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Le politiche razziali del tempo

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    E se vi dicessi che il tempo ha una razza,
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    una razza nel modo contemporaneo
    di intendere una razza
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    negli Stati Uniti?
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    Di solito, parliamo di razza in termini
    di problemi tra bianchi e neri.
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    Nelle comunità afro-americane
    da cui provengo,
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    abbiamo una vecchia battuta
    multi-generazionale
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    su quello che chiamiamo "CP time"
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    o "tempo della gente di colore".
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    Oggi non ci riferiamo più agli
    afro-americani come a gente di colore
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    ma questa vecchia battuta
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    dei nostri continui ritardi
    ad arrivare in chiesa,
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    ai picnic, agli eventi familiari
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    e anche ai nostri stessi funerali, rimane.
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    Personalmente sono
    abbastanza fissata con il tempo.
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    È come se mia madre,
    crescendomi, mi avesse detto:
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    "Noi non saremo quel tipo di gente nera."
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    Così arrivavamo sempre
    agli appuntamenti 30 minuti prima.
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    Ma oggi, vi voglio parlare più
    della natura politica del tempo,
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    perché se il tempo avesse una razza,
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    sarebbe bianco.
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    Le persone bianche possiedono il tempo.
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    Lo so, lo so.
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    Fare certe "dichiarazioni scottanti"
    ci mette a disagio:
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    Non abbiamo superato l'idea
    che la razza sia importante?
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    La razza non è un concetto pesante?
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    Non dovremmo andare avanti
    da bravi illuminati e progressisti
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    e relegare concetti inutili come la razza
    nella pattumiera della storia?
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    Come potremo mai vincere il razzismo
    se continuiamo a parlare di razza?
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    Forse dovremo chiudere i nostri concetti
    di razza in una capsula temporale
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    seppellirli e poi riesumarli
    tra mille anni,
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    guardarli con le versioni
    di noi stessi
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    più illuminate e egualitarie
    che appartengono al futuro.
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    Ma vedete,
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    quel desiderio di mitigare l'impatto
    di razza e razzismo si manifesta
  • 1:48 - 1:51
    nel modo in cui cerchiamo
    di gestire il tempo,
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    nei modi in cui raccontiamo la storia,
  • 1:53 - 1:55
    in cui tentiamo di spingere
    le verità negative del presente
  • 1:55 - 1:57
    nel passato,
  • 1:57 - 2:00
    nei modi in cui cerchiamo di dire
    che il futuro in cui speriamo
  • 2:00 - 2:02
    è il presente in cui stiamo
    vivendo adesso.
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    Quando Barack Obama divenne
    Presidente degli Stati Uniti nel 2008,
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    molti Americani dichiararono
    che eravamo post-razziali.
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    Io vengo dall'accademia
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    dove amiamo essere post-tutto.
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    Siamo post-moderni, post-strutturali,
    post-femministe.
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    "Post" è diventata una semplice
    appendice accademica
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    che applichiamo a una serie di termini
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    per rimarcare come eravamo.
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    Ma i prefissi da soli non hanno
    il potere di rendere razza e razzismo
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    una cosa del passato.
  • 2:32 - 2:35
    Gli Stati Uniti non sono
    mai stati "pre-razziali".
  • 2:35 - 2:39
    Quindi, asserire che siamo post-razziali
    quando dobbiamo ancora confrontarci
  • 2:39 - 2:42
    con l'impatto della razza su neri,
    ispano-americani o i nativi
  • 2:42 - 2:43
    è ingannevole.
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    Proprio nel momento in cui
    ci preparavamo a festeggiare
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    il nostro futuro post-razziale
  • 2:48 - 2:51
    le nostre condizioni politiche
    sono divenute le più razziste
  • 2:51 - 2:53
    degli ultimi 50 anni.
  • 2:53 - 2:57
    Quindi, oggi vi voglio offrire
    tre osservazioni
  • 2:57 - 3:00
    sul passato, il presente e il futuro,
  • 3:00 - 3:05
    in relazione alla lotta contro il razzismo
    e la supremazia dei bianchi.
