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Scraps of Men Do Not Exist: Alberto Cairo at TEDxRC2

  • 0:16 - 0:19
    Buonasera a tutti voi
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    E' vero, vivo in Afghanistan da 21 anni.
  • 0:23 - 0:27
    Lavoro per la Croce Rossa
  • 0:27 - 0:29
    e sono un fisioterapista.
  • 0:29 - 0:33
    Il mio lavoro consiste nel fare braccia e gambe.
  • 0:33 - 0:35
    Beh, non é proprio vero.
  • 0:35 - 0:38
    Facciamo di più.
  • 0:38 - 0:41
    Forniamo ai pazienti,
  • 0:41 - 0:42
    agli invalidi afghani,
  • 0:42 - 0:45
    innanzitutto la riabilitazione fisica,
  • 0:45 - 0:48
    e in secondo luogo
    la reintegrazione sociale.
  • 0:48 - 0:51
    É un progetto molto logico,
  • 0:51 - 0:53
    ma non é sempre stato cosí.
  • 0:53 - 0:54
    Per molti anni,
  • 0:54 - 0:58
    abbiamo fornito loro
    solo degli arti artificiali.
  • 0:58 - 1:00
    Ci sono voluti parecchi anni
  • 1:00 - 1:03
    prima che il programma
  • 1:03 - 1:07
    prendesse la forma attuale.
  • 1:07 - 1:11
    Oggi, vorrei raccontarvi una storia.
  • 1:11 - 1:13
    La storia di un grande cambiamento,
  • 1:13 - 1:20
    e la storia delle persone
    che lo hanno reso possibile.
  • 1:20 - 1:26
    Arrivai in Afghanistan nel 1990
  • 1:26 - 1:33
    per lavorare in un ospedale per vittime di guerra.
  • 1:33 - 1:36
    In realtá,
    non vi erano solo vittime di guerra,
  • 1:36 - 1:41
    ma pazienti di ogni genere.
  • 1:41 - 1:43
    All'epoca,
  • 1:43 - 1:47
    mi trovai in una strana situazione.
  • 1:47 - 1:51
    Non mi sentivo pronto per quel lavoro.
  • 1:51 - 1:54
    C'era tanto da imparare.
  • 1:54 - 1:56
    Molte cose mi erano nuove.
  • 1:56 - 1:58
    Ma era un lavoro fantastico.
  • 1:58 - 2:02
    Lavoravo anche per il centro ortopedico
  • 2:02 - 2:03
    come lo chiamiamo noi.
  • 2:03 - 2:07
    Si tratta del posto dove
    facciamo le gambe.
  • 2:08 - 2:10
    Come ho detto prima,
    era un lavoro fantastico,
  • 2:10 - 2:12
    ma c'era qualcosa di strano.
  • 2:12 - 2:17
    Non appena i combattimenti
    si intensificarono,
  • 2:17 - 2:20
    la riabilitazione fisica venne interrotta.
  • 2:20 - 2:22
    C'erano tante altre cose da fare,
  • 2:22 - 2:26
    per cui il centro ortopedico venne chiuso
  • 2:26 - 2:29
    visto che la riabilitazione fisica
  • 2:29 - 2:35
    non era considerata una prioritá.
  • 2:35 - 2:37
    (Sospiro)
  • 2:37 - 2:39
    Era una strana sensazione.
  • 2:39 - 2:40
    Comunque,
  • 2:40 - 2:44
    lavoravo --
  • 2:44 - 2:46
    scusate, sono un po' confuso.
  • 2:46 - 2:48
    (Sospiro)
  • 2:48 - 2:49
    Vedete,
  • 2:49 - 2:51
    ogni volta che racconto questa storia,
  • 2:51 - 2:53
    e non é la prima volta,
  • 2:53 - 2:54
    mi emoziono.
  • 2:54 - 2:57
    É qualcosa che ritorna dal passato.
  • 2:57 - 3:00
    Sono trascorsi 21 anni
    ma l'emozione é ancora viva.
