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L'urlo di una combattente contro i matrimoni precoci

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    Inizio oggi
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    condividendo una poesia
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    scritta da una mia amica del Malawi,
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    Eileen Piri.
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    Eileen ha solo 13 anni,
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    ma scorrendo la collezione di poesie
    che abbiamo scritto,
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    ho trovato la sua poesia
    così interessante,
  • 0:22 - 0:23
    così stimolante.
  • 0:24 - 0:26
    Perciò ora ve la leggo.
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    L'ha intitolata
    "Mi sposo quando mi pare".
  • 0:30 - 0:33
    (Risate)
  • 0:33 - 0:35
    «Mi sposo quando mi pare.
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    Mia madre non può costringermi
    a sposarmi.
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    Mio padre non può costringermi
    a sposarmi.
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    Mio zio, mia zia,
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    mio fratello o sorella,
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    non possono costringermi
    a sposarmi.
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    Nessuno al mondo
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    può costringermi a sposarmi.
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    Io mi sposo quando mi pare.
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    Anche se mi picchiate,
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    anche se mi cacciate via,
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    anche se mi fate del male,
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    io mi sposo quando mi pare.
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    Mi sposo quando mi pare,
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    ma non prima di avere ricevuto
    una buona istruzione,
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    e non prima che io sia cresciuta.
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    Mi sposo quando mi pare».
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    Questa poesia può sembrare strana,
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    è scritta da una ragazza di 13 anni,
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    ma da dove veniamo io e Eileen,
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    la poesia che vi ho appena letto,
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    è un grido di guerra.
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    Io vengo dal Malawi.
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    Il Malawi è uno dei paesi più poveri,
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    è poverissimo,
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    dove l'uguaglianza di genere
    è controversa.
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    Essendo cresciuta in quello Stato,
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    non potevo fare le mie scelte di vita,
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    non potevo nemmeno considerare
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    opportunità personali per la mia vita.
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    Vi racconto la storia
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    di due ragazze diverse,
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    due ragazze meravigliose.
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    Queste due ragazze
    sono cresciute sotto lo stesso tetto.
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    Mangiavano lo stesso cibo,
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    qualche volta si scambiano i vestiti
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    e anche le scarpe.
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    Ma le loro vite
    sono andate diversamente,
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    per due strade diverse.
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    L'altra ragazza
    è mia sorella più piccola.
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    La mia sorellina aveva solo 11 anni
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    quando rimase incinta.
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    È una cosa che fa male.
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    E non fece male solo a lei,
    ma anche a me.
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    Anche io stavo per attraversare
    un brutto momento.
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    Come accade nella mia cultura,
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    una volta raggiunta la pubertà,
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    si deve andare al campo di iniziazione.
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    Nei campi di iniziazione,
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    insegnano come
    compiacere sessualmente l'uomo.
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    C'è un giorno particolare,
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    che chiamano
    "giorno molto speciale",
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    in cui un uomo scelto dalla comunità
    arriva al campo
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    e giace con le ragazzine.
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    Immaginate il trauma
  • 3:41 - 3:44
    che queste ragazzine
    subiscono ogni giorno.
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    Molte di loro restano incinte,
  • 3:50 - 3:52
    oppure contraggono l'HIV, l'AIDS
  • 3:52 - 3:54
    e altre malattie
    sessualmente trasmissibili.
  • 3:56 - 3:59
    La mia sorellina
    è finita col restare incinta.
  • 4:00 - 4:04
    Oggi ha solo 16 anni
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    e ha tre bambini.
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    Il suo primo matrimonio non è durato,
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    e neanche il secondo.
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    Dall'altra parte c'è questa ragazza,
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    lei è fantastica.
  • 4:21 - 4:23
    (Risate)
  • 4:23 - 4:27
    (Applausi)
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    Dico che è fantastica perché lo è.
  • 4:30 - 4:31
    È davvero favolosa.
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    (Risate)
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    Questa ragazza sono io.
