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Dan Meyer: le lezioni di matematica necessitano di ristruttuazione.

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    Posso chiedervi di ricordare quel tempo
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    in cui davvero amavate qualche cosa,
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    un film, un album, una canzone o un libro,
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    e l'avete consigliato di tutto cuore
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    a qualcuno che davvero vi piaceva,
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    e avete anticipato la sua reazione, avete aspettato,
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    ed è venuto fuori che la persona lo odiava.
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    Quindi, per farvi capire,
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    questo è esattamente lo stato
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    nel quale mi trovo sul lavoro ogni giorno negli ultimi sei anni.
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    Insegno matematica alle scuole superiori.
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    Vendo un prodotto ad un mercato
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    che non lo vuole, ma è obbligato per legge a comprarlo.
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    Voglio dire, questa cosa... è destinata a fallire ancor prima di cominciare.
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    C'è un utile stereotipo degli studenti che incontro,
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    un utile stereotipo di voi tutti.
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    Potrei sottoporvi
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    un esame di algebra-2
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    e mi aspetterei che non più
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    del 25 per cento di promossi.
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    Ed entrambi questi fatti dicono ancor meno di voi o dei miei studenti
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    di quello che dicono di quello che chiamiamo educazione matematica
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    negli Stati Uniti oggi.
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    Per iniziare, vorrei dividere la matematica in due categorie.
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    Una è la computazione. Quella roba che avete dimenticato.
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    Per esempio, fattorizzare un polinomio di secondo grado con
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    il coefficiente del termine quadrato maggiore di uno.
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    Questa roba è d'altra parte facile da re-imparare,
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    concesso che abbiate una buona base
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    di ragionamento, ragionamento matematico.
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    Lo chiameremo applicazione
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    dei processi matematici al mondo intorno a noi.
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    Questo è difficile da insegnare.
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    Questo è quello che vorremmo che gli studenti ricordassero,
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    anche se non proseguono nel campo matematico.
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    Questo è anche quello che, per come insegnamo matematica negli US
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    possiamo essere sicuri che non ricorderanno.
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    Quindi, vi parlerò di questo,
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    perché è una così grossa calamità per la società, cosa possiamo fare
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    e per finire, perchè questo è un periodo incredibile
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    per essere un insegnante di matematica.
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    Prima di tutto, cinque sintomi
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    che state facendo ragionamenti matematici nel modo sbagliato
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    nella vostra classe.
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    Uno è la mancanza di iniziativa: i vostri studenti non cominciano niente da soli.
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    Finite la vostra lezione dal libro
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    e immediatamente avete cinque mani che si alzano
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    chiedendovi di rispiegare l'intera cosa ai loro banchi.
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    Agli studenti manca costanza.
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    Gli manca la memoria; vi trovate
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    a rispiegare concetti tre mesi dopo, integralmente.
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    C'è un avversione per i problemi formulati a parole.
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    Cosa che descrive il 99 per cento dei miei studenti.
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    E l'ultimo 1 per cento
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    è disperatamente alla ricerca della formula
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    da applicare in quella situazione.
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    Questo atteggiamento è realmente distruttivo.
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    David Milch, creatore di "Deadwood" e altri fantastici telefilm,
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    ha un'ottima maniera per descrivere questo.
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    Giura che non creerà mai
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    un telefilm drammatico contemporaneo,
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    girato nei giorni nostri,
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    perchè ha constatato che quando la gente si riempie la testa
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    con quattro ore di, per esempio, "Two and a Half Men", senza togliere rispetto a nessuno
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    si formano percorsi neurali, lui dice,
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    in maniera che poi tendono ad aspettarsi problemi semplici.
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    La chiama: "un'impazienza per la irrisoluzione".
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    Diventate impazienti per cose che non si risolvono velocemente.
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    Vi aspettate problemi da commedia televisiva che si concludono in 22 minuti,
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    tre interruzioni pubblicitarie e risate di sottofondo.
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    E lo dico a voi,
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    che sapete bene, che nessun problema che valga la pena di risolvere è mai così semplice.
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    Sono davvero preoccupato,
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    perchè andrò in pensione in un mondo che i miei studenti governeranno.
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    Faccio cose orribili
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    al mio futuro e al mio benessere
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    quando insegno in questa maniera.
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    Sono qui per dirvi che il modo in cui i nostri libri di testo, paricolarmente,
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    quelli adottati in massa, quelli di ragionamento matematico
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    e problem solving
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    sono equivalenti ad accendere "Two and a Half Men" e farla finita così.
