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Michael Dickinson: Come vola una mosca

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    Sono cresciuto guardando Star trek. Adoro Star Trek.
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    Star Trek ha fatto nascere in me la voglia
    di vedere creature aliene,
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    creature da un mondo lontano.
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    Ma ho capito che potevo trovare
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    quelle creature aliene anche sulla Terra.
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    Quello che faccio è studiare gli insetti.
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    Sono ossessionato dagli insetti,
    in particolare dal volo degli insetti.
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    penso che l'evoluzione
    del volo degli insetti sia
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    uno dei più importanti eventi
    nella storia della vita.
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    Senza insetti, non ci sarebbero piante fiorite.
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    Senza piante fiorite, non ci sarebbero
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    primati intelligenti ghiotti di frutta
    a presentare i talk di TED.
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    (Risate)
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    Dunque,
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    David e Hidehiko e Ketaki
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    hanno raccontato una storia convincente sulle
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    somiglianze tra tra i moscerini della frutta
    e gli umani,
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    e ci sono molte somiglianze,
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    quindi potreste pensare che se gli umani
    sono simili ai moscerini della frutta,
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    il comportamento preferito di un moscerino
    della frutta potrebbe essere questo --
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    (Risate)
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    ma nel mio discorso, non voglio enfatizzare
    le somiglianze
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    tra gli umani e i moscerini della frutta,
    ma le differenze,
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    voglio concentrarmi sulle cose che
    penso che i moscerini facciano meglio.
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    Voglio mostrarvi un video velocizzato
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    di una mosca, a 7000 fotogrammi al secondo
    in infrarossi
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    a destra, fuori dallo schermo, c'è un
    minaccioso predatore elettronico
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    che sta per andare verso la mosca.
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    La mosca sta per percepire il predatore.
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    Sta per estendere le sue zampe.
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    Sta per andarsene con disinvoltura
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    per vivere un giorno in più.
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    Ho tagliato questa sequenza
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    in modo che corrispondesse alla
    durata di un battito di ciglia umano,
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    nel tempo in cui battete gli occhi,
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    la mosca ha visto il predatore minaccioso,
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    valutato la sua posizione, iniziato a volare via,
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    battendo le ali 220 volte al secondo.
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    Credo che questo sia un comportamento affascinante
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    che mostra quanto velocemente il cervello
    della mosca possa elaborare le informazioni.
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    Volare -- cosa ci vuole per volare?
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    Per volare, come in un aeroplano umano,
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    c'è bisogno di ali che generino abbastanza
    forza aerodinamica,
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    c'è bisogno di un motore
    che generi potenza per volare,
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    e c'è bisogno di un controllore,
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    e nel primo aeroplano umano,
    il controllore era
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    il cervello di Orville e Wilbur
    seduti nella cabina di pilotaggio.
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    Cosa ha a che fare questo con una mosca?
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    All'inizio ho speso gran parte della mia carriera
    a cercare di capire
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    come le ali degli insetti generino forza sufficiente
    per tenere le mosche sospese.
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    Avrete sentito che gli ingegneri dimostrarono
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    che i calabroni non potevano volare.
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    Il problema era pensare che le ali degli insetti
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    funzionassero come le ali degli aerei.
    Ma non è così.
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    Affrontiamo questo problema costruendo
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    insetti robot giganti in scala
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    che si muovono in giganti vasche di olio minerale
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    dove possiamo studiare le forze aerodinamiche.
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    Risulta che gli insetti sbattono le ali
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    in modo intelligente, a un angolo d'attacco alto
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    che crea una struttura nella parte anteriore dell'ala,
  • 3:01 - 3:04
    una struttura a tornado chiamata
    vortice della parte anteriore,
  • 3:04 - 3:07
    ed è questo vortice che permette alle ali
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    di produrre forza sufficiente
    affinché l'animale stia in aria.
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    Ma la cosa più affascinante
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    non sta tanto nell'interessante morfologia dell'ala.
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    La cosa intelligente è il modo in cui
    la mosca batte le ali,
  • 3:20 - 3:23
    il che è controllato dal sistema nervoso,
  • 3:23 - 3:26
    e questo permette alle mosche di realizzare
  • 3:26 - 3:28
    queste eccezionali evoluzioni aeree.
  • 3:28 - 3:30
    E il motore?
  • 3:30 - 3:33
    Il motore della mosca è affascinante.
