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Quello che le formiche ci insegnano sul cervello, sul cancro e su internet

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    Studio le formiche
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    nel deserto, nella foresta tropicale
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    e nella mia cucina,
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    e nelle colline che circondano
    la Silicon Valley, dove abito.
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    Di recente, mi sono accorta
    che le formiche
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    usano le interazioni diversamente
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    a seconda degli ambienti,
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    e questo mi ha fatto pensare che,
    grazie a loro, possiamo
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    approfondire altri sistemi,
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    come il cervello e le reti di dati
    che progettiamo,
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    e persino il cancro.
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    Perciò, quello che tutti questi sistemi
    hanno in comune
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    è che non c'è un controllo centrale.
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    Una colonia di formiche consiste
    in formiche operaie femmine e sterili,
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    sono le formiche che vedete in giro,
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    e poi ci sono una o più
    formiche che si riproducono
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    e depongono le uova e basta.
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    Non danno alcun tipo di istruzioni.
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    Sebbene si chiamino regine,
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    non dicono a nessuno che cosa fare.
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    Perciò, nella colonia di formiche,
    non c'è un capo,
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    e tutti i sistemi che funzionano
    senza un controllo centrale
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    sono regolati
    da interazioni molto semplici.
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    Le formiche interagiscono
    attraverso l'olfatto.
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    Sentono gli odori
    grazie alle loro antenne,
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    e interagiscono con le loro antenne,
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    così quando una formica
    ne tocca un'altra con le antenne,
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    ciò può indicare, per esempio,
    se l'altra formica
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    è del suo stesso nido
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    e che ruolo ha l'altra formica.
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    Qui vedete molte formiche che si muovono
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    e interagiscono in un' istallazione
    di laboratorio
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    collegato a con dei tubi ad altre due.
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    Quando una formica ne incontra un'altra,
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    non importa quale,
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    in realtà non si trasmettono
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    alcun tipo di segnale
    o messaggio complicato.
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    Tutto ciò che importa alla formica
    è la frequenza
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    con cui incontra altre formiche.
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    Tutte queste interazioni,
    se considerate insieme,
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    vanno a formare una rete.
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    Perciò, questa è la rete delle formiche
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    che avete appena visto muoversi
    nel laboratorio,
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    ed è una rete in continuo cambiamento
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    che determina il comportamento
    della colonia,
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    come quando tutte le formiche
    si nascondono nel nido,
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    o quante di loro escono in cerca di cibo.
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    Il cervello funziona esattamente
    allo stesso modo,
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    ma la cosa fantastica delle formiche
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    è che si può vedere tutta la rete
    quando si forma.
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    Ci sono più di 12 mila specie di formiche,
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    in ogni ambiente immaginabile,
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    e usano le interazioni
    in modo diverso
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    per affrontare sfide ambientali diverse.
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    Un' importante sfida ambientale
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    che ogni sistema deve affrontare
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    è costituita dai costi di operatività,
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    cioè quello che serve
    per far funzionare il sistema.
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    E un'altra sfida ambientale
    sono le risorse,
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    trovarle e raccoglierle.
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    Nel deserto, i costi di operatività
    sono alti
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    perché l'acqua è scarsa,
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    e le formiche che si nutrono di semi,
    quelle che studio nel deserto,
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    devono disperdere acqua per avere acqua.
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    Quindi, una formica in cerca di cibo,
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    di semi essiccati al sole,
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    disperde acqua nell'aria.
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    Ma la colonia ottiene l'acqua
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    metabolizzando i grassi dei semi
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    che mangiano.
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    In quest'ambiente,
    le interazioni vengono usate
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    per attivare la ricerca di cibo.
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    Una foraggera che sta per uscire
    non lo fa a meno che
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    non abbia interazioni sufficienti
    con le foraggere che ritornano alla colonia,
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    e qui vedete le foraggere che ritornano
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    e vanno nella galleria del formicaio
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    e incontrano le foraggere
    che stanno uscendo.
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    Questo è sensato
    per la colonia di formiche
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    perché più cibo c'è nell'ambiente,
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    più velocemente lo trovano le foraggere,
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    più velocemente ritornano,
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    e più formiche mandano fuori dal nido.
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    Il sistema funziona per restare stabile,
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    a meno che non succeda
    qualcosa di positivo.
