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Il punto d'incontro fra radici mediorientali e rock| Yossi Sassi | TEDxJaffa

  • 0:23 - 0:24
    (Chitarra)
  • 1:16 - 1:18
    (Applausi)
  • 1:21 - 1:24
    Quando le tue radici sono
    in armonia con la tua passione,
  • 1:24 - 1:26
    l'unico limite è il cielo.
  • 1:26 - 1:29
    La vita si riempe di infiniti dualismi.
  • 1:29 - 1:34
    Cambiamento contro stabilità,
    ragione contro sentimento.
  • 1:34 - 1:37
    È come se ci fosse una polarità
    ovunque guardi,
  • 1:37 - 1:39
    che ti sfida a trovare un equilibrio.
  • 1:39 - 1:43
    E questi poli possono
    nuocersi a vicenda,
  • 1:43 - 1:45
    ma anche alimentarsi a vicenda.
  • 1:45 - 1:49
    E io credo che quando le tue radici
    sono in armonia con la tua passione,
  • 1:49 - 1:54
    i risultati non sono
    frustrazione o pregiudizi
  • 1:54 - 1:57
    - come a volte succede in questi casi-
  • 1:57 - 1:59
    ma innovazione e miglioramento.
  • 1:59 - 2:03
    Per quel che riguarda le mie origini,
    mio padre, David Sassi,
  • 2:03 - 2:06
    è il quarto
    di dieci fratelli e sorelle.
  • 2:06 - 2:08
    Ho radici irachene, nordafricane,
  • 2:08 - 2:11
    e anche greche, di Salonicco.
  • 2:11 - 2:14
    Mio nonno, Yossef Sassi,
  • 2:14 - 2:17
    - di cui porto il nome,
    pace all'anima sua -
  • 2:17 - 2:21
    è stato pungolato da due grandi forze,
    nel corso della sua vita.
  • 2:21 - 2:25
    Erano le sue grandi passioni, e dovette
    destreggiarsi fra l'una e l'altra.
  • 2:25 - 2:31
    Una era la sua passione per la religione,
    e per Dio essenzialmente,
  • 2:31 - 2:35
    perché era un rabbino, e una persona
    dalla spiritualità profonda;
  • 2:35 - 2:38
    e l'altra era il suo amore,
    infinito, per la musica.
  • 2:38 - 2:43
    Suonava il liuto, fece ricerche
    da cui imparò molto,
  • 2:43 - 2:46
    e insegnava anche
    le scale musicali arabe,
  • 2:46 - 2:49
    o "maqāmāt",
    e le scale mediorientali.
  • 2:49 - 2:52
    E fu l'eredità che ha
    lasciato ai suoi figli.
  • 2:52 - 2:56
    Musica dalla Turchia,
    dalla Grecia, dall'Egitto, ecc.
  • 2:56 - 3:02
    Ho chiari ricordi di mio padre:
    quando avevo due anni circa,
  • 3:02 - 3:05
    in piedi, in salotto, con addosso
    solo la biancheria intima
  • 3:05 - 3:09
    mentre cantava
    in arabo, in italiano,
  • 3:09 - 3:13
    in quel mix multiculturale
    a cui sarei stato esposto,
  • 3:13 - 3:15
    durante la mia crescita.
  • 3:16 - 3:18
    A proposito, quella è una mia foto.
  • 3:18 - 3:19
    (Risate)
  • 3:19 - 3:20
    Circa a quell'età,
  • 3:20 - 3:23
    probabilmente mentre guardavo
    mio padre in mutande
  • 3:23 - 3:24
    (Risate)
  • 3:24 - 3:27
    sentendomi felice e privileggiato
  • 3:27 - 3:32
    di essere esposto a una realtà
    multiculturale così ricca.
  • 3:32 - 3:39
    E proprio mentre crescevo, mi resi conto
    di amare anche altri tipi di musica.
  • 3:39 - 3:43
    All'inizio dell'adolescenza, conobbi
    il rock and roll e l'heavy metal.
  • 3:44 - 3:45
    Sapete, roba tipo --
  • 3:45 - 3:47
    (Chitarra)
  • 4:03 - 4:06
    Tutto un altro tipo di musica, insomma.
