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Come Internet ha reso i cambiamenti sociali facili da organizzare, difficili da ottenere

  • 0:01 - 0:03
    Recentemente, ho sentito parlare molto
  • 0:03 - 0:06
    del potere della protesta sui social.
  • 0:06 - 0:08
    Ed è certo.
  • 0:08 - 0:09
    Ma dopo più di un decennio
  • 0:09 - 0:12
    di analisi e partecipazioni
    in molti movimenti sociali,
  • 0:12 - 0:15
    mi sono resa conto
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    che il modo in cui la tecnologia
    aiuta i movimenti
  • 0:17 - 0:21
    paradossalmente può a volte, indebolirli.
  • 0:21 - 0:25
    Non è inevitabile, ma cambiarlo
    richiede la comprensione
  • 0:25 - 0:29
    di ciò che rende possibile il cambiamento.
  • 0:29 - 0:32
    E ciò si applica in molte aree.
  • 0:32 - 0:36
    Per esempio, le proteste in Turchia,
    al parco Gezi del luglio 2013
  • 0:36 - 0:39
    che ho studiato in-situ.
  • 0:39 - 0:42
    Twitter è stato determinante
    nell'organizzazione.
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    Era in tutto il parco,
    insieme ai gas lacrimogeni.
  • 0:45 - 0:47
    Non tutto era high-tech.
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    Ma la gente che vive in Turchia
    conosce il potere di Twitter
  • 0:51 - 0:54
    a causa di un fatto spiacevole
    dell'anno precedente,
  • 0:54 - 0:59
    quando aerei militari
    bombardarono e assassinarono
  • 0:59 - 1:03
    34 insorti curdi vicino alla frontiera.
  • 1:03 - 1:07
    Mentre la stampa turca taceva.
  • 1:07 - 1:10
    Gli editori si chiusero nella redazione
  • 1:10 - 1:12
    e sperarono il governo
    dicesse loro cosa fare.
  • 1:12 - 1:15
    Un giornalista frustrato
    non poté tollerare di più,
  • 1:15 - 1:16
    si comprò un biglietto aereo
  • 1:16 - 1:18
    e andò sul posto.
  • 1:18 - 1:21
    E questo è ciò che c'era:
  • 1:21 - 1:26
    una fila di bare su una collina
    e parenti in lacrime.
  • 1:26 - 1:28
    Più tardi mi disse
    che si sentì sopraffatto
  • 1:28 - 1:31
    e che non sapeva come reagire.
  • 1:31 - 1:33
    Così prese il telefono,
  • 1:33 - 1:35
    come avremmo fatto noi,
  • 1:35 - 1:38
    fece una foto e la postò su Twitter.
  • 1:38 - 1:41
    E, voilà, l'immagine diventò virale,
  • 1:41 - 1:45
    evitò la censura e obbligò i media
    a parlare del caso.
  • 1:45 - 1:48
    Quando, un anno dopo,
    ci furono proteste a Gezi
  • 1:48 - 1:52
    iniziarono come proteste
    per la costruzione di un parco
  • 1:52 - 1:56
    ma si convertirono
    in una protesta contro il governo.
  • 1:56 - 1:58
    Non sorprende
    che i media l'abbiano censurata,
  • 1:58 - 2:01
    ma sembrò ridicolo.
  • 2:01 - 2:03
    Quando le cose si fecero più tese
  • 2:03 - 2:06
    quando la CNN International
    fece la diretta da Istanbul
  • 2:06 - 2:14
    la CNN turca trasmetteva
    un documentario sui pinguini.
  • 2:14 - 2:18
    Mi piacciono i pinguini,
    ma non era la notizia del giorno.
  • 2:18 - 2:23
    Uno spettatore arrabbiato unì
    le due schermate e scattò questa foto,
  • 2:23 - 2:25
    che diventò virale.
  • 2:25 - 2:29
    Da qui, la gente chiama la stampa turca,
    la stampa dei pinguini. (Risate)
  • 2:29 - 2:31
    Ma questa volta, la gente seppe cosa fare.