  • 3:00 - 3:01
    Comunque,
  • 3:01 - 3:04
    nel 1992,
  • 3:04 - 3:07
    i Muhajahideen presero tutto l'Afghanistan,
  • 3:07 - 3:11
    e il centro ortopedico venne chiuso.
  • 3:11 - 3:14
    Fui mandato a lavorare
  • 3:14 - 3:16
    per i senzatetto
  • 3:16 - 3:19
    e per gli sfollati interni.
  • 3:19 - 3:23
    Il centro ortopedico venne chiuso
  • 3:23 - 3:26
    e... (sospiro)
  • 3:26 - 3:29
    era una strana senzazione.
  • 3:29 - 3:33
    Ma un giorno
    accadde qualcosa.
  • 3:33 - 3:36
    Stavo tornando da
  • 3:36 - 3:39
    una grande distirbuzione di viveri
    in una moschea,
  • 3:39 - 3:42
    dove decine di persone
    avevano occupato i locali
  • 3:42 - 3:46
    e vivevano in condizioni terribili.
  • 3:46 - 3:49
    Volevo tornare a casa,
    stavo guidando.
  • 3:49 - 3:51
    Sapete quando volete dimenticare,
  • 3:51 - 3:53
    non volete vedere alcune cose,
  • 3:53 - 3:55
    e volete solo andare nella vostra stanza
  • 3:55 - 4:00
    chiudervi dentro e dire:
    "Ne ho abbstanza".
  • 4:00 - 4:03
    Un bomba cadde,
    non molto lontano dalla mia auto.
  • 4:03 - 4:05
    In realtá abbastanza lontano,
  • 4:05 - 4:08
    facendo un gran rumore.
  • 4:08 - 4:10
    Le strade rimasero deserte,
  • 4:10 - 4:13
    anche le auto scomparvero.
  • 4:13 - 4:16
    Mi abbassai.
  • 4:16 - 4:17
    Una sola figura
  • 4:17 - 4:20
    era rimasta in mezzo alla strada.
  • 4:20 - 4:22
    Era un uomo
    su una sedia a rotelle
  • 4:22 - 4:27
    che cercava disperatamente di spostarsi.
  • 4:27 - 4:29
    Io non sono particolarmente coraggioso,
  • 4:29 - 4:34
    devo confessarlo,
  • 4:34 - 4:36
    ma non potevo di certo ignorarlo.
  • 4:36 - 4:39
    Quindi fermai la macchina
  • 4:39 - 4:42
    e andai ad aiutarlo.
  • 4:42 - 4:45
    L'uomo non aveva le gambe
  • 4:45 - 4:48
    e aveva un braccio solo.
  • 4:48 - 4:50
    Dietro di lui, c'era un bambino,
    il figlio.
  • 4:50 - 4:53
    Era rosso in viso per lo sforzo compiuto
  • 4:53 - 4:56
    nello spingere il padre.
  • 4:56 - 5:00
    Lo portai in un posto sicuro
  • 5:00 - 5:02
    e gli chiesi:
  • 5:02 - 5:03
    "Cosa fa fuori in strada
  • 5:03 - 5:05
    in questa situazione?"
  • 5:05 - 5:07
    "Lavoro",rispose.
  • 5:07 - 5:10
    Mi chiesi che tipo di lavoro facesse.
  • 5:10 - 5:13
    Poi gli feci una domanda ancora più stupida:
  • 5:13 - 5:16
    "Perché non ha le protesi?
  • 5:16 - 5:18
    Perché non ha delle gambe artificiali?"
  • 5:18 - 5:21
    E lui disse: "La Croce Rossa è chiusa".
  • 5:22 - 5:25
    Allora, senza pensarci
    gli dissi:
  • 5:25 - 5:26
    "Venga domani,
  • 5:26 - 5:30
    le daremo un paio di gambe".
  • 5:30 - 5:33
    L'uomo, che si chiamava Mahmoud,
  • 5:33 - 5:37
    e il figlio, Rafi, se ne andarono.
  • 5:37 - 5:41
    A quel punto pensai: "Oddio, cosa gli ho detto?"
