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Ascoltare le marionette / Bruno Descarves / TEDxPSU

  • 0:12 - 0:13
    Avete mai riflettuto
  • 0:13 - 0:16
    sul tipo di relazione
    che abbiamo con gli oggetti?
  • 0:16 - 0:19
    Abbiamo a che fare con loro continuamente:
  • 0:19 - 0:21
    una pagnotta;
  • 0:21 - 0:22
    un tappeto rosso;
  • 0:23 - 0:24
    un violino;
  • 0:24 - 0:26
    un'automobile;
  • 0:27 - 0:28
    un martello.
  • 0:29 - 0:34
    Non cerchiamo sempre
    di imporre loro i nostri desideri,
  • 0:34 - 0:37
    così che si comportino
    nel modo che noi vogliamo?
  • 0:38 - 0:42
    Il mio lavoro di burattinaio
    consiste nell'animare gli oggetti,
  • 0:42 - 0:47
    che significa instillare
    una "anima" o "vita" in loro.
  • 0:48 - 0:50
    Voglio mostrarvi
  • 0:50 - 0:53
    che un comportamento
    più sensibile verso gli oggetti
  • 0:53 - 0:56
    può cambiare il modo in cui
    ci relazioniamo al mondo materiale,
  • 0:56 - 0:59
    e anche tra di noi.
  • 1:00 - 1:05
    C'è una citazione di Albert Einstein
    a cui spesso mi ispiro:
  • 1:05 - 1:10
    "Non puoi amare una macchina
    nel modo in cui ami un cavallo.
  • 1:10 - 1:15
    Il cavallo suscita sentimenti umani,
    a differenza della macchina"
  • 1:16 - 1:17
    Curiosamente,
  • 1:17 - 1:24
    le marionette si collocano al limite
    tra il cavallo e la macchina.
  • 1:24 - 1:28
    Da un lato, ci rapportiamo
    a loro con affetto:
  • 1:28 - 1:32
    diamo loro un nome;
    riconosciamo le loro facce;
  • 1:32 - 1:36
    e quando sono animate
    esprimono delle emozioni.
  • 1:36 - 1:39
    D'altro canto, però, hanno
    una loro meccanica interna,
  • 1:39 - 1:42
    a volte complessa
    da produrre e far funzionare.
  • 1:42 - 1:48
    Ed eseguono dei numeri, come
    per esempio un artista al trapezio.
  • 1:49 - 1:52
    Ma come si guida una marionetta?
  • 1:52 - 1:55
    Obbedisce semplicemente ai miei ordini?
  • 1:55 - 1:59
    C'è una tendenza manipolatoria, in noi.
  • 2:00 - 2:05
    La parola "manipolatore"
    viene da "manus", che significa "mano".
  • 2:05 - 2:07
    Controllare con le nostre mani.
  • 2:07 - 2:10
    C'è anche un significato negativo
    della manipolazione.
  • 2:10 - 2:13
    Se senti che qualcuno
    sta provando a manipolarti,
  • 2:13 - 2:14
    non ti piace.
  • 2:14 - 2:16
    Non ti piace subire pressioni,
  • 2:16 - 2:19
    non ti piace perdere il controllo.
  • 2:19 - 2:21
    Con le marionette,
  • 2:21 - 2:25
    se si vuole rendere aggraziato
    il loro movimento,
  • 2:25 - 2:28
    spingere non funziona mai.
  • 2:28 - 2:33
    Per animare una marionetta,
    noi i fili li tiriamo.
  • 2:33 - 2:37
    Ho studiato come trasporre
    questa esperienza alle persone,
  • 2:37 - 2:39
    così che potessero provarla.
  • 2:41 - 2:45
    Vorrei invitare una persona
  • 2:45 - 2:49
    disposta a provare l'esperienza
  • 2:49 - 2:53
    di tirare ed essere tirato.
  • 2:55 - 2:56
    Oh...
  • 2:57 - 2:58
    Salve!
  • 2:59 - 3:01
    (Risatine)
  • 3:06 - 3:09
    Così, possiamo tirare...
  • 3:09 - 3:12
    Tu puoi tirare, io posso tirare...
  • 3:14 - 3:16
    Possiamo ascoltarci a vicenda...
  • 3:16 - 3:19
    e vediamo cosa succede.
  • 3:22 - 3:25
    (Suoni di corde e passi sul palco)
  • 3:25 - 3:28
    Possiamo muoverci lentamente...
  • 3:28 - 3:31
    Ci sentiamo leggeri,
    leggeri come marionette.
  • 3:34 - 3:35
    (Risatine)
  • 3:35 - 3:36
    Sì!
