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Internet interspecie? Un'idea in corso d'opera.

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    Diana Reiss: Forse pensate di vedere
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    da una vetrata, un delfino che gioca girandosi su se stesso
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    ma in realtà ciò che state guardando
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    è un falso specchio con un delfino
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    che si guarda mentre gioca
    girandosi su se stesso.
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    Questo è un delfino che ha coscienza di sé.
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    Questo delfino ha coscienza di sé.
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    È un giovane delfino di nome Bayley.
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    L'intelligenza dei delfini è un argomento
    che mi interessa molto
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    da circa 30 anni.
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    Come possiamo studiare l'intelligenza
    di questa specie
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    così diversa da noi?
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    Ho usato uno strumento di ricerca molto semplice,
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    uno specchio, e abbiamo ottenuto
    delle informazioni straordinarie.
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    Immagini della mente di questi animali.
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    I delfini non sono gli unici animali non-umani,
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    in grado di riconoscersi allo specchio.
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    Pensavamo che questa fosse una prerogativa
    esclusivamente umana,
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    ma abbiamo appreso che anche le grandi scimmie, le specie più vicine all'uomo,
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    hanno questa capacità.
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    E poi l'abbiamo scoperta nei delfini,
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    e più tardi negli elefanti.
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    Abbiamo condotto questa ricerca nel mio laboratorio
    con delfini ed elefanti,
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    e recentemente è stata scoperta anche
    nella gazza ladra.
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    È interessante perché noi abbiamo accolto
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    la visione darwiniana di una continuità nell'evoluzione fisica,
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    una continuità fisica.
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    Ma siamo stati molto più riluttanti, più lenti
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    ad ammettere questa continuità sul piano cognitivo,
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    nelle emozioni, nelle coscienze degli altri animali.
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    Altri animali hanno coscienza di sé.
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    Provano emozioni. Sono consapevoli.
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    Sono stati condotti numerosi studi
    con molte specie
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    negli ultimi anni, che ci hanno dato prove tangibili
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    del pensiero e della coscienza degli animali,
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    animali così diversi da noi.
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    Non siamo i soli.
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    Non siamo gli unici ad avere queste capacità.
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    E spero, e questo è uno dei miei
    sogni più grandi,
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    che, con una sempre maggiore consapevolezza
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    della coscienza delle altre specie
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    e della nostra relazione con il resto del mondo animale,
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    riusciremo a rispettare e a proteggere gli animali
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    come essi meritano.
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    Questo è il mio desiderio che voglio presentarvi qui,
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    e spero di coinvolgervi in questa idea.
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    Ora vorrei tornare ai delfini,
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    perché è con questi animali che ho lavorato
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    molto da vicino
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    per oltre 30 anni.
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    E loro sono vere personalità.
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    Non sono persone, ma sono personalità
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    in tutti i sensi della parola.
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    E non si può pensare a una specie più diversa da noi del delfino.
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    Sono molto diversi da noi nella forma del corpo.
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    Sono radicalmente diversi.
    Vengono da un ambiente diverso.
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    Di fatto, ci separano 95 milioni di anni
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    di evoluzione divergente.
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    Guardate questo corpo.
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    Volendo fare un gioco di parole,
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    questi sono autentici non-terrestri.
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    Mi sono chiesta come potessimo interagire
    con questi animali.
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    Negli anni '80 ho sviluppato una tastiera subacquea.
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    Una tastiera touch-screen creata appositamente
    per loro.
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    Quello che volevo era dare ai delfini
    scelta e controllo.
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    Questi animali sono dei cervelloni,
    sono animali altamente sociali,
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    e ho pensato: se gli diamo scelta e controllo,
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    se possono colpire un simbolo su questa tastiera --
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    e tra l'altro, il tutto era collegato con la fibra ottica
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    da Hewlett-Packard con un computer Apple II.
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    Può sembrare preistoria, oggi,
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    ma a livello tecnologico era il meglio
    di cui disponevamo.
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    Quindi, i delfini potevano colpire un tasto,
    un simbolo,
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    sentivano un fischio generato dal computer,
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    e ottenevano un oggetto o un'attività da eseguire.
