Come proteggere le città a crescita rapida dalla rovina
-
0:01 - 0:06Possiamo ridurre le morti violente
in tutto il mondo -
0:06 - 0:09del 50 per cento nei prossimi trent'anni.
-
0:10 - 0:15Ciò che dobbiamo fare è ridurre
le morti violente del 2,3 per cento l'anno -
0:15 - 0:18e raggiungeremo quest'obiettivo.
-
0:18 - 0:19Non mi credete?
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0:19 - 0:23Tutti i più importanti epidemiologi
e criminologi del mondo -
0:23 - 0:25sembrano credere, come me, che possiamo
-
0:25 - 0:27ma solo se ci focalizziamo
sulle nostre città, -
0:27 - 0:30soprattutto quelle più fragili.
-
0:30 - 0:34Vedete, ci ho pensato a lungo.
-
0:34 - 0:36Negli gli ultimi 20 anni, ho lavorato
-
0:36 - 0:40in paesi e città
dilaniati da conflitti, -
0:40 - 0:44violenza, terrorismo, o insidiose
combinazioni di tutte queste cose. -
0:44 - 0:47Ho inseguito trafficanti di armi
dalla Russia alla Somalia, -
0:47 - 0:51ho lavorato con signori della guerra
in Afghanistan e in Congo, -
0:51 - 0:56ho contato cadaveri in Colombia, Haiti,
Sri Lanka, Papua Nuova Guinea. -
0:56 - 0:59Ma non serve
stare in prima linea -
0:59 - 1:02per rendersi conto che il pianeta
sta perdendo il controllo, no? -
1:02 - 1:03C'è la sensazione
-
1:03 - 1:06che l'instabilità internazionale
sia diventata la norma. -
1:06 - 1:09Ma voglio andare più in dettaglio
-
1:09 - 1:10e credo vi sarà chiaro
-
1:10 - 1:12che la geografia della violenza
sta cambiando -
1:12 - 1:16perché non sono tanto i nostri Stati
nella morsa del crimine e del conflitto, -
1:16 - 1:23quanto le nostre città: Aleppo, Bamako,
Caracas, Erbil, Mosul, Tripoli, Salvador. -
1:23 - 1:26La violenza sta migrando
verso la metropoli. -
1:26 - 1:29E forse c'era da aspettarselo, giusto?
-
1:29 - 1:33Alla fine, la maggior parte della gente,
oggi, vive in città, non in campagna. -
1:33 - 1:39Solo 600 città, comprese 30 megalopoli,
generano due terzi del PIL globale. -
1:39 - 1:40Ma quando si parla di città,
-
1:40 - 1:43il discorso è dominato
dal Nord, -
1:43 - 1:47cioè Nord America, Europa occidentale,
Australia e Giappone, -
1:47 - 1:50dove la violenza è in effetti
ai minimi storici. -
1:50 - 1:54Di conseguenza, gli entusiasti della città
parlano di trionfo della città, -
1:54 - 1:58delle classi creative e dei sindaci
che governeranno il mondo. -
1:58 - 2:02Spero anch'io che i sindaci
governino il mondo un giorno, -
2:02 - 2:04ma, insomma, il punto è
-
2:04 - 2:08che non si sente alcun discorso
su quello che succede nel Sud. -
2:08 - 2:13E con Sud intendo
America Latina, Africa, Asia, -
2:13 - 2:15dove la violenza in qualche caso
sta accelerando, -
2:15 - 2:18dove le infrastrutture
sono sovraccariche -
2:18 - 2:22e dove l'amministrazione è a volte
un'aspirazione, non una realtà. -
2:22 - 2:27Alcuni diplomatici,
esperti di sviluppo e specialisti -
2:27 - 2:29parlano di circa 40 o 50 Stati fragili
-
2:29 - 2:33che modelleranno la sicurezza
nel 21esimo secolo. -
2:33 - 2:38Io credo saranno le città fragili
a definire il futuro di ordine e disordine. -
2:38 - 2:41Questo perché guerre e azioni umanitarie
-
2:41 - 2:44si concentreranno nelle nostre città