  • 2:31 - 2:34
    Prese i cellulari e cercò
    la verità sui cellulari.
  • 2:34 - 2:38
    Ancora meglio, si recò al parco,
    fece foto
  • 2:38 - 2:41
    e le pubblicò sui social media.
  • 2:41 - 2:45
    Si usava la connessione digitale per tutto,
    dal cibo alle donazioni.
  • 2:45 - 2:52
    Tutto fu organizzato
    con l'aiuto delle nuove tecnologie.
  • 2:52 - 2:56
    L'uso di internet
    per mobilizzare e protestare
  • 2:56 - 2:59
    in realtà risale a tempi indietro.
  • 2:59 - 3:02
    Ricordate gli zapatisti?
  • 3:02 - 3:05
    gli insurrezionisti
    della regione del Chiapas in Messico
  • 3:05 - 3:12
    guidati dal carismatico, fumatore di pipa,
    subcomandante Marco?
  • 3:12 - 3:13
    Fu la prima rivolta
  • 3:13 - 3:16
    che ricevette attenzione
    grazie ad Internet.
  • 3:16 - 3:18
    Prendete gli eventi di Seattle del 1999
  • 3:18 - 3:21
    quando le forze internazionali
    suscitarono interesse globale
  • 3:21 - 3:28
    per una oscura organizzazione,
    l'Organizzazione Mondiale del Commercio,
  • 3:28 - 3:32
    usando le tecnologie digitali
    per organizzarsi.
  • 3:32 - 3:34
    E recentemente, proteste su proteste
  • 3:34 - 3:37
    hanno destabilizzato
    uno stato dopo l'altro:
  • 3:37 - 3:43
    gli eventi del Bahrein, della Tunisia,
    dell'Egitto e oltre;
  • 3:43 - 3:47
    gli indignados in Spagna, Italia, Grecia
    e la protesta al parco Gezi;
  • 3:47 - 3:52
    Taiwan, Euromaidan in Ucraina, Hong Kong.
  • 3:52 - 3:56
    E iniziative più recenti,
    come l'hashtag "BringbackOurGirls".
  • 3:56 - 4:01
    Oggi, i tweet possono innescare
  • 4:01 - 4:02
    una campagna mondiale
    di informazione.
  • 4:03 - 4:07
    Una pagina di Facebook può diventare
    il fulcro di una comunicazione di massa.
  • 4:07 - 4:09
    È incredibile.
  • 4:09 - 4:13
    Ma pensate ai movimenti citati.
  • 4:13 - 4:17
    I risultati che hanno ottenuto
  • 4:17 - 4:23
    non sono all'altezza delle dimensioni
    e dell'energia che li hanno ispirati.
  • 4:23 - 4:26
    Le aspettative create
  • 4:26 - 4:31
    non hanno coinciso
    con il risultato finale.
  • 4:31 - 4:35
    E questo porta a una domanda:
  • 4:35 - 4:39
    se la tecnologia semplifica
    le cose per le proteste
  • 4:39 - 4:43
    perché i risultati positivi
    non sono più probabili?
  • 4:43 - 4:48
    Utilizzando la piattaforma
    per l'attivismo e la politica
  • 4:48 - 4:51
    non stiamo sottovalutando i benefici
  • 4:51 - 4:53
    del fare le cose in modo complicato?
  • 4:53 - 4:54
    Credo di sì.
  • 4:54 - 4:55
    Credo che la regola generale sia:
  • 4:55 - 5:01
    movimentazione facile
    non sempre significa risultati facili.
  • 5:01 - 5:04
    Per essere chiara,
  • 5:04 - 5:07
    la tecnologia ci permette diverse cose.
  • 5:07 - 5:09
    È uno strumento molto forte.
  • 5:09 - 5:12
    In Turchia, quattro studenti universitari
  • 5:12 - 5:16
    hanno organizzato un network giornalistico
    chiamato 140 Journos
  • 5:16 - 5:21
    diventato il centro dell'informazione
    non censurata.
