Il sesso è una tecnologia, il piacere un diritto e la qualità delle relazioni che legano le persone una questione di salute pubblica. E che c’entra la politica? La rivendicazione fondamentale alla base del discorso di Slavina è la necessità di abitare il corpo in autonomia e potersi *riprogrammare* per decostruire secoli di sessuofobia e metafore colpevolizzanti. Un processo che parte dall’intimità di ciascuno, ma che non può non contaminare il tessuto sociale di cui siamo parte. La libertà è contagiosa, la cultura del consenso ancora tutta da costruire.

L’ambito di ricerca e creazione di Slavina, artista multimediale, è il pornoattivismo.
Cresce a Roma come attivista che utilizza i media quale veicolo di informazione indipendente e diventa performer nella scena queer romana.
In Spagna dal 2005, scopre la postpornografia. Da allora nei suoi progetti (video, scrittura, teatro cabaret e laboratori) esplora la sessualità e le sue rappresentazioni attraverso l’uso dei media, senza dimenticare lo spirito DIY, per valorizzare il potenziale politico della condivisione dell’intimità.
Realizza corti porno d’autore con il collettivo di registe Le Ragazze del Porno.
Fa parte del progetto accademico performativo transazionale Zarra Bonheur insieme a Rachele Borghi e del gruppo di sperimentazione terapeutica Psicoerotica Femminista

This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at http://ted.com/tedx