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Amory Lovins: Un piano per l'energia da qui a 40 anni

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    Il dibattito sull'energia pubblica statunitense
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    si riduce a questa sola domanda:
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    Preferireste morire per cause di A) guerra,
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    B) cambiamenti climatici,
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    C) olocausto nucleare,
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    o D) per tutte le ragioni precedenti?
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    Oh, ne dimenticavo una: E) per nessuna delle ragioni precedenti?
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    Questa è l'unica domanda che non ci viene posta.
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    E se potessimo far fare all'energia il nostro lavoro
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    senza romperci la testa?
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    Potremmo usare i carburanti senza timore?
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    Potremmo reinventare il fuoco?
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    Vedete, il fuoco ci ha resi umani;
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    i carburanti fossili ci hanno reso moderni.
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    Ma ora abbiamo bisogno di un nuovo fuoco
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    che ci renda sicuri, sani e duraturi.
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    Vediamo in che modo.
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    I 4/5 dell'energia mondiale
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    provengono ancora dalla combustione annuale
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    di oltre 16 milioni di metri cubi dei resti marciti
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    e appiccicaticci di paludi primordiali.
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    Questi liquidi fossili
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    hanno costruito la nostra civiltà.
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    Il nostro benessere.
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    Hanno migliorato la vita di miliardi di persone.
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    Ma hanno anche dei costi in crescita
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    per la nostra sicurezza, l'economia, la salute e l'ambiente
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    che ne stanno erodendo i benefici, se non l'hanno già fatto.
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    Perciò abbiamo bisogno di un nuovo fuoco.
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    E passare dal vecchio fuoco al nuovo
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    vuol dire cambiare i due mondi del petrolio e dell'elettricità,
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    ognuno dei quali rilascia nell'aria 2/5 di anidride carbonica.
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    Ma sono alquanto differenti.
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    Meno dell'1% della nostra elettricità deriva dal petrolio -
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    anche se quasi la metà proviene dal carbone.
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    E gli utilizzi sono piuttosto concentrati.
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    I 3/4 del nostro petrolio vengono usati per il trasporto.
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    I 3/4 della nostra elettricità sono destinati alle abitazioni.
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    E il resto di entrambi serve per l'industria.
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    Dunque l'efficienza di veicoli, edifici e fabbriche
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    riduce l'utilizzo di petrolio e carbone,
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    e anche di gas naturale, che li può sostituire entrambi.
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    Ma il sistema energetico odierno non è solo inefficiente,
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    è anche scollegato,
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    invecchiato, sporco e precario.
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    Ha bisogno di essere rinnovato.
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    Entro il 2050 potrebbe diventare efficiente,
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    collegato e distribuito,
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    con veicoli, fabbriche
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    ed edifici elegantemente frugali,
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    che usufruirebbero, tutti, di un sistema elettrico
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    moderno, sicuro e resiliente.
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    Possiamo eliminare la nostra dipendenza da petrolio e carbone
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    e usare 1/3 in meno del gas naturale,
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    nella nostra transizione verso un uso energetico efficiente
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    e verso le fonti rinnovabili.
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    Questo avrebbe un costo stimato, fino al 2050,
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    di 5 trilioni di dollari in meno,
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    quantificati col valore odierno,
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    rispetto alle modalità di consumo che abbiamo oggi -
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    assumendo un costo zero per le emissioni
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    e per tutti i costi occulti o esterni,
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    una stima prudentemente bassa.
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    Eppure questo sistema energetico più a buon mercato
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    potrebbe sostenere il 158% in più di economia USA,
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    senza ricorrere al petrolio, al carbone
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    o all'energia nucleare.
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    Inoltre questa transizione non richiede né nuove invenzioni
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    né alcuna delibera congressuale,
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    e nemmeno il ricorso a nuove tasse federali, sussidi o leggi,
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    o la gestione dell'impasse di Washington.
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    Permettete che lo ripeta.
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    Vi dirò come liberare del tutto gli Stati Uniti
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    da petrolio e carbone, per 5 trilioni di dollari in meno,
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    senza risoluzioni del Congresso
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    guidate da ragioni di profitto.
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    In altre parole useremo le nostre istituzioni più efficienti -
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    l'impresa privata che si evolve assieme alla società civile,
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    stimolata dall'innovazione militare,
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    per rafforzare le istituzioni più deboli.
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    E anche se siete più interessati
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    ai profitti e ai posti di lavoro e al vantaggio competitivo,
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    oppure alla sicurezza nazionale, all'ambiente
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    e alla protezione climatica e alla sanità pubblica,
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    reinventare il fuoco è logico e produce ricchezza.
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    Sembra che il Generale Eisenhower abbia detto
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    che allargare i confini di un problema molto serio
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    ne rende possibile la soluzione, dato che richiama maggiori opzioni e maggiori sinergie.
