La mia vita in caratteri
-
0:01 - 0:02Scrivere con la tastiera è una cosa
-
0:02 - 0:04che facciamo spessissimo.
-
0:04 - 0:05In gran parte del mondo
-
0:05 - 0:07è una cosa assolutamente inevitabile.
-
0:07 - 0:10Ma a pochi consumatori interessa sapere
-
0:10 - 0:12da dove viene un particolare carattere
-
0:12 - 0:15o chi lo ha progettato e quando,
-
0:15 - 0:19se c'è un'azione umana che ha contribuito
-
0:19 - 0:21alla sua creazione,
se si è semplicemente materializzato -
0:21 - 0:25dall'etere del software.
-
0:25 - 0:29Ma io devo preoccuparmi di queste cose,
-
0:29 - 0:30è il mio lavoro.
-
0:30 - 0:32Sono una delle poche persone
-
0:32 - 0:34che si arrabbia terribilmente
-
0:34 - 0:37per la spaziatura sbagliata tra la T e la E
-
0:37 - 0:39che vedete lì.
-
0:39 - 0:40Devo togliere questa slide.
-
0:40 - 0:42Non la sopporto. Neanche Chris.
-
0:42 - 0:44Ecco. Bene.
-
0:44 - 0:46Il mio intervento riguarda il collegamento
-
0:46 - 0:49tra la tecnologia
e la progettazione dei caratteri. -
0:49 - 0:52La tecnologia è cambiata
-
0:52 - 0:55molte volte da quando
ho iniziato a lavorare: -
0:55 - 0:59foto, digitale, desktop, schermo, web.
-
0:59 - 1:01Ho dovuto sopravvivere
a questi cambiamenti e cercare -
1:01 - 1:04di capire le implicazioni
in quello che faccio -
1:04 - 1:05nel design.
-
1:05 - 1:10Questa diapositiva riguarda
l'effetto degli strumenti sulla forma. -
1:10 - 1:13Le due lettere, le due K,
-
1:13 - 1:17quella alla vostra sinistra,
la mia destra, è moderna, -
1:17 - 1:18fatta al computer.
-
1:18 - 1:20Tutte le linee rette
sono maledettamente dritte. -
1:20 - 1:23Le curve hanno quella specie
di uniformità matematica -
1:23 - 1:27che la formula di Bézier impone.
-
1:27 - 1:29A destra, ancient Gothic
-
1:29 - 1:33intagliato a mano
nel resistente acciaio. -
1:33 - 1:35Nessuna delle linee dritte
è veramente dritta. -
1:35 - 1:38Le curve sembrano sottili.
-
1:38 - 1:42Ha quella scintilla di mano umana
-
1:42 - 1:44che la macchina o il programma
-
1:44 - 1:46non potranno mai a catturare.
-
1:46 - 1:48Che contrasto.
-
1:48 - 1:51Ho detto una bugia.
-
1:51 - 1:54Una bugia a TED. Mi dispiace.
-
1:54 - 1:56Entrambi sono stati realizzati
al computer, -
1:56 - 1:58stesso programma, stesse curve di Bézier,
-
1:58 - 1:59stesso formato del carattere.
-
1:59 - 2:02Quello alla vostra sinistra
-
2:02 - 2:04è stato realizzato
da Zuzana Licko alla Emigre, -
2:04 - 2:06e l'altro l'ho fatto io.
-
2:06 - 2:09Lo strumento è lo stesso,
eppure le lettere sono diverse. -
2:09 - 2:11Le lettere sono diverse
-
2:11 - 2:12perché i designer sono diversi.
-
2:12 - 2:15Tutto qui. Zuzana voleva
che avesse questo aspetto. -
2:15 - 2:18Io volevo che il mio avesse quest'altro.
Fine della storia. -
2:18 - 2:20I caratteri sono molto adattabili.
-
2:20 - 2:24Contrariamente alle arti figurative,
come la scultura o l'architettura, -
2:24 - 2:27i caratteri nascondono i propri metodi.
-
2:27 - 2:30Io mi considero un designer industriale.
-
2:30 - 2:31La cosa che progetto viene prodotta,
-
2:31 - 2:33e ha una funzione:
-
2:33 - 2:35essere letta, trasmettere significato.
-
2:35 - 2:37Ma c'è di più.
-
2:37 - 2:39C'è anche una sorta di elemento estetico.
