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Read Montague: Cosa stiamo imparando da 5.000 cervelli.

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    Gli altri. Tutti noi siamo interessati agli altri.
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    Noi tutti interagiamo con altre persone,
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    e siamo interessati a queste interazioni
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    per svariati motivi.
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    Rapporti più o meno buoni,
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    rapporti noiosi, rapporti agnostici,
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    ma ora andremo ad analizzare la parte saliente
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    di un'interazione che si trasforma in rapporto.
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    Partirò dalla considerazione che tutti noi
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    siamo interessati ad interagire con altre persone,
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    non terrò conto delle varie ed inerenti complessità,
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    e questo processo, così semplificato, sarà l'oggetto
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    di in un'indagine scientifica che mostrerà gli stadi inziali,
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    embrionali delle nuove intuizioni su ciò che accade
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    all'interno di due cervelli mentre interagiscono tra di loro.
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    Ma prima di cominciare lasciate che vi spieghi che cosa
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    ha reso possibile tutto ciò.
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    Innanzitutto ora si può osservare l'attività cerebrale
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    in tutta sicurezza.
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    Senza ricorrere ad aghi e radiazioni,
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    senza bisogno di prescrizioni cliniche, ora possiamo
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    registrare l'attività del cervello di amici e vicini di casa
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    mentre sono impegnati nelle loro attività, usando
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    un metodo chiamato risonanza magnetica funzionale (FMRI).
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    Tutti voi ne avrete probabilmente letto o sentito parlare
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    in qualche modo. Ve la spiegherò in due parole.
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    Conoscete tutti la risonanza magnetica. La macchina
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    genera campi magnetici e onde radio, e crea immagini
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    di cervelli, ginocchia, stomaci,
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    immagni in scala di grigi che fissano l'attimo.
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    Negli anni '90 si scoprì che era possibile usare
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    gli stessi strumenti in un modo diverso,
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    così da filmare microscopici flussi di sangue
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    in centinaia di migliaia di zone diverse del cervello.
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    Bene, e allora? Allora c'è che, nel cervello,
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    i cambiamenti dell'attività neurale, ciò che fa funzionare il cervello,
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    che fa fuzionare il software del vostro cervello,
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    è strettamente correlato ai cambiamenti del flusso sanguigno.
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    Filmare un flusso di sangue equivale a una rappresentazione
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    dell'attività del cervello.
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    Questo ha letteralmente rivoluzionato la scienza cogniiva.
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    Prendete un qualunque aspetto cognitivo, la memoria,
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    la progettualità, pensare a vostra suocera,
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    arrabbiarsi con qualcuno, le reazioni emotive, eccetera,
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    poi introducete la persona nel dispositivo di FMRI,
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    e pensate a come queste variabili traccino l'attività cerebrale.
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    Siamo solo agli inizi, e i dati sono ancora grezzi,
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    ma 20 anni fa non esisteva ancora nulla.
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    Non potevate fare una risonanza a persone sane.
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    Questo ha provocato una vera rivoluzione, ci ha aperto
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    a nuove possibilità sperimentali. I neurobiologi,
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    come sapete, utilizzano numerosi tipi di cavie per gli esperimenti,
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    vermi, roditori, moscerini della frutta e così via.
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    Ma ora disponiamo di una nuova cavia: l'essere umano.
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    Ora noi usiamo gli esseri umani per studiare e riprodurre
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    il software degli esseri umani, e abbiamo ottenuto
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    delle promettenti misurazioni biologiche.
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    Bene, lasciate che vi parli di uno dei nostri esperimenti tipo,
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    ci troviamo nell'area della cosiddetta valutazione.
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    Una valutazione è la vostra opinione su una certa cosa.
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    Se dovete fare una comparazione tra due società,
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    vorrete sapere quale di esse abbia maggior valore.
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    L'umanità ha scoperto l'essenza della valutazione migliaia di anni fa.
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    Se volete confrontare le arance con i parabrezza, che fate?
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    Beh, non si possono confrontare arance con parabrezza.
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    Non si possono mescolare. Non si possono comparare.
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    Ma se li convertiamo in una valuta di riferimento, allora
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    gli diamo un valore, e il valore li rende simili.