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    Dunque per reinventare il fuoco
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    abbiamo integrato i 4 settori che usano l'energia -
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    trasporti, edilizia, industria ed elettricità -
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    e abbiamo integrato 4 tipi di innovazione,
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    non solo tecnologie e linee politiche,
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    ma anche design e strategia commerciale.
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    Queste combinazioni rendono
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    molto di più della somma delle parti,
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    specialmente nel far scaturire opportunità di affari molto innovative.
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    Il petrolio costa alla nostra economia 2 miliardi di dollari al giorno,
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    più altri 4 miliardi al giorno in costi occulti,
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    di natura economica e militare,
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    portando il costo totale a più di 1/6 del PIL.
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    Il carburante per la mobilità è assorbito per i 3/5 dalle automobili.
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    E allora costruiamo auto che non usino carburanti.
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    2/3 dell'energia necessaria a spostare un'automobile
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    se ne vanno per il peso.
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    E per ogni unità di energia risparmiata alla ruota,
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    sottraendo peso o resistenza,
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    si risparmiano 7 unità nel serbatoio,
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    perché non serve sprecare 6 unità
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    per trasportare energia alle ruote.
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    Purtroppo, negli ultimi 25 anni,
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    l'obesità epidemica ha fatto aumentare il peso delle auto
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    a una velocità doppia rispetto al nostro.
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    Ma oggi dei materiali ultraleggeri e ultraresistenti,
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    come la fibra di carbonio,
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    possono avere ripercussioni enormi sul peso complessivo
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    e rendere le auto più facili e meno costose da costruire.
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    Auto più leggere e più scorrevoli
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    richiedono meno potenza per essere spostate,
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    e hanno bisogno di motori più piccoli.
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    In effetti questo tipo di veicolo
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    rende la propulsione elettrica più economica,
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    con batterie o cellule di combustibile
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    sempre più piccole e leggere e a buon mercato.
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    Magari i listini alla fine non cambieranno,
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    ma i costi di gestione saranno molto più bassi
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    da subito.
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    Dunque queste innovazioni possono far passare l'industria automobilistica
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    dal realizzare piccoli margini
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    con le tecnologie dell'epoca Vittoriana
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    all'abbattimento dei costi
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    grazie alle tre innovazioni che si rafforzano a vicenda -
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    i materiali ultraleggeri, le strutture basate su di essi,
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    e la propulsione elettrica.
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    Si possono incrementare le vendite e abbattere ancor di più i prezzi
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    con degli incentivi a termine
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    per le auto nuove, più efficienti,
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    e tassando le auto meno efficienti.
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    Solo nei primi due anni
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    i maggiori programmi di incentivi in Europa
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    hanno triplicato la velocità di aumento di efficienza delle auto.
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    Il risultante impulso per la produzione di auto elettriche
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    sarà epocale, come lo è stato
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    il passaggio dalla macchina da scrivere al computer.
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    Certo, i computer e l'elettronica rappresentano
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    oggi il più grande settore industriale statunitense,
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    mentre l'industria delle macchine da scrivere è scomparsa.
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    Dunque migliorare le automobili
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    consente una nuova strategia competitiva
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    che può raddoppiare il risparmio energetico da petrolio nei prossimi 40 anni,
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    ma anche rendere l'elettrificazione accessibile
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    e sostituirsi all'uso del petrolio in tutti i settori.
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    L'America potrebbe farsi promotrice della rivoluzione del settore.
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    Ad oggi la Germania è in testa.
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    Lo scorso anno la Volkswagen ha annunciato
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    che per il prossimo anno produrranno
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    questo ibrido in fibra di carbonio
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    da 100 km al litro.
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    E lo scorso anno la BMW ha annunciato
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    questa auto elettrica in fibra di carbonio,
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    dicendo che il costo del materiale è bilanciato
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    dall'uso di un minor numero di batterie.
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    E hanno aggiunto: "Non vogliamo costruire macchine da scrivere".
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    L'Audi ha affermato che nel giro di un anno le batterà entrambe.
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    Sette anni fa si ricorse a una tecnologia manifatturiera
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    americana ancora più veloce e accessibile
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    per fabbricare questa piccola componente in fibra di carbonio,
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    che si può anche indossare come un cappello.
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    (Risate)
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    In un solo minuto - e dal suono riuscirete a capire
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    quanto sia incredibilmente rigido e forte.
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    Non vi preoccupate se cade, è più resistente del titanio.
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    Tom Friedman ha provato a colpirlo con tutta la forza usando una mazza,
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    e non l'ha neanche scalfito.
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    Queste tecniche manifatturiere si possono
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    impiegare nell'industria automobilistica con una resa
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    pari a quella dell'industria aerospaziale.
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    Possono far risparmiare i 4/5 della spesa per fabbricare automobili.
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    Possono salvare delle vite
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    perché questo materiale può assorbire
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    fino a 12 volte più dell'acciaio l'energia d'urto per kg.
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    Se costruissimo in questo modo tutte le nostre auto
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    otterremmo il risparmio che avremmo trovando petrolio,
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    una volta e mezzo quello del'Arabia, o metà di quello dell'OPEC,
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    perforando proprio al di sotto di Detroit.