  • 4:35 - 4:37
    (Risate)
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    Quando avevo 13 anni
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    mi dissero: «Sei cresciuta,
  • 4:44 - 4:46
    ormai ha raggiunto l'età
  • 4:46 - 4:49
    in cui devi andare al campo
    di iniziazione».
  • 4:49 - 4:52
    E io dissi: «Cosa?
    (Risate)
  • 4:52 - 4:55
    Io non ci vado
    al campo di iniziazione».
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    Sapete cosa mi dissero le donne?
  • 5:01 - 5:04
    «Sei una ragazza stupida, sei cocciuta.
  • 5:05 - 5:11
    Non rispetti le tradizioni
    della nostra società, della comunità».
  • 5:12 - 5:15
    Dissi di no perché sapevo
    dove sarei andata.
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    Sapevo cosa volevo dalla vita.
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    Da bambina avevo tanti sogni.
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    Volevo una buona istruzione,
  • 5:28 - 5:30
    trovare un lavoro decente in futuro,
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    mi immaginavo come avvocato,
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    seduta su quelle grandi sedie.
    (Risate)
  • 5:35 - 5:36
    Queste erano le fantasie
  • 5:36 - 5:39
    che mi passavano per la testa
    ogni giorno.
  • 5:40 - 5:42
    E sapevo che un giorno
  • 5:42 - 5:46
    avrei in parte contribuito
    a qualcosa nella mia comunità.
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    Ma ogni giorno che mi rifiutavo,
    le donne mi dicevano:
  • 5:51 - 5:54
    «Guardati, sei cresciuta.
    Tua sorella più piccola ha un bambino.
  • 5:55 - 5:56
    E tu?»
  • 5:56 - 5:59
    Questa era la musica
    che sentivo ogni giorno.
  • 6:01 - 6:04
    E questa è la musica
    che le ragazze sentono ogni giorno
  • 6:05 - 6:08
    quando non fanno qualcosa
    che la comunità vuole che facciano.
  • 6:11 - 6:15
    Quando confrontavo le storie
    tra me e mia sorella,
  • 6:15 - 6:16
    mi dicevo:
  • 6:17 - 6:19
    «Perché non posso fare qualcosa?
  • 6:20 - 6:25
    Perché non posso cambiare
    qualcosa che va avanti da tanto tempo
  • 6:25 - 6:27
    nella nostra comunità?»
  • 6:27 - 6:30
    Fu allora che chiamai altre ragazze
  • 6:30 - 6:32
    proprio come mia sorella,
    che hanno dei bambini,
  • 6:32 - 6:36
    che hanno preso lezioni ma
    non sanno più leggere né scrivere.
  • 6:36 - 6:40
    Dissi loro: «Possiamo ricordarci a vicenda
    come leggere e scrivere,
  • 6:40 - 6:43
    come tenere la penna,
    come leggere e tenere il libro».
  • 6:44 - 6:47
    Ho passato momenti bellissimi con loro.
  • 6:48 - 6:52
    Non solo ho imparato qualcosa
    su di loro,
  • 6:52 - 6:55
    ma mi raccontarono
    le loro storie personali,
  • 6:55 - 6:58
    cosa affrontavano ogni giorno
    come giovani madri.
  • 7:00 - 7:02
    Era il momento in cui pensavo:
  • 7:02 - 7:06
    «Perché non prendiamo tutte le cose
    che ci stanno accadendo,
  • 7:06 - 7:10
    e facciamo presente alle nostre madri
    e ai leader tradizionali
  • 7:10 - 7:11
    che queste sono cose sbagliate?»
  • 7:12 - 7:13
    Ci spaventava fare questa cosa,
  • 7:14 - 7:16
    perché i leader tradizionali
  • 7:16 - 7:20
    sono abituati alle cose
    che sono rimaste uguali per anni.
  • 7:20 - 7:22
    Una cosa difficile da cambiare,
  • 7:22 - 7:24
    ma era giusto provarci.
