Mio figlio era uno dei killer della strage al liceo Columbine. Questa è la mia storia.
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0:01 - 0:04L'ultima volta che ho udito la voce
di mio figlio -
0:04 - 0:06è stato quando è uscito di casa
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0:06 - 0:07per andare a scuola.
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0:08 - 0:11Gridò una parola nell'oscurità:
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0:11 - 0:13"Ciao".
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0:13 - 0:16Era il 20 Aprile 1999.
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0:17 - 0:20Più tardi quella mattina,
presso la Columbine High School -
0:20 - 0:23mio figlio Dylan e il suo amico Eric
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0:23 - 0:25uccisero 12 studenti e un professore
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0:26 - 0:30e ferirono più di 20 persone
prima di togliersi la vita. -
0:31 - 0:34Tredici persone innocenti furono uccise,
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0:34 - 0:37lasciando i loro cari in uno stato
di disperazione e trauma. -
0:38 - 0:40Altri subirono gravi ferite
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0:40 - 0:44alcune risultanti in deturpazioni e
disabilità permanenti. -
0:46 - 0:48Ma l'enormità della tragedia
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0:48 - 0:52non può essere misurata solo dal numero
di morti o feriti che ci furono. -
0:53 - 0:56Non c'è modo di quantificare il danno
psicologico -
0:56 - 0:58di quelli che erano nella scuola
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0:58 - 1:01o che parteciparono agli aiuti o
ai lavori di riordino. -
1:02 - 1:06Non c'è modo di stabilire la magnitudine
di una strage come Columbine, -
1:07 - 1:09specialmente quando questa può essere
un modello -
1:09 - 1:12per altri individui che vogliono
commettere altre atrocità. -
1:14 - 1:15Columbine fu un maremoto,
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1:16 - 1:17e quando questo si abbatté
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1:17 - 1:21ci vollero anni per la comunità
e per la società -
1:21 - 1:23per comprenderne l'impatto.
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1:25 - 1:29Mi ci sono voluti molti anni per provare
ad accettare l'eredità di mio figlio. -
1:30 - 1:33La condotta violenta che ha determinato
la fine della sua vita -
1:33 - 1:36mi ha mostrato che era una persona molto
diversa da quella che conoscevo. -
1:38 - 1:40In seguito le persone mi chiedevano,
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1:40 - 1:42"Come hai potuto non accorgerti?"
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1:43 - 1:44"Che razza di madre sei?"
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1:45 - 1:48Continuo anche io ancora a chiedermi
le stesse domande. -
1:49 - 1:52Prima della strage,
pensavo di essere una buona madre. -
1:53 - 1:55Aiutare i miei figli ad essere buoni,
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1:55 - 1:58sani, adulti responsabili
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1:58 - 2:01era il ruolo più importante
della mia vita. -
2:02 - 2:05Ma la tragedia mi ha convinto che come
genitore ho fallito -
2:06 - 2:10ed è in parte questo senso di fallimento
che mi porta qui oggi. -
2:11 - 2:12A parte suo padre,
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2:13 - 2:16io ero l'unica persona che conosceva
ed amava Dylan in assoluto. -
2:17 - 2:19Se qualcuno avesse potuto immaginare
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2:19 - 2:21sarei dovuta essere io, giusto ?
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2:22 - 2:23Ma non lo sapevo.
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2:25 - 2:27Oggi sono qui condividere l'esperienza
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2:27 - 2:31di cosa significa essere la madre di uno
che uccide e ferisce. -
2:32 - 2:36Per anni dopo la tragedia ho setacciato
i ricordi, -
2:36 - 2:40per cercare di capire esattamente dove
avessi fallito come genitore. -
2:40 - 2:43Ma non ci sono risposte semplici.
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2:43 - 2:45Non vi posso dare nessuna soluzione.
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2:46 - 2:47Quello che posso fare
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2:48 - 2:50è condividere ciò che ho imparato.
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2:51 - 2:55Quando parlo a persone che non mi
conoscevano prima della strage -
2:55 - 2:57incontro tre tipi di difficoltà.
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2:58 - 3:01Primo, quando entro in una stanza
come questa, -
3:01 - 3:05non so mai se ci sono persone che hanno
perso dei cari -
3:05 - 3:07per quello che ha fatto mio figlio.