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    E tutti quei mega barili sotto Detroit
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    costerebbero in media 18 dollari l'uno.
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    Completamente americani, senza emissioni di carbonio
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    e inesauribili.
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    Gli stessi principi fisici e la stessa logica commerciale
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    si applicano anche ai grandi veicoli.
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    Dal 2006 al 2010 Walmart è riuscito
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    a risparmiare il 60% del carburante per tonnellata
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    trasportata dalla sua immensa flotta di TIR,
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    utilizzando una migliore logistica e un miglior design.
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    Tale risparmio potrebbe arrivare a 2/3
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    anche solo tramite migliorie tecnologiche,
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    che, combinate con una maggiore efficienza degli aerei di 3-5 volte,
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    attualmente allo studio,
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    potrebbero far risparmiare quasi un trilione di dollari.
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    Anche la rivoluzione odierna sull'efficienza energetica in ambito militare
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    contribuirà alla velocizzazione dei progressi civili,
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    allo stesso modo in cui il settore scientifico militare
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    ci ha regalato Internet, il GPS,
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    il motore a reazione e le industrie di microchip.
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    E mentre progettiamo e costruiamo veicoli migliori
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    possiamo anche usarli im modo più intelligente,
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    ricorrendo a quattro potenti tecniche
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    per eliminare la guida inutile.
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    Anziché assistere passivamente al viaggio
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    possiamo usare dei tariffari innovativi,
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    che fanno pagare le infrastrutture stradali, non il carburante.
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    Possiamo ricorrere all'informatica per migliorare la viabilità
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    e per la condivisione dei trasporti,
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    e a modelli di crescita intelligenti e remunerativi
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    che consentono alle persone di trovarsi già vicino a dove vogliono arrivare,
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    così da non doversi spostare altrove.
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    E l'informatica potrebbe
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    favorire lo scorrimento del traffico.
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    Combinate, queste funzionalità consentirebbero un migliore accesso ai luoghi,
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    riducendo il ricorso all'auto del 46-84 %,
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    facendo risparmiare altri 0,4 trilioni di dollari,
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    e altri 0,3 trilioni con un utilizzo più efficiente dei camion.
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    E così, fra 40 anni, considerando tutti questi fattori,
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    un'economia USA di gran lunga più mobile
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    potrà evitare di ricorrere al petrolio.
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    Risparmiare o sostituire barili di petrolio a 25 dollari
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    anziché comprarli per più di 100
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    consentirà altri 4 trilioni di risparmio,
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    considerando i costi occulti uguali a zero.
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    Dunque per una mobilità senza petrolio,
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    per fare a meno del petrolio,
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    occorre prima puntare sull'efficienza e poi passare ad altro.
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    Quelle automobili da 50 a 200 km al litro
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    possono usare qualsiasi combinazione di cellule combustibili,
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    elettricità e biocarburanti avanzati.
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    Camion e aerei possono realisticamente impiegare
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    idrogeno o biocarburanti avanzati.
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    I camion potrebbero usare anche gas naturale.
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    Ma nessun veicolo avrà bisogno di petrolio.
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    E tutto il biocarburante di cui avremmo bisogno,
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    diciamo 3 milioni di barili al giorno,
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    può derivare per 2/3 dai rifiuti,
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    senza dover sacrificare terreni coltivabili
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    e inquinare suolo e aria.
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    Il nostro team sta accelerando questo processo
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    ricorrendo alla cosiddetta "agopuntura istituzionale".
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    Analizziamo i punti di congestione
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    di tutto il sistema,
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    vi inseriamo i nostri aghi per riattivarli,
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    collaborando con entità del calibro di Ford, Walmart e del Pentagono.
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    E la lunga transizione è già iniziata.
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    Infatti tre anni fa gli analisti hanno rilevato i picchi del petrolio,
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    non in termini di offerta, ma di domanda.
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    E la Deutsche Bank ha detto anche che il picco massimo mondiale potrebbe essere raggiunto nel 2016.
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    In altre parole, il petrolio sta perdendo competitività anche a prezzi bassi,
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    prima ancora di divenire introvabile anche a prezzi alti.
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    Ma i veicoli elettrici
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    non peseranno sulla rete elettrica.
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    Infatti, dato che le auto intelligenti si scambieranno elettricità e informazioni
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    tramite edifici e reti intelligenti,
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    aggiungeranno alla rete la flessibilità e la capacità di accumulo
  • 12:25 - 12:27
    che consentiranno alla rete di integrare
  • 12:27 - 12:30
    l'energia incostante del sole e del vento.
  • 12:30 - 12:31
    Così le auto elettriche
  • 12:31 - 12:34
    sapranno risolvere i problemi di auto e di elettricità
  • 12:34 - 12:36
    più facilmente, lavorando in sinergia.
