Return to Video

Come gli Stati Uniti dovrebbero usare il loro status di superpotenza.

  • 0:01 - 0:03
    Quando vieni a TEDx,
    pensi sempre alla tecnologia,
  • 0:03 - 0:06
    al mondo che cambia e si rinnova.
  • 0:06 - 0:07
    Pensi alle macchine senza pilota.
  • 0:07 - 0:11
    Tutti parlano delle macchine
    senza pilota in questi giorni
  • 0:11 - 0:14
    e il concetto mi piace molto,
  • 0:14 - 0:18
    ma quando entro in una di queste, sapete,
  • 0:18 - 0:19
    voglio che vada piano,
  • 0:20 - 0:25
    voglio controllare il volante e frenare,
    per ogni eventualità.
  • 0:26 - 0:29
    Non so voi, ma non sono pronto
    per un autobus senza conducente.
  • 0:31 - 0:33
    non sono pronto per un aereo
    senza conducente.
  • 0:35 - 0:37
    E un mondo senza conducente?
  • 0:38 - 0:39
    Vi sto chiedendo questo
  • 0:40 - 0:43
    perché ci siamo dentro sempre di più.
  • 0:45 - 0:47
    Non dovrebbe essere così
  • 0:47 - 0:49
    Siamo i numero uno,
  • 0:49 - 0:52
    gli Stati Uniti sono grandi e potenti.
  • 0:53 - 0:57
    L'americanizzazione e la globalizzazione
    per le ultime generazioni
  • 0:57 - 1:00
    sono state praticamente la stessa cosa.
  • 1:00 - 1:04
    Che sia la World Trade Organization
  • 1:04 - 1:06
    o sia l'FMI, la banca mondiale,
  • 1:06 - 1:08
    gli Accordi di Bretton Woods,
  • 1:08 - 1:10
    queste erano istituzioni americane,
  • 1:10 - 1:15
    i nostri valori, i nostri amici, i nostri
    alleati, i nostri soldi, i nostri modelli.
  • 1:15 - 1:18
    Quello era il modo in cui il mondo
    funzionava.
  • 1:18 - 1:23
    Quindi è interessante, se volete vedere
    come gli Stati Uniti sembrano,
  • 1:23 - 1:24
    ecco qua.
  • 1:24 - 1:28
    Così secondo noi gira il mondo:
  • 1:28 - 1:31
    Il presidente Obama ha il tappeto rosso,
  • 1:31 - 1:32
    viaggia sull'Air Force One,
  • 1:32 - 1:35
    ed è piuttosto buono,
    piuttosto rassicurante.
  • 1:35 - 1:39
    Bene, non so chi di voi ha visto
    il viaggio in Cina la scorsa settimana
  • 1:39 - 1:41
    e il G20
  • 1:41 - 1:43
    Oh mio Dio, Giusto?
  • 1:43 - 1:45
    Così è come siamo atterrati
  • 1:45 - 1:48
    per il più importante incontro
    tra i leaders mondiali in Cina.
  • 1:48 - 1:52
    Il consigliere di sicurezza nazionale in
    realtà stava vomitando imprecazioni
  • 1:52 - 1:54
    sull'asfalto.
  • 1:54 - 1:55
    Niente tappeto rosso
  • 1:55 - 1:58
    praticamente uscito dal retro dell'aereo
  • 1:58 - 2:01
    insieme ai media e chiunque altro.
  • 2:02 - 2:04
    Più tardi al G20
  • 2:04 - 2:05
    beh, c'è Obama
  • 2:06 - 2:08
    (Risate)
  • 2:08 - 2:09
    Ciao, George.
  • 2:09 - 2:11
    Ciao Norman
  • 2:12 - 2:16
    Sembra che stiano per iniziare
    un match di wrestling, vero?
  • 2:16 - 2:19
    Ed è stato così. E' durato 90
    minuti e hanno parlato della Siria.