  • 5:21 - 5:26
    In Egitto, quattro giovani
    hanno usato la tecnologia
  • 5:26 - 5:30
    per dare appoggio logistico
    a 10 ospedali,
  • 5:30 - 5:32
    grandi operazioni,
  • 5:32 - 5:37
    durante gli scontri
    di piazza Tahrir nel 2011.
  • 5:37 - 5:42
    Ho chiesto all'ideatore Tahrir Supplies,
  • 5:42 - 5:48
    "Quanto tempo passa
    dall'idea al progetto?"
  • 5:48 - 5:50
    cinque minuti, ha detto,
    cinque minuti.
  • 5:50 - 5:53
    E non aveva esperienza di logistica.
  • 5:53 - 5:57
    Pensate al movimento Occupy del 2011.
  • 5:57 - 6:00
    È iniziato con una sola email
  • 6:00 - 6:04
    di un giornale, Adbusters,
    a 90000 iscritti.
  • 6:04 - 6:07
    Due mesi dopo questa email,
  • 6:07 - 6:13
    negli USA ci furono 600 proteste.
  • 6:13 - 6:19
    Meno di un mese dopo
    i fatti al parco Zuccotti
  • 6:19 - 6:25
    ci fu una protesta
    in 82 paesi, 950 città.
  • 6:25 - 6:29
    È stata una delle più grandi proteste.
  • 6:29 - 6:34
    Analizziamo la rivolta
    sui diritti civili in Alabama del 1955
  • 6:34 - 6:38
    contro la segregazione razziale
  • 6:38 - 6:41
    sugli autobus boicottati.
  • 6:41 - 6:43
    Si prepararono durante gli anni
  • 6:43 - 6:45
    e decisero che era ora di agire
  • 6:45 - 6:47
    dopo che Rosa Parks fu arrestata.
  • 6:47 - 6:49
    Ma, come diffondere il messaggio,
  • 6:49 - 6:53
    "Domani boicottiamo?"
    quando non c'era Facebook,
  • 6:53 - 6:57
    messaggi, Twitter, niente di questo?
  • 6:57 - 7:01
    dovevano scrivere 52 000 biglietti
  • 7:01 - 7:05
    e nasconderli in un ufficio
    dell'università
  • 7:05 - 7:08
    lavorando di notte, in segreto.
  • 7:08 - 7:11
    Usarono le 68 organizzazione
    afro-americane
  • 7:11 - 7:15
    che girarono la città
    e distribuirono i volantini.
  • 7:15 - 7:18
    L'organizzazione logistica
    era scoraggiante,
  • 7:18 - 7:21
    perché era gente povera.
  • 7:21 - 7:22
    Dovevano lavorare con
    o senza boicottaggio,
  • 7:22 - 7:25
    così organizzarono il carpooling,
  • 7:25 - 7:27
    di nuovo, grazie alle riunioni.
  • 7:27 - 7:29
    Senza SMS, Twitter o Facebook.
  • 7:29 - 7:33
    Dovevano sempre riunirsi per aggiornarsi.
  • 7:33 - 7:35
    Oggi, sarebbe più semplice,
  • 7:35 - 7:37
    Creeremmo database
    con i percorsi disponibili e richiesti,
  • 7:37 - 7:41
    coordineremmo i dati e useremmo gli SMS.
  • 7:41 - 7:46
    Non dovremmo riunirci spesso.
  • 7:46 - 7:48
    Però, da tenere in conto:
  • 7:48 - 7:51
    il movimento dei diritti civili in USA
  • 7:51 - 7:55
    si sviluppò in un campo minato
    da pericoli politici.
  • 7:55 - 8:03
    Si trovò di fronte alla repressione,
    e arrivò a concessioni importanti
  • 8:03 - 8:06
    esplorando e innovando
    attraverso i rischi.
  • 8:06 - 8:08
    A confronto, tre anni dopo Occupy
  • 8:08 - 8:11
    la discussione sulla diseguaglianza,
  • 8:11 - 8:14
    le politiche che la causarono
    sono ancora presenti.