  • 5:41 - 5:43
    Il centro è chiuso,
  • 5:43 - 5:46
    non c'è personale.
  • 5:46 - 5:49
    Forse i macchinari sono guasti.
  • 5:49 - 5:52
    Chi potrá fargli le gambe?
  • 5:52 - 5:56
    Cosí, cominciai a sperare
    che non venisse.
  • 5:56 - 6:00
    Questo sono le strade di Kabul,
  • 6:00 - 6:02
    in quei giorni.
  • 6:02 - 6:04
    Ma
    (Sospiro)
  • 6:04 - 6:08
    Mi dissi:"Gli daró un po' di soldi".
  • 6:08 - 6:09
    Il giorno seguente,
  • 6:09 - 6:12
    mi recai al centro ortopedico,
  • 6:12 - 6:15
    e parlai con il portinaio.
  • 6:15 - 6:17
    Ero pronto a dirgli:
  • 6:17 - 6:21
    " Ascolta, se questo tizio si presenta domani,
  • 6:21 - 6:23
    per favore, digli che c'è stato un errore.
  • 6:23 - 6:25
    Non si puó fare nulla.
  • 6:25 - 6:27
    Dagli dei soldi e..."
  • 6:27 - 6:30
    Ma mahmoud e il figlio erano giá lí
  • 6:30 - 6:31
    e non erano da soli.
  • 6:31 - 6:36
    C'erano 15, forse 20 persone come lui in attesa.
  • 6:36 - 6:37
    (Risata)
  • 6:37 - 6:40
    E c'era anche del personale.
  • 6:40 - 6:47
    Tra di loro c'era il mio braccio destro,
    Najmuddin.
  • 6:47 - 6:49
    E il portinaio mi disse:
  • 6:49 - 6:54
    "Vengono ogni giorno,
    per vedere se il centro riapre".
  • 6:54 - 6:57
    Io dissi: "No, dobbiamo andare via,
    non possiamo restare qui".
  • 6:57 - 6:59
    Stavano bombardando,
    non molto vicino a noi,
  • 6:59 - 7:01
    ma si sentiva il rumore degli scoppi.
  • 7:01 - 7:03
    "Non possiamo stare qui.
    É pericoloso.
  • 7:03 - 7:06
    Non è una prioritá".
  • 7:06 - 7:07
    Ma Najmuddin mi disse:
  • 7:07 - 7:09
    "Ascolta, ora siamo qui,
  • 7:09 - 7:12
    almeno possiamo cominciare
    a riparare le protesi rotte,
  • 7:12 - 7:17
    e forse fare qualcosa per le persone
    come Mahmoud".
  • 7:17 - 7:20
    Io dissi: "No, per favore, non possiamo.
  • 7:20 - 7:24
    É davvero pericoloso.
    Abbiamo altro da fare".
  • 7:24 - 7:26
    Ma loro insistettero.
  • 7:26 - 7:29
    Quando ti trovi di fronte 20 persone
  • 7:29 - 7:31
    che ti guardano
  • 7:31 - 7:33
    e sei l'unico a dover decidere...
  • 7:33 - 7:36
    Quindi cominciammo con alcune riparazioni.
  • 7:36 - 7:38
    Inoltre, uno dei fisioterapisti
  • 7:38 - 7:40
    disse che era possibile
  • 7:40 - 7:43
    fornire delle gambe a Mahmoud
  • 7:43 - 7:45
    anche se non immediatamente.
  • 7:45 - 7:47
    Aveva le gambe gonfie
  • 7:47 - 7:48
    e le ginocchia rigide,
  • 7:48 - 7:53
    per cui ci voleva una lunga preparazione.
  • 7:53 - 7:55
    Credetemi, ero preoccupato
  • 7:55 - 7:56
    perché stavo infrangendo le regole.
  • 7:56 - 7:58
    Stavo facendo qualcosa
  • 7:58 - 8:01
    che non avrei dovuto fare.
  • 8:01 - 8:03
    Alla sera,
    andai a parlare
  • 8:03 - 8:06
    con i capi del quartier generale
  • 8:06 - 8:08
    e dissi loro - mentii -
  • 8:08 - 8:13
    "Guardate, cominceremo con
    un paio di ore al giorno,
  • 8:13 - 8:16
    giusto qualche riparazione".
