Quali sono i limiti del nostro pianeta? | Santiago Tascón | TEDxTorrelodones
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0:23 - 0:25Salve.
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0:26 - 0:27Alzi la mano chi conosce
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0:27 - 0:31la storia di Pierino e il lupo.
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0:32 - 0:35Praticamente tutti, no?
Un paio di persone non la conoscono. -
0:35 - 0:38La racconterò brevemente,
non si sa mai. -
0:38 - 0:40Pierino, un ragazzo molto discolo,
viveva in un paese. -
0:41 - 0:44Un giorno Pierino decise di fare
uno scherzo ai compaesani. -
0:44 - 0:46Salì su una montagna
e scese correndo, gridando: -
0:46 - 0:48"Al lupo, al lupo!"
-
0:48 - 0:52Ovviamente gli abitanti
entrarono nel panico, nascosero le pecore, -
0:52 - 0:54chiusero tutte le porte.
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0:54 - 0:56E Pierino moriva dalle risate
nella piazza del paese. -
0:57 - 1:01Il giorno dopo Pierino fece la stessa cosa
e il paese reagì allo stesso modo. -
1:01 - 1:04E così il giorno dopo
e i giorni successivi. -
1:04 - 1:06Finché un giorno
Pierino si trovava in montagna -
1:06 - 1:08e vide davvero il lupo,
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1:08 - 1:12scese dalla montagna correndo, dicendo:
"Al lupo! Al lupo!" -
1:12 - 1:14Ma gli abitanti non reagirono.
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1:14 - 1:16Il lupo arrivò
e si mangiò tutte le pecore. -
1:17 - 1:20Adoro questa favola per bambini.
Per una semplice ragione: -
1:20 - 1:23somiglia molto alla storia
degli impatti sull'ambiente -
1:23 - 1:25della nostra economia.
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1:25 - 1:30Durante decenni esperti e scienziati
ci hanno detto che -
1:31 - 1:35la nostra economia, la nostra crescita,
il nostro consumo irresponsabile -
1:35 - 1:37stanno danneggiando l'ambiente.
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1:37 - 1:40Ci sono il cambio climatico,
lo scioglimento dei poli, -
1:40 - 1:45la desertificazione,
la perdita di biodiversità, ecc. -
1:45 - 1:49E da decenni continuiamo
con la nostra società, la nostra economia, -
1:49 - 1:50come se niente fosse.
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1:51 - 1:54Abbiamo smesso di ascoltare,
come i compaesani di Pierino. -
1:55 - 1:59Con una differenza:
Pierino mentiva per divertirsi. -
2:00 - 2:02Gli scienziati non hanno mentito.
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2:03 - 2:05Però non sono riusciti ad essere
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2:06 - 2:07sufficientemente convincenti
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2:08 - 2:09per produrre un cambio.
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2:10 - 2:14Per questo oggi sono qui,
per cercare di raccontare questa storia -
2:15 - 2:16in modo diverso.
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2:16 - 2:18Quella dell'economia e dell'ambiente.
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2:18 - 2:23E - questo è ancora più interessante -
per cercare poi di valutare -
2:24 - 2:27quali sono le diverse reazioni
degli esseri umani a questa storia. -
2:28 - 2:30[Parte 1: La storia]
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2:30 - 2:34C'erano una volta
l'ambiente e l'economia. -
2:34 - 2:36L'ambiente forniva all'economia
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2:36 - 2:38tutto quello di cui aveva bisogno:
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2:38 - 2:42acqua pulita, aria,
risorse naturali, energia, ecc. -
2:42 - 2:46L'economia utilizzava tutto questo,
riconvertendolo durante i suoi processi -
2:47 - 2:51e restituendolo all'ambiente
sotto forma di rifiuti, inquinamento, ecc. -
2:51 - 2:53Se si dà all'ambiente abbastanza tempo
-
2:53 - 2:59l'ambiente può prendere queste cose,
riconvertirle in materia e energia -
2:59 - 3:01utili per l'economia
e restituirgliele. -
3:01 - 3:04E così inizia questo ciclo,
apparentemente sostenibile, -
3:04 - 3:06tra l'embiente e l'economia.