  • 8:14 - 8:17
    L'Europa è stata scossa
    da una protesta contro l'austerità,
  • 8:17 - 8:21
    ma il continente
    non ha cambiato direzione.
  • 8:21 - 8:26
    Con l'uso della tecnologia, trascuriamo
  • 8:26 - 8:31
    i benefici di un lavoro lungo e costante?
  • 8:31 - 8:33
    Per comprenderci,
  • 8:33 - 8:36
    sono tornata in Turchia
    un anno dopo i fatti di Gezi
  • 8:36 - 8:38
    e ho intervistato diverse persone,
  • 8:38 - 8:42
    da attivisti a politici,
  • 8:42 - 8:44
    a rappresentanti dei partiti
  • 8:44 - 8:47
    al potere e all'opposizione.
  • 8:47 - 8:50
    I manifestanti erano disperati.
  • 8:50 - 8:52
    Erano frustrati,
  • 8:52 - 8:55
    e avevano ottenuto
    molto meno di ciò che speravano.
  • 8:55 - 8:58
    Mi ha ricordato
    quel che avevo sentito per il mondo
  • 8:58 - 9:02
    dai manifestanti con cui sono in contatto.
  • 9:02 - 9:04
    Ne ho concluso che parte del problema
  • 9:04 - 9:06
    è che le proteste si sono convertite
  • 9:06 - 9:09
    in una scalata all'Everest
  • 9:09 - 9:12
    con l'aiuto di 60 sherpa.
  • 9:12 - 9:14
    E Internet è il nostro sherpa.
  • 9:15 - 9:19
    Ora stiamo scegliendo la strada facile
  • 9:19 - 9:23
    rinunciando a ciò che si ottiene
    da un lavoro lento.
  • 9:23 - 9:25
    Perché, come si può vedere
  • 9:25 - 9:28
    il lavoro di organizzazione
  • 9:28 - 9:30
    di tutti questi spaventosi,
    noiosi compiti logistici,
  • 9:30 - 9:33
    non solo si occupava di questi compiti
  • 9:33 - 9:38
    ma creava una organizzazione
    che pensava in gruppo
  • 9:38 - 9:40
    e prendeva decisioni insieme,
  • 9:40 - 9:43
    raggiungeva un consenso
    e innovava e soprattutto,
  • 9:43 - 9:47
    continuava insieme nonostante
    le differenze incontrate.
  • 9:47 - 9:52
    Rivedendo la marcia di Washington
    del 1963,
  • 9:52 - 9:55
    guardando questa immagine
  • 9:55 - 9:57
    del famoso discorso
    di Martin Luther King
  • 9:57 - 10:00
    "I have a dream" del 1963,
  • 10:00 - 10:04
    non è solo una protesta,
    o un discorso importante
  • 10:04 - 10:09
    un lavoro scrupoloso di organizzazione
    della protesta.
  • 10:09 - 10:11
    E se siete al potere,
  • 10:11 - 10:14
    vi rendete conto dei segnali
    della forza di questa protesta,
  • 10:14 - 10:20
    non solo della protesta, ma dei segnali
    delle capacità di questa protesta.
  • 10:20 - 10:24
    Di contro, guardando
    la marcia di Occupy,
  • 10:24 - 10:26
    organizzata in due settimane,
  • 10:26 - 10:28
    si notano molte insoddisfazioni.
  • 10:28 - 10:32
    Ma non si vedono necessariamente denti
    che mordono a lungo termine.
  • 10:32 - 10:36
    E soprattutto, il movimento dei diritti civili
    ha inventato tattiche
  • 10:36 - 10:41
    dai boicottaggi ai sit-in,
    ai picchetti, alle rivolte
  • 10:41 - 10:43
    ai viaggi della libertà.
  • 10:43 - 10:47
    I movimenti odierni si sviluppano
    rapidamente senza organizzazione
  • 10:47 - 10:50
    per far fronte alle sfide.