  • 4:06 - 4:08
    (Applausi)
  • 4:10 - 4:15
    Ma la cosa più interessante mi capitò
    più o meno intorno verso i 14 anni,
  • 4:15 - 4:18
    quando per la prima volta
    toccai una chitarra,
  • 4:18 - 4:19
    e due cose successero:
  • 4:19 - 4:24
    la prima era che quello era il mio
    destino, avevo trovato il mio scopo.
  • 4:24 - 4:27
    Capii quello che volevo fare
    nella vita: suonare la chitarra.
  • 4:27 - 4:31
    Un obiettivo semplice
    e innocente: suonare la chitarra.
  • 4:31 - 4:36
    E l'altra è che i suoni che venivano
    fuori dalle mie mani, dalle mie dita,
  • 4:36 - 4:38
    erano suoni --
  • 4:38 - 4:40
    (Chitarra)
  • 4:44 - 4:46
    Erano abbastanza
    mediorientaleggianti;
  • 4:46 - 4:49
    erano pieni di scale musicali arabe.
  • 4:49 - 4:55
    Quindi la mia educazione, le mie radici,
    s'erano fuse con la musica che amavo,
  • 4:55 - 4:56
    che era la mia passione.
  • 4:56 - 5:02
    Ecco perché credo che tutti noi
    siamo un delicato equilibrio
  • 5:02 - 5:07
    fra il nostro luogo di provenienza
    e il ritmo del nostro cuore.
  • 5:08 - 5:10
    E questo l'ho constatato
  • 5:10 - 5:15
    più volte, nella mia vita,
    e anche nel corso della mia carriera.
  • 5:15 - 5:16
    Ho fatto concerti dappertutto.
  • 5:16 - 5:18
    Ho avuto modo di suonare musica
  • 5:18 - 5:23
    che ha unito le persone
  • 5:23 - 5:26
    e mi ha portato fan da Iran,
    Iraq, Egitto, Siria, Libano,
  • 5:26 - 5:29
    dall'India al Sud America.
  • 5:29 - 5:33
    Sono stato in grado di fare felici
    le persone grazie al potere della musica.
  • 5:33 - 5:35
    Nemici storici ballavano insieme.
  • 5:35 - 5:38
    E in questo mio viaggio musicale,
  • 5:38 - 5:42
    mi sono imbattuto
    in alcuni seri inconvenienti.
  • 5:42 - 5:43
    Delle sfide, a dire il vero.
  • 5:43 - 5:48
    Suono 19 tipi diversi di chitarra,
    strumenti a corde:
  • 5:48 - 5:51
    bouzouki, saz, oud, cümbüş,
    ukulele, charango;
  • 5:51 - 5:56
    dall'Armenia alla Bolivia,
    se hai delle corde, ti troverò
  • 5:56 - 5:58
    (Risate)
  • 5:58 - 6:02
    e ti userò in modi
    che spero ti piaceranno.
  • 6:02 - 6:04
    (Risate)
  • 6:07 - 6:09
    Questo rappresenta di per sé
    una sfida, non trovate?
  • 6:10 - 6:12
    Gestire 40 e passa strumenti,
  • 6:12 - 6:15
    di tutti i tipi e varianti.
  • 6:15 - 6:18
    Ho una stanza a casa mia,
    un'altra a casa dei miei genitori.
  • 6:18 - 6:21
    Uno va in salotto e, per sbaglio,
    si siede su una chitarra.
  • 6:21 - 6:23
    (Risate)
  • 6:23 - 6:25
    Ma quello che faccio
    nei miei spettacoli dal vivo
  • 6:25 - 6:30
    è suonare due, tre,
    quattro tipi diversi di chitarra.
  • 6:30 - 6:35
    A volte devo usarne
    più di una nella stessa canzone.
  • 6:35 - 6:37
    Una è la chitarra elettrica,
    come potete vedere --
  • 6:37 - 6:39
    (Chitarra)
  • 6:46 - 6:47
    Ok.
  • 6:47 - 6:53
    E l'altro è il bouzouki,
    il mandolino greco.
  • 6:53 - 6:55
    (Bouzouki)
  • 7:13 - 7:21
    E la terza era la chitarra acustica,
    con le corde di nylon.