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    Primo: il passato.
  • 3:08 - 3:10
    Il tempo ha una storia,
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    e anche i neri ce l'hanno.
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    Ma noi consideriamo il tempo
    come se fosse senza tempo,
  • 3:14 - 3:17
    come se fosse sempre stato così,
  • 3:17 - 3:19
    come se non avesse una storia politica
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    con il suo bottino di terre indigene,
  • 3:21 - 3:23
    il genocidio di popoli indigeni
  • 3:23 - 3:26
    e l'eradicazione degli Africani
    dalla loro terra madre.
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    Quando i filosofi Europei bianchi
  • 3:29 - 3:34
    pensarono di concettualizzare tempo
    e storia, uno personaggio famoso disse:
  • 3:34 - 3:37
    "[L'Africa] non è parte storica del
    Mondo."
  • 3:38 - 3:40
    Essenzialmente voleva dire
  • 3:40 - 3:42
    che gli africani erano
    al di fuori della storia
  • 3:42 - 3:45
    che non avevano avuto
    alcun impatto sul tempo
  • 3:45 - 3:47
    o sul cammino del progresso.
  • 3:47 - 3:52
    Questa idea, che i neri non hanno avuto
    un impatto sulla storia,
  • 3:52 - 3:55
    è uno delle idee alla base
    della supremazia bianca.
  • 3:55 - 4:00
    È il motivo per cui Carter G. Woodson creò
    "La Settimana della Storia Neri" nel 1926.
  • 4:00 - 4:04
    È il motivo per cui continuiamo a
    celebrare "Il Mese della Storia dei Neri"
  • 4:04 - 4:06
    negli Stati Uniti ogni Febbraio.
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    Ora, abbiamo anche questa idea
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    che i neri siano persone
    o al di fuori dei limiti del tempo
  • 4:14 - 4:15
    o bloccati nel passato,
  • 4:15 - 4:18
    in uno scenario dove,
    come sto facendo io adesso,
  • 4:18 - 4:22
    una persona nera si alza e insiste
    che il razzismo ancora esiste,
  • 4:22 - 4:25
    e un'altra persona, normalmente bianca,
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    gli dice:
  • 4:26 - 4:28
    "Perché sei così fermo al passato?"
  • 4:28 - 4:29
    Perché non vai avanti?
  • 4:30 - 4:32
    Abbiamo un presidente nero.
  • 4:32 - 4:34
    Abbiamo superato tutto questo."
  • 4:35 - 4:37
    William Faulkner notoriamente disse:
  • 4:37 - 4:39
    "Il passato non è mai morto.
  • 4:39 - 4:41
    Non è nemmeno passato."
  • 4:42 - 4:45
    Ma la mia cara amica
    Professoressa Kristie Dotson dice:
  • 4:45 - 4:48
    "La nostra memoria è più lunga
    della durata della nostra vita."
  • 4:49 - 4:52
    Noi portiamo, tutti noi,
  • 4:52 - 4:55
    famiglie e speranze comuni
    e sogni con noi.
  • 4:57 - 5:02
    Non ci possiamo permettere il lusso
    di lasciare andare il passato.
  • 5:02 - 5:04
    Ma a volte,
  • 5:04 - 5:06
    le nostre condizioni politiche
    sono così preoccupanti
  • 5:06 - 5:08
    che non sappiamo se
    stiamo vivendo nel passato
  • 5:08 - 5:10
    o nel presente.
  • 5:10 - 5:13
    Per esempio, quando i membri
    di Black Lives Matters
  • 5:13 - 5:17
    protestano contro le uccisioni ingiuste
    di cittadini neri per mano della polizia,
  • 5:17 - 5:20
    e le immagini delle proteste che emergono
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    potrebbero essere di 50 anni fa.
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    Il passato non ci lascerà andare.
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    Ma tuttavia, spingiamoci nel presente.