  • 12:36 - 12:38
    E faranno anche confluire la storia del petrolio
  • 12:38 - 12:41
    nella nostra seconda grande storia,
  • 12:41 - 12:44
    ossia risparmiare elettricità e poi produrla in modi diversi.
  • 12:44 - 12:47
    Queste rivoluzioni gemelle nel campo dell'elettricità
  • 12:47 - 12:50
    faranno nascere in quel settore
  • 12:50 - 12:53
    cambiamenti radicali più numerosi e profondi
  • 12:53 - 12:54
    che in qualsiasi altro settore,
  • 12:54 - 12:59
    perché la tecnologia del 21° secolo si scontrerà frontalmente
  • 12:59 - 13:03
    con istituzioni, regole e culture del 19° e del 20° secolo.
  • 13:03 - 13:06
    Cambiare il modo di fare elettricità sarà più semplice
  • 13:06 - 13:09
    se avremo bisogno di minori quantità.
  • 13:09 - 13:11
    Oggi gran parte di essa viene sprecata,
  • 13:11 - 13:13
    e le tecnologie per ridurre i consumi
  • 13:13 - 13:16
    si sviluppano più in fretta di quello che si riesce a installare.
  • 13:16 - 13:18
    Così la risorsa dell'efficienza, che è gratuita,
  • 13:18 - 13:21
    si espande sempre di più e a costi sempre minori.
  • 13:21 - 13:24
    Ma mentre l'efficienza di edifici e fabbriche
  • 13:24 - 13:26
    sta crescendo più velocemente dell'economia,
  • 13:26 - 13:30
    il fabbisogno statunitense di elettricità potrebbe in effetti ridursi,
  • 13:30 - 13:34
    anche considerando l'aumento della domanda
  • 13:34 - 13:36
    per via delle efficienti automobili elettriche.
  • 13:36 - 13:41
    Noi possiamo riuscirci accelerando in modo ragionevole le tendenze attuali.
  • 13:41 - 13:43
    Nei prossimi 40 anni gli edifici,
  • 13:43 - 13:45
    che utilizzano i 3/4 dell'elettricità,
  • 13:45 - 13:49
    triplicheranno o quadruplicheranno la loro produzione di energia,
  • 13:49 - 13:53
    risparmiando 1,4 trilioni di dollari (al valore attuale)
  • 13:53 - 13:57
    con un 33% di tasso interno di rendimento,
  • 13:57 - 13:58
    il che vuol dire
  • 13:58 - 14:02
    che i risparmi saranno 4 volte maggiori dei costi.
  • 14:02 - 14:04
    Anche l'industria può accelerare,
  • 14:04 - 14:06
    raddoppiando la produzione di energia
  • 14:06 - 14:08
    con un 21% di tasso interno di rendimento.
  • 14:08 - 14:11
    Per farlo serve un'innovazione originale,
  • 14:11 - 14:13
    quello che chiamiamo design integrativo,
  • 14:13 - 14:16
    che spesso fa sì che effettuare grandi risparmi di energia
  • 14:16 - 14:19
    costi meno della realizzazione di piccoli risparmi,
  • 14:19 - 14:21
    ossia, può generare degli incrementi nelle rendite
  • 14:21 - 14:23
    anziché delle diminuzioni.
  • 14:23 - 14:27
    Ecco come il nostro sistema di ammodernamento del 2010
  • 14:27 - 14:30
    sta facendo risparmiare più di 2/5 di energia all'Empire State Building -
  • 14:30 - 14:34
    trasformando le sue 6 500 finestre
  • 14:34 - 14:39
    in super finestre che fanno passare la luce ma riflettono il calore.
  • 14:39 - 14:42
    Nuovi tipi di illuminazione e di arredo richiedono
  • 14:42 - 14:45
    solo 1/3 dell'energia prima necessaria per la climatizzazione.
  • 14:45 - 14:50
    La rigenerazione di piccoli condizionatori, rispetto all'aggiunta di più grandi,
  • 14:50 - 14:52
    ha fatto risparmiare 17 milioni di dollari
  • 14:52 - 14:55
    di costo capitale, che sono stati usati per altre migliorie
  • 14:55 - 14:59
    e per ridurre la restituzione del prestito a soli 3 anni.
  • 14:59 - 15:02
    Il design integrativo può anche incrementare
  • 15:02 - 15:04
    il risparmio energetico nell'industria.
  • 15:04 - 15:06
    L'investimento di Dow da 1 miliardo di dollari sull'efficienza
  • 15:06 - 15:09
    ha già fatto guadagnare 9 miliardi di dollari.
  • 15:09 - 15:12
    Ma il settore industriale ha, complessivamente, un altro
  • 15:12 - 15:14
    mezzo trilione di dollari di energia da risparmiare.
  • 15:14 - 15:19
    Ad esempio, i 3/5 dell'elettricità prodotta nel mondo servono per i motori.
  • 15:19 - 15:21
    Per metà quelli di pompe e ventole.
