La Migrazione fa parte della vita; invece di temerla organizziamola | Zrinka Bralo | TEDxThessaloniki
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0:14 - 0:16Vi siete mai chiesti
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0:16 - 0:19se la paura dei
migranti e dei rifugiati -
0:19 - 0:21si basi su fatti,
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0:21 - 0:24oppure tali paure sono
un prodotto dei media? -
0:24 - 0:27Voglio condividere con voi
alcune esperienze personali -
0:27 - 0:31sui media, sulle migrazioni
e sulla paura. -
0:31 - 0:33Da adolescente i miei
genitori si trasferirono -
0:33 - 0:35e non ne fui contenta.
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0:35 - 0:39Mi sono isolata,
stavo sempre a casa a leggere. -
0:40 - 0:43I miei genitori, preoccupati, mi spinsero
a candidarmi per un lavoro -
0:43 - 0:46di speaker per una radio.
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0:47 - 0:52Mi sono candidata, ho ottenuto il lavoro
e i mie genitori se ne sono pentiti -
0:52 - 0:54perché da allora
non ho più smesso di parlare -
0:54 - 0:56(Risate)
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0:56 - 1:00Essere in onda in diretta
alla tenera età di 18 anni -
1:00 - 1:02era terrificante.
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1:02 - 1:06Ho compiuto così tanti dei miei errori
in pubblico. -
1:07 - 1:11Ma ha anche formato il mio carattere
ed è stata un'esperienza esilarante. -
1:11 - 1:14Ho instaurato amicizie per la vita
e imparato molto. -
1:15 - 1:19Il mio direttore mi ha insegnato
l'importanza dell'integrità -
1:19 - 1:23non solo come giornalista
ma anche come essere umano. -
1:24 - 1:27Amavo fare la giornalista radiofonica.
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1:28 - 1:33Quasi esattamente cinque anni dopo,
durante una bellissima giornata d'Aprile, -
1:34 - 1:39Un solitario colpo da cecchino
si trasformò rapidamente in spari, -
1:40 - 1:44che presto divennero
pesanti bombardamenti. -
1:44 - 1:48In pochi giorni non c'era modo
di entrare e di lasciare Sarajevo. -
1:49 - 1:54L'assedio è durato 1425 giorni.
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1:54 - 1:59E' il più lungo nel suo genere
nella storia della guerra moderna. -
2:01 - 2:0711.541 dei mie concittadini sarajevesi
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2:07 - 2:10sono morti in quel periodo.
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2:11 - 2:13La mia vita era inutile
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2:13 - 2:16per i serbi nazionalisti sulle montagne
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2:16 - 2:19che sparavano sulla mia città.
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2:20 - 2:24Divenni per loro un pericolo immaginario
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2:25 - 2:32e decisero, per la salvezza
del loro folle nazionalismo, -
2:33 - 2:37che io e la mia città
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2:37 - 2:40non saremmo dovuti più esistere.
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2:40 - 2:45E' molto difficile per me descrivervi
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2:45 - 2:48che cosa sia la paura di una vita
sotto assedio, -
2:50 - 2:54costantemente sotto il fuoco dei cecchini
o dei bombardamenti pesanti, -
2:54 - 2:58senza cibo, acqua e elettricità.
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2:58 - 3:03Ad ogni nuovo giorno di assedio
diventavo inoltre meno umana -
3:03 - 3:07con le persone con cui andavo a scuola,
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3:08 - 3:12con i colleghi,
con coloro di cui mi ero innamorata. -
3:13 - 3:17La paura che provavo
era molto molto diversa -
3:17 - 3:20perché non esiste uno spazio sicuro.
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3:20 - 3:24Così, quando non hai paura per te stesso,
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3:24 - 3:29hai paura per gli amici e la famiglia.
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3:31 - 3:35Centinaia di migliaia di persone
sono morte nella guerra in Bosnia. -
3:35 - 3:41Molte altre sono state ferite
stuprate e torturate. -
3:43 - 3:49E la metà del mio Paese è finita
in esilio o sfollata. -
3:52 - 3:55Poco dopo l'inizio della guerra,
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3:55 - 3:57siccome ero una giornalista
e parlavo inglese, -
3:57 - 4:02iniziai a lavorare come
corrispondente di guerra internazionale. -
4:02 - 4:06Credevo fermamente che se
avessimo riportato la nostro guerra, -
4:06 - 4:09ciò vi avrebbe messo fine.