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3:06 - 3:10Che succede? C'è un problema fondamentale
in questa concettualizzazione. -
3:10 - 3:12Ovvero il fatto che economia e ambiente
sono separati. -
3:12 - 3:14Pertanto, se l'economia cresce,
-
3:14 - 3:18apparentemente non ha un effetto diretto
sull'ambiente. -
3:19 - 3:21A metà degli anni '70
-
3:21 - 3:25gli scienziati cercarono di
cambiare questa concettualizzazione. -
3:25 - 3:28Qui abbiamo l'ambiente,
in altre parole il nostro pianeta. -
3:28 - 3:34E questa è l'economia,
un subsistema dell'ambiente. -
3:35 - 3:38Lo scambio di materia e energia
è esattamente lo stesso di prima. -
3:39 - 3:45Dunque, qualsiasi processo economico
richiede energia e materia. -
3:45 - 3:48Dalle cose ovvie come la costruzione
di un'auto: c'è bisogno di materie -
3:48 - 3:51provenienti da tutto il mondo,
di energia per tenerla unita, -
3:51 - 3:54per assemblarla
e portarla al punto di vendita. -
3:54 - 3:58Fino allo scrivere un libro,
anche se non è così evidente. -
3:58 - 4:01Uno scrittore se ne sta lì a poltrire
sul divano, scrivendo un libro. -
4:02 - 4:05Ogni tanto lo scrittore
avrà fame o sete. -
4:05 - 4:09Ha bisogno di un libro, di un block notes,
di un computer. -
4:09 - 4:13Qualcosa dev'essere costruito perché
questo processo possa continuare. -
4:13 - 4:16Che succede quando
c'è crescita economica? -
4:16 - 4:18Significa che
i processi economici si moltiplicano. -
4:18 - 4:25In altre parole, che la necessità,
la domanda di materia e energia cresce. -
4:25 - 4:28Dalla rivoluzione industriale
-
4:28 - 4:32la nostra economia è cresciuta
praticamente in maniera ininterrotta. -
4:32 - 4:34Sta crescendo così velocemente
-
4:34 - 4:36che l'ambiente
non ha il tempo di rigenerarsi. -
4:36 - 4:40Così ogni volta che c'è
una crescita economica -
4:40 - 4:42rubiamo un pezzetto di ambiente.
-
4:42 - 4:46E continuiamo a crescere, e rubiamo
un altro pezzetto di ambiente. -
4:47 - 4:48Tutti sappiamo come finirà.
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4:48 - 4:53Ci sarà un momento in cui arriveremo
ai limiti del nostro pianeta. -
4:53 - 4:55Questo è il primo punto:
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4:55 - 5:00l'economia mondiale non può crescere
in modo illimitato -
5:00 - 5:03senza arrivare a quei limiti.
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5:03 - 5:07Il secondo punto è che l'economia è un
subsistema dell'ambiente. -
5:07 - 5:09Però non è l'unico subsistema.
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5:09 - 5:11Sappiamo che
esistono sistemi energetici, -
5:11 - 5:15sistemi di risorse naturali e altri
subsistemi con i quali interagisce. -
5:15 - 5:19Per esempio, il clima
o la biodiversità. -
5:19 - 5:22Che succede quando l'economia cresce?
-
5:22 - 5:25Esercita una pressione
su tutti questi subsistemi. -
5:25 - 5:28E l'ambiente inizia
a inviarci dei segnali di avviso. -
5:28 - 5:30Il clima inizia a cambiare.
-
5:30 - 5:32Iniziamo a perdere
le nostre risorse naturali. -
5:32 - 5:34L'energia inizia a scarseggiare.
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5:34 - 5:37Iniziamo a perdere biodiversità.
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5:37 - 5:39Cosa stiamo facendo oggigiorno?
