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Fotografare la complessità del mondo | Véronique de Viguerie | TEDxParis

  • 0:09 - 0:15
    Ho scelto un mestiere che mi permette
    di andare dove voi non potete.
  • 0:15 - 0:18
    Sono una fotoreporter.
  • 0:18 - 0:20
    Il mio mestiere è anche mostrarvi
  • 0:20 - 0:24
    ciò che, a volte, non volete vedere.
  • 0:24 - 0:29
    Paradossalmente, il mio mestiere
    è farvi vedere il grigio.
  • 0:29 - 0:33
    Per me, tutto è cominciato
    in Afghanistan nel 2004.
  • 0:33 - 0:38
    Sono arrivata con la testa piena
    di pregiudizi e preconcetti
  • 0:38 - 0:41
    e, sinceramente, mi andava bene così.
  • 0:41 - 0:46
    L'anno seguente, mi sono trovata
    nel mezzo di un attentato suicida.
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    Ne sono uscita
    miracolosamente indenne,
  • 0:50 - 0:53
    ma la realtà è tornata
    a sbattermi in faccia.
  • 0:54 - 0:59
    Nel 2006, mi sono imbarcata
    con i soldati americani.
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    Non li conoscevo,
  • 1:01 - 1:04
    ma non li potevo vedere, li detestavo.
  • 1:04 - 1:10
    Per me erano dei bruti
    che malmenavano gli afghani.
  • 1:10 - 1:13
    E poi, costretti a stare insieme,
    si aspetta.
  • 1:13 - 1:16
    Si aspetta che accada qualcosa
  • 1:16 - 1:21
    e, con il tempo, comincio a trovarli
    simpatici, divertenti,
  • 1:21 - 1:24
    comincio persino ad affezionarmici.
  • 1:24 - 1:29
    Ma una sera Mike, di appena 19 anni,
    scoppia a ridere e mi racconta:
  • 1:29 - 1:33
    "Un giorno ho lanciato
    un razzo contro un uomo."
  • 1:33 - 1:34
    "Credo fosse un telebano."
  • 1:34 - 1:36
    "Si è trasformato in una torcia umana
  • 1:36 - 1:39
    e si è messo a correre
    come un pollo impazzito."
  • 1:39 - 1:41
    Ridono tutti.
  • 1:41 - 1:45
    A me non fa ridere,
  • 1:45 - 1:49
    ma capisco che con il tempo
    la guerra disumanizza il nemico
  • 1:49 - 1:53
    e che l'Altro svanisce.
  • 1:53 - 1:57
    Eppure, io l'ho incontrato quell'Altro.
  • 1:59 - 2:02
    Io, Eric de la Varenne e Claire Billet
  • 2:02 - 2:06
    siamo stati i primi occidentali
    a incontrare i talebani.
  • 2:06 - 2:10
    Claire ed io
    abbiamo dovuto indossare il burqa.
  • 2:10 - 2:13
    Così, per comunicare
    il mio punto di vista da dietro la retina,
  • 2:13 - 2:15
    faccio una cosa divertente.
  • 2:15 - 2:19
    Con il mio iPod metto a palla
    "Like a Virgin" di Madonna.
  • 2:19 - 2:22
    È la mia mia piccola rivincita.
  • 2:22 - 2:25
    Dopo aver percorso
    molta strada in silenzio
  • 2:25 - 2:28
    e in un caldo soffocante,
  • 2:28 - 2:34
    eccoli, infine: sono qui, sono loro.
  • 2:34 - 2:36
    I giovani combattenti
    si precipitano verso di noi
  • 2:36 - 2:40
    e ci accolgono
    con dolci e succhi di frutta,
  • 2:40 - 2:43
    poi si divertono
    a fare dei selfie con noi.
  • 2:43 - 2:47
    Ci mostrano
    il loro piccolo repertorio di inglese,
  • 2:47 - 2:50
    alla fine ci stendiamo tutti
    e poi, all'improvviso,
  • 2:50 - 2:53
    (musica)
  • 2:53 - 2:56
    ... la suoneria
    del cellulare di uno di loro.
  • 2:56 - 2:57
    (Risate)
  • 2:57 - 3:00
    Erano questi, i talebani?
  • 3:00 - 3:05
    Ciò che mi ha scioccato di più sono state
    le cose che avevano in comune
  • 3:05 - 3:10
    i giovani G.I. americani
    e i giovani combattenti insorti.
  • 3:10 - 3:13
    Così ho fatto la scelta,
    forse scioccante,
  • 3:13 - 3:16
    sconvolgente,
    ma che trovo pertinente,
  • 3:16 - 3:20
    di dare priorità
    alle similitudini di questi nemici.
