Lezioni dagli antichi social media | Tom Standage | TEDxOxbridge
-
0:02 - 0:05(Applausi)
-
0:05 - 0:08Vi parlerò dei social media.
-
0:08 - 0:11E potreste dire: "Non un altro
che blatera sui social media!" -
0:11 - 0:14Ma io vi mostrerò un modo diverso
di vedere i social media -
0:14 - 0:17uno di cui sono abbastanza sicuro
non avete sentito parlare prima. -
0:17 - 0:20Voglio darvi una prospettiva
storica sui social media. -
0:20 - 0:23Ma per farlo, dobbiamo prima decidere
che cosa sono in effetti i social media. -
0:23 - 0:25Questa è la mia definizione.
-
0:25 - 0:27Sono media che arrivano
da altre persone. -
0:27 - 0:29E poi vengono scambiati
tramite connessioni sociali -
0:29 - 0:32e creano una discussione ripartita
o una comunità -
0:32 - 0:34che trascende il luogo e le persone
con cui ci troviamo fisicamente. -
0:34 - 0:38È molto diverso dall'ascoltare
una voce impersonale da una radio. -
0:38 - 0:39Questa è la mia definizione.
-
0:40 - 0:42Se usiamo questa definizione
allora diventa chiaro. -
0:42 - 0:44Funziona in questo modo:
-
0:44 - 0:47abbiamo un gruppo di persone, qui.
Tutte twittano tra loro. -
0:47 - 0:50Una, al centro, è connessa
con questo gruppo di persone qui. -
0:50 - 0:51E quindi [il messaggio]
si diffonde. -
0:51 - 0:54Sappiamo come funziona oggi
nei social network basati su Internet -
0:54 - 0:57su Twitter, Facebook,
Instagram e tutti gli altri. -
0:57 - 1:00Ma in realtà
questo tipo di modello, -
1:00 - 1:02questa trasmissione orizzontale
da persona a persona, -
1:02 - 1:04non ha bisogno
di un network digitale per esistere. -
1:04 - 1:08Ho trascorso gli ultimi anni a studiare
esempi della storia. -
1:08 - 1:13Perché penso che gli ambienti social media
in realtà esistano da secoli. -
1:13 - 1:16Quindi quali sono le condizioni necessarie
per un ambiente social media? -
1:16 - 1:18C'è bisogno di un po' di roba.
-
1:18 - 1:21C'è bisogno d'istruzione, perché
per inviare messaggi a persone lontane -
1:21 - 1:24abbiamo bisogno di saper scrivere
e loro di saper leggere. -
1:24 - 1:29Il costo per condividere, copiare
e trasmettere quell'informazione -
1:29 - 1:30deve essere relativamente basso.
-
1:30 - 1:35Oggi è quasi gratis perché abbiamo
smartphone e connessioni a banda larga. -
1:35 - 1:39Ma è risultato che queste condizioni
sono sorte anche prima nella storia. -
1:39 - 1:44A quanto ne so, la prima volta è successo
con la vecchia Repubblica Romana. -
1:44 - 1:46Dunque.
Questi sono Neo Terenzio e sua moglie. -
1:46 - 1:49Lui era un fornaio di Pompei.
-
1:49 - 1:52Stringono i simboli della loro cultura.
-
1:52 - 1:55Lui ha una pergamena
e lei ha una tavoletta di cera. -
1:55 - 1:58Era una specie di blocco
per gli appunti, se eri romano. -
1:58 - 2:00In pratica stanno dicendo:
"Guardateci, siamo colti!" -
2:00 - 2:02Sono molto orgogliosi
della loro istruzione. -
2:02 - 2:05I Romani, sapete,
erano una società relativamente istruita. -
2:05 - 2:08I Romani si scrivevano piuttosto spesso.
-
2:08 - 2:11Per quel che ne so,
il primo ecosistema di social media -
2:11 - 2:12si trova all'interno dell'élite romana.
-
2:12 - 2:15Tutti si scrivono lettere.
