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Andreas Schleicher: Utilizziamo i dati per costruire scuole migliori

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    L'apertura radicale è ancora un futuro lontano
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    nel campo dell'istruzione scolastica.
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    Facciamo una tale fatica a capire
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    che l'istruzione non è un luogo, ma un'attività.
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    Ma voglio raccontarvi la storia del PISA,
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    il test dell'OCSE per misurare la conoscenza e le capacità
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    dei quindicenni in tutto il mondo,
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    ed è veramente una storia di come i confronti internazionali
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    hanno globalizzato il campo dell'istruzione che di solito consideriamo
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    una questione di politica interna.
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    Guardate il mondo com'era negli anni '60,
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    in termini di proporzione di persone
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    che avevano terminato il liceo.
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    Vedete gli Stati Uniti davanti a tutti gli altri,
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    e gran parte del successo economico degli Stati Uniti
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    deriva dal suo vantaggio di lunga data
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    come motore primo nell'istruzione.
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    Ma negli anni 70, alcuni paesi li hanno raggiunti.
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    Negli anni 80, l'espansione globale
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    del gruppo di talento ha continuato.
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    E il mondo non si è fermato negli anni '90.
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    Quindi negli anni '60, gli Stati Uniti erano primi.
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    Negli anni '90 erano tredicesimi,
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    e non perché gli standard sono precipitati,
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    ma perché sono aumentati velocemente altrove.
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    La Corea vi mostra ciò che è possibile fare nell'istruzione.
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    Due generazioni fa, la Corea aveva lo standard di vita
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    dell'Afghanistan di oggi,
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    e aveva un livello di istruzione tra i più bassi.
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    Oggi, tutti i giovani coreani finiscono il liceo.
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    Questo ci dice che, in un'economia globale,
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    il punto di riferimento del successo
    non è più il miglioramento nazionale,
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    ma il migliore sistema educativo a livello internazionale.
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    Il problema è che
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    misurare quanto tempo trascorrono a scuola i ragazzi
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    o che livello raggiungono non è sempre
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    un buon modo di vedere
    quello che riescono effettivamente a fare.
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    Guardate il miscuglio tossico di laureati disoccupati
    nelle nostre strade,
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    mentre le aziende dicono di non trovare persone
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    con le capacità necessarie.
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    E questo ci dice che titoli migliori non si traducono automaticamente
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    in migliori capacità, lavori migliori e vite migliori.
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    Con il PISA, cerchiamo di cambiare questo,
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    misurando direttamente le conoscenze
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    e le capacità delle persone.
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    E abbiamo trovato un punto di vista molto particolare.
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    Eravamo meno interessati nella capacità degli studenti
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    a riprodurre quello che avevano imparato a scuola,
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    ma volevamo verificare se era possibile estrapolare
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    da quello che sanno
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    e applicare la loro conoscenza in situazioni diverse.
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    Qualcuno ci ha criticato per questo.
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    Dicono che questo modo di misurare i risultati
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    è terribilmente ingiusto per le persone,
    perché esaminiamo gli studenti
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    con problemi che non hanno mai visto prima.
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    Ma se seguite quella logica,
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    dovreste considerare la vita ingiusta, perché
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    l'esame della vita vera non è
    sulla nostra capacità di ricordare
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    quello che abbiamo imparato a scuola,
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    ma se siamo preparati per il cambiamento,
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    se siete preparati a lavori che non sono stati creati,
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    a usare tecnologie che non sono state inventate,
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    a risolvere problemi che non possiamo anticipare oggi.
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    E una volta pesantemente contestati,
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    il nostro modo di misurare i risultati è rapidamente diventato lo standard.
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    Durante la nostra ultima valutazione nel 2009,
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    abbiamo misurato 74 sistemi scolastici
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    che insieme coprono l'87% dell'economia.
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    Questo grafico mostra le prestazioni dei paesi.
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    In rosso, sotto la media OCSE.
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    In giallo così così e in verde ci sono i paesi che vanno veramente bene.
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    Vedete Shanghai, la Corea, Singapore in Asia;
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    la Finlandia in Europa;
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    il Canada nel Nord America che vanno molto bene.
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    Vedete che c'è una grossa differenza
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    di almeno tre anni scolastici e mezzo tra
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    i quindicenni a Shanghai e i quindicenni in Cile,
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    e la differenza aumenta a sette anni scolastici
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    se comprendete i paesi con prestazioni molto basse.