  • 8:16 - 8:17
    Forse alcuni di loro sono qui oggi.
  • 8:17 - 8:21
    (Risata)
  • 8:21 - 8:24
    Fu cosí che cominciammo.
  • 8:24 - 8:27
    Io andavo tutti i giorni
  • 8:27 - 8:29
    a lavorare per i senzatetto,
  • 8:29 - 8:31
    mentre Najmuddin rimaneva lí
  • 8:31 - 8:34
    facendo tutto
    e occupandosi dei pazienti.
  • 8:34 - 8:36
    Mi diceva:"I pazienti stanno arrivando".
  • 8:36 - 8:39
    Sapevamo che molti altri pazienti
  • 8:39 - 8:40
    non potevano venire
  • 8:40 - 8:42
    a causa dei combattimenti.
  • 8:42 - 8:43
    Ma la gente arrivava.
  • 8:43 - 8:46
    E Mahmoud si presentava tutti i giorni.
  • 8:46 - 8:48
    Cosí, poco a poco,
  • 8:48 - 8:50
    settimana dopo settimana,
  • 8:50 - 8:54
    le sue gambe cominciarono
    a migliorare.
  • 8:54 - 8:56
    Facemmo il moncone,
  • 8:56 - 8:58
    le protesi di prova
  • 8:58 - 9:02
    e lui inizió la vera e propria
    riabilitazione fisica.
  • 9:02 - 9:04
    Veniva tutti i giorni,
  • 9:04 - 9:06
    attraversando la linea del fronte.
  • 9:06 - 9:07
    Un paio di volte,
  • 9:07 - 9:08
    anch'io attraversai il fronte
  • 9:08 - 9:10
    nello stesso punto in cui
  • 9:10 - 9:12
    Mahmoud e suo figlio l'attraversavano
    ogni giorno.
  • 9:12 - 9:16
    Credetemi!
    Provai una sensazione cosí sinistra
  • 9:16 - 9:17
    da non riuscere a credere
  • 9:17 - 9:20
    che lo facessero ogni giorno.
  • 9:20 - 9:24
    Finalmente, arrivó il grande giorno
  • 9:24 - 9:26
    in cui Mahmoud stava
    per essere dimesso
  • 9:26 - 9:28
    con le sue nuove gambe.
  • 9:28 - 9:30
    Era aprile, mi ricordo,
  • 9:30 - 9:32
    una giornata bellissima.
  • 9:32 - 9:35
    Aprile a Kabul é meraviglioso.
  • 9:35 - 9:37
    pieno di rose, di fiori.
  • 9:37 - 9:41
    Non potevamo proprio stare dentro
  • 9:41 - 9:44
    con tutti i sacchi di sabbia alle finestre.
  • 9:44 - 9:47
    Era triste, buio.
  • 9:47 - 9:51
    Quindi scegliemmo un piccolo punto
    del giardino,
  • 9:51 - 9:53
    Mahmoud si mise le protesi,
  • 9:53 - 9:56
    gli altri pazienti fecero lo stesso
  • 9:56 - 9:59
    e cominciarono a fare un po'
    di pratica per l'ultima volta
  • 9:59 - 10:01
    prima di essere dimessi.
  • 10:01 - 10:04
    All'improvviso,
    cominciarono i bombardamenti.
  • 10:04 - 10:07
    Due gruppi di Mujahiddeen
    iniziarono a combattere.
  • 10:07 - 10:09
    Riuscivamo a sentire i proiettili
  • 10:09 - 10:11
    passare per aria.
  • 10:11 - 10:14
    Ci precipitammo, tutti quanti,
  • 10:14 - 10:18
    verso il rifugio.
  • 10:18 - 10:20
    Mahmoud afferó il figlio,
    io presi qualcun'altro.
  • 10:20 - 10:22
    Ognuno prese qualcosa.
  • 10:22 - 10:24
    Cominciammo a correre.