Fanno circolare le notizie. -
2:15 - 2:18L'élite romana era un gruppo
di famiglie imparentate tra loro, -
2:18 - 2:22perciò le notizie politiche
coincidevano con le notizie sociali. -
2:22 - 2:26Tizio ha litigato con Caio;
Lei sta divorziando da Lui; eccetera. -
2:26 - 2:30Se prendiamo le lettere dell'uomo di stato
e oratore Cicerone, ad esempio, -
2:30 - 2:34lo vediamo chiaramente. Questo è
uno stralcio da una delle sue lettere: -
2:34 - 2:37"Il 24 marzo ti ho mandato
una copia della lettera di Balbus a me... -
2:37 - 2:39e della lettera
che Cesare ha mandato a lui". -
2:39 - 2:42Vediamo che le lettere
sono passate di seconda e di terza mano. -
2:42 - 2:44A quanto pare
questa era una cosa comune. -
2:44 - 2:46Le lettere erano essenzialmente
documenti semi-pubblici. -
2:46 - 2:48Eccone un'altra.
-
2:48 - 2:50Qui Cicerone ha scritto una lettera
-
2:50 - 2:53con la sua opinione su qualcosa.
È una lettera aperta, -
2:53 - 2:55quindi la invia al destinatario
e ne fa delle copie per i suoi amici. -
2:55 - 2:57Gli è stato chiesto di fare così:
-
2:57 - 3:00"Ho sentito che hai scritto
una bella lettera,..." (Risate) -
3:00 - 3:02Tiene tutte le sue lettere:
-
3:02 - 3:05abbiamo tutta la posta in entrata
e in uscita di Cicerone. -
3:05 - 3:07Così possiamo vedere cos'ha fatto.
-
3:07 - 3:09Questo è quel che sta facendo qui.
Sta dicendo: -
3:09 - 3:12"Ho sentito che la mia lettera
è stata pubblicata in larga misura". -
3:12 - 3:13Il che è quel che voleva.
-
3:13 - 3:15È in questo modo che venivano pubblicati
i libri nel mondo romano. -
3:15 - 3:17Non c'erano macchine da stampa.
-
3:17 - 3:20Per scrivere un libro, lo scrivevi.
Alla fine avevi tante pergamene. -
3:20 - 3:24Lo davi alla persona
più ricca e influente che conoscevi -
3:24 - 3:26e che aveva tanto andirivieni
nella sua biblioteca. -
3:26 - 3:29Poi gli studiosi andavano in biblioteca
lo leggevano e dicevano: -
3:29 - 3:31"Questo è un buon libro.
Posso averne una copia?" -
3:31 - 3:34Al che questo ricco patrono
avrebbe detto agli scriba di farne una copia, -
3:34 - 3:36e di portarla nella sua biblioteca.
Avrebbe scatenato un effetto domino. -
3:36 - 3:39Solo quando i libri si spargevano
e le persone ne parlavano -
3:39 - 3:40e ne chiedevano delle copie
-
3:40 - 3:43i produttori di libri
cominciavano a fabbricarli. -
3:43 - 3:46Gli autori romani volevano che i loro libri
fossero il più piratati possibile. -
3:46 - 3:48Era un sistema peer-to-peer.
-
3:48 - 3:52L'altra cosa distribuita in modo
peer-to-peer era il giornale romano. -
3:52 - 3:56Si chiamava Acta Diurna,
fondato nel 59 a.C. da Giulio Cesare. -
3:56 - 3:59Veniva pubblicato ogni giorno.
Sapete quante copie ne facevano al giorno? -
3:59 - 4:03Spettatore: Una.
Tom Standage: Una. Esatto. Una copia. (Risate) -
4:03 - 4:05Veniva messa nel foro.
Se volevi leggerla, -
4:05 - 4:07dovevi andarci e
leggerla per conto tuo. -
4:07 - 4:09Se volevi leggertela da un'altra parte
-
4:09 - 4:12stava al pubblico distribuirla.
-
4:12 - 4:15Così mandavi il tuo scriba.
Gli dicevi: "Vai al foro per me, -
4:15 - 4:18scriviti i titoli
che potrebbero interessarmi -
4:18 - 4:20perché voglio leggere le notizie
mentre faccio colazione". -
4:20 - 4:23Lo scriba lo faceva.
Portava le notizie. -
4:23 - 4:26Questo è il dispositivo su cui si leggevano.
Piuttosto familiare. -
4:26 - 4:28Questo è l'iPad romano.