  • 10:50 - 10:53
    Sono come startup sviluppatesi tanto
  • 10:53 - 10:55
    da non saper come continuare
  • 10:55 - 10:58
    e molto raramente cambiano tattiche
  • 10:58 - 11:01
    perché non hanno la capacità
    di approfondire
  • 11:01 - 11:02
    in questa fase.
  • 11:02 - 11:09
    La magia non è negli opuscoli
    stampati a mano.
  • 11:09 - 11:14
    È la capacità di lavorare insieme,
    di pensare collettivamente,
  • 11:14 - 11:17
    che si può fare solo col tempo
    e il lavoro duro.
  • 11:17 - 11:19
    Per capire,
  • 11:19 - 11:23
    ho intervistato
    un membro del partito in Turchia
  • 11:23 - 11:25
    e ho chiesto: "Come fa?"
  • 11:25 - 11:29
    Anche loro utilizzano
    la tecnologia digitale, quindi non è quello.
  • 11:29 - 11:31
    Qual è il segreto?
  • 11:31 - 11:33
    Me lo ha detto.
  • 11:33 - 11:39
    Ha detto che la chiave è
    non mettere zucchero nel tè.
  • 11:39 - 11:42
    Ho chiesto: "Cosa c'entra?"
  • 11:42 - 11:45
    Ha detto che il suo partito
    si preparava per le elezioni successive
  • 11:45 - 11:47
    il giorno dopo le ultime elezioni,
  • 11:47 - 11:50
    e passava tutto il tempo
    a casa con gli elettori,
  • 11:50 - 11:54
    ai matrimoni, alle circoncisioni,
  • 11:54 - 11:57
    e poi si riuniva con altri colleghi
    e si confrontava.
  • 11:57 - 12:00
    Con tante riunioni
    e con il tè offerto,
  • 12:00 - 12:04
    che non si può rifiutare,
    perché è scortese,
  • 12:04 - 12:09
    non poteva mettere un cubetto di zucchero
    per ogni tazza di tè,
  • 12:09 - 12:12
    perché significherebbe tanti chili,
    incalcolabili,
  • 12:12 - 12:16
    e in quel momento ho capito
    perché parlava così veloce.
  • 12:16 - 12:21
    Ci siamo incontrati il pomeriggio
    e aveva già molta caffeina in corpo.
  • 12:21 - 12:25
    Ma il suo partito ha vinto
    due elezioni importanti
  • 12:25 - 12:29
    entro un anno dalla protesta di Gezi,
    con un vantaggio considerevole.
  • 12:29 - 12:32
    I governi hanno varie
    risorse a disposizione
  • 12:32 - 12:35
    non è lo stesso gioco
    ma le differenze sono istruttive.
  • 12:35 - 12:40
    E come sempre,
    qui non si tratta solo di tecnologia.
  • 12:40 - 12:45
    È ciò che la tecnologia permette di fare
    rispetto a quello che vogliamo fare.
  • 12:45 - 12:48
    Gli attuali movimenti sociali
    agiscono in modo informale.
  • 12:48 - 12:50
    Non vogliono una direzione
    istituzionalizzata.
  • 12:50 - 12:55
    Non entrano in politica, perché temono
    la corruzione e la cooptazione.
  • 12:55 - 12:57
    E hanno ragione.
  • 12:57 - 13:00
    Le democrazie di molti paesi
    sono asfissiate
  • 13:00 - 13:03
    dagli interessi.
  • 13:03 - 13:05
    Ma agire in questo modo rende difficile
  • 13:05 - 13:10
    una mobilitazione
    e una pressione sul sistema
  • 13:10 - 13:13
    che porta a manifestanti
    frustrati che rinunciano,
  • 13:13 - 13:15
    e a più corruzione in politica.
  • 13:15 - 13:22
    Politica e democrazia senza sfide,
    zoppicano
  • 13:22 - 13:24
    perché le ragioni che hanno ispirato
  • 13:24 - 13:28
    i movimenti moderni sono cruciali.
  • 13:28 - 13:31
    Il cambiamento climatico è in agguato.
