Etienne Chouard - Chercheur en cause des causes - TedxRepubliqueSquare
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0:08 - 0:12Allora, vengo per parlarvi di democrazia...
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0:14 - 0:16Ma di quella vera, che non esiste per niente!
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0:17 - 0:21Quella che, credo, potrebbe tirarci dai guai
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0:22 - 0:27Sono professore a Marsiglia e nel 2005 ho cominciato ad esistere
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0:28 - 0:33Mi sono svegliato politicamente quando in Francia è iniziato il dibattito
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0:33 - 0:36attorno a una pretesa "costituzione" ( ndr. europea)
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0:37 - 0:42Leggendola mi sono arrabbiato molto, mi è sembrata pericolosa
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0:42 - 0:46ho scritto un testa di una decina di pagine, più dieci pagine di appunti
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0:46 - 0:48E l'ho pubblicato sul mio sito.
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0:49 - 0:53L'ho mandato ai miei contatti, non era niente, una bottiglia nel mare...
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0:54 - 0:57E poi è successo qualcosa che ha trasformato la mia vita.
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0:58 - 1:01La gente ne ha preso possesso, corrispondeva a qualcosa che li mancava.
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1:02 - 1:07Per mesi ho provato a rispondere a questa gente.
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1:07 - 1:09Soprattutto a quelli a cui non piacevo.
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1:10 - 1:13Cercando di farli vedere che sbagliavano
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1:14 - 1:22E progressivamente i giornali hanno usato il documento, la tiv, le radio
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1:22 - 1:23Tutta questa gente è venuta a casa
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1:24 - 1:26Il contattore del sito si trasformava in un ventilatore!
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1:27 - 1:29C'erano 40 000 visite al giorno!
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1:29 - 1:3112 000 mail in 2 mesi
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1:32 - 1:36Alla fine, con la distanza, mi sono accorto che
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1:37 - 1:39era lo sguardo degli altri che mi stava trasformando
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1:39 - 1:41che mi stava dando una forza incredibile
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1:42 - 1:45Sia gli sguardi positivi, che aspettavano qualcosa da me
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1:46 - 1:47per i quali dovevo essere all'altezza,
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1:48 - 1:49sia gli sguardi che non mi amavano proprio!
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1:50 - 1:52Che mi prendevano in giro, dicendo che ero un bugiardo,
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1:52 - 1:55un nulla facente, non al suo posto.
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1:55 - 1:57Volevo dimostrare loro che sbagliavano
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1:57 - 1:59con la stessa molla
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1:59 - 2:04di questi sguardi che mi davano un'energia considerabile
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2:04 - 2:07che funziona tutt'ora
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2:07 - 2:13Ho scoperto che si trattava di un vecchio concetto, che gli Ateniesi chiamavano "Vergogne"
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2:14 - 2:17L'ho trovato molto interessante
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2:18 - 2:25Per gli Ateniesi, il buon cittadino dava importanza allo sguardo degli altri
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2:26 - 2:28ed esso lo spingeva verso la virtù
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2:29 - 2:34Quando gli altri contavano su di lui, ricompensandolo col loro sguardo,
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2:34 - 2:38si sentiva portato verso l'essere virtuoso
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2:38 - 2:42E quando gli altri lo guardavano con rimprovero
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2:42 - 2:47sentiva di non doversi allontanare dal sentiero della virtù
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2:47 - 2:50Ed è vero, funziona! La gente che ha questa "vergogne"
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2:51 - 2:53è più virtuosa. E quindi, al contrario,
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2:54 - 2:55quelli che non ce l'hanno,
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2:56 - 2:57sono molto pericolosi.
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2:58 - 3:00Oggi, possiamo evitare di condannarli a morte,
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3:01 - 3:04ma si potrebbe evitare di dare loro delle responsabilità!
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3:04 - 3:09Dunque, mi sto dando da fare per... Perché?
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3:09 - 3:13Innanzitutto, cerco di comprendere la causa delle ingiustizie sociali.
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3:13 - 3:16Cerco di vedere se non c' è una causa principale per tutte le ingiustizie sociali.
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3:17 - 3:20Dopodichè, mi meraviglio di scoprire le idee geniali
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3:21 - 3:23che fondavano la democrazia ateniese.
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3:23 - 3:24Una vera democrazia.
