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La nostra malsana ossessione per le scelte

  • 0:01 - 0:03
    Mentre preparavo questo discorso,
  • 0:03 - 0:05
    sono andata a cercare citazioni
  • 0:05 - 0:07
    da condividere con voi.
  • 0:07 - 0:09
    Buone notizie: ne ho trovate tre
  • 0:09 - 0:11
    che mi sono piaciute particolarmente,
  • 0:11 - 0:14
    la prima è di Samuel Johnson,
    il quale disse,
  • 0:14 - 0:17
    "Quando prendi decisioni nella tua vita,
  • 0:17 - 0:19
    non dimenticarti di vivere",
  • 0:19 - 0:23
    la seconda è di Eschilo,
    il quale ci ricorda che
  • 0:23 - 0:27
    "la felicità è una scelta
    che richiede uno sforzo"
  • 0:27 - 0:31
    e la terza è di Groucho Marx
  • 0:31 - 0:34
    il quale disse,
    "Non vorrei mai far parte di club
  • 0:34 - 0:39
    che mi accetterebbe come membro".
  • 0:39 - 0:41
    Adesso, le brutte notizie:
  • 0:41 - 0:43
    non sapevo quale
    di queste citazioni scegliere
  • 0:43 - 0:46
    e condividere con voi.
  • 0:46 - 0:49
    La soave ansia della scelta.
  • 0:49 - 0:53
    Ai tempi del capitalismo post-industriale,
  • 0:53 - 0:57
    la scelta, così come
    la libertà individuale
  • 0:57 - 1:00
    e l'idea del farsi da soli,
  • 1:00 - 1:04
    è stato elevato ad ideale.
  • 1:04 - 1:07
    Oltre a questo, crediamo anche
  • 1:07 - 1:10
    nel progresso senza fine.
  • 1:10 - 1:13
    Ma il rovescio della medaglia
    di questa ideologia
  • 1:13 - 1:16
    è stato un aumento dell'ansia,
  • 1:16 - 1:19
    sensi di colpa,
  • 1:19 - 1:22
    sensazione di essere inadeguati,
  • 1:22 - 1:27
    sensazione di prendere
    decisioni sbagliate.
  • 1:27 - 1:31
    Purtroppo, questa ideologia
    della scelta individuale
  • 1:31 - 1:36
    ci ha impedito di pensare
    ai cambiamenti sociali.
  • 1:36 - 1:39
    A quanto pare,
    questa ideologia è riuscita
  • 1:39 - 1:42
    efficacemente a calmarci
  • 1:42 - 1:45
    come pensatori politici e sociali.
  • 1:45 - 1:47
    Invece di fare critica sociale,
  • 1:47 - 1:51
    siamo sempre più concentrati
    a fare autocritica,
  • 1:51 - 1:55
    arrivando a volte all'auto-distruzione.
  • 1:55 - 1:58
    Ora, come è possibile
    che l'ideologia di scegliere
  • 1:58 - 1:59
    è ancora così forte,
  • 1:59 - 2:03
    anche tra coloro che
  • 2:03 - 2:05
    non hanno molte alternative
    tra cui scegliere?
  • 2:05 - 2:08
    Com'è possibile che anche
    persone disagiate
  • 2:08 - 2:13
    s'identifichino così fortemente
    nell'ideale di scegliere,
  • 2:13 - 2:15
    in quel tipo di idea razionale
    di scelta
  • 2:15 - 2:17
    in cui ci identifichiamo?
  • 2:17 - 2:21
    Ora, l'ideologia di scelta
    riesce molto bene
  • 2:21 - 2:25
    ad aprirci uno spazio per pensare
  • 2:25 - 2:29
    ad un qualche futuro immaginato.
  • 2:29 - 2:31
    Lasciate che vi faccia un esempio.
  • 2:31 - 2:33
    La mia amica Manya,
  • 2:33 - 2:36
    quando studiava
    all'università in California,
  • 2:36 - 2:38
    si manteneva
  • 2:38 - 2:41
    lavorando in un'auto concessionaria.