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    Bene, anche il cervello deve fare qualcosa di simile,
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    e noi ora stiamo iniziando a comprendere e a identificare
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    i sistemi cerebrali adibiti alla valutazione,
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    e uno di questi fa uso di un sistema dei neurotrasmettitori
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    le cui cellule si trovano nel tronco encefalico,
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    cellule rilasciano dopamina nel resto del cervello.
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    Non entro nel dettaglio, ma è una scoperta importante,
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    e ora ne sappiamo ancora di più,
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    è solo una piccola parte ma è importante perché
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    questi sono i neuroni che si perdono con il morbo di Parkinson,
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    e sono gli stessi neuroni che vengono distrutti
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    se si fa abuso di droghe, e questo ha un senso.
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    Se si fa uso di droghe si modifica
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    il modo di valutare il mondo. Si cambia il sistema
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    di valutazione dei simboli a seconda della droga assunta,
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    e questa valutazione prende il sopravvento.
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    Ed ecco l'aspetto più importante. Da questi neuroni
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    dipende il modo in cui assegnamo un valore a idee astratte,
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    e qui vedete alcuni simboli a cui assegnamo un valore
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    in base a motivi diversi.
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    Disponiamo di un superpotere comportamentale
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    che almeno in parte ha a che fare con la dopamina.
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    Per un'ideale sapremmo inibire l'istinto di sopravvivenza,
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    per una semplice idea. Nessun'altra specie ci riesce.
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    Nel 1997 la setta Porta del Paradiso ha compiuto un suicidio di massa
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    perché erano convinti che c'era un'astronave nascosta
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    dietro la cometa Halle-Bopp, che all'epoca era visibile,
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    che li avrebbe condotti al livello successivo. Un avvenimento incredibilmente tragico.
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    Più dei due terzi di loro aveva un diploma di scuola superiore.
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    Ma sta di fatto che hanno inibito il loro istinto di sopravvivenza
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    usando esattamente gli stessi sistemi preposti
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    alla loro sopravvivenza. Un controllo eccezionale, no?
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    In questo racconto ho tralasciato qualcosa,
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    una cosa ovvia, che è la parte centrale di questa mia
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    breve presentazione, vale a dire il prossimo.
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    Questi sono gli stessi sistemi di valutazione utilizzati
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    per valutare le interazioni con le altre persone.
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    Così il sistema della dopamina, che ti dà dipendenza dalle droghe,
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    che ti blocca quando soffri di Parkinson,
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    che contribuisce a varie forme di psicosi,
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    si usa anche per valutare le relazioni con altre persone
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    e per attribuire un valore ai comportamenti quando
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    si interagisce con qualcuno.
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    Lasciate che vi faccia un esempio.
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    Ci sono così tante implicazioni al riguardo
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    che difficilmente ve ne rendete conto.
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    Vi farò un paio di esempi. Ecco una neonata.
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    Ha tre mesi. Porta ancora i pannolini e non sa fare calcoli.
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    Siamo imparentati. A qualcuno farà molto piacere vederla sullo schermo.
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    Anche se le coprite un occhio riuscite ancora leggere
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    qualcosa nell'altro, io vedo un'espressione di curiosità
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    in un occhio e una di sorpresa nell'altro.
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    Questa è una coppia. Stanno condividendo un momento,
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    e se proviamo a suddividere in più parti
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    questa scena possiamo ancora vedere come
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    esprimano una condivisione. La condividono in parallelo.
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    Ora anche gli elementi della foto lo comunicano,
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    ma si può leggere la stessa cosa dai loro volti,
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    e se confrontate i loro volti con dei volti normali, lo potete percepire.
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    Qui c'è un'altra coppia. Lui si sta rivolgendo a noi,
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    mentre lei esprime chiaramente, vedete,
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    amore e ammirazione per lui.
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    Qui c'è un'altra coppia (Risate)
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    E non credo di leggere amore e ammirazione a sinistra. (Risate)
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    Infatti io so che lei è sua sorella, e anche voi capite
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    che lui sta dicendo "Ok lo stiamo facendo per la foto,
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    e subito dopo rubi la mia caramella e mi colpisci in faccia."(Risate)
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    Mi odierà per avervi mostrato la foto.
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    Bene, ma cosa significa tutto ciò?
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    Significa che usiamo un'enorme quantità di energia per valutare un problema.
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    Coinvolgiamo i sistemi profondi del cervello, i sistemi
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    dopaminergici che ci fanno bramare sesso, cibo, sapore.