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3:25 - 3:26Rimetto un sacco di parole al loro posto
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3:26 - 3:27Parole importanti
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3:28 - 3:30Che sono completamente "senza senso" da almeno 200 anni
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3:31 - 3:34In fine, cerco di immaginare. E' un cantiere,
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3:35 - 3:39non ho una verità rivelata, costruisco un oggetto,
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3:40 - 3:43cerco di rendere robusta un'idea
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3:44 - 3:49Provo a pensare le istituzioni, delle buone istituzioni
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3:50 - 3:53che ci proteggerebbero tutti, contro gli abusi di potere.
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3:53 - 3:56Conto sulle buone istituzioni per spingerci alla virtù
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3:57 - 3:58Non conto su cittadini virtuosi
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3:59 - 4:01Non ci credo perchè penso che abbiamo in noi del buono e del cattivo
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4:02 - 4:05Invece, delle buone istituzioni potrebbero spingerci verso la virtù
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4:05 - 4:09O, come oggi, lasciarci completamente alla deriva
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4:09 - 4:13fuori dall'interesse generale e dal bene comune.
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4:15 - 4:20Per cercare, uso un metodo fantastico
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4:21 - 4:24che ci ha consigliato un vecchio signore : Herodote (ndr errore : Ipocrate)
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4:27 - 4:30e che uso tutto il tempo
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4:32 - 4:36Diceva : quando abbiamo un problema, un male da curare, logicamente
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4:36 - 4:38non prendetevela con le conseguenze
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4:38 - 4:39Non risolverete il problema
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4:40 - 4:42Non prendetevela nemmeno con le cause !
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4:42 - 4:45Sono diverse, tutte le cose hanno variati fattori. Non è questo!
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4:45 - 4:49Meglio vale cercare, tra tutte queste cause, LA causa
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4:49 - 4:52se ce n' è una... Almeno una della cause determinanti,
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4:52 - 4:54che determina le altre cause.
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4:54 - 4:55Dobbiamo identificare questa!
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4:56 - 4:57E' quella che sto cercando.
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4:58 - 5:00Allora, condivido con tutti gli amici
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5:01 - 5:02che fanno resistenza
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5:03 - 5:04- da quando faccio politica, incontro un sacco di gente
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5:05 - 5:06che fa resistenza da sempre -
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5:06 - 5:08E di cui condivido ovviamente tutte le lotte
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5:09 - 5:13Ho fatto uno schema per farvi vedere la varietà dei temi
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5:14 - 5:20sui quali la gente resiste. Sotto forma di albero.
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5:21 - 5:24Mi permette di farvi vedere quello
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5:25 - 5:28che mi sorprende da sempre, cio che tutti i resistenti se la prendono sempre
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5:28 - 5:30con delle cose molto importanti, ma che sono soltanto conseguenze.
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5:31 - 5:35Mi sembra che nessuno cerca di capire la causa di tutto ciò
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5:35 - 5:37e mi sembra di averla trovata. Forse sbaglio.
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5:38 - 5:41Ho l'impressione di aver trovato una causa comune
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5:42 - 5:45a tutte queste impotenze, a tutte queste ingiustizie.
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5:45 - 5:46Parto dunque dalle conseguenze,
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5:47 - 5:49le ingiustizie sociale : cerco di capire da dove vengono
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5:49 - 5:52Mi sembra che vengono dall'assenza di una forma di controllo sui poteri,
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5:52 - 5:55che produce un'impotenza popolare.
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5:56 - 5:59Penso che se ci sono delle ingiustizie sociali, è perché la gente,
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6:00 - 6:03la gente normale, non ha il potere di resistere.
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6:04 - 6:07Tutti questi resistenti che conoscono, questi militanti,
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6:08 - 6:09passano la loro vita a lottare ma
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6:10 - 6:11Non cambiano niente!
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6:13 - 6:18Perché la loro impotenza politica li impedisce di agire.
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6:18 - 6:20Ma da dove viene quest'impotenza politica?
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6:21 - 6:27La mia analisi mi porta a pensare che viene dalla Costituzione.
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6:28 - 6:31Quel testo che fa sì che la gente eletta non sia revocabile
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6:31 - 6:32e non abbia conti da rendere,
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6:33 - 6:36che non possiamo scegliere i nostri candidati,
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6:36 - 6:38che non abbiamo un referendum di iniziativa popolare,
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6:38 - 6:42di nostra iniziativa non possiamo decidere niente,
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6:42 - 6:45lasciamo privatizzare la moneta, perché non c'é niente nella costituzione
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6:45 - 6:49per obbligare che sia pubblica, ecc ecc.
