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La ricerca dell'atomo in 2400 anni - Theresa Doud

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    Cosa hanno in comune, un filosofo greco,
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    e un Quacchero del XIX secolo,
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    con scienziati vincitori del Premio Nobel?
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    Sebbene siano separati da più
    di 2400 anni di storia,
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    ognuno di essi ha contribuito
    a rispondere all'eterna domanda:
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    di cosa sono fatte le cose?
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    Era circa il 440 a.C.
    che Democrito per primo propose
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    che qualunque cosa nel mondo
    fosse fatta di piccole particelle
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    circondate dal vuoto.
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    E ipotizzò inoltre
    che variassero in forma e dimensioni
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    in base alla sostanza
    che vanno a formare.
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    Chiamò queste particelle "atomi",
    dal Greco, indivisibile.
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    Le sue idee erano in contrasto
    con i più famosi filosofi dei suoi giorni.
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    Aristotele, per esempio, dissentì,
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    affermando invece, che la materia
    era composta da quattro elementi:
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    terra, aria, acqua, e fuoco,
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    e più tardi gli scienziati
    seguirono l'esempio.
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    Gli atomi rimasero
    dimenticati fino al 1808,
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    finché un Quacchero di nome John Dalton
    contestò la teoria Aristotelica.
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    Mentre l'atomismo di Democrito
    era puramente teorico,
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    Dalton dimostrò che le sostanze comuni
    si scompongono sempre negli stessi elementi
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    e nelle stesse proporzioni.
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    Concluse che i vari composti
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    erano combinazioni di atomi
    di elementi diversi,
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    ciascuno di particolare dimensione e massa
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    che non possono né essere creati,
    nè distrutti.
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    Anche se ricevette molte
    onorificenze,
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    come Quacchero, Dalton visse modestamente
    fino la fine dei suoi giorni.
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    La teoria atomica era ora accettata
    dalla comunità scientifica,
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    ma il prossimo grande passo
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    non sarebbe venuto
    fino quasi un secolo più tardi
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    con il fisico J.J. Thompson
    che nel 1897 scoprì l'elettrone.
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    In quello che potremmo definire
    il modello del biscotto al cioccolato
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    dimostrò come gli atomi fossero sfere
    riempite uniformemente di materia positiva
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    riempite di elettroni carichi
    negativamente.
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    Thompson vinse il Premio Nobel nel 1906
    per la sua scoperta dell'elettrone,
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    ma il suo modello dell'atomo
    non restò a lungo.
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    Questo perché gli capitò di avere alcuni
    studenti piuttosto intelligenti,
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    tra cui un certo Ernest Rutherford,
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    che sarebbe diventato noto
    come il padre dell'era nucleare.
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    Studiando gli effetti dei raggi X sui gas,
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    Rutherford decise di investigare
    gli atomi da più vicino
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    sparando particelle alfa caricate
    positivamente attraverso una lamina d'oro
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    Sotto il modello di Thompson,
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    l'atomo disperde
    un filo di carica positiva
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    non sufficiente per deviare le particelle
    da qualche parte.
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    L'effetto sarebbe quello
    di palle da tennis
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    che colpiscono un sottile strato di carta.
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    Ma mentre la maggior parte
    delle particelle passarono,
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    alcune rimbalzarono indietro,
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    suggerendo che la pellicola fosse più
    come una spessa rete a maglie larghe.
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    Rutherford concluse che gli atomi
    sono per lo più spazio vuoto
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    con un po' di elettroni,
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    mentre il più della massa
    era concentrata nel centro,
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    che chiamò nucleo.
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    Le particelle alfa passano fra i buchi
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    ma rimbalzano quando trovano
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    il nucleo più denso
    e carico positivamente.
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    Ma il modello atomico non era ancora
    del tutto completo.
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    Nel 1913, un altro studente di Thompson,
    di nome Niels Bohr
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    ampliò il modello nucleare di Rutherford.
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    Attingendo a precedenti lavori
    di Max Planck e Albert Einstein
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    stabilì che gli elettroni orbitano
    attorno al nucleo
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    a determinate energie e distanze,
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    in grado di passare
    da un livello all'altro,
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    ma non di esistere fra i livelli.
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    Il modello planetario di Bohr
    fu essenziale
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    ma presto,
    incontrò alcune complicazioni.
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    Gli esperimenti dimostrarono
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    che non sono semplicemente
    particelle discrete
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    ma gli elettroni si comportano,
    nello stesso tempo, anche da onde,
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    non essendo confinate
    in un particolare punto nello spazio.
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    E nel formulare il suo famoso principio
    di indeterminazione,
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    Werner Heisenberg mostrò
    l'impossibilità di determinare
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    sia l'esatta posizione
    che la velocità degli elettroni
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    mentre girano attorno al nucleo dell'atomo
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    L'idea che l'elettrone
    non possa essere individuato
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    ma che esista all'interno
    di una serie di possibili posizioni
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    diede luogo al corrente modello
    quantistico dell'atomo,
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    un'affascinante teoria
    con una nuova serie di complessità
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    le cui implicazioni devono essere ancora
    pienamente comprese.
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    Anche se la nostra comprensione
    degli atomi continua a cambiare,
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    il fatto di base degli atomi rimane,
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    quindi festeggiamo il trionfo
    della teoria atomica
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    con alcuni fuochi d'artificio.
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    Quando gli elettroni che circondano
    un atomo saltano fra livelli,
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    assorbono o rilasciano energia sotto forma
    di luce a specifiche lunghezze d'onda,
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    con il risultato di tutti i meravigliosi
    colori che vediamo.
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    E possiamo immaginare Democrito
    guardare da lontano,
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    soddisfatto due millenni dopo,
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    di aver sempre avuto ragione.
Title:
La ricerca dell'atomo in 2400 anni - Theresa Doud
Description:

Lezione intera: http://ed.ted.com/lessons/the-2-400-year-search-for-the-atom-theresa-doud

Come sappiamo di cosa è fatta la materia? Il lungo viaggio verso l'atomo, ebbe inizio 2400 anni fa, con il lavoro di un filosofo greco e più tardi continuato da un Quacchero e da alcuni scienziati vincitori del Premio Nobel. Theresa Doud spiega in dettaglio la storia della teoria atomica.

Lezione di Theresa Doud, animazione di TED-Ed.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TED-Ed
Duration:
05:23

Italian subtitles

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