  • 10:24 - 10:26
    Vedete, 50 metri possono essere molto lunghi
  • 10:26 - 10:28
    quando si è del tutto esposti,
  • 10:28 - 10:31
    ma riuscimmo a raggiungere
    il rifugio.
  • 10:31 - 10:32
    (Sospiro)
  • 10:32 - 10:34
    Dentro, ognuno di noi ansimava,
  • 10:34 - 10:35
    ci fermammo un attimo
  • 10:35 - 10:39
    e sentii Rafi che diceva al padre:
  • 10:39 - 10:42
    "Papá, corri più veloce di me!"
  • 10:42 - 10:43
    (Risata)
  • 10:43 - 10:46
    E Mahmoud: "Certo!
  • 10:46 - 10:50
    Io posso correre, e ora,
    tu puoi andare a scuola,
  • 10:50 - 10:53
    non c'è più bisogno che
    tu rimanga com me tutto il giorno
  • 10:53 - 10:55
    a spingere la mia sedia a rotelle".
  • 10:55 - 10:57
    Poi li portammo a casa,
  • 10:57 - 10:59
    e non dimenticheró mai
  • 10:59 - 11:01
    Mahmoud e il figlio
  • 11:01 - 11:02
    camminare insieme
  • 11:02 - 11:05
    spingendo la sedia a rotelle.
  • 11:05 - 11:07
    Allora compresi
  • 11:07 - 11:09
    che la riabilitazione fisica
  • 11:09 - 11:11
    è una prioritá.
  • 11:11 - 11:16
    La dignitá non puó attendere tempi migliori.
  • 11:16 - 11:19
    Da quel momento in poi,
  • 11:19 - 11:21
    non chiudemmo più il centro
    neanche un solo giorno.
  • 11:21 - 11:24
    Beh, a volte sospendavamo il servizio
    per un paio di ore,
  • 11:24 - 11:28
    ma non chiudemmo mai più.
  • 11:28 - 11:31
    Incontrai Mahmoud l'anno successivo.
  • 11:31 - 11:34
    Era in forma,
  • 11:34 - 11:37
    un po' più magro.
  • 11:37 - 11:41
    Aveva bisogno di cambiare le protesi,
  • 11:41 - 11:43
    di un nuovo paio di protesi.
  • 11:43 - 11:45
    Gli domandai di suo figlio e mi disse:
  • 11:45 - 11:48
    "É a scuola, è anche bravo".
  • 11:48 - 11:51
    Ma capii che voleva dirmi qualcos'altro.
  • 11:51 - 11:56
    Allora gli chiesi: "Cosa c'è?"
  • 11:56 - 11:58
    Stava sudando,
  • 11:58 - 12:01
    era chiaramente imbarazzato.
  • 12:01 - 12:04
    Stava di fronte a me
  • 12:04 - 12:06
    col capo chino
  • 12:06 - 12:09
    Mi disse:
  • 12:09 - 12:12
    "Mi hai insegnato a camminare.
  • 12:12 - 12:14
    Grazie mille.
  • 12:14 - 12:18
    Ora, aiutami a non essere più un mendicante".
  • 12:18 - 12:21
    Era quello il suo lavoro.
  • 12:21 - 12:24
    "I miei figli stanno crescendo.
  • 12:24 - 12:25
    Io mi vergogno.
  • 12:25 - 12:29
    Non voglio che a scuola, gli altri studenti
  • 12:29 - 12:32
    li prendano in giro".
  • 12:32 - 12:36
    Pensai: "quanti soldi ho in tasca?
  • 12:36 - 12:38
    Dargli solo dei soldi
  • 12:38 - 12:40
    era il modo più semplice".
  • 12:40 - 12:42
    Lui mi lesse nel pensiero,
  • 12:42 - 12:44
    e disse:
  • 12:44 - 12:48
    "Ti sto chiedendo un lavoro".
  • 12:48 - 12:51
    Poi, aggiunse una cosa
  • 12:51 - 12:55
    che non dimenticheró per il resto della mia vita.
