologia "dell'era spaziale" dimenticata potrebbe cambiare il nostro modo di produrre il cibo.
Speaker:
Lisa Dyson
Description:

La popolazione mondiale sta aumentando e presto sarà costituita da 10 miliardi di persone: cosa mangeremo? Lisa Dyson ha riscoperto un'idea sviluppata dalla NASA negli anni '60 per i viaggi nello spazio e che potrebbe essere la chiave per reinventare le nostre modalità di produzione di cibo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
11:55

Italian subtitles

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