  • 13:31 - 13:36
    La disuguaglianza soffoca la crescita umana,
    il potenziale e le economie.
  • 13:36 - 13:38
    L'autoritarismo soffoca molti paesi.
  • 13:38 - 13:41
    Servono movimenti più efficaci.
  • 13:41 - 13:43
    Alcuni hanno detto che il problema
  • 13:43 - 13:47
    è che nei movimenti la gente
  • 13:47 - 13:50
    non si assume rischi come prima.
  • 13:50 - 13:52
    Non è vero.
  • 13:52 - 13:54
    Da Gezi a Tahrir ad altri luoghi,
  • 13:54 - 13:58
    ho visto persone mettere a rischio
    la propria vita.
  • 13:58 - 14:01
    Non è neanche vero,
    come diceva Malcolm Gladwell,
  • 14:01 - 14:04
    che i manifestanti odierni
    formano cordoni deboli.
  • 14:04 - 14:08
    No, vengono a queste proteste
    come prima,
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    con gli amici, le relazioni esistenti,
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    e talvolta fanno nuove amicizie.
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    Vedo ancora gli amici conosciuti
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    nelle proteste globali zapatiste
    di più di dieci anni fa,
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    e i legami tra stranieri
    non sono inutili.
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    Quando mi spruzzarono
    gas lacrimogeno a Gezi,
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    gente che non mi conosceva mi aiutò,
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    al posto di fuggire.
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    A Tahrir, ho visto manifestanti,
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    lavorare sodo per proteggersi
    e stare al sicuro.
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    E la sensibilizzazione digitale
    è fantastica perché il cambio di mentalità
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    è fondamentale per i cambi di politica.
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    Ma i movimenti di oggi devono portare
    a più di una partecipazione su larga scala
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    e trovare la maniera di pensare insieme,
  • 14:49 - 14:54
    sviluppare politiche forti,
    creare consensi,
  • 14:54 - 14:58
    ricercare le tappe politiche
    e relazionarle per sfruttarle,
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    perché tutte queste buone intenzioni,
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    il coraggio e il sacrificio
    non sono abbastanza.
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    E si fanno molti sforzi.
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    In Nuova Zelanda dei giovani
    stanno sviluppando una piattaforma,
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    Loomio, per decisione partecipative.
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    In Turchia, 140Journos fa
    una maratona informatica
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    per appoggiare le comunità
    e il giornalismo partecipativo.
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    In Argentina, una piattaforma open source
    chiamata DemocracyOS
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    porta la partecipazione
    al parlamento e ai partiti politici.
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    Sono esempi fantastici,
    e ne abbiamo bisogno,
  • 15:31 - 15:35
    ma la risposta non sarà solo
    un migliore processo decisionale online,
  • 15:35 - 15:38
    perché per concretizzare la democrazia,
  • 15:38 - 15:41
    dobbiamo innovare a tutti i livelli,
  • 15:41 - 15:45
    dall'organizzazione,
    alla politica, al sociale.
  • 15:45 - 15:49
    Perché per avere successo
    a lungo termine,
  • 15:49 - 15:52
    talvolta ci vuole tè senza zucchero
  • 15:52 - 15:53
    insieme a Twitter.
  • 15:53 - 15:55
    Grazie.
  • 15:55 - 15:58
    (Applausi)
Title:
Come Internet ha reso i cambiamenti sociali facili da organizzare, difficili da ottenere
Speaker:
Zeynep Tufekci
Description:

Oggi la velocità con cui condividiamo le informazioni è così veloce che una singola email può lanciare una campagna di sensibilizzazione globale, come il movimento Occupy.
Eppure, come la sociologa di tecnologia Zeynep Tufekci vuole mostrarci, la facilità dei social può in realtà influenzare il cambiamento sociale alla lunga. Da Gezi alla Primavera Araba, dall'Ucraina a Hong Kong, ci mostra come i movimenti di oggi posso perdere i benefici di fare le cose in modo più difficile (e lento).

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
16:14

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