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Amore... Lo facciamo nel modo sbagliato - Yann Dall'Aglio a TEDxParis

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    Che cos'è l'amore?
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    È un termine difficile da definire
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    in quanto ha una vasta applicazione.
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    Io posso amare il jogging.
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    Posso amare un libro, un film.
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    Posso amare le scaloppine.
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    Oppure mia moglie.
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    (Risate)
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    Ma c'è una grande differenza
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    tra una scaloppina e mia moglie, per esempio.
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    Vale a dire, se io apprezzo la scaloppina,
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    la scaloppina, da parte sua,
    non apprezza me.
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    Mentre mia moglie, mi chiama
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    la sua stella.
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    (Risate)
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    Perciò, soltanto un'altra coscienza desiderante
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    può concepire me come essere desiderabile.
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    Questo è certo ed è perciò
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    che l'amore può essere
    più precisamente definito come
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    il desiderio di essere desiderati.
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    Di qui, l'eterno problema dell'amore:
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    come diventare e rimanere desiderabili?
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    L'individuo trovava di solito
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    una risposta a questo problema
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    sottoponendo la propria vita
    alle regole della comunità.
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    Ciascuno aveva un ruolo specifico
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    in base a sesso, età,
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    status sociale
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    e bastava recitare la propria parte
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    per essere valorizzati ed amati
    da tutta la comunità.
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    Pensate alla giovane donna
    che deve rimanere casta prima del matrimonio.
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    Oppure al figlio più giovane
    che deve obbedire a quello più anziano,
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    il quale, a sua volta, deve obbedire al patriarca.
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    Ma c'è un fenomeno,
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    iniziato nel tredicesimo secolo,
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    per lo più nel Rinascimento, in Occidente,
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    che ha provocato la più grande crisi d'identità
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    nella storia del genere umano.
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    Questo fenomeno è la modernità
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    che può essere sostanzialmente riassunta
    attraverso un triplo processo.
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    Primo, un processo di razionalizzazione
    della ricerca scientifica,
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    che ha accelerato il progresso tecnico.
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    Quindi, un processo di
    democratizzazione della politica,
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    che ha sviluppato i diritti dell'individuo.
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    E infine, un processo di razionalizzazione
    della produzione economica
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    e di liberalizzazione del commercio.
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    Questi tre processi intrecciati fra loro
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    hanno annientato completamente
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    tutti i tradizionali riferimenti delle società occidentali,
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    con conseguenze estreme per l'individuo.
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    Ora gli individui sono liberi
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    di valutare o meno
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    ogni atteggiamento, ogni scelta od oggetto.
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    Di conseguenza, però,
    gli individui devono confrontarsi
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    con questa stessa libertà che gli altri hanno
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    di attribuire loro un valore positivo o negativo.
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    In altre parole, una volta il mio valore era assicurato
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    se mi sottoponevo
    alle autorità tradizionali.
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    Ora è quotato in borsa.
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    Sul libero mercato dei desideri individuali,
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    devo negoziare il mio valore ogni giorno.
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    Di qui, l'ansia dell'uomo contemporaneo.
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    È un'ossessione: "Sono desiderabile?
    Quanto sono desiderabile?
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    Quante persone mi ameranno?"
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    E come risponde a quest'apprensione?
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    Beh, lo fa collezionando istericamente
    simboli di desiderabilità.
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    (Risate)
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    Definisco questo atto del collezionare,
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    insieme ad altri, come capitale di seduzione.
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    Di fatto, la nostra società dei consumi
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    è ampiamente fondata sul capitale di seduzione.
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    A proposito di questo consumo,
    si dice che la nostra era sia materialista.
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    Ma non è vero! Noi accumuliamo oggetti
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    allo scopo di comunicare con la mente degli altri.
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    Lo facciamo per far sì che ci amino, per sedurli.
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    Non c'è nulla di meno materialistico,
    nulla di più sentimentale
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    di un adolescente che compra un paio di jeans nuovi
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    e se li strappa sulle ginocchia,
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    per piacere a Jennifer.
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    (Risate)
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    Il consumismo non è materialismo.
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    Si tratta piuttosto di ciò che viene inghiottito
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    e sacrificato in nome del dio dell'amore,
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    o meglio, in nome del capitale di seduzione.
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    Alla luce di questa osservazione
    sull'amore contemporaneo,
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    in che modo si può pensare
    all'amore negli anni a venire?
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    Possiamo immaginare due ipotesi:
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    la prima consiste nella probabilità
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    che questo processo di capitalizzazione
    narcisistica si intensifichi.
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    Non è facile dire quale forma
    assumerà questa intensificazione
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    perché dipende in gran parte
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    dalle innovazioni sociali e tecnologiche,
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    che, per definizione, sono difficili da prevedere.
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    Ma possiamo, ad esempio,
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    immaginare un un sito di incontri
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    che, un po' come quelle raccolte di punti fedeltà,
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    usi punti di capitale di seduzione
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    variabili in relazione ad età,
    rapporto peso/altezza,
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    grado d'istruzione, stipendio
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    o numero di click sul profilo.