  • 5:32 - 5:34
    Al momento, direi
  • 5:34 - 5:36
    che le lotte razziali che stiamo vivendo
  • 5:36 - 5:39
    sono scontri per lo spazio e il tempo.
  • 5:40 - 5:42
    Cosa voglio dire?
  • 5:42 - 5:45
    Beh, vi ho già detto che i bianchi
    possiedono il tempo.
  • 5:46 - 5:49
    Quelli al potere decidono
    il ritmo delle giornate di lavoro.
  • 5:50 - 5:53
    Decidono quanti soldi
    vale il nostro tempo.
  • 5:54 - 5:56
    Il Professor George Lipsitz sostiene
  • 5:56 - 6:00
    che i bianchi decidono perfino
    il ritmo dell'inclusione sociale.
  • 6:00 - 6:03
    Decidono quanto tempo ci vorrà
  • 6:03 - 6:07
    perché le minoranze ricevano
    i diritti per cui hanno lottato.
  • 6:07 - 6:11
    Lasciatemi riandare velocemente
    al passato per farvi un esempio.
  • 6:11 - 6:13
    Pensate al Movimento per i Diritti Civili
  • 6:13 - 6:16
    e alle grida dei suoi leader
    per "Libertà Adesso",
  • 6:16 - 6:20
    loro stavano sfidando il ritmo lento
    dell'inclusione sociale bianca.
  • 6:20 - 6:24
    Nel 1965, l'anno in cui passò
    l'Atto per il Diritto al Voto
  • 6:24 - 6:26
    erano passati ben 100 anni
  • 6:26 - 6:28
    dalla fine della Guerra Civile
  • 6:28 - 6:31
    e il conferimento del diritto di voto
    alle comunità afro-americane.
  • 6:31 - 6:33
    Nonostante l'urgenza della guerra,
  • 6:33 - 6:38
    ci vollero ancora altri 100 anni perché
    l'inclusione sociale avvenisse.
  • 6:38 - 6:40
    Dal 2012
  • 6:40 - 6:44
    le legislature degli stati conservatori
    negli USA hanno aumentato i tentativi
  • 6:44 - 6:47
    di revocare i diritti di voto
    degli afro-americani
  • 6:47 - 6:49
    con leggi restrittive
    sulle identità dei votanti,
  • 6:49 - 6:51
    e riducendo le opportunità
    di voto anticipato.
  • 6:52 - 6:56
    In luglio, una corte federale ha bloccato
    la legge sull'identità dei votanti
  • 6:56 - 7:01
    dicendo che " ... è mirata agli
    afro-americani con precisione chirurgica."
  • 7:03 - 7:06
    Restringere l'inclusione
    degli afro-americani nel corpo politico
  • 7:06 - 7:11
    è il modo principale in cui cerchiamo
    di gestire e controllare la gente
  • 7:11 - 7:14
    gestendo e controllando il tempo.
  • 7:14 - 7:18
    Ma un altro luogo in cui vediamo
    questi scontri spazio-tempo
  • 7:18 - 7:21
    sono le città in via di riqualificazione
    come Atlanta, Brooklin,
  • 7:21 - 7:25
    Philadelphia, New Orleans
    e Washington, DC --
  • 7:25 - 7:28
    posti che hanno avuto
    popolazioni nere per generazioni.
  • 7:28 - 7:32
    Ma ora, in nome del rinnovamento
    urbano e del progresso,
  • 7:32 - 7:34
    queste comunità sono spinte fuori,
  • 7:34 - 7:36
    allo scopo di portarle nel 21° secolo.
  • 7:37 - 7:40
    Il Professor Sharon Holland ha chiesto:
  • 7:40 - 7:44
    cosa succede quando una persona
    che esiste nel tempo
  • 7:44 - 7:47
    incontra una persona che occupa
    solamente uno spazio?
  • 7:49 - 7:50
    Queste lotte razziali
  • 7:51 - 7:54
    sono battaglie tra quelli percepiti come
    occupatori di spazio
  • 7:54 - 7:57
    e quelli percepiti come
    creatori del mondo.