  • 12:55 - 12:57
    Disse:
  • 12:57 - 13:00
    "Sono un avanzo d'uomo,
  • 13:00 - 13:02
    ma se mi aiuti,
  • 13:02 - 13:05
    sono pronto a tutto,
  • 13:05 - 13:10
    anche se significherá
    dover strisciare a terra".
  • 13:10 - 13:11
    Poi si sedette.
  • 13:11 - 13:13
    Mi sedetti anch'io.
  • 13:13 - 13:19
    Avevo la pelle d'oca.
  • 13:21 - 13:22
    Senza gambe,
  • 13:22 - 13:24
    un braccio solo,
  • 13:24 - 13:26
    analfabeta,
  • 13:26 - 13:29
    senza nessuna esperienza.
  • 13:30 - 13:34
    Che lavoro avrei potuto offrirgli?
  • 13:34 - 13:36
    Najmuddin mi disse:
  • 13:36 - 13:40
    "Abbiamo un posto libero in falegnameria".
  • 13:40 - 13:43
    "Cosa?", dissi.
  • 13:43 - 13:45
    "Smettila".
  • 13:45 - 13:47
    [Najmuddin]: "Abbiamo bisogno
  • 13:47 - 13:50
    di incrementare la produzione di piedi.
  • 13:50 - 13:53
    Abbiamo bisogno di qualcuno
  • 13:53 - 13:57
    che incolli e avviti la pianta dei piedi.
  • 13:57 - 13:59
    Dobbiamo aumentare la produzione".
  • 13:59 - 14:01
    "Scusami?".
  • 14:01 - 14:05
    Non potevo crederci.
  • 14:05 - 14:06
    Poi disse:
  • 14:06 - 14:12
    "No, possiamo modificare la panca,
  • 14:12 - 14:14
    magari aggiungere uno sgabello speciale,
  • 14:14 - 14:17
    un'incudine e una morsa speciali
  • 14:17 - 14:19
    e magari un cacciavite elettrico".
  • 14:19 - 14:22
    Gli dissi: "É assurdo,
  • 14:22 - 14:25
    e persino crudele pensare una cosa del genere.
  • 14:25 - 14:27
    É una catena di montaggio
  • 14:27 - 14:29
    anche molto veloce.
  • 14:29 - 14:33
    É crudele offrirgli un lavoro,
  • 14:33 - 14:38
    sapendo che non riuscirá a farlo".
  • 14:38 - 14:41
    Ma con Najmuddin è impossibile discutere.
  • 14:41 - 14:44
    (Risata)
  • 14:44 - 14:47
    L'unica cosa che riuscii ad ottenere
  • 14:47 - 14:50
    fu una sorta
  • 14:50 - 14:52
    di compromesso.
  • 14:52 - 14:54
    "Solo una settimana, una settimana di prova,
  • 14:54 - 15:00
    non un giorno in più".
  • 15:00 - 15:01
    Una settimana dopo,
  • 15:01 - 15:03
    Mahmoud era il più veloce
  • 15:03 - 15:06
    di tutta la catena di montaggio.
  • 15:06 - 15:10
    Dissi a Nahjmuddin: "É uno scherzo.
    (Risata)
  • 15:10 - 15:12
    Non posso crederci".
  • 15:12 - 15:14
    La produzione era aumentata del 20%.
  • 15:14 - 15:17
    "É uno scherzo, è uno scherzo" dissi.
  • 15:17 - 15:20
    Chiesi di poter verificare.
  • 15:20 - 15:22
    Era vero.
  • 15:22 - 15:24
    L'osservazione di Najmuddin fu:
  • 15:24 - 15:28
    "Mahmound ha qualcosa da dimostrare".
  • 15:28 - 15:31
    Ricordo che Mahmoud ottenne il lavoro
    ovviamente,
  • 15:31 - 15:39
    è quello seduto a sinistra.
  • 15:39 - 15:42
    Ottenne il lavoro, ovviamente
  • 15:42 - 15:45
    e fu incredibile.
  • 15:45 - 15:49
    Mi resi conto di essermi sbagliato di nuovo.
