Cosa mi hanno insegnato sei anni di prigionia sulla paura e sulla fede
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0:02 - 0:03La prima volta
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0:04 - 0:05che ho avuto paura
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0:06 - 0:07avevo 41 anni.
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0:09 - 0:11Mi hanno sempre detto che ero coraggiosa.
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0:12 - 0:14Da piccola, mi arrampicavo
sull'albero più alto -
0:14 - 0:17e mi avvicinavo senza paura
a qualsiasi animale. -
0:18 - 0:20Mi piacevano le sfide.
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0:20 - 0:22Mio padre diceva:
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0:23 - 0:25"L'acciaio buono
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0:25 - 0:28resiste a tutte le temperature".
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0:28 - 0:31Quando, in Colombia,
sono entrata in politica, -
0:32 - 0:35pensavo di resistere
a tutte le temperature. -
0:35 - 0:37Volevo porre fine
alla corruzione nel Paese; -
0:37 - 0:39volevo spezzare i legami
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0:39 - 0:41tra la classe politica e il narcotraffico.
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0:41 - 0:44E la prima volta che venni eletta
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0:44 - 0:47fu perché avevo denuciato,
con nome e cognome, -
0:47 - 0:49politici corrotti
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0:49 - 0:50e intoccabili.
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0:50 - 0:53Denunciai persino
il Presidente della Repubblica -
0:54 - 0:56per i suoi collegamenti con i cartelli.
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0:57 - 1:00Fu lì che cominciarono le minacce.
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1:00 - 1:04Dovetti far lasciare il Paese
ai miei figli, ancora piccoli, -
1:04 - 1:08una mattina, nascosti nell'auto blindata
dell'ambasciatore francese -
1:08 - 1:10per portarli fino all'aereo.
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1:11 - 1:12Alcuni giorni dopo
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1:13 - 1:16subii un attentato,
ma rimasi illesa. -
1:17 - 1:18L'anno successivo,
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1:19 - 1:23i colombiani mi elessero
con il maggior numero di preferenze. -
1:24 - 1:27E io lo sentivo che la gente
mi considerava agguerrita. -
1:28 - 1:31E io stessa pensavo di essere coraggiosa.
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1:31 - 1:33Ma non lo ero.
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1:35 - 1:38In verità, non avevo mai sperimentato
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1:39 - 1:41cosa fosse davvero la paura.
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1:43 - 1:44Tutto questo cambiò
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1:45 - 1:48il 23 febbraio del 2002.
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1:49 - 1:53In quel momento io ero candidata
alla presidenza della Colombia -
1:53 - 1:57e stavo promuovendo
il mio programma elettorale -
1:57 - 2:00quando fui catturata
da un gruppo di uomini armati, -
2:00 - 2:02in uniforme,
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2:02 - 2:03con divise militari.
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2:05 - 2:07In quel momento guardai i loro stivali:
erano di gomma. -
2:07 - 2:09E io sapevo
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2:09 - 2:11che l'esercito colombiano
usava stivali di cuoio. -
2:12 - 2:14Sapevo che quelli erano guerriglieri
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2:14 - 2:16delle FARC.
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2:16 - 2:19Da lì in poi, tutto successe
molto velocemente. -
2:22 - 2:25Il capo del commando ci diede ordine
di fermare la macchina, -
2:26 - 2:30mentre uno dei suoi uomini
calpestò una mina spezza-gambe -
2:31 - 2:33e volò in aria.
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2:34 - 2:36Atterrò, seduto,
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2:36 - 2:38di fronte a me
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2:38 - 2:40e i nostri sguardi si incrociarono.
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2:41 - 2:43Fu allora che il ragazzo capì:
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2:44 - 2:47lo stivale di gomma con la sua gamba
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2:47 - 2:48era caduto lontano.
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2:50 - 2:51(Sospira)
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2:53 - 2:59Cominciò a gridare impazzito.