  • 3:20 - 3:24
    Questi nemici che, però,
    non si considerano neanche più uomini.
  • 3:24 - 3:30
    Ma è una guerra
    e in guerra ci sono delle vittime.
  • 3:31 - 3:33
    Il 18 agosto 2008,
  • 3:33 - 3:38
    dieci soldati francesi e il loro fixer
    restano uccisi in un'imboscata a Ubzin.
  • 3:38 - 3:43
    Vengo inviata sul posto
    per coprire la parte afghana.
  • 3:43 - 3:46
    Per esperienza
    so che dopo ciascun attacco,
  • 3:46 - 3:49
    c'è una risposta aerea.
  • 3:49 - 3:53
    Tre villaggi vicini al luogo
    dell'imboscata sono stati bombardati.
  • 3:53 - 3:59
    Ci sono state delle vittime,
    delle vittime civili.
  • 4:00 - 4:03
    Devo andare sul posto,
  • 4:03 - 4:05
    ma la zona è controllata dai talebani,
  • 4:05 - 4:09
    quindi devo chieder loro l'autorizzazione
  • 4:09 - 4:11
    e, allora, mettiamoci all'opera:
  • 4:11 - 4:14
    un burqa, una lunga strada, una scorta
  • 4:14 - 4:18
    e poi la pista, ho paura.
  • 4:18 - 4:21
    E, all'improvviso, delle sagome
    si precipitano giù dalla collina
  • 4:21 - 4:23
    Sono loro...
  • 4:24 - 4:28
    Spiego al capo il mio progetto,
    ma lui rifiuta.
  • 4:28 - 4:34
    Insisto e poi noto che uno di loro
  • 4:34 - 4:37
    ha un'arma che sembra molto moderna.
  • 4:37 - 4:39
    Gli chiedo che cosa sia,
  • 4:39 - 4:45
    mi risponde che è una delle armi
    prese dai corpi dei soldati uccisi.
  • 4:47 - 4:49
    Senza saperlo,
  • 4:49 - 4:56
    mi trovo di fronte agli insorti
    responsabili dell'imboscata.
  • 4:58 - 5:02
    Per aver fatto le foto
    che avete appena visto,
  • 5:02 - 5:04
    sono stata minacciata di morte.
  • 5:04 - 5:07
    I miei genitori hanno ricevuto
    delle lettere orribili
  • 5:07 - 5:10
    e hanno anche perso degli amici.
  • 5:10 - 5:15
    Mi hanno accusata di aver pagato
    50 mila euro ai talebani.
  • 5:15 - 5:18
    È palesemente una stupidaggine
    e completamente irrealistico.
  • 5:18 - 5:23
    Da una parte, non si paga mai
    chi si fotografa, per ragioni etiche,
  • 5:23 - 5:27
    dall'altra, noi reporter non andiamo mai
    in giro con una tale somma.
  • 5:28 - 5:32
    Sono stata accusata
    di far loro propaganda.
  • 5:32 - 5:35
    Beh, non siamo sciocchi.
  • 5:35 - 5:37
    Quando un gruppo,
  • 5:37 - 5:39
    che siano i talebani
    o l'esercito stesso,
  • 5:39 - 5:42
    decide di dedicare
    del tempo a una giornalista,
  • 5:42 - 5:45
    è perché ha
    un messaggio da trasmettere.
  • 5:45 - 5:48
    Mi hanno anche accusata
    di essere antipatriottica
  • 5:48 - 5:51
    o di tradire il mio paese.
  • 5:51 - 5:55
    Perché? Perché ho osato
    mostrare il viso del nemico?
  • 5:56 - 6:00
    Io non penso di aver mancato
    di rispetto ai soldati caduti,
  • 6:00 - 6:04
    anche se capisco che possa
    essere stato difficile per le loro famiglie.
  • 6:04 - 6:08
    ma alcuni genitori mi hanno rigraziato
    perché avevano sete di verità,
  • 6:08 - 6:11
    anche se dolorosa.
  • 6:11 - 6:14
    In nessun caso,
    voglio provare a giustificare
  • 6:14 - 6:17
    le azioni ignobili commesse dai talebani.
  • 6:17 - 6:20
    Voglio solo darvi
    più informazioni possibile
  • 6:20 - 6:24
    affinché voi possiate giudicare
    con cognizione di causa.
  • 6:25 - 6:28
    È vero, sarebbe molto più semplice
  • 6:28 - 6:31
    vivere in un mondo dove
    ci siano solo buoni e cattivi,
  • 6:31 - 6:35
    ma è una guerra,
    e in guerra questo avviene di rado.