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4:10 - 4:1318 mesi in quell'inferno,
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4:13 - 4:16mi hanno aiutato a fuggire
dall'assedio di Sarajevo. -
4:16 - 4:19Mi sono ritrovata a Londra.
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4:20 - 4:22Ero una rifugiata.
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4:24 - 4:26E sono sopravvissuta.
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4:27 - 4:32Ma tutta la mia vita e la mia identità
mi sono state tolte -
4:33 - 4:37Gradualmente ho iniziato
a ricostruire la mia vita e a riprendermi. -
4:38 - 4:44Ma anche in una metropoli così
multiculturale come Londra, -
4:44 - 4:47le persone mi dicevano che
io non sembravo una rifugiata, -
4:47 - 4:49persone molto cortesi.
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4:50 - 4:54Ed io in maniera educata chiedevo,
"Com'è un rifugiato?" -
4:54 - 4:59Erano un po' imbarazzati
nel dirmi che non lo sapevano. -
4:59 - 5:03Com'è un rifugiato?
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5:03 - 5:07Esiste per caso
un particolare aspetto da rifugiato? -
5:08 - 5:10Se avete incontrato un rifugiato
o un migrante di persona, -
5:10 - 5:14tale esperienza
approfondirà le vostre opinioni -
5:14 - 5:17in modo positivo,
o in modo negativo. -
5:17 - 5:21Sì, non tutti i rifugiati e i migranti
sono persone per bene, -
5:21 - 5:24non è una gara di personalità.
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5:24 - 5:31Tuttavia, se non ne avete incontrato
alcuno di persona, -
5:31 - 5:35e se fate affidamento esclusivamente
su immagini riportate, -
5:35 - 5:39questo è quello a cui siete esposti:
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5:41 - 5:47Ogni giorno i media ci espongono
ad una miriade di immagini negative -
5:47 - 5:50di un'inondazione che diventa una marea
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5:50 - 5:54di rifugiati e migranti
che vengono qui per rubarci il lavoro, -
5:54 - 5:57per occupare i nostri letti d'ospedale.
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5:57 - 6:00Oh mio Dio!
I nostri confini sono fuori controllo! -
6:00 - 6:02Vengono a prenderci!
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6:03 - 6:06E questo non è un fenomeno inedito.
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6:07 - 6:13L'Osservatorio sull'Immigrazione di Oxford
ha analizzato 58.000 articoli di giornale, -
6:13 - 6:15pubblicati nell'arco di due anni.
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6:15 - 6:17Si tratta di 43 milioni di parole.
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6:17 - 6:19Quello che hanno scoperto
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6:19 - 6:24è che la parola più comunemente associata
con il termine immigrato -
6:24 - 6:26è illegale.
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6:27 - 6:30Nel 2003, questa era una notizia
da prima pagina: -
6:32 - 6:36"I richiedenti asilo hanno mangiano
i cigni di sua maestà". -
6:36 - 6:39Questa storia non aveva testimoni oculari
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6:39 - 6:41né rapporti della polizia,
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6:41 - 6:47quello che più sconcertava era il come
avessero inventato tale storia. -
6:47 - 6:52Tuttavia, siccome la stampa
è così scarsamente regolata, -
6:52 - 6:56lamentarsi di queste bugie
non sistema la faccenda. -
6:56 - 6:59Così dopo un lungo processo di reclamo,
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6:59 - 7:02il giornale non ha dovuto scusarsi
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7:02 - 7:05ha solo dovuto ristampare una correzione
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7:05 - 7:10in un angolino di pagina 41.
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7:11 - 7:13La storia dei cigni è molto popolare.
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7:13 - 7:16Ritorna all'attenzione ogni qualche anno.
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7:16 - 7:20Nel 2010,
i richiedenti asilo sono stati rimpiazzati -
7:20 - 7:24dai migranti dell'est Europa.
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7:24 - 7:28Questo genere di stereotipi negativi
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7:28 - 7:32sono presenti nella vita
di tutti i giorni sempre, -
7:32 - 7:34non sono contestati,
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7:34 - 7:40e le voci dei rifugiati e dei migranti
non vengono quasi mai ascoltate, -
7:40 - 7:44e ciò crea questo clima di paura,
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7:44 - 7:50il motivo per cui incolpiamo gli immigrati
di tutti i mali della nostra società. -
7:52 - 7:55Non c'è da stupirsi che il pubblico
tema l'immigrazione. -
7:55 - 7:59Sondaggi su sondaggi mostrano che
il pubblico britannico -
7:59 - 8:07sovrastimi il numero e l'impatto che gli
immigrati hanno nella nostra società. -
8:08 - 8:12Ovviamente, poi, i politici
devono reagire -
8:13 - 8:17a questa paura che le persone provano.