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3:01 - 3:04E la verità è che sentii,
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3:04 - 3:09come lo sento ora,
rivivendo quelle emozioni, -
3:09 - 3:13sentii che in quel momento
qualcosa di spezzava dentro di me -
3:14 - 3:17che il suo terrore mi stava contagiando.
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3:17 - 3:20La mia testa si svuotò,
non riuscivo a pensare, -
3:20 - 3:21paralizzata.
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3:21 - 3:23Quando finalmente reagii
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3:25 - 3:26fu per dire a me stessa:
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3:27 - 3:28"Mi ammazzeranno,
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3:29 - 3:31e non ho detto addio ai miei figli".
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3:35 - 3:39Mentre mi portavano
nel profondo della foresta -
3:41 - 3:43le FARC annunciarono
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3:43 - 3:46che se il governo non avesse negoziato
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3:47 - 3:48mi avrebbero uccisa.
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3:49 - 3:51E io lo sapevo
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3:51 - 3:55che il governo non avrebbe negoziato.
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3:56 - 3:57A partire da lì
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3:58 - 4:00dormii tutte le notti
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4:00 - 4:01nella stretta del terrore.
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4:01 - 4:03I sudori freddi,
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4:03 - 4:05il tremore,
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4:05 - 4:07il mal di stomaco,
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4:07 - 4:09l'insonnia.
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4:10 - 4:12Ma il peggio capitò nella mia testa
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4:12 - 4:14perché dalla mia memoria
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4:15 - 4:17si cancellarono tutti i numeri di telefono
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4:17 - 4:19gli indirizzi,
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4:19 - 4:21i nomi di persono molto vicine,
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4:21 - 4:24anche fatti significativi della mia vita.
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4:27 - 4:28E così
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4:29 - 4:32cominciai a dubitare di me stessa,
della mia salute mentale. -
4:33 - 4:35E con il dubbio
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4:35 - 4:36arrivò la disperazione,
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4:37 - 4:39e con la disperazione
arrivò la depressione. -
4:40 - 4:43Stavo soffrendo
tipici cambiamenti comportamentali. -
4:43 - 4:46Non era solo la paranoia
nei momenti di panico, -
4:47 - 4:49era lo sconforto,
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4:51 - 4:52era l'odio,
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4:53 - 4:55era anche il desiderio di uccidere.
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4:56 - 4:58Di questo mi resi conto
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4:58 - 5:02mentre mi tenevano
incatenata per il collo, -
5:02 - 5:03a un albero.
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5:04 - 5:07Quel giorno mi lasciarono
esposta alle intemperie -
5:08 - 5:10sotto un acquazzone tropicale.
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5:11 - 5:12Mi ricordo
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5:12 - 5:17che sentii l'urgenza di andare in bagno.
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5:21 - 5:23"Quello che devi fare
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5:25 - 5:27lo fai davanti a me,
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5:32 - 5:33cagna",
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5:39 - 5:41mi gridò il tipo di guardia.
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5:49 - 5:50E io
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5:53 - 5:56presi la decisione,
in quel momento, -
6:05 - 6:06di ammazarlo.
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6:10 - 6:13E per giorni
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6:15 - 6:18andai avanti a programmare,
cercando il momento e il modo, -
6:19 - 6:20piena di odio,
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6:20 - 6:21piena di terrore.
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6:22 - 6:24Finché, all'improvviso
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6:24 - 6:25ne uscii
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6:25 - 6:27mi riscossi,
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6:27 - 6:29e pensai:
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6:30 - 6:32"Non mi faranno diventare come loro.
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6:32 - 6:34Non diventerò un'assassina.
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6:35 - 6:39Ancora mi resta abbastanza libertà
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6:41 - 6:42per decidere
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6:44 - 6:45chi voglio essere".
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6:48 - 6:50Così scoprii che la paura
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6:52 - 6:54mi costringeva
a confrontarmi con me stessa. -
6:55 - 6:56Mi obbligava
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6:57 - 7:00ad allineare la mia energia
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7:00 - 7:02ad allineare i miei meridiani.