  • 2:41 - 2:43
    Manya, quando aveva a che fare
  • 2:43 - 2:45
    con un cliente medio, chiedeva sempre
  • 2:45 - 2:47
    il suo stile di vita,
  • 2:47 - 2:50
    quanto avesse intenzione di spendere,
  • 2:50 - 2:52
    quanti figli avesse,
  • 2:52 - 2:54
    e per quale motivo
    avesse bisogno di un'auto.
  • 2:54 - 2:57
    Di solito si riusciva ad arrivare
    a una buona conclusione
  • 2:57 - 2:59
    su quale sarebbe stata l'auto perfetta.
  • 2:59 - 3:03
    Prima che il cliente
    se ne andasse a casa,
  • 3:03 - 3:05
    per pensarci su,
  • 3:05 - 3:07
    Manya gli diceva,
  • 3:07 - 3:11
    "L'auto che sta per comprare
    è perfetta per ora
  • 3:11 - 3:13
    ma tra qualche anno
  • 3:13 - 3:15
    quando i suoi figli
    saranno fuori casa
  • 3:15 - 3:18
    quando avrà a disposizione
    un po' più di soldi
  • 3:18 - 3:21
    quest'altra macchina sarà l'ideale.
  • 3:21 - 3:25
    Comunque quella che sta comprando
    ora è fantastica."
  • 3:25 - 3:27
    La maggior parte dei clienti di Manya
  • 3:27 - 3:29
    tornando alla concessionaria
    il giorno successivo
  • 3:29 - 3:32
    comprava la seconda macchina,
  • 3:32 - 3:34
    quella di cui non aveva bisogno,
  • 3:34 - 3:37
    quella che costava
    decisamente troppo.
  • 3:37 - 3:40
    Manya era talmente brava
    a vendere auto
  • 3:40 - 3:43
    che poco dopo iniziò
    a vendere aerei.
  • 3:43 - 3:47
    (Risate)
  • 3:47 - 3:51
    Conoscere così a fondo
    la psicologia umana
  • 3:51 - 3:53
    la preparò molto bene
    al suo lavoro attuale,
  • 3:53 - 3:57
    da psicanalista.
  • 3:57 - 4:01
    Perché i clienti di Manya
    erano così irrazionali?
  • 4:01 - 4:04
    Il segreto del successo di Manya
    stava nel fatto che
  • 4:04 - 4:07
    era in grado di proiettare
    nelle loro menti
  • 4:07 - 4:10
    l'immagine di un futuro idealizzato,
  • 4:10 - 4:12
    un'immagine di loro stessi
  • 4:12 - 4:16
    già più realizzati, più liberi
  • 4:16 - 4:19
    e per loro, scegliere
    la seconda macchina
  • 4:19 - 4:22
    era avvicinarsi un po' di più
    a questo mondo ideale
  • 4:22 - 4:27
    in cui Manya era già in grado di vederli.
  • 4:27 - 4:31
    Raramente facciamo scelte
    completamente razionali.
  • 4:31 - 4:35
    Le nostre scelte sono influenzate
    dal subconscio,
  • 4:35 - 4:36
    o dall'ambiente in cui viviamo.
  • 4:36 - 4:38
    Spesso scegliamo
  • 4:38 - 4:40
    chiedendoci cosa penserebbero gli altri
  • 4:40 - 4:43
    delle nostre scelte.
  • 4:43 - 4:45
    Scegliamo inoltre
  • 4:45 - 4:47
    guardando quello
    che scelgono gli altri.
  • 4:47 - 4:52
    Cerchiamo di capire qual è
    la scelta socialmente accettabile.
  • 4:52 - 4:55
    In realtà, per questo motivo,
  • 4:55 - 4:57
    anche quando abbiamo già scelto,
  • 4:57 - 4:59
    per esempio dopo
    aver comprato una macchina,
  • 4:59 - 5:02
    continuiamo a leggere recensioni di auto
  • 5:02 - 5:04
    quasi per convincerci
  • 5:04 - 5:07
    che abbiamo fatto la scelta giusta.