  • 2:19 - 2:21
    Di questo Putin voleva parlare.
  • 2:21 - 2:23
    Sta prendendo sempre più il controllo.
  • 2:23 - 2:26
    Lui è quello disposto a fare le cose lì.
  • 2:26 - 2:30
    Non c'è molto piacere o fiducia reciproca,
  • 2:30 - 2:33
    ma non è come se gli americani
    gli dicessero cosa fare.
  • 2:33 - 2:35
    E quando si riuniscono tutti e 20?
  • 2:35 - 2:37
    Quando tutti i leader sono in scena,
  • 2:37 - 2:39
    gli americani fanno sentire il loro peso.
  • 2:39 - 2:41
    OH-OH
  • 2:41 - 2:42
    (Risate)
  • 2:44 - 2:47
    Xi Jinping sembra a posto
  • 2:47 - 2:49
    Angela Merkel ha (ce l'ha sempre)
  • 2:49 - 2:51
    quella faccia, ce l'ha sempre.
  • 2:51 - 2:54
    Ma Putin sta dicendo al presidente
    turco Erdogan cosa fare,
  • 2:54 - 2:59
    e Obama sta pensando:
    cosa sta succedendo laggiù?
  • 3:00 - 3:03
    Vedete. Il problema non è il G20,
  • 3:03 - 3:04
    il problema è
  • 3:04 - 3:07
    è il mondo G-ZERO in cui viviamo,
  • 3:07 - 3:12
    un assetto mondiale dove non c'è
    un singolo paese o un'alleanza
  • 3:12 - 3:15
    che può accettare le sfide
    della leadership mondiale.
  • 3:15 - 3:17
    Il G20 non funziona,
  • 3:18 - 3:21
    il G7, tutti i nostri amici, è storia.
  • 3:22 - 3:24
    La globalizzazione va avanti.
  • 3:24 - 3:28
    I beni, i servizi, le persone
    e i capitali si muovono tra i confini
  • 3:28 - 3:30
    veloce come mai prima,
  • 3:30 - 3:33
    ma l'americanizzazione no.
  • 3:34 - 3:35
    Quindi, se vi ho convinti
  • 3:35 - 3:38
    voglio fare due cose da qui in avanti.
  • 3:38 - 3:42
    Voglio parlare delle implicazioni
    di questo,
  • 3:42 - 3:43
    per il mondo intero.
  • 3:43 - 3:45
    Ci girerò attorno.
  • 3:45 - 3:46
    E poi voglio parlare
  • 3:46 - 3:49
    di cosa ne pensiamo proprio qui
  • 3:49 - 3:53
    negli USA e a New York.
  • 3:53 - 3:55
    Perché? Quali sono le implicazioni?
    Perché siamo qui?
  • 3:55 - 3:57
    Beh. Siamo qui
  • 3:57 - 4:00
    perché gli USA
  • 4:00 - 4:04
    hanno speso duemila miliardi di dollari
    per la guerra in Iraq e in Afghanistan
  • 4:04 - 4:05
    che sono state perse.
  • 4:06 - 4:07
    Noi non ne vogliamo più fare.
  • 4:07 - 4:11
    Abbiamo un gran numero persone della
    classe media e operaia
  • 4:11 - 4:15
    che sente di non aver beneficiato
    delle promesse della globalizzazione,
  • 4:15 - 4:17
    quindi non ne vogliono sapere.
  • 4:18 - 4:20
    Abbiamo una rivoluzione energetica
  • 4:20 - 4:23
    perciò non ci serve l'OPEC o il Medio
    Oriente come un tempo.
  • 4:24 - 4:26
    Produciamo tutto qui, negli Stati Uniti
  • 4:26 - 4:31
    Quindi gli Americani non vogliono essere
    gli sceriffi mondiali della sicurezza
  • 4:31 - 4:34
    o gli architetti del commercio globale.
  • 4:34 - 4:37
    Non vogliono nemmeno essere
    i sostenitori dei valori mondiali.