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3:08 - 3:12Ho bisogno di conoscere la sofferenza
causata da un membro della mia famiglia -
3:12 - 3:14che non è qui a farlo lui stesso.
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3:15 - 3:18Così, prima di tutto, e con tutto il
mio cuore -
3:18 - 3:22chiedo scusa se mio figlio ha causato
dolore a qualcuno di voi. -
3:24 - 3:25La seconda difficoltà che incontro
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3:26 - 3:30è che devo chiedere comprensione
e persino compassione -
3:31 - 3:34quando parlo della morte di mio figlio
per suicidio. -
3:34 - 3:37Due anni prima che morisse,
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3:37 - 3:39scrisse su un pezzo di carta in un
quaderno -
3:39 - 3:40che si infliggeva dei tagli.
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3:41 - 3:43Disse che era in agonia
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3:43 - 3:45e che voleva rimediare una pistola
per uccidersi. -
3:46 - 3:50Io non sapevo nulla di tutto questo
fino a mesi dopo la sua morte. -
3:51 - 3:54Quando parlo della sua morte per suicidio
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3:54 - 3:58non cerco di minimizzare la cattiveria
che mostrò alla fine della sua vita. -
3:59 - 4:01Cerco solo di capire
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4:01 - 4:03come il suo istinto suicida
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4:03 - 4:04sia sfociato in omicidio.
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4:05 - 4:08Dopo aver letto molto e parlato
con esperti -
4:08 - 4:10sono giunta alla conclusione
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4:10 - 4:15che la sua partecipazione alla sparatoria
provenisse non dal desiderio di uccidere -
4:15 - 4:17ma dal suo desiderio di morire.
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4:18 - 4:24La terza difficoltà che incontro quando
parlo dell'omicidio-suicidio di mio figlio -
4:24 - 4:27è che parlo di malattia mentale
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4:28 - 4:29- scusatemi .
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4:29 - 4:32è che parlo di malattia mentale,
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4:32 - 4:36o salute mentale, se preferite,
perché è più concreto. -
4:36 - 4:39E allo stesso tempo, parlo di violenza.
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4:40 - 4:43L'ultima cosa che voglio è di contribuire
ad aumentare l'equivoco -
4:43 - 4:46che già esiste riguardo le malattie
mentali. -
4:46 - 4:51Solo una piccola percentuale di quelli
che soffrono di malattie mentali -
4:51 - 4:53è violenta verso altre persone,
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4:55 - 4:58ma di quelli che muoiono per suicidio,
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4:58 - 5:02si stima che circa dal 75 a forse più
del 90 per cento -
5:02 - 5:06ha una malattia mentale diagnosticabile
di qualche tipo. -
5:07 - 5:08Come saprete bene,
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5:08 - 5:11il sistema di assistenza
alla salute mentale è insufficiente -
5:12 - 5:14e non tutti quelli con atteggiamenti
distruttivi -
5:15 - 5:16rientrano nei criteri
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5:16 - 5:18per una diagnosi specifica.
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5:19 - 5:21Molti che hanno sensazioni continue
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5:21 - 5:25di paura o rabbia o disperazione
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5:25 - 5:27non vengono mai visitati o curati.
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5:28 - 5:32Troppo spesso, ricevono attenzione solo
quando mostrano una crisi comportamentale. -
5:33 - 5:35Se le stime sono corrette
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5:35 - 5:38che circa l'uno o due percento di tutti
i suicidi -
5:38 - 5:41comporta la morte di una seconda
persona -
5:42 - 5:46quando i suicidi aumentano,
e stanno aumentando in alcune comunità, -
5:47 - 5:49allora anche i suicidi-omicidi aumentano.
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5:51 - 5:56Io voglio capire cosa passava nella mente
di Dylan prima della sua morte, -
5:56 - 6:00così ho cercato risposte in altri
sopravvissuti a tentativi di suicidio. -
6:02 - 6:06Ho fatto ricerche e volontariato per
eventi di raccolta fondi -
6:06 - 6:08e tutte le volte che ho potuto
-
6:08 - 6:12ho parlato con chi è sopravvissuto
alle proprie crisi suicide -
6:13 - 6:14o tentativi.