  • 15:21 - 15:24
    Questi congegni possono essere resi più efficienti,
  • 15:24 - 15:26
    e i motori che li azionano
  • 15:26 - 15:29
    possono incrementare del doppio la loro efficienza di sistema
  • 15:29 - 15:33
    se integrano 35 migliorie, che si ripagano da sé nel giro di un anno.
  • 15:33 - 15:36
    Per prima cosa dovremmo occuparci dei grandi risparmi con spesa minima,
  • 15:36 - 15:39
    che di solito vengono ignorati e che non si trovano nei testi.
  • 15:39 - 15:42
    Ad esempio le pompe, a cui sono dedicati gran parte dei motori,
  • 15:42 - 15:44
    spostano i liquidi attraverso le tubature.
  • 15:44 - 15:46
    Una rete di tubature industriali
  • 15:46 - 15:50
    è stata ridisegnata per usare l'86% in meno di energia,
  • 15:50 - 15:52
    non con pompe migliori
  • 15:52 - 15:55
    ma semplicemente sostituendo tubature lunghe, strette e curve
  • 15:55 - 15:58
    con tubature larghe, corte e diritte.
  • 15:58 - 16:01
    Non si tratta di nuove tecnologie
  • 16:01 - 16:03
    ma di riorganizzare le strutture metalliche.
  • 16:03 - 16:06
    Naturalmente si riduce anche il materiale per le pompe
  • 16:06 - 16:07
    e i relativi costi di capitale.
  • 16:07 - 16:10
    Allora cosa significano questi risparmi
  • 16:10 - 16:14
    in termini di elettricità usata per 3/5 dai motori?
  • 16:14 - 16:17
    Bene, dal carbone che viene bruciato nelle centrali
  • 16:17 - 16:20
    a tutte queste perdite combinate,
  • 16:20 - 16:23
    solo 1/10 dell'energia sviluppata dal combustibile
  • 16:23 - 16:26
    viene utilizzata alla fine dalla conduttura.
  • 16:26 - 16:29
    Ma ora procediamo in senso contrario e vedremo
  • 16:29 - 16:35
    che per ogni unità di flusso e di frizione in meno nella conduttura
  • 16:35 - 16:39
    si risparmiano 10 unità di costo carburante, di inquinamento,
  • 16:39 - 16:42
    e di ciò che Hunter Lovins chiama "stravolgimento globale",
  • 16:42 - 16:43
    già al livello della centrale di produzione.
  • 16:43 - 16:45
    Naturalmente, continuando a risalire la corrente,
  • 16:45 - 16:48
    i componenti diventano sempre più piccoli e meno cari.
  • 16:48 - 16:53
    La nostra squadra ha ultimamente trovato il modo di far risparmiare
  • 16:53 - 16:56
    più di 30 miliardi di dollari solo rivedendo il design industriale -
  • 16:56 - 16:59
    ogni cosa, dai centri dati alle fabbriche di chip
  • 16:59 - 17:01
    fino alle miniere e alle raffinerie.
  • 17:01 - 17:02
    Di solito le migliorie che proponiamo
  • 17:02 - 17:05
    fanno risparmiare dal 30 al 60% di energia
  • 17:05 - 17:07
    e vengono ammortizzate in pochi anni,
  • 17:07 - 17:11
    mentre le nuove progettazioni permettono risparmi dal 40 al 90%
  • 17:11 - 17:14
    ricorrendo di solito a un minor costo di capitale.
  • 17:14 - 17:17
    Ora, se serve meno elettricità,
  • 17:17 - 17:19
    si facilita e si velocizza il processo
  • 17:19 - 17:22
    per passare a nuove fonti di elettricità, ossia alle rinnovabili.
  • 17:22 - 17:27
    La Cina è prima al mondo per produzione e abbattimento dei costi.
  • 17:27 - 17:30
    Infatti i costi dei moduli per l'energia solare
  • 17:30 - 17:33
    sono scesi a fondo scala.
  • 17:33 - 17:36
    E in Germania oggi ci sono più lavoratori nel solare
  • 17:36 - 17:38
    di quanti ne vengano impiegati in America nelle acciaierie.
  • 17:38 - 17:40
    Già in circa 20 stati
  • 17:40 - 17:43
    degli installatori privati vi montano, in casa,
  • 17:43 - 17:46
    dei pannelli solari poco costosi senza bisogno di anticipo,
  • 17:46 - 17:48
    che abbattono i costi dell'elettricità.
  • 17:48 - 17:50
    Tali prodotti non ancora regolamentati
  • 17:50 - 17:53
    potrebbero in definitiva portare a un'azienda pubblica virtuale
  • 17:53 - 17:56
    che bypassa la vostra società elettrica
  • 17:56 - 18:00
    proprio come il cellulare ha bypassato la società dei telefoni via cavo.
  • 18:00 - 18:03
    Cosa che getta nel panico gli amministratori della società
  • 18:03 - 18:05
    e fa sognare i capitalisti di ventura.