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7:04 - 7:06Imparai che affrontare la paura
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7:08 - 7:11poteva trasformarsi
in un percorso di crescita. -
7:14 - 7:17Sono molte le emozioni
quando parlo di tutto questo, -
7:17 - 7:19ma quando mi guardo indietro
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7:21 - 7:22riesco a identificare
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7:23 - 7:26i passi che ho fatto per
ottenere questo risultato. -
7:26 - 7:29E voglio condividere con voi
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7:29 - 7:30tre di questi passi.
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7:30 - 7:31Il primo
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7:31 - 7:32fu
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7:34 - 7:36orientarmi secondo i miei princìpi,
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7:37 - 7:38perché mi resi conto
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7:38 - 7:41che nel pieno del panico
e del blocco mentale -
7:41 - 7:45se ricorrevo ai princìpi
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7:45 - 7:46agivo in modo corretto.
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7:48 - 7:52Ricordo la prima notte,
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7:52 - 7:55in un campo di concentramento
che i guerriglieri avevano costruito -
7:55 - 7:57nel mezzo della foresta,
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7:58 - 8:01con recinzioni alte quattro metri,
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8:01 - 8:03filo spinato,
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8:03 - 8:05torrette ai quattro angoli,
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8:05 - 8:08e uomini armati, con le armi
puntate contro di noi 24 ore al giorno. -
8:09 - 8:12Quella mattina, la prima mattina,
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8:13 - 8:16arrivarono degli uomini gridando:
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8:16 - 8:17"Contatevi, contatevi!"
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8:19 - 8:23I miei compagni si svegliarono spaventati
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8:23 - 8:26e cominciarono a identificarsi
con numeri in sequenza. -
8:27 - 8:28Ma quando fu il mio turno
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8:30 - 8:31io dissi:
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8:32 - 8:33"Ingrid Betancourt.
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8:33 - 8:36Se volete sapere se ci sono
chiamatemi per nome". -
8:38 - 8:40La furia delle guardie
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8:41 - 8:43non fu pari a quella
dei miei compagni, -
8:44 - 8:47perché, ovviamente,
erano spaventati. -
8:47 - 8:49Tutti eravamo spaventati,
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8:49 - 8:50e loro avevano paura che per colpa mia
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8:50 - 8:52sarebbero stati puniti.
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8:53 - 8:55Ma per me, al di sopra della paura,
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8:56 - 9:01c'era l'esigenza di difendere
la mia identità, -
9:01 - 9:04di non lasciare che mi traformassero
in una cosa, in un numero. -
9:04 - 9:06Era una questione di principio,
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9:06 - 9:08era difendere
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9:10 - 9:12ciò che consideravo dignità umana.
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9:13 - 9:15Ma figuratevi:
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9:15 - 9:19questo i guerriglieri lo sapevano bene
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9:19 - 9:23avevano anni di esperienza di sequestri,
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9:23 - 9:24e avevano sviluppato
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9:24 - 9:26una tecnica per ...
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9:27 - 9:29spezzarci,
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9:29 - 9:30per piegarci, per dividerci.
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9:31 - 9:32Così,
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9:33 - 9:35il secondo passo
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9:36 - 9:39fu imparare a costruire
fiducia e solidarietà, -
9:39 - 9:42imparare a essere uniti.
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9:43 - 9:47La foresta è un altro pianeta.
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9:49 - 9:51È un mondo
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9:52 - 9:55in penombra, umido,
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9:56 - 10:01con il ronzio di milioni di insetti,
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10:01 - 10:03le formiche rosse e quelle conga,
il pito che porta parassiti. -
10:04 - 10:07Non c'è stato giorno nella foresta
in cui non abbia smesso di grattarmi. -
10:09 - 10:13E poi certo, tarantole, scorpioni,
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10:13 - 10:14anaconda.