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6:15 - 6:17Una delle conversazioni più utili
che ho fatto -
6:17 - 6:19è stata con un collega
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6:19 - 6:20che mi ha sentito parlare con
qualcuno -
6:20 - 6:22nel mio angolo d'ufficio.
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6:23 - 6:26Lei mi ha sentito dire che Dylan
non poteva avermi amato -
6:26 - 6:29se ha fatto una cosa così orribile.
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6:30 - 6:32Più tardi, quando mi trovò da sola,
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6:33 - 6:35si scusò per aver ascoltato quella
conversazione, -
6:35 - 6:37ma mi disse che mi sbagliavo.
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6:38 - 6:40Mi disse che quando lei era una giovane
madre single -
6:41 - 6:42con tre bambini piccoli,
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6:43 - 6:47cadde in grave depressione e fu
ospedalizzata per la sua protezione. -
6:48 - 6:50In quei momenti lei era certa
-
6:50 - 6:54che i suoi figli sarebbero stati
sicuramente meglio senza di lei, -
6:54 - 6:56così fece un piano per togliersi la vita.
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6:57 - 7:01Mi assicurò che l'amore di una madre
è il legame più forte sulla Terra, -
7:01 - 7:04e che amava i suoi figli più di ogni
altra cosa al mondo, -
7:05 - 7:07ma a causa della sua malattia,
-
7:07 - 7:10era sicura che sarebbero stati meglio
senza di lei. -
7:12 - 7:14Ciò che disse, e quello che ho
imparato da altri -
7:14 - 7:19è che non prendiamo la cosiddetta
decisione o scelta -
7:19 - 7:20di morire per suicidio
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7:20 - 7:23nello stesso modo in cui decidiamo
quale macchina guidare -
7:23 - 7:25o dove andare il Sabato sera.
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7:26 - 7:29Quando qualcuno è in uno stato
suicida estremo -
7:29 - 7:34sta allo stadio quattro dell'emergenza
medica. -
7:35 - 7:39I processi mentali sono alterati e si
perde la capacità di auto-controllo -
7:40 - 7:43Anche se possono fare programmi
e agire secondo logica -
7:44 - 7:47il loro senso della verità è distorto
da un filtro di dolore -
7:47 - 7:50attarverso il quale interpretano la realtà
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7:51 - 7:55Alcune persone sono molto brave a
nascondere questo stato -
7:55 - 7:57e spesso hanno buone ragioni
per farlo. -
7:59 - 8:02Molti di noi hanno avuto pensieri suicidi
in qualche momento -
8:02 - 8:06ma continui, persistenti pensieri suicidi
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8:06 - 8:08e il pensare a come realizzarli
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8:08 - 8:10sono il sintomo di una patologia
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8:10 - 8:12e come molte malattie
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8:12 - 8:15essa va riconosciuta e curata
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8:16 - 8:17prima che si perda una vita.
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8:19 - 8:21Ma la morte di mio figlio non fu
solamente un suicidio. -
8:22 - 8:24Ha comportato un omicio di massa.
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8:25 - 8:31Io volevo capire come i suoi intenti
suicidi siano diventati omicidi. -
8:32 - 8:35Ma la ricerca è scarsa e non ci sono
risposte semplici. -
8:36 - 8:39Sì, probabilmente aveva una depressione
in corso. -
8:41 - 8:46Lui aveva una personalità perfezionista
e auto-sufficiente -
8:47 - 8:51e questo lo rendeva meno incline a
chiedere aiuto ad altri. -
8:52 - 8:55Aveva vissuto eventi scatenanti
a scuola -
8:55 - 9:01che lo avevano lasciato svilito e
umiliato e arrabbiato. -
9:02 - 9:05E aveva un'amicizia complicata
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9:05 - 9:10con un ragazzo con cui divideva la
stessa rabbia e alienazione -
9:10 - 9:13e che era seriamente disturbato
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9:13 - 9:15manipolatore e omicida.