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6:49 - 6:52Non ho il tempo di sviluppare ma, nella costituzione,
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6:52 - 6:54tutte le nostre impotenze sono programmate, scritte, non cade dal cielo!
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6:56 - 6:58Allora, cercando sempre di capire qual'è la causa delle cause,
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6:58 - 7:02cosa fa sì che, dovunque nel mondo,
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7:03 - 7:06tutte le costituzioni programmano l'impotenza dei popoli?
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7:06 - 7:08Non è un complotto, non può esserlo,
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7:08 - 7:11non tutto il tempo e non in tutti i paesi, è impossibile.
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7:12 - 7:14E' un'altra cosa : un processo universale che deve avere una causa universale
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7:16 - 7:20Mi sembra che quello che fa che tutte queste costituzioni sono cattive,
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7:21 - 7:22che programmano la nostra impotenza
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7:22 - 7:23invece di programmare la nostra potenza.
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7:24 - 7:27invece di garantire una protezione contro gli abusi di potere,
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7:27 - 7:28programma la nostra impotenza.
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7:28 - 7:31Penso che è perché quelli che scrivono la costituzione,
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7:31 - 7:34gli autori costituenti,
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7:34 - 7:39hanno un'interesse personale a non scrivere una buona costituzione,
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7:40 - 7:42a non scrivere la nostra potenza.
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7:43 - 7:46Perché sono giudici e parti, in quanti professionisti della politica.
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7:46 - 7:49Questa causa qui è vicina alla causa delle cause.
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7:50 - 7:51Non è colpa loro, non sono loro che sono marci.
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7:52 - 7:54Siamo noi che li lasciamo scrivere!
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7:54 - 7:57Per capire l'importanza di questo errore,
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7:57 - 8:00devo ricordare cos' è una costituzione
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8:00 - 8:06I popoli, noi, da tanto tempo, 2500 anni, abbiamo bisogno
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8:07 - 8:09di mettere sopra di noi dei rappresentanti
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8:09 - 8:16per produrre e applicare un diritto scritto che ci protegge contro
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8:17 - 8:18l'arbitrario dei più forti.
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8:19 - 8:21Gente quindi molto utile, ovviamente!
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8:22 - 8:24Producono un diritto di cui abbiamo bisogno per pacificare la nostra società.
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8:25 - 8:27Ma allo stesso tempo, sono molto pericolosi.
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8:28 - 8:30Cioè che se si mettono a fare abusi, se si mettono
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8:30 - 8:33a servire gli interessi di una casta invece di servire l'interesse generale,
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8:34 - 8:35se si mettono ad abusare del potere, diventano matti,
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8:36 - 8:38poichè il potere rende matto, sistematicamente.
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8:39 - 8:41Eh si, sono 2500 anni che lo sappiamo!
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8:41 - 8:44Il potere fa diventare matto.
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8:44 - 8:50Tutti i poteri tendono all'abuso.
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8:51 - 8:52Sempre! (dixit Montesquieu).
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8:53 - 8:56E' come una legge fisica, irrefutabile.
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8:56 - 9:00E c'è un'idea geniale per proteggerci da questo.
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9:00 - 9:01Ed è la costituzione.
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9:02 - 9:03Cos'è la costituzione?
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9:04 - 9:06E' un testo che è al di sopra dei poteri.
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9:06 - 9:08Non serve assolutamente a organizzare i poteri.
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9:08 - 9:09I poteri non hanno bisogno di noi per organizzarsi.
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9:10 - 9:10Anzi!
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9:11 - 9:13La costituzione - tutti cittadini dovrebbero saperlo -
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9:14 - 9:16serve a indebolire i poteri.
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9:16 - 9:18Serve a inquietare i poteri.
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9:19 - 9:20Per proteggerci!
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9:20 - 9:22Contro gli abusi di potere.
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9:24 - 9:27Aspettate,
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9:28 - 9:32Se i rappresentanti devono temere la costituzione
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9:33 - 9:34non devono essere loro che la scrivono!
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9:35 - 9:37Se la scrivono loro, programmeranno la loro potenza
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9:38 - 9:39e la nostra impotenza.
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9:39 - 9:41Un bambino capisce questo.
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9:41 - 9:45L'idea centrale, essenziale, è che
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9:45 - 9:47non tocca agli uomini di potere scrivere le regole del potere.