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    Ecco un breve video.
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    Questi sono Delphi e Pan, ora vedrete Delphi
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    colpire un tasto, per poi sentire un fischio generato
    dal computer -- (Fischio) --
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    e ricevere una palla. Quindi loro possono effettivamente chiedere ciò che vogliono.
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    Lo straordinario è che hanno studiato la tastiera da soli.
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    Non c'è stato alcun intervento da parte nostra.
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    Hanno studiato la tastiera.
    Ci hanno giocherellato.
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    Hanno capito come funzionava.
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    E hanno subito iniziato a imitare i suoni
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    che sentivano dalla tastiera.
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    Li imitavano da soli.
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    Oltre a questo, comunque, hanno iniziato a imparare
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    associazioni tra simboli, suoni
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    e oggetti.
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    Ciò che stavamo vedendo era un esempio di
    apprendimento autonomo,
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    e ora mi chiedo, invece, cosa possiamo fare
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    con le tecnologie odierne?
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    Come possiamo creare connessioni, nuove aperture
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    verso le e menti degli animali, con le tecnologie
    di cui disponiamo oggi?
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    Un giorno stavo pensando proprio a questo,
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    e ho ricevuto una telefonata da Peter.
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    Peter Gabriel: Io di mestiere
    produco rumori.
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    In una giornata fortunata,
    quel rumore è musica,
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    e vi voglio parlare un po'
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    della più straordinaria esperienza musicale
    che abbia mai fatto.
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    Io sono un ragazzo di campagna,
    sono cresciuto circondato dagli animali,
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    li guardavo negli occhi e mi chiedevo
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    che succede nella loro testa?
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    Così, da adulto,
    quando ho iniziato a leggere
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    degli eccezionali passi avanti
    con Penny Patterson e Koko,
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    con Sue Savage-Rumbaugh
    e Kanzi, Panbanisha,
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    Irene Pepperberg, Alex il pappagallo,
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    mi sono entusiasmato.
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    Quello che mi sembrava incredibile
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    era che loro sembravano molto più portati
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    a capire la nostra lingua
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    di quanto noi lo fossimo a capire la loro.
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    Lavoro con tanti musicisti
    di tutto il mondo
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    e spesso non parliamo la stessa lingua,
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    ma quando ci sediamo
    dietro ai nostri strumenti,
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    riusciamo immediatamente
    a comunicare e a emozionarci.
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    Ho iniziato a fare telefonate,
    e alla fine sono arrivato
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    a Sue Savage-Rumbaugh.
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    e lei mi ha invitato.
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    Sono andato da lei, e i bonobo
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    avevano potuto usare
    strumenti a percussione,
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    giocattoli musicali, ma mai una tastiera.
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    All'inizio si comportavano
    come i bambini.
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    la colpivano con il pugno,
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    poi ho chiesto, attraverso Sue,
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    se Panbanisha avesse potuto provare
    con un solo dito.
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    Sue Savage-Rumbaugh:
    Puoi suonare una canzoncina sulla pulizia?
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    Voglio sentire una canzoncina
    sulla pulizia.
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    Suona canzoncina tranquilla
    sulla pulizia.
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    PG: La pulizia era l'argomento del brano.
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    (Musica)
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    Io sono dietro, sto improvvisando.
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    Sì, è così che è iniziato tutto.
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    Sue la sta incoraggiando
    a continuare a suonare.
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    (Musica)
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    Lei scopre una nota che le piace,
  • 7:32 - 7:35
    trova l'ottava.
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    Non aveva mai visto una tastiera prima.
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    Belle terzine.
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    SSR: Brava, sei stata molto brava.
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    PG: È stata molto brava.
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    (Applauso)
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    Quella sera abbiamo iniziato a sognare
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    e abbiamo pensato:
    "Forse il più incredibile strumento
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    che l'uomo abbia mai creato è Internet,
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    e cosa può succedere se in qualche modo
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    riusciamo a trovare nuove interfacce,
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    interfacce audiovisive
    che possano permettere
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    a questi straordinari esseri senzienti
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    con cui condividiamo il pianeta,
    di accedere alla rete?