-
4:28 - 4:30(Risate)
-
4:30 - 4:32In realtà è una tavoletta di cera
-
4:32 - 4:35ma come vedete le proporzioni
in pratica sono le stesse. -
4:35 - 4:37La dimensione è identica.
(Risate) -
4:37 - 4:39Se torniamo all'immagine precedente,
-
4:39 - 4:43la donna ha un Galaxy S4 Romano.
-
4:43 - 4:46(Risate)
-
4:46 - 4:49I bottoni erano a metà della parte lunga,
il che è interessante. -
4:49 - 4:52In questo modo le notizie circolavano.
Se andavi fuori città -
4:52 - 4:55e volevi rimanere informato sulle novità
-
4:55 - 4:57i tuoi amici copiavano
parti dell'Acta Diurna -
4:57 - 5:00e altri pezzi
delle lettere che ricevevano. -
5:00 - 5:03Ricevevi le notizie dai tuoi amici.
Era un sistema social media. -
5:03 - 5:06Andiamo un po' avanti nel tempo.
Ecco un altro esempio. -
5:06 - 5:091500 anni più tardi.
Questo è Martin Lutero. -
5:09 - 5:12Martin Lutero litiga
con la chiesa cattolica -
5:12 - 5:14riguardo la dottrina delle indulgenze,
-
5:14 - 5:18ovvero la vendita dei biglietti
per uscire gratis dal Purgatorio. -
5:18 - 5:22Pensa che sia un'idea stupida,
perciò scrive 95 tesi -
5:22 - 5:27in sostanza domande su cui vuol discutere
e a cui vuole che il Papa risponda. -
5:27 - 5:30Oggi sarebbero una lista su BuzzFeed.
Si sarebbero chiamate: -
5:30 - 5:32"95 ragioni per cui il Papa
si sbaglia sulle indulgenze" -
5:32 - 5:34o qualcosa di simile.
(Risate) -
5:34 - 5:36Se fosse su BuzzFeed
si sarebbe chiamato: -
5:36 - 5:38"95 folli ragioni
per cui il Papa si sbaglia!" -
5:38 - 5:42Quello che [Lutero] fa nella realtà,
è scriverle a mano -
5:42 - 5:44e affiggerle alla porta
della chiesa di Wittenberg per dire: -
5:44 - 5:47"Voglio un dibattito pubblico
sull'argomento". È così che si faceva. -
5:47 - 5:49La gente comincia a copiarle.
Cominciano a diffondersi. -
5:49 - 5:51Poi gli stampatori
ci mettono le mani sopra. -
5:51 - 5:52Sono in latino.
-
5:52 - 5:55Ne stampano copie. Arrivano
agli stampatori delle città vicine. -
5:55 - 5:59Fanno un tale brusio che vengono ristampate.
Raggiungono altre città. Si diffondono. -
5:59 - 6:01Lutero non fa nulla di suo.
-
6:01 - 6:04Alcuni degli stampatori, furbi,
le traducono in tedesco, -
6:04 - 6:06perché raggiungano più persone,
perché non tutti leggono il latino. -
6:06 - 6:09Si diffondono in modo rapidissimo.
Un contemporaneo di Lutero dice: -
6:09 - 6:12"Ci vogliono due settimane
perché si diffondano in Germania, -
6:12 - 6:14e un mese
per diffondersi nel resto d'Europa". -
6:14 - 6:16Questa è una totale sorpresa per Lutero.
-
6:16 - 6:20Non riesce a credere che le sue tesi
siano state stampate e fatte circolare -
6:20 - 6:22"ben oltre le mie aspettative".
-
6:22 - 6:24Gli si accende la lampadina:
"Aspetta un attimo... -
6:24 - 6:27questo è il modo per diffondere
quel che penso sulle indulgenze ". -
6:27 - 6:30Quindi scrive il suo opuscolo
successivo in tedesco -
6:30 - 6:33e lo dà allo stampatore
di Wittenberg, dove vive. -
6:33 - 6:36Ne stampa un migliaio di copie
che vengono portate alle città vicine -
6:36 - 6:37dove più stampatori stampano più copie,
-
6:37 - 6:41che continuano a diffondersi.
È così che il messaggio circola. -
6:41 - 6:46Come sappiamo che fu efficace?
Come facciamo a misurarlo? -
6:46 - 6:48Oggi misuriamo l'efficacia
di una campagna social media -
6:48 - 6:52contando retweet, like, reblog eccetera.