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    (Risate)
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    Seriamente ora, ecco un esempio da un manuale di fisica.
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    Si applica allo stesso modo alla matematica.
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    Notate prima di tutto
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    che avete esattamente tre tipi di informazione qui,
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    ognugno dei quali finirà in una formula,
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    da qualche parte, alla fine,
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    che gli studenti potranno utilizzare,
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    credo nella vita reale.
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    Chiedetevi, quale problema abbiate mai risolto,
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    che valeva la pena risolvere,
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    e del quale conoscevate tutte le informazioni in anticipo,
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    o del quale non avevate un eccesso di informazioni, che avete dovuto filtrare,
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    o per il quale non avevate insufficienti informazioni,
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    e avete dovuto trovarne altre.
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    Sono sicuro che siamo tutti d'accordo che nessun problema che valga la pena risolvere sia così.
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    E il testo, credo, sia cosciente di tagliare le gambe agli studenti.
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    Perché, guardate questo, questo è l'esempio pratico.
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    Quando si tratta di fare l'esempio pratico
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    abbiamo problemi come questo, proprio qui
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    dove andiamo solo a scambiare numeri e a cambiare il concetto leggermente.
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    E se lo studente ancora non riconosce lo stampo dal quale questo esempio è stato tratto
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    gli spiega
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    a quale problema semplice lo studente può tornare per trovare la formula.
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    Potreste letteramente, voglio dire...
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    passare questa sezione del programma senza conoscere niente di fisica,
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    solo sapendo come decodificare il testo. Che vergogna.
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    Posso diagnosticare il problema un po' più nello specifico in matematica.
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    Qui c'è un problema carino. Mi piace questo.
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    Si tratta di definire salite e discese
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    usando un impianto di risalita.
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    Ma quello che avete qui sono di fatto quattro livelli separati.
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    E sono curioso di sapere chi tra di voi riesce a vedere i quattro livelli,
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    e, in particolare, come sono compressi assieme
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    e presentati agli studenti tutti insieme,
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    come questo crei questa maniera impaziente di risolvere i problemi.
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    Li definisco qui. Avete l'aspetto visuale.
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    Avete anche la struttura matematica,
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    parliamo di griglie, misure, etichette,
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    punti, assi, e questo tipo di cose.
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    Avete un sottostrato, che ci porta a quello del quale vogliamo parlare davvero,
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    quale sezione è la più ripida.
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    Spero riusciate a vedere.
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    Spero davvero riusciate a vedere, che quello che stiamo facendo qui
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    è prendere una domanda interessante, una risposta interessante,
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    ma le buttiamo giù così, su di un percorso lineare
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    da una all'altra,
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    e ci congratuliamo con gli studenti per come
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    riescono con successo a scavalcare gli smottamenti per la strada.
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    E tutto quello che facciamo qui.
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    Quindi, rivediamo, possiamo separare questi livelli in un modo differente
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    e ricostruirli con gli studenti,
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    possiamo avere tutto quello che cerchiamo in termini di problem solving paziente.
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    Quindi proprio qui, parto con il mio aspetto visuale,
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    e immediatamente faccio la domanda:
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    Quale sezione è la più ripida?
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    E questo fa partire una conversazione
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    perché l'aspetto visuale è creato in una maniera per la quale potete sostenere due risposte.
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    Quindi avrete gente che litiga,
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    amico contro amico,
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    a coppie, in gruppo, come volete.
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    E alla fine concludiamo che
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    sta diventando scomodo parlare dello
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    sciatore nell'angolo in basso a sinistra dello schermo
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    o dello sciatore appena sopra la linea di mezzo.
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    E realizziamo quanto sarebbe meglio
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    se avessimo delle etichette A, B, C e D
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    per capirci più facilmente.
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    E poi, quando iniziamo a definire cosa significa ripidità,
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    realizziamo, che non sarebbe male avere qualche misura
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    per capire davvero cosa significa.
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    E allora, e solo allora,
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    buttiamo giù quella struttura matematica.
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    La matematica aiuta la conversazione.
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    La conversazione non aiuta la matematica.
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    E a quel punto, vi posso dire che 9 classi su 10
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    sono pronte a scendere dalla montagna, a capire il concetto di ripidità.
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    Ma se ne avete bisogno
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    possono sviluppare questi sotto passaggi.
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    Vedete come questo, qui, comparato a questo --
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    quale di questi crea quel problem solving paziente, quel ragionare matematico?