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    Ci tengono vivi. Ci danno gli stimoli, ci danno quel tipo
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    di comportamento che abbiamo chiamato SuperPotere.
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    Bene, come possiamo usarlo per organizzare un evento
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    di interazione sociale e trasformarlo in una prova scientifica?
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    La risposta è facile: il gioco.
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    Un gioco di economia. Disponiamo di due aree.
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    Una è quella dell'economia sperimentale. L'altra è quella dell'economia comportamentale.
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    Noi ci impadroniamo del gioco e lo utilizziamo per i nostri scopi.
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    Questo è un gioco particolare, il gioco dell'Ultimatum.
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    Il rosso riceve cento dollari che può condividere
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    con il blu. Diciamo che il rosso vuole tenerne 70
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    e darne 30 al blu. E dunque fà la proposta al blu.
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    La mossa passa al blu, che dice "Accetto",
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    e quindi il rosso dà il denaro al blu, oppure il blu dice
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    "Non accetto", e in questo caso non succede nulla. Chiaro?
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    Una scelta economica razionale sarebbe quella
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    di accettare qualsiasi offerta maggiore di zero.
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    E che fa la gente? E' indifferente ad un'offerta 80-20.
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    Con un 80-20, accettare o meno è come lanciare una moneta.
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    Perché succede questo? Perché non ti sta bene.
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    Sei incavolato. E' un'offerta sleale, e tu sai cosa sia un'offerta sleale.
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    Questo è uno dei giochi che si fa nel mio laboraorio e in molti altri nel mondo.
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    Ed è solo un esempio del tipo di cose
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    che questi giochi dimostrano. La cosa interessante è che questi giochi
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    richiedono l'impiego di una grande quantità di capacità cognitive.
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    Devi essere in grado di sederti al tavolo con un preciso modello di un'altra persona.
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    Devi essere in grado di ricordare quello che hai fatto.
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    Devi prestare attenzione a quello che fai.
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    Poi devi aggiornare il modello in base alle risposte che ricevi
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    e devi fare qualcosa che sia motivante,
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    insomma devi disporre di una certa profondità di pensiero.
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    Cioè, sei tu a decidere che cosa si può aspettare da te l'altra persona.
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    Devi mandare dei segnali che creino la tua immagine nella sua mente.
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    Come in un colloquio di lavoro. Sei seduto di fronte a qualcuno,
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    e loro hanno già una certa idea di te,
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    così devi inviare loro dei segnali per modificare la loro idea di te
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    per far sì che coincida con quello che vuoi che sia.
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    E siamo talmente bravi che non ce ne accorgiamo nemmeno.
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    Insomma, facciamo tutti questi tipi di verifiche.
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    In questo modo abbiamo scoperto che gli esseri umani
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    si comportano come canarini negli scambi sociali.
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    I canarini vengono utilizzati come sensori viventi nelle miniere.
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    Quando il metano o il biossido di carbonio aumentano
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    o l'ossigeno diminuisce, gli uccellini svengono
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    prima delle persone... un vero e proprio allarme preventivo.
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    Ehi, abbandoniamo la miniera, c'è qualcosa che non va.
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    Le persone siedono al tavolo, molto tranquille,
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    e iniziano le varie interazioni, e sebbene ci sia solo
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    uno scambio di numeri tra le persone,
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    queste prendono tutto molto a cuore.
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    Allora abbiamo capito che potevamo sfruttare questa cosa,
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    e così lo abbiamo fatto, e lo stiamo ancora facendo
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    con centinaia di persone, io credo circa
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    cinque o seicento. In realtà per fare di questo
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    una prova scientifica, abbiamo bisogno di numeri maggiori,
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    molto maggiori. Ma in ogni caso
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    è emersa una tendenza, e siamo in grado di usare
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    questa tendenza e trasformarla in un modello matematico,
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    e usare questo modello per sviluppare nuove intuizioni
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    riguardo a queste interazioni. Bene, e allora?
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    Il fatto è che una misurazione dei comportamenti
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    nei giochi economici ci offre le regole del gioco ottimale.
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    Le possiamo elaborare durante il gioco.
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    E le possiamo usare per sviluppare una strategia comportamentale.
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    E questa è la cosa bella. Sei o sette anni fa
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    abbiamo creato una squadra. Stavamo a Houston, nel Texas.