  • 3:33 - 3:35
    Hanno due tipi di muscoli del volo:
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    il muscolo della potenza, attivato dall'allungamento,
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    quindi che si attiva da solo
    senza essere controllato
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    con un sistema di contrazioni dal sistema nervoso.
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    È specializzato nel generare l'enorme
    potenza necessaria per volare,
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    e riempie la parte centrale della mosca,
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    quando una mosca
    colpisce un tergicristallo,
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    state guardando il muscolo della potenza.
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    Ma attaccato alla base delle ali
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    c'è un insieme di piccoli muscoli di controllo
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    non molto potenti, ma molto veloci,
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    possono riconfigurare il cardine dell'ala
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    con un colpo dopo l'altro,
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    e questo permette alla mosca di cambiare ala
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    e generare i cambiamenti nelle forze aerodinamiche
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    che cambiano la sua traiettoria di volo.
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    Il ruolo del sistema nervoso è di controllare tutto questo.
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    Esaminiamo il controllore.
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    Le mosche eccellono nei tipi di sensori
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    che hanno a questo scopo.
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    Hanno antenne che percepiscono gli odori
    e rilevano il vento.
  • 4:31 - 4:33
    Hanno un occhio sofisticato che è
  • 4:33 - 4:35
    il sistema visivo più veloce del mondo.
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    Hanno altri occhi sulla loro testa.
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    Non abbiamo idea di ciò che facciano.
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    Hanno dei sensori sull'ala.
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    La loro ala è ricoperta di sensori,
    compresi sensori
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    che percepiscono la deformazione dell'ala.
  • 4:48 - 4:50
    Possono distinguere il sapore con le loro ali.
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    Uno dei sensori più sofisticati di una mosca
  • 4:53 - 4:55
    è una struttura chiamata bilanciere.
  • 4:55 - 4:57
    I bilancieri sono dei giroscopi.
  • 4:57 - 5:01
    Questi strumenti sbattono avanti e indietro
    a circa 200 hertz durante il volo,
  • 5:01 - 5:04
    e l'animale può usarli per precepire
    la rotazione del suo corpo
  • 5:04 - 5:08
    e iniziare manovre correttive molto veloci.
  • 5:08 - 5:10
    Tutte queste informazioni sensoriali
    devono essere elaborate
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    da un cervello e le mosche ne hanno uno,
  • 5:14 - 5:17
    un cervello di 100 000 neuroni.
  • 5:17 - 5:19
    Molti a questa conferenza
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    hanno già suggerito che i moscerini della frutta
    possono servire alla neuroscienza
  • 5:24 - 5:27
    perché sono un modello semplice
    della funzione cerebrale.
  • 5:27 - 5:29
    E lo scopo del mio discorso è quello
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    di capovolgere tutto questo.
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    Non penso siano un modello semplice di niente.
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    Penso che le mosche siano un ottimo modello.
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    Sono un ottimo modello per le mosche.
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    (Risate)
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    Esploriamo questo concetto di semplicità.
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    Penso che molti neuroscienziati,
  • 5:48 - 5:49
    siamo tutti un po' narcisisti.
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    Quando pensiamo al cervello,
    immaginiamo il nostro.
  • 5:53 - 5:55
    Ma questo tipo di cervello,
  • 5:55 - 5:56
    che è più piccolo
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    - invece di 100 miliardi di neuroni ne ha 100 000 -
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    ma questa è la più comune forma di cervello al mondo
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    e lo è stata per 400 milioni di anni.
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    È giusto dire che è semplice?
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    È semplice nel senso che ha meno neuroni,
  • 6:09 - 6:11
    ma questo è un metro di paragone giusto?
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    Suggerirei che non lo è.
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    Pensiamoci. Credo che dovremmo comparare --
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    (Risate) --
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    dobbiamo comparare le dimensioni del cervello
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    con ciò che il cervello può fare.
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    Propongo di avere un numero Trump,
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    dove il numero Trump è il rapporto tra
  • 6:31 - 6:35
    i comportamenti di quest'uomo e
    il numero di neuroni del suo cervello.
  • 6:35 - 6:37
    Calcoliamo il numero Trump per
    il moscerino della frutta.
  • 6:37 - 6:40
    Quanti pensano che il numero Trump
  • 6:40 - 6:42
    sia più alto per il moscerino?
  • 6:42 - 6:45
    (Applausi)
  • 6:45 - 6:48
    Il pubblico è molto intelligente.
  • 6:48 - 6:52
    La disparità va in questa direzione,
    o così ipotizzerei.