-
2:39 - 2:41Cosa rende queste due lettere diverse
-
2:41 - 2:44per le diverse interpretazioni di designer diversi?
-
2:44 - 2:46Cosa dà al lavoro di alcuni designer
-
2:46 - 2:49una specie
di stile personale caratteristico, -
2:49 - 2:52come potreste trovarlo
nel lavoro di uno stilista, -
2:52 - 2:55un designer di auto, chiunque?
-
2:55 - 2:57Ci sono stati casi, devo ammetterlo,
-
2:57 - 2:58in cui come designer
-
2:58 - 3:01ho sentito l'influenza della tecnologia.
-
3:01 - 3:04Questo è della metà degli anni '60,
-
3:04 - 3:06il passaggio dai caratteri tipografici
in metallo alla foto, -
3:06 - 3:08da caldo a freddo.
-
3:08 - 3:09Ha portato alcuni benefici
-
3:09 - 3:12ma anche un particolare inconveniente:
-
3:12 - 3:15un sistema di spaziatura che forniva
-
3:15 - 3:19solo 18 unità discrete su cui disporre
-
3:19 - 3:22le lettere.
-
3:22 - 3:24All'epoca mi fu chiesto di progettare
-
3:24 - 3:26una serie di caratteri compatti senza grazie
-
3:26 - 3:29con più varianti possibili
-
3:29 - 3:33all'interno di questo schema da 18 unità.
-
3:33 - 3:35Facendo un calcolo veloce,
-
3:35 - 3:38mi resi conto che ne potevo fare solo tre
-
3:38 - 3:42dal design simile. Eccoli qui.
-
3:42 - 3:44In Helvetica Compressed, Extra Compressed,
-
3:44 - 3:48e Ultra Compressed,
questo sistema rigido di 18 unità -
3:48 - 3:50mi limitava molto.
-
3:50 - 3:51In qualche modo determinava
le proporzioni -
3:51 - 3:54del design.
-
3:54 - 3:58Ecco i caratteri,
almeno quelli in minuscolo. -
3:58 - 4:00Li guardate e dite,
-
4:00 - 4:04"Povero Matthew, ha dovuto
affrontare un problema, -
4:04 - 4:07e per Dio, lo si vede dai risultati."
-
4:07 - 4:09Spero di no.
-
4:09 - 4:11Se dovessi fare lo stesso lavoro oggi,
-
4:11 - 4:14invece di avere 18 spazi
-
4:14 - 4:17ne avrei 1000.
-
4:17 - 4:19Chiaramente potrei fare più varianti,
-
4:19 - 4:24ma questi tre membri
della stessa famiglia sarebbero migliori? -
4:24 - 4:26È difficile da dire senza farlo,
-
4:26 - 4:28ma non sarebbero migliori
in una proporzione -
4:28 - 4:31di 1000 a 18,
ve lo posso assicurare. -
4:31 - 4:33Il mio istinto mi dice
che qualunque miglioramento -
4:33 - 4:36sarebbe di poco conto,
perché sono stati progettati -
4:36 - 4:39in funzione del sistema
a cui dovevano adattarsi, -
4:39 - 4:41e come dicevo,
i caratteri sono molto adattabili. -
4:41 - 4:44Nascondono veramente i propri metodi.
-
4:44 - 4:46Tutti i designer industriali
lavorano con dei vincoli. -
4:46 - 4:49Questa non è arte figurativa.
-
4:49 - 4:51La domanda è: un vincolo
-
4:51 - 4:53porta a un compromesso?
-
4:53 - 4:55Accettando un vincolo
-
4:55 - 4:57si lavora con standard inferiori?
-
4:57 - 4:59Non credo, in più
sono sempre stato incoraggiato -
4:59 - 5:02da una cosa che disse Charles Eames.
-
5:02 - 5:03Disse che era consapevole di lavorare
-
5:03 - 5:04entro certi limiti,
-
5:04 - 5:07ma di non dover
accettare compromessi. -
5:07 - 5:10La distinzione tra un vincolo
-
5:10 - 5:12e un compromesso
è ovviamente molto sottile, -
5:12 - 5:18ma è centrale nel mio modo di lavorare.
-
5:18 - 5:21Vi ricordate questa esperienza di lettura?
-
5:21 - 5:22L'elenco del telefono. Vi lascio la slide
-
5:22 - 5:27in modo che possiate godervi la nostalgia.