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10:14 - 10:16Una volta mi trovai faccia a faccia
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10:16 - 10:18con un anaconda lungo otto metri
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10:18 - 10:20che avrebbe potuto inghiottirmi
in un boccone. -
10:20 - 10:22I giaguari ...
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10:22 - 10:24Ma quello che voglio dire
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10:24 - 10:27è che nessuno di questi animali
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10:27 - 10:29mi ha fatto tanto male
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10:29 - 10:30quanto l'essere umano.
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10:35 - 10:37I guerriglieri ci terrorizzavano.
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10:38 - 10:40E diffondevano
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10:40 - 10:41voci
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10:42 - 10:45e incoraggiavano la delazione
tra compagni di prigionia -
10:45 - 10:47e le invidie,
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10:47 - 10:49i rancori,
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10:49 - 10:51la sfiducia.
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10:52 - 10:54La prima volta
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10:54 - 10:55che scappai
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10:56 - 10:57per un certo periodo
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10:57 - 10:58fu insieme a Lucho.
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10:58 - 11:01Lucho aveva alle spalle
due anni di sequestro più di me. -
11:02 - 11:05Decidemmo di legarci
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11:06 - 11:07con delle corde
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11:07 - 11:12per trovare la forza
di calarci in quell'acqua scura, -
11:12 - 11:14piena di piranha
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11:14 - 11:15e di caimani.
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11:16 - 11:18Noi
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11:18 - 11:21ci nascondevamo tra le mangrovie
durante il giorno. -
11:22 - 11:24E la notte,
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11:24 - 11:26venivamo fuori, ci buttavamo in acqua,
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11:27 - 11:30nuotavamo e ci lasciavamo portare
dalla corrente. -
11:31 - 11:33Passarono diversi giorni così.
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11:34 - 11:36Ma Lucho
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11:37 - 11:39si ammalò.
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11:39 - 11:40Era diabetico,
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11:41 - 11:42e andò in coma diabetico.
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11:43 - 11:45Allora
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11:45 - 11:48i guerriglieri ci catturarono.
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11:49 - 11:52Ma dopo aver vissuto
questa fuga con Lucho, -
11:53 - 11:56dopo aver affrontato insieme,
uniti, la paura, -
11:57 - 12:00né le pene né la violenza, nulla
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12:01 - 12:04potè più dividerci.
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12:07 - 12:09La verità
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12:09 - 12:13è che tutte queste manipolazioni
dei guerriglieri ci fecero tanto male, -
12:14 - 12:16che ancora oggi,
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12:17 - 12:19alcuni dei sequestrati
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12:21 - 12:22di allora
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12:24 - 12:26continuano a vivere tensioni
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12:26 - 12:28ereditate
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12:28 - 12:30da questo avvelenamento
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12:32 - 12:34creato dai guerriglieri.
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12:36 - 12:37Il terzo passo
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12:39 - 12:41è per me molto importante
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12:41 - 12:44ed è un regalo che voglio farvi.
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12:44 - 12:46Il terzo passo
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12:46 - 12:49è imparare a sviluppare la fede.
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12:51 - 12:55Voglio spiegarvelo così:
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12:56 - 12:57Jhon Frank Pinchao
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12:58 - 13:00era un sottufficiale di polizia,
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13:00 - 13:03sequestrato da più di otto anni.
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13:04 - 13:08Aveva fama
di essere il più pauroso tra noi. -
13:10 - 13:12Però Pincho,
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13:12 - 13:13io lo chiamavo "Pincho",
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13:13 - 13:16Pincho prese la decisione
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13:16 - 13:18di fuggire.
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13:18 - 13:20E mi chiese aiuto.
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13:20 - 13:23Io a quel punto avevo già un master
in tentativi di fuga, praticamente. -
13:23 - 13:25(Risate)
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13:25 - 13:26Allora
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13:28 - 13:30cominciammo, però rimandavamo,
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13:30 - 13:33perché prima Pincho
doveva imparare a nuotare. -
13:33 - 13:36Tutti i preparativi
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13:36 - 13:38andavano fatti in segreto.
