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Un videogioco per superare il dolore

  • 0:01 - 0:05
    Due mesi fa io e miei figli
    eravamo al cellulare
  • 0:05 - 0:07
    per guardare i Game Awards
    in diretta streaming,
  • 0:07 - 0:10
    una delle più grandi serate
    dell'industria dei videogiochi.
  • 0:10 - 0:14
    Hanno annunciato le nomination
    per il Game for Impact,
  • 0:14 - 0:17
    un premio dato a un videogioco
    che stimola la riflessione
  • 0:17 - 0:21
    con un profondo messaggio
    o significato a favore del sociale.
  • 0:21 - 0:23
    Hanno aperto la busta
  • 0:23 - 0:26
    e hanno letto il titolo
    del nostro videogame.
  • 0:26 - 0:27
    Un premio ...
  • 0:27 - 0:29
    per l'impatto.
  • 0:29 - 0:31
    In fondo è stato quasi divertente
  • 0:31 - 0:34
    perché ho sempre pensato
    che vincere un premio del genere
  • 0:34 - 0:36
    avrebbe avuto
    un impatto enorme sulla mia vita,
  • 0:36 - 0:39
    ma in verità è l'esatto opposto.
  • 0:40 - 0:41
    Le grandi serate,
  • 0:41 - 0:43
    i successi --
  • 0:43 - 0:45
    svaniscono.
  • 0:45 - 0:48
    Ma le notti più dure della mia vita
    sono rimaste dentro di me,
  • 0:48 - 0:51
    influenzando chi sono
  • 0:51 - 0:53
    e ciò che faccio.
  • 0:53 - 1:00
    Nel 2010 a mio figlio Joel diagnosticarono
    un tumore al cervello raro e aggressivo.
  • 1:00 - 1:02
    E prima della fine di quell'anno,
  • 1:02 - 1:05
    i dottori dissero a me e a mio marito
  • 1:05 - 1:08
    che il tumore era tornato
  • 1:08 - 1:13
    nonostante le terapie radio e chemio
    più aggressive che potevano fargli.
  • 1:14 - 1:16
    In quella terribile notte,
  • 1:16 - 1:20
    dopo aver scoperto che Joel aveva
    al massimo quattro mesi di vita,
  • 1:20 - 1:23
    mi sono accoccolata nel letto
    con i miei due figli più grandi --
  • 1:23 - 1:26
    avevano cinque e tre anni a quel tempo --
  • 1:26 - 1:29
    e non ho mai veramente saputo
    quanto avessero capito.
  • 1:29 - 1:32
    Quindi ho raccontato loro
    una favola della buonanotte.
  • 1:32 - 1:36
    Ho parlato di questo cavaliere
    coraggioso chiamato Joel
  • 1:36 - 1:41
    e delle sue avventure per combattere
    un terribile drago chiamato Cancro.
  • 1:42 - 1:45
    Ogni notte raccontavo
    un altro pezzo della storia,
  • 1:45 - 1:47
    ma non arrivavo mai alla fine.
  • 1:47 - 1:50
    Stavo creando un contesto che anche
    loro potessero capire
  • 1:50 - 1:52
    sperando di avere
    una risposta alle nostre preghiere
  • 1:52 - 1:55
    e di non dovergli mai dire
    che quel cavaliere,
  • 1:55 - 1:57
    che aveva combattuto
    così coraggiosamente,
  • 1:57 - 1:59
    era morto combattendo
  • 1:59 - 2:01
    e ora poteva riposare, per sempre.
  • 2:02 - 2:07
    Fortunatamente, non ho mai dovuto
    finire quella storia.
  • 2:07 - 2:09
    I miei figli l'hanno scordata.
  • 2:09 - 2:13
    Joel rispose meglio di quanto pensassimo
    ai trattamenti palliativi,
  • 2:13 - 2:15
    e quindi, invece di mesi,
  • 2:15 - 2:21
    abbiamo passato anni a imparare come amare
    nostro figlio morente con tutto il cuore.
  • 2:22 - 2:25
    Imparare a riconoscere
    quel sentimento vergognoso
  • 2:25 - 2:28
    di trattenere solo un po' d'amore
  • 2:28 - 2:30
    per provare a risparmiarci solo
    un po' di dolore,
  • 2:30 - 2:33
    da qualche parte alla fine del cammino.