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9:48 - 9:51E non bisogna aspettare che siano loro a rinunciare al potere,
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9:52 - 9:52non ci rinunceranno mai.
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9:53 - 9:54La soluzione non verrà da loro, verrà da noi.
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9:55 - 9:58Tocca a noi vietarli di scrivere la costituzione.
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9:58 - 10:01Questo è, a mio avviso, l'idea essenziale che ci manca.
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10:01 - 10:04Allora nella battaglia che opporrà la gente normale
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10:05 - 10:08a quelli che esercitano il potere in questo momento...
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10:09 - 10:11ah si, bello vedere il tempo che passa qua!
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10:13 - 10:14C' è un'inversione delle parole.
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10:15 - 10:17Prima, non sono un cittadino.
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10:18 - 10:22Un cittadino è autonomo, vota se-stesso le proprie leggi.
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10:23 - 10:25Io sono semplicemente un' elettore.
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10:26 - 10:27Cioè sono eteronomo :
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10:27 - 10:30subisco la legge scritta da un' altro
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10:30 - 10:33Chiamarci "cittadini" è vuoto di senso.
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10:34 - 10:36Ce la tiriamo, ma non siamo assolutamente niente!
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10:37 - 10:39Cosa facciamo in questa democrazia?
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10:40 - 10:41In questa "sedicente democrazia".
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10:42 - 10:43Che diritti abbiamo?
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10:43 - 10:45Abbiamo il diritto di decidere maestri politici
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10:45 - 10:48che decideranno tutto al posto nostro per 5 anni.
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10:48 - 10:50Li designamo tra gente che non abbiamo neanche scelto,
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10:51 - 10:52e in più sono quelli più ricchi che li scelgono.
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10:53 - 10:57E, nel caso, eventuale, in cui ci tradiscono all'ennesima potenza
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10:57 - 10:59non abbiamo neanche la possibilità di resistere!
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11:00 - 11:02Allora è vero che abbiamo la libertà di espressione.
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11:02 - 11:04Ma assolutamente senza nessuna forza contrastante.
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11:04 - 11:06Abbiamo il diritto di chiacchierare, soprattutto se non ha effetto
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11:07 - 11:10Se cambia qualcosa veramente, c'è un massacro.
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11:12 - 11:13Ed è questo che chiamiamo democrazia?!
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11:14 - 11:15E' colpa nostra!
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11:15 - 11:17Dovremmo fare lo sciopero delle parole!
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11:17 - 11:21Dovremmo rifiutare di chiamare democrazia quello che in realtà è il suo esatto opposto.
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11:23 - 11:27Noi partecipiamo alla nostra impotenza politica accettando
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11:28 - 11:32di chiamare democrazia quello che è la negazione stessa dei nostri diritti.
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11:32 - 11:35Quando accettiamo di usare la parola democrazia
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11:35 - 11:39non riusciamo neanche a formulare una soluzione.
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11:39 - 11:42Noi abbiamo bisogno della democrazia, ma non riusciamo ad esprimerlo
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11:43 - 11:45perché la parola è presa dal suo contrario.
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11:45 - 11:46E' geniale questa inversione delle parole!
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11:47 - 11:48E' degna di Big Brother! Assolutamente!
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11:48 - 11:52Non è successo a caso. Non era "bello all'inizio"
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11:53 - 11:55nel 1789, quando cominciato, 200 anni fa,
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11:55 - 11:57e non si "logorato nel tempo", non è assolutamente questo.
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11:57 - 12:00Sieyès, un grande pensatore della rivoluzione francese,
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12:00 - 12:04un grande, uno dei principali, scriveva nel 1789:
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12:05 - 12:14" I cittadini che designano dei rappresentanti
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12:19 - 12:22devono rinunciare a fare loro le leggi.
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12:22 - 12:25Non devono imporre delle volontà particolari.
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12:26 - 12:27Se dettassero delle volontà
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12:28 - 12:29la Francia non sarebbe pi uno stato rappresentativo
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12:29 - 12:31bensì uno stato democratico.
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12:31 - 12:37Il popolo, ripeto, in un paese che non è una democrazia
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12:37 - 12:40(e la Francia non deve esserlo), non può parlare,
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12:41 - 12:43non può agire che tramite i suoi rappresentanti."
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12:43 - 12:44Aspetta, questo tipo non era un democratico!
