Come usare la retorica per ottenere ciò che si vuole - Camille A. Langston

Guarda la lezione completa: http://ed.ted.com/lessons/how-to-use-rhetoric-to-get-what-you-want-camille-a-langston

Come ottenere ciò che si vuole usando solo le parole? Aristotele ha risposto esattamente a questa domanda più di duemila anni fa con un trattato sulla retorica. Camille A. Langston descrive le basi della retorica deliberativa e condivide alcuni consigli per fare leva sull'ethos, il logos e il pathos di un pubblico nel vostro prossimo discorso.

Lezione di Camille A. Langston, animazione di TOGETHER.

Come ottenere ciò che vuoi
usando solamente le tue parole?

Aristotele rispose a questa domanda
più di 2.000 anni fa

con il Trattato sulla Retorica.

La retorica, secondo Aristotele,

è l'arte di vedere i mezzi
di persuasione disponibili.

Oggi, noi la applichiamo
ad ogni forma di comunicazione.

Aristotele però si soffermò sul discorso,

e descrisse tre tipi
di discorsi persuasivi.

La retorica forense, o giuridica,

stabilisce fatti e giudizi sul passato,

come i detective sulla scena del crimine.

La retorica epidittica, o dimostrativa,

fa una dichiarazione
sulla situazione attuale,

come nei discorsi nuziali.

Ma creiamo un cambiamento
attraverso la retorica deliberativa,

o symbouleutikon.

Piuttosto che sul passato o il presente,

la retorica deliberativa si
focalizza sul futuro.

È la retorica usata dai politici

che dibattono una nuova legge
immaginando che effetto potrà avere,

come quando Ronald Reagan segnalò
che l'introduzione di Medicare

avrebbe portato ad un futuro socialista
speso a raccontare a figli

e nipoti com'era
l'America quando gli uomini erano liberi.

Ma è anche la retorica degli attivisti
che invocano un cambiamento,

come il sogno di Martin Luther King Jr:

un giorno i suoi figli
vivranno in una nazione

dove non saranno giudicati
dal colore della loro pelle,

bensì dal contenuto della loro indole.

In entrambi i casi, l'oratore presenta
al pubblico un possibile futuro

e prova a chiedere il suo aiuto
nell'evitarlo o ottenerlo.

Ma cosa rende buona
la retorica deliberativa,

oltre al tempo verbale futuro?

Secondo Aristotele, ci sono
tre approcci persuasivi:

l'ethos,

il logos

e il pathos.

L'ethos è come convinci un pubblico
della tua credibilità.

W. Churchill iniziò il discorso del '41
rivolto al Congresso USA dichiarando,

"Tutta la mia vita sono stato in armonia
con le maree che sono affluite

su entrambe le sponde dell'Atlantico,
contro privilegio e monopolio,"

evidenziando così il suo impegno
verso la democrazia.

Molto tempo prima,
nella sua difesa del poeta Archia,

il console romano Cicerone
si appellò alla sua saggezza pratica

e alla sua capacità di politico:

"Grazie ai miei studi di scienze liberali

e a un attento esercizio ammetto che

mai nella mia vita sono stato riluttante."

E alla fine,
puoi mostrare disinteresse,

o di non essere motivato
da un tornaconto personale.

Logos è l'uso
della logica e della ragione.

Tale metodo può utilizzare
strumenti retorici come le analogie,

gli esempi,

e le citazioni da ricerche o statistiche.

Ma non è solo questione di fatti e cifre.

Riguarda anche la struttura
ed i contenuti delllo stesso discorso.

Lo scopo è utilizzare la conoscenza
dei fatti per convincere il pubblico,

come nel discorso di Sojourner Truth
per i diritti delle donne:

"Io ho tanti muscoli quanto un uomo,
e posso lavorare quanto un uomo.

Io ho arato e raccolto e mondato
e tagliato e falciato

e può qualunque uomo fare più di questo?"

Purtroppo, gli oratori possono
anche manipolare la gente

con false informazioni che
chi ascolta ritiene vere,

come la ipotesi sfatata ma
ancora ampiamente creduta

che i vaccini causino l'autismo.

E infine, il pathos si appella
all'emozione,

e nella nostra epoca di comunicazione
di massa, è spesso il modo più efficace.

Il pathos non è mai
intrinsecamente buono o cattivo,

ma può essere irrazionale
e imprevedibile.

Può facilmente incitare la gente alla pace

o alla guerra.

Molte delle pubblicità,

dai prodotti di bellezza che promettono
di togliere ogni insicurezza fisica

alle auto che ci fanno sentire potenti,

fanno leva sul pathos.

I riferimenti retorici di Aristotele
restano ancora oggi strumenti potenti,

ma decidere quale usare

è una questione che dipende
dal pubblico e dallo scopo,

come anche dal giusto luogo e tempo.

E forse è importante tanto quanto
essere capaci di notare

quando questi stessi metodi persuasivi
vengono usati su di voi.