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La fisica della chitarra - Oscar Fernando Perez

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    Jimi Hendrix, Kurt Cobain e Jimmy Page.
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    Grandi virtuosi della chitarra,
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    ma come fanno esattamente
    i loro famosissimi strumenti
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    a produrre note, ritmo, melodia e musica?
  • 0:22 - 0:27
    Pizzicando la corda di una chitarra crei
    una vibrazione, chiamata onda stazionaria.
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    Alcuni punti della corda, chiamati nodi,
    restano completamente fermi,
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    mentre altri punti, gli antinodi,
    oscillano avanti e indietro.
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    La vibrazione si trasmette alla cassa
    attraverso manico e ponte della chitarra,
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    il cui legno sottile ed elastico vibra,
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    spingendo le molecole d'aria circostanti
    ad avvicinarsi e allontanarsi tra loro.
  • 0:47 - 0:50
    Queste compressioni consecutive
    creano le onde sonore,
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    che escono dall'interno della chitarra
    attraverso la buca della cassa.
  • 0:54 - 0:56
    Infine, le onde raggiungono
    il tuo orecchio
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    dove si trasformano in impulsi elettrici
  • 0:59 - 1:02
    che il cervello interpreta come suoni.
  • 1:02 - 1:06
    L'altezza di questi suoni dipende
    dalla frequenza delle compressioni.
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    Una corda che vibra velocemente
    crea molte compressioni vicine tra loro
  • 1:11 - 1:13
    producendo un suono alto,
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    e una vibrazione lenta
    produce un suono basso.
  • 1:16 - 1:20
    Ci sono quattro cose che influenzano
    la frequenza di vibrazione:
  • 1:20 - 1:24
    la lunghezza, la tensione,
    la densità e lo spessore.
  • 1:24 - 1:27
    Di solito le corde della chitarra
    sono tutte lunghe uguali,
  • 1:27 - 1:32
    e hanno una tensione simile,
    ma differiscono per spessore e densità.
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    Le corde più spesse vibrano più lentamente
    producendo note più basse.
  • 1:36 - 1:38
    Ogni volta che pizzichi una corda
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    crei diverse onde stazionarie.
  • 1:41 - 1:45
    C'è l'onda fondamentale,
    che determina la nota prodotta,
  • 1:45 - 1:48
    ma ci sono anche altre onde,
    le armoniche secondarie,
  • 1:48 - 1:51
    la cui frequenza è un multiplo
    di quella della fondamentale.
  • 1:51 - 1:57
    Tutte queste onde si fondono
    in un'onda complessa, dal suono più ricco.
  • 1:57 - 2:01
    A seconda di come pizzichi la corda
    produci armoniche differenti.
  • 2:01 - 2:03
    Se la pizzichi vicino al centro
  • 2:03 - 2:07
    ottieni l'onda fondamentale
    e le armoniche dispari,
  • 2:07 - 2:10
    che hanno un antinodo
    al centro della corda.
  • 2:10 - 2:14
    Se la pizzichi vicino al ponte
    ottieni soprattutto armoniche pari,
  • 2:14 - 2:16
    e un suono più brillante e metallico.
  • 2:16 - 2:22
    La scala usata nel mondo occidentale
    si basa sulle armoniche di una corda.
  • 2:22 - 2:27
    Quando sentiamo suonare una nota
    insieme a un'altra con frequenza doppia,
  • 2:27 - 2:29
    cioè proprio la sua prima armonica,
  • 2:29 - 2:33
    il suono è così armonioso
    che diamo alle due note lo stesso nome,
  • 2:33 - 2:37
    e chiamiamo la distanza tra le due
    "un'ottava".
  • 2:37 - 2:40
    Il resto della scala musicale si trova
    all'interno di questa ottava
  • 2:40 - 2:42
    che viene suddivisa in dodici semitoni
  • 2:42 - 2:48
    la cui frequenza è sempre
    2^(1/12) volte quella del precedente.
  • 2:48 - 2:51
    Questo fattore determina
    la distanza tra un tasto e l'altro.
  • 2:51 - 2:57
    Ogni tasto divide l'ultima parte
    della corda per 2^(1/12)
  • 2:57 - 3:01
    facendo aumentare la frequenza
    di un semitono per volta.
  • 3:01 - 3:03
    Con uno strumento senza tasti,
    come il violino,
  • 3:03 - 3:07
    è più facile riprodurre
    le infinite frequenze tra due note,
  • 3:07 - 3:11
    ma è più difficile essere intonati.
  • 3:11 - 3:13
    Il numero di corde
    e la loro accordatura
  • 3:13 - 3:16
    dipendono dagli accordi
    che vogliamo suonare
  • 3:16 - 3:18
    e dalla fisiologia delle nostre mani.
  • 3:18 - 3:21
    Anche forme e materiali delle chitarre
    possono variare,
  • 3:21 - 3:25
    cambiando così la natura
    e il suono delle vibrazioni.
  • 3:25 - 3:27
    Pizzicando insieme
    due o più corde
  • 3:27 - 3:32
    puoi creare nuove forme d'onda
    come accordi e altri effetti sonori.
  • 3:32 - 3:36
    Ad esempio, se suoni due note
    con frequenza simile,
  • 3:36 - 3:42
    si fonderanno creando un'onda
    la cui ampiezza aumenta e diminuisce,
  • 3:42 - 3:46
    producendo un suono pulsante
    che si chiama 'battimento'.
  • 3:46 - 3:50
    Con una chitarra elettrica
    puoi giocare ancora di più.
  • 3:50 - 3:52
    Le vibrazioni nascono sempre dalle corde,
  • 3:52 - 3:56
    ma i pick-up le trasformano
    in segnali elettrici
  • 3:56 - 3:59
    da trasmettere alle casse,
    che creano le onde sonore.
  • 3:59 - 4:01
    Tra i pick-up e le casse
  • 4:01 - 4:05
    è possibile modificare l'onda
    in molti modi
  • 4:05 - 4:12
    creando effetti come distorsione,
    overdrive, wah wah, delay e flanger.
  • 4:12 - 4:16
    E se pensi che la fisica della musica
    serva solo a divertirsi
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    rifletti su questo:
  • 4:18 - 4:21
    alcuni fisici ritengono
    che tutto ciò che esiste nell'universo
  • 4:21 - 4:27
    sia costituito dalle vibrazioni
    di stringhe piccolissime e molto tese.
  • 4:27 - 4:29
    Dunque l'intera realtà potrebbe essere
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    il lungo assolo
    di un Jimi Hendrix cosmico?
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    Di certo una corda che vibra
    nasconde… più di quanto sembri.
Title:
La fisica della chitarra - Oscar Fernando Perez
Description:

Guarda la lezione completa: http://ed.ted.com/lessons/the-physics-of-playing-guitar-oscar-fernando-perez

I grandi maestri della chitarra come Jimi Hendrix riescono a usare la fisica delle onde a proprio piacimento, costruendo melodie con le vibrazioni e l'ispirazione del momento. Ma come fanno il legno, il metallo e la plastica a trasformarsi in ritmo, melodia e musica?
Oscar Fernando Perez ci spiega nel dettaglio la fisica della chitarra, dalla prima pennata all'arpeggio finale.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TED-Ed
Duration:
04:55

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