Le mie scoperte nelle caverne di ghiaccio - Eddy Cartaya

Per vedere la lezione intera: http://ed.ted.com/lessons/my-glacier-cave-discoveries-eddy-cartaya

Drago di Neve, Pura Immaginazione, Minotauro Congelato. questi sono i nomi che Eddy Cartaya e il suo compagno di scalate Brent McGregor hanno dato a tre caverne di ghiaccio che sono stai i primi ad esplorare, caverne che sono in costante mutazione grazie all'acqua calda e all'aria calda.
A TEDYouth, Cartaya ci conduce all'interno di questi spazi magici dove il ghiaccio risplende di verde e di blu e dove opere d'arte piovono dal cielo.

Conferenza di Eddy Cartaya.

Allora, quanti di voi

sono stati in una caverna prima d'ora?

Ok, pochi di voi.

Quando si pensa a una caverna

molti pensano a un tunnel

che attraversa la roccia solida.

E infatti molte caverne sono così.

In questa parte del paese

la maggior parte delle caverne
è fatta di calcare.

Dalle mie parti

la maggior parte delle caverne
è fatta di lava

perché laggiù abbiamo molti vulcani.

Ma le caverne che voglio condividere
con voi oggi

sono fatte interamente di ghiaccio,

più precisamente ghiaccio dei ghiacchiai

che si sono formati sulla montagna più alta

dello stato dell'Oregon

chiamata Monte Hood.

Il Monte Hood è solo a un'ora di macchina

da Portland,

la più grande città dell'Oregon

dove vivono oltre due milioni di persone.

Ora, la cosa più emozionante

per un esploratore di caverne

è trovare una caverna nuova

ed essere il primo essere umano
in assoluto a entrarci.

La seconda cosa più emozionante

per un esploratore di caverne

è essere il primo a tracciare la mappa
di una caverna.

Ora, di questi tempi,

con così tanta gente che se ne va in giro,

è abbastanza difficile trovare una caverna nuova,

e così potete immaginare
quanto fossimo emozionati

nel trovare tre nuove caverne

a breve distanza dalla più grande città
dell'Oregon

e capire che non erano mai state esplorate

o mappate prima.

Eravamo più o meno come degli astronauti

perché andavamo a vedere cose

e andavamo in luoghi

che nessuno aveva visto, o vi era mai stato prima.

E quindi, che cos'è un ghiacciaio?

Quelli di voi che hanno visto

o toccato la neve,

sanno che che è davvero leggera

perché è solo un insieme di minuscoli
cristalli di ghiaccio

ammassati insieme

e per il resto è aria.

Se schiacciate una manciata di neve

per farne una palla,

diventa davvero piccola, dura e densa.

Bene, in una montagna come il Monte Hood

dove nevica più di 6 metri l'anno,

l'aria viene schiacciata fouri

e gradualmente si forma del ghiaccio
duro e blu.

Ogni anno sempre più ghiaccio

si accumula in cima

e alla fine diventa così pesante

che inizia a scivolare giù per la montagna

sotto il proprio peso,

formando un fiume di ghiaccio in lento movimento.

Quando un insieme di ghiaccio di questo tipo
inizia a muoversi

lo chiamiamo ghiacciaio

e gli diamo un nome.

Il nome del ghiacciaio da cui si sono formate
queste caverne

è il ghiacciaio Sandy.

Ogni anno nuova neve cade sul ghiacciaio,

quindi si scioglie con il sole estivo,

e forma piccoli rivoli d'acqua

che scorrono lungo il ghiaccio

e incominciano a sciogliersi

e a sprofondare attraverso il ghiacciaio

formando vaste reti di caverne,

che talvolta arrivano giù fino

alla base rocciosa sottostante.

Ma la cosa incredibile che hanno
le caverne di ghiaccio

è che ogni anno si formano nuovi tunnel,

differenti cascate fuoriescono

o si spostano

dentro la caverna.