  • 18:05 - 18:08
    Le rinnovabili non rappresentano più un'attività marginale.
  • 18:08 - 18:11
    Negli ultimi quattro anni
  • 18:11 - 18:14
    metà della produzione energetica mondiale
  • 18:14 - 18:15
    è derivata dalle rinnovabili,
  • 18:15 - 18:17
    ma solo più recentemente nei paesi in via di sviluppo.
  • 18:17 - 18:21
    Nel 2010 le rinnovabili, escludendo il comparto idroelettrico,
  • 18:21 - 18:24
    particolarmente l'eolico e il solare,
  • 18:24 - 18:29
    hanno attirato 151 miliardi di dollari di investimenti privati,
  • 18:29 - 18:31
    e hanno superato la capacità totale installata
  • 18:31 - 18:33
    generata dal nucleare nel mondo,
  • 18:33 - 18:36
    aggiungendo 60 miliardi di watt nello stesso anno.
  • 18:36 - 18:40
    Si tratta della stessa produzione del solare
  • 18:40 - 18:43
    che si può ottenere a livello mondiale ogni anno -
  • 18:43 - 18:46
    una cifra che sale del 60-70% l'anno.
  • 18:46 - 18:52
    Sul lato opposto, l'aumento di produzione di energia col nucleare
  • 18:52 - 18:55
    e con il carbone viene ostacolata
  • 18:55 - 18:58
    dagli alti costi e dall'eccessivo rischio finanziario.
  • 18:58 - 18:59
    Infatti in questo paese
  • 18:59 - 19:01
    nessun nuovo impianto nucleare
  • 19:01 - 19:04
    è riuscito ad attirare investitori privati,
  • 19:04 - 19:08
    malgrado sette anni di sussidi statali al 100%.
  • 19:08 - 19:12
    Dunque in quale altro modo possiamo rimpiazzare le centrali a carbone?
  • 19:12 - 19:16
    Beh, efficienza e gas naturale le possono sostituire,
  • 19:16 - 19:19
    e con minori costi di gestione,
  • 19:19 - 19:23
    e assieme alle rinnovabili possono sostituirli per più di 23 volte
  • 19:23 - 19:25
    a un costo inferiore a quello della loro sostituzione.
  • 19:25 - 19:27
    Dobbiamo operare la sostituzione solo una volta.
  • 19:27 - 19:29
    Spesso ci viene detto
  • 19:29 - 19:32
    che solo il carbone e il nucleare garantiscono l'elettricità,
  • 19:32 - 19:33
    perché sono sempre disponibili,
  • 19:33 - 19:36
    mentre l'eolico e il solare possono variare
  • 19:36 - 19:39
    e quindi si ritiene che non siano affidabili.
  • 19:39 - 19:42
    In realtà nessun generatore funziona di continuo. Tutti si guastano.
  • 19:42 - 19:44
    E quando una grande centrale si ferma,
  • 19:44 - 19:47
    si perdono mille megawatt nel giro di millisecondi,
  • 19:47 - 19:51
    spesso per settimane o mesi, e spesso senza preavviso.
  • 19:51 - 19:53
    Ecco perché abbiamo concepito una rete
  • 19:53 - 19:57
    per attivare altri impianti in caso di guasto.
  • 19:57 - 19:59
    Ed esattamente allo stesso modo,
  • 19:59 - 20:04
    la griglia può gestire le variazioni di eolico e solare
  • 20:04 - 20:06
    quando vengono previste in anticipo.
  • 20:06 - 20:10
    Si fanno simulazioni ogni ora
  • 20:10 - 20:13
    che dimostrano che reti costituite da rinnovabili
  • 20:13 - 20:15
    sono in grado di fornire energia in modo sicuro
  • 20:15 - 20:17
    se ci si basa sulle previsioni del tempo,
  • 20:17 - 20:19
    quando si diversificano e si integrano,
  • 20:19 - 20:21
    per tipologia e località.
  • 20:21 - 20:25
    Questo vale per le grandi aree continentali come USA o Europa,
  • 20:25 - 20:29
    e per aree più piccole all'interno di una griglia più vasta.
  • 20:29 - 20:31
    Ad esempio,
  • 20:31 - 20:34
    ecco come 4 Lander tedeschi nel 2010
  • 20:34 - 20:36
    disponevano dal 43 al 52% di energia eolica.
  • 20:36 - 20:40
    Il Portogallo è alimentato dal 45% di rinnovabili,
  • 20:40 - 20:42
    la Danimarca dal 36%.
  • 20:42 - 20:45
    Ecco come l'Europa può passare all'elettricità
  • 20:45 - 20:47
    ottenuta da fonti rinnovabili.
  • 20:47 - 20:51
    In America il nostro sistema energetico, vecchio, sporco e inaffidabile
  • 20:51 - 20:54
    deve comunque essere sostituito entro il 2050.