  • 7:21 - 7:23
    (Chitarra acustica)
  • 7:32 - 7:38
    Ho cercato un modo per combinare
    tutti questi strumenti in uno solo.
  • 7:38 - 7:41
    E poi ho pensato: "Che faccio?"
  • 7:41 - 7:44
    Ho iniziato ad immaginare
    ogni genere di possibilità.
  • 7:44 - 7:47
    Erano tutte scomode
    e inefficienti.
  • 7:47 - 7:50
    Quindi pensai come un bambino.
    Mi dissi: "Cosa farebbero i miei figli?"
  • 7:50 - 7:54
    Quando vogliono qualcosa - ad esempio
    uno di loro vuole un biscotto -
  • 7:54 - 7:58
    non ci pensano due volte, e non pensano
    che non si può fare, lo fanno e basta.
  • 7:58 - 8:00
    Non si fermano, lo fanno e basta.
  • 8:00 - 8:03
    Prenderanno una sedia,
    ci metteranno sopra una sedia,
  • 8:03 - 8:07
    ci metteranno sopra un'altra sedia ancora
    e alla fine prenderanno il biscotto,
  • 8:07 - 8:10
    perché fanno quasi tutto ciò
    che fanno per la prima volta,
  • 8:10 - 8:14
    e per passione,
  • 8:14 - 8:19
    perché hanno davvero bisogno
    di conquistare quei biscotti.
  • 8:19 - 8:21
    E per me, questa chitarra è
    stata il mio grosso biscotto.
  • 8:21 - 8:25
    Quindi sono andato da un liutaio
    con molta esperienza,
  • 8:25 - 8:30
    e gli ho detto: "Voglio costruire
    questa chitarra, portami sulla Luna".
  • 8:30 - 8:32
    E lui mi rispose
  • 8:32 - 8:35
    - e me lo consigliarono caldamente
    per sua grande esperienza -
  • 8:35 - 8:37
    che non si può fare.
  • 8:37 - 8:42
    In realtà, disse che si sarebbero contese
    le risorse comuni in un modo tale
  • 8:42 - 8:44
    che lo strumento non avrebbe
    mai avuto un bel suono,
  • 8:44 - 8:50
    e sarebbe stato scomodo,
    ingombrante ecc.
  • 8:50 - 8:53
    Quindi mentre parlava,
    pensavo fra me e me:
  • 8:54 - 8:59
    "Ho una macchina a casa,
    sono andato da un produttore d'auto.
  • 8:59 - 9:03
    Beh, io voglio andare sulla Luna;
    mi serve un ingegnere aerospaziale".
  • 9:04 - 9:09
    Quindi ho cercato il mio ingegnere
    aerospaziale e, nel mentre, mi dicevo:
  • 9:10 - 9:13
    "Il pianoforte è, sostanzialmente,
    uno strumento a corde."
  • 9:13 - 9:16
    Andai da un tale con esperienza
    nella costruzione di pianoforti.
  • 9:16 - 9:20
    Il suo nome è Benjamin Miller
    ed è un liutaio.
  • 9:20 - 9:22
    Oggi costruisce chitarre,
  • 9:22 - 9:24
    e già allora ne aveva costruite alcune,
  • 9:24 - 9:29
    ma aveva molta più esperienza
    nel restauro di pianoforti.
  • 9:29 - 9:31
    Così pensai: questo tizio
    s'intende di acustica,
  • 9:31 - 9:36
    di strumenti musicali,
    della scelta dei legni, ecc.
  • 9:37 - 9:38
    Di falegnameria.
  • 9:38 - 9:42
    Così gli dissi: "Andiamo
    sulla Luna, se così si può dire."
  • 9:42 - 9:46
    E così iniziammo questo viaggio,
  • 9:46 - 9:50
    facemmo tutti i progetti
    e dopo più di una dozzina d'incontri
  • 9:50 - 9:53
    e un processo durato quasi sei mesi,
  • 9:53 - 9:56
    alla fine se ne uscì con un prototipo.
  • 9:56 - 9:59
    E fallimmo!
  • 9:59 - 10:02
    (Risate)
  • 10:02 - 10:03
    Non funzionava.
  • 10:05 - 10:07
    Non funzionava.