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    Sue Savage-Rumbaugh
    si è subito entusiasmata,
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    ha chiamato il suo amico Steve Woodruff,
  • 8:41 - 8:44
    e abbiamo iniziato a contattare
    un po' tutti coloro
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    che avevano lavorato nel campo
    offrendo ispirazione.
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    Ciò ci ha portato a conoscere Diana
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    e Neil.
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    Neil Gershenfeld: Grazie, Peter.
    PG: Grazie.
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    (Applausi)
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    NG: Peter mi ha contattato.
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    Mi ha fatto impazzire questo video.
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    Mi ha contattato parlandomi della sua idea
    di fare queste cose
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    non per la gente, ma per gli animali.
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    E mi ha colpito la storia di Internet.
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    Ecco com'era Internet appena nato:
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    potete chiamarlo l'Internet
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    dell'uomo bianco medievale,
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    per lo più dell'uomo bianco medievale.
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    Vint Cerf: (Ride)
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    (Risate)
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    NG: Io sono uno di quelli
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    Quando sono venuto per la prima volta a TED,
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    dove ho incontrato Peter, gli ho mostrato questo.
  • 9:30 - 9:33
    Questo è un server web da un dollaro,
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    e a quel tempo era qualcosa di enorme.
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    E la possibilità di creare un server con un dollaro
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    si è sviluppata in ciò che oggi conosciamo come
    l'Internet delle Cose,
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    che oggi è un settore con enormi potenzialità
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    per la sanità, per l'efficienza energetica.
  • 9:48 - 9:50
    Ed eravamo soddisfatti.
  • 9:50 - 9:51
    E allora Peter mi ha mostrato quello,
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    e ho capito che ci eravamo dimenticati qualcosa.
  • 9:52 - 9:55
    Il resto del pianeta.
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    Così abbiamo avviato questo progetto
    di Internet inter-specie.
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    Abbiamo iniziato a parlarne con TED
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    su come portare portare delfini, grandi scimmie
    ed elefanti
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    a TED, e abbiamo capito che non era possibile.
  • 10:05 - 10:07
    E allora porteremo voi da loro.
  • 10:07 - 10:09
    Se possiamo passare all'audio di questo computer,
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    siamo in videoconferenza con degli animali
    con capacità cognitive,
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    e ognuno di loro
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    si presenterà brevemente.
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    Se possiamo alzare anche questo, fantastico.
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    Allora, il primo luogo che incontreremo
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    è il Cameron Park Zoo a Waco, con gli orangotanghi.
  • 10:23 - 10:25
    Durante il giorno vivono all'esterno.
    Ora è notte lì.
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    Allora potete presentarvi?
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    Terri Cox: Ciao, sono Terri Cox
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    dal Cameron Park Zoo a Waco, Texas,
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    con me ci sono KeraJaan e Mei,
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    due dei nostri orangotanghi del Borneo.
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    Durante il giorno vivono in un bellissimo habitat grande e all'aperto
  • 10:44 - 10:47
    e di notte vengono qui,
  • 10:47 - 10:49
    nei loro alloggiamenti notturni,
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    dove possono godere di un clima controllato
  • 10:51 - 10:53
    e di un ambiente sicuro dove dormire.
  • 10:53 - 10:57
    Noi partecipiamo al programma per
    lo sviluppo di applicazioni per scimmie
  • 10:57 - 11:01
    Orangutan Outreach, e usiamo degli iPad
  • 11:01 - 11:03
    per stimolare e ispirare gli animali,
  • 11:03 - 11:04
    e per aumentare la consapevolezza
  • 11:04 - 11:07
    nei confronti di queste specie
    così gravemente in pericolo.
  • 11:07 - 11:11
    Con loro condividiamo il 97%
    del nostro DNA
  • 11:11 - 11:13
    e sono incredibilmente intelligenti,
  • 11:13 - 11:16
    per cui è veramente bello pensare
    a tutte le opportunità
  • 11:16 - 11:19
    che abbiamo grazie alla tecnologia e a Internet
  • 11:19 - 11:23
    per arricchire le loro vite e aprire il loro mondo.