-
6:52 - 6:55A quanto pare è possibile fare
lo stesso anche per Martin Lutero, -
6:55 - 6:59perché si può contare le volte
che i suoi opuscoli vennero ristampati, -
6:59 - 7:01il numero di nuove edizioni.
-
7:01 - 7:04Se lo facessimo le statistiche di traffico
di Martin Lutero -
7:04 - 7:06somiglierebbero a questo.
(Risate) -
7:06 - 7:10Chi di voi ha un blog WordPress
sarà abituato a vedere cose simili. -
7:10 - 7:12Martin Lutero sarebbe
piuttosto contento di vederlo. -
7:12 - 7:14Quell'enorme picco è il 1523.
-
7:14 - 7:17Quelli rossi sono gli opuscoli tedeschi;
-
7:17 - 7:19quelli blu sono gli opuscoli latini.
-
7:19 - 7:22Il colore più chiaro sono le ristampe,
-
7:22 - 7:24i colori più scuri sono i nuovi opuscoli
originali di Lutero quell'anno. -
7:24 - 7:28Potete vedere
enormi picchi nelle ristampe. -
7:28 - 7:31Ognuna è un altro migliaio di copie.
-
7:31 - 7:35Questo fa sì che il messaggio
si diffonda per la Germania e oltre. -
7:35 - 7:39Il risultato è la separazione nella Chiesa
tra cattolici e protestanti. -
7:39 - 7:41Da questo deriva la Riforma.
-
7:41 - 7:44Ecco un'altra piattaforma social media.
È connessa a Oxford. -
7:44 - 7:46Questa è una caffetteria.
-
7:46 - 7:48La prima caffetteria dell'Inghilterra
era qui, a Oxford. -
7:48 - 7:51Le caffetterie erano
una fantastica piattaforma di scambio. -
7:51 - 7:53Erano localizzate laddove arrivavano
gli opuscoli e i nuovi libri, -
7:53 - 7:56che erano i predecessori dei giornali.
-
7:56 - 7:59Le persone si ritrovavano,
li leggevano e li discutevano, -
7:59 - 8:01e li spedivano per posta
ad altre caffetterie. -
8:01 - 8:04Prendevano parte
a una enorme discussione distribuita -
8:04 - 8:06tra la gente delle caffetterie.
-
8:06 - 8:10Delle caffetterie era da notare
non solo che avevano il caffè, -
8:10 - 8:13ma anche che
persone di diverse classi sociali -
8:13 - 8:16erano attese,
erano invitate a interagire. -
8:16 - 8:18C'erano il gentiluomo,
il meccanico, il lord e il furfante: -
8:18 - 8:20tutti che si parlavano tra loro.
-
8:20 - 8:24Le idee attraversavano
divesi gruppi e circoli sociali -
8:24 - 8:26come mai prima di allora.
-
8:26 - 8:30Questo finì con l'avere
conseguenze di vasta portata. -
8:30 - 8:32Ma la cosa principale
a cui questo portò, -
8:32 - 8:35fu il permettere alla gente
di essere esposta a nuove idee -
8:35 - 8:39e partecipare a una discussione più ampia
sulle cose che stavano accadendo. -
8:39 - 8:41La gente chiama le caffetterie
"Università per un penny": -
8:41 - 8:43paghi un penny per il tuo caffè
-
8:43 - 8:46e puoi prendere parte
ad un attraente e incredibile -
8:46 - 8:48ambiente di scambio mediatico
che crea dipendenza. -
8:48 - 8:49Ci sono molti altri esempi.
-
8:49 - 8:52Li sto collezionando da tempo.
-
8:52 - 8:53Questo è un taccuino.
-
8:53 - 8:56È un quaderno
dove si scrivono cose interessanti -
8:56 - 8:59come su Tumblr o Pinterest:
"Oh, interessante!" (Risate) -
8:59 - 9:03Solo di rado è roba tua. Ecco perché dico
che è come su Tumblr o Pinterest. -
9:03 - 9:0580 per cento delle cose su Tumblr
e Pinterest sono ricondivisioni. -
9:05 - 9:10È lo stesso con questi taccuini.