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13:39 - 13:40Ma insomma,
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13:40 - 13:42quando finalmente tutto fu pronto,
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13:42 - 13:44Pincho si avvicinò,
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13:45 - 13:47un pomeriggio, e mi disse:
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13:47 - 13:50"Ingrid, mettiamo
che mi trovo nella foresta, -
13:50 - 13:53e giro, giro
e non riesco a uscirne. -
13:53 - 13:55Che faccio?"
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13:56 - 13:57"Pincho,
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13:59 - 14:00prendi il telefono
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14:01 - 14:03e chiami il tizio lassù".
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14:04 - 14:05"Ingrid,
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14:05 - 14:07lo sai che non credo in Dio".
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14:12 - 14:13"A Dio non importa.
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14:13 - 14:14Ti aiuterà lo stesso".
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14:17 - 14:20(Applausi)
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14:24 - 14:26Quella notte
piovve ininterrottamente. -
14:27 - 14:29La mattina dopo,
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14:30 - 14:32all'alba, l'accampamento
era in gran trambusto, -
14:32 - 14:35perché Pincho era fuggito.
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14:35 - 14:37Ci fecero smantellare il campo,
ci mettemmo in marcia, -
14:37 - 14:39e mentre eravamo in marcia,
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14:40 - 14:45i capi guerriglieri ci dissero
che Pincho era morto, -
14:45 - 14:47e che avevano trovato i suoi resti
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14:47 - 14:50mangiati da un anaconda.
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14:53 - 14:54Passarono 17 giorni,
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14:54 - 14:56e credetemi, ho tenuto il conto,
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14:56 - 15:00perché furono una tortura per me.
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15:02 - 15:04Al diciassettesimo giorno
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15:06 - 15:08la notizia esplose alla radio:
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15:08 - 15:10Pincho era libero
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15:10 - 15:11e, ovviamente, era vivo.
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15:12 - 15:14E queste furono
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15:14 - 15:16le prime parole che disse alla radio:
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15:17 - 15:19"So che i miei compagni
mi stanno ascoltando. -
15:20 - 15:21Ingrid,
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15:21 - 15:23ho fatto come mi hai detto.
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15:23 - 15:25Ho chiamato il tizio lassù,
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15:25 - 15:28e mi ha mandato una pattuglia
che mi ha tirato fuori dalla foresta". -
15:31 - 15:34Fu un momento straordinario,
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15:35 - 15:36perché
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15:36 - 15:38la paura ovviamente è contagiosa.
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15:39 - 15:40Ma anche la fede lo è.
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15:40 - 15:43E la fede non è razionale, né emotiva.
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15:44 - 15:45La fede
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15:46 - 15:49è un esercizio della volontà.
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15:49 - 15:52È una disciplina della volontà.
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15:52 - 15:55È ciò che ci permette di trasformare
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15:55 - 15:56quello che siamo,
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15:56 - 15:58le nostre debolezze, le nostre fragilità,
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15:58 - 16:00in forza, in potere.
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16:00 - 16:02È una vera trasformazione.
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16:03 - 16:06È ciò che ci dà la forza
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16:06 - 16:07di alzarci in piedi
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16:08 - 16:10di fronte alla paura
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16:11 - 16:12e di guardare al di sopra
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16:12 - 16:14di guardare al di là.
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16:16 - 16:18Spero che questo lo ricordiate,
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16:20 - 16:22perché io so che tutti abbiamo bisogno
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16:23 - 16:26di entrare in contatto con questa forza
che è dentro di noi -
16:26 - 16:28per i momenti
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16:28 - 16:31in cui navighiamo nella tempesta.
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16:31 - 16:36Passarono molti, molti, molti, molti anni
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16:38 - 16:42prima che io potessi tornare a casa mia.