-
5:27 - 5:30Questo proviene dalle prime prove,
fatte a metà degli anni '70, -
5:30 - 5:32del carattere Bell Centennial
che ho progettato -
5:32 - 5:34per gli elenchi del telefono americani,
-
5:34 - 5:37ed è stata la mia prima esperienza
con i caratteri digitali, -
5:37 - 5:41e un gran bel battesimo.
-
5:41 - 5:43Progettato per gli elenchi del telefono,
come dicevo, -
5:43 - 5:46da stampare in piccolissime dimensioni
su carta di giornale -
5:46 - 5:49su rotative ad alta velocità
-
5:49 - 5:51con inchiostro fatto
di cherosene e nerofumo. -
5:51 - 5:55Non è un ambiente ospitale
-
5:55 - 5:59per un designer tipografico.
-
5:59 - 6:00La sfida era quella
di progettare un carattere -
6:00 - 6:02che potesse dare
il massimo delle prestazioni -
6:02 - 6:07in queste avverse
condizioni di produzione. -
6:07 - 6:10Come dicevo, eravamo
agli albori della tipografia digitale. -
6:10 - 6:12Dovevo disegnare ogni carattere a mano
-
6:12 - 6:14su carta millimetrata --
-
6:14 - 6:16c'erano quattro tipi del Bell Centennial --
-
6:16 - 6:19pixel per pixel,
per poi codificarli in grafica raster -
6:19 - 6:20per la tastiera.
-
6:20 - 6:25Ci sono voluti due anni,
ma ho imparato molto. -
6:25 - 6:26Queste lettere sembrano masticate
-
6:26 - 6:28da un cane o qualcosa di simile
-
6:28 - 6:30ma i pixel mancanti nelle intersezioni
-
6:30 - 6:31tra i tratti o nelle biforcazioni
-
6:31 - 6:35sono il risultato
del mio studio sugli effetti -
6:35 - 6:38dell'inchiostro che si propaga
su carta di bassa qualità -
6:38 - 6:41e reagisce, modificando
il carattere di conseguenza. -
6:41 - 6:44Questi strani artefatti
sono progettati per compensare -
6:44 - 6:47gli effetti indesiderati
-
6:47 - 6:50del processo di produzione e di scala.
-
6:50 - 6:52All'inizio, AT&T voleva
-
6:52 - 6:56stampare l'elenco del telefono
in Helvetica, -
6:56 - 6:57ma come disse
il mio amico Erik Spiekermann -
6:57 - 7:00nel film Helvetica, se lo avete visto,
-
7:00 - 7:02le lettere in Helvetica
sono state progettate per essere -
7:02 - 7:05più simili possibile l'una all'altra.
-
7:05 - 7:08Non è la ricetta giusta
per la leggibilità su piccole dimensioni. -
7:08 - 7:10Appare molto elegante su una slide.
-
7:10 - 7:13Ho dovuto differenziare le forme
-
7:13 - 7:16dei numeri il più possibile
nel Bell Centennial -
7:16 - 7:18aprendo in qualche modo le forme,
come potete vedere -
7:18 - 7:21nella parte bassa della slide.
-
7:21 - 7:23Siamo a metà degli anni '80,
-
7:23 - 7:26gli albori della tipografia digitale,
-
7:26 - 7:28la tecnologia vettoriale.
-
7:28 - 7:30C'era un problema all'epoca
-
7:30 - 7:32con la dimensione dei caratteri,
-
7:32 - 7:35ovvero la quantità di dati
necessari a trovare -
7:35 - 7:40e memorizzare un carattere nel computer.
-
7:40 - 7:42Limitava il numero di caratteri
che si potevano avere -
7:42 - 7:45nel sistema in una volta sola.
-
7:45 - 7:49Feci un'analisi dei dati,
-
7:49 - 7:51e scoprii che un tipico carattere con grazie
-
7:51 - 7:53che vedete a sinistra
-
7:53 - 7:55aveva bisogno del doppio dei dati
-
7:55 - 7:57di uno senza grazie
come quello al centro -
7:57 - 8:00a causa di tutti i punti necessari
-
8:00 - 8:04per definire le eleganti curve
dei saliente delle grazie. -
8:04 - 8:07I numeri nella parte bassa della slide
-
8:07 - 8:09rappresentano la quantità di dati
-
8:09 - 8:13necessari per memorizzare ogni carattere.