-
2:44 - 2:45e la lotta per lo sviluppo,
-
2:45 - 2:48che riguardi
sradicamento della povertà, -
2:48 - 2:50assistenza sanitaria,
lotta ai mutamenti climatici, -
2:50 - 2:56sarà vinta o persa nelle baraccopoli,
bassifondi e favelas delle nostre città. -
2:56 - 2:59Voglio parlarvi di quattro mega-rischi
-
2:59 - 3:02che credo definiranno
la fragilità nella nostra epoca -
3:02 - 3:04e se riusciamo a sforzarci
di affrontarli -
3:04 - 3:07potremmo fare qualcosa per
il problema letale della violenza. -
3:07 - 3:09Ma fatemi cominciare
con una buona notizia. -
3:09 - 3:15Di fatto, viviamo nel periodo più pacifico
della storia dell'umanità. -
3:15 - 3:17Steven Pinker e altri hanno mostrato
-
3:17 - 3:19come l'intensità
e la frequenza dei conflitti -
3:19 - 3:22sono in effetti al livello
più basso di sempre. -
3:22 - 3:25Perché Gaza, Siria, Sudan, Ucraina,
-
3:25 - 3:29per quanto siano atroci questi conflitti,
e sono agghiaccianti, -
3:29 - 3:32sono solo una breve inversione
verso l'alto, -
3:32 - 3:35relativamente piccola, rispetto
ad un ampio calo durato 50 anni. -
3:35 - 3:39Inoltre, stiamo assistendo
ad un marcato calo degli omicidi. -
3:39 - 3:41Manuel Eisner e altri hanno mostrato
-
3:41 - 3:45che per secoli abbiamo assistito
a questo incredibile calo di omicidi, -
3:45 - 3:47specialmente nell'Ovest.
-
3:47 - 3:53Buona parte delle città del Nord oggi sono
100 volte più sicure che non 100 anni fa. -
3:53 - 3:56Questi due fatti, il calo dei conflitti
armati e il calo degli omicidi, -
3:56 - 3:58sono tra le più straordinarie,
-
3:58 - 4:01se non inattese,
conquiste della storia umana -
4:01 - 4:04e dovremmo esserne davvero entusiasti, no?
-
4:04 - 4:06Sì, beh, dovremmo.
-
4:06 - 4:10C'è solo un problema:
queste due piaghe sono ancora con noi. -
4:10 - 4:16Pensate, 525 mila persone, uomini,
donne, ragazzi e ragazze, -
4:16 - 4:19muoiono di morte violenta ogni anno.
-
4:19 - 4:22Le mie ricerche con Keith Krause e altri
hanno mostrato -
4:22 - 4:27che tra le 50 e le 60 mila persone
muoiono violentemente in zone di guerra. -
4:27 - 4:32Il resto, quasi 500 mila persone,
muoiono fuori dalle zone di conflitto. -
4:32 - 4:38In altre parole, solo una persona su dieci
muore a causa della guerra. -
4:38 - 4:41Inoltre, la violenza si sposta verso sud,
-
4:41 - 4:44verso l'America Latina, i Caraibi,
-
4:44 - 4:46verso zone dell'Africa centrale e del sud
-
4:46 - 4:49e anche un po' nel Medio Oriente
e Asia centrale. -
4:49 - 4:5240 delle 50 città più pericolose del mondo
-
4:52 - 4:54sono qui in America Latina,
-
4:54 - 4:5613 in Brasile
-
4:56 - 4:59e la più pericolosa di tutte
è San Pedro Sula, -
4:59 - 5:01la seconda città dell'Honduras,
-
5:01 - 5:06con l'impressionante dato
di 187 omicidi ogni 100 mila persone. -
5:06 - 5:09Vale a dire a 23 volte la media mondiale.
-
5:09 - 5:11Ma se la violenza si sta riconcentrando
geograficamente, -
5:11 - 5:14sta anche cambiando rispetto
alla nuova topografia mondiale -
5:14 - 5:17perché, quando parliamo di città,
il mondo non è piatto, -
5:17 - 5:19come piace dire
a Thomas Friedman. -
5:19 - 5:20È piuttosto irto.