  • 11:23 - 11:25
    Siamo veramente entusiasti all'idea
  • 11:25 - 11:27
    di creare un Internet tra le specie,
  • 11:27 - 11:32
    e K.J. ha gradito molto la conferenza.
  • 11:32 - 11:34
    NG: Ottimo. Quando abbiamo provato ieri sera,
  • 11:34 - 11:36
    si è divertito a guardare gli elefanti.
  • 11:36 - 11:39
    Il prossimo gruppo è costituito dai delfini
    del National Aquarium.
  • 11:39 - 11:42
    Prego.
  • 11:42 - 11:43
    Allison Ginsburg: Buonasera.
  • 11:43 - 11:44
    Mi chiamo Allison Ginsburg,
  • 11:44 - 11:47
    e viviamo a Baltimora al National Aquarium.
  • 11:47 - 11:51
    Con me ci sono tre dei nostri otto delfini
    Tursiope dell'Atlantico:
  • 11:51 - 11:54
    la ventenne Chesapeake, che è stata
    il primo delfino a nascere qui,
  • 11:54 - 11:57
    sua figlia Bayley, di quattro anni,
  • 11:57 - 12:00
    e la sua sorellastra Maya, di undici anni.
  • 12:00 - 12:02
    Qui al National Aquarium
  • 12:02 - 12:05
    puntiamo all'eccellenza nella cura degli animali,
  • 12:05 - 12:07
    per scopi di ricerca e di tutela.
  • 12:07 - 12:11
    I delfini sono piuttosto curiosi di sapere cosa sta
    succedendo qui stasera.
  • 12:11 - 12:13
    Non sono proprio abituati ad avere
    le videocamere qui
  • 12:13 - 12:14
    alle 8 di sera.
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    In più, puntiamo a portare avanti
  • 12:17 - 12:18
    diversi tipi di ricerche.
  • 12:18 - 12:21
    Come ha detto Diana, i nostri animali sono coinvolti
  • 12:21 - 12:24
    in diversi studi.
  • 12:35 - 12:38
    NG: Questi sono per te.
  • 12:38 - 12:40
    Ok, ottimo, grazie.
  • 12:40 - 12:43
    E il terzo gruppo, in Thailandia,
  • 12:43 - 12:48
    è Think Elephants.
    Prego, Josh.
  • 12:48 - 12:50
    Josh Plotnik: Ciao, il mio nome è Josh Plotnik,
  • 12:50 - 12:52
    sto con Think Elephants International,
  • 12:52 - 12:54
    qui nel Triangolo d'Oro della Thailandia
  • 12:54 - 12:57
    con gli elefanti della Golden Triangle Asian
    Elephant Foundation.
  • 12:57 - 13:00
    Abbiamo 26 elefanti qui,
  • 13:00 - 13:04
    e le nostre ricerche sono incentrate sull'evoluzione dell'intelligenza degli elefanti,
  • 13:04 - 13:07
    ma la nostra fondazione Think Elephants è dedita
  • 13:07 - 13:10
    a portare gli elefanti nelle aule
    in giro per il mondo
  • 13:10 - 13:12
    virtualmente, così come stiamo facendo ora,
    e a mostrare alla gente
  • 13:12 - 13:14
    quanto siano incredibili questi animali.
  • 13:14 - 13:16
    Siamo in grado di portare la telecamera sull'elefante,
  • 13:16 - 13:18
    di mettere il cibo nella bocca dell'elefante,
  • 13:18 - 13:21
    mostrare a tutti cosa succede nelle loro bocche,
  • 13:21 - 13:23
    e mostrare a tutti in tutto il mondo
  • 13:23 - 13:26
    quanto questi animali siano incredibili.
  • 13:26 - 13:28
    NG: Fantastico. Grazie Josh.
  • 13:28 - 13:30
    E ancora una volta, abbiamo costruito
    grandi relazioni
  • 13:30 - 13:33
    tra di loro, da quando abbiamo iniziato le prove.
  • 13:33 - 13:35
    A questo punto, se possiamo tornare
    all'altro computer,
  • 13:35 - 13:38
    stavamo iniziando a pensare a come integrare
  • 13:38 - 13:41
    il resto della biomassa del pianeta con Internet,
  • 13:41 - 13:43
    e siamo andati dalla persona più indicata
  • 13:43 - 13:46
    a cui possiamo pensare, che è Vint Cerf,
  • 13:46 - 13:49
    uno dei fondatori che ci ha dato Internet.