  • 7:58 - 8:01
    Quelli che controllano
    il flusso e la spinta della storia
  • 8:01 - 8:05
    sono considerati creatori del mondo
    che possiedono e padroneggiano il tempo.
  • 8:05 - 8:07
    In altre parole: i bianchi.
  • 8:08 - 8:12
    Ma quando Hegel disse che
    l'Africa non era parte storica del mondo,
  • 8:12 - 8:15
    intendeva che era semplicemente
    una gran massa di terra
  • 8:15 - 8:17
    che occupava spazio in fondo al pianeta.
  • 8:18 - 8:20
    Gli Africani erano occupatori di spazio.
  • 8:21 - 8:25
    E oggi i bianchi continuano a controllare
    il flusso e la spinta della storia
  • 8:25 - 8:29
    trattando troppo spesso i neri come
    fossimo semplici occupatori di spazio,
  • 8:29 - 8:31
    al quale non abbiamo diritto.
  • 8:32 - 8:36
    Il tempo e il cammino del progresso
    sono usati per giustificare
  • 8:36 - 8:40
    incredibili livelli di violenza verso
    le nostre popolazioni più vulnerabili,
  • 8:40 - 8:45
    che, essendo percepite come occupatrici
    di spazio invece di creatrici del mondo,
  • 8:45 - 8:48
    vengono spostate dai luoghi in cui vivono,
  • 8:48 - 8:51
    allo scopo di portarle nel 21° secolo.
  • 8:52 - 8:55
    La riduzione della durata della vita
    a seconda del codice postale
  • 8:55 - 8:56
    è solo un esempio dei modi
  • 8:56 - 8:59
    in cui tempo e spazio
    aderiscono in maniera ingiusta
  • 8:59 - 9:00
    nella vita dei neri.
  • 9:01 - 9:05
    I bambini nati nella zona
    di New Orleans con codice 70124,
  • 9:06 - 9:07
    che è per il 93 per cento bianca,
  • 9:07 - 9:11
    possono aspettarsi di vivere
    ben 25 anni in più
  • 9:11 - 9:15
    dei bambini nati nella zona
    di New Orleans con codice 70112,
  • 9:15 - 9:17
    che è per il 60 per cento nera.
  • 9:18 - 9:22
    I bambini nati nei ricchi sobborghi
    del Maryland di Washington DC
  • 9:22 - 9:25
    possono aspettarsi di vivere
    ben 20 anni in più
  • 9:25 - 9:29
    dei bambini nati nei quartieri del centro.
  • 9:30 - 9:32
    Ta-Nehisi Coates sostiene
  • 9:32 - 9:38
    che: "L'aspetto determinante
    di essere di razza nera
  • 9:38 - 9:41
    è l'inevitabile rapina del tempo."
  • 9:42 - 9:44
    Viviamo la discriminazione temporale,
  • 9:44 - 9:45
    ci dice,
  • 9:45 - 9:46
    non solo come strutturale,
  • 9:46 - 9:48
    ma anche come personale:
  • 9:48 - 9:50
    i momenti perduti di gioia,
  • 9:50 - 9:52
    i momenti perduti di relazioni,
  • 9:52 - 9:54
    la mancanza di qualità
    del tempo passato con i cari
  • 9:54 - 9:57
    e gli anni persi di sana
    qualità della vita.
  • 10:00 - 10:03
    Nel futuro, vedete gente nera?
  • 10:05 - 10:07
    La gente nera ha un futuro?
  • 10:08 - 10:11
    Che succede se appartieni
    proprio alla razza
  • 10:11 - 10:13
    che è stata sempre contrapposta al tempo?
  • 10:14 - 10:19
    Se il tuo gruppo è il gruppo per cui
    il futuro non è mai stato immaginato?