-
5:20 - 5:24Il predominio della città
come modalità principale della vita urbana -
5:24 - 5:29è una delle più straordinarie
inversioni demografiche della storia, -
5:29 - 5:32ed è avvenuta davvero in fretta!
-
5:32 - 5:33Tutti conoscete le cifre, no?
-
5:33 - 5:35Ci sono 7,3 miliardi di persone
oggi nel mondo; -
5:35 - 5:38ce ne saranno 9,6 miliardi nel 2050.
-
5:38 - 5:40Ma considerate questo fatto:
-
5:40 - 5:43nell'800, solo una persona su 30
viveva in città, -
5:43 - 5:46oggi, una su due,
-
5:46 - 5:49e domani ci vivranno
praticamente tutti. -
5:49 - 5:53E questa espansione dell'urbanizzazione
non sarà né uniforme né equa. -
5:53 - 5:55Per la stragrande maggioranza,
-
5:55 - 5:59il 90 per cento, accadrà nel Sud,
nelle città del Sud. -
5:59 - 6:02Ma i geografi e demografi urbani
-
6:02 - 6:06ci dicono che non sono necessariamente
la dimensione o la densità delle città -
6:06 - 6:08a preannunciare la violenza, no.
-
6:08 - 6:11Tokyo, con 35 milioni di persone,
-
6:11 - 6:15è una delle più grandi e, secondo alcuni,
una delle più sicure metropoli del mondo. -
6:15 - 6:19No, è la velocità dell'urbanizzazione
che conta. -
6:19 - 6:25Io la chiamo turbo-urbanizzazione ed è una
delle cause principali della fragilità. -
6:25 - 6:30Quando si pensa all'espansione
incredibile di queste città -
6:30 - 6:33e si pensa alla turbo-urbanizzazione,
pensate a Karachi. -
6:33 - 6:39Aveva 500 mila abitanti
nel 1947, era una città attiva. -
6:39 - 6:43Oggi, la popolazione
è di 21 milioni di abitanti -
6:43 - 6:47e a parte contribuire
per tre quarti al PIL del Pakistan, -
6:47 - 6:50è anche una delle città
più violente del Sud Asia. -
6:50 - 6:53Dhaka, Lagos, Kinshasa,
-
6:53 - 6:57queste città sono 40 volte
più grandi che negli anni '50. -
6:58 - 6:59Adesso consideriamo New York.
-
6:59 - 7:05La Grande mela: ci sono voluti 150 anni
per raggiungere gli 8 milioni abitanti. -
7:05 - 7:09San Paolo, Città del Messico:
15 anni per fare la stessa cosa. -
7:10 - 7:14Allora, come sono queste medie,
grandi, mega e 'ipercittà'? -
7:14 - 7:15Com'è il loro profilo?
-
7:15 - 7:17Per prima cosa, sono giovani.
-
7:17 - 7:21In molti casi, assistiamo
alla crescita della popolazione giovanile. -
7:21 - 7:23In realtà, questa è
una buona notizia. -
7:23 - 7:25È la conseguenza del calo
della mortalità infantile. -
7:25 - 7:28Ma l'aumento dei giovani
va tenuto d'occhio. -
7:28 - 7:29Vuol dire in pratica
-
7:29 - 7:32che la proporzione di giovani
che abita nelle nostre città fragili -
7:32 - 7:36è molto più grande rispetto
alle città più sane e ricche. -
7:36 - 7:37In qualche città fragile,
-
7:37 - 7:4175 per cento della popolazione
non ha più di 30 anni. -
7:41 - 7:45Pensateci per un momento:
3 persone su 4 hanno meno di 30 anni. -
7:45 - 7:48È come Palo Alto sotto steroidi.
-
7:48 - 7:51Se si guarda Mogadiscio, per esempio,
-
7:51 - 7:55a Mogadiscio l'età media è di 16 anni.