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    C'è un mondo di differenza nel modo in cui
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    i giovani vengono preparati all'economia di oggi.
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    Ma voglio introdurre una seconda dimensione importante
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    in questa immagine.
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    Gli educatori amano parlare di equità.
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    Con il PISA volevamo misurare come forniscono equità,
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    come si assicurano che persone
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    di diversa estrazione sociale abbiano le stesse opportunità.
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    E lo vediamo in alcuni paesi, l'impatto
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    dell'estrazione sociale sui risultati dell'apprendimento
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    è molto, molto forte.
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    Le opportunità sono distribuite in maniera iniqua.
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    Molto del potenziale dei bambini viene sprecato.
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    Vediamo in altri paesi che conta molto meno
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    il contesto sociale in cui si nasce.
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    Vogliamo tutti essere lì, nel quadrante in altro a destra,
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    in cui le prestazioni sono elevate e le opportunità di apprendimento sono equamente distribuite.
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    Nessuno, nessun paese, si può permettere di essere lì,
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    in cui le prestazioni sono basse
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    e ci sono ampie disparità sociali.
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    E possiamo discutere: è meglio
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    essere lì, in cui le prestazioni sono alte
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    al costo di ampie disparità?
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    O vogliamo concentrarci sull'equità e accettare la mediocrità?
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    Ma in realtà, se guardate come i paesi ne risultano in questa immagine,
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    vedete che ci sono tanti paesi che in realtà
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    combinano eccellenza ed equità.
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    Di fatto, una delle lezioni più importanti di questo confronto
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    è che non si deve trovare un compromesso
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    tra equità e eccellenza.
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    Questi paesi sono passati dal fornire eccellenza
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    solo ad alcuni, al fornire eccellenza a tutti,
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    una lezione molto importante.
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    E questo sfida anche il paradigma di molti sistemi scolastici
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    che credono di esistere solo per selezionare persone.
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    E fin da quando sono stati pubblicati quei dati, politici,
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    educatori, ricercatori di tutto il mondo
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    hanno cercato di capire
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    cosa ci fosse dietro il successo di quei sistemi.
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    Ma facciamo un passo indietro per un attimo
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    e concentriamoci sui paesi che hanno dato inizio al PISA,
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    e li segnerò con una bolla colorata.
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    La taglia delle bolle
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    è proporzionale
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    alla quantità di denaro
    che i paesi hanno speso per gli studenti.
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    Se i soldi dicessero tutto
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    sulla qualità dei risultati dell'apprendimento,
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    trovereste tutte le bolle grandi in alto, no?
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    Ma non è quello che vedete.
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    La spesa per studente da sola spiega
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    meno del 20 per cento
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    della variazione delle prestazioni tra i paesi,
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    e il Lussemburgo, per esempio, il sistema più costoso,
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    non va particolarmente bene.
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    Quello che vedete è che due paesi con una spesa simile
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    raggiungono risultati molto diversi.
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    Vedete anche -- e credo che sia
    una delle scoperte più incoraggianti --
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    che non viviamo più in un mondo nettamente diviso
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    tra paesi ricchi e istruiti,
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    e paesi poveri e ignoranti,
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    una lezione molto, molto importante.
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    Vediamolo nei dettagli.
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    I punti rossi mostrano
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    che la spesa per studente in relazione alla ricchezza del paese.
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    Un modo di spendere i soldi
    è quello di pagare bene gli insegnanti,
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    e vedete che la Corea investe molto
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    nell'attirare le migliori persone
    nella professione di insegnante.
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    E la Corea investe anche
    in lunghe giornate scolastiche,
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    che fa aumentare ulteriormente i costi.
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    Non ultimo, i coreani vogliono che i loro insegnanti
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    non solo insegnino, ma si sviluppino.
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    Investono nello sviluppo professionale e nella collaborazione
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    e tante altre cose.
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    Tutto questo costa.
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    Come può la Corea permettersi tutto questo?
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    La risposta è che gli studenti in Corea
    imparano in classi numerose.
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    È la barra blu che riduce i costi.
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    Passate al paese successivo della lista, il Lussemburgo,
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    e vedete che il punto rosso è esattamente nella stessa posizione della Corea,
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    quindi il Lussemburgo spende la stessa cifra per studente della Corea.