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    Si può anche immaginare
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    un trattamento chimico che, in caso di rottura,
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    attenui i sentimenti di attaccamento.
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    A questo proposito, c'è già un programma su MTV
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    in cui maestri di seduzione
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    trattano il tormento amoroso come una malattia.
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    Questi insegnanti si definiscono "pick-up artists."
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    "Artist" in francese è facile, significa "artista."
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    "Pick-up" significa andare a prendere qualcuno,
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    ma non una persona qualsiasi...
    significa andare a prendere ragazze, rimorchiare.
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    Dunque loro sono artisti nel rimorchiare ragazze.
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    (Risate)
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    E definiscono il mal d'amore come "one-itis."
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    In inglese, "itis" è un suffisso che vuol dire infezione.
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    One-itis può essere tradotto come
    "un'infezione da uno".
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    Alquanto disgustoso. Per i pick-up artist, infatti,
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    innamorarsi di qualcuno
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    è una perdita di tempo,
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    equivale a dilapidare il capitale di seduzione,
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    quindi è un comportamento da eliminare
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    come una malattia, un'infezione.
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    Possiamo anche immaginare
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    un uso romantico del genoma.
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    Ciascuno potrebbe portarlo in giro,
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    presentandolo come un biglietto da visita
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    per verificare che la seduzione
    possa procedere verso la riproduzione.
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    (Risate)
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    Naturalmente, questa corsa alla seduzione,
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    come ogni feroce concorrenza,
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    creerà enormi disparità
    di soddisfazione narcisistica
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    e conseguentemente molta solitudine e frustrazione.
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    Quindi possiamo aspettarci che la modernità stessa,
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    che è l'origine del capitale di seduzione,
    venga messa in discussione.
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    Sto pensando, in particolare, alla reazione
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    delle comuni neofasciste o religiose.
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    Ma non è detto che un futuro del genere
    debba necessariamente avverarsi.
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    Si può pensare ad un altro percorso per l'amore.
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    Ma quale?
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    Come posso rinunciare al bisogno isterico
    di vedermi attribuire un valore?
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    Beh, diventando consapevole
    della mia inutilità.
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    (Risate)
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    Si,
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    Io sono inutile.
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    Ma state tranquilli:
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    lo siete anche voi.
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    (Risate)
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    (Applausi)
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    Siamo tutti inutili.
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    Questa inutilità è facilmente dimostrabile,
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    perché per essere valorizzato
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    è necessario che un altro mi desideri,
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    il che dimostra come io
    non abbia alcun valore mio proprio.
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    Io non posseggo alcun valore intrinseco.
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    Tutti fingiamo di avere un idolo,
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    tutti fingiamo di essere un idolo
    per qualcun altro, ma in realtà
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    siamo tutti degli impostori,
    un po' come un uomo per strada
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    dall'aspetto assolutamente freddo e indifferente,
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    che in realtà abbia previsto e calcolato
    il suo comportamento
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    in modo da essere al centro dell'attenzione.
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    Penso che divenire consapevoli
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    di questa impostura generalizzata,
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    che ci riguarda tutti,
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    renderebbe più semplici le nostre relazioni amorose.
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    È solo perché voglio essere amato
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    dalla testa ai piedi
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    e giustificato in ogni scelta che faccio
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    che l'isteria della seduzione ha ragione di esistere.
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    È perciò che voglio apparire perfetto
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    di modo che un altro possa amarmi.
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    E voglio che gli altri siano perfetti,
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    così posso essere rassicurato riguardo al mio valore.
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    Questo conduce a coppie
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    ossessionate dalla performance
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    che vanno in crisi, così,
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    al minimo calo di rendimento.
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    In contrasto con questo atteggiamento,
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    io invito alla tenerezza... all'amore come tenerezza.
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    Che cos'è la tenerezza?
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    Essere teneri significa accettare
    le debolezze dell'amato.
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    Non significa diventare una triste coppia di badanti.
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    (Risate)
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    Non è proprio il massimo.
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    Al contrario,
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    nella tenerezza ci sono fascino e felicità in abbondanza.
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    Mi riferisco in particolare a un tipo di umorismo
    purtroppo sottoutilizzato.
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    È una specie di poetica della goffaggine deliberata.
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    Mi riferisco all'autoironia.
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    Per una coppia che non è più sostenuta, supportata
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    dai vincoli della tradizione,
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    credo che l'autoironia
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    sia uno degli strumenti migliori
    per rendere duratura la relazione.
Title:
Amore... Lo facciamo nel modo sbagliato - Yann Dall'Aglio a TEDxParis
Speaker:
Yann Dall'Aglio
Description:

In questo piacevolissimo discorso, il filosofo Yann Dall'Aglio esplora la ricerca universale di tenerezza e di connessione in un mondo sempre più concentrato sul singolo. Pare proprio che sia più facile di quanto si pensi. Una riflessione saggia e arguta sullo stato dell'amore nell'età moderna.

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Video Language:
French
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
10:42
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for L'amour -- vous le faites mal.
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for L'amour -- vous le faites mal.
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for L'amour -- vous le faites mal.
Anna Cristiana Minoli accepted Italian subtitles for L'amour -- vous le faites mal.
Patrizia C Romeo Tomasini edited Italian subtitles for L'amour -- vous le faites mal.
Patrizia C Romeo Tomasini edited Italian subtitles for L'amour -- vous le faites mal.
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  • Revision 4 Edited (legacy editor)
    Anna Cristiana Minoli