-
5:39 - 5:41Quel che si raccomanda
facciano gli umani. -
5:41 - 5:45Cose semplici, come utilizzare
lampadine a basso consumo. -
5:45 - 5:47Chiudere il rubinetto
quando non si utilizza. -
5:47 - 5:49Spegnere la luce quando
si esce dalla stanza. -
5:49 - 5:51Usare un'auto a basso consumo.
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5:51 - 5:53Ancora meglio, usare i mezzi pubblici.
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5:53 - 5:55O ancora meglio, usare una bicicletta.
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5:55 - 5:57Cercare di cooperare
a livello internazionale -
5:57 - 6:03per mitigare e adattarci agli effetti
del cambiamento climatico, ecc. -
6:03 - 6:05Tutto questo va benissimo.
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6:05 - 6:08Deve continuare ad essere fatto
in maniera continuativa. -
6:08 - 6:11Però stiamo curando un sintomo.
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6:11 - 6:13Qualsiasi medico che si rispetti
ti dirà: -
6:13 - 6:16"Non bisogna curare il sintomo,
bensì la malattia". -
6:17 - 6:19Qual è la malattia?
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6:19 - 6:23Qual è il problema che sta alla base
di questi sintomi? -
6:23 - 6:25La crescita economica incontrollata.
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6:26 - 6:31Per questo bisogna iniziare a considerare
sia i sintomi che la malattia. -
6:31 - 6:35Questa storia l'abbiamo già sentita tutti,
in un modo o nell'altro, -
6:35 - 6:40parlando con gli amici, nelle riviste,
nei dibattiti politici, alla televisione. -
6:40 - 6:42A me quel che veramente interessa
è qual è la reazione -
6:42 - 6:46che noi esseri umani abbiamo
di fronte a questo problema. -
6:46 - 6:48Perché non stiamo reagendo?
-
6:49 - 6:52Per questo vediamo ora
quali sono le diverse reazioni. -
6:52 - 6:57La prima degna di essere menzionata
è quella dello struzzo. -
6:57 - 7:00C'è una leggenda metropolitana
secondo cui -
7:00 - 7:03- in realtà in natura non succede,
però l'immagine rende l'idea - -
7:03 - 7:07lo struzzo, quando si sente minacciato,
-
7:07 - 7:09reagisce nel modo seguente:
-
7:09 - 7:11mette la testa sotto terra.
-
7:12 - 7:14In pratica, ignora
il fatto che ci sia un problema. -
7:14 - 7:17E se un lupo arriva
per mangiarsi lo struzzo, se lo mangia. -
7:17 - 7:21Che abbia o no la testa sottoterra,
è uguale. -
7:21 - 7:24Perché abbiamo questa reazione?
-
7:24 - 7:27A volte i problemi ambientali
su scala mondiale -
7:28 - 7:30sono un po' eterei,
sono difficili da capire. -
7:30 - 7:33Per questo ora facciamo una cosa:
invece di parlare del pianeta, -
7:33 - 7:36parliamo di una casa.
-
7:36 - 7:40Invece di parlare della popolazione
mondiale, parliamo di una famiglia. -
7:40 - 7:43La madre di questa famiglia,
la chiameremo Margherita, -
7:43 - 7:47sta seduta sul divano del salone,
leggendo un giornale. -
7:47 - 7:51Improvvisamente sente
un gran fragore: buum! -
7:51 - 7:55Ovviamente, cosa fa Margherita?
-
7:55 - 7:58Alza il giornale e fa
quel che farebbe ognuno di noi. -
7:58 - 8:01Si avvicina alla crepa e dice:
"Ma che è successo qui?" -
8:01 - 8:03Cerca di capire la causa.
-
8:03 - 8:06Un cedimento strutturale della casa,
o i materiali scadenti, o un sisma. -
8:06 - 8:08Se non riesce a capirla
-
8:08 - 8:09chiama qualcuno che venga
-
8:09 - 8:11e glielo spieghi: cos'è successo?