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9:16 - 9:19E in aggiunta a questo periodo della
sua vita -
9:19 - 9:22di estrema vulnerabilità e fragilità
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9:23 - 9:26Dylan aveva trovato accesso alle armi
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9:26 - 9:28anche se noi non ne abbiamo possedute
in casa. -
9:29 - 9:34E' stato spaventosamente facile per
un ragazzo di 17 anni acquistare armi, -
9:34 - 9:39legalmente o illegamente, senza il mio
permesso o conoscenza. -
9:40 - 9:44E comunque, 17 anni e molte altre
stragi scolastiche dopo, -
9:45 - 9:47è ancora spaventosamente facile.
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9:49 - 9:52Quello che Dylan fece quel giorno
ha spezzato il mio cuore -
9:53 - 9:55e come spesso fanno i traumi,
-
9:55 - 9:58ha avuto conseguenze sul mio corpo e
sulla mia mente. -
9:59 - 10:02Due anni dopo la strage ho avuto
un tumore al seno -
10:03 - 10:07e due anni dopo ho iniziato ad avere
problemi di salute mentale. -
10:08 - 10:12Oltre al costante, perpetuo cordoglio
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10:12 - 10:15ero terrorizzata di imbattermi in uno
dei familiari -
10:16 - 10:18di qualcuno ucciso da Dylan,
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10:18 - 10:20o di essere accostata dalla stampa
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10:20 - 10:21o da un cittadino arrabbiato.
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10:23 - 10:25Avevo paura di ascoltare le notizie
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10:26 - 10:30paura di sentirmi chiamare un cattivo
genitore o una persona disgustosa. -
10:33 - 10:35Ho cominciato ad avere attacchi di panico
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10:37 - 10:41Il primo attacco è iniziato quattro anni
dopo la strage, -
10:41 - 10:44quando mi stavo preparando alla
deposizione -
10:44 - 10:47e avrei dovuto incontrare i familiari
delle vittime. -
10:48 - 10:51Il secondo ciclo è iniziato sei anni
dopo la strage, -
10:51 - 10:54quando mi preparavo a parlare
pubblicamente di omicidio-suicidio -
10:54 - 10:56per la prima volta ad una conferenza.
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10:58 - 11:00Entrambi gli episodi sono durati settimane
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11:02 - 11:04gli attacchi avvenivano ovunque:
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11:04 - 11:08nei negozi, in ufficio,
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11:08 - 11:10o anche mentre leggevo un libro a letto.
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11:11 - 11:16La mia mente scattava improvvisamente
in una spirale di terrore -
11:16 - 11:18e per quanto provassi
-
11:18 - 11:22a calmarmi o a venirne fuori con la
ragione, -
11:22 - 11:23non ci riuscivo.
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11:24 - 11:27Sembrava come se il mio cervello cercasse
di uccidermi -
11:28 - 11:30e poi, spaventato di essere spaventato
-
11:31 - 11:32consumasse tutti i miei pensieri.
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11:33 - 11:35Così ho appreso direttamente
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11:35 - 11:38cosa vuol dire avere una mente
difettosa, -
11:39 - 11:42ed è stato allora che ho davvero iniziato
a sostenere la salute mentale. -
11:44 - 11:47Con terapie e medicine e cure
-
11:47 - 11:49la vita è infine tornata
-
11:49 - 11:52a quelle che si possono considerare
condizioni normali. -
11:53 - 11:55Quando ripenso a tutto
cio che è successo -
11:55 - 11:59vedo che la spirale della disfunzionalità
in mio figlio -
12:00 - 12:03forse si è sviluppata in un periodo
di due anni -
12:03 - 12:05un tempo ampiamente sufficiente per
aiutarlo, -
12:06 - 12:09se solo qualcuno avesse capito che
aveva bisogno di aiuto -
12:09 - 12:11e avesse saputo cosa fare.
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12:16 - 12:18Ogni volta che qualcuno mi domanda,
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12:18 - 12:21"Come hai fatto a non accorgerti?",
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12:21 - 12:23è come un pugno allo stomaco.
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12:24 - 12:28Comporta un'accusa, e va ad alimentare
il mio senso di colpa -
12:28 - 12:31che per quanta terapia io possa ricevere
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12:31 - 12:33non riuscirò mai a sradicare del tutto.