    Vint?
  • 13:49 - 13:51
    VC: Grazie, Neil.
  • 13:51 - 13:55
    (Applauso)
  • 13:55 - 14:00
    Tanto tempo fa in una galassia --- oops,
    ho sbagliato testo...
  • 14:00 - 14:03
    Quaranta anni fa, io e Bob Kahn
  • 14:03 - 14:04
    abbiamo progettato l'Internet.
  • 14:04 - 14:07
    Trent'anni fa, l'abbiamo avviato.
  • 14:07 - 14:10
    Solo l'anno scorso abbiamo avviato Internet
    in produzione.
  • 14:10 - 14:12
    Voi avete usato la versione sperimentale
  • 14:12 - 14:14
    negli ultimi 30 anni.
  • 14:14 - 14:17
    La versione di produzione usa gli IP
    in versione 6.
  • 14:17 - 14:22
    Ha 3,4 per 10 alla 38-esima
    terminazioni possibili.
  • 14:22 - 14:25
    Un numero che solo il Congresso può gradire.
    (Risate)
  • 14:25 - 14:29
    Ma che ci porta a cosa verrà dopo.
  • 14:29 - 14:32
    Quando io e Bob abbiamo progettato questo,
  • 14:32 - 14:35
    pensavamo di costruire un sistema
    per connettere i computer.
  • 14:35 - 14:37
    Quello che abbiamo scoperto velocemente
  • 14:37 - 14:40
    è che era un sistema per connettere le persone.
  • 14:40 - 14:43
    E quello che avete visto stasera
  • 14:43 - 14:47
    vi fa capire che non dovremmo dare
    l'esclusiva di questa rete
  • 14:47 - 14:49
    a una sola specie,
  • 14:49 - 14:53
    ma che anche altre specie intelligenti e senzienti
  • 14:53 - 14:55
    dovrebbero farne parte.
  • 14:55 - 14:58
    Questo è il sistema come appare oggi, tra l'altro.
  • 14:58 - 15:01
    Ecco come appare Internet ad un computer
  • 15:01 - 15:03
    che prova a capire
  • 15:03 - 15:05
    dove va il traffico di rete.
  • 15:05 - 15:07
    Questa immagine è generata da un programma
  • 15:07 - 15:10
    che guarda alla connettività di Internet,
  • 15:10 - 15:13
    e a come tutte le varie reti sono connesse.
  • 15:13 - 15:16
    Ci sono circa 400 mila reti, interconnesse,
  • 15:16 - 15:22
    gestite indipendentemente da 400 mila
    diverse agenzie
  • 15:22 - 15:23
    e l'unica ragione per cui tutto questo funziona
  • 15:23 - 15:27
    è che tutte usano lo stesso protocollo TCP/IP.
  • 15:27 - 15:29
    Sapete dove arriverà tutto questo.
  • 15:29 - 15:31
    L'Internet delle Cose ci dice
  • 15:31 - 15:36
    che molti dispositivi dotati di computer
  • 15:36 - 15:38
    stanno per diventare parte di questo sistema:
  • 15:38 - 15:40
    dispositivi che usate in casa,
  • 15:40 - 15:42
    che usate nel vostro ufficio,
  • 15:42 - 15:45
    che portate con voi o che usate in macchina.
  • 15:45 - 15:47
    Questo è l'Internet delle Cose che sta per arrivare.
  • 15:47 - 15:50
    Ciò che è importante di quello che queste persone
    stanno facendo
  • 15:50 - 15:53
    è che stanno iniziando a capire
  • 15:53 - 15:56
    come comunicare con le specie
  • 15:56 - 15:57
    non umane
  • 15:57 - 16:00
    ma che con noi condividono l'ambiente sensoriale.
  • 16:00 - 16:02
    Stiamo iniziando a capire che cosa significhi
  • 16:02 - 16:04
    comunicare con qualcosa
  • 16:04 - 16:06
    che non è solo un'altra persona.