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12:45 - 12:46E sapeva benissimo cos'era la democrazia.
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12:46 - 12:47Vedrete tra poco.
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12:48 - 12:51Tutti sapevano, prima di 1789, Montesquieu, Aristotele,
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12:51 - 12:56sapevano tutti che l'elezione era aristocratica, quindi oligarchica.
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12:57 - 12:59Aristotele lo diceva in modo esplicito, ma non vi sto a dare la citazione.
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12:59 - 13:02Montesquieu anche, ma non vi sto neanche a dare la citazione.
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13:03 - 13:05Andrete a cercare su internet, io devo guadagnare tempo.
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13:06 - 13:09Vorrei insistere su due cose molto importanti:
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13:10 - 13:15durante 200 anni di sorteggio ad Atene,
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13:15 - 13:16c'erano dei ricchi e dei poveri.
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13:17 - 13:19Certo, avevano messo da parte schiavi e donne.
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13:20 - 13:21Ma non parlo di questo, parlo di cittadini!
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13:21 - 13:26I cittadini dell'epoca. Durante 200 anni di sorteggio,
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13:26 - 13:28sono sempre stati i poveri a dirigere.
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13:29 - 13:30Sempre!
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13:31 - 13:34Nel caso contrario, abbiamo un'altro esempio, due esempi storici,
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13:35 - 13:36che non sono opinioni ma fatti!
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13:36 - 13:39Durante 200 anni di sorteggio, sono i poveri che governano,
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13:39 - 13:40C'erano anche dei ricchi ma non governavano,
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13:41 - 13:42Governavano i poveri.
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13:42 - 13:44Invece durante 200 anni di governo rappresentativo
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13:44 - 13:45- perché non si chiama democrazia
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13:46 - 13:48ma "governo -che si pretende- rappresentativo"-,
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13:49 - 13:52in questo sistema, per 200 anni, hanno sempre governato i ricchi.
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13:53 - 13:54Sempre!
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13:54 - 14:00Visto che sorteggiare da il potere ai poveri, ai 99%.
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14:00 - 14:03E visto che l'elezione da il potere all'1%, gli ultra ricchi.
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14:04 - 14:08Fino a quando i poveri, i 99%, difenderanno il sistema elettorale?
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14:09 - 14:10Come se fosse una vacca sacra!
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14:10 - 14:15C'è qualcosa di indifendibile a vedere tutti questi poveri che
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14:15 - 14:19difendono il sistema elettorale mentre il sorteggio li renderebbe il potere!
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14:19 - 14:23Cosa fa che teniamo così tanto alle elezioni?
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14:24 - 14:26Non è la ragione,
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14:27 - 14:30poiché i fatti dimostrano che non è nel nostro interesse.
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14:31 - 14:31Sono miti.
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14:32 - 14:34La scuola, detta repubblicana, ci insegna da quando siamo bambini
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14:35 - 14:37che elezione = democrazia, democrazia= elezioni, ecc.
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14:38 - 14:39Quindi da quando siamo piccoli noi lo crediamo.
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14:40 - 14:43C'è bisogno di un periodo di disintossicazione dalle bugie di chi ruba il potere.
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14:43 - 14:46Bisogna riuscire a rimettere le parole al posto giusto.
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14:46 - 14:49Non siamo in una democrazia, e quello di cui abbiamo bisogno
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14:49 - 14:50di una democrazia con il sorteggio
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14:51 - 14:52che ci libererebbe da quelli che vogliono il potere.
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14:53 - 14:57Per cambiare le cose, mi sembra che non possiamo
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14:57 - 14:59contare su quelli che hanno il potere in questo momento.
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15:00 - 15:02La soluzione non verrà da loro.
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15:03 - 15:05La soluzione verrà dalla gente normale, dalla gente semplice.
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15:06 - 15:07Dalla gente che non vuole il potere.
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15:07 - 15:10Dovete conoscere questo pensiero di Alain.
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15:10 - 15:13Un pensatore formidabile, da conoscere assolutamente, che diceva :
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15:14 - 15:16Il tratto più visibile dell'uomo giusto
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15:17 - 15:21è di non volere minimamente governare gli altri.
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15:22 - 15:25E di governare unicamente se-stesso.
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15:26 - 15:30Questo decide tutto. Vale a dire che i peggiori governeranno."
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15:31 - 15:33Se la gente buona non vuole governare,
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15:34 - 15:36e che diamo il potere, come nel governo rappresentativo,
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15:37 - 15:41a quelli che lo vogliono, i peggiori governeranno.