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16:44 - 16:48Ma quando ci fecero salire, spossati,
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16:48 - 16:51sull'elicottero che finalmente
ci portò fuori dalla foresta, -
16:51 - 16:54tutto successe tanto velocemente
come quando fummo sequestrati. -
16:56 - 16:58In un attimo,
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16:58 - 16:59vidi ai miei piedi
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16:59 - 17:02il comandante guerrigliero,
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17:02 - 17:03imbavagliato,
-
17:04 - 17:06e il responsabile
della squadra di salvataggio -
17:07 - 17:08che gridava:
-
17:09 - 17:13"Siamo l'esercito colombiano!
-
17:13 - 17:15Siete liberi!"
-
17:16 - 17:18L'urlo
-
17:19 - 17:21che partì da noi
-
17:21 - 17:23quando ritrovammo la libertà
-
17:23 - 17:28lo sento ancora vibrare dentro di me
in questo momento. -
17:30 - 17:31Adesso,
-
17:33 - 17:36io so che è possibile creare divisioni,
-
17:36 - 17:38tutti possiamo essere manipolati
con la paura. -
17:41 - 17:45Il "No" al referendum
per la pace in Colombia, -
17:45 - 17:47la Brexit,
-
17:47 - 17:51l'idea di un muro
tra il Messico e gli Stati Uniti, -
17:51 - 17:53il terrorismo islamico,
-
17:53 - 17:55sono tutti esempi
-
17:55 - 17:57di un uso politico della paura
-
17:58 - 18:01per dividerci e per reclutarci.
-
18:02 - 18:04Tutti abbiamo paura.
-
18:05 - 18:08Ma possiamo evitare di farci reclutare
-
18:09 - 18:12usando queste risorse
che abbiamo dentro di noi: -
18:12 - 18:15i nostri principi,
la solidarietà, la fede. -
18:16 - 18:19Certo, la paura è parte
della nostra condizione umana -
18:19 - 18:23e inoltre è necessaria
alla sopravvivenza. -
18:23 - 18:25Ma soprattutto,
-
18:25 - 18:30è il termine di paragone
su cui ognuno di noi costruisce -
18:31 - 18:34la propria identità,
la propria personalità. -
18:37 - 18:38È vero,
-
18:38 - 18:44avevo 41 anni
la prima volta che ho avuto paura, -
18:44 - 18:47sperimentare la paura
non fu una mia scelta, -
18:48 - 18:53ma decidere cosa fare
di questa paura, sì. -
18:55 - 18:59Si può sopravvivere,
-
19:00 - 19:01trascinandosi
-
19:01 - 19:02nella paura.
-
19:03 - 19:05Ma si può anche
-
19:06 - 19:09andare al di sopra della paura,
-
19:09 - 19:11elevarsi, spiegare le ali,
-
19:11 - 19:15e salire, volare alto, alto, alto,
-
19:15 - 19:16fino alle stelle,
-
19:16 - 19:20là dove ognuno di noi vuole arrivare.
-
19:22 - 19:23Grazie.
-
19:23 - 19:27(Applausi)
- Title:
- Cosa mi hanno insegnato sei anni di prigionia sulla paura e sulla fede
- Speaker:
- Ingrid Betancourt
- Description:
-
Nel 2002, la guerriglia colombiana nota con l'acronimo di FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) sequestrò Ingrid Betancourt durante la sua campagna elettorale per la presidenza. Nei sei anni successivi, la Betancourt fu tenuta in ostaggio in un campo di prigionia nella giungla, dove soffrì per la malaria, le pulci, la fame e la crudeltà umana, fino al salvataggio da parte dell'esercito colombiano.
In questo discorso profondamente personale, la politica, diventata scrittrice, spiega cosa significhi vivere in uno stato di paura perenne, e come la sua fede l'abbia sostenuta. - Video Language:
- Spanish
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 19:27
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