  • 16:06 - 16:09
    Potete capire cosa succederà a breve.
  • 16:09 - 16:12
    Tutti i tipi possibili di esseri senzienti
  • 16:12 - 16:14
    possono essere interconnessi attraverso
    questo sistema,
  • 16:14 - 16:17
    e non vedo l'ora di vedere questi esperimenti
    mentre si realizzano.
  • 16:17 - 16:19
    Cosa succederà poi?
  • 16:19 - 16:22
    Vediamo.
  • 16:22 - 16:25
    Queste sono macchine che hanno bisogno
    di comunicare con macchine
  • 16:25 - 16:28
    e con le quali noi abbiamo bisogno di comunicare,
    e, con il passare del tempo,
  • 16:28 - 16:30
    dovremo imparare
  • 16:30 - 16:32
    come comunicare con i computer
  • 16:32 - 16:34
    e come fare in modo che i computer
    comunichino con noi
  • 16:34 - 16:36
    nel modo in cui siamo abituati
  • 16:36 - 16:39
    senza tastiere, senza mouse,
  • 16:39 - 16:41
    ma con parole e gesti
  • 16:41 - 16:44
    e con il linguaggio naturale umano con cui
    siamo abituati a comunicare.
  • 16:44 - 16:46
    Avremo bisogno che qualcosa tipo D-3BO
  • 16:46 - 16:50
    diventi il traduttore tra noi stessi
  • 16:50 - 16:52
    e alcune delle macchine con cui viviamo.
  • 16:52 - 16:54
    Adesso, c'è un progetto che è attualmente in corso
  • 16:54 - 16:56
    chiamato "Internet Interplanetario"
  • 16:56 - 16:59
    tra la Terra e Marte.
  • 16:59 - 17:02
    È attivo sulla Stazione Spaziale Internazionale.
  • 17:02 - 17:06
    È parte della sonda in orbita intorno al Sole
  • 17:06 - 17:07
    che si incontrerà con i due pianeti.
  • 17:07 - 17:10
    Quindi, il sistema interplanetario è avviato,
  • 17:10 - 17:11
    ma c'è un ultimo progetto,
  • 17:11 - 17:14
    che la Defense Advanced Research
    Projects Agency,
  • 17:14 - 17:16
    che finanziò l'ARPANET originaria,
  • 17:16 - 17:20
    che finanziò Internet, che ha finanziato
    l'architettura interplanetaria,
  • 17:20 - 17:23
    sta finanziando il progetto per una sonda
  • 17:23 - 17:27
    che arriverà alla stella più vicina a noi
    tra 100 anni.
  • 17:27 - 17:30
    Ciò significa che quello che stiamo imparando
  • 17:30 - 17:32
    grazie a queste interazioni con altre specie
  • 17:32 - 17:34
    ci insegnerà, alla fine,
  • 17:34 - 17:38
    come potremo interagire con un alieno
    da un altro pianeta.
  • 17:38 - 17:41
    Non vedo l'ora.
  • 17:41 - 17:48
    (Applauso)
  • 17:48 - 17:49
    June Cohen: Allora, prima di tutto, grazie,
  • 17:49 - 17:51
    vorrei farvi presente che quattro persone
  • 17:51 - 17:53
    che potrebbero parlarci per quattro giorni interi
  • 17:53 - 17:55
    sono riusciti a rimanere nei loro quattro minuti ciascuno,
  • 17:55 - 17:57
    e vi ringraziamo per questo,
  • 17:57 - 17:58
    Ho talmente tante domande,
  • 17:58 - 18:01
    ma forse poche cose pratiche che potrebbero
    essere di interesse per il pubblico.
  • 18:01 - 18:04
    State lanciando quest'idea qui a TED.
    PG: Oggi.
  • 18:04 - 18:05
    JC: Oggi. Questa è la prima volta che ne
    state parlando.
  • 18:05 - 18:07
    Ditemi un po' dove porterete questa idea.
  • 18:07 - 18:09
    Cosa succederà adesso?
  • 18:09 - 18:13
    PG: Penso che vorremmo coinvolgere il più alto
    numero possibile di persone
  • 18:13 - 18:15
    qui presenti nell'aiutarci,
  • 18:15 - 18:19
    penso a interfacce intelligenti che renderanno
    tutto questo possibile.