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12:34 - 12:36Ma ecco qualcosa che ho imparato:
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12:37 - 12:39se l'amore fosse sufficiente
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12:39 - 12:41a fermare qualcuno con intenti suicidi
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12:41 - 12:42dal farsi del male
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12:43 - 12:45i suicidi non accadrebbero quasi mai.
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12:46 - 12:48Ma l'amore non è abbastanza
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12:49 - 12:51e il suicidio è prevalente.
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12:52 - 12:54E' la seconda causa di morte
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12:55 - 12:57per persone tra i 10 e i 34 anni
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12:58 - 13:00e il 15 % della gioventù Americana
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13:00 - 13:03dichiara di aver pensato al suicidio
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13:03 - 13:04nell'ultimo anno.
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13:06 - 13:10Ho imparato che per quanto vogliamo
credere che possiamo -
13:11 - 13:14non possiamo conoscere o controllare
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13:14 - 13:16ciò che i nostri cari pensano
o sentono -
13:17 - 13:20e ostinarsi a credere che noi siamo
in qualche modo diversi, -
13:21 - 13:24che quelli che amiamo non penserebbero
mai a farsi del male -
13:24 - 13:25o farlo a qualcun altro,
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13:26 - 13:28può far sì che non vediamo
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13:28 - 13:30ciò che è abbiamo davanti agli occhi.
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13:32 - 13:35E se succede il peggio,
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13:37 - 13:40dovremo imparare a perdonare noi stessi
per non aver saputo -
13:40 - 13:43o non aver fatto le giuste domande
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13:43 - 13:46o non aver trovato i giusti rimedi.
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13:47 - 13:48Dovremmo sempre presumere
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13:49 - 13:51che qualcuno che amiamo potrebbe soffrire
-
13:52 - 13:54nonostante ciò che dicono
-
13:55 - 13:56o come si comportano.
-
13:57 - 13:59Dovremmo ascoltare interamente
-
14:00 - 14:01senza giudicare
-
14:02 - 14:04e senza offrire soluzioni.
-
14:07 - 14:11Io so che dovrò vivere con questa
tragedia, -
14:11 - 14:13con tutte queste tragedie,
-
14:13 - 14:14per il resto della mia vita.
-
14:15 - 14:17Io so che nella mente di molti
-
14:21 - 14:25quello che ho perso non è paragonabile
a quello perso dalle altre famiglie. -
14:26 - 14:29Lo so che la mia lotta non rende le loro
più facili. -
14:31 - 14:36Lo so che ci sono alcuni che pensano che
io non abbia diritto ad alcun dolore -
14:36 - 14:39ma solo ad una vita di penitenza
permanente. -
14:42 - 14:44Alla fine quello che so si riduce
a questo: -
14:45 - 14:51la tragedia è che anche il più attento
e responsabile di noi -
14:52 - 14:53potrebbe non essere in grado di aiutare
-
14:55 - 14:57ma per l'amor di Dio,
-
14:57 - 14:59non dobbiamo mai smettere di provarci
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14:59 - 15:01a conoscere l'ignoto.
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15:02 - 15:03Grazie.
-
15:03 - 15:05(Applausi)
- Title:
- Mio figlio era uno dei killer della strage al liceo Columbine. Questa è la mia storia.
- Speaker:
- Sue Klebold
- Description:
-
Sue Klebold è la madre di Dylan Klebold, uno dei due ragazzi che hanno commesso il massacro della Columbine High School, uccidendo dodici studenti ed un professore. Sue ha passato molti anni ad analizzare ogni dettaglio della sua vita familiare, nel tentativo di capire cosa avrebbe potuto fare per evitare la violenza inflitta da suo figlio. In questo difficile, struggente racconto, Klebold esplora i collegamenti tra malattia mentale e violenza, appellandosi a genitori e professionisti perché continuino ad esaminare i legami tra i comportamenti suicida ed omicida.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 15:18
Gabriella Patricola accepted Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Gabriella Patricola edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Gabriella Patricola edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Gabriella Patricola edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Silvia Fornasiero edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Mario Leonardi edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Mario Leonardi edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story | ||
Mario Leonardi edited Italian subtitles for My son was a Columbine shooter. This is my story |