  • 5:07 - 5:10
    Le scelte provocano ansia.
  • 5:10 - 5:13
    Sono legate a rischi, perdite.
  • 5:13 - 5:15
    Sono poco prevedibili.
  • 5:15 - 5:17
    Per questo motivo
  • 5:17 - 5:20
    la gente ora ha talmente
    tanti problemi in più
  • 5:20 - 5:23
    che non sceglie nulla.
  • 5:23 - 5:27
    Poco tempo fa, ad un matrimonio,
  • 5:27 - 5:30
    incontrai una bella e giovane donna
  • 5:30 - 5:34
    che iniziò subito a parlarmi
    della sua ansia legata alle scelte.
  • 5:34 - 5:36
    Mi disse, "Mi ci è voluto un mese
  • 5:36 - 5:39
    per decidere quale vestito indossare"
  • 5:39 - 5:42
    poi mi disse, "Ho fatto ricerche
    per settimane
  • 5:42 - 5:45
    prima di scegliere l'hotel
    in cui passare questa notte,
  • 5:45 - 5:49
    ed ora devo scegliere
    un donatore di sperma".
  • 5:49 - 5:52
    (Risate)
  • 5:52 - 5:56
    La guardai sconvolta.
  • 5:56 - 5:59
    "Donatore di sperma?
    Come mai questa fretta?"
  • 5:59 - 6:03
    Mi disse, "Alla fine dell'anno
    compirò 40 anni
  • 6:03 - 6:08
    e sono stata pessima nella scelta
    degli uomini nella mia vita".
  • 6:08 - 6:12
    Qualsiasi scelta,
    essendo legata ad un rischio,
  • 6:12 - 6:14
    genera ansia
  • 6:14 - 6:17
    e già il famoso
  • 6:17 - 6:20
    filosofo danese Søren Kierkegaard
  • 6:20 - 6:23
    notò che l'ansia
  • 6:23 - 6:26
    è legata alla possibilità
    di una possibilità.
  • 6:26 - 6:30
    Oggi pensiamo di poter
    prevenire questi rischi.
  • 6:30 - 6:33
    Abbiamo tantissime analisi di mercato,
  • 6:33 - 6:36
    proiezioni di introiti futuri.
  • 6:36 - 6:39
    E anche nel mercato,
    che è basato sul caso,
  • 6:39 - 6:43
    pensiamo di poter prevedere razionalmente
  • 6:43 - 6:44
    cosa succederà.
  • 6:44 - 6:49
    La casualità oggi è diventata
    una cosa molto traumatica.
  • 6:49 - 6:52
    L'anno scorso
    il mio amico Bernard Harcourt
  • 6:52 - 6:56
    ha organizzato un evento
    all'Università di Chicago,
  • 6:56 - 7:00
    un'intera conferenza sulla casualità.
  • 7:00 - 7:02
    Eravamo entrambi componenti
    della commissione
  • 7:02 - 7:04
    e appena prima di esporre
    le nostre dissertazioni,
  • 7:04 - 7:07
    nessuno dei due aveva letto
    quella dell'altro,
  • 7:07 - 7:09
    abbiamo deciso di prendere
    sul serio la casualità.
  • 7:09 - 7:11
    Abbiamo avvisato il pubblico
  • 7:11 - 7:13
    che quel che avrebbero ascoltato
  • 7:13 - 7:16
    sarebbe stata una dissertazione casuale,
  • 7:16 - 7:18
    un mix delle due
  • 7:18 - 7:22
    in cui nessuno sapeva
    cosa l'altro aveva scritto.
  • 7:22 - 7:26
    Ecco quel che abbiamo fatto:
  • 7:26 - 7:28
    Bernard ha letto il suo primo paragrafo,
  • 7:28 - 7:30
    ed io ho letto il mio primo paragrafo,
  • 7:30 - 7:32
    Bernard ha letto il suo secondo paragrafo
  • 7:32 - 7:34
    poi io ho letto il mio secondo
  • 7:34 - 7:37
    e così via, fino alla fine
    delle due dissertazioni.