-
7:55 - 7:58La stessa situazione a Dhaka,
Dili e Kabul. -
7:58 - 8:01E a Tokyo? È di 46 anni.
-
8:01 - 8:04Lo stesso in gran parte
delle città dell'Europa occidentale. -
8:04 - 8:07Non è solo la popolazione giovanile
a predire la violenza. -
8:07 - 8:09È solo uno dei tanti fattori,
-
8:09 - 8:12ma giovinezza insieme a disoccupazione,
mancanza d'istruzione -
8:12 - 8:17e, qui viene il bello, essere maschio
è una combinazione mortale. -
8:17 - 8:20Tutti questi fattori di rischio
sono correlati alla giovinezza -
8:20 - 8:23e tendono a correlarsi
all'aumento della violenza. -
8:24 - 8:27Allora, a chi di voi è genitore
di figli adolescenti, -
8:27 - 8:29sapete di cosa parlo, vero?
-
8:29 - 8:32Immaginate vostro figlio
senza alcuna guida, -
8:32 - 8:36che con i suoi amici ribelli
scorrazza liberamente in giro. -
8:36 - 8:38Mettete da parte i genitori,
-
8:38 - 8:42togliete l'istruzione,
limitate le possibilità educative, -
8:42 - 8:46aggiungete un pizzico di droga,
alcool e armi, -
8:46 - 8:49mettetevi comodi e gustatevi
i fuochi d'artificio. -
8:49 - 8:51Le implicazioni sono sconcertanti.
-
8:51 - 8:55Qui in Brasile,
l'aspettativa di vita è 73,6 anni. -
8:55 - 8:58Se abitate a Rio, mi dispiace,
ma è due anni più bassa. -
8:58 - 9:00Ma, se si è giovani,
privi di scolarizzazione, -
9:00 - 9:03senza lavoro, se si è neri e maschi,
-
9:03 - 9:06la vostra aspettativa di vita
si abbassa a meno di 60 anni. -
9:06 - 9:11C'é una ragione per cui la giovinezza
e la violenza sono i killer principali -
9:11 - 9:13in questo paese.
-
9:13 - 9:17Va bene, non è tutto nero
nelle nostre città. -
9:17 - 9:19Alla fine, le città sono centri
di innovazione, -
9:19 - 9:23dinamismo, prosperità,
eccitazione, connettività. -
9:23 - 9:25È dove
le persone intelligenti si radunano. -
9:25 - 9:27E questi giovani,
che ho menzionato, -
9:27 - 9:30sono più esperti che mai
in fatto di tecnologia. -
9:30 - 9:34E l'esplosione di Internet
e della tecnologia mobile -
9:34 - 9:38vuol dire che il divario digitale
tra il Nord e il Sud, -
9:38 - 9:41tra i paesi e all'interno degli stessi,
si sta riducendo. -
9:41 - 9:43Ma siamo abituati a sentire
-
9:43 - 9:45che queste nuove tecnologie
sono un'arma a doppio taglio. -
9:45 - 9:48Pensate alle forze dell'ordine.
-
9:48 - 9:51La polizia di tutto il mondo comincia
ad utilizzare la rilevazione remota -
9:51 - 9:53per prevedere il crimine.
-
9:53 - 9:57Alcuni poliziotti riescono a prevedere
un crimine ancor prima che accada. -
9:57 - 10:01Lo scenario del crimine futuro,
è già qui. -
10:01 - 10:02E dobbiamo fare attenzione.
-
10:02 - 10:04Dobbiamo trattare
la sicurezza pubblica -
10:04 - 10:07in contrapposizione ai diritti
della privacy individuale. -
10:07 - 10:09Ma non sono solo i poliziotti
ad aggiornarsi. -
10:09 - 10:12Sappiamo di attività straordinarie
di società civili -
10:12 - 10:15che sono impegnate in azioni collettive
a livello locale e globale -
10:15 - 10:19e questo sta portando a proteste
digitali e rivoluzioni reali. -
10:20 - 10:23Ma le più preoccupanti
sono le gang criminali, -
10:23 - 10:26che hanno cominciato
a colonizzare il cyberspazio. -
10:26 - 10:29A Ciudad Juarez, in Messico,
dove ho lavorato, -
10:29 - 10:32gruppi come gli Zetas
e il cartello di Sinaloa -
10:32 - 10:33stanno invadendo i social media.