  • 18:19 - 18:20
    NG: Solo parlando meccanicamente,
  • 18:20 - 18:23
    c'è una infrastruttura web 501(c)(3)
  • 18:23 - 18:25
    ma non è ancora pronta ad essere attivata,
  • 18:25 - 18:27
    la stiamo per lanciare, contattateci
  • 18:27 - 18:29
    se volete informazioni.
  • 18:29 - 18:32
    Questa idea sarà -- in maniera molto simile
    a come funziona Internet --
  • 18:32 - 18:33
    una rete di reti,
  • 18:33 - 18:34
    che poi è il contributo principale di Vint,
  • 18:34 - 18:36
    sarà l'involucro per tutte queste iniziative,
  • 18:36 - 18:39
    che anche da sole sono fantastiche,
    per collegarle globalmente.
  • 18:39 - 18:41
    JC: Giusto, e avete già un indirizzo Internet
  • 18:41 - 18:42
    che possiamo già visitare?
  • 18:42 - 18:45
    NG: A breve.
    JC: A breve. Vi contatteremo appena sarà attivo.
  • 18:45 - 18:48
    E molto brevemente, tanto per chiarire.
  • 18:48 - 18:50
    Alcune persone potrebbero aver guardato il video
    che ci avete mostrato
  • 18:50 - 18:52
    e potrebbero avere pensato "E' solo una webcam".
  • 18:52 - 18:53
    Cos'ha di speciale?
  • 18:53 - 18:54
    Se potete parlare solo un momento
  • 18:54 - 18:56
    di quanto volete andare oltre.
  • 18:56 - 19:00
    NG: Questa è una infrastruttura video scalabile
  • 19:00 - 19:02
    non per pochi verso pochi
    ma per molti verso molti,
  • 19:02 - 19:05
    così da ingrandirsi per condividere video
    in modo simmetrico
  • 19:05 - 19:08
    e contenuti tra questi siti in tutto il mondo.
  • 19:08 - 19:11
    C'è tanto ricalcolo del segnale alle spalle,
  • 19:11 - 19:14
    non per uno verso tanti, ma per tanti verso tanti.
  • 19:14 - 19:15
    JC: Bene, e invece sul piano pratico,
  • 19:15 - 19:17
    a quali tecnologie state guardando per iniziare?
  • 19:17 - 19:20
    Avete detto che la tastiera giocherà un ruolo chiave.
  • 19:20 - 19:23
    DR: Stiamo provando a sviluppare uno schermo tattile interattivo per i delfini.
  • 19:23 - 19:26
    È un po' la continuazione del lavoro
    già condotto in passato,
  • 19:26 - 19:29
    e abbiamo appena avuto i nostri primi fondi per questo,
  • 19:29 - 19:30
    per cui è il nostro primo progetto.
  • 19:30 - 19:32
    JC: Prima della conferenza, quindi.
    DR: Sì.
  • 19:32 - 19:33
    JC: Wow. Ben fatto!
  • 19:33 - 19:36
    Ok, grazie mille di essere stati con noi.
  • 19:36 - 19:38
    È davvero un piacere avervi avuto sul palco.
  • 19:38 - 19:39
    DR: Grazie.
    VC: Grazie.
  • 19:39 - 19:45
    (Applausi)
Title:
Internet interspecie? Un'idea in corso d'opera.
Speaker:
Diana Reiss, Peter Gabriel, Neil Gershenfeld and Vint Cerf
Description:

Grandi scimmie, delfini ed elefanti sono animali con straordinarie abilità comunicative. Può la rete di internet essere estesa anche a specie come loro? È quello che sta progettando un gruppo di grandi pensatori come Diana Reiss (ricercatrice nel campo dei delfini), Peter Gabriel (cantante), Neil Gershenfeld (precursore dell'internet delle cose) e Vint Cerf (uno dei padri di internet).

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
20:01
  • Caro penso che sia meglio tradurre Grooming come ammaestrare o addestrare. Perché la musica parla di addestrare gli animali.

Italian subtitles

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