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    E' ovvio nella mia esperienza.
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    E lascio il campo ad Einstein, per un attimo
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    che, credo, abbia dato a sufficienza.
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    Ha parlato di come la formulazione di un problema sia così incredibilmente importante,
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    eppure, nel mio lavoro, negli Stati Uniti,
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    passiamo semplicemente i problemi agli studenti;
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    non cerchiamo di coinvolgerli nella formulazione dei problemi.
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    Quindi, il 90 per cento di quello che faccio
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    con le mie 5 ore di preparazione a settimana
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    é prendere elementi piuttosto complessi
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    di problemi come questo, dal mio manuale
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    e ricostruirli in una maniera che promuova il ragionamento matematico e il problem solving paziente.
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    Ed ecco come funziona.
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    Mi piace questa domanda. E' su una vasca d'acqua.
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    La domanda è questa: quanto tempo ci vorrà per riempirla? Chiaro?
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    Prima di tutto, eliminiamo tutti i sotto passaggi.
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    Gli studenti li devono sviluppare da soli.
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    Li devono formulare loro.
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    Notate ora che tutte le informazioni scritte lì sono roba che vi servirà.
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    Nessuno di questi è una distrazione, quindi eliminiamoli.
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    Gli studenti devono decidere. Va bene, allora,
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    l'altezza è importante? La misura è importante?
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    Il colore della valvola è importante? Cosa è importante?
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    Una domanda così poco presente nel programma di matematica.
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    Quindi, ora abbiamo la vasca d'acqua.
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    Quanto ci vorrà per riempirla. Tutto qui.
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    E perché siamo nel ventunesimo secolo
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    e ci piacerebbe parlare del mondo reale nei suoi termini,
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    non in termini di icone o disegni
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    che così spesso vedete nei testi scolastici,
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    andiamo fuori e scattiamo una foto.
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    Così ora abbiamo l'oggetto reale.
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    Quanto tempo ci vorrà per riempirlo?
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    E, ancora meglio, facciamo un video,
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    un video di qualcuno che la riempie.
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    E va così piano, così piano che fa male a guardarlo.
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    E' una noia mortale.
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    Gli studenti guardano i loro orologi, girano gli occhi,
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    e si domandano ad un certo punto o ad un altro,
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    "Cavoli, ma quanto ci vuole per riempirla?"
  • 7:47 - 7:52
    (Risate)
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    E' così che sapete che hanno abboccato, giusto?
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    E la domanda, questa, è davvero divertente per me,
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    perché, come per l'introduzione,
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    insegno ai ragazzi, data la mia inesperienza,
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    insegno ai ragazzi che hanno più possibilità di migliorare.
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    E ho ragazzi che non parteciperanno mai ad una conversazione di matematica
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    perché qualcun altro ha la formula,
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    qualcun altro sa come usare la formula meglio di me.
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    Quindi non ne voglio parlare.
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    Ma qui, sono tutti allo stesso livello sul campo dell'intuizione.
  • 8:19 - 8:22
    Ognugo di loro ha riempito qualcosa in passato,
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    quindi ho ragazzi che rispondono alla domanda, quanto tempo ci vorrà.
  • 8:25 - 8:28
    Ho ragazzi che sono intimiditi dalla matematica e dalla conversazione
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    e che partecipano alla conversazione.
  • 8:30 - 8:33
    Mettiamo i loro nomi sulla lavagna, li accostiamo alle loro congetture,
  • 8:33 - 8:35
    e i ragazzi partecipano.
  • 8:35 - 8:37
    E poi seguiamo il processo che ho descritto.
  • 8:37 - 8:39
    E la parte migliore, una delle parti migliori
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    è che non prendiamo la risposta dal libro delle soluzioni
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    sul retro della versione dell'insegnante.
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    Invece, guardiamo la fine del filmato.
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    (Risate)
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    Ed è terrificante, giusto?
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    Perché i modelli teorici che funzionano sempre
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    nel libro delle soluzioni della copia dell'insegnante,
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    vanno bene, ma,
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    fa paura parlare di sorgenti di errore
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    quando la teoria non combacia con la pratica.
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    Ma queste conversazioni sono state così preziose,
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    tra le più preziose.
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    Sono qui per riportare alcuni miglioramenti
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    con studenti che arrivano
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    per-infettati di questi virus dal primo giorno di lezione.