L'acqua calda dall'alto del ghiaccio

scende,

e l'aria calda da sotto la montagna

di fatto sale,

entra nella caverna,

e scioglie il soffitto fino a renderlo
sempre più alto.

Ma la cosa più strana delle caverne di ghiaccio

è che l'intera caverna si muove

perché si è formata all'interno di un
blocco di ghiaccio

grande come una piccola città

che scivola lentamente giù per la montagna.

Questo è Brent McGregor,

il mio compagno di esplorazione.

Lui ed io abbiamo esplorato caverne
per molto tempo

e abbiamo scalato montagne
per molto tempo,

ma nessuno di noi ha davvero esplorato

una caverna i ghiaccio prima di adesso.

Nel 2011, Brent vide un video su YouTube

di una coppa di escursionisti

che si erano imbattuti nell'ingresso

di una di queste caverne.

Non c'erano coordinate GPS,

e l'unica cosa che sapevano era che
si trovava da qualche parte

sul ghiacciaio Sandy.

Quindi nel luglio di quell'anno

siamo andati sul ghiacciaio,

e abbiamo trovato una grande spaccatura nel ghiaccio.

Abbiamo dovuto costruire degli ancoraggi
di neve e ghiaccio,

per potere fissare delle corde

e poterci calare nella cavità.

Questo sono io che guardo nel crepaccio di ingresso.

Alla fine di questa cavità

abbiamo trovato un tunnel enorme

che risaliva la montagna

sotto migliaia di tonnellate di ghiaccio.

Abbiamo seguito questa caverna

per circa 800 metri fino ad arrivare al termine.

E poi con l'aiuto dei nostri strumenti di indagine

abbiamo tracciato una mappa
in 3D della caverna

mentre tornavamo indietro.

Ma come si mappa una caverna?

Le mappe delle caverne non sono come quelle
dei sentieri o delle strade

perché hanno pozzi e buchi

che vanno su livelli sovrapposti.

Per mappare una caverna

bisogna allestire delle stazioni di indagine

ogni pochi metri dentro la caverna,

e usare un laser per misurare la distanza

tra quelle stazioni.

Poi si usano la bussola e l'inclinometro

per misurare da che parte si dirige la caverna

e per misurare l'inclinazione
della base e della volta.

Per quelli di voi che hanno studiato trigonometria,

quel particolare tipo di matematica

è molto utile per realizzare mappe come questa

perché ci permette di misurare

altezze e distanze

senza necessariamente essere sul posto.

Infatti, più ho creato mappe e studiato caverne

più ho trovato utile tutta quella matematica

che a scuola odiavo.

Quindi, dopo avere effettuato i rilievi,

si prendono tutti questi dati,

si inseriscono in un computer,

si trova qualcuno

che sappia disegnare molto bene

e gli si chiede di abbozzare una mappa

che assomigli a questa.

E questo vi mostrerà sia una visione

del paesaggio a volo d'uccello

sia una vista di profilo del passaggio

più o meno come un formicaio.

Abbiamo chiamato questa caverna
Caverna del Drago di Neve

perché era come un grande drago

addormentato sotto la neve.

Successivamente questa estate

dopo che altra neve si era sciolta dal ghiacciaio

abbiamo trovato altre caverne,

e abbiamo capito che erano tutte collegate.

Non molto dopo che abbiamo mappato
il Drago di Neve

Brent ha scoperto questa nuova caverna

non molto lontano.

L'interno era rivestito di ghiaccio

e abbiamo dovuto montare, sugli scarponi,

lunghi chiodi chiamati ramponi

per poter camminare senza scivolare.

Questa caverna era incredibile!

Il ghiaccio sulla volta risplendeva di blu e verde

perché il sole proveniente da sopra

risplendeva attraverso il ghiaccio

e lo illuminava tutto.

