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Empatia come risposta alle discriminazioni di genere nel mondo dei videogame - Lilian Chen

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    Peking House è il ristorante cinese
    di famiglia a Willimantic, Connecticut,
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    dove ho trascorso quasi 20 anni,
    prima che la mia famiglia lo cedesse.
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    Io e mio fratello passavamo
    molto tempo
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    nella stanza sul retro,
    o, per noi, "l'ufficio".
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    "L'ufficio" non era altro
    che un ripostiglio,
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    ma lì c'erano i nostri videogiochi.
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    Quello a cui giocavamo di più
    si chiamava Super Smash Brothers Melee.
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    Per chi non lo sapesse,
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    Super Smash Brothers Melee
    è un vecchio picchiaduro
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    della Nintendo GameCube.
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    Io e mio fratello passavamo
    ore e ore a giocarci...
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    Sfidavamo persino
    i clienti del ristorante!
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    Un giorno, i miei amici mi trascinano
    a un torneo in zona,
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    dove, su 33 partecipanti, arrivo 13esima.
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    Non male, ma decisamente
    lontana dal primo posto.
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    Dopo essermi esercitata
    con giocatori esperti
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    e aver preso appunti
    da fonti sul web,
  • 0:58 - 1:01
    ho iniziato a partecipare
    a tornei nazionali.
  • 1:01 - 1:02
    Senza rendermene conto,
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    a 17 anni trotterellavo
    da una parte all'altra degli Stati Uniti,
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    per un videogioco.
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    Una pacchia, vero?
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    E così, mi sono immersa
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    nell'avvincente community
    di Super Smash Brothers Melee.
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    di cui faccio parte ormai
    da quasi dieci anni.
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    Scommetto che al sentire
    gioco competitivo
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    vi immaginate un ammasso
    di persone ricurve sui loro portatili.
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    A volte è davvero così,
  • 1:28 - 1:30
    ma più spesso
    è una scena simile a questa.
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    (Risate)
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    Siccome Smash Brothers Melee
    è un videogioco alquanto datato,
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    per giocare ci vogliono quelle TV
    tipo grandi scatoloni.
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    I giocatori sono così appassionati,
  • 1:42 - 1:46
    che si trascinano tutta questa roba
    anche in aereo, nel bagaglio a mano.
  • 1:46 - 1:48
    (Risate)
  • 1:48 - 1:50
    La community è anche
    incredibilmente eterogenea.
  • 1:51 - 1:54
    Questa è una foto di Apex,
    un torneo annuale nel New Jersey.
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    Nel 2013, vi hanno partecipato
    oltre 1500 persone da 16 paesi diversi.
  • 1:59 - 2:02
    Cioè: gente che da 16 paesi
    vola in New Jersey.
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    Mica da ridere.
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    Scusami, New Jersey.
  • 2:06 - 2:07
    (Risate)
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    Nelle community di videogiochi,
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    ero conosciuta
    con il mio gamertag "_milktea",
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    ma nella vita reale
    ero semplicemente 'Lilian'.
  • 2:17 - 2:21
    A 17 anni ero timida e tranquilla,
    e spesso a scuola
  • 2:21 - 2:26
    i miei compagni mi prendevano in giro
    perché ero diversa, asiatica.
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    Alcuni mi prendevano in giro
    per il mio modo di vestire.
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    Altri mi invitavano fuori per scherzo.
  • 2:31 - 2:34
    Un altro mi ha dato
    della prostituta cinese.
  • 2:34 - 2:35
    Ma quando ero "_milktea",
  • 2:35 - 2:40
    facevo parte di una community
    che mi accettava.
  • 2:40 - 2:45
    Notate qualcosa di strano in questa foto?
  • 2:45 - 2:49
    Vedete qualche donna?
  • 2:49 - 2:55
    Quando c'è un grande squilibrio di genere,
    le dinamiche sociali possono distorcersi.
  • 2:55 - 2:59
    Ricevi più attenzioni
    di quante ne avresti di solito.
  • 2:59 - 3:01
    [milktea è un angelo]
  • 3:01 - 3:05
    All'epoca, non capivo perché
    ricevevo tutta questa attenzione.
  • 3:05 - 3:08
    Sapevo solo che era molto meglio
    di quello che passavo a scuola.
  • 3:08 - 3:09
    [Milktea, ti amo]
  • 3:10 - 3:11
    Questa è tra le mie preferite.