  • 6:52 - 6:54
    Capisco che sia un po' assurdo
  • 6:54 - 6:58
    paragonare i comportamenti di umani e mosche.
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    Facciamo un esempio con un altro animale.
    Un topo.
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    Un topo ha circa 1000 neuroni in più di una mosca.
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    Studiavo i topi. Quando li studiavo
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    parlavo molto piano.
  • 7:11 - 7:13
    Poi è successo qualcosa quando ho iniziato
    a studiare le mosche.
  • 7:13 - 7:16
    (Risate)
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    Se si confronta la storia naturale di
    mosche e topi,
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    è davvero comparabile. Devono ricercare cibo.
  • 7:23 - 7:25
    Devono fare la corte.
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    Fanno sesso. Si nascondono dai predatori.
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    Fanno un sacco di cose simili.
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    Ma io direi che le mosche fanno di più.
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    Per esempio, vi farò vedere una sequenza,
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    devo dire che alcuni dei miei fondi
    vengono dalle forze armate,
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    quindi vi mostro questa sequenza riservata
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    di cui non potete parlare al di fuori
    di questa stanza, ok?
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    Voglio che guardiate il carico
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    sulla coda del moscerino della frutta.
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    Guardatelo attentamente,
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    e capirete perché mio figlio di sei anni
  • 7:57 - 8:02
    vuole diventare un neuroscienziato.
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    Aspettate.
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    Fiuuuu!
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    Ammetterete che se i moscerini della frutta
    non sono intelligenti quanto i topi,
  • 8:08 - 8:13
    almeno lo sono quanto i piccioni.
    (Risate)
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    Voglio far capire che non è solo
    una questione di numeri
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    ma è anche una sfida
    per una mosca calcolare
  • 8:19 - 8:22
    tutto ciò che il suo cervello deve calcolare
    con neuroni così piccoli.
  • 8:22 - 8:25
    Questa è una bella immagine
    di un interneurone di un topo
  • 8:25 - 8:28
    dal laboratorio di Jeff Lichtman,
  • 8:28 - 8:31
    potete vedere le meravigliose
    immagini del cervello
  • 8:31 - 8:34
    che ha mostrato nel suo discorso.
  • 8:34 - 8:37
    Nell'angolo in alto a destra, vedete,
  • 8:37 - 8:41
    nella stessa scala, un interneurone
    di una mosca.
  • 8:41 - 8:43
    Lo ingrandisco.
  • 8:43 - 8:45
    È un neurone complesso.
  • 8:45 - 8:48
    È solo molto piccolo, ed è una sfida biofisica
  • 8:48 - 8:52
    cercare di calcolare le informazioni
    con dei neuroni molto piccoli.
  • 8:52 - 8:56
    Quanto piccoli possono essere i neuroni?
    Guardate questo insetto.
  • 8:56 - 8:58
    È come una mosca. Ha le ali, gli occhi,
  • 8:58 - 9:01
    le antenne, le zampe, una storia di vita complicata,
  • 9:01 - 9:04
    è un parassita, vola per cercare bruchi
  • 9:04 - 9:05
    da parassitizzare,
  • 9:05 - 9:09
    non solo il suo cervello è grande come
    un granello di sale,
  • 9:09 - 9:11
    come nel moscerino della frutta,
  • 9:11 - 9:14
    lui stesso è grande come un granello di sale.
  • 9:14 - 9:18
    Qui ci sono altri organismi in una scala simile.
  • 9:18 - 9:22
    Questo animale è grande come
    un paramecio e un'ameba,
  • 9:22 - 9:26
    e ha un cervello di 7000 neuroni, è così piccolo --
  • 9:26 - 9:28
    conoscete queste cose chiamate corpi cellulari
  • 9:28 - 9:30
    dove c'è il nucleo del neurone?
  • 9:30 - 9:33
    Questo animale se ne disfa
    perché occupano troppo spazio.
  • 9:33 - 9:36
    Questa sessione tocca le frontiere
    della neuroscienza.
  • 9:36 - 9:41
    Ipotizzerei che una frontiera della neuroscienza
    è capire come funziona il cervello di quella cosa.
  • 9:41 - 9:47
    Ma come si possono far fare
    così tante cose a pochi neuroni?
  • 9:47 - 9:49
    Da una prospettiva ingegneristica, io penso,
  • 9:49 - 9:51
    voi pensate alla multiplazione.