  • 15:49 - 15:51
    Mahmoud sembrava più alto.
  • 15:51 - 15:57
    Lo ricordo sorridente,
    seduto dietro il banco da lavoro.
  • 15:57 - 15:59
    Era un uomo nuovo
  • 15:59 - 16:02
    di nuovo alto.
  • 16:02 - 16:04
    Ovviamente, compresi
  • 16:04 - 16:07
    che ció che lo rendeva più alto
  • 16:07 - 16:10
    lo si doveva sí certo alle gambe -grazie tanto-
  • 16:10 - 16:13
    ma in primo luogo
  • 16:13 - 16:15
    alla sua dignitá.
  • 16:15 - 16:18
    Aveva riconquistato appieno la propria dignitá
  • 16:18 - 16:21
    grazie a quel lavoro.
  • 16:21 - 16:23
    Allora, sí, compresi.
  • 16:23 - 16:25
    Adottamo una nuova politica
  • 16:25 - 16:28
    completamente diversa.
  • 16:28 - 16:31
    Decidemmo di assumere il maggior numero
    di disabili
  • 16:31 - 16:34
    e insegnare loro ogni lavoro possibile.
  • 16:34 - 16:38
    Divenne una politica di "discriminazione positiva",
  • 16:38 - 16:42
    cosí come la chiamiamo oggi.
  • 16:42 - 16:43
    E sapete una cosa?
  • 16:43 - 16:45
    Fa bene a tutti.
  • 16:45 - 16:47
    Chiunque ne trae beneficio:
  • 16:47 - 16:49
    chi viene assunto ovviamente
  • 16:49 - 16:53
    perché ha un lavoro
  • 16:53 - 16:54
    e una dignitá.
  • 16:54 - 16:56
    Ma anche i nuovi arrivati.
  • 16:56 - 16:59
    Sono 7.000 ogni anno,
  • 16:59 - 17:01
    gente che arriva per la prima volta.
  • 17:01 - 17:03
    E dovreste vedere le loro facce
  • 17:03 - 17:06
    quando si accorgono che chi li aiuta
    é come loro.
  • 17:06 - 17:09
    A volte li vedete,
  • 17:09 - 17:11
    sembrano dire: "oh!".
  • 17:11 - 17:14
    Vedete le facce.
  • 17:14 - 17:20
    La sorpresa che diventa speranza.
  • 17:20 - 17:23
    E per me é semplice formare qualcuno
  • 17:23 - 17:26
    che ha giá vissuto l'esperienza
    della disabilitá.
  • 17:26 - 17:29
    Imparano più velocemente.
  • 17:29 - 17:30
    La motivazione, l'empatia
  • 17:30 - 17:32
    che riescono a creare con il paziente
  • 17:32 - 17:35
    è totalmente differente.
  • 17:35 - 17:38
    Gli avanzi di uomo non esistono.
  • 17:38 - 17:40
    Le persone come Mahmoud
  • 17:40 - 17:43
    sono portatori di cambiamenti.
  • 17:43 - 17:46
    E quando si comincia a cambiare
  • 17:46 - 17:48
    non ci si puó fermare.
  • 17:48 - 17:50
    Quindi assumiamo persone
  • 17:50 - 17:58
    ma abbiamo anche dei programmi di istruzione
    alla microfinanza,
  • 17:58 - 18:00
    e, scusate, questa macchina.
  • 18:00 - 18:01
    Questo è Najmuddin,
  • 18:01 - 18:03
    quello con la giacca bianca.
  • 18:03 - 18:05
    Il terribile Najmuddin è proprio lui.
  • 18:05 - 18:08
    E quando cominci, non riesci a smettere.
  • 18:08 - 18:12
    Facciamo formazione professionale,
  • 18:12 - 18:14
    microfinanza,
  • 18:14 - 18:20
    lezioni private per chi non puó andare a scuola.
  • 18:21 - 18:27
    La fisioterapia la si puó fare anche a domicilio
  • 18:27 - 18:29
    e non solo...
  • 18:30 - 18:33
    La fisioterapia si puó fare non solo presso il centro ortopedico,
  • 18:33 - 18:36
    ma anche a casa delle persone.