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    Questi sono ragazzi che, dopo un semetre,
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    posso scrivere qualcosa sulla lavagna,
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    completamente nuovo, completamente sconosciuto,
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    e ne tireranno fuori una conversazione di tre o quattro minuti
  • 9:19 - 9:21
    che non avrebbero avuto all'inizio dell'anno,
  • 9:21 - 9:23
    che è una cosa divertente.
  • 9:23 - 9:26
    Non ci sono più avversità ai problemi formulati a parole,
  • 9:26 - 9:29
    perché abbiamo ridefinito cos'è un problema formulato a parole.
  • 9:29 - 9:31
    Non c'è più intimidazione verso la matematica,
  • 9:31 - 9:33
    perché lentamente stiamo ridefinendo cos'è la matematica.
  • 9:33 - 9:35
    Mi diverte un sacco.
  • 9:35 - 9:38
    Incoraggio gli insegnanti di matematica che incontro ad usare supporti multimediali
  • 9:38 - 9:40
    perché portano il mondo reale nell'aula
  • 9:40 - 9:42
    in alta risoluzione e a pieni colori,
  • 9:42 - 9:45
    per incoraggiare l'intuizione degli studenti che li porta tutti allo stesso livello
  • 9:45 - 9:47
    per porre la domanda più corta possibile
  • 9:47 - 9:50
    e lasciare che le domande più specifiche vengano fuori nella conversazione,
  • 9:50 - 9:52
    per lasciare che gli studenti costruiscano i problemi,
  • 9:52 - 9:54
    perché l'ha dello Einstein,
  • 9:54 - 9:57
    e in definitiva, per essere meno di aiuto,
  • 9:57 - 9:59
    perché il libro di testo vi aiuta nel modo sbagliato.
  • 9:59 - 10:02
    Vi solleva dal vostro obbligo
  • 10:02 - 10:05
    di risoluzione paziente dei problemi e di fare ragionamento matematico, per essere meno d'aiuto.
  • 10:05 - 10:08
    E perché questa è un era incredibile per fare l'insegnante di matematica?
  • 10:08 - 10:10
    E' perché abbiamo tutti quelli strumenti
  • 10:10 - 10:12
    questo programma di alto livello a in tasca.
  • 10:12 - 10:14
    E' per tutti ed è poco costoso.
  • 10:14 - 10:16
    E gli strumenti per distribuirlo
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    gratuitamente, con licenze aperte
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    non sono mai stati meno cari o più disponibili.
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    Ho messo una serie di video sul mio blog non tanto tempo fa,
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    ed è stato visto 6000 volte in due settimane.
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    Ricevo email da insegnanti in paesi che non ho mai visitato
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    che dicono: "Wow, abbiamo avuto una buona conversazione su quell'argomento.
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    Oh, e già che ci siamo, è così che ho migliorato la tua roba".
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    Che è... wow.
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    Ho postato questo problema sul mio blog di recente.
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    Al supermercato, in quale fila vi mettete,
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    quella che ha 1 carrello con 19 colli
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    o in quella che ha 4 carrelli e 3, 5 e 2 colli.
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    E il modello lineare utilizzato in quel problema è stato ottimo per la mia classe,
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    ed alla fine mi ha portato su "Good Morning America" qualche settimana dopo,
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    che è buffo, giusto.
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    E dopo tutto questo, posso concludere
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    che la gente, non solo gli studenti,
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    hanno davvero appetito per queste cose.
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    La matematica da senso al mondo.
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    La matematica è il vocabolario
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    della vostra intuizione.
  • 11:06 - 11:09
    Quindi vi incoraggio, qualunque sia il vostro coinvolgimento nell'educazione,
  • 11:09 - 11:12
    che siate studenti, parenti, insegnanti, politici, quello che volete,
  • 11:12 - 11:15
    insistete per ottenere programmi migliori.
  • 11:15 - 11:18
    Abbiamo bisogno di più probelm solver pazienti. Grazie.
Title:
Dan Meyer: le lezioni di matematica necessitano di ristruttuazione.
Speaker:
Dan Meyer
Description:

Il programma di matematica di oggi insegna agli studenti ad aspettarsi -- e ad accellere in -- esercizi tipo dipingi-per-numero, privando i ragazzi di una capacità molto più importante di quella di risolvere i problemi: formularli. Al TEDxNYED, Dan Meyer mostra esercizi di matematica, testati in classe, che invitano gli studenti a fermarsi e a pensare.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
11:18
Lela Selmo added a translation

Italian subtitles

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