  • 3:39 - 3:42
    Entra nello stato d'animo, non pensare...
  • 3:43 - 3:46
    Divertiti soltanto ad essere tirata.
  • 3:47 - 3:50
    Andiamo giù, poi su...
  • 3:51 - 3:53
    Le marionette possono volare, ma noi no.
  • 3:53 - 3:54
    (Risate)
  • 3:54 - 3:56
    Grazie mille.
  • 3:57 - 3:58
    (Applausi)
  • 3:58 - 4:00
    Grazie.
  • 4:00 - 4:02
    (Applausi)
  • 4:04 - 4:08
    Queste sono le "corde mediatrici"
  • 4:10 - 4:14
    Per animare le marionette,
    quindi, noi i fili li tiriamo,
  • 4:14 - 4:16
    invece di spingerli.
  • 4:16 - 4:18
    Se vi fermate a pensarci,
  • 4:18 - 4:22
    spingiamo sui pedali,
    sui tasti dei cellulari,
  • 4:22 - 4:25
    o anche i nostri piedi sul terreno,
  • 4:25 - 4:29
    invece di camminare con leggerezza
    come una marionetta.
  • 4:29 - 4:32
    Spingere è un'abitudine
    della nostra vita quotidiana.
  • 4:33 - 4:37
    Il filosofo Soren Kierkegaard
    una volta disse:
  • 4:37 - 4:41
    "La porta della felicità
    si apre dall'esterno".
  • 4:42 - 4:45
    Più si spinge, più essa si blocca.
  • 4:46 - 4:50
    Ma perché, allora, non facciamo altro
    che spingere continuamente?
  • 4:50 - 4:55
    Forse perché viviamo sempre più
    in un mondo meccanico.
  • 4:55 - 5:00
    Le macchine hanno pulsanti,
    grilletti, pedali, schermi,
  • 5:00 - 5:04
    che si comportano, quando premuti,
    in modo pre-programmato.
  • 5:05 - 5:08
    È difficile da credere,
    ma alcuni bambini oggi
  • 5:08 - 5:12
    trovano noiosi tutti quegli
    aggeggi programmati.
  • 5:12 - 5:17
    Cercano qualcos'altro,
    che esca da quel paradigma.
  • 5:19 - 5:22
    Mi è capitata una cosa, l'altro giorno.
  • 5:22 - 5:24
    Una mamma viene [da me]
    dopo uno spettacolo,
  • 5:24 - 5:27
    e mi dice che era impressionata
    dal suo bambino.
  • 5:27 - 5:30
    Aveva provato a chiedergli qualcosa,
    durante lo spettacolo,
  • 5:30 - 5:33
    e lui a bassa voce aveva risposto:
  • 5:33 - 5:36
    "Silenzio mamma!
    Si sta esibendo!
  • 5:37 - 5:39
    Sta succedendo adesso!"
  • 5:42 - 5:44
    La connessione
    tra la marionetta e me
  • 5:44 - 5:47
    ha fatto sì che il bambino
    dimenticasse i fili
  • 5:47 - 5:51
    ed entrasse nel momento presente.
  • 5:52 - 5:54
    È lÌ che la vita esiste.
  • 5:55 - 6:01
    Ho sempre un po' di paura,
    quando mi esibisco con le marionette,
  • 6:01 - 6:03
    perché la loro essenza è nel movimento,
  • 6:03 - 6:07
    e io devo ascoltare attentamente
    attraverso i fili,
  • 6:07 - 6:10
    altrimenti possono aggrovigliarsi.
  • 6:10 - 6:12
    Sandra...
  • 6:12 - 6:14
    Oh, Sandra!
  • 6:18 - 6:20
    (Suono dei passi di una marionetta)
  • 6:26 - 6:28
    Vola!
  • 6:28 - 6:29
    (Musica)
  • 7:19 - 7:20
    (Fine musica)
  • 7:20 - 7:24
    (Applausi) (Urrà)
  • 7:24 - 7:28
    Sei stata molto brava,
    Sandra! Guardali!
  • 7:29 - 7:30
    Andiamo.
  • 7:38 - 7:41
    Gli esperti di fisica nella stanza
    dovrebbero aver notato
  • 7:41 - 7:44
    che Sandra ha una frequenza naturale.
  • 7:45 - 7:48
    Ho scelto una canzone
    che si accordava con quel ritmo
  • 7:48 - 7:52
    e da questo ho creato
    la varietà e, infine, la vita.
  • 7:54 - 7:57
    Devo confessarvi una cosa.
  • 7:58 - 8:02
    C'è un conflitto in me
    tra il mio cuore calcolatore...
  • 8:02 - 8:04
    no, no, no, no...
