Che significato aveva realmente la democrazia ad Atene? - Melissa Schwartzberg

Vedi intera lezione: http://ed.ted.com/lessons/what-did-democracy-really-mean-in-athens-melissa-schwartzberg

Mentre noi potremmo considerare le elezioni una pietra miliare della democrazia, gli Ateniesi che coniarono il termine in realtà usavano un sistema di lotteria per scegliere la maggior parte dei loro politici. Melissa Schwartzberg descrive gli in e out della democrazia ateniese, e suggerisce alcuni modi in cui un modello in stile lotteria potrebbe darci benefici oggi.

Lezione di Melissa Schwartzberg, animazione di TED-Ed.

Ehi, congratulazioni!

Hai appena vinto la lotteria,

solo che il premio non sono soldi
o una crociera di lusso

È un posto nella legislatura
nazionale del tuo paese.

E non sei l'unico fortunato vincitore.

Tutti i tuoi colleghi deputati
sono stati scelti allo stesso modo.

Questo potrebbe sembrarti uno strano modo
di gestire un governo,

figuriamoci una democrazia.

Le elezioni sono la quintessenza
della democrazia, giusto?

Gli antichi Ateniesi che coniarono
la parola, avevano un'altra opinione.

Le elezioni avevano un ruolo minimo
nella democrazia Ateniese,

gran parte delle cariche affidate
a cittadini volontari estratti a caso.

A differenza delle democrazie
rappresentative comuni oggi,

dove gli elettori scelgono i leader
che decideranno per loro,

l'Atene del 5° secolo a.C.
era una democrazia diretta

che incoraggiava ampia partecipazione

attraverso il principio di "ho boulomenos",
o "chiunque desidera".

Ciò significa che ciascuno
dei circa 30 000 cittadini eleggibili

poteva assistere all'ecclesia,

un'assemblea generale che si riuniva
diverse volte al mese.

All'inizio, chiunque dei circa 6000
che si presentava ad ogni seduta

aveva il diritto di rivolgersi
ai concittadini,

proporre una legge,

o intentare una causa pubblica.

Certo, una folla di 6000 persone
che parla tutta allo stesso tempo

non riuscirebbe a governare con efficacia.

Quindi il sistema ateniese si affidava anche
a 500 membri del concilio

chiamati "Boulé"

per impostare l'ordine del giorno
e valutare le proposte,

oltre a centinaia di giurati e magistrati
per gestire le questioni legali

Anziché essere elette o nominate,

le persone in queste cariche
venivano scelte in gruppi.

Questo processo di selezione casuale
è conosciuto come sorteggio.

Le sole cariche scelte tramite elezione

erano quelle che richiedevano
una certa esperienza,

come ad esempio i generali.

Ma erano considerati aristocratici,
ovvero governati dai migliori,

al contrario delle democrazie,
governate dai molti.

Come si arrivò a questo sistema?

La democrazia nacque ad Atene

dopo un lungo periodo
di tensioni politiche e sociali

segnato da conflitti tra nobili.

I poteri una volta riservati alle élite,

come poter parlare all'assemblea
e aver diritto di voto,

vennero estesi ai cittadini ordinari.

E l'abilità di questi cittadini
a svolgere tali compiti

adeguatamente diventò una caratteristica
principale dell'idea democratica di Atene.

Oltre che un privilegio,

la partecipazione civile era un dovere
di tutti i cittadini

con sorteggio e mandati brevi
per prevenire la formazione

di classi di governo o partiti politici.

Sugli standard del 21° secolo,

Atene governata dai molti
escludeva tantissime persone.

A donne, schiavi e stranieri
era negata la piena cittadinanza,

e se filtriamo anche chi
è troppo giovani per servire,

il gruppo di Ateniesi eleggibili
cala a solo il 10-20% di tutta la popolazione.

Alcuni antichi filosofi,
tra cui Platone,

disprezzava questa forma di democrazia

considerandola anarchica
e governata da folli.

Ma oggi la parola ha talmente
tanti significati positivi,

che regimi notevolmente diversi
pretendono di incarnarla.

Allo stesso tempo, alcuni condividono

lo scetticismo di Platone
sulla saggezza delle masse.

Molte democrazie moderne
riconciliano questo confitto

con cittadini che eleggono coloro
che considerano qualificati

per fare leggi a loro nome.

Ma ha i suoi problemi,

compresa l'influenza della ricchezza,

e l'emersione di politici di professione

con interessi diversi dai loro elettori.

L'elezione per lotteria potrebbe riportare
ad un governo più efficace

attraversi un gruppo di legislatori
più differenziati e rappresentativi?

O il moderno ufficio politico,
come il commando militare ateniese,

richiede conoscenze e abilità specifiche?

Probabilmente non dovresti
trattenere il respiro

per vincere un posto nel governo
del tuo paese.

Ma a seconda di dove vivi,

potresti comunque essere selezionato
per partecipare in una giuria,

un'assemblea cittadina,

o un referendum,

tutti esempi di come
il principio democratico

sopravvive ancora oggi.