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8:17 - 8:23Sfortunatamente, non forniscono
al pubblico -
8:23 - 8:26né rassicurazioni né fatti.
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8:26 - 8:33Al contrario, le loro risposte e azioni
rafforzano tali paure. -
8:33 - 8:37Così parlano di controlli ai confini,
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8:37 - 8:40di ridurre i numeri,
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8:40 - 8:44agiscono limitando
i diritti delle persone, -
8:44 - 8:49inoltre limitano l'accesso ai servizi.
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8:49 - 8:50Tutto ciò comporta
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8:50 - 8:55solamente un rafforzamento della paura
che diventa sempre maggiore. -
8:55 - 8:59Il danno arrecato a tutti noi
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8:59 - 9:05è riassunto al meglio dalle parole
del mio Maestro Jedi preferito Yoda: -
9:07 - 9:10"La paura è la via per il Lato Oscuro.
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9:10 - 9:14La paura conduce all'ira, l'ira all'odio.
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9:14 - 9:17L'odio conduce alla sofferenza"
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9:18 - 9:20Questo è preoccupante.
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9:21 - 9:26E mi fa sentire di nuovo
un po' meno umana. -
9:26 - 9:30Mi preoccupa che
quando attivisti e sostenitori, -
9:30 - 9:32come me,
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9:32 - 9:35nel provare a parlare di fatti
-
9:35 - 9:40e fornire un contesto
sul perché le persone migrano, -
9:41 - 9:48vengano accusati di essere politicamente
corretti, ingenui e emotivi. -
9:49 - 9:55E in un attacco preventivo
ci viene spesso detto -
9:55 - 9:59che parlare di immigrazione
non è razzista. -
9:59 - 10:01Per una volta concordo.
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10:01 - 10:04Non è razzista
parlare di immigrazione. -
10:04 - 10:06Io ne parlo continuamente.
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10:07 - 10:11E' il come parliamo di
rifugiati e migranti -
10:11 - 10:14che fa la differenza.
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10:14 - 10:22Ad Aprile dell'anno scorso, subito dopo
l'annegamento di massa nel Mediterraneo, -
10:23 - 10:28l'editorialista del Sun,
oltre a altri commenti dispregiativi, -
10:28 - 10:33definì questi esseri umani "scarafaggi".
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10:35 - 10:39Perché dovremmo preoccuparci
di questo tipo di linguaggio? -
10:40 - 10:44Non è quello su cui si basa
la libertà di parola? -
10:44 - 10:48Consentire che ogni punto di vista
sia espresso e dibattuto? -
10:49 - 10:52Beh questo mi preoccupa,
perché la disumanizzazione -
10:52 - 10:56corrisponde alla terza fase delle otto
relative al genocidio -
10:56 - 11:02come classificato dal Prof. Gregory
Stanton , fondatore di Genocide Watch. -
11:03 - 11:06La prima fase è la classificazione:
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11:06 - 11:11ci dividiamo tra "noi" e "loro".
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11:11 - 11:15La seconda è la simbolizzazione:
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11:15 - 11:18attribuiamo nomi e altri simboli
a gruppi differenti. -
11:18 - 11:24Ci chiamiamo a vicenda ebrei e tedeschi
tutsi e hutu, serbi e bosniaci. -
11:25 - 11:31Classificazione e simbolizzazione
non portano necessariamente al genocidio, -
11:32 - 11:38a meno che non sfocino
nella disumanizzazione. -
11:39 - 11:43Cosa significa quindi questo allarmismo,
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11:43 - 11:45non solo per i rifugiati e i migranti,
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11:45 - 11:47ma per tutti noi?
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11:48 - 11:51Quali sono queste cose
di cui non parliamo, -
11:51 - 11:55mentre ci concentriamo
su queste paure immaginarie? -
11:56 - 12:00Quali sono le conseguenze di
questi silenzi per la nostra democrazia? -
12:02 - 12:05Solitamente non parlo molto di fatti,
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12:05 - 12:08ma lasciate che lo faccia adesso.
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12:08 - 12:09Guardiamo alcuni di quesi fatti
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12:09 - 12:12che abbiamo a disposizione adesso,
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12:12 - 12:15come i giornalisti, sui nostri telefoni.
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12:16 - 12:22Il fatto è che nel 2015,
244 milioni di persone -
12:22 - 12:26o solamente 3,3%
della popolazione mondiale, -
12:26 - 12:29vive al di fuori
del proprio Paese d'origine. -
12:29 - 12:34C'è stato un aumento del 2,6% dal 1995.