  • 8:04 - 8:09
    cervello calcolatore e cuore sensibile.
  • 8:10 - 8:12
    Quando ho dovuto scegliere una carriera,
  • 8:12 - 8:16
    volevo qualcosa di più
    manipolabile e controllabile.
  • 8:16 - 8:18
    Scelsi la fisica.
  • 8:19 - 8:21
    Amavo le equazioni,
  • 8:21 - 8:25
    riflettere sui rapporti
    tra la materia e le forze materiali,
  • 8:25 - 8:27
    le forze naturali...
  • 8:28 - 8:32
    la forza di gravità che tira, attrae.
  • 8:32 - 8:35
    "Oh, anche quella tira!
    Eureka!"
  • 8:37 - 8:40
    Ma la fisica moderna mi insegnò
  • 8:40 - 8:44
    che dovevo cambiare
    la rigida struttura della mia mente.
  • 8:45 - 8:50
    Non potevo solo osservare
    e fare previsioni,
  • 8:50 - 8:53
    perché la sola azione di osservare
  • 8:54 - 8:57
    avrebbe interagito con l'oggetto,
  • 8:57 - 8:59
    alterandolo.
  • 9:00 - 9:03
    Questa nuova conoscenza
    cambiò a fondo, dentro di me,
  • 9:03 - 9:06
    il mio modo di capire il mondo
    e di relazionarmi con esso.
  • 9:07 - 9:09
    In una mia recente ricerca,
  • 9:09 - 9:14
    ho sviluppato alcuni oggetti manipolabili
    che funzionano come strumenti
  • 9:14 - 9:19
    per l'interazione e l'osservazione
    della nostra immagine.
  • 9:20 - 9:22
    Vorrei invitare qualcuno adesso
  • 9:22 - 9:28
    che voglia osservare e interagire
  • 9:28 - 9:30
    con la propria maschera.
  • 9:35 - 9:37
    Oh, sì, per favore.
  • 9:41 - 9:43
    (Applausi)
  • 9:43 - 9:45
    Grazie mille.
  • 9:45 - 9:47
    Si sieda per favore.
  • 10:26 - 10:28
    Qui possiamo vederci l'uno con l'altro.
  • 10:29 - 10:34
    Qui puoi vederti come ti vedrebbe
    una terza persona.
  • 10:35 - 10:38
    Due specchi lo rendono possibile.
  • 10:55 - 10:56
    Grazie.
  • 10:56 - 10:57
    (Risate)
  • 10:57 - 11:04
    (Applausi)
  • 11:05 - 11:09
    Questi erano gli "specchi mediatori".
  • 11:13 - 11:16
    Qualche mese dopo la mia laurea...
  • 11:23 - 11:26
    rifiutando la borsa di studio
    per un master,
  • 11:27 - 11:32
    sono salito su una piccola barca a vela
    che andava da Rio a Lisbona,
  • 11:32 - 11:39
    con l'obiettivo di osservare
    e interagire con il mondo
  • 11:39 - 11:45
    in un viaggio di sette anni,
    intorno al mondo, per terra e per mare.
  • 11:45 - 11:49
    Per guadagnarmi da vivere,
    lavoravo come fornaio,
  • 11:49 - 11:50
    facendo pagnotte.
  • 11:50 - 11:52
    Lavoravamo l'impasto,
  • 11:52 - 11:53
    spingendolo,
  • 11:54 - 11:55
    tirandolo,
  • 11:55 - 11:57
    colpendolo,
  • 11:57 - 11:58
    e poi lasciandolo crescere.
  • 11:59 - 12:01
    Cresce, è vivo!!
  • 12:01 - 12:03
    Poi lo inforniamo.
  • 12:04 - 12:08
    Diventano dei deliziosi
    oggetti commestibili.
  • 12:08 - 12:10
    Li odoriamo,
  • 12:11 - 12:12
    li assaggiamo,
  • 12:12 - 12:14
    li condividiamo.
  • 12:16 - 12:18
    A Parigi fui assunto da un circo.
  • 12:19 - 12:21
    Il lavoro era piuttosto stressante,
  • 12:21 - 12:25
    perciò tornavo a casa in metro
    ogni notte, stanco e solo.
  • 12:26 - 12:28
    Un giorno salii sul treno un musicista.
  • 12:28 - 12:31
    Suonò una canzone che cambiò
    completamente il mio umore.
  • 12:33 - 12:39
    Dopo tre mesi di lavoro
    con cavalli, elefanti e clown prepotenti,
  • 12:39 - 12:41
    ebbi un giorno libero.