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    Perciò, le interazioni funzionano
    per attivare le foraggere.
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    E ho studiato l'evoluzione
    di questo sistema.
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    Prima di tutto, ci sono varianti.
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    Risulta che le colonie sono diverse.
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    Nelle giornate afose,
    alcune colonie raccolgono meno cibo,
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    perciò le colonie si differenziano
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    per come gestiscono il compromesso
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    tra la dispersione dell'acqua
    per cercare i semi
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    e riottenere l'acqua sotto forma di semi.
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    E stiamo cercando di capire perché
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    alcune colonie vanno in cerca
    di cibo meno di altre
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    paragonando le formiche
    ai neuroni,
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    usando modelli neuroscientifici.
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    Proprio come un neurone
    combina la stimolazione
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    degli altri neuroni per decidere
    se reagire o no,
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    una formica combina le stimolazioni
    delle altre formiche
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    per decidere se andare in cerca
    di cibo o no.
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    E stiamo cercando di scoprire
    se ci possano essere
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    piccole differenze tra le colonie
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    sulla quantità di interazioni
    necessarie a ogni formica
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    prima che sia disposta ad andare
    in cerca di provviste,
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    perché una colonia del genere
    va meno in cerca di cibo.
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    E questo solleva una questione analoga
    sul cervello.
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    Abbiamo parlato del cervello,
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    ma ovviamente ogni cervello
    è leggermente diverso dagli altri,
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    e forse ci sono alcuni individui
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    o alcune condizioni
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    in cui le proprietà elettriche dei neuroni
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    sono tali da richiedere maggiori stimoli
    per reagire,
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    e ciò porterebbe a differenze
    nelle funzioni del cervello.
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    Dunque, per fare domande sull'evoluzione,
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    dobbiamo conoscere
    il successo riproduttivo.
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    Ecco la mappa del sito di studio
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    dove ho osservato questa popolazione
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    di colonie di formiche mietitrici
    per 28 anni,
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    ossia circa la durata vita di una colonia.
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    Ogni simbolo rappresenta una colonia
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    e la grandezza del simbolo indica
    il numero delle formiche figlie,
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    perché possiamo usare
    la variazione genetica
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    per combinare le colonie genitrici
    con le colonie figlie,
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    ossia, capire quali colonie
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    sono state fondate
    dalla figlia di una regina
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    generata da quale colonia.
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    Ed è stato straordinario per me,
    dopo tutti questi anni,
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    scoprire che, per esempio,
    quella colonia 154
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    che conoscevo bene da molti anni,
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    era una bisnonna.
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    Ecco la sua colonia figlia,
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    ecco la colonia di sua nipote,
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    e queste sono le colonie
    della sua pronipote.
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    E facendo questo, ho anche scoperto
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    che le colonie figlie assomigliano
    a quelle genitrici
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    quando decidono di non uscire
    in cerca di cibo
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    perché fa troppo caldo,
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    e le figlie delle colonie genitrici
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    vivono talmente lontane le une dalle altre
    che le formiche non s'incontrano mai,
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    così le formiche della colonia figlia
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    non possono averlo imparato
    dalla colonia genitrice.
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    E pertanto la prossima cosa da fare
    è cercare
  • 5:50 - 5:55
    la variazione genetica che sottolinea
    questa somiglianza.
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    E poi mi sono chiesta:
    "Qual è la migliore?"
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    Durante la mia ricerca,
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    e in particolare negli ultimi 10 anni,
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    c'è stata una siccità grave
    e persistente
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    nel sud-ovest degli Stati Uniti,
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    e risulta che le colonie
    che conservano l'acqua,
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    che restano nel nido quando
    fuori fa molto caldo,
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    e così rinunciano a raccogliere
    quanto più cibo possibile,
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    sono quelle che hanno
    maggiori probabilità di riprodursi.
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    Perciò, per tutto questo tempo,
    pensavo che la colonia 154
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    fosse una perdente, perché
    nelle giornate afose,
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    c'era solo una piccola fila di formiche
    che usciva in cerca di provviste,
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    mentre le altre colonie erano fuori
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    a cercare cibo, a raccogliere
    molte provviste,
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    ma, in effetti, la colonia 154
    è una grande vincitrice.