  • 9:51 - 9:54
    Potete prendere un hardware e fargli fare
  • 9:54 - 9:55
    cose diverse in momenti diversi,
  • 9:55 - 9:58
    o avere parti diverse dell'hardware
    che fanno cose diverse.
  • 9:58 - 10:02
    Questi sono due concetti che vorrei esplorare.
  • 10:02 - 10:03
    Non sono concetti che mi sono inventato io,
  • 10:03 - 10:08
    ma che sono stati proposti da altri in passato.
  • 10:08 - 10:11
    Un'idea viene dalla masticazione dei granchi.
  • 10:11 - 10:13
    Che non significa masticare i granchi.
  • 10:13 - 10:16
    Sono cresciuto a Baltimora, mastico
    i granchi molto bene.
  • 10:16 - 10:19
    Ma sto parlando dei granchi che masticano.
  • 10:19 - 10:21
    La masticazione dei granchi è affascinante.
  • 10:21 - 10:24
    I granchi hanno una struttura complessa
    sotto il carapace
  • 10:24 - 10:26
    chiamata mulino gastrico
  • 10:26 - 10:28
    che frantuma il cibo in modi diversi.
  • 10:28 - 10:33
    Ecco un filmato endoscopico di questa struttura.
  • 10:33 - 10:36
    La cosa sorprendente è che è controllata
  • 10:36 - 10:39
    da un insieme di neuroni, circa due dozzine
  • 10:39 - 10:44
    che possono produrre diversi schemi motori,
  • 10:44 - 10:49
    e la ragione per cui può farlo è che
    questo piccolo ganglio
  • 10:49 - 10:53
    nel granchio è inondato da molti
    neuromodulatori.
  • 10:53 - 10:55
    Avete già sentito parlare di neuromodulatori.
  • 10:55 - 10:57
    Ci sono più neuromodulatori
  • 10:57 - 11:03
    che alterano, innervano questa struttura
    rispetto ai neuroni nella struttura,
  • 11:03 - 11:07
    e sono in grado di generare un
    insieme di schemi complesso.
  • 11:07 - 11:10
    Questo è il lavoro di Eve Marder e
    dei suoi molti colleghi
  • 11:10 - 11:13
    che hanno studiato questo sistema affascinante
  • 11:13 - 11:15
    che mostra come un più piccolo gruppo di neuroni
  • 11:15 - 11:17
    possa fare molte, molte cose
  • 11:17 - 11:22
    a causa della neuromodulazione
    che può avvenire attimo per attimo.
  • 11:22 - 11:24
    Quindi avviene una multiplazione nel tempo.
  • 11:24 - 11:27
    Immaginate una rete di neuroni
    con un neuromodulatore.
  • 11:27 - 11:30
    Selezionate un insieme di cellule per
    rappresentare un comportamento,
  • 11:30 - 11:33
    un altro neuromodulatore, un altro insieme di cellule,
  • 11:33 - 11:35
    uno schema diverso, e potete immaginare
  • 11:35 - 11:39
    potete estrapolare un sistema molto complicato.
  • 11:39 - 11:41
    C'è una prova che le mosche facciano ciò?
  • 11:41 - 11:44
    Per molti anni nel mio laboratorio
    e in altri laboratori nel mondo,
  • 11:44 - 11:47
    abbiamo studiato il comportamento delle mosche
    in piccoli simulatori di volo.
  • 11:47 - 11:48
    Si può legare una mosca a un bastoncino.
  • 11:48 - 11:51
    Si possono misurare le forze aerodinamiche
    che sta creando.
  • 11:51 - 11:53
    Si può lasciar giocare la mosca
    a un piccolo videogioco
  • 11:53 - 11:57
    lasciandola volare in un display visivo.
  • 11:57 - 12:00
    Ve ne mostro una piccola sequenza.
  • 12:00 - 12:01
    Ecco una mosca
  • 12:01 - 12:04
    e un'ampia veduta a infrarossi
    della mosca nel simulatore di volo,
  • 12:04 - 12:06
    questo è un gioco che piace alle mosche.
  • 12:06 - 12:09
    Le si lascia dirigere verso la piccola striscia,
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    e loro andranno per sempre verso quella striscia.
  • 12:11 - 12:15
    Fa parte del loro sistema di orientamento visivo.
  • 12:15 - 12:17
    Ma molto recentemente, è stato possibile
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    modificare queste aree comportamentali
    per fisiologie.