  • 10:07 - 10:11
    Ero lì, seduto, stretto
    al cadavere di una visione.
  • 10:13 - 10:17
    E sapete qual è stata la cosa peggiore?
  • 10:17 - 10:21
    Che ogni singola cosa detta dal liutaio,
  • 10:21 - 10:23
    si è verificata.
  • 10:23 - 10:27
    Era scomoda, ingombrante
    e non suonava bene.
  • 10:27 - 10:32
    Tutto, parola per parola, era come
    se fosse stato inciso sulla pietra.
  • 10:33 - 10:38
    Ma poco dopo, quando tornai in me,
  • 10:38 - 10:43
    ripresi in mano il prototipo
    e dissi: "Ok, vediamo un po'.
  • 10:43 - 10:46
    Qui, probabilmente la scelta dei legni
    qui è sbagliata.
  • 10:46 - 10:49
    E l'angolazione dei colli,
    l'ergonomia qui.
  • 10:49 - 10:52
    Il peso delle chiavette."
  • 10:52 - 10:57
    Abbiamo apportato un bel po'
    di cambiamenti, quasi un centinaio forse.
  • 10:57 - 11:01
    E da lì nacque questa chitarra,
  • 11:01 - 11:03
    dal mio fallimento, stretto tra le mani;
  • 11:03 - 11:07
    perché a volte, quando
    ti dicono che fallirai
  • 11:07 - 11:09
    e ti arrendi, è una cosa;
  • 11:09 - 11:14
    ma quando non t'arrendi e fallisci
    miseramente, la vergogna ti assale,
  • 11:14 - 11:17
    è una cosa completamente diversa.
  • 11:17 - 11:19
    Vi presento in breve la chitarra.
  • 11:19 - 11:22
    Avete già ascoltato alcuni
    dei suoni che può produrre.
  • 11:22 - 11:28
    Come avete visto, è la concretizzazione
    del mio viaggio musicale.
  • 11:28 - 11:31
    È l'Oriente e l'Occidente.
    È acustica ed elettrica.
  • 11:31 - 11:36
    Sono le radici unite alla passione
    per la musica moderna e contemporanea.
  • 11:36 - 11:41
    Posso, quindi, suonare qualsiasi cosa,
    da roba un po' più contemporanea --
  • 11:41 - 11:43
    (Chitarra)
  • 11:52 - 11:55
    E posso anche suonare del rock and roll.
  • 11:55 - 11:56
    Posso anche --
  • 11:56 - 12:00
    La chitarra è uno strumento affascinante,
    perché potete suonare così tante --
  • 12:00 - 12:01
    (Chitarra)
  • 12:11 - 12:15
    Così tante variazioni, con così
    tanti accessori e periferiche.
  • 12:15 - 12:18
    E, ovviamente, c'è anche il bouzouki.
  • 12:18 - 12:20
    (Bouzouki)
  • 12:53 - 12:55
    Ma un giorno successe una cosa,
  • 12:55 - 13:01
    quando per sbaglio inserii
    il cavo sbagliato
  • 13:01 - 13:04
    nel jack sbagliato della chitarra.
  • 13:04 - 13:05
    E...
  • 13:06 - 13:08
    Questo è quello che ho sentito --
  • 13:08 - 13:09
    (Chitarra)
  • 13:29 - 13:34
    Questo è il modo in cui una chitarra
    suona attraverso un bouzouki.
  • 13:34 - 13:37
    Un suono che prima non esisteva.
  • 13:37 - 13:40
    Non era acusticamente
    possibile produrlo,
  • 13:40 - 13:44
    perché queste due anime,
    queste due culture diverse,
  • 13:44 - 13:48
    ora condividono lo stesso corpo
    come tutti noi.
  • 13:48 - 13:51
    Siamo tutti connessi;
    lo sappiamo, lo sentiamo.
  • 13:51 - 13:55
    Quindi ora l'una può risuonare
    attraverso l'altra
  • 13:55 - 13:58
    e produrre suoni completamente inediti.
  • 14:00 - 14:02
    Vorrei farvi una domanda:
  • 14:04 - 14:06
    "Ci sono farfalle nel deserto?"