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    È matriarca.
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    È una delle rare bisnonne sul posto.
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    A quanto ne so,
    questa è la prima volta che
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    sono riuscita a seguire
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    la continua evoluzione
    del comportamento collettivo
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    nella popolazone naturale di animali
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    e scoprire che cosa funziona meglio.
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    Internet usa un algoritmo
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    per regolare il flusso dei dati.
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    È molto simile a quello che
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    le formiche mietitrici usano per regolare
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    il flusso delle formiche foraggere.
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    E indovinate come chiamiamo
    questa analogia?
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    Sta arrivando l'anternet.
    [ant = formica]
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    (Applausi)
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    I dati non lasciano il computer remoto
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    a meno che non ricevano
    un segnale indicante una larghezza
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    di banda sufficiente su cui viaggiare.
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    Agli inizi di internet,
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    i costi operativi erano altissimi
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    ed era molto importante non perdere
    alcun dato,
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    poi il sistema è stato programmato
    per avere interazioni
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    che attivassero il flusso dei dati.
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    È interessante sapere
    che le formiche usano un algoritmo
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    che è molto simile a quello
    che abbiamo inventato noi poco tempo fa,
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    ma questo è solamente
    uno dei tanti algoritmi delle formiche
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    di cui siamo al corrente,
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    e le formiche hanno avuto
    130 milioni di anni
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    per svilupparne molti altri,
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    e penso che sia molto probabile
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    che alcune delle altre 12 mila specie
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    svilupperanno algoritmi interessanti
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    per le reti di dati
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    a cui noi non abbiamo ancora pensato.
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    Perciò, che cosa succede
    quando i costi operativi sono bassi?
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    I costi operativi sono bassi ai tropici,
  • 8:03 - 8:06
    perché c'è molta umidità,
    ed è facile che le formiche
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    escano dal nido.
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    Ma le formiche sono così tante
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    e svariate ai tropici
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    che c'è molta competizione.
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    Qualsiasi risorsa stia usando una specie,
  • 8:16 - 8:20
    è probabile che anche altre specie
    la stiano usando
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    nello stesso momento.
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    Quindi, in questo ambiente
    le interazioni sono usate
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    in modo opposto.
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    Il sistema continua a funzionare
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    a meno che non succeda
    qualcosa di negativo,
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    e una specie che studio crea circuiti
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    negli alberi delle formiche foraggere
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    che vanno avanti e indietro
    dal nido al cibo,
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    in continuazione,
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    a meno che non accada
    qualcosa di negativo
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    come un'interazione
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    con formiche di un'altra specie.
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    Ecco un esempio di sicurezza
    delle formiche.
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    Al centro, c'è una formica
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    che chiude l'entrata del nido con la testa
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    in risposta alle interazioni
    con un'altra specie.
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    Sono quelle piccole che corrono in giro
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    con la pancia in su.
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    Ma non appena la minaccia svanisce,
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    l'entrata viene riaperta,
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    e forse ci sono casi
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    di sicurezza informatica
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    dove i costi operativi
    sono abbastanza bassi
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    da poter bloccare l'accesso
    momentaneamente
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    in risposta a una minaccia immediata,
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    e poi riaprirlo,
  • 9:16 - 9:17
    invece di cercare di costruire
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    un firewall o una protezione permanenti.
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    Quindi, un'altra sfida ambientale
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    che tutti i sistemi devono affrontare
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    sono le risorse, trovarle e raccoglierle.
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    E per fare questo, le formiche
    risolvono il problema
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    della ricerca collettiva,
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    e questo è un problema
    di grande interesse
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    ora nella robotica,
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    perché abbiamo capito che,
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    piuttosto che mandare un solo
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    robot sofisticato e costoso
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    a esplorare un altro pianeta
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    o a perlustrare un edificio in fiamme,
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    può essere più efficace
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    avere un insieme di robot
    più economici
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    per scambiare solo
    le informazioni indispensabili,
  • 9:57 - 9:59
    ed è quello che fanno le formiche.
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    Allora, la formica invasiva argentina
  • 10:01 - 10:04
    crea reti di ricerca estese,
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    sono brave a gestire
    il problema principale
  • 10:06 - 10:07
    della ricerca collettiva,
  • 10:07 - 10:10
    ossia il compromesso tra
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    la ricerca accurata
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    e l'occupazione di tanto terreno.