  • 7:37 - 7:39
    Sarete sorpresi di sapere
  • 7:39 - 7:41
    che la maggior parte del pubblico
  • 7:41 - 7:44
    non pensava che quel
    che aveva appena ascoltato
  • 7:44 - 7:47
    fosse veramente una dissertazione
    completamente casuale.
  • 7:47 - 7:49
    Non riusciva a credere
  • 7:49 - 7:52
    che parlando da una posizione autoritaria
  • 7:52 - 7:54
    come quella di due professori,
  • 7:54 - 7:57
    avremmo preso la casualità seriamente.
  • 7:57 - 7:59
    Hanno pensato avessimo preparato
    le dissertazioni insieme
  • 7:59 - 8:03
    per poi scherzare sul fatto
    che fossero casuali.
  • 8:03 - 8:07
    Viviamo in un'epoca
    con tantissime informazioni,
  • 8:07 - 8:09
    Big Data,
  • 8:09 - 8:12
    un sacco di conoscenza
    dell'interno del nostro corpo.
  • 8:12 - 8:13
    Abbiamo decodificato il nostro genoma.
  • 8:13 - 8:17
    Conosciamo molte più cose
    sul nostro cervello.
  • 8:17 - 8:19
    Ma, sorprendentemente,
    la gente chiude sempre di più
  • 8:19 - 8:24
    gli occhi di fronte a queste conoscenze.
  • 8:24 - 8:29
    L'ignoranza e la negazione
    sono in crescita.
  • 8:29 - 8:32
    Per quel che riguarda
    l'attuale crisi economica
  • 8:32 - 8:35
    pensiamo di svegliarci un giorno
  • 8:35 - 8:37
    e tutto sarà come prima
  • 8:37 - 8:40
    senza la necessità
    di un cambiamento politico o sociale.
  • 8:40 - 8:42
    Per quel che riguarda la crisi ecologica,
  • 8:42 - 8:45
    non pensiamo che sia necessario
    fare qualcosa immediatamente,
  • 8:45 - 8:48
    o comunque dovrebbero essere altri
    ad agire prima di noi.
  • 8:48 - 8:52
    E anche nel caso di catastrofi ecologiche
    già accadute,
  • 8:52 - 8:54
    come quella di Fukushima,
  • 8:54 - 8:57
    spesso, la gente vive
    nello stesso ambiente
  • 8:57 - 8:59
    con lo stesso livello di informazione,
  • 8:59 - 9:02
    una parte è angosciata
    dalle conseguenze delle radiazioni
  • 9:02 - 9:06
    mentre l'altra metà preferisce
    ignorare l'argomento.
  • 9:06 - 9:08
    Gli psicanalisti sanno bene
  • 9:08 - 9:11
    che, sorprendentemente, le persone
  • 9:11 - 9:13
    non hanno la passione per la conoscenza
  • 9:13 - 9:16
    ma per l'ignoranza.
  • 9:16 - 9:17
    Questo cosa vuol dire?
  • 9:17 - 9:19
    Supponiamo di aver contratto
  • 9:19 - 9:22
    una malattia potenzialmente mortale,
  • 9:22 - 9:25
    moltissima gente non vorrebbe saperlo.
  • 9:25 - 9:28
    Preferirebbe negare la malattia,
  • 9:28 - 9:32
    questo è il motivo per cui
    è meglio non informarle,
  • 9:32 - 9:33
    a meno che non siano loro a chiederlo.
  • 9:33 - 9:36
    Sorprendentemente le ricerche
    mostrano che a volte
  • 9:36 - 9:38
    le persone che negano la malattia
  • 9:38 - 9:42
    vivono più a lungo
    di quelle che, razionalmente,
  • 9:42 - 9:44
    scelgono di curarsi
    col miglior trattamento.
  • 9:44 - 9:46
    Tuttavia, questa ignoranza
  • 9:46 - 9:51
    non è molto utile a livello sociale.
  • 9:51 - 9:54
    Se non sappiamo a cosa
    stiamo andando incontro
  • 9:54 - 9:58
    è facile causare molti danni
    a livello sociale.