  • 6:35 - 6:38
    Una guerra non è né bianca né nera,
  • 6:38 - 6:40
    è sporca,
  • 6:40 - 6:41
    è grigia.
  • 6:42 - 6:45
    D'altra parte, queste zone grigie,
  • 6:45 - 6:48
    le ho incontrate in molti altri paesi.
  • 6:48 - 6:51
    In particolare, nel delta del Niger.
  • 6:51 - 6:53
    Una zona rovinata dal petrolio.
  • 6:53 - 6:57
    Non cresce più niente,
    né c'è più nulla da pescare,
  • 6:57 - 7:00
    mentre i monarchi locali
    si riempiono le tasche
  • 7:02 - 7:04
    È lì che è arrivato il MEND:
  • 7:04 - 7:07
    Movimento di Emancipazione
    del Delta del Niger.
  • 7:07 - 7:12
    Si nascondono fra le mangrovie
    e si danno ai rapimenti,
  • 7:12 - 7:14
    all'attacco
    di piattoforme petrolifere
  • 7:14 - 7:17
    e al controllo
    del mercato nero del petrolio.
  • 7:19 - 7:23
    Insieme a Manon Quérouil,
    la giornalista con cui lavoro,
  • 7:23 - 7:27
    avevamo molta voglia
    di incontrare Ateke,
  • 7:27 - 7:30
    uno dei grandi capi di coloro
    che si considerano moderni Robin Hood.
  • 7:30 - 7:34
    E poi, invece che in Robin Hood,
    come avete visto,
  • 7:34 - 7:38
    ci siamo imbattute piuttosto
    in un uomo grassottello senza carisma.
  • 7:39 - 7:44
    Stravaccato sul divano, ci ha accolte con
    una bottiglia di Veuve Cliquot tiepido.
  • 7:45 - 7:49
    Da un po' di tempo, per loro
    è tutto molto più semplice,
  • 7:49 - 7:52
    perché le compagnie petrolifere
    li pagano direttamente
  • 7:52 - 7:54
    per non essere attaccate.
  • 7:54 - 7:56
    All'improvviso sono pieni di soldi,
  • 7:56 - 7:59
    si annoiano ed ecco qui...
  • 7:59 - 8:02
    Le ragazze del posto,
    attratte dalla gallina dalle uova d'oro,
  • 8:02 - 8:04
    vengono a distrarre questi signori.
  • 8:04 - 8:10
    Tra l'altro, quest'uomo grassottello
    ha messo gli occhi sulla mia amica.
  • 8:10 - 8:11
    Ho dovuto fare
    la sorella maggiore
  • 8:11 - 8:15
    e dirgli che in Francia ci si sposa,
    prima di andare a letto con qualcuno.
  • 8:15 - 8:17
    Beh, mi è sembrato
    avesse qualche dubbio,
  • 8:17 - 8:20
    ma alla fine ha accettato
    di rimandarci in città
  • 8:20 - 8:22
    per andare a fare
    i nostri acquisti da ragazze.
  • 8:22 - 8:26
    Inutile dirvi che Ateke aspetta ancora
    la sua fidanzata sparita nel nulla.
  • 8:28 - 8:32
    Ateke, a lungo
    il nemico pubblico numero 1,
  • 8:32 - 8:37
    è oggi uno degli amici intimi
    del nuovo presidente
    Jonathan Goodluck
  • 8:37 - 8:41
    e, sembra, uno degli uomini
    più ricchi del paese.
  • 8:41 - 8:44
    Allora, invece di moderni Robin Hood,
  • 8:44 - 8:47
    si tratta di comuni banditi?
  • 8:47 - 8:50
    Il bianco e nero è per le fiabe,
  • 8:50 - 8:52
    la vita vera, invece, è a colori.
  • 8:52 - 8:53
    È più sconcertante,
  • 8:53 - 8:54
    è più complicata,
  • 8:54 - 8:57
    ma è più interessante.
  • 8:57 - 9:02
    D'altra parte, di situazioni complesse
    la Nigeria ne sa molto.
  • 9:02 - 9:06
    Ho potuto ancora rendermene conto
    durante un reportage nel nord,
  • 9:06 - 9:08
    sulle tracce di Boko Haram.
  • 9:09 - 9:13
    Manon ed io
    non abbiamo potuto incontrarli,
  • 9:13 - 9:16
    ma ci siamo rese conto
  • 9:16 - 9:18
    che le radici di Boko Haram
    erano molto più complesse
  • 9:18 - 9:21
    e molto più antiche
    di quanto apparissero.
  • 9:21 - 9:27
    Infatti, da più di dieci anni,
    una vera e propria guerra imperversa
  • 9:27 - 9:31
    tra l'esercito nigeriano e Boko Haram.