  • 10:20 - 10:22
    Questi scontri tempo-spazio --
  • 10:22 - 10:24
    tra protestanti e polizia,
  • 10:24 - 10:27
    tra ristrutturatori e residenti --
  • 10:27 - 10:29
    non dipingono una bella immagine
  • 10:29 - 10:32
    di quello che l'America spera
    per il futuro della gente nera.
  • 10:32 - 10:34
    Se il presente è un indicatore,
  • 10:34 - 10:36
    i nostri figli saranno sotto-educati,
  • 10:36 - 10:39
    le malattie si propagheranno
  • 10:39 - 10:41
    e le case continueranno
    ad essere irraggiungibili.
  • 10:42 - 10:45
    Quindi se siamo davvero pronti
    a parlare del futuro,
  • 10:45 - 10:49
    forse dovremmo iniziare
    con l'ammettere che siamo in ritardo.
  • 10:50 - 10:53
    Noi neri siamo sempre stati in ritardo.
  • 10:53 - 10:55
    Il tempo non ci appartiene.
  • 10:55 - 10:59
    Le nostre vite sono vite
    in urgenza continua.
  • 10:59 - 11:01
    Il tempo è usato per farci andar via,
  • 11:01 - 11:04
    o al contrario, siamo spinti
    ad accontentarci
  • 11:04 - 11:07
    attraverso infiniti inviti
    a essere pazienti.
  • 11:08 - 11:10
    Ma se il passato è il prologo,
  • 11:10 - 11:14
    lasciateci approfittare del modo in cui
    siamo sempre comunque in ritardo
  • 11:14 - 11:15
    per chiedere con urgenza
  • 11:15 - 11:17
    libertà adesso.
  • 11:18 - 11:21
    Credo che il futuro
    sia come lo costruiamo.
  • 11:21 - 11:25
    Ma prima, dobbiamo decidere
    che il tempo appartiene a tutti noi.
  • 11:26 - 11:29
    No, non riceviamo tutti
    la stessa quantità di tempo
  • 11:29 - 11:32
    ma possiamo decidere che il tempo
    che riceviamo sia giusto e libero.
  • 11:32 - 11:35
    Possiamo smettere
    di lasciare che i codici postali
  • 11:35 - 11:37
    siano fattori decisivi
    della durata della vita.
  • 11:37 - 11:40
    Possiamo smettere di rubare
    l'istruzione ai bambini neri
  • 11:40 - 11:43
    attraverso un eccessivo uso
    di sospensioni ed espulsioni.
  • 11:43 - 11:45
    Possiamo smettere di rubare
    tempo alla gente nera
  • 11:45 - 11:48
    attraverso lunghi periodi di prigione
    per crimini non violenti.
  • 11:49 - 11:52
    La polizia deve smettere
    di rubare tempo alle vite nere
  • 11:52 - 11:54
    attraverso l'uso di violenza eccessiva.
  • 11:55 - 11:58
    Io credo che il futuro
    sia come lo costruiamo.
  • 11:58 - 12:02
    Ma non possiamo arrivarci
    con il tempo della gente di colore,
  • 12:02 - 12:04
    o il tempo dei bianchi,
  • 12:04 - 12:06
    o il vostro tempo,
  • 12:06 - 12:08
    o anche il mio tempo.
  • 12:09 - 12:10
    È il nostro tempo.
  • 12:11 - 12:12
    Nostro.
  • 12:12 - 12:14
    Grazie.
  • 12:14 - 12:17
    (Applausi)
Title:
Le politiche razziali del tempo
Speaker:
Brittney Cooper
Description:

"Se il tempo appartenesse a una razza, sarebbe bianco" dice la teorica culturale Brittney Cooper. In questa stimolante conferenza, Cooper riconsidera il razzismo e la discriminazione attraverso le lenti del tempo, mostrandoci come nel corso della storia, il tempo è stato rubato alle persone di colore, il che ha causato la perdita di momenti di gioia e relazioni, di anni di buona qualità della vita e un ritardo del progresso.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:29
Silvia Fornasiero approved Italian subtitles for The racial politics of time
Silvia Fornasiero edited Italian subtitles for The racial politics of time
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