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    Ora stiamo anche in Virginia e a Londra. Abbiamo sviluppato un software
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    che collega più dispositivi di Risonanza Magnetica Funzionale
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    su internet. Credo che abbiamo collegato fino a sei dispositivi,
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    ma ci concentriamo solo su due.
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    Così possiamo sincronizzare gli apparecchi ovunque nel mondo.
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    Noi colleghiamo le macchine, le impostiamo
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    sulle interazioni sociali, e monitoriamo i due cervelli
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    che interagiscono. Così per la prima volta
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    non dobbiamo trarre conclusioni in base a singoli individui,
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    o elaborare dati con il computer, oppure cercare
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    di fare delle inferenze. Possiamo studiare le diadi individuali.
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    Possiamo studiare come una persona interagisce con un'altra persona,
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    aumentarne il numero, e cominciare a sviluppare nuove intuizioni
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    riguardo ai limiti dei processi cognitivi normali,
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    ma, cosa ancora più importante, possiamo impiegare
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    persone con disagi mentali o con danni cerebrali
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    per le nostre interazioni sociali, e usarle come verifica.
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    Da quando abbiamo iniziato ci sono già dei successi,
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    alcune scoperte iniziali.
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    Pensiamo ci sia un futuro in questo. E' il nostro modo
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    di andare a ridefinire, con un nuovo linguaggio,
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    un linguaggio matematico anziché quello clinico,
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    il nostro approccio alla malattia mentale
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    che caratterizza questi disagi, impiegando persone
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    come cavie nelle interazioni. Cioè sfruttiamo il fatto
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    che persone sane, simulando una sindrome depressiva,
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    o comportandosi come se soffrissero di autismo,
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    o fossero affette da sindrome da deficit di attenzione e iperattività,
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    vengono impiegate come biosensori, e usiamo
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    il software per modellare queste persone, e questo
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    ci offre un certo profilo.
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    Stiamo solo all'inizio, e stiamo predisponendo
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    siti in tutto il mondo. Qui ci sono alcuni dei siti con i quali collaboriamo.
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    Il centro di tutto, ironia della sorte,
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    si trova nella piccola Roanoke, in Virginia.
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    C'è un altro nodo a Londra, ora, e il resto
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    si sta mettendo a punto. Speriamo di fornire dei risultati
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    prima o poi. E' una questione complicata
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    rendere tutto ciò accessibile al resto del mondo.
  • 11:54 - 11:55
    Ma stiamo solo studiando una piccola parte
  • 11:55 - 11:58
    di ciò che ci rende interessanti come esseri umani, e così
  • 11:58 - 12:00
    io invito le persone che fossero interessate al progetto
  • 12:00 - 12:02
    a chiederci il software, o anche informazioni
  • 12:02 - 12:04
    su come procedere.
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    Desidero salutarvi con un ultimo pensiero.
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    La cosa interessante nello studio della cognizione
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    è stata che abbamo avuto dei limiti, in un certo senso.
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    Ora abbamo gli strumenti per studiare le interazioni tra cervelli
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    in modo simultaneo.
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    Però il fatto è che anche quando stiamo da soli
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    noi siamo profondamente degli esseri sociali. Non siamo delle menti solitarie
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    costruite da capacità che ci tengono a questo mondo
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    indipendentemente dalle altre persone. Infatti la nostra mente
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    dipende dalle altre persone. Dipende dagli altri
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    e si esprime negli altri,
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    e così il concetto di chi sei, spesso non si può sapere
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    fino a quando non ti vedi interagire con le persone
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    che ti sono vicine, con quelle che ti sono nemiche,
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    con quelle che ti sono indifferenti.
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    Dunque questo è il primo passo per usare questa idea
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    di ciò che ci rende umani, trasformandola in uno strumento
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    per acquisire nuove conoscenze sulle malattie mentali.
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    Grazie dell'accoglienza (Applausi)
  • 12:59 - 13:02
    (Applausi)
Title:
Read Montague: Cosa stiamo imparando da 5.000 cervelli.
Speaker:
Read Montague
Description:

Usare topi, insetti e criceti non è più l'unico modo per studiare il cervello. La Risonanza Magnetica Funzionale (FMRI) permette agli scienziati di mappare l'attività cerebrale nel momento in cui un essere umano compie un processo decisionale. Read Montague offre una panoramica di come questa tecnologia ci stia aiutando a capire la complessità dei modi in cui gli esseri umani interagiscono tra di loro.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
13:23

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