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    Ma sapete, i genitori, gli insegnanti e i politici
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    in Lussemburgo amano tutti le classi piccole.
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    È molto piacevole entrare in una piccola classe.
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    Quindi hanno investito tutto in quello,
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    e la barra blu, la dimensione della classe, fa alzare i costi.
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    Ma anche il Lussemburgo può spendere solo una volta,
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    e il risultato è che
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    gli insegnanti non sono pagati particolarmente bene.
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    Gli studenti non hanno molte ore di scuola.
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    E in sostanza, gli insegnanti hanno poco tempo
    per fare altro che insegnare.
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    Vedete due paesi che hanno investito in maniera diversa,
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    e il tipo di investimento
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    conta più della cifra spesa in istruzione.
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    Torniamo all'anno 2000.
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    Ricordate, era l'anno prima dell'invenzione dell'iPod.
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    Questo è il mondo
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    in termini di prestazioni secondo il PISA.
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    La prima cosa che vedete è che le bolle erano molto più piccole, no?
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    Si spendeva molto meno in istruzione,
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    circa il 35 per cento meno in istruzione.
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    Quindi vi chiedete, se l'istruzione è diventata così costosa,
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    è diventata anche migliore?
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    E l'amara verità è che,
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    non in molti paesi.
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    Ma alcuni paesi
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    sono migliorati molto.
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    La Germania, il mio paese, nell'anno 2000,
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    era posizionata nel quadrante in basso,
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    sotto la media, ampie disparità sociali.
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    E ricordate, la Germania era uno di quei paesi
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    che ne usciva bene in termini di quantità di persone laureate.
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    Risultati molto deludenti.
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    La gente è rimasta sbalordita dai risultati.
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    E per la prima volta, il dibattito in Germania
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    è stato dominato dall'istruzione per mesi,
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    niente tasse, nessun altro problema, solo l'istruzione
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    è stato il centro del dibattito pubblico.
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    E poi i politici hanno cominciato a reagire.
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    Il governo federale ha aumentato sensibilmente
    gli investimenti in istruzione.
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    Molto è stato fatto per aumentare le opportunità
    nella vita degli studenti
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    immigrati o con svantaggi sociali.
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    E quello che è interessante è che non si trattava solo
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    di ottimizzare le politiche esistenti,
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    ma i dati hanno trasformato alcune convenzioni e paradigmi
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    alla base dell'istruzione tedesca.
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    Per esempio, per tradizione, l'istruzione dei giovanissimi
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    veniva vista come un affare di famiglia
    e c'erano casi in cui
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    sembrava che le donne trascurassero
    le loro responsabilità familiari
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    mandando i propri figli all'asilo.
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    Il PISA ha trasformato quella discussione,
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    e ha spinto l'istruzione dei bambini al centro
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    della politica pubblica in Germania.
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    O tradizionalmente, l'istruzione tedesca divide i bambini
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    a 10 anni, i giovanissimi,
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    tra coloro che si pensa debbano seguire
    una carriera di conoscenza
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    e coloro che finiranno per lavorare per questi ultimi,
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    e questo principalmente secondo linee socioeconomiche,
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    e quel paradigma viene anche lui messo in discussione.
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    Tanti cambiamenti.
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    E la buona notizia è che nove anni dopo,
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    vedete miglioramenti in qualità e equità.
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    La gente ha raccolto la sfida, ha agito.
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    Prendete la Corea, dall'altro dello spettro.
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    Nel 2000, la Corea andava già bene,
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    ma i coreani erano preoccupati che solo una piccola parte
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    dei loro studenti raggiungevano i più alti livelli di eccelllenza.
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    Hanno raccolto la sfida,
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    e la Corea è stata in grado di raddoppiare la proporzione di studenti
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    che raggiungono l'eccellenza nella lettura in un decennio.
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    Se vi concentrate solo sugli studenti più brillanti,
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    sapete cosa succede se crescono le disparità,
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    e vedete questa bolla che si sposta leggermente nell'altra direzione,
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    eppure, è un miglioramente importante.
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    Un'importante ristrutturazione dell'istruzione in Polonia
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    ha aiutato a ridurre sensibilmente la differenza tra le scuole,
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    trasformando molte delle scuole meno efficaci,
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    e aumentare le performance di più di mezzo anno scolastico.
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    E vedete anche altri paesi.