  • 3:11 - 3:13
    [Lady Milktea, sei troppo bella.]
  • 3:13 - 3:16
    [In una classifica di bellezza,
    da 1 a 10, ti darei 8]
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    [Solo perché ho una cotta per
    un'altra ragazza da tempo]
  • 3:19 - 3:20
    (Risate)
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    Ma poi, le cose hanno preso
    una brutta piega.
  • 3:23 - 3:25
    [Perché se la prendono tutti
    con milktea lol?]
  • 3:25 - 3:27
    [E una troietta.]
  • 3:27 - 3:29
    [Non le piace Smash,
    cerca solo attenzioni.]
  • 3:29 - 3:31
    Poi, inizi a vedere commenti come questo.
  • 3:31 - 3:35
    [sei famosa solo xké sei
    il sogno erotico dei nerd]
  • 3:35 - 3:37
    [Lo succhi a qualche Smasher]
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    Negli anni, ho metabolizzato tutto
  • 3:41 - 3:45
    e proiettato questi atteggiamenti
    su altre donne.
  • 3:45 - 3:50
    "Oh, ma perché è così femminile?
    Gioca davvero ai videogame?"
  • 3:50 - 3:53
    Mi mancava la voce,
    mi sentivo ribollire dentro
  • 3:53 - 3:57
    e alla fine ho smesso di frequentare
    la community di Smash del tutto.
  • 3:57 - 3:59
    Qualche anno dopo...
  • 3:59 - 4:02
    Trovo il mio primo lavoro a New York.
  • 4:02 - 4:06
    Qui mi rendo conto che i comportamenti
    sessisti non devono essere la norma.
  • 4:06 - 4:10
    Ma me ne sto comunque
    tranquilla, sulle mie.
  • 4:10 - 4:13
    Parlare in pubblico?
    Mai e poi mai, dicevo.
  • 4:13 - 4:14
    (Risate)
  • 4:14 - 4:17
    E poi appare questo commento
    sulla mia bacheca di Facebook.
  • 4:17 - 4:20
    [Non prendertela con la community
    di Smash per le cattiverie sul web]
  • 4:20 - 4:22
    [Siamo ben contenti
    di avere delle donne]
  • 4:22 - 4:25
    Giuro che in quel preciso momento,
  • 4:25 - 4:28
    la timidona che c'era in me
    si è come dissolta.
  • 4:28 - 4:31
    Ho iniziato a scrivere blog
    sulle mie esperienze
  • 4:31 - 4:33
    e sui problemi vissuti
    nella community
  • 4:33 - 4:37
    e con mio stupore,
    l'effetto è stato virale.
  • 4:37 - 4:39
    Un noto sito di picchiaduro
    ha letto un mio post
  • 4:39 - 4:44
    e Polygon, un sito di videogiochi,
    mi ha procurato un lavoro.
  • 4:44 - 4:47
    Si è così venuto a creare
    The New Meta,
  • 4:47 - 4:52
    un panel nel NYU Game Center
    di cui sono co-fondatrice e moderatrice.
  • 4:52 - 4:55
    Abbiamo coinvolto un sacco di donne
    di diverse community
  • 4:55 - 4:59
    per parlare di discriminazioni di genere
    nel mondo dei videogame.
  • 4:59 - 5:02
    Ma lo scopo del panel
    era sensibilizzare,
  • 5:02 - 5:06
    senza schierarsi contro gli uomini.
  • 5:06 - 5:09
    Da donna, ero un po' di parte
  • 5:09 - 5:13
    e persino misogina
    contro il mio stesso sesso.
  • 5:13 - 5:17
    A volte, quando siamo immersi
    in un ambiente per molto tempo,
  • 5:17 - 5:23
    diventa difficile distinguere
    ciò che è normale da ciò che è pericoloso.
  • 5:23 - 5:26
    Alcuni giocatori fanno
    cattiverie gratuite,
  • 5:26 - 5:31
    alcuni non si rendono nemmeno conto
    di continuare a discriminare.
  • 5:33 - 5:35
    È più produttivo
    mettersi nei loro panni
  • 5:35 - 5:37
    che ignorarli completamente.
  • 5:38 - 5:40
    Iniziate una conversazione.
  • 5:40 - 5:42
    Smantellate questi comportamenti,
  • 5:42 - 5:45
    anche se vi sembrano
    più che ovvi.
  • 5:45 - 5:48
    E vi prego, dimenticatevi
    i toni accusatori.
  • 5:48 - 5:51
    Se fossi stata isolata
    come nerd sessista,
  • 5:51 - 5:54
    oggi non sarei su questo
    palco a parlarvi.
  • 5:54 - 5:56
    E sorpresa-sorpresa...
  • 5:56 - 6:00
    ho scoperto che c'era voglia
    di cambiare e di aiutarsi.
  • 6:00 - 6:02
    [Come si fa a trattare
    le ragazze come i ragazzi?
  • 6:02 - 6:05
    [Faccio del mio meglio,
    ma gradirei dei consigli.]
  • 6:05 - 6:08
    Ogni volta che avevo dubbi,
    ecco che ricevevo commenti, tipo:
  • 6:08 - 6:11
    [Sono arrivate delle nuove
    'Smasher' grazie a te]
  • 6:11 - 6:13
    Quest'esperienza
    mi ha fatto capire
  • 6:13 - 6:18
    che il mio silenzio fomentava
    il maschilismo nel mondo dei videogame.
  • 6:18 - 6:20
    Nessuno è perfetto.
  • 6:20 - 6:25
    E facile e fuorviante assorbire
    i pregiudizi e non uscirne più.
  • 6:25 - 6:28
    Parlandone apertamente,
  • 6:28 - 6:30
    si impone a se stessi
    e agli altri
  • 6:30 - 6:34
    di rivalutare le proprie azioni
    e percezioni.
  • 6:34 - 6:37
    Abbiamo tutti una voce.
  • 6:37 - 6:40
    Bisogna usarla,
    e in modo responsabile.
  • 6:40 - 6:42
    Non solo potrete
    portare il cambiamento,
  • 6:42 - 6:45
    ma anche permettere
    agli altri di farlo.
  • 6:45 - 6:46
    Grazie.
  • 6:46 - 6:52
    (Applausi)
Title:
Empatia come risposta alle discriminazioni di genere nel mondo dei videogame - Lilian Chen
Description:

Lilian Chen è cresciuta giocando a Super Smash Brothers Melee. Quando la sua passione per il gioco l'ha portata a competere in tornei in giro per gli States, Lilian si è resa conto che in questa realtà esiste un forte squilibrio tra uomini e donne, che è causa di sociodinamiche sconcertanti.

In questo video TEDYouth, Lilian racconta come ha vissuto la discriminazione nella community di Smash e come intende sensibilizzare il pubblico su questo tema senza colpevolizzare i giocatori di sesso maschile.

TEDYouth di Lilian Chen.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TED-Ed
Duration:
07:00

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