-
8:13 - 8:15Quelli senza grazie, in mezzo,
-
8:15 - 8:18senza le grazie, occupavano meno spazio,
-
8:18 - 8:2081 rispetto a 151.
-
8:20 - 8:24"Aha", ho pensato.
"Gli ingegneri hanno un problema. -
8:24 - 8:26Designer in soccorso."
-
8:26 - 8:29Creai un carattere con grazie,
che vedete a destra, -
8:29 - 8:30senza grazie curve.
-
8:30 - 8:33Le resi poligonali,
a partire da segment dritti, -
8:33 - 8:35con salienti smussati.
-
8:35 - 8:39E guardate, economici
quanto uno senza grazie. -
8:39 - 8:42Si chiama Charter, a destra.
-
8:42 - 8:44Andai dal capo ingegnere
-
8:44 - 8:46con i miei numeri, e dissi orgoglioso,
-
8:46 - 8:48"Ho risolto il problema."
-
8:48 - 8:52"Oh", mi disse. "Quale problema?"
-
8:52 - 8:53E dissi, "Be', sa, il problema
-
8:53 - 8:57dell'enorme quantità di spazio
richiesta dai caratteri senza grazie." -
8:57 - 9:00"Oh", mi disse. "Abbiamo risolto
il problema la settimana scorsa. -
9:00 - 9:03Abbiamo scritto una routine
di compattazione che riduce -
9:03 - 9:05la dimensione dei caratteri
di un ordine di grandezza. -
9:05 - 9:07Si possono avere nel sistema quanti caratteri
-
9:07 - 9:09si vuole."
-
9:09 - 9:11"Bene, grazie di avermelo detto", risposi.
-
9:11 - 9:13Tutto in fumo di nuovo.
-
9:13 - 9:15Ero rimasto con una soluzione di design
-
9:15 - 9:19per un problema tecnico inesistente.
-
9:19 - 9:22Ma qui la storia
si fa interessante per me. -
9:22 - 9:25Non ho buttato via il mio progetto,
-
9:25 - 9:26offeso.
-
9:26 - 9:28Ho insistito.
-
9:28 - 9:30Quello che era iniziato
come un esercizio tecnico -
9:30 - 9:33è diventato un esercizio estetico.
-
9:33 - 9:36In altre parole, ero arrivato
ad apprezzare quel carattere. -
9:36 - 9:38Non importa come è stato creato.
Chi se ne frega. -
9:38 - 9:41Mi piaceva il design di per sé.
-
9:41 - 9:43La forme semplificate di Charter
-
9:43 - 9:45gli davano una sorta di qualità chiara
-
9:45 - 9:47e una sobria asciuttezza
-
9:47 - 9:49che in qualche modo mi piaceva.
-
9:49 - 9:52In tempi di innovazioni tecnologiche,
-
9:52 - 9:54i designer vogliono essere influenzati
-
9:54 - 9:55da quello che c'è nell'aria.
-
9:55 - 9:58Vogliamo reagire.
Vogliamo essere spinti -
9:58 - 10:01a esplorare qualcosa di nuovo.
-
10:01 - 10:04Charter è quasi una parabola per me.
-
10:04 - 10:08Alla fine, non c'era nessun
collegamento causale o forzato -
10:08 - 10:11tra la tecnologia e il design di Charter.
-
10:11 - 10:15Avevo frainteso la tecnologia.
-
10:15 - 10:18La tecnologia mi suggeriva qualcosa,
-
10:18 - 10:20ma non mi forzava la mano,
-
10:20 - 10:23e credo che accada molto spesso.
-
10:23 - 10:25Gli ingegneri sono molto intelligenti,
-
10:25 - 10:27e nonostante l'occasionale frustrazione
-
10:27 - 10:28dell'essere meno intelligente di loro,
-
10:28 - 10:30mi è sempre piaciuto lavorarci insieme
-
10:30 - 10:32e imparare da loro.
-
10:32 - 10:35A proposito, a metà degli anni '90,
-
10:35 - 10:37iniziai a parlare
con quelli della Microsoft -
10:37 - 10:40dei caratteri a schermo.
-
10:40 - 10:42Fino a quel punto,
tutti i caratteri a schermo -
10:42 - 10:45erano stati adattati
da caratteri di stampa -
10:45 - 10:47esistenti, naturalmente.