-
9:10 - 9:12Sono più che altro poesie
di altre persone, liste e aforismi. -
9:12 - 9:15Condividi il quaderno e i tuoi amici
copiano le parti che piacciono loro. -
9:15 - 9:19Ciò che scegli di condividere con loro
e quel che metti nel tuo quaderno -
9:19 - 9:21è un modo di definire
ed esprimere te stesso. -
9:21 - 9:23Altri esempi:
poesie prima della Rivoluzione Francese; -
9:23 - 9:25opuscoli della Rivoluzione Civile Inglese;
-
9:25 - 9:27opuscoli prima
della Rivoluzione Americana... -
9:27 - 9:29ho tantissimi esempi.
-
9:31 - 9:34La domanda è: se i social media
sono un luogo comune nella storia, -
9:34 - 9:36cos'è successo?
Perché non li abbiamo notati prima? -
9:36 - 9:39La risposta è che siamo passati
da questo tipo di ambiente, -
9:39 - 9:42dove le persone
condividono cose tramite reti sociali, -
9:42 - 9:45e nel XIX secolo siamo passati
a questo tipo di modello. -
9:45 - 9:49Qui un piccolo numero di persone
trasmette il messaggio con molta efficenza -
9:49 - 9:52ad un pubblico enorme
ma in modo impersonale. -
9:52 - 9:55Ha inizio con la rotativa a vapore
e con la circolazione di massa dei giornali. -
9:55 - 9:59Poi si passa alla radio e alla tv,
e questo tipo di roba. -
9:59 - 10:01Questo permette
a un piccolissimo gruppo selezionato, -
10:01 - 10:03chiamiamolo di giornalisti,
-
10:03 - 10:05di raggiungere un gran numero di persone.
-
10:05 - 10:07Non si tratta sempre di giornalisti,
-
10:07 - 10:09perché l'esempio più noto ed efficace
-
10:09 - 10:11con cui si può promulgare il messaggio
-
10:11 - 10:13è la propaganda.
-
10:13 - 10:15Questa è la nazista Volksempfänger.
-
10:15 - 10:17Conosciamo la Volkswagen,
la macchina della gente. -
10:17 - 10:19Questa è la radio delle gente.
-
10:19 - 10:22Ma era la radio delle gente
solo perché -
10:22 - 10:24era costruita per captare
solo le trasmissioni locali tedesche. -
10:24 - 10:27Non potevi ricevere notizie straniere.
Potevi solo ascoltare Hitler -
10:27 - 10:30parlare a ripetizione tutto il tempo,
e fare i suoi discorsi. -
10:30 - 10:32Questo tipo di controllo centralizzato
-
10:32 - 10:34è l'assoluto opposto dei social media.
-
10:34 - 10:37Questo è ciò che è successo nel IX secolo
e per gran parte del XX secolo. -
10:37 - 10:41Credo che questo ci dia
un modo nuovo di vedere i media, -
10:41 - 10:44perché adesso "I social media
sono tornati, grazie a Internet". -
10:44 - 10:47Internet rende economico
raggiungere un vasto pubblico. -
10:47 - 10:51Non c'è più bisogno
di stampe costose o radiotrasmettitori. -
10:51 - 10:54Ti basta andare sulla
piattaforma social di tua scelta, -
10:54 - 10:57e in teoria quel che scrivi o pubblichi
-
10:57 - 10:59può raggiungere un pubblico di milioni.
-
10:59 - 11:02Penso che questo significhi che
invece di pensare alla storia dei media -
11:02 - 11:04così, come una divisione
tra vecchi e nuovi media -- -
11:04 - 11:08vecchio era analogico,
stampa, trasmissione; -
11:08 - 11:11nuovo è digitale,
Internet e più social... -
11:11 - 11:13Credo che questa
non sia tutta la storia. -
11:13 - 11:15Dobbiamo pensarla così.
-
11:15 - 11:17C'era questa cosa
chiamata vecchissimo media -
11:17 - 11:20che era piuttosto simile al nuovo media.
-
11:21 - 11:24La rottura è il 1833,
che è quando -
11:24 - 11:25il primo giornale a un penny
viene pubblicato a New York. -
11:25 - 11:29Questo è l'inizio dei vecchi media,
di questa centralizzazione. -
11:29 - 11:33Credo che ciò significhi che il periodo
che precede i vecchi media -
11:33 - 11:37oggi possa dirci molto.