-
10:33 - 10:36Li usano per reclutare,
vendere prodotti, -
10:36 - 10:38per costringere, minacciare,
o anche uccidere. -
10:38 - 10:41La violenza sta diventando virtuale.
-
10:41 - 10:43Questo è solo un piccolo esempio
-
10:43 - 10:46di una situazione complessa,
dinamica e in rapida ascesa. -
10:46 - 10:48Ci sono molti altri mega-rischi
-
10:48 - 10:50che possono definire la fragilità
del nostro tempo, -
10:50 - 10:52ad esempio
la diseguaglianza economica, -
10:52 - 10:56la povertà, i cambiamenti climatici,
l'impunità. -
10:56 - 10:58Ma ci troviamo di fronte
a un dilemma più grave, -
10:58 - 11:02laddove alcune città prospereranno,
controllando la crescita globale, -
11:02 - 11:05altre cadranno
e si ritireranno. -
11:05 - 11:08Se vogliamo un cambiamento
dobbiamo iniziare un dialogo. -
11:08 - 11:11Non possiamo concentrarci solo
sulle città che funzionano. -
11:11 - 11:14Le Singapore, le Kuala Lumpur,
-
11:14 - 11:16le Dubai, le Shanghai.
-
11:16 - 11:20Dobbiamo far partecipare al dialogo
anche quelle città fragili. -
11:20 - 11:23Un modo di farlo potrebbe essere
quello di gemellare -
11:23 - 11:25le città fragili
con quelle più ricche e sane, -
11:25 - 11:28avviando un processo
di collaborazione, apprendimento -
11:28 - 11:32e condivisione di pratiche,
di ciò che funziona e ciò che non funziona. -
11:32 - 11:36Un bell'esempio in proposito viene
da El Salvador e Los Angeles: -
11:36 - 11:40i sindaci di San Salvador e Los Angeles
stanno collaborando -
11:40 - 11:44per far lavorare ex membri di gang
con chi nelle gang c'è ancora, -
11:44 - 11:47offrendo sostegno, istruzione
-
11:47 - 11:50promuovendo cessate il fuoco e tregue,
-
11:50 - 11:52e gli omicidi sono diminuiti
a San Salvador, -
11:52 - 11:54che era la città più violenta al mondo
-
11:54 - 11:56del 50 per cento.
-
11:56 - 11:58Dedichiamoci alle città,
ma anche alle zone a rischio. -
11:58 - 12:03Il luogo è fondamentale nello sviluppo
della violenza nelle nostre città. -
12:03 - 12:05Sapevate che fra l' uno o due percento
-
12:05 - 12:07di tutte le strade delle città
più fragili -
12:07 - 12:11possono avvenire fino al 99 per cento
di tutti i crimini violenti? -
12:11 - 12:14Prendete il caso di San Paolo,
dove ho lavorato. -
12:14 - 12:17È passata dall'essere una delle città
più pericolose a una delle più sicure, -
12:17 - 12:19e ci è riuscita raddoppiando gli sforzi
-
12:19 - 12:23su raccolta dati, mappatura
di zone a rischio e riforma della polizia -
12:23 - 12:28e facendo questo gli omicidi sono calati
del 70 per cento in poco più di 10 anni. -
12:28 - 12:30Bisogna concentrarsi anche
sulle persone a rischio. -
12:30 - 12:34È tragico, ma essere giovani, disoccupati
analfabeti, maschi, -
12:34 - 12:38aumenta il rischio di uccidere
ed essere uccisi. -
12:38 - 12:41Bisogna rompere questo ciclo di violenza
-
12:41 - 12:44e impegnarci con i nostri figli,
specialmente i più giovani, -
12:44 - 12:47e valorizzarli, non stigmatizzarli.