-
10:47 - 10:50Ma Microsoft previde correttamente
-
10:50 - 10:52il movimento, il fuggi fuggi
-
10:52 - 10:55verso la comunicazione elettronica,
-
10:55 - 10:57verso la lettura e scrittura su schermo
-
10:57 - 11:00con il risultato stampato
che diventa in qualche modo -
11:00 - 11:02di secondaria importanza.
-
11:02 - 11:06Le priorità a quel punto
stavano cambiando. -
11:06 - 11:08Volevano una piccola gamma di caratteri
-
11:08 - 11:11che non fossero adattati,
ma progettati per lo schermo -
11:11 - 11:14per far fronte ai problemi dello schermo,
-
11:14 - 11:18ossia l'evoluzione della risoluzione.
-
11:18 - 11:21Dissi a Microsoft
che un carattere progettato -
11:21 - 11:23per una particolare tecnologia
-
11:23 - 11:26è un carattere che auto-invecchia.
-
11:26 - 11:28Ho progettato molti caratteri in passato
-
11:28 - 11:32voluti per mitigare problemi tecnici.
-
11:32 - 11:35Grazie agli ingegneri,
i problemi tecnici sono spariti. -
11:35 - 11:37E così i miei caratteri.
-
11:37 - 11:40Era solo una misura temporanea.
-
11:40 - 11:42Microsoft tornò indietro per dire che
-
11:42 - 11:43i monitor di computer a buon mercato
-
11:43 - 11:45con risoluzioni migliori
-
11:45 - 11:47sarebbero arrivati
solo una decina di anni dopo. -
11:47 - 11:50Quindi pensai: un decennio, non è male,
-
11:50 - 11:52è più che una misura temporanea.
-
11:52 - 11:54Mi convinsero,
-
11:54 - 11:57e ci mettemmo al lavoro
su quelli che sarebbero diventati -
11:57 - 11:58Verdana e Georgia,
-
11:58 - 12:01per la prima volta
non lavorando su carta -
12:01 - 12:04ma direttamente sullo schermo
a livello di pixel. -
12:04 - 12:08All'epoca, gli schermi erano binari.
-
12:08 - 12:11Il pixel era acceso o spento.
-
12:11 - 12:14Qui vedete i contorni di una lettera,
-
12:14 - 12:16la H maiuscola,
-
12:16 - 12:18che è la linea nera sottile,
il contorno, -
12:18 - 12:21ossia come viene memorizzata
-
12:21 - 12:23superimposta sulla bitmap,
-
12:23 - 12:25l'area grigia,
-
12:25 - 12:27che è quello
che viene visualizzato a schermo. -
12:27 - 12:30La bitmap viene rasterizzata
dal contorno. -
12:30 - 12:32Qui in una H maiuscola,
fatta tutte di linee rette, -
12:32 - 12:34le due sono quasi in perfetta sincronia
-
12:34 - 12:39sulla griglia cartesiana.
-
12:39 - 12:42Non è così invece per la O.
-
12:42 - 12:45Sembra più una costruzione di mattoni
che il design di un carattere, -
12:45 - 12:48ma credetemi, questa è
una buona bitmap di una O, -
12:48 - 12:50per il semplice motivo
che è simmetrica, -
12:50 - 12:52sia sull'asse x che sull'asse y.
-
12:52 - 12:55In una bitmap binaria, non si può
-
12:55 - 12:57chiedere di più.
-
12:57 - 12:59Qualche volta faccio
-
12:59 - 13:01tre o quattro versioni diverse
di una lettera difficile -
13:01 - 13:03come una a minuscola,
-
13:03 - 13:06e poi faccio un passo indietro
per scegliere la migliore. -
13:06 - 13:09Be', non c'era migliore,
-
13:09 - 13:11quindi il giudizio del designer entra
-
13:11 - 13:12nel cercare di decidere
-
13:12 - 13:15qual è la meno peggio.
-
13:15 - 13:18È un compromesso?
-
13:18 - 13:19Non per me, se lavorate
-
13:19 - 13:23con gli standard più elevati
che la tecnologia permette, -
13:23 - 13:25nonostante gli standard siano
-
13:25 - 13:27meno che ideali.
-
13:27 - 13:29Riuscirete forse a vedere in questa slide
-
13:29 - 13:31due diverse bitmap di un carattere.
-
13:31 - 13:33La "a" in alto, credo,
-
13:33 - 13:35è migliore della "a" in basso,
-
13:35 - 13:37ma non è comunque perfetta.