  • 4:37 - 4:41
    Bene, poi guardiamo all'Europa
  • 4:41 - 4:43
    e l'alleanza più importante del mondo
  • 4:43 - 4:46
    è stata nei rapporti transatlantici.
  • 4:46 - 4:50
    Ma oggi è più debole di quanto non sia
    mai stata dopo la seconda guerra mondiale.
  • 4:50 - 4:53
    Tutte le crisi,
    le discussioni sulla Brexit,
  • 4:53 - 4:57
    le patti di protezione degli investimenti
    tra Francesi e Russi,
  • 4:57 - 5:00
    o tra Tedeschi e Turchi,
    o tra Britannici e Cinesi.
  • 5:01 - 5:03
    La Cina vuole più la leadership.
  • 5:03 - 5:06
    Ce l'hanno, ma solo nella sfera economica,
  • 5:06 - 5:09
    e vogliono vedere i loro valori,
    standard, moneta,
  • 5:09 - 5:11
    in competizione con quelli degli Usa.
  • 5:11 - 5:13
    I Russi vogliono più leadership.
  • 5:13 - 5:15
    Si vede in Ucraina,
  • 5:15 - 5:18
    negli stati Balcanici, nel Medio Oriente,
  • 5:18 - 5:20
    ma non con gli Americani,
  • 5:20 - 5:23
    vogliono le loro preferenze e
    il loro ordinamento.
  • 5:23 - 5:25
    Ecco perché siamo dove siamo.
  • 5:25 - 5:29
    Quindi cosa succede andando avanti?
  • 5:29 - 5:31
    Un inizio facile facile,
  • 5:31 - 5:32
    col Medio Oriente.
  • 5:33 - 5:35
    (Risate)
  • 5:37 - 5:39
    Sapete, l'ho un po' omesso,
  • 5:39 - 5:43
    ma un'idea generale ce l'avete.
  • 5:43 - 5:44
    Guardate, ci sono tre motivi
  • 5:44 - 5:49
    per cui il Medio Oriente ha avuto
    la stabilità così come è ora. Ok?
  • 5:49 - 5:53
    Uno, perché c'è stata
    la volontà di procurare
  • 5:53 - 5:57
    un livello di sicurezza militare
    da parte degli Usa e degli alleati.
  • 5:57 - 6:01
    Due, era semplice fare soldi facili
    fuori dal territorio
  • 6:01 - 6:03
    perché il petrolio era costoso.
  • 6:03 - 6:04
    Tre
  • 6:04 - 6:10
    per quanto i leader fossero pessimi,
    le popolazioni erano alquanto passive.
  • 6:10 - 6:12
    Essi non avevano la capacità,
    e molti neanche la voglia
  • 6:12 - 6:14
    di ribellarsi veramente.
  • 6:14 - 6:16
    Beh, io vi dico, in un mondo G-Zero
  • 6:16 - 6:20
    tutte queste tre cose sono sempre
    meno vere
  • 6:20 - 6:22
    e così stati fallimentari
  • 6:22 - 6:26
    terrorismo, rifugiati e tutto il resto.
  • 6:26 - 6:28
    E' tutto il Medio Oriente che crolla ?
  • 6:28 - 6:31
    No, i Curdi faranno meglio,
    e poi Iraq, Israele e Iran col tempo.
  • 6:31 - 6:34
    Ma in generale, la situazione non è rosea.
  • 6:34 - 6:37
    Oh, e che ne dite di lui?
  • 6:37 - 6:40
    Sta giocando molto bene una cattiva mano.
  • 6:40 - 6:43
    Non c'è dubbio, colpisce al di sopra
    delle sue possibilità.
  • 6:43 - 6:46
    Ma a lungo termine,
    (non intendevo dire quello...)