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12:35 - 12:41Il fatto è che nessun paese è sopraffatto
o ha perso il controllo sull'immigrazione, -
12:41 - 12:47incluso il Qatar, dove al momento l'88%
della sua popolazione sono immigrati. -
12:47 - 12:50Il fatto è che ci sono
60 milioni di sfollati -
12:50 - 12:52nel mondo in questo momento,
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12:52 - 12:56e sono loro a vivere nella paura.
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12:56 - 12:58Il fatto è che i Paesi in via di sviluppo
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12:58 - 13:03accolgono più dell'86%
dei rifugiati di tutto il mondo. -
13:03 - 13:09Il fatto è che più della metà di loro
hanno meno di 18 anni. -
13:09 - 13:17Il fatto è che oggi, circa due terzi
vivono da più di 5 anni -
13:17 - 13:21in esilio,
senza alcuna prospettiva di ritorno. -
13:21 - 13:28Sfortunatamente, un altro fatto importante
è che i fatti sono noiosi, -
13:30 - 13:32soprattutto per i media:
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13:32 - 13:36non c'è dramma,
e le storie positive non vendono. -
13:37 - 13:40Lasciatemi essere una giornalista
per un altro momento. -
13:40 - 13:43Possiamo semplicemente incolpare i media?
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13:43 - 13:46La nostra storia recente è piena di esempi
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13:46 - 13:50di come odio, esclusione
e disumanizzazione -
13:50 - 13:54hanno portato alle peggiori atrocità
possibili immaginabili: -
13:54 - 13:59L'olocausto.
I genocidi in Bosnia e Ruanda. -
14:01 - 14:04Scavando più indietro nel nostro passato,
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14:04 - 14:07uno degli esempi interessanti
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14:07 - 14:10è qualcosa che fu trovato
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14:10 - 14:15in uno dei rarissimi documenti
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14:15 - 14:17scritti a mano da Shakespeare.
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14:17 - 14:21Di recente è stato esibito a Londra.
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14:21 - 14:24In una delle sue opere,
Shakespeare scrisse un discorso -
14:24 - 14:27nel quale lanciava un appello appassionato
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14:27 - 14:30per un trattamento umano
per i richiedenti asilo -
14:30 - 14:34che erano stati accusati
di aver rubato il lavoro ai londinesi. -
14:34 - 14:39Questo era il periodo
in cui gli Ugonotti francesi -
14:39 - 14:42arrivavano in cerca di protezione
nella capitale. -
14:42 - 14:431600.
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14:43 - 14:47Quello che mi colpisce di questa storia
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14:47 - 14:51non è solo la grandezza di Shakespeare,
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14:51 - 14:54e il fatto che sia dalla mia parte,
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14:54 - 14:58ma anche che a quel tempo l'opera
non fu mai messa in scena, -
14:58 - 15:02per la paura
che avrebbe potuto causare disordini. -
15:03 - 15:08Più recentemente, in Germania,
"Der Spiegel" è stato attaccato -
15:08 - 15:11perché alcuni dei suoi lettori,
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15:12 - 15:16senza alcuna prova,
li hanno accusati di inventare -
15:16 - 15:19storie positive su i rifugiati.
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15:19 - 15:25Così i sondaggisti hanno scoperto
che solo un quarto dei tedeschi -
15:25 - 15:29credono che i media
ritraggano un'immagina accurata -
15:29 - 15:32del livello di istruzione
e del numero di donne e bambini -
15:32 - 15:35tra i rifugiati in arrivo.
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15:35 - 15:39Dunque, siamo passati al lato oscuro?
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15:41 - 15:43Cosa possiamo fare?
-
15:43 - 15:46Bene, Io faccio quello che faccio
perché ho speranza, -
15:46 - 15:51e la fonte della mia speranza
non è una fede cieca nell'umanità. -
15:51 - 15:55Fonte della mia speranza sono le
persone stupende che incontro ogni giorno, -
15:55 - 15:57rifugiati e migranti come anche cittadini,
-
15:57 - 16:00i cui piccoli atti di gentilezza
-
16:00 - 16:04fanno un'enorme differenza
per queste persone. -
16:05 - 16:10Da una parte, non potevo convincere
i media a cambiare il modo di riportare, -
16:10 - 16:15dall'altra, non potevo continuare a vivere
con il fatto che i fatti non funzionano. -
16:15 - 16:18Così ho deciso di provare qualcosa
di diverso: -
16:18 - 16:24con i miei colleghi, ho fondato
"Women on the Move Awards". -
16:24 - 16:27Così ogni anno al Royal Festival Hall,
-
16:27 - 16:32celebriamo le grandi leader
rifugiare e migranti, -
16:32 - 16:35creiamo uno spazio dove
possano raccontare le loro storie, -
16:35 - 16:40e per celebrare e riconoscere
il contributo che apportano. -
16:41 - 16:46Invitiamo altre donne potenti che
condividano il loro potere e le supportino -
16:46 - 16:48e amplifichino le loro voci.