  • 14:07 - 14:11
    È una domanda
    che faccio a tante persone:
  • 14:11 - 14:15
    ho a che fare con centinaia
    di persone su Internet,
  • 14:15 - 14:17
    e spesso faccio loro questa domanda.
  • 14:17 - 14:20
    Ora vi fornirò un po' di statistiche.
  • 14:20 - 14:23
    La maggior parte di voi pensa:
    "Non ci sono farfalle nel deserto."
  • 14:23 - 14:26
    Alcuni di voi pensano: "Forse, perché no?"
  • 14:26 - 14:33
    Alcuni, una minoranza dicono:
    "Sì, certo. Perché non dovrebbero?"
  • 14:33 - 14:36
    Per cui ho approfondito l'argomento,
    ho fatto un po' di ricerche.
  • 14:36 - 14:40
    E non solo le farfalle
    nel deserto possono esserci,
  • 14:41 - 14:46
    ma in realtà sono
    in ogni deserto del pianeta.
  • 14:46 - 14:50
    Inoltre, le farfalle sono alcune
    delle creature più variegate
  • 14:50 - 14:53
    che si possano incontrare
    nei deserti del mondo.
  • 14:54 - 14:56
    E sicuramente starete pensando:
  • 14:56 - 15:02
    "Che ci fa una creatura bella, colorata,
    simbolo di libertà, in un posto simile,
  • 15:02 - 15:09
    un luogo in cui forse non c'è vita
    o in cui ce n'è davvero molto poca?"
  • 15:09 - 15:12
    Questo è proprio il tipo di dualismo
    con cui abbiamo a che fare ogni giorno.
  • 15:12 - 15:15
    Questi sono i pregiudizi
  • 15:15 - 15:19
    che abbiamo su noi stessi,
    su ciò che facciamo nelle nostre vite.
  • 15:19 - 15:24
    Pensiamo che non possano esserci
    farfalle nel deserto, ma loro ci sono.
  • 15:25 - 15:28
    Permettetemi di portarvi
    in un altro deserto: la Luna.
  • 15:28 - 15:33
    Lo sapevate che quando si lasciano
    le impronte sulla Luna,
  • 15:33 - 15:35
    molto probabilmente
    resteranno lì per sempre?
  • 15:35 - 15:38
    Perché sostanzialmente
    non c'è atmosfera sulla Luna,
  • 15:38 - 15:41
    quindi non c'è niente
    che possa cancellarle.
  • 15:43 - 15:45
    A parte l'impatto di un meteorite,
    ovviamente...
  • 15:45 - 15:48
    ma comunque è probabile che restino lì.
  • 15:48 - 15:52
    Ma non credo che ci sia bisogno
    di andare sulla Luna
  • 15:52 - 15:56
    perché i nostri passi risuonino
    ora e nelle generazioni a venire,
  • 15:56 - 16:01
    e credo che i principi, le radici,
    risuonino in ciò che facciamo.
  • 16:01 - 16:05
    So che le azioni della mia famiglia,
    di mio padre e di mio nonno
  • 16:05 - 16:06
    sono in tutto ciò che faccio
  • 16:06 - 16:10
    e spero che anche i miei principi,
    quando arriverà il giorno,
  • 16:10 - 16:15
    risuoneranno in tutto ciò
    che faranno i miei figli.
  • 16:15 - 16:21
    Credo quindi che l'armonia
    tra principi e passioni
  • 16:22 - 16:25
    possa sostanzialmente portare
    a innovazione e miglioramento.
  • 16:26 - 16:30
    Per cui vi incoraggio ad andare là fuori
  • 16:30 - 16:33
    ed essere le farfalle che potete
    essere nel vostro proprio deserto.
  • 16:33 - 16:34
    Grazie.
  • 16:34 - 16:36
    (Applausi)
Title:
Il punto d'incontro fra radici mediorientali e rock| Yossi Sassi | TEDxJaffa
Description:

Questo intervento si è tenuto ad un evento TEDx locale, organizzato in maniera indipendente dalle conferenze TED..

Universalmente noto per il suo sound inconfondibile, in questo intervento Yossi Sassi fonde le sue radici alla musica contemporanea, portando l'Oriental Rock a livelli mai visti prima.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:46

Italian subtitles

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