  • 6:46 - 6:50
    Ma a lungo termine, lungo termine
  • 6:50 - 6:52
    se pensate che i Russi
  • 6:52 - 6:58
    erano attaccati da USA e Europa che
    espandevano la NATO fino ai loro confini
  • 6:58 - 6:59
    quando avevamo detto il contrario
  • 6:59 - 7:02
    e l'invadenza dell'EU,
  • 7:02 - 7:05
    aspettate che i cinesi mettano
    centinaia di miliardi di dollari
  • 7:05 - 7:08
    in ogni Paese attorno alla Russia
    sul quale pensano di avere influenza
  • 7:08 - 7:12
    I Cinesi domineranno,
    i Russi raccoglieranno le briciole.
  • 7:12 - 7:18
    In un mondo G-Zero, questi saranno
    10 anni molto tesi per Putin
  • 7:21 - 7:24
    Non è tutto così male, no?
  • 7:24 - 7:26
    L'Asia in effetti sembra stare meglio.
  • 7:26 - 7:29
    Ci sono dei veri leader in Asia
  • 7:29 - 7:32
    che hanno molta stabilità politica
  • 7:32 - 7:33
    Sono lì per restare.
  • 7:33 - 7:35
    Mr. Modi in India
  • 7:35 - 7:39
    Mr. Abe, che probabilmente vincerà
    un terzo mandato con il
  • 7:39 - 7:41
    Partito Liberale
    Democratico in Giappone
  • 7:41 - 7:44
    poi, certo, Xi Jinping, che sta
    consolidando un potere enorme,
  • 7:44 - 7:47
    il leader più potente in Cina
  • 7:47 - 7:48
    dai tempi di Mao.
  • 7:48 - 7:52
    Quelle sono tre delle più importanti
    economie in Asia
  • 7:52 - 7:53
    Ora, guardate, ci sono problemi in Asia
  • 7:53 - 7:56
    vediamo la contesa sul Mare della
    Cina del Sud
  • 7:56 - 7:59
    vediamo che Kim Jong Un,
    solo negli ultimi giorni
  • 7:59 - 8:02
    ha testato un'altra arma nucleare.
  • 8:02 - 8:06
    Ma i leaders asiatici non sentono
    il bisogno
  • 8:06 - 8:08
    di agitare bandiere
  • 8:08 - 8:10
    di diventare xenofobi
  • 8:10 - 8:13
    per consentire l'intensificarsi
  • 8:13 - 8:15
    di tensioni geo-politiche e
    trans-frontierali
  • 8:15 - 8:21
    Vogliono puntare su una stabilità
    economica e una crescita di lungo termine
  • 8:21 - 8:23
    e questo è quello che stanno facendo.
  • 8:24 - 8:25
    Passiamo all'Europa.
  • 8:26 - 8:29
    L'Europa sembra un po' spaventata
    in questo scenario.
  • 8:29 - 8:31
    Molto di quello che accade in
    Medio Oriente
  • 8:31 - 8:36
    naufraga letteralmente sui lidi europei.
  • 8:36 - 8:40
    Guardate la Brexit e la
    preoccupazione del populismo
  • 8:40 - 8:43
    in tutti gli Stati europei.
  • 8:43 - 8:46
    Vi dico che a lungo termine,
  • 8:46 - 8:48
    in un mondo G-Zero,
  • 8:48 - 8:52
    l'espansione europea sarà vista come
    eccessiva.
  • 8:53 - 8:56
    L'Europa è arrivata alla Russia,
    è arrivata fino al Medio Oriente
  • 8:56 - 9:01
    e se il mondo stesse davvero diventando
    più piatto e più "americanizzato",
  • 9:01 - 9:02
    quello sarebbe un problema minore
  • 9:02 - 9:06
    ma in un mondo G-Zero,
    quei paesi vicini alla Russia
  • 9:06 - 9:07
    e vicini al Medio Oriente
  • 9:07 - 9:11
    hanno effettivamente diverse
    capacità economiche
  • 9:11 - 9:13
    diversa stabilità sociale
  • 9:13 - 9:17
    e diverse preferenze politiche e sistemi
    che non l'Europa centrale.