Non riuscivamo a capire perché questa caverna

fosse molto più fredda del Drago di Neve

finché non siamo arrivati in fondo

e ne abbiamo scoperto il motivo.

C'era un enorme pozzo chiamato mulino

che saliva per 40 metri

fino alla superficie del ghiacciaio.

L'aria fredda dalla cima della montagna

scendeva attraverso il buco

con raffiche che attraversando la caverna

congelando tutto al suo interno.

Eravamo così euforici per avere scoperto
questa nuova cavità

che ci siamo ritornati nel gennaio dell'anno seguente

per potere essere i primi ad esplorarla.

Faceva così freddo all'esterno

che abbiamo dovuto dormire all'interno
della caverna.

Qui c'è il nostro accampamento sulla sinistra

dell'ingresso.

La mattina seguente ci siamo arrampicati
fuori dalla caverna

e abbiamo camminato su

fino alla cima del ghiacciaio

dove finalmente ci siamo calati nella cavità

per la prima volta in assoluto.

Brent ha chiamato questa caverna
Pura Immaginazione, credo,

perché le belle immagini che abbiamo visto là dentro

andavano oltre quanto potessimo immaginare.

Ma, oltre al ghiaccio molto freddo

cos'altro c'è dentro quelle caverne?

Non c'è molta vita al loro interno

a causa del freddo

e l'ingresso è praticamente sommerso dalla neve

per circa 8 mesi l'anno,

ma ci sono alcune cose là dentro
davvero interessanti.

Ci sono strani batteri che vivono nell'acqua

e che mangiano e digeriscono la roccia

per farne del cibo

e vivere sotto il ghiaccio.

infatti l'estate scorsa

alcuni scienziati hanno raccolto campioni
di acqua e ghiaccio

proprio per vedere se degli esseri
chiamati estremofili,

minuscole forme di vita che si sono evolute

per sopravvivere in condizioni completamente ostili,

potevano vivere sotto il ghiaccio,

più o meno del tipo che sperano di trovare
un giorno

nelle calotte polari di Marte.

Un'altra cosa davvero interessante

è che quando semi e uccelli si posano

sulla superficie del ghiacciaio e muoiono,

vengono sepolti dalla neve

e gradualmente diventano parte del ghiacciaio

sprofondando sempre di più dentro il ghiaccio.

Quando queste caverne si formano

e crescono sciogliendo il ghiaccio

fanno sì che questi resti piovano dalla volta

e cadano sul pavimento della caverna

dove finalmente noi li troviamo.

Per esempio, questo è un seme che abbiamo trovato.

È rimasto congelato nel ghiaccio
per più di 100 anni

e proprio adesso sta incominciando a germogliare.

Questa piuma di germano è stata rinvenuta a oltre 600 metri

nel fondo della caverna del Drago di Neve

Il germano era morto sulla superficie

del ghiacciaio molto, molto tempo fa,

e le sue piume alla fine sono sprofondate

attraverso una trentina di metri di ghiaccio

prima di cadere all'interno della caverna.

E questo bel cristallo di quarzo

è stato trovato anche lui nel Drago di Neve.

Ancora adesso Brent ed io fatichiamo a credere

che tutte queste scoperte

fossero praticamente dietro casa,

nascoste e in attesa di essere scoperte.

Come ho detto prima,

l'idea della scoperta

nel mondo indaffarato dove viviamo

sembra essere qualcosa

che oggi si possa fare solo
con i viaggi spaziali,

ma non è vero.

Ogni anno vengono scoperte nuove caverne

che nessuno ha mai visto prima.

E quindi non è mai troppo tardi

perché qualcuno di voi diventi un esploratore.

Dovete soltanto avere il desiderio di guardare

e di andare dove la gente non va spesso

e focalizzare i vostri occhi
e la vostra mente

per riconoscere la scoperta quando la vedrete

perché potrebbe essere
proprio dietro casa vostra.

Grazie mille.