  • 20:54 - 20:56
    E qualunque cosa lo rimpiazzerà
  • 20:56 - 20:57
    ci costerà gli stessi soldi,
  • 20:57 - 21:00
    circa 6 trilioni di dollari al valore odierno -
  • 21:00 - 21:02
    sia che acquistiamo più di quello che già abbiamo
  • 21:02 - 21:04
    o che ricorriamo al nuovo nucleare o al 'carbone pulito',
  • 21:04 - 21:08
    o a rinnovabili più o meno centralizzate.
  • 21:08 - 21:11
    Ma questi quattro scenari a costi analoghi
  • 21:11 - 21:13
    differiscono radicalmente in quanto a rischi,
  • 21:13 - 21:16
    a sicurezza nazionale,
  • 21:16 - 21:19
    carburanti, acqua, finanza, tecnologia,
  • 21:19 - 21:21
    clima e salute.
  • 21:21 - 21:24
    Per esempio, la nostra attuale griglia iper-centralizzata
  • 21:24 - 21:28
    è molto vulnerabile all'effetto domino,
  • 21:28 - 21:30
    e a blackout potenziali che impattano l'economia,
  • 21:30 - 21:34
    provocati da condizioni climatiche, da disastri naturali
  • 21:34 - 21:36
    o da attacchi terroristici.
  • 21:36 - 21:39
    Ma il rischio di blackout scompare,
  • 21:39 - 21:41
    e gli altri rischi in generale si gestiscono meglio,
  • 21:41 - 21:43
    con le rinnovabili distribuite sul territorio,
  • 21:43 - 21:47
    organizzate in micro griglie locali collegate tra loro,
  • 21:47 - 21:49
    e che funzionano anche autonomamente.
  • 21:49 - 21:51
    Intendo dire che si possono scollegare in modo frattale
  • 21:51 - 21:54
    e poi ricollegarsi senza creare interruzioni.
  • 21:54 - 21:57
    Esattamente lo stesso approccio che usa il Pentagono
  • 21:57 - 21:58
    per garantirsi autonomia energetica.
  • 21:58 - 22:02
    Loro pensano di averne bisogno; e che dire di noi, che dovremmo essere difesi da loro?
  • 22:02 - 22:03
    Anche noi vogliamo che le cose funzionino per noi.
  • 22:03 - 22:07
    Con gli stessi costi delle centrali esistenti,
  • 22:07 - 22:09
    questo sistema migliorerebbe la sicurezza nazionale,
  • 22:09 - 22:13
    le opzioni della clientela, la possibilità di impresa
  • 22:13 - 22:15
    e l'innovazione.
  • 22:15 - 22:20
    Insieme, efficienza d'uso e fonti energetiche diversificate e diffuse
  • 22:20 - 22:23
    stanno trasformando l'intero settore dell'elettricità.
  • 22:23 - 22:25
    Di solito le aziende pubbliche costruiscono
  • 22:25 - 22:27
    molte grandi centrali a carbone e nucleari
  • 22:27 - 22:29
    e una quantità di grandi centrali a gas,
  • 22:29 - 22:30
    e magari ricorrono solo poco alle rinnovabili.
  • 22:30 - 22:32
    E queste aziende vengono ricompensate,
  • 22:32 - 22:35
    dato che esistono ancora in 34 stati,
  • 22:35 - 22:38
    per vendere al pubblico più elettricità.
  • 22:38 - 22:41
    Comunque, da quando ci sono incentivi
  • 22:41 - 22:45
    per ridurre i consumi energetici,
  • 22:45 - 22:49
    gli investimenti si stanno spostano radicalmente
  • 22:49 - 22:51
    verso efficienza, risposta alla domanda, cogenerazione,
  • 22:51 - 22:54
    rinnovabili e modi di gestire la rete in modo affidabile
  • 22:54 - 22:56
    con minori erogazioni
  • 22:56 - 22:59
    e quasi senza ricorrere all'immagazzinamento di elettricità.
  • 22:59 - 23:02
    Dunque il nostro futuro non dipende dal fato ma dalle nostre scelte,
  • 23:02 - 23:04
    e queste scelte sono molto flessibili.
  • 23:04 - 23:06
    Nel 1976, ad esempio,
  • 23:06 - 23:08
    il governo e l'industria insistevano
  • 23:08 - 23:10
    che la quantità di energia necessaria a creare un dollaro di PIL
  • 23:10 - 23:12
    non sarebbe mai diminuita.
  • 23:12 - 23:16
    Io avevo suggerito, in modo eretico, che sarebbe potuta scendere di diverse volte.
  • 23:16 - 23:18
    Beh, è quello che è accaduto finora.
  • 23:18 - 23:19
    Si è ridotta della metà.
  • 23:19 - 23:22
    Ma con le tecnologie odierne, di gran lunga migliori,
  • 23:22 - 23:25
    con canali di distribuzione più maturi e con il design integrativo,
  • 23:25 - 23:29
    possiamo fare di più e a costi minori.