  • 2:34 - 2:36
    Abbiamo allontanato quell'autodifesa
  • 2:36 - 2:41
    perché Joel valeva il nostro amore
    anche se quell'amore poteva schiacciarci.
  • 2:42 - 2:47
    E quella lezione di intensa vulnerabilità
    mi ha cambiata,
  • 2:47 - 2:50
    più di quanto potesse fare
    qualsiasi premio.
  • 2:50 - 2:54
    Abbiamo iniziato a vivere come Joel
    poteva vivere
  • 2:54 - 2:59
    e abbiamo iniziato a sviluppare
    un videogame: "Quel Drago, il Cancro".
  • 3:00 - 3:02
    Era la storia di Joel,
  • 3:03 - 3:06
    era la storia della speranza
    nell'ombra della morte.
  • 3:06 - 3:08
    Era la storia di fede
  • 3:09 - 3:10
    e dubbio
  • 3:10 - 3:15
    e capire che lottare nel dubbio
    fa parte della fede --
  • 3:16 - 3:18
    forse la parte più grande.
  • 3:19 - 3:22
    Era una storia che inizia
    come un miracolo,
  • 3:22 - 3:24
    e finisce come
    un monumento alla memoria.
  • 3:26 - 3:28
    (Musica)
  • 3:28 - 3:29
    (Risatina)
  • 3:29 - 3:31
    (Battito di mani)
  • 3:31 - 3:34
    (Musica)
  • 3:34 - 3:37
    (Voce fuori campo) Papà:
    Saltellare, ti piace?
  • 3:37 - 3:38
    (Risatina)
  • 3:39 - 3:40
    Amo la tua risatina.
  • 3:40 - 3:42
    (Musica)
  • 3:46 - 3:48
    (Risatina)
  • 3:50 - 3:54
    [Un Viaggio della Speranza
    nell'Ombra della Morte]
  • 3:55 - 3:58
    ["Quel Drago, il Cancro"]
  • 3:58 - 4:01
    (Musica)
  • 4:04 - 4:06
    Quando si gioca
    a "Quel Drago, il Cancro"
  • 4:06 - 4:09
    si diventa testimoni della vita di Joel,
  • 4:09 - 4:12
    esplorando un panorama di emozioni,
  • 4:12 - 4:17
    cliccando per scoprire cosa
    abbiamo provato e vissuto come famiglia.
  • 4:17 - 4:22
    Sembra un po' come analizzare
    una poesia interattiva
  • 4:22 - 4:24
    perché ogni passaggio del gioco
    è una metafora
  • 4:24 - 4:27
    e così più un giocatore si interroga
  • 4:27 - 4:30
    su cosa stiamo provando a esprimere
    noi ideatori e perché,
  • 4:31 - 4:33
    più ricca diventa l'esperienza.
  • 4:33 - 4:36
    Abbiamo preso la vulnerabilità
    che ci ha insegnato Joel
  • 4:36 - 4:39
    e ci abbiamo codificato il gioco.
  • 4:39 - 4:43
    I giocatori si aspettano che i videogiochi
    offrano una narrativa che si ramifica
  • 4:43 - 4:47
    cosicché ogni decisione sia importante
  • 4:47 - 4:49
    e possa cambiare il risultato del gioco.
  • 4:49 - 4:52
    Abbiamo sovvertito quel principio
    di costruzione di un gioco
  • 4:52 - 4:56
    togliendo la scelta al giocatore
  • 4:56 - 4:57
    perché scopra da solo
  • 4:57 - 5:02
    che non c'è nulla che si possa fare
    per cambiare il destino di Joel.
  • 5:02 - 5:08
    La sensazione di quella scoperta
    è profonda e disperata come la nostra
  • 5:08 - 5:12
    le notti in cui tenevamo Joel
    tra le braccia pregando per ore,
  • 5:12 - 5:18
    aggrappandoci testardamente alla speranza
    di una grazia che non potevamo creare noi.
  • 5:19 - 5:20
    Tutti preferiremmo vincere,
  • 5:21 - 5:24
    ma quando scopri che non puoi,
  • 5:25 - 5:26
    a che cosa dai valore allora?