  • 10:13 - 10:14
    Ecco ciò che fanno:
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    quando ci sono molte formiche
    in poco spazio,
  • 10:16 - 10:19
    ognuna di loro può cercare
    in modo molto accurato
  • 10:19 - 10:20
    perché nelle vicinanze
    ci sarà un'altra formica
  • 10:20 - 10:22
    che cerca in quel posto,
  • 10:22 - 10:23
    ma quando ci sono poche formiche
  • 10:23 - 10:25
    in uno spazio più ampio,
  • 10:25 - 10:28
    devono allungare i percorsi
  • 10:28 - 10:29
    per sondare più terreno.
  • 10:29 - 10:32
    Penso che usino le interazioni
    per valutare la densità,
  • 10:32 - 10:34
    perciò quando ce ne sono tante,
  • 10:34 - 10:35
    s'incontrano più spesso,
  • 10:35 - 10:37
    e cercano in modo più accurato.
  • 10:37 - 10:41
    Specie di formiche diverse
    devono usare algoritmi diversi
  • 10:41 - 10:43
    perché si sono evolute per gestire
  • 10:43 - 10:45
    risorse diverse,
  • 10:45 - 10:47
    e potrebbe essere utile saperlo,
  • 10:47 - 10:49
    e così di recente
    abbiamo chiesto alle formiche
  • 10:49 - 10:51
    di risolvere il problema
    della ricerca collettiva
  • 10:51 - 10:53
    nell'ambiente estremo
  • 10:53 - 10:54
    della microgravità
  • 10:54 - 10:56
    nella Stazione Spaziale Internazionale.
  • 10:56 - 10:58
    Quando ho visto questa foto
    per la prima volta ho pensato:
  • 10:58 - 11:01
    "Oh no, hanno coperto l'habitat
    in verticale,
  • 11:01 - 11:03
    ma poi mi sono resa conto che,
    ovviamente, non è importante.
  • 11:03 - 11:06
    L'idea è che le formiche
  • 11:06 - 11:08
    lavorano così duramente
    per stare attaccate
  • 11:08 - 11:11
    al muro o al pavimento
    o come altro preferite chiamarlo
  • 11:11 - 11:14
    che è meno probabile che interagiscano,
  • 11:14 - 11:15
    e in questo modo il rapporto tra
  • 11:15 - 11:17
    quanto sono numerose
    e quante volte s'incontrano
  • 11:17 - 11:19
    risulterebbe sbilanciato.
  • 11:19 - 11:21
    Stiamo ancora analizzando i dati.
  • 11:21 - 11:22
    Non ho ancora i risultati.
  • 11:22 - 11:24
    Ma sarebbe interessante sapere
  • 11:24 - 11:27
    come le altre specie risolvono
    questo problema
  • 11:27 - 11:29
    in ambienti diversi della Terra,
  • 11:29 - 11:30
    e perciò stiamo mettendo a punto
    un programma
  • 11:30 - 11:33
    per incoraggiare i bambini
    di tutto il mondo
  • 11:33 - 11:35
    a provare questo esperimento
    con specie diverse.
  • 11:35 - 11:37
    È molto semplice.
  • 11:37 - 11:39
    Si può fare con materiali
    che costano poco.
  • 11:39 - 11:42
    E in questo modo, potremmo tracciare
    una mappa globale
  • 11:42 - 11:45
    degli algoritmi di ricerca collettiva.
  • 11:45 - 11:48
    E penso sia piuttosto probabile
    che le specie invasive,
  • 11:48 - 11:50
    quelle che troviamo nelle nostre case,
  • 11:50 - 11:52
    saranno molto brave a farlo
  • 11:52 - 11:53
    perché sono nella vostra cucina
  • 11:53 - 11:57
    perché sono bravissime
    a trovare cibo e acqua.
  • 11:57 - 12:01
    La risorsa per le formiche
    che conosciamo meglio
  • 12:01 - 12:02
    sono i pic-nic,
  • 12:02 - 12:04
    e si tratta di una risorsa a grappolo.