  • 12:42 - 12:44
    Così raccolsi tutto il mio coraggio,
  • 12:44 - 12:45
    presi il mio violino,
  • 12:47 - 12:49
    entrai in un vagone e suonai.
  • 12:50 - 12:52
    Funzionava!
  • 12:52 - 12:55
    Riempivo il cuore di altre persone
    con la mia musica,
  • 12:55 - 12:57
    e mi guadagnavo da vivere!
  • 12:58 - 13:01
    Qui, l'oggetto "violino" stava suonando,
  • 13:02 - 13:05
    esprimendo melodia e armonia.
  • 13:05 - 13:06
    Curiosamente,
  • 13:06 - 13:09
    questo è un altro tipo di animazione,
  • 13:09 - 13:11
    e il mio violino era di nuovo vivo.
  • 13:13 - 13:16
    Qualche anno dopo, a Tokio,
  • 13:16 - 13:18
    iniziai a costruire delle marionette
  • 13:19 - 13:21
    da aggiungere agli spettacoli musicali.
  • 13:23 - 13:24
    E lì scoprii
  • 13:25 - 13:31
    che la gente amava guardare
    gli oggetti animati prendere vita.
  • 13:36 - 13:42
    Andai più a fondo, e inventai una macchina
    che si comportava come una marionetta:
  • 13:42 - 13:44
    La Marionette Machine,
  • 13:45 - 13:49
    un marchingegno con molti pedali,
  • 13:50 - 13:51
    collegati a leve,
  • 13:51 - 13:56
    che trasforma le spinte grezze
    in tiri delicati
  • 13:56 - 14:00
    così che potevo animare le marionette
    mentre suonavo il violino.
  • 14:00 - 14:05
    (Canticchia)
  • 14:05 - 14:09
    (Suono di campanacci e piatti)
  • 14:17 - 14:22
    Philip Huber, mio maestro
    e grande burattinaio, dice:
  • 14:22 - 14:26
    "Le marionette coi fili
    sono una forma d'arte superstite,
  • 14:26 - 14:29
    che sopravvive a discapito
    di grandi difficoltà."
  • 14:30 - 14:33
    Questo mi porta a chiedere:
  • 14:33 - 14:36
    cos'altro, nella nostra società,
    cerca di sopravvivere?
  • 14:37 - 14:42
    È il valore dell'artigiano
    e la conduzione di una marionetta,
  • 14:42 - 14:44
    a essere in difficoltà?
  • 14:44 - 14:46
    Non facciamo più le cose a mano.
  • 14:47 - 14:54
    È la relazione giocosa
    tra le persone e gli oggetti animati
  • 14:54 - 14:55
    a essere in difficoltà?
  • 14:56 - 14:58
    La vita è diventata talmente seria.
  • 14:59 - 15:01
    L'idea che vorrei condividere
    con voi è questa:
  • 15:02 - 15:05
    ascoltiamo le marionette,
  • 15:05 - 15:11
    ascoltiamo le reazioni a tutti gli oggetti
    che tocchiamo ogni giorno,
  • 15:11 - 15:14
    ascoltiamo i nostri piedi
    quando camminiamo,
  • 15:14 - 15:18
    o le nostre mani
    quando incontriamo qualcuno.
  • 15:19 - 15:24
    Questo ci mostrerà i fili giusti
    da tirare per aprire la porta.
  • 15:24 - 15:28
    Non dobbiamo aver paura
    di rievocare, dal profondo di noi,
  • 15:28 - 15:34
    quel bambino piccolo
    che vuol giocare con oggetti reali,
  • 15:35 - 15:36
    qui e ora.
  • 15:40 - 15:41
    (Suono del macchinario)
  • 15:55 - 15:56
    (Scoppiano palloncini)
  • 15:56 - 15:58
    (Risate)
  • 15:58 - 16:00
    Sta succedendo adesso!
  • 16:00 - 16:02
    (Applausi)
  • 16:02 - 16:03
    (Urrà)
  • 16:03 - 16:05
    Grazie!
  • 16:05 - 16:06
    (Applausi)
Title:
Ascoltare le marionette / Bruno Descarves / TEDxPSU
Description:

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

Vi siete mai fermati a pensare al tipo di relazione che abbiamo con gli oggetti? Abbiamo a che fare con loro continuamente. Il lavoro di un burattinaio consiste nell'animare gli oggetti, che significa instillare un'anima o la vita dentro di essi. In questa TEDxTalk, il maestro di arti performative e burattinaio Bruno Descarves mostra come un cambiamento nel nostro modo di rapportarci agli oggetti può portare ad una trasformazione in cui la vita e le macchine interagiscono per creare una relazione più felice e giocosa con il mondo materiale.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:08

Italian subtitles

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