-
12:47 - 12:51Ci sono iniziative meravigliose
nelle quali sono stato coinvolto -
12:51 - 12:53a Kingston, in Giamaica e qui a Rio,
-
12:53 - 12:56che stanno portando istruzione,
lavoro, svago -
12:56 - 12:58direttamente a questi gruppi
ad alto rischio -
12:58 - 13:02e il risultato è che la violenza
diminuisce in queste comunità. -
13:02 - 13:05Bisogna rendere le nostre città
più sicure, inclusive e vivibili per tutti. -
13:05 - 13:09Il fatto è che la coesione sociale
è importante. -
13:09 - 13:12La mobilità è importante
nelle nostre città. -
13:12 - 13:15Dobbiamo rinunciare a questo modello
di segregazione, esclusione, -
13:15 - 13:16e città con muri.
-
13:16 - 13:19Il mio esempio preferito
è quello di Medellin. -
13:19 - 13:21Quando vivevo in Colombia
negli anni '90, -
13:21 - 13:25Medellin era la città con più omicidi
al mondo, ma le cose sono cambiate -
13:25 - 13:29ed è bastato investire nelle aree
più povere e violente -
13:29 - 13:31ed integrarle con quelle
della classe media -
13:31 - 13:33attraverso una rete tranviaria,
-
13:33 - 13:36di trasporti pubblici e infrastrutture
di prima classe, -
13:36 - 13:40e questo ha portato gli omicidi a calare
del 79 per cento in meno di 20 anni. -
13:40 - 13:42E infine, c'è la tecnologia.
-
13:43 - 13:46La tecnologia offre enormi promesse
ma anche dei rischi. -
13:46 - 13:48Abbiamo visto esempi di straordinaria
innovazione, -
13:48 - 13:50spesso partendo da questa stanza.
-
13:50 - 13:53La polizia si sta dedicando
ad analisi predittive. -
13:53 - 13:55I cittadini collaborano
per trovare soluzioni. -
13:55 - 13:58Anche Il mio gruppo è impegnato
a sviluppare applicazioni -
13:58 - 14:02per garantire trasparenza sull'operato
della polizia e aumentare la sicurezza. -
14:02 - 14:05Ma dobbiamo stare attenti.
-
14:06 - 14:09Se ho un messaggio per voi è questo:
-
14:09 - 14:13non c'è nulla di inevitabile
in termini di violenza letale -
14:13 - 14:17e possiamo rendere
le nostre città più sicure. -
14:17 - 14:23Gente, abbiamo un'opportunità unica
per ridurre la violenza omicida -
14:23 - 14:26di almeno la metà, durante la nostra vita.
-
14:26 - 14:28Quindi ho solo una domanda:
-
14:28 - 14:29cosa stiamo aspettando?.
-
14:29 - 14:31Grazie
-
14:31 - 14:35(Applausi)
- Title:
- Come proteggere le città a crescita rapida dalla rovina
- Speaker:
- Robert Muggah
- Description:
-
In tutto il mondo la violenza è in diminuzione, ma nelle città più popolose del sud del mondo (come Aleppo, Bamako e Caracas) la violenza sta aumentando, alimentata da traffici di droga, disoccupazione di massa e instabilità civile.
L'esperto in sicurezza Robert Muggah ci invita a prestare attenzione a quelle "città fragili" che crescono a un ritmo vertiginoso, dove le infrastrutture sono deboli e i governi spesso inefficienti. Ci mostrerà quattro grandi rischi a cui siamo esposti e ci offrirà una soluzione per cambiare le cose. - Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
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- 14:48
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for How to protect fast-growing cities from failing | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How to protect fast-growing cities from failing | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How to protect fast-growing cities from failing | ||
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Alessandra Tadiotto edited Italian subtitles for How to protect fast-growing cities from failing | ||
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Paul Johnson accepted Italian subtitles for How to protect fast-growing cities from failing | ||
Matt Campanile declined Italian subtitles for How to protect fast-growing cities from failing |