  • 18:36 - 18:40
    C'é sempre un modo migliore di fare le cose.
  • 18:40 - 18:43
    Ho imparato molto da persone come
  • 18:43 - 18:45
    Najmuddin, Mahmoud, Rafi.
  • 18:45 - 18:47
    Sono i miei maestri.
  • 18:47 - 18:49
    Ho un desiderio,
  • 18:49 - 18:50
    un grande desiderio:
  • 18:50 - 18:53
    che questo modo di lavorare,
  • 18:53 - 18:54
    questo modo di pensare
  • 18:54 - 18:58
    venga messo in atto in altri paesi.
  • 18:58 - 19:03
    Ci sono molti paesi in guerra come l'Afghanistan.
  • 19:03 - 19:06
    É possibile e non è difficile.
  • 19:06 - 19:08
    La sola cosa da fare,
  • 19:08 - 19:12
    è
  • 19:13 - 19:14
    come dire,
  • 19:15 - 19:18
    è ascoltare le persone
  • 19:18 - 19:21
    che dovremmo aiutare,
  • 19:21 - 19:26
    coinvolgerli nel processo decisionale,
  • 19:26 - 19:29
    e poi, ovviamente, adeguarci.
  • 19:29 - 19:33
    Questo è il mio grande desiderio.
  • 19:33 - 19:36
    Non pensiate che i cambiamenti in Afghanistan
    siano finiti.
  • 19:36 - 19:36
    Affatto.
  • 19:36 - 19:38
    Noi continuiamo ad andare avanti.
  • 19:38 - 19:39
    Di recente,
  • 19:39 - 19:41
    abbiamo avviato un programma,
  • 19:41 - 19:43
    un programma sportivo:
  • 19:43 - 19:47
    pallacanestro per chi è sulla sedia a rotelle.
  • 19:47 - 19:50
    Trasportiamo le sedie a rotelle ovunque.
  • 19:50 - 19:51
    Abbiamo numerose squadre
  • 19:51 - 19:55
    in diverse parti dell'Afghanistan.
  • 19:55 - 19:57
    All'inizio,
  • 19:57 - 19:59
    quando Najmuddin mi disse:
  • 19:59 - 20:02
    "Vorremmo farlo partire",
  • 20:02 - 20:03
    Io esitai.
  • 20:03 - 20:05
    Dissi: "No". Potete immaginare.
  • 20:05 - 20:07
    Dissi: "No, no, no, non possiamo".
  • 20:07 - 20:09
    Poi feci la solita domanda:
  • 20:09 - 20:11
    "É un prioritá?
  • 20:11 - 20:14
    É veramente necessario?"
  • 20:14 - 20:16
    Beh, ora dovreste vedermi.
  • 20:16 - 20:19
    Non mi perdo nemmeno un allenamento.
  • 20:19 - 20:22
    La sera prima della partita sono nervoso.
  • 20:22 - 20:26
    E dovreste vedermi durante una partita.
  • 20:26 - 20:29
    Urlo, da vero italiano.
  • 20:29 - 20:32
    (Risata)
  • 20:32 - 20:36
    E poi? Quale sará il prossimo cambiamento?
  • 20:36 - 20:37
    Ancora non lo so,
  • 20:37 - 20:40
    ma so per certo che Najmuddin e i suoi amici
  • 20:40 - 20:42
    hanno giá in mente qualcosa.
  • 20:42 - 20:43
    (Risata)
  • 20:43 - 20:44
    E questa è la mia storia.
  • 20:44 - 20:46
    Grazie di cuore.
  • 20:46 - 20:48
    (Applausi).
Title:
Scraps of Men Do Not Exist: Alberto Cairo at TEDxRC2
Description:

Alberto Cairo è a capo del programma ortopedico del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) in Afghanistan. Su TEDxRC², esprime il suo desiderio di superare le barriere fisiche e sociali contro cui si scontrano le persone diversamente abili di tutto il mondo in comunitá dilaniate dalla guerra.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
20:57

Italian subtitles

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