  • 7:25 - 7:26
    Perciò ci provammo.
  • 7:27 - 7:30
    È stato molto difficile
    ma abbiamo insistito.
  • 7:31 - 7:33
    E sono qui per dire
    che nella mia comunità,
  • 7:33 - 7:36
    che è stata la prima dopo che le ragazze
  • 7:36 - 7:39
    hanno insistito duramente
    col nostro leader,
  • 7:39 - 7:42
    il nostro leader si è schierato con noi
    dicendo che nessuna ragazza
  • 7:42 - 7:45
    doveva sposarsi prima dei 18 anni.
  • 7:45 - 7:50
    (Applausi)
  • 7:53 - 7:55
    Nella mia comunità,
  • 7:55 - 7:58
    quella è stata la prima volta
    che una comunità
  • 7:58 - 8:00
    ha dovuto emanare delle ordinanze,
  • 8:00 - 8:04
    la prima ordinanza,
    che proteggeva le ragazze
  • 8:04 - 8:05
    della nostra comunità.
  • 8:06 - 8:07
    Non ci siamo fermate lì.
  • 8:09 - 8:10
    Siamo andate oltre.
  • 8:10 - 8:12
    Eravamo determinate a lottare
  • 8:12 - 8:15
    non solo per le ragazze
    della mia comunità,
  • 8:15 - 8:17
    ma anche delle altre comunità.
  • 8:17 - 8:21
    Quando a febbraio è stato presentato
    il disegno di legge sui matrimoni precoci,
  • 8:21 - 8:24
    noi eravamo lì, al Parlamento.
  • 8:25 - 8:26
    Ogni giorno,
  • 8:26 - 8:29
    quando i membri del Parlamento
    stavano per entrare,
  • 8:29 - 8:32
    gli dicevamo: «Volete, per favore,
    sostenere il disegno?»
  • 8:34 - 8:37
    E non avevamo tanta
    tecnologia come qui,
  • 8:37 - 8:39
    ma avevamo i nostri telefonini.
  • 8:39 - 8:43
    Perciò pensammo:
    «Perché non prendiamo i loro numeri
  • 8:43 - 8:44
    e gli mandiamo un sms?»
  • 8:44 - 8:46
    E lo facemmo.
  • 8:46 - 8:48
    (Ride)
    E fu una buona cosa.
  • 8:48 - 8:50
    (Applausi)
    Così...
  • 8:50 - 8:52
    quando il disegno passò
    gli scrivemmo di nuovo:
  • 8:52 - 8:55
    «Grazie per aver sostenuto
    il disegno di legge». (Risate)
  • 8:55 - 8:59
    E quando il disegno di legge
    fu firmato dal Presidente
  • 9:00 - 9:02
    e convertito in legge, fu ancora meglio.
  • 9:02 - 9:06
    Ora in Malawi 18 anni è l'età legale
    per sposarsi,
  • 9:06 - 9:08
    da 15 anni (applausi)
  • 9:08 - 9:11
    a 18 anni (applausi).
  • 9:14 - 9:17
    È un bene sapere
    che il disegno di legge è passato,
  • 9:19 - 9:21
    ma lasciatemi dire questo:
  • 9:21 - 9:25
    ci sono Paesi in cui 18 anni
    è l'età legale per sposarsi,
  • 9:25 - 9:29
    ma non sentiamo ogni giorno
    le grida di donne e ragazze?
  • 9:30 - 9:34
    Ogni giorno le vite delle ragazze
    vengono sprecate.
  • 9:35 - 9:39
    È proprio questo il momento per i leader
  • 9:39 - 9:41
    di onorare il loro impegno.
  • 9:42 - 9:44
    E onorare questo impegno
  • 9:44 - 9:48
    significa tenere sempre a cuore
    i problemi delle ragazze.
  • 9:50 - 9:53
    Non dobbiamo farci mettere
    al secondo posto,
  • 9:54 - 9:57
    ma devono sapere che noi donne,
    come noi in questa sala,
  • 9:58 - 10:01
    non siamo solo donne,
    non siamo solo ragazze,
  • 10:01 - 10:04
    noi siamo straordinarie,
    e possiamo fare di più.