  • 5:28 - 5:30
    Non avevo mai pensato
    di fare dei videogiochi
  • 5:30 - 5:32
    ma i momenti che cambiano
    veramente la nostra vita,
  • 5:32 - 5:37
    arrivano spesso come il risultato
    delle difficoltà, non della nostra gloria.
  • 5:38 - 5:40
    Quando pensavamo
    che Joel potesse vivere,
  • 5:40 - 5:42
    ho lasciato l'ideazione
    del gioco a mio marito.
  • 5:42 - 5:44
    Intervenivo qui e là
  • 5:44 - 5:47
    con una o due scene
    o qualche suggerimento.
  • 5:47 - 5:50
    Ma dopo la notte in cui Joel è morto,
  • 5:50 - 5:52
    la passione,
  • 5:52 - 5:56
    la possibilità di condividere
    la vita di Joel attraverso questo gioco
  • 5:56 - 5:58
    era qualcosa a cui non potevo resistere.
  • 5:58 - 6:00
    Ho iniziato a scrivere di più,
  • 6:00 - 6:02
    Partecipavo agli incontri
    del gruppo di programmazione,
  • 6:02 - 6:05
    aggiungevo idee
    e aiutavo a dirigere le scene.
  • 6:05 - 6:10
    Ho scoperto che creare un videogioco
    è raccontare una storia,
  • 6:10 - 6:13
    ma con un vocabolario
    completamente nuovo.
  • 6:13 - 6:18
    Ci sono tutti gli elementi
    di immaginazione e simbolismo
  • 6:18 - 6:21
    ma sono abbinati
    all'azione del giocatore
  • 6:21 - 6:23
    e la reattività del sistema.
  • 6:24 - 6:26
    È un lavoro impegnativo,
  • 6:26 - 6:29
    per farlo devo pensare in un modo
    completamente diverso
  • 6:29 - 6:30
    ma mi piace tantissimo.
  • 6:30 - 6:33
    Non l'avrei saputo senza Joel.
  • 6:34 - 6:37
    Forse siete un po' sorpresi
  • 6:37 - 6:42
    dalla scelta di condividere la storia
    del cancro terminale con un videogioco.
  • 6:42 - 6:46
    Forse state anche pensando
    come molte persone prima di voi:
  • 6:46 - 6:48
    Il cancro non è un gioco.
  • 6:49 - 6:52
    Ditelo al genitore
    di un paziente pediatrico con il cancro
  • 6:52 - 6:55
    che ha preso un guanto medico
    e l'ha gonfiato come un palloncino,
  • 6:55 - 6:58
    o ha trasformato una siringa in un razzo,
  • 6:58 - 7:02
    o ha lasciato che il suo bambino guidasse
    il palo della flebo per l'ospedale
  • 7:02 - 7:04
    come se fosse un'auto da corsa.
  • 7:05 - 7:07
    Perché quando hai dei figli,
  • 7:07 - 7:09
    tutto è un gioco.
  • 7:10 - 7:14
    E quando i tuoi bambini vivono
    qualcosa di traumatico,
  • 7:14 - 7:18
    tu ti impegni ancora di più
    perché la prendano come un gioco,
  • 7:18 - 7:22
    perché i bambini esplorano naturalmente
    il mondo attraverso il gioco.
  • 7:22 - 7:25
    Il cancro ruba molte cose a una famiglia
  • 7:25 - 7:27
    ma non dovrebbe rubare il gioco.
  • 7:28 - 7:31
    Se mi state ascoltando e provate
    a immaginare questa famiglia
  • 7:31 - 7:36
    che ruota interamente
    attorno a un bimbo che sta morendo,
  • 7:36 - 7:40
    e non riuscite a immaginare la gioia
    come parte del quadro,
  • 7:40 - 7:43
    allora abbiamo fatto bene
    a condividere con noi la nostra storia,
  • 7:43 - 7:46
    perché quella stagione della nostra vita
    è stata dura,
  • 7:47 - 7:49
    alle volte indicibilmente dura,
  • 7:49 - 7:51
    ma è stata anche speranza pura,
  • 7:52 - 7:54
    amore profondo
  • 7:54 - 7:57
    e gioia come non ne ho più provata.
  • 7:58 - 8:02
    Il nostro videogioco è stato il nostro
    tentativo di condividere quel mondo
  • 8:02 - 8:04
    con la gente
    che non ne ha fatto esperienza,
  • 8:04 - 8:08
    perché non avremmo potuto immaginarlo
    se non fosse diventato il nostro.