  • 12:04 - 12:05
    Quando c'è un pezzo di frutta,
  • 12:05 - 12:08
    probabilmente ce ne sarà
    un altro lì vicino,
  • 12:08 - 12:11
    e le formiche che si specializzano
    sulle risorse a grappolo
  • 12:11 - 12:13
    usano le interazioni
    per il reclutamento.
  • 12:13 - 12:14
    Quindi quando una formica
    ne incontra un'altra,
  • 12:14 - 12:16
    o quando incontra
    una sostanza chimica lasciata
  • 12:16 - 12:18
    per terra da un'altra,
  • 12:18 - 12:19
    allora cambia la direzione da seguire
  • 12:19 - 12:21
    nella direzione dell'interazione,
  • 12:21 - 12:23
    ed è così che si formano
    le file di formiche
  • 12:23 - 12:24
    che si spartiscono il vostro pic-nic.
  • 12:24 - 12:26
    Ed è a questo proposito che,
    secondo me,
  • 12:26 - 12:30
    potremmo imparare qualcosa
    sul cancro dalle formiche.
  • 12:30 - 12:32
    Voglio dire, primo : è ovvio
    che possiamo fare molto
  • 12:32 - 12:33
    per prevenire il cancro
  • 12:33 - 12:36
    impedendo alle persone di diffondere
  • 12:36 - 12:38
    o vendere le tossine
    che favoriscono
  • 12:38 - 12:41
    lo sviluppo del cancro
    nel nostro organismo,
  • 12:41 - 12:43
    ma non credo che le formiche
    possano aiutarci molto in questo
  • 12:43 - 12:46
    perché le formiche non avvelenano mai
    le proprie colonie.
  • 12:46 - 12:48
    Ma potremmo essere in grado
    di imparare qualcosa dalle formiche
  • 12:48 - 12:50
    su come curare il cancro.
  • 12:50 - 12:52
    Ci sono molti tipi di cancro diversi.
  • 12:52 - 12:55
    Ognuno ha origine in una parte
    particolare dell'organismo,
  • 12:55 - 12:58
    e alcuni tipi di cancro si diffondono
  • 12:58 - 13:01
    o metastatizzano in tessuti particolari
  • 13:01 - 13:03
    dove prendono le risorse
    di cui hanno bisogno.
  • 13:03 - 13:05
    Se la vedete dal punto di vista
  • 13:05 - 13:07
    delle cellule cancerose al primo stadio
  • 13:07 - 13:09
    quando vanno a cercare
  • 13:09 - 13:11
    le risorse di cui hanno bisogno,
  • 13:11 - 13:13
    se quelle risorse sono a grappolo,
  • 13:13 - 13:16
    probabilmente useranno le interazioni
    per il reclutamento,
  • 13:16 - 13:19
    e se possiamo capire come reclutano
    le cellule cancerose,
  • 13:19 - 13:22
    allora forse possiamo mettere
    delle trappole
  • 13:22 - 13:26
    per catturarle prima che si radichino.
  • 13:26 - 13:29
    Quindi le formiche usano
    le interazioni in modo diversi
  • 13:29 - 13:31
    in una grande varietà di ambienti,
  • 13:31 - 13:33
    e potremmo imparare tanto
  • 13:33 - 13:35
    su altri sistemi che funzionano
  • 13:35 - 13:37
    senza un controllo centrale.
  • 13:37 - 13:39
    Usando solo semplici interazioni,
  • 13:39 - 13:41
    le colonie di formiche imbandiscono
  • 13:41 - 13:45
    ricchi banchetti
    da più di 130 milioni di anni
  • 13:45 - 13:47
    Abbiamo molto da imparare da loro.
  • 13:47 - 13:50
    Grazie.
  • 13:50 - 13:52
    (Applausi)
Title:
Quello che le formiche ci insegnano sul cervello, sul cancro e su internet
Speaker:
Deborah Gordon
Description:

L'ecologista Deborah Gordon studia le formiche ovunque ne trovi: nel deserto, nei paesi tropicali, in cucina. In questo affascinante intervento, spiega la sua ossessione per gli insetti che la maggior parte di noi sarebbe ben felice di schiacciare senza pensarci due volte. Sostiene che la vita delle formiche fornisce un modello utile per approfondire altri argomenti tra cui le malattie, la tecnologia e il cervello umano.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:09

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