-
11:37 - 11:39Per me significa che le antiche strutture
dei social media -
11:39 - 11:41hanno molte lezioni da impartirci.
-
11:41 - 11:44Fatemene fare tre molto velocemente.
Ecco la prima. -
11:44 - 11:47"I social media sono solo una
pericolosa distrazione, -
11:47 - 11:48una perdita di tempo?"
-
11:48 - 11:50Sono sicuro che vi è stato detto.
-
11:50 - 11:52È una lamentala molto comune:
-
11:52 - 11:54"Non dovremmo chiamarli
social network... -
11:54 - 11:56dovremmo chiamarli
social no-work". -
11:56 - 11:57(Risate)
-
11:57 - 12:00È una lamentela molto vecchia.
-
12:00 - 12:02Qui c'è uno che fa la stessa lamentela
-
12:02 - 12:05a Oxford attorno al 1670.
-
12:05 - 12:08Anthony Wood dice: "Perché gli studenti
non fanno più il loro lavoro?... -
12:08 - 12:10Perché sono tutti nelle caffetterie,
-
12:10 - 12:13a condividere cose con i loro amici."
(Risate) -
12:13 - 12:15Salta fuori che questo
accadeva anche a Cambridge. -
12:15 - 12:17(Risate)
-
12:17 - 12:19Pari opportunità, giusto?
Vai, Oxbridge! -
12:19 - 12:22La stessa esatta lamentela
a Cambridge: -
12:22 - 12:25gli studenti non lavorano più
perché sono nelle caffetterie. -
12:25 - 12:29Ecco un opuscolo
che lamenta la stessa cosa: -
12:29 - 12:31le caffetterie sono "nemiche
di diligenza e industriosità -
12:31 - 12:34e la rovina
di giovani uomini impegnati." -
12:34 - 12:37perché la gente perde solo tempo.
-
12:37 - 12:41Ma è vero? Be', pensate
a cos'è accaduto alla fine del XVII secolo. -
12:41 - 12:46Vedrete che invece di essere nemiche
della diligenza e dell'industriosità -
12:46 - 12:48le caffetterie
furono la culla dell'innovazione. -
12:48 - 12:50Permisero alle persone e alle idee
di combinarsi in nuovi modi. -
12:50 - 12:52Ne nacquero cose incredibili.
-
12:52 - 12:54La Rivoluzione Scientifica, ad esempio.
-
12:54 - 12:58Avevamo scienziati
che s'incontravano nelle caffetterie. -
12:58 - 13:00La Royal Society cresce da persone
che s'incontrano nelle caffetterie, -
13:00 - 13:02qui ad Oxford e a Londra.
-
13:02 - 13:05A volte ci si tenevano addirittura
esperimenti e conferenze. -
13:05 - 13:10Il mio esempio preferito è che
Isaac Newton scrive Principia Mathematica, -
13:10 - 13:11il fondamento della scienza moderna,
-
13:11 - 13:13per metter fine
ad una discussione da caffetteria -
13:13 - 13:15tra Wren, Hooke e Halley.
(Risate) -
13:15 - 13:18Incolpate la caffetteria.
-
13:18 - 13:20In modo simile, le caffetterie
portarono all'innovazione del commercio. -
13:20 - 13:23Lloyd di Londra inizia
come una caffetteria chiamata Lloyd's. -
13:23 - 13:26Un'altra caffetteria all'angolo
di nome Jonathan's -
13:26 - 13:28diventa il London Stock Exchange.
(Risate) -
13:28 - 13:31Si ottengono incredibili innovazioni
dall'incontro di idee. -
13:31 - 13:33Lo stesso
è possibile oggi coi social media. -
13:33 - 13:37Alcune aziende l'hanno capito
e usano internamente i social media -
13:37 - 13:39per coltivare
collaborazione e innovazione. -
13:39 - 13:42Avanti: "Qual è il ruolo
dei social media nelle rivoluzioni?" -
13:42 - 13:44Ne abbiamo sentito parlare molto
dopo la Primavera Araba. -
13:44 - 13:47In che misura Facebook e Twitter
hanno giocato un ruolo negli eventi -
13:47 - 13:51in Tunisia ed Egitto?