  • 8:09 - 8:12
    Abbiamo fatto un videogioco
    che è difficile giocare.
  • 8:13 - 8:16
    Non sarà mai un successo.
  • 8:16 - 8:19
    la gente si deve preparare
    a farsi coinvolgere emotivamente
  • 8:19 - 8:23
    in una storia che sanno
    che gli spezzerà il cuore.
  • 8:24 - 8:26
    Ma quando i nostri cuori si spezzano,
  • 8:26 - 8:29
    guariscono cambiando un poco.
  • 8:30 - 8:35
    Il mio cuore spezzato è guarito
    con una nuova e più profonda compassione,
  • 8:35 - 8:38
    un desiderio di sedere
    accanto a chi soffre,
  • 8:38 - 8:41
    ascoltare le loro storie
    e provare ad aiutarli
  • 8:41 - 8:43
    perché sappiano che li vediamo.
  • 8:45 - 8:49
    La notte in cui "Quel Drago, il Cancro"
    ha vinto il Game for Impact Award,
  • 8:49 - 8:50
    abbiamo gioito,
  • 8:50 - 8:54
    abbiamo sorriso e parlato di Joel
  • 8:54 - 8:56
    e dell'impatto che ha avuto
    sulla nostra vita --
  • 8:56 - 9:00
    tutte quelle notti difficili
    e speranzose che abbiamo condiviso con lui,
  • 9:00 - 9:02
    quando ha cambiato i nostri cuori
  • 9:02 - 9:07
    e ci ha insegnato così tanto sulla vita
    e sull'amore e la fede e lo scopo.
  • 9:09 - 9:14
    Quel premio non significherà mai
    tanto quanto una sola foto di mio figlio,
  • 9:15 - 9:20
    ma rappresenta tutta la gente
    su cui la sua vita ha avuto un impatto,
  • 9:20 - 9:22
    gente che non conoscerà mai.
  • 9:22 - 9:24
    Mi scrivono delle mail alle volte.
  • 9:25 - 9:30
    Mi dicono che sentono la mancanza di Joel,
    anche se non l'hanno mai incontrato.
  • 9:30 - 9:35
    Descrivono le lacrime
    che hanno versato per mio figlio,
  • 9:36 - 9:40
    e rende il peso del mio dolore
    un pochino più leggero
  • 9:40 - 9:42
    sapere che è condiviso
    con un ragazzo di 10 anni
  • 9:42 - 9:44
    che guarda un gioco su YouTube,
  • 9:44 - 9:48
    o un dottore che gioca sul suo aereo
    con una smartphone,
  • 9:48 - 9:54
    o una professoressa che introduce Joel
    agli studenti del primo anno di filosofia.
  • 9:55 - 9:58
    Abbiamo fatto un video game
    difficile da giocare.
  • 9:59 - 10:02
    ma sento che è giusto,
  • 10:02 - 10:05
    perché i momenti più duri
    delle nostre vite
  • 10:05 - 10:08
    ci cambiano di più di qualsiasi meta
    possiamo raggiungere.
  • 10:09 - 10:12
    La tragedia ha cambiato il mio cuore
  • 10:12 - 10:15
    più di qualsiasi sogno
    che potrei mai realizzare.
  • 10:16 - 10:17
    Grazie.
  • 10:17 - 10:22
    (Applausi)
Title:
Un videogioco per superare il dolore
Speaker:
Amy Green
Description:

Quando al giovane figlio di Amy Green fu diagnosticato un raro tumore al cervello, lei si inventò una favola della buona notte da raccontare ai suoi fratelli per parlare loro del cancro. Ne venne fuori un videogioco: "Quel Drago, il Cancro" che porta i giocatori in un viaggio in cui non possono vincere. In questo bell'intervento su come superare il dolore, Green porta gioia e gioco nella tragedia. "Abbiamo fatto un gioco che è difficile da giocare" dice "perché i momenti più duri delle nostre vite ci cambiano di più di qualsiasi meta
possiamo raggiungere".

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English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
10:34
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for A video game to cope with grief
Anna Cristiana Minoli accepted Italian subtitles for A video game to cope with grief
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for A video game to cope with grief
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