-
8:11 - 8:15E soprattutto:
cosa fare perché non succeda di nuovo? -
8:15 - 8:19Perché sia lei che la sua famiglia
non corrano alcun pericolo. -
8:19 - 8:23Non credo però che Margherita
rimanga seduta sul divano -
8:23 - 8:26invece di alzarsi e andare
a vedere cosa sta succedendo, -
8:26 - 8:30o che si alzi, vada in un negozio,
compri un poster enorme -
8:30 - 8:35tappi la crepa e si sieda
come se niente fosse successo. -
8:35 - 8:40Se consideriamo una scala così piccola
tutti reagiremmo così. -
8:40 - 8:43Allora, perché quando passiamo
alla scala mondiale -
8:43 - 8:45non abbiamo la stessa reazione?
-
8:45 - 8:50Ci sono due motivi principali.
Uno è la distanza fisica. -
8:51 - 8:52Le nostre azioni hanno reazioni
-
8:52 - 8:56e la maggior parte delle volte i fatti
accadono a migliaia di chilometri da casa, -
8:57 - 9:01in altri continenti,
in altre parti del mondo. -
9:01 - 9:03Le crepe non si trovano nel nostro salone,
-
9:04 - 9:06ma nei saloni di altre famiglie.
-
9:07 - 9:13Il secondo è che c'è una distanza
temporale, intergenerazionale. -
9:13 - 9:15Le nostre azioni hanno delle conseguenze.
-
9:16 - 9:19E chi le subirà saranno
le generazioni future. -
9:20 - 9:23Fortunatamente, non tutti gli animali
reagiscono in questo modo. -
9:24 - 9:28Questo è il secondo tipo di reazione:
quella del suricato. -
9:28 - 9:30Per chi non lo conoscesse,
-
9:30 - 9:33il suricato è Timon, di Timon e Pumba,
del Re Leone. -
9:33 - 9:37È un animale che non sembra chissà cosa,
però è interessantissimo. -
9:38 - 9:42Come l'essere umano è un predatore,
si ciba di piccoli ragni, -
9:42 - 9:45scorpioni, ogni tanto
caccia qualche scoiattolo. -
9:45 - 9:49Ma, come l'uomo, è vulnerabile.
-
9:49 - 9:53Cosa fa il suricato quando
si sente minacciato? -
9:53 - 9:56Cerca una roccia, una roccia grande.
Più grande è, meglio è. -
9:56 - 9:59Sale su quella roccia,
e al contrario dello struzzo -
9:59 - 10:02invece che infilare la testa sottoterra,
-
10:02 - 10:05si allunga verso l'alto.
-
10:05 - 10:09Scruta l'orizzonte:
è un animale avido di informazioni. -
10:09 - 10:14Vorace di analisi,
assetato di alternative. -
10:14 - 10:16Sinceramente non pensavo
di dire questo in pubblico, -
10:16 - 10:19e ancora meno
a un intervento di questo tipo. -
10:19 - 10:23Però credo che dovremmo essere
meno struzzi e più suricati. -
10:23 - 10:25Dobbiamo preoccuparci
per il nostro pianeta. -
10:25 - 10:28Quando?
-
10:30 - 10:33Una volta Giulio Cesare disse:
-
10:33 - 10:38"Quando arriveremo a quel fiume,
parleremo di quel ponte". -
10:38 - 10:41Io vi dico una cosa,
se parlassi con Giulio Cesare -
10:41 - 10:45di queste cose di cui stiamo parlando,
e gli dicessi che c'è un problema, -
10:45 - 10:48e che dobbiamo reagire,
e lui mi rispondesse con quella frasetta: -
10:48 - 10:51"Quando arriveremo a quel fiume,
parleremo di quel ponte", -
10:51 - 10:53Gli direi: "Guardi,
con tutto il rispetto, Giulio, -
10:53 - 10:56però lei è proprio uno struzzo".
-
10:56 - 10:58Chiaro, perché gli direi questo?