  • 12:22 - 12:25
    Questa è una produzione che un mio ex ricercatore,
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    Gaby Maimon, ora alla Rockefeller, ha sviluppato,
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    è un simulatore di volo
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    in cui è realmente possibile
    introdurre un elettrodo
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    nel cervello della mosca e registrare
  • 12:34 - 12:38
    da un neurone geneticamente identificato
    nel cervello della mosca.
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    Uno di questi esperimenti appare così.
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    Era una sequenza presa da un altro ricercatore
    nel laboratorio,
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    Bettina Schnell.
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    La traccia verde in basso è
    il potenziale della membrana
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    di un neurone nel cervello della mosca,
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    vedrete la mosca iniziare a volare,
    la mosca sta davvero
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    controllando la rotazione dello schema visivo
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    tramite il movimento dell'ala,
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    e potete vedere questo interneurone visivo
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    rispondere allo schema del moto dell'ala
    mentre la mosca vola.
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    Per la prima volta siamo stati in grado di registrare
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    da neuroni nel cervello della mosca mentre la mosca
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    si esibiva in comportamenti sofisticati come il volo.
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    Una delle lezioni che abbiamo imparato
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    è che la fisiologia delle cellule
    che abbiamo studiato
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    per molti anni nelle mosche quiescenti
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    non è uguale alla fisiologia di quelle cellule
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    quando la mosca assume comportamenti attivi
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    come volare e camminare e così via.
  • 13:28 - 13:31
    Perché la fisiologia è diversa?
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    È per via di questi neuromodulatori,
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    proprio come i neuromodulatori nel
    piccolo ganglio dei granchi.
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    Ecco un'immagine dell'octopamina.
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    L'octopamina è un neuromodulatore
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    che sembra avere un ruolo importante
    nel volo e in altri comportamenti.
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    Ma è solo uno dei molti neuromodulatori
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    nel cervello della mosca.
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    Penso che con il tempo
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    risulterà che l'intero cervello della mosca
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    è una versione ampia di questo
    ganglio stomatogastrico,
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    e questa è una ragione per cui
    può fare tanto con pochi neuroni.
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    Un'altra idea, un altro tipo di multiplazione
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    è la multiplazione nello spazio,
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    facendo fare a diverse parti di un neurone
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    diverse cose allo stesso tempo.
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    Ecco due tipi di neuroni canonici
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    da un vertebrato e da un invertebrato,
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    un neurone piramidale umano da Ramon y Cajal,
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    e un'altra cellula a destra,
    un interneurone senza impulsi,
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    questo è il lavoro di Alan Watson e
    Malcolm Burrows molti anni fa,
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    e a Malcolm Burrows venne un'idea interessante
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    basata sul fatto che questo neurone di una locusta
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    non innesca potenziali d'azione.
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    È una cellula senza impulsi
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    Quindi una cellula tipica, come i neuroni
    nel nostro cervello,
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    ha una regione dendritica che riceve input,
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    e gli input si sommano
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    producendo potenziali d'azione
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    che corrono lungo l'assone e attivano
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    le regioni di output del neurone.
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    Ma i neuroni senza impulsi sono complicati
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    perché possono avere delle
    sinapsi di input e di output
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    tutte intrecciate, e non c'è alcun
    potenziale d'azione
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    che trasmette tutti gli output allo stesso tempo.
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    C'è una possibilità di avere dei
    compartimenti computazionali
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    che permettono alle diverse parti del neurone
  • 15:11 - 15:13
    di fare cose diverse allo stesso tempo.
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    Questi basilari concetti di multitasking nel tempo
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    e multitasking nello spazio,
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    penso siano veri anche per i nostri cervelli,
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    ma penso che gli insetti siano dei maestri in questo.
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    Spero che la prossima volta guarderete gli insetti
    con occhi diversi,
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    e, per favore, pensateci prima di schiacciarli.
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    (Applausi)
Title:
Michael Dickinson: Come vola una mosca
Speaker:
Michael Dickinson
Description:

L'abilità che un insetto ha di volare è forse una delle più grandi imprese dell'evoluzione. Michael Dickinson esamina come una comune mosca prende il volo con ali così delicate, grazie a un intelligente modo di battere le ali e a muscoli del volo potenti e agili allo stesso tempo. Ma il segreto è l'incredibile cervello della mosca. (Filmato a TEDxCaltech.)

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English
Team:
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TEDTalks
Duration:
15:55
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for How a fly flies
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How a fly flies
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Silvia Colombo edited Italian subtitles for How a fly flies
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