-
13:37 - 13:39Forse vedete meglio l'effetto
-
13:39 - 13:42se la riduciamo. Magari no.
-
13:42 - 13:45Sono un pragmatico, non un idealista,
-
13:45 - 13:46per necessità.
-
13:46 - 13:48Per un certo tipo di temperamento,
-
13:48 - 13:50c'è un certo tipo di soddisfazione
-
13:50 - 13:54nel fare qualcosa
che non può essere perfetto -
13:54 - 13:57ma si può ancora fare
al meglio delle proprie capacità. -
13:57 - 14:02Ecco la H minuscola in Georgia corsivo.
-
14:02 - 14:05La bitmap sembra
frastagliata e irregolare. -
14:05 - 14:06È frastagliata e irregolare.
-
14:06 - 14:08Ma ho scoperto, facendo esperimenti,
-
14:08 - 14:12che c'è un'inclinazione ottimale,
-
14:12 - 14:14per il corsivo su schermo
-
14:14 - 14:16in modo che i tratti si spezzino bene
-
14:16 - 14:18al confine tra i pixel.
-
14:18 - 14:21Guardate questo esempio come,
seppure frastagliato, -
14:21 - 14:23le gambe sinistre e destre
-
14:23 - 14:25si spezzino allo stesso livello.
-
14:25 - 14:29È una vittoria. Va bene.
-
14:29 - 14:32E ovviamente,
a maggiori profondità, -
14:32 - 14:34non c'è molta scelta.
-
14:34 - 14:39Questa è una S,
nel caso ve lo steste chiedendo. -
14:39 - 14:41Sono passati 18 anni
-
14:41 - 14:44da quando Verdana e Georgia
furono pubblicati. -
14:44 - 14:46Microsoft aveva assolutamente ragione,
-
14:46 - 14:48ci sono voluti 10 anni buoni,
-
14:48 - 14:50ma gli schermi ora hanno
-
14:50 - 14:53una migliore risoluzione spaziale,
-
14:53 - 14:56e una risoluzione fotometrica
molto migliore -
14:56 - 15:00grazie all'antialasing e così via.
-
15:00 - 15:03Ora che la loro missione è compiuta,
-
15:03 - 15:05significa la scomparsa
-
15:05 - 15:07dei caratteri da schermo che ho progettato
-
15:07 - 15:10per gli schermi di allora?
-
15:10 - 15:13Sopravviveranno agli schermi ora obsoleti
-
15:13 - 15:15e alla marea di nuovi caratteri web
-
15:15 - 15:17che entrano sul mercato?
-
15:17 - 15:18Oppure si sono ritagliati
-
15:18 - 15:21la loro nicchia evolutiva
-
15:21 - 15:24indipendente dalla tecnologia?
-
15:24 - 15:26In altre parole, sono stati assorbiti
-
15:26 - 15:29dalla tipografia tradizionale?
-
15:29 - 15:33Non sono sicuro, ma hanno fatto
molta strada fino ad ora. -
15:33 - 15:3618 anni è una bella età
per qualunque cosa -
15:36 - 15:38con il tasso di deperibilità di oggi,
-
15:38 - 15:40quindi non mi lamento.
-
15:40 - 15:42Grazie.
-
15:42 - 15:45(Applausi)
- Title:
- La mia vita in caratteri
- Speaker:
- Matthew Carter
- Description:
-
Prendete un libro, una rivista o lo schermo, e molto probabilmente vi capiterà di vedere caratteri progettati da Matthew Carter. In questo affascinante intervento, l'uomo che sta dietro a caratteri come Verdana, Georgia e Bell Centennial (progettato solo per gli elenchi del telefono, ve li ricordate?), ci fa fare un giro della sua carriera concentrata su ogni singolo pixel di ogni lettera di ogni carattere.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 16:01
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Aldo Terminiello accepted Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Anna Cristiana Minoli commented on Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Aldo Terminiello edited Italian subtitles for My life in typefaces | ||
Aldo Terminiello edited Italian subtitles for My life in typefaces |
Anna Cristiana Minoli
Attenti alla lunghezza dei sottotitoli e alla velocità di lettura. In questo video ci sono indicazioni su come comportarsi e se necessario compattare i sottotitoli
https://www.youtube.com/watch?v=yvNQoD32Qqo
Ciao