  • 9:17 - 9:20
    Quindi l'Europa riuscì veramente
    ad espandersi
  • 9:20 - 9:22
    sotto il G7,
  • 9:22 - 9:24
    ma con il G-Zero l'Europa
    diventerà più piccola
  • 9:24 - 9:28
    L'Europa centrale di Germania e Francia
    e altri Paesi
  • 9:29 - 9:33
    continuerà ad essere funzionale, stabile,
    ricca, integrata.
  • 9:33 - 9:34
    Ma la periferia,
  • 9:34 - 9:36
    Paesi come la Grecia e la Turchia, e altri
  • 9:37 - 9:39
    non se la passeranno
    per niente bene.
  • 9:40 - 9:44
    L'America Latina, molto populismo,
  • 9:44 - 9:46
    ha fatto andare le economie
    non molto bene.
  • 9:46 - 9:48
    Per decenni si sono
    molto opposti agli USA.
  • 9:49 - 9:50
    Sempre più stanno tornando.
  • 9:50 - 9:52
    Lo vediamo in Argentina.
  • 9:52 - 9:54
    Lo vediamo nell'apertura di Cuba.
  • 9:54 - 9:57
    lo vedremo in Venezuela quando cadrà
    Maduro.
  • 9:57 - 10:00
    Lo vedremo in Brasile dopo l'impeachment
  • 10:00 - 10:04
    e quando finalmente vedremo l'elezione
    di un nuovo leggittimo presidente.
  • 10:05 - 10:08
    L'unico posto dove vediamo muoversi
    in un'altra direzione
  • 10:08 - 10:11
    è l'impopolarità del Presidente Messicano
    Peña Nieto.
  • 10:11 - 10:15
    Lì potremmo veramente vedere
    un allontanamento dagli USA
  • 10:15 - 10:17
    nei prossimi anni.
  • 10:17 - 10:20
    Le elezioni americane avranno molto peso
    anche su quello.
  • 10:20 - 10:21
    (Risate)
  • 10:22 - 10:23
    L'Africa, giusto?
  • 10:23 - 10:27
    Un sacco di gente ha detto che sarà
    il decennio dell'Africa, finalmente.
  • 10:27 - 10:30
    In un mondo G-Zero questo è assolutamente
    un momento sorprendente
  • 10:30 - 10:32
    per pochi Paesi Africani:
  • 10:32 - 10:35
    quelli ben governati con molta
    urbanizzazione,
  • 10:35 - 10:38
    molte persone intelligenti,
    donne veramente integrate nel lavoro,
  • 10:38 - 10:40
    l'imprenditoria che decolla.
  • 10:40 - 10:43
    Ma per molti Paesi in Africa
  • 10:43 - 10:45
    sarà un po' più rischioso:
  • 10:45 - 10:48
    condizioni climatiche estreme,
  • 10:48 - 10:52
    radicalismo sia nell'Islam che nel
    Cristianesimo,
  • 10:52 - 10:54
    governi inadeguati,
  • 10:54 - 10:57
    confini che non si possono difendere,
    molta immigrazione.
  • 10:57 - 10:59
    Quei Paesi possono sparire dalla mappa.
  • 10:59 - 11:03
    Così vedremo verificarsi una separazione
    estrema
  • 11:03 - 11:06
    tra vincitori e perdenti in tutta
    l'Africa.
  • 11:06 - 11:10
    Infine, torniamo negli USA.
  • 11:10 - 11:12
    Che ne penso di noi?
  • 11:12 - 11:15
    Perché ci sono molte persone scontente,
  • 11:15 - 11:18
    non qui a TEDx, lo so,
  • 11:18 - 11:20
    ma negli USA, oh mio Dio,
  • 11:20 - 11:23
    dopo 15 mesi di campagna
    elettorale, dovremmo essere irritati.
  • 11:23 - 11:24
    Lo capisco.
