Come funzionano i vaccini? - Kelwalin Dhanasarnsombut

Guarda la lezione completa: http://ed.ted.com/lessons/how-do-vaccines-work-kelwalin-dhanasarnsombut

Il primo vaccino di sempre fu creato quando Edward Jenner, un medico e scienziato inglese, iniettò con successo delle piccole quantità di un virus del vaiolo bovino in un ragazzino per proteggerlo dall'annesso (e letale) virus del vaiolo. Ma come funziona questo processo in apparenza controintuitivo?
Kelwalin Dhanasarnsombut descrive la scienza dietro i vaccini.

Lezione di Kelwalin Dhanasarnsombut, animazione di Cinematic.

Nel 1796, lo scienziato Edward Jenner

iniettò del materiale
da un virus del vaiolo bovino

in un bambino di otto anni

sentendo che ciò avrebbe fornito
la protezione necessaria

a salvare le persone da epidemie letali
dell'annesso virus del vaiolo.

Fu un successo.

Il bambino venne inoculato
contro la malattia

e divenne il primo vaccino di sempre.

Ma perché ha funzionato?

Per capire come funzionano i vaccini,

dobbiamo sapere come agisce
il sistema immunitario

contro le malattie contagiose

come prima cosa.

Quando microbi estranei ci invadono,

il sistema immunitario
scatena una serie di risposte

col tentativo di identificarli
e rimuoverli dal nostro corpo.

I segni del funzionamento
di questa risposta immunitaria

sono la tosse, gli starnuti,
l'infiammazione e la febbre che sentiamo,

che vanno a trattenere il corpo
e lo liberano da minacce, come i batteri.

Queste risposte immunitarie innate
scatenano poi la seconda linea di difesa,

chiamata immunità adattiva.

Speciali cellule B e cellule T
vengono reclutate

per combattere i microbi,

e registrano anche
informazioni su di loro,

creando un ricordo
di come sono fatti gli invasori,

e di come combatterli al meglio.

Questa competenza diventa utile

se lo stesso agente patogeno
invade di nuovo il corpo.

Nonostante questa risposta brillante,
c'è ancora un rischio.

Con il tempo il corpo impara
a rispondere agli agenti patogeni

e a sviluppare queste difese.

Persino allora,

se un corpo è troppo debole
o giovane per reagire quando viene invaso,

potrebbe affrontare un serio rischio
se l'agente patogeno appare molto forte.

Ma se potessimo predisporre
la risposta immunitaria del corpo,

preparandolo prima ancora
che qualcuno si ammali?

È qui che entrano in gioco i vaccini.

Usando gli stessi principi
che il corpo impiega per difendersi,

gli scienziati scatenano
il sistema immunitario adattivo

usando i vaccini,

senza esporre gli umani
alla massima potenza della malattia.

Ciò ha dato origine a molti vaccini,
ognuno dei quali lavora singolarmente,

divisi in molti tipi diversi.

Per primi, abbiamo
i vaccini vivi attenuati.

Questi sono costituiti da una versione
più debole e mite dell'agente patogeno.

Poi, abbiamo i vaccini inattivi,
in cui gli agenti patogeni sono uccisi.

L'indebolimento el'inattivazione
in entrambi i vaccini

assicurano che gli agenti patogeni
non si evolvano nella malattia conclamata.

Ma proprio come una malattia,
scatenano una risposta immunitaria,

e insegnano al corpo
a riconoscere un attacco

creando un profilo di agenti patogeni
in preparazione.

Il lato negativo è che può essere
difficile creare i vaccini vivi attenuati,

e poiché sono vivi
e abbastanza potenti,

le persone con un più debole
sistema immunitario non li ricevono,

mentre i vaccini inattivi
non creano un'immunità duratura.

Un altro tipo,
il vaccino a subunità,

è costituito solo da una parte
dell'agente patogeno, chiamato antigene,

l'elemento che in effetti
scatena la risposta immunitaria.

Isolando ulteriormente
componenti specifiche di antigeni,

come proteine o polisaccaridi,

questi vaccini possono
suggerire risposte specifiche.

Gli scienziati stanno ideando
ora una nuova gamma di vaccini

chiamati vaccini a DNA.

Per questa varietà, isolano
i geni che formano gli antigeni specifici

per la risposta immunitaria
del corpo a specifici agenti patogeni.

Iniettati nel corpo umano,

quei geni spiegano alle cellule
del corpo come formare gli antigeni.

Ciò provoca
una risposta immunitaria più forte,

e prepara il corpo
a qualsiasi minaccia futura,

e poiché il vaccino include
solo specifico materiale genetico,

non contiene altri elementi
del resto dell'agente patogeno

che potrebbero evolversi
nella malattia e danneggiare il paziente.

Se questi vaccini
diventano un successo,

potremmo riuscire
a sviluppare cure più efficaci

per agenti patogeni
invasivi negli anni a venire.

Come l'incredibile
scoperta di Edward Jenner

ha spronato la medicina moderna
tutti quei decenni fa,

continuare lo sviluppo dei vaccini

potrebbe persino farci curare
malattie come l'HIV,

la malaria,

o l'Ebola, un giorno.