Possiamo chiamarle rivoluzioni di Twitter? -
13:51 - 13:54Salta fuori che lo possiamo capire
chiedendolo alla storia. -
13:54 - 13:55Possiamo chiedere a Martin Lutero.
-
13:55 - 13:58"Dal rapido diffondersi delle tesi,
ho constatato -
13:58 - 14:01quel che la maggior parte della nazione
pensa delle indulgenze". -
14:01 - 14:04In altre parole, la popolarità
degli opuscoli era un modo per segnalare -
14:04 - 14:07a lui e ai lettori degli opuscoli
-
14:07 - 14:09che pensavano
la stessa cosa sulle indulgenze. -
14:09 - 14:13Gli studiosi di media moderni
lo chiamano sincronizzare le opinioni. -
14:13 - 14:18Le persone che non sono tanto convinte
di avere la stessa opinione degli altri -
14:18 - 14:19possono scoprire se invece ce l'hanno.
-
14:19 - 14:23Oggi puoi farlo perché 80mila persone
fanno like su una pagina Facebook -
14:23 - 14:26che dice "Domenica andiamo
a fare una manifestazione". -
14:26 - 14:30Allora potevi farlo perché
quando andavi dal venditori di opuscoli -
14:30 - 14:32ti dicevano: "Ci spiace,
il nuovo Lutero è esaurito". -
14:32 - 14:35Allora sapevi
che altra gente tentava di comprarlo -
14:35 - 14:37ed era interessata
a quel che aveva da dire. -
14:37 - 14:40Credo che questo ci dica che
i social media non causano rivoluzioni. -
14:40 - 14:43Sono lamentela di sottofondo, certo,
ma quel che fanno -
14:43 - 14:47è aiutarle e permettere loro
di diffondersi più velocemente. -
14:47 - 14:51Nelle parole di Jared Cohen di Google,
è che sono un accelerante. -
14:51 - 14:53Non accendono il fuoco, ma lo aiutano
a diffondersi più rapidamente. -
14:53 - 14:55Credo che sia un buon modo
di pensare alla cosa. -
14:55 - 14:58E infine: "I social media
sono una moda passeggera?" -
14:58 - 15:02Spero di avervi convinti
che sono in giro da tantissimo tempo. -
15:02 - 15:04Non sono affatto una moda.
-
15:04 - 15:05La cosa passeggera, se ce n'è una,
-
15:05 - 15:07era il periodo dei vecchi mass media.
-
15:07 - 15:10Quello era un'anomalia storica,
se la guardiamo in questi termini. -
15:10 - 15:14Ora siamo tornati
a un modello più sociale -
15:14 - 15:17come quello che avevamo
prima della metà del XIX secolo. -
15:17 - 15:19Ma questa volta
è sovralimentato da Internet. -
15:19 - 15:21"I social media
non sono una moda passeggera". -
15:21 - 15:23Era l'era dei mass media
ad essere un'anomalia. -
15:23 - 15:25I social media sono qui per restare.
-
15:25 - 15:30Spero di avervi convinti che gli utenti
dei moderni social media -- -
15:30 - 15:32spero siate tutti su Twitter --
-
15:32 - 15:35sono eredi
di una tradizione centenaria. -
15:35 - 15:38Spero che questo cambierà il modo
in cui pensate ai social media, -
15:38 - 15:40che capirete che tutte queste
diverse attività moderne -
15:40 - 15:43hanno predecessori nella storia.
-
15:43 - 15:46In breve, spero di avervi convinti
che i social media -
15:46 - 15:48non si limitano
a connetterci tra noi oggi -
15:48 - 15:51ma ci collegano anche al passato.
Grazie. -
15:51 - 15:59(Applausi)
- Title:
- Lezioni dagli antichi social media | Tom Standage | TEDxOxbridge
- Description:
-
I social media non sono solo una tendenza moderna, ma anche una antica. A TEDxOxbridge, Tom Standage ci guida in un tour storico su come, dalle lettere di Cicerone alle caffetterie dell'Inghilterra elisabettiana, le notizie e le idee venivano diffuse e discusse. In fondo, i social media non sono poi così nuovi.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 16:00
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Viviana Vigoriti edited Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Viviana Vigoriti edited Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Viviana Vigoriti accepted Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge | ||
Viviana Vigoriti edited Italian subtitles for Lessons from ancient social media: Tom Standage at TEDxOxbridge |