  • 11:24 - 11:27
    Ma molte persone sono irritate perché
    dicono "Washington non funziona
  • 11:27 - 11:30
    non ci fidiamo dell'establishment,
    odiamo i media."
  • 11:30 - 11:34
    Cavolo, anche un globalista come me
    accusa il colpo.
  • 11:34 - 11:39
    Guardate, io credo che dobbiamo
    riconoscere,
  • 11:39 - 11:41
    amici campeggiatori
  • 11:41 - 11:45
    che quando sei inseguito dall'orso
  • 11:45 - 11:50
    in un contesto globale, non devi
    correre più veloce dell'orso,
  • 11:50 - 11:52
    devi correre più veloce dei tuoi
    compagni di campeggio.
  • 11:52 - 11:55
    (Risate)
  • 11:56 - 11:58
    Ora, vi ho appena detto
  • 11:58 - 12:00
    dei nostri amici campeggiatori.
  • 12:00 - 12:03
    Giusto ? E da quella prospettiva
  • 12:03 - 12:05
    sembra che stiamo bene.
  • 12:05 - 12:07
    Molte persone in quel contesto dicono
  • 12:07 - 12:11
    "buttiamoci sul dollaro,
    sull'immobiliare di New York.
  • 12:11 - 12:14
    Mandiamo i nostri figli nelle
    Università americane".
  • 12:14 - 12:16
    Sapete, i nostri vicini sono fantastici:
  • 12:16 - 12:19
    Canada, Messico e due grosse masse
    d'acqua.
  • 12:19 - 12:23
    Sapete quanto la Turchia vorrebbe avere
    dei vicini così?
  • 12:23 - 12:25
    Quelli sono vicini stupendi.
  • 12:26 - 12:29
    Il terrorismo è un problema negli
    Stati Uniti.
  • 12:29 - 12:32
    Dio sa se lo sappiamo qui a New York.
  • 12:32 - 12:35
    Ma è molto peggio in Europa che non in
    USA.
  • 12:35 - 12:37
    E' un problema molto più grande
    nel Medio Oriente
  • 12:37 - 12:38
    che non in Europa.
  • 12:38 - 12:41
    Questi sono fattori di enorme rilevanza.
  • 12:41 - 12:46
    Abbiamo appena accettato 10,000 rifugiati
    siriani e ce ne lamentiamo moltissimo.
  • 12:46 - 12:48
    Sapete perché?
    Perché non possono nuotare fino a qui.
  • 12:48 - 12:53
    No? Cioè, i turchi sarebbero ben lieti
    di avere solo 10,000 rifugiati siriani.
  • 12:53 - 12:56
    I giordani, i tedeschi, gli inglesi.
    Giusto?
  • 12:56 - 12:58
    Questo non è il nostro caso.
  • 12:58 - 13:01
    Questa è la realtà degli Stati Uniti.
  • 13:01 - 13:04
    Ora, questo mi va abbastanza bene.
  • 13:04 - 13:07
    Qui sta la sfida.
  • 13:07 - 13:10
    in un mondo G-Zero,
    il modo in cui comandi
  • 13:11 - 13:12
    è con l'esempio.
  • 13:12 - 13:15
    Se non vogliamo più essere i poliziotti
    globali,
  • 13:15 - 13:18
    se non vogliamo essere gli architetti
    del commercio globale,
  • 13:18 - 13:21
    allora non saremo i sostenitori dei
    valori globali,
  • 13:21 - 13:23
    non lo faremo come usavamo un tempo,
  • 13:23 - 13:25
    il 21esimo secolo sta cambiando,
  • 13:25 - 13:27
    dobbiamo essere da esempio,
    essere così convincenti
  • 13:27 - 13:30
    che tutte queste altre persone dovranno
    dire che
  • 13:30 - 13:32
    non è solo che sono campeggiatori
    più veloci
  • 13:32 - 13:35
    Anche se l'orso non ci corre dietro,
    questo è un bel posto dove stare.