  • 10:06 - 10:07
    Un'altra cosa sul Malawi,
  • 10:08 - 10:10
    e non solo sul Malawi
    ma anche su altri Paesi,
  • 10:12 - 10:14
    riguardo leggi che ci sono.
  • 10:15 - 10:19
    Sapete che una legge non è legge
    finché non è applicata?
  • 10:21 - 10:24
    La legge che è appena stata approvata
  • 10:24 - 10:26
    e le leggi che negli altri Paesi
    ci sono già,
  • 10:27 - 10:30
    hanno bisogno di essere divulgate
    a livello locale,
  • 10:30 - 10:32
    all'interno delle comunità,
  • 10:32 - 10:36
    dove i problemi delle ragazze
    sono impressionanti.
  • 10:38 - 10:42
    Le ragazze affrontano seri problemi
    ogni giorno all'interno della comunità.
  • 10:43 - 10:48
    Perciò se queste giovani sanno
    che ci sono leggi che le proteggono,
  • 10:48 - 10:51
    saranno in grado di alzarsi in piedi
    e difendersi,
  • 10:51 - 10:54
    perché sapranno che c'è una legge
    che le protegge.
  • 10:57 - 11:00
    Vorrei dire anche un'altra cosa...
  • 11:02 - 11:05
    che le voci delle ragazze e delle donne
  • 11:06 - 11:08
    sono bellissime, e sono lì fuori,
  • 11:08 - 11:11
    ma non possiamo fare questo da sole.
  • 11:12 - 11:14
    I sostenitori maschi devono unirsi,
  • 11:14 - 11:16
    intervenire e lavorare insieme.
  • 11:16 - 11:18
    È un'azione comune.
  • 11:19 - 11:22
    Quello che ci serve sono le stesse cose
    che servono a tutte le altre ragazze:
  • 11:22 - 11:24
    una buona istruzione,
  • 11:24 - 11:27
    e soprattutto non sposarsi a 11 anni.
  • 11:30 - 11:31
    E inoltre,
  • 11:33 - 11:35
    so che insieme
  • 11:36 - 11:38
    possiamo trasformare
  • 11:38 - 11:43
    la struttura legale, culturale e politica
  • 11:44 - 11:47
    che nega alle ragazze i loro diritti.
  • 11:48 - 11:50
    Sono qui oggi
  • 11:53 - 11:55
    per affermare
  • 11:56 - 11:59
    che possiamo far finire
    i matrimoni precoci in una generazione.
  • 12:00 - 12:02
    È questo il momento
  • 12:03 - 12:07
    in cui una ragazza, poi un'altra
    e milioni di ragazze in tutto il mondo,
  • 12:07 - 12:09
    saranno in grado di dire:
  • 12:10 - 12:12
    «Io mi sposo quando mi pare».
  • 12:13 - 12:17
    (Ovazione)
  • 12:22 - 12:25
    Grazie.
    (Ovazione)
Title:
L'urlo di una combattente contro i matrimoni precoci
Speaker:
Memory Banda
Description:

La vita di Memory Banda ha preso una strada diversa da quella di sua sorella. Quando questa raggiunse la pubertà, fu mandata al tradizionale "campo di iniziazione", che insegna alle ragazze "come compiacere sessualmente l'uomo". Rimase incinta, a 11 anni. Banda invece si rifiutò di andarci. Si organizzò con le altre e chiese al capo della sua comunità di emanare un'ordinanza per cui nessuna ragazza fosse costretta a sposarsi prima di aver compiuto 18 anni. E ha insistito, portando la questione a livelli nazionali e ottenendo risultati sbalorditivii per le ragazze del Malawi.

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English
Team:
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Duration:
12:38
Patrizia C Romeo Tomasini approved Italian subtitles for A warrior’s cry against child marriage
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