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(da cancellare)
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[Gianni Thomas Manganelli 2/8/1991 - 3/30/2014]
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Il cordoglio è immenso per la nostra famiglia. Per i nostri amici. Per coloro
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che hanno visto crescere il nostro ragazzo stupendo, Gianni Manganelli.
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Il cordoglio è immenso anche per la comunità dei sordi,
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per la comunità universitaria e per la comunità cinematografica,
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la comunità dell'industria dei film.
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Perché lo rimpiangiamo tanto?
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Rimpiangiamo la sua anima gentile, il suo estro. Non solo
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il suo estro intellettuale, ma l'estro delicato e luminoso
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del suo cuore, e anche la sua preziosa dolcezza.
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La gente è fissata sul voler sapere "come" la sua vita è finita.
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Ma davvero, il modo della sua morte è insignificante.
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Quel che conta davvero è quel che ha causato - e quel che viene dopo -
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il momento in cui è successo. La fine della vita di Gianni
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è stata auto-inflitta.
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Perché? Per poter finalmente por fine
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al tormento che pativa e combatteva,
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e che aveva creduto di poter gestire in qualche modo da solo.
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Questo ha sconcertato la gente. Crescendo, era stato
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un ragazzo straordinario, bello, sano.
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Presentava l'essenza stessa del suo essere profondo, la sua natura.
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Ma poi le tenebre che l'avrebbero investito iniziarono
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a emergere, e alla fine oscurarono chi era, la sua vera natura.
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Cosa fossero esattamente quelle tenebre, tuttora non lo sappiamo
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ma a poco a poco, il vero Gianni fu imprigionato
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da queste lotte psicologiche, mentali ed emotive interne, da queste tenebre.
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