  • 13:35 - 13:36
    Vogliamo essere come loro.
  • 13:37 - 13:41
    La campagna elettorale quest'anno non
    si sta dimostrando un buona opportunità
  • 13:42 - 13:44
    di guida con l'esempio.
  • 13:45 - 13:47
    Hillary Clinton dice che sarà come
    negli anni '90.
  • 13:47 - 13:50
    Possiamo ancora essere quei
    sostenitori di valori.
  • 13:50 - 13:53
    Gli architetti del commercio globale.
  • 13:53 - 13:55
    Possiamo ancora essere
    gli sceriffi globali.
  • 13:55 - 13:57
    E Donad Trump ci vuole portare
    indietro agli anni '30.
  • 13:59 - 14:02
    Lui dice "O così, o niente.
    Se non vi piace, peggio per voi". No?
  • 14:03 - 14:06
    Nessuno dei due riconosce una verità
    fondamentale del G-Zero
  • 14:06 - 14:10
    che anche se gli USA non sono in declino,
  • 14:10 - 14:13
    sta diventando obiettivamente più
    difficile
  • 14:13 - 14:16
    per gli americani di imporre la loro
    volontà,
  • 14:16 - 14:18
    persino di avere grande influenza
  • 14:18 - 14:20
    sull'ordine globale.
  • 14:20 - 14:24
    Siamo pronti a essere davvero
    da esempio?
  • 14:24 - 14:27
    Cosa dovremo fare per concretizzare questo
  • 14:27 - 14:28
    dopo Novembre
  • 14:29 - 14:31
    dopo che il nuovo presidente sarà eletto?
  • 14:31 - 14:35
    Beh, o dobbiamo avere un'altra crisi che
    ci costringa a reagire,
  • 14:35 - 14:37
    una recessione lo farebbe.
  • 14:37 - 14:39
    Un'altra crisi finanziaria globale
    lo farebbe.
  • 14:39 - 14:41
    Dio non voglia, un altro 9/11 lo farebbe.
  • 14:41 - 14:44
    O, in assenza di una crisi,
  • 14:44 - 14:50
    dobbiamo vedere che lo svuotamento,
    l'ineguaglianza, le sfide
  • 14:50 - 14:52
    che stanno crescendo sempre più
    negli Stati Uniti
  • 14:52 - 14:55
    sono essi stessi urgenti abbastanza
  • 14:55 - 14:57
    da forzare i nostri leaders a cambiare,
  • 14:57 - 14:59
    e che abbiamo gli argomenti
    per farlo.
  • 14:59 - 15:01
    Da soli, attraverso i nostri cellulari,
  • 15:01 - 15:04
    abbiamo gli argomenti per costringerli
    a cambiare.
  • 15:05 - 15:07
    C'è, ovviamente, una terza opzione,
  • 15:08 - 15:10
    forse la più probabile,
  • 15:10 - 15:13
    che è che non faremo nessuna di queste
    cose
  • 15:13 - 15:15
    e tra quattro anni mi inviterete
    qui un'altra volta
  • 15:16 - 15:18
    e io parlerò qui di nuovo.
  • 15:18 - 15:20
    Grazie. Grazie mille.
Title:
Come gli Stati Uniti dovrebbero usare il loro status di superpotenza.
Speaker:
Ian Bremmer
Description:

L'americanizzazione e la globalizzazione sono state fondamentalmente le stesse per le ultime generazioni. Ma il modo di vedere il mondo degli USA, e il modo in cui il mondo vede gli USA, sta cambiando. In un rapido sguardo allo stato attuale delle politiche internazionali, Ian Bremmer discute le sfide di un mondo in cui nessun Paese individuale o alleanza può affrontare le sfide di una leadership globale e chiede se gli Stati Uniti siano pronti a guidare con l'esempio, e non con la forza.

more » « less
Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
15:37

Italian subtitles

Revisions