  • 9:31 - 9:35
    Ed è una guerra all'ultimo sangue dove
    vige occhio per occhio, dente per dente.
  • 9:35 - 9:38
    L'esercito nigeriano
    incendia delle madrasa,
  • 9:38 - 9:40
    Boko Haram brucia delle scuole.
  • 9:40 - 9:43
    L'esercito nigeriano
    rapisce donne e bambini
  • 9:43 - 9:46
    sospettati di essere legati
    a membri della setta,
  • 9:46 - 9:49
    Boko Haram rapisce delle ragazzine.
  • 9:50 - 9:52
    La verità è che il nord del paese
  • 9:52 - 9:55
    è stato completamente abbandonato
    dal governo del sud.
  • 9:56 - 10:01
    I nordisti, lasciati a loro stessi
    si sono sentiti sicuramente delusi.
  • 10:01 - 10:06
    Boko Haram ha saputo usare
    questo rancore per attirare i giovani,
  • 10:06 - 10:11
    e il comportamento quasi criminale
    di questo esercito corrotto
  • 10:11 - 10:13
    ha condotto a una serie di abomini
  • 10:13 - 10:16
    sempre più tragici.
  • 10:16 - 10:20
    Fino al rapimento, lo ricordiamo bene,
    delle 219 liceali,
  • 10:20 - 10:24
    ciò che ha finito
    per attirare la nostra attenzione.
  • 10:24 - 10:27
    Allora, capiamoci bene.
  • 10:27 - 10:29
    Niente di ciò che abbiamo avuto
    la possibilità di scoprire
  • 10:29 - 10:34
    giustifica il rapimento
    e la schiavitù di giovani ragazzine.
  • 10:34 - 10:38
    Incontrare il nemico,
    non vuol dire scusarlo,
  • 10:39 - 10:41
    e non voglio diventare
    portavoce dei talebani,
  • 10:41 - 10:44
    del MEND o di Boko Haram.
  • 10:44 - 10:46
    Non voglio assolutamente
    giustificare o scusare
  • 10:46 - 10:49
    le loro azioni ignobili.
  • 10:49 - 10:51
    Voglio solo farveli conoscere meglio
  • 10:51 - 10:57
    perché voi possiate pensare, sapendo,
    con cognizione di causa.
  • 10:57 - 10:59
    Perché credo che a volte,
  • 10:59 - 11:04
    conoscere meglio, capire meglio,
    significhi aiutare a risolvere
  • 11:04 - 11:07
    e che si sarebbero potuti
    evitare molti errori
  • 11:07 - 11:10
    con una maggiore conoscenza
    delle persone e del luogo.
  • 11:10 - 11:14
    Quindi possiamo vedere
    che il bianco e nero non funziona,
  • 11:14 - 11:15
    perché in Afghanistan,
  • 11:15 - 11:21
    i giovani che combattono da entrambe
    le parti non sono dopotutto così diversi.
  • 11:21 - 11:23
    Perché il MEND e altri Robin Hood
  • 11:23 - 11:26
    sono comuni briganti.
  • 11:26 - 11:31
    Perché le radici di Boko Haram
    sono molto più complesse.
  • 11:31 - 11:36
    Quindi, è vero che il bianco e nero
    è più bello, che è più elegante,
  • 11:36 - 11:39
    ma è semplicistico
    e soprattuto è falso.
  • 11:39 - 11:42
    Il colore è meno assoluto, è più sfumato,
  • 11:42 - 11:45
    ma è più vero.
  • 11:45 - 11:49
    È per questo che voglio continuare
    a farvi conoscere questi insorti,
  • 11:49 - 11:52
    questi rivoluzionari, questi terroristi,
  • 11:52 - 11:57
    perché voi possiate farvi un'idea
    con cognizione di causa.
  • 11:59 - 12:03
    Noi reporter siamo qui per questo
  • 12:03 - 12:06
    e a volte mettiamo
    a rischio la nostra vita.
  • 12:06 - 12:09
    Siamo qui
    per andare dove voi non potete,
  • 12:09 - 12:13
    per farvi vedere ciò che a volte
    voi non avete voglia di vedere.
  • 12:14 - 12:17
    Avete diritto alla verità,
    quindi esigetela.
  • 12:17 - 12:21
    (Applausi)
Title:
Fotografare la complessità del mondo | Véronique de Viguerie | TEDxParis
Description:

Dall'Afghanistan al delta del Niger, Véronique de Viguerie ha percorso in lungo e in largo i teatri di guerra del mondo intero, per comprenderne la complessità. Infatti, per lei, il mondo non può essere guardato solo in bianco e nero.

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Video Language:
French
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
12:25

Italian subtitles

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