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15:41 - 15:44La trappola, che è esasperante - Alain ha ragione quando dice questo
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15:45 - 15:47parlando del governo rappresentativo - che finché diamo
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15:48 - 15:51il potere a quelli che lo vogliono, non avremmo mai tutta la gente che è
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15:51 - 15:53giusta, buona, e che non vuole il potere.
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15:54 - 15:57Mentre io penso che possiamo uscire da questa trappola, da questa tenaglia.
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15:58 - 16:00Con una vera democrazia!
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16:00 - 16:03Date il potere ai "chiunque", e i migliori di noi saranno tra
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16:04 - 16:06questi "chiunque" che non vogliono il potere.
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16:07 - 16:08Abbiamo bisogno di una democrazia!
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16:08 - 16:11Ma tocca a noi volerlo.
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16:11 - 16:13Non bisogna aspettare che lo voglia qualcun' altro.
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16:13 - 16:14Non lo vorranno mai!
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16:15 - 16:17Gli eletti non vogliono della democrazia, sarebbero disoccupati!
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16:17 - 16:21Il sorteggio ad Atene dava : poco potere,
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16:22 - 16:24per poco tempo, e mai due volte di seguito.
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16:24 - 16:27Con tanti controlli che bisognerebbe avere il tempo di spiegare.
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16:27 - 16:32Facendo sì che gli ateniesi davano questo poco di potere
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16:32 - 16:33ma per tenerlo per loro!
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16:34 - 16:36Non erano i sorteggiati che votavano la legge.
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16:36 - 16:41Loro si occupavano della polizia, della giustizia, applicavano le leggi.
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16:41 - 16:43Facevano la preparazione delle leggi, perché gli ateniesi,
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16:44 - 16:45in assemblea, non potevano preparare le leggi;
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16:46 - 16:51perché i rappresentanti erano indeboliti dal sorteggio,
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16:51 - 16:53indeboliti dal sorteggio!
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16:53 - 16:57I cittadini avevano così la garanzia di rimanere sovrani.
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16:57 - 17:00Non bisogna temere il sorteggio, saremmo
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17:01 - 17:04noi tutti, molto più potenti con il sorteggio,
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17:04 - 17:06che farebbe sì che i nostri rappresentanti rimanessero i nostri servitori
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17:07 - 17:09non potendo diventare i nostri padroni.
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17:13 - 17:16Una parola per finire,
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17:18 - 17:23solo una parola,
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17:24 - 17:27Andate su "le-message.org", che è stato fatto da uno di voi,
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17:27 - 17:30Mi sembra che dovremmo, come dei virus, alla base,
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17:30 - 17:34senza aspettare i media o della gente potente,
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17:34 - 17:38fare in modo che succeda qualcosa. Dovremmo farci passare la parola tra noi.
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17:38 - 17:40Dicendo : " l'assemblea costituente non deve più essere eletta,
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17:41 - 17:42ma deve essere tirata a sorte".
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17:42 - 17:44E' da lì che tutto partirà.
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17:45 - 17:48Penso che questa idea sia valida per l'intero pianeta.
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17:48 - 17:51Vi ringrazio per l'attenzione.
- Title:
- Etienne Chouard - Chercheur en cause des causes - TedxRepubliqueSquare
- Description:
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Plus d'information sur http://www.tedxrepubliquesquare.com/
Etienne Chouard est un homme doux, parfaitement en colère. Poil à gratter de la pensée unique, il agace, perturbe, fait réfléchir. Et en attendant, il bosse. C'est le marathon man des salles des fêtes, l'égérie des résistants, le citoyen d'or d'Agoravox. Calomnié, encensé, il ne laisse pas indifférent. C'est probablement qu'il a quelque chose à dire. En mouvement.Enseignant l'économie et le droit, à l'occasion du Référendum de 2005, Etienne se plonge dans les textes du projet de Constitution Européenne. Ce qu'il découvre le change à jamais. Depuis, loin des organisations partisanes, il dénonce notre apathie et veut redonner au mot démocratie sa véritable signification. Son credo : une constitution écrite par les citoyens et des représentants tirés au sort.
- Video Language:
- French
- Duration:
- 17:57
AureliaDedieu edited Italian subtitles for Etienne Chouard - Chercheur en cause des causes - TedxRepubliqueSquare | ||
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