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    Il Portogallo è stato in grado di consolidare il suo sistema scolastico frammentato,
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    aumentare la qualità e migliorare l'equità,
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    lo stesso ha fatto l'Ungheria.
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    Quello che vedete è che ci sono stati molti cambiamenti.
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    E anche coloro che si lamentano e dicono
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    che la posizione relativa dei paesi
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    in una cosa come il PISA è solo un manufatto della cultura,
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    di fattori economici, di problemi sociali,
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    di omogeneità tra le società e così via,
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    queste persone devono ammettere che il miglioramento dell'istruzione è possibile.
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    La Polonia non ha cambiato la sua cultura.
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    Non ha cambiato la sua economia. Non ha cambiato
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    la composizione della sua popolazione.
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    Non ha licenziato il suoi insegnanti.
    Ha cambiato le sue politiche educative
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    e le pratiche. Impressionante.
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    E tutto questo fa sorgere una domanda:
    cosa possiamo imparare
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    da questi paesi nel quadrante verde
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    che hanno raggiunto alti livelli di equità,
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    alti livelli di prestazioni, e hanno migliorato i risultati?
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    E ovviamente la domanda è:
    può quello che funziona in un contesto,
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    fornire un modello applicabile altrove?
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    Ovviamente non si può copiare e incollare i sistemi educativi,
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    ma questi confronti hanno identificato una serie di fattori
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    che i sistemi ad alte prestazioni hanno in comune.
  • 12:57 - 12:59
    Tutti sono d'accordo sul fatto che l'educazione è importante.
  • 12:59 - 13:01
    Lo dicono tutti.
  • 13:01 - 13:05
    Ma il test della verità è:
    come si pesano le priorità
  • 13:05 - 13:07
    rispetto ad altre?
  • 13:07 - 13:09
    Nei vari paesi, come vengono pagati gli insegnanti
  • 13:09 - 13:12
    rispetto ad altri lavoratori altamente qualificati?
  • 13:12 - 13:15
    Vorreste che vostro figlio diventasse un insegnante
  • 13:15 - 13:17
    piuttosto che un avvocato?
  • 13:17 - 13:19
    I media, come parlano della scuola e degli insegnanti?
  • 13:19 - 13:21
    Queste sono le domande critiche, e quello che abbiamo imparato
  • 13:21 - 13:25
    dal PISA è che i sistemi educativi ad alte prestazioni,
  • 13:25 - 13:29
    i leader hanno convinto i loro cittadini a fare scelte
  • 13:29 - 13:31
    che valorizzano l'istruzione, il loro futuro,
  • 13:31 - 13:34
    più del consumo.
  • 13:34 - 13:36
    E sapete cos'è interessante? Non ci crederete,
  • 13:36 - 13:39
    ma ci sono paesi in cui il posto più piacevole in cui stare
  • 13:39 - 13:42
    non è il centro commerciale ma la scuola.
  • 13:42 - 13:44
    Queste cose esistono veramente.
  • 13:44 - 13:46
    Ma valorizzare molto l'istruzione
  • 13:46 - 13:49
    è solo una parte del quadro.
  • 13:49 - 13:52
    L'altra parte è la convinzione che tutti i bambini
  • 13:52 - 13:55
    sono capaci.
  • 13:55 - 13:57
    In alcuni paesi gli studenti
  • 13:57 - 13:59
    vengono isolati in tenera età.
  • 13:59 - 14:01
    Gli studenti vengono suddivisi,
  • 14:01 - 14:04
    rispecchiando la convinzione che solo alcuni bambini
  • 14:04 - 14:07
    possono raggiungere standard di prima classe.
  • 14:07 - 14:11
    Di solito questo e legato a forti disparità sociali.
  • 14:11 - 14:15
    Se andate in Giappone in Asia, o in Finlandia in Europa,
  • 14:15 - 14:17
    genitori e insegnanti in questi paesi
  • 14:17 - 14:21
    si aspettano che tutti gli studenti si affermino,
  • 14:21 - 14:24
    e lo vedete rispecchiato nel comportamento degli studenti.
  • 14:24 - 14:27
    Quando chiediamo gli studenti cosa conta
  • 14:27 - 14:30
    per riuscire in matematica,
  • 14:30 - 14:32
    gli studenti del Nord America tipicamente rispondono,
  • 14:32 - 14:34
    che si tratta di talento.