-
16:48 - 16:51Celebriamo i giornalisti
che svolgono il loro lavoro con integrità, -
16:51 - 16:55e riportano le storie e i fatti
di esseri umani. -
16:55 - 16:59Celebriamo anche i campioni,
persone straordinarie, -
16:59 - 17:04i cui piccoli gesti di gentilezza rendono
l'integrazione efficace nel quotidiano. -
17:04 - 17:08Così, quest'anno questi campioni
hanno raccolto una sfida. -
17:09 - 17:14Hanno deciso che
avrebbero potuto pensare diversamente -
17:14 - 17:18riguardo i doveri e la responsabilità
nell'accogliere i rifugiati. -
17:18 - 17:23Hanno deciso che in realtà
possiedono il potere di proteggere, -
17:23 - 17:27e hanno il diritto
di accogliere le persone. -
17:28 - 17:33In ogni parte del Paese
stanno raccogliendo soldi -
17:33 - 17:38per sponsorizzare
e accogliere più rifugiati in modo sicuro. -
17:38 - 17:43Quindi ritornando alla mia domanda:
-
17:43 - 17:46pensiamo che la nostra conoscenza
-
17:46 - 17:50sui migranti e i rifugiati
si basi su fatti? -
17:51 - 17:55Il mio invito non è solo
quello di guardare ai fatti, -
17:55 - 18:01ma di vedere i rifugiati e i migranti
come essere umani, in cammino, -
18:01 - 18:06come strenui sopravvissuti,
come futuri cittadini. -
18:06 - 18:09il mio invito è di vedere voi stessi
-
18:09 - 18:12come cittadini in grado di proteggere,
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18:12 - 18:15aventi il diritto di accoglierli.
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18:15 - 18:22Quando lo facciamo, quando la migrazione
diventa un fatto della vita, -
18:22 - 18:24smetteremo di temerla
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18:24 - 18:28e avremo la sicurezza per organizzarla.
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18:28 - 18:30Grazie.
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18:30 - 18:32(Applausi)
- Title:
- La Migrazione fa parte della vita; invece di temerla organizziamola | Zrinka Bralo | TEDxThessaloniki
- Description:
-
Zrinka Bralo condivide una toccante esperienza: cosa si prova a vivere in una zona di guerra, essere un rifugiato in un paese straniero, ma anche, aiutare altri rifugiati nel paese di accoglienza. Nel suo discorso porta alcuni esempi di come i media contribuiscano a definire un’immagine negativa dei rifugiati e presenta il suo progetto di aiuto per le immigrate. Ci chiede di considerarci dei cittadini che hanno il potere di accettare e proteggere i rifugiati per superare la paura.
Zrinka Bralo è l’amministratore delegato di Migrants Organise, una comunità che organizza un programma per migranti e rifugiati. Lei stessa è una rifugiata da Sarajevo (Bosnia), dove svolgeva l’attività di giornalista e lavorare con i massimi corrispondeti di guerra durante l’assedio negli anni ‘90. Zrinka è una dei fondatori del premio “Women on the Move”. Nel 2011 è stata vincitrice del premio “Voices of Courage” della Commissione per le Donne Rifugiate (WRC) di New York diventandone membro del consiglio nel 2012. Ha portato aventi con successo una campagna per abolire la detenzione di bambini immigrati e svolge al momento una campagna per porre fine alla detenzione indefinita degli immigrati. Nel 2015 è diventata presidente fondatore del National Refugee Welcome Board. Inoltre è una degli amministratori fondatori del Bridge of Peace, un’organizzazione benefica a scopo di riconciliazione che aiuta i giovani impegnati a lavorare per la pace nella Bosnia settentrionale, nelle città in cui durante la guerra negli anni ‘90 furono scoperti dei famigerati campi di concentramento. Zrinkaha possiede una laurea specialistica in Media e Comunicazione ottenuta alla London School of Economics e nel 2014 ha vinto la Churchill Memorial Fellowship.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
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- TEDxTalks
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