  • 23:29 - 23:31
    Dunque per risolvere il problema energetico
  • 23:31 - 23:33
    abbiamo dovuto solo ingrandirlo.
  • 23:33 - 23:36
    I risultati possono sembrare incredibili a prima vista,
  • 23:36 - 23:38
    ma come ha detto Marshall McLuhan:
  • 23:38 - 23:41
    "Solo i piccoli segreti necessitano di protezione.
  • 23:41 - 23:47
    Le grandi scoperte sono protette dall'incredulità pubblica".
  • 23:47 - 23:50
    Ora combinate la rivoluzione elettrica con quella del petrolio,
  • 23:50 - 23:52
    entrambe gestite con moderna efficienza,
  • 23:52 - 23:56
    e otterrete la grande notizia: la riscoperta del fuoco,
  • 23:56 - 24:01
    dove attività commerciali rese possibili e velocizzate da regole intelligenti in mercati responsabili
  • 24:01 - 24:05
    possono liberare gli Stati Uniti dalla schiavitù da petrolio e carbone entro il 2050,
  • 24:05 - 24:08
    facendo risparmiare 5 trilioni di dollari,
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    facendo crescere l'economia dalle 2 alle 6 volte,
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    rafforzando la sicurezza nazionale,
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    e, a proposito, non ricorrendo più a petrolio e carbone,
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    riducendo le emissioni di carbon fossile dell'82-86%.
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    Ora, se siete d'accordo con questi scenari,
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    potete dare il vostro contributo
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    senza che vi debbano piacere tutti per forza,
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    e senza bisogno di concordare su quale sia il più importante.
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    Dunque se ci concentriamo sui risultati, e non sulle motivazioni,
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    possiamo trasformare congestione e conflitto
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    nella soluzione che mette tutti d'accordo sulla sfida energetica dell'America.
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    Alla fine, questo è anche il modo migliore
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    di gestire le sfide globali -
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    cambiamenti climatici, proliferazione nucleare,
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    insicurezza energetica, scarsità di energia -
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    tutti aspetti che ci rendono più vulnerabili.
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    Il nostro team all'RMI aiuta le aziende
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    a risolvere i problemi e ad accelerare il processo
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    con 6 iniziative di settore, con qualche variante in più.
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    Naturalmente ci sono ancora dei modi di pensare obsoleti.
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    L'ex petroliere Maurice Strong disse:
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    "Non tutto il fossile va in carburanti".
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    Ma come ci ricorda Edgar Woolard, ex Presidente della Dupont:
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    "Le aziende ostacolate dalla vecchia mentalità non sono un problema,
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    perché - diceva - non esisteranno ancora a lungo".
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    Non vi ho descritto una possibilità di miglioramento
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    che ci viene concessa solo un'unica volta,
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    ma una delle più profonde transizioni
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    nella storia della nostra specie.
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    Noi umani stiamo inventando un nuovo fuoco,
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    che non viene dal basso
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    ma dall'alto;
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    non scarso, ma abbondante;
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    non in un solo luogo, ma ovunque;
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    non fugace, ma permanente;
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    non costoso, ma gratuito.
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    E a parte ancora un piccolo ricorso transitorio al gas naturale
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    e al biofuel, prodotto in modo sostenibile,
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    il nuovo fuoco è senza fiamma.
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    Usato in modo efficiente può davvero svolgere il nostro lavoro
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    senza intoppi.
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    Tutti voi possedete un pezzo di quel premio da 5 trilioni di dollari.
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    E il nostro recente libro "La riscoperta del fuoco"
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    descrive come lo si possa catturare.
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    Dunque dopo aver avviato la discussione sul tema
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    a ReinventingFire.com,
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    lasciate che inviti ognuno di voi
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    ad impegnarvi con voi e con il vostro prossimo
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    per rendere il mondo più ricco, più giusto,
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    più intelligente e sicuro,
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    reinventando il fuoco tutti insieme.
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    Grazie.
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    (Applausi)
Title:
Amory Lovins: Un piano per l'energia da qui a 40 anni
Speaker:
Amory Lovins
Description:

Nella sua intima dissertazione registrata presso gli uffici di TED, il teorico dell'energia Amory Lovins descrive i passi da compiere per far cessare la dipendenza mondiale dal petrolio (prima che esso si esaurisca). Alcuni cambiamenti sono già in atto, come la costruzione di automobili più leggere e di mezzi pesanti più intelligenti, ma alcuni cambiamenti richiedono una visione più ampia.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
27:10
Elena Montrasio edited Italian subtitles for A 40-year plan for energy
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Elena Montrasio accepted Italian subtitles for A 40-year plan for energy
Elena Montrasio edited Italian subtitles for A 40-year plan for energy
Elena Montrasio edited Italian subtitles for A 40-year plan for energy
Alessandra Veronesi edited Italian subtitles for A 40-year plan for energy
Daniele Buratti edited Italian subtitles for A 40-year plan for energy
Daniele Buratti edited Italian subtitles for A 40-year plan for energy
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