Cos'è l'espressionismo astratto? - Sarah Rosenthal

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Se visiti un museo con una collezione di arte moderna e contemporanea, potresti vedere opere che suscitano reazioni del tipo: "Potrebbe farlo persino il mio gatto, e questa sarebbe arte? Ma è davvero così? Sul serio chiunque potrebbe creare dipinti astratti alla Jackson Pollock? Sarah Rosenthal si addentra nel movimento dell'Espressionismo Astratto per cercare di dare una risposta a questa domanda.

Se visiti un museo con una collezione
di arte moderna e contemporanea,

potrebbe capitarti di vedere opere
che suscitano considerazioni del tipo:

"Potrebbe farlo persino il mio gatto,
e questa sarebbe arte?"

Il movimento dell'Espressionismo Astratto,
anche noto come Scuola di New York,

ottiene spesso questo tipo di reazioni.

L'Espressionismo Astratto è nato nel 1943

e si è sviluppato dopo la fine
della seconda Guerra Mondiale.

È caratterizzato da grandi dipinti,
soprattutto astratti,

intere composizioni
senza nessun preciso punto focale

e ampie pennellate,
che rappresentano e suscitano emozioni.

Il gruppo di artisti
considerati espressionisti astratti

include Barnett Newman,
con le sue cerniere esistenziali,

Willem de Kooning,
famoso per le sue donne deformate,

Helen Frankenthaler,
che ha creato la tecnica del soak-stain,

e altri.

Ma, forse, il più famoso, influente
e che ha dato più da pensare

è stato Jackson Pollock.

La maggior parte dei suoi dipinti
sono immediatamente riconoscibili.

Presentano grovigli
di linee di colore,

che vanno di qua e di là sulla tela,
in ogni direzione.

Queste distese caotiche sono grandi
e impressionanti,

ma cosa hanno di così speciale?

Non ha fatto colare la pittura
in modo casuale?

Non è qualcosa che può fare chiunque?

La risposta a queste domande
è sì e no.

Pollock ha sviluppato una tecnica
che chiunque sarebbe capace di eseguire,

a prescindere dalla propria
formazione artistica,

ma solo lui avrebbe potuto realizzare
i suoi dipinti.

Tale paradosso riguarda
le radici del suo lavoro,

i disegni automatici surrealisti
di André Masson e altri.

Sembra che questi surrealisti dipingessero
direttamente con l'inconscio,

per svelare verità nascoste
nelle loro menti.

Ogni tanto, invece di immaginare
qualcosa e poi disegnarla,

lasciavano che le loro mani
si muovessero in modo automatico,

per ricavare figure familiari
dagli scarabocchi.

Dopo che Pollock si allontanò
dalla rappresentanza,

realizzò opere di action painting,
seguendo una premessa simile,

ma sviluppando una tecnica distintiva,

senza mai cercare immagini
o messaggi nascosti nelle opere.

Prima, toglieva la tela dal cavalletto
e la poggiava a terra,

già di per sé un atto sovversivo.

Poi, con una danza controllata,
camminava attorno alla tela,

lasciandovi colare vernice industriale
da miscelatori e altri strumenti,

modificando velocità e direzione,

per controllare il modo in cui la vernice
toccava la superficie.

Questi movimenti,
come gli scarabocchi dei surrealisti,

si presume avessero origine
dal subconscio di Pollock.

Ma al contrario dei surrealisti,

le cui opere rappresentavano
i contenuti nascosti della mente,

si dice che Pollock producesse
espressioni fisiche della sua psiche.

Proprio i suoi dipinti sono
segni distintivi della sua mente.

In teoria, chiunque potrebbe fare
un quadro che sia impronta della mente.

Perché Pollock è così speciale?

È importante ricordare che
sebbene lo potrebbero fare tutti,

solo lui e il resto della sua scuola
pensarono effettivamente di farlo.

Distrussero le convenzioni pittoriche
che esistevano da secoli,

obbligando il mondo dell'arte
a ripensarle completamente.

L'ultimo motivo per cui il suo lavoro
è rimasto noto

deriva proprio dagli oggetti che ha fatto,
che incarnano contraddizioni affascinanti.

Per esempio, sebbene il metodo di Pollock

abbia prodotto superfici dipinte
fondamentalmente piatte,

la ragnatela di linee dipinte può dare
l'illusione di un'infinita profondità

guardando da vicino.

Ed il caos di questo groviglio sembra
sfuggire ad ogni controllo,

ma, in realtà, è il prodotto
di un processo ponderato,

sebbene non pre-pianificato.

Tutte queste caratteristiche
resero Pollock una celebrità.

E nella storia dell'arte,

lo elevarono
allo stato mitizzato

dell'artista geniale, in quanto eroe.

Invece di bilanciare le cose
per tutte le menti creative,

purtroppo, il suo lavoro rinforzò
un consolidato aspetto elitario di arte.

Elitario,

innovativo,

comunque decidiate di chiamarlo,

la storia radicata
nell'Espressionismo Astratto

non può essere attribuita a nessun gatto,
per quanto talentuoso esso sia.