  • 9:58 - 10:00
    Oltre ad affrontare l'ignoranza,
  • 10:00 - 10:03
    oggi affrontiamo anche
  • 10:03 - 10:06
    una specie di evidenza.
  • 10:06 - 10:08
    Fu il filosofo francese
  • 10:08 - 10:10
    Louis Althusser a sottolineare
  • 10:10 - 10:13
    che l'ideologia funziona in modo che
  • 10:13 - 10:17
    crei un velo di evidenza.
  • 10:17 - 10:20
    Prima di qualsiasi critica sociale,
  • 10:20 - 10:25
    è necessario sollevare
    quel velo di evidenza
  • 10:25 - 10:28
    e pensarla in modo
    leggermente diverso.
  • 10:28 - 10:30
    Se torniamo a questa ideologia
  • 10:30 - 10:33
    di scelta individuale, razionale
  • 10:33 - 10:35
    che spesso abbracciamo,
  • 10:35 - 10:37
    è necessario
  • 10:37 - 10:39
    sollevare questa evidenza
  • 10:39 - 10:42
    e pensare in modo un po' diverso.
  • 10:42 - 10:45
    Per me, la domanda è spesso:
  • 10:45 - 10:50
    perché abbracciamo ancora questa idea
    dell'uomo che si è fatto da solo
  • 10:50 - 10:53
    su cui si poggia fin dall'inizio
    il capitalismo?
  • 10:53 - 10:56
    Perché pensiamo
    di padroneggiare così bene
  • 10:56 - 10:59
    la vita da poter fare razionalmente
  • 10:59 - 11:01
    le migliori scelte ideali,
  • 11:01 - 11:04
    tanto da non accettare perdite e rischi?
  • 11:04 - 11:08
    Per me, è sconvolgente vedere
    talvolta gente molto povera,
  • 11:08 - 11:10
    per esempio, che non sostiene l'idea
  • 11:10 - 11:14
    che i ricchi vengano tassati di più.
  • 11:14 - 11:16
    Spesso si identificano ancora
  • 11:16 - 11:18
    con un certo tipo
    di mentalità da lotteria.
  • 11:18 - 11:22
    Ok, forse non pensano di farcela
  • 11:22 - 11:23
    in futuro, ma forse pensano,
  • 11:23 - 11:26
    che il loro figlio possa diventare
    il prossimo Bill Gates.
  • 11:26 - 11:29
    E chi vorrebbe mai tassare
    il proprio figlio?
  • 11:29 - 11:33
    Un'altra domanda è:
  • 11:33 - 11:36
    perché gente senza assicurazione sanitaria
  • 11:36 - 11:39
    non dovrebbe volere
    l'assistenza sanitaria universale?
  • 11:39 - 11:40
    Qualche volta non la accettano,
  • 11:40 - 11:43
    di nuovo identificandosi
    con l'idea di scelta,
  • 11:43 - 11:45
    ma non hanno niente tra cui scegliere.
  • 11:45 - 11:50
    Margaret Thatcher
    è famosa per aver detto
  • 11:50 - 11:53
    che la società non esiste.
  • 11:53 - 11:56
    La società non esiste,
    sono solo individui
  • 11:56 - 11:58
    e le loro famiglie.
  • 11:58 - 12:03
    Sfortunatamente, questa ideologia
    funziona ancora molto bene,
  • 12:03 - 12:06
    ed è la ragione per cui
    le persone povere
  • 12:06 - 12:07
    si vergognano della loro povertà.
  • 12:07 - 12:10
    Potremmo sentirci perennemente colpevoli
  • 12:10 - 12:12
    del non fare le scelte giuste,
  • 12:12 - 12:14
    ed è la ragione per cui falliamo.
  • 12:14 - 12:18
    Siamo preoccupati
    di non essere abbastanza bravi.
  • 12:18 - 12:20
    Ecco perché lavoriamo tanto,
  • 12:20 - 12:21
    ore e ore sul posto di lavoro
  • 12:21 - 12:26
    e ore e ore a rigenerarci.
