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It's the end of the world as we know it (and I feel fine) | Daniel Gilbert | TEDxAcademy

  • 0:17 - 0:20
    Grazie di essere qui oggi.
  • 0:20 - 0:22
    Nel 1896 a Londra
  • 0:22 - 0:28
    fu creata la società per la prevenzione
    della sepoltura prematura.
  • 0:28 - 0:33
    La società fu fondata per "prevenire
    la sepoltura prematura in generale"
  • 0:33 - 0:37
    ma quella dei suoi soci in particolare.
  • 0:37 - 0:41
    Nella Londra del XIX secolo, i medici
    non disponevano della tecnologia
  • 0:41 - 0:45
    che consentiva di distinguere
    tra chi era quasi morto
  • 0:45 - 0:47
    e chi era proprio morto.
  • 0:47 - 0:52
    Per cui, la sepoltura prematura
    era sì un problema,
  • 0:52 - 0:55
    ma non proprio un grosso problema.
  • 0:55 - 0:59
    Le probabilità di essere sepolti
    prematuramente a Londra nel 1896
  • 0:59 - 1:05
    erano più o meno equivalenti a quelle
    di essere sepolti vivi ad Atene nel 2014,
  • 1:05 - 1:09
    ossia prossime allo zero.
  • 1:09 - 1:14
    Eppure, i Londinesi del tempo
    ne erano preoccupati.
  • 1:14 - 1:16
    Scrivevano editoriali,
    formavano società,
  • 1:16 - 1:18
    facevano pressioni sui legislatori
  • 1:18 - 1:21
    affinché passassero leggi
    estremamente costose
  • 1:21 - 1:27
    per prevenire l'orrore
    della sepoltura prematura.
  • 1:27 - 1:31
    Il fatto è
    che non succedeva praticamente mai.
  • 1:31 - 1:36
    Perché a volte percepiamo