-
10:58 - 11:05Se facessimo come Giulio Cesare
abbasseremmo la testa, come lo struzzo, -
11:05 - 11:07continueremmo ad evitare tutti i problemi
-
11:07 - 11:10fino ad arrivare sulla riva
di quel fiume problematico. -
11:10 - 11:14In altre parole, fino a che
i rifornimenti delle cose fondamentali -
11:14 - 11:18per la nostra esistenza - alimenti,
acqua, energia, sicurezza, terra - -
11:18 - 11:20non siano in pericolo.
-
11:20 - 11:25In pratica, finché le crepe
non iniziano a comparire nei nostri saloni. -
11:25 - 11:28Quel fiume, che 100 o 150 anni fa
era un fiumiciattolo, -
11:28 - 11:31bisognava solo fare un salto
per arrivare all'altra sponda, -
11:31 - 11:33ovvero a un futuro sostenibie.
-
11:33 - 11:37Quel fiume, domani, non sarà
un fiume, sarà il Rio della Amazzoni, -
11:37 - 11:41più il Danubio, più l'Ebro.
-
11:41 - 11:44E la cosa più allarmante
è che le risorse necessarie -
11:44 - 11:47per costruire quel ponte
verso un futuro più sostenibile -
11:47 - 11:50magari non ci saranno.
-
11:50 - 11:57La cooperazione internazionale, la volontà
politica, le risorse naturali, l'energia. -
11:57 - 12:00E se lo saranno, lo saranno
in quantità tanto piccole -
12:00 - 12:03che quel ponte che vorremo costruire
sarà così fragile -
12:03 - 12:08che non potrà portarci tutti
verso un futuro più sostenibile. -
12:08 - 12:12Per questo ripeto, dobbiamo essere
un po' più suricati. -
12:12 - 12:16Dobbiamo cercare quella grande roccia,
la più grande possibile. -
12:16 - 12:19Informarci,
creare una coscienza collettiva. -
12:19 - 12:22Perché solamente da lassù,
con la testa ben alta, -
12:22 - 12:26potremo vedere quel fiume problematico,
da lontano, senza dover aspettare -
12:26 - 12:28di arrivare alla sua riva.
-
12:28 - 12:30E dobbiamo farlo ora, con le risorse
che abbiamo oggigiorno, -
12:30 - 12:33che sono più che sufficienti:
tecnologia, conoscenze, -
12:33 - 12:37risorse naturali...dobbiamo iniziare
oggi stesso a costruire un ponte -
12:37 - 12:44verso un futuro più sostenibile e
responsabile verso le generazioni future. -
12:44 - 12:45Grazie mille.
- Title:
- Quali sono i limiti del nostro pianeta? | Santiago Tascón | TEDxTorrelodones
- Description:
-
Questo intervento è relativo a un evento TEDx, organizzato in maniera indipendente rispetto alle conferenze TED.
Con una dotazione limitata di risorse naturali ed energia, il nostro pianeta non può ospitare una crescita illimitata di popolazione e produzione di beni e servizi. L'utilizzo eccessivo di energie fossili e una relazione irresponsabile con l'ambiente indeboliscono il pianeta. La nostra generazione deve quindi affrontare una decisione di vitale importanza: guardare dall'altra parte e continuare a pensare solo al profitto, oppure affrontare la realtà e implementare dei cambi perché le generazioni future possano ereditare un pianeta che gli offra le stesse possibilità di cui noi possiamo usufruire.
Santiago Tascón risiede a Berlino, dove lavora come ricercatore nel campo della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico. Collabora con diversi istituti cercando alternative viabili per lo sviluppo sostenibile. Dopo aver iniziato la sua carriera professionale come consulente di commercio estero, sia nel settore privato che nel pubblico, Santiago ha sviluppato una prospettiva internazionale relativamente alla pressione globale che lo sviluppo economico esercita sull'ambiente.
- Video Language:
- Spanish
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 12:57
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