  • 12:26 - 12:28
    Quando siamo preoccupati delle scelte,
  • 12:28 - 12:32
    qualche volta diamo via
    la nostra capacità di scelta.
  • 12:32 - 12:34
    Ci identifichiamo con il guru
  • 12:34 - 12:35
    che ci dice cosa fare,
  • 12:35 - 12:38
    il terapista di auto-aiuto,
  • 12:38 - 12:41
    o ascoltiamo il leader totalitario
  • 12:41 - 12:44
    che sembra non avere dubbi sulle scelte,
  • 12:44 - 12:46
    che in qualche modo sa.
  • 12:46 - 12:49
    Spesso la gente mi chiede,
  • 12:49 - 12:51
    "Cos'hai imparato studiando le scelte?
  • 12:51 - 12:54
    Ho imparato un messaggio importante.
  • 12:54 - 12:57
    Pensando alle scelte,
  • 12:57 - 13:02
    ho smesso di prendere le scelte
    troppo seriamente, personalmente.
  • 13:02 - 13:04
    Primo, mi sono resa conto
    che molte scelte che faccio
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    non sono razionali.
  • 13:06 - 13:08
    Sono legate al mio subconscio,
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    quel che immagino scelgano gli altri,
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    o qual è la scelta socialmente accettata.
  • 13:13 - 13:16
    Mi piace accettare l'idea
  • 13:16 - 13:17
    che dovremmo spingerci oltre
  • 13:17 - 13:19
    il pensare a scelte individuali,
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    che è molto importante
    ripensare le scelte sociali,
  • 13:23 - 13:27
    dato che questa ideologia
    di scelta individuale ci ha placati.
  • 13:27 - 13:30
    Ci ha veramente impedito
    di pensare al cambiamento sociale.
  • 13:30 - 13:33
    Passiamo così tanto tempo
    a scegliere per noi stessi
  • 13:33 - 13:35
    e a malapena riflettiamo
  • 13:35 - 13:37
    alle scelte comuni che possiamo fare.
  • 13:37 - 13:39
    Non dovremmo dimenticare che le scelte
  • 13:39 - 13:42
    portano sempre a un cambiamento.
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    Possiamo fare scelte individuali,
  • 13:44 - 13:46
    ma possiamo generare cambiamenti sociali.
  • 13:46 - 13:50
    Possiamo scegliere di avere più lupi.
  • 13:50 - 13:52
    Possiamo scegliere
    di cambiare il nostro ambiente
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    per avere più api.
  • 13:55 - 13:59
    Possiamo scegliere
    agenzie di rating diverse.
  • 13:59 - 14:02
    Possiamo scegliere
    di controllare le grandi aziende
  • 14:02 - 14:05
    invece di permettere loro
    di controllarci.
  • 14:05 - 14:09
    Abbiamo la possibilità
    di cambiare le cose.
  • 14:09 - 14:12
    Ho iniziato con una citazione
    di Samuel Johnson,
  • 14:12 - 14:15
    che diceva che facendo scelte nella vita,
  • 14:15 - 14:17
    non dovremmo dimenticarci di vivere.
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    Infine, vedete,
  • 14:20 - 14:21
    potevo scegliere
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    una delle tre citazioni
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    con cui ho iniziato l'intervento.
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    Avevo una scelta,
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    come le nazioni, come le persone,
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    possiamo scegliere di ripensare
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    a che tipo di società vogliamo in futuro.
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    Grazie.
  • 14:38 - 14:43
    (Applausi)
Title:
La nostra malsana ossessione per le scelte
Speaker:
Renata Salecl
Description:

Siamo di fronte a un'infinita serie di scelte, che ci porta ad ansia, sensi di colpa e senso di inadeguatezza del fare scelte probabilmente sbagliate. Ma la filosofa Renata Saleci si chiede: le scelte individuali ci stanno distraendo da qualcosa di più grande, la nostra forza di pensatori sociali? Un appello a smettere di prendere le scelte individuali così sul serio e concentrarci sulle scelte collettive.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
15:02
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for Our unhealthy obsession with choice
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