  • 14:34 - 14:38
    Se non sono nato genio in matematica,
    è meglio studiare qualcos'altro.
  • 14:38 - 14:41
    Nove studenti giapponesi su 10 dicono
  • 14:41 - 14:45
    che dipende dagli investimenti, dagli sforzi,
  • 14:45 - 14:50
    e questo dice molto sul sistema che li circonda.
  • 14:50 - 14:55
    In passato, studenti diversi venivano istruiti in maniera simile.
  • 14:55 - 14:58
    Le elevate prestazioni nel PISA abbracciano la diversità
  • 14:58 - 15:02
    con pratiche pedagogiche differenziate.
  • 15:02 - 15:04
    Si rendono conto che
  • 15:04 - 15:07
    gli studenti ordinari hanno talenti straordinari,
  • 15:07 - 15:10
    e personalizzano le opportunità di apprendimento.
  • 15:10 - 15:12
    I sistemi efficaci condividono
  • 15:12 - 15:16
    standard chiari e ambiziosi nell'intero spettro.
  • 15:16 - 15:18
    Tutti gli studenti sanno cosa conta.
  • 15:18 - 15:22
    Tutti gli studenti sanno quel che è necessario per affermarsi.
  • 15:22 - 15:25
    E in nessun luogo la qualità di un sistema educativo
  • 15:25 - 15:28
    supera la qualità dei suoi insegnanti.
  • 15:28 - 15:31
    I sistemi efficaci sono molto attenti
  • 15:31 - 15:33
    al reclutamento e alla selezione dei propri insegnanti
  • 15:33 - 15:35
    e come vengono formati.
  • 15:35 - 15:37
    Guardano come migliorare i risultati degli insegnanti
  • 15:37 - 15:40
    in difficoltà che stanno battagliando,
  • 15:40 - 15:43
    e come strutturare lo stipendio di un insegnante.
  • 15:43 - 15:46
    Forniscono anche un ambiente
    in cui gli insegnanti lavorano insieme
  • 15:46 - 15:50
    per strutturare buone pratiche.
  • 15:50 - 15:54
    E forniscono percorsi intelligenti
    in cui gli insegnanti crescono
  • 15:54 - 15:56
    e fanno carriera.
  • 15:56 - 15:58
    Nei sistemi scolastici burocratici,
  • 15:58 - 16:00
    gli insegnanti sono spesso abbandonati in classe
  • 16:00 - 16:03
    con tante istruzioni su quello che dovrebbero insegnare.
  • 16:03 - 16:06
    I sistemi efficaci sono molto chiari
    su quello che è una buona prestazione.
  • 16:06 - 16:09
    Fissano standard molto ambiziosi, ma poi consentono
  • 16:09 - 16:11
    agli insegnanti di capire:
  • 16:11 - 16:15
    cosa devo insegnare ai miei studenti oggi?
  • 16:15 - 16:19
    In passato si trattava di fornire saggezza nell'istruzione.
  • 16:19 - 16:25
    Ora la sfida è fornire una saggezza generata dall'utente.
  • 16:25 - 16:28
    I più efficaci sono andati avanti da forme professionali
  • 16:28 - 16:32
    o amministrative di responsabilità e controllo --
  • 16:32 - 16:35
    del tipo, come si verifica se le persone fanno quello che dovrebbero fare nell'istruzione --
  • 16:35 - 16:39
    a forme professionali di organizzazione del lavoro.
  • 16:39 - 16:43
    Permettono ai loro insegnanti di innovare in pedagogia.
  • 16:43 - 16:45
    Forniscono loro il tipo di sviluppo di cui hanno bisogno
  • 16:45 - 16:49
    per sviluppare pratiche pedagogiche più forti.
  • 16:49 - 16:55
    L'obiettivo in passato
    era la standardizzazione e la conformità.
  • 16:55 - 16:58
    I sistemi altamente performanti hanno reso insegnanti
  • 16:58 - 17:01
    e presidi inventivi.
  • 17:01 - 17:04
    In passato, la politica era focalizzata sui risultati,
  • 17:04 - 17:06
    sulle disposizioni.
  • 17:06 - 17:09
    I sistemi altamente efficaci hanno aiutato gli insegnanti
  • 17:09 - 17:11
    e i presidi a cercare fuori l'insegnante successivo,
  • 17:11 - 17:14
    la scuola successiva che hanno intorno.
  • 17:14 - 17:16
    E il risultato più impressionante dei sistemi di prima classe
  • 17:16 - 17:19
    è che raggiungono prestazioni elevate nell'intero sistema.
  • 17:19 - 17:21
    Avete visto la Finlandia fare così bene nel PISA,
  • 17:21 - 17:23
    ma quello che impressiona della Finlandia
  • 17:23 - 17:27
    è che c'è solo il 5 per cento di variazione nella prestazione
  • 17:27 - 17:29
    tra gli studenti delle varie scuole.
  • 17:29 - 17:32
    Tutte le scuole sono efficaci.
  • 17:32 - 17:34
    Qui il successo è sistemico.
  • 17:34 - 17:36
    E come ci riescono?
  • 17:36 - 17:39
    Investono risorse laddove possono fare la maggiore differenza.
  • 17:39 - 17:44
    Attirano i migliori presidi nelle scuole più difficili,
  • 17:44 - 17:46
    e gli insegnanti con maggior talento
  • 17:46 - 17:48
    nelle classi più difficili.
  • 17:48 - 17:51
    E non ultimo, questi paesi allineano le politiche
  • 17:51 - 17:53
    in tutte le aree di politica pubblica.
  • 17:53 - 17:57
    Le rendono coerenti per lunghi periodi di tempo,
  • 17:57 - 18:01
    e assicurano che quello che fanno sia regolarmente realizzato.
  • 18:01 - 18:04
    Sapendo quello che fanno i sistemi efficaci
  • 18:04 - 18:06
    non vi dice come migliorare.
  • 18:06 - 18:09
    Anche questo è chiaro, e qui sono alcuni limiti
  • 18:09 - 18:12
    dei confronti internazionali del PISA.
  • 18:12 - 18:15
    Qui devono intervenire altre forme di ricerca,
  • 18:15 - 18:17
    ed è anche il motivo per cui il PISA non investe
  • 18:17 - 18:19
    nel dire ai paesi cosa dovrebbero fare.
  • 18:19 - 18:21
    Ma la sua forza è nel dire loro
  • 18:21 - 18:24
    quello che hanno fatto tutti gli altri.
  • 18:24 - 18:26
    E l'esempio del PISA mostra che i dati
  • 18:26 - 18:29
    possono essere più potenti del controllo amministrativo dei sussidi finanziari
  • 18:29 - 18:33
    attraverso cui gestiamo di solito i sistemi educativi.
  • 18:33 - 18:36
    Alcuni sostengono
  • 18:36 - 18:38
    che cambiare l'amministrazione dell'istruzione
  • 18:38 - 18:41
    è come spostare cimiteri.
  • 18:41 - 18:46
    Non si può contare sull'aiuto di chi li abita.
    (Risate)
  • 18:46 - 18:51
    Ma il PISA ha mostrato quel che è possibile fare nell'istruzione.
  • 18:51 - 18:54
    Ha aiutato paesi a vedere che il miglioramento è possibile.
  • 18:54 - 18:59
    Ha portato via le scuse di chi è compiaciuto.
  • 18:59 - 19:02
    E ha aiutato paesi a fissare obiettivi significativi
  • 19:02 - 19:05
    in termini di obiettivi misurabili raggiunti dai leader mondiali.
  • 19:05 - 19:10
    Se possiamo aiutare tutti i bambini,
    tutti gli insegnanti, tutte le scuole,
  • 19:10 - 19:13
    tutti i presidi, tutti i genitori
    a vedere che tipo di miglioramento è possibile
  • 19:13 - 19:16
    che solo il cielo è il limite ai miglioramenti dell'istruzione,
  • 19:16 - 19:18
    abbiamo gettato le basi
  • 19:18 - 19:20
    per migliori politiche e vite migliori.
  • 19:20 - 19:23
    Grazie.
  • 19:23 - 19:27
    (Applausi)
Title:
Andreas Schleicher: Utilizziamo i dati per costruire scuole migliori
Speaker:
Andreas Schleicher
Description:

Come possiamo misurare quello che fa funzionare un sistema scolastico? Andreas Schleicher ci accompagna attraverso il test PISA, una misura globale che classifica i paesi -- poi usa quegli stessi dati per aiutare le scuole a migliorare. Guarda per scoprire dove si posiziona il tuo paese, e scopri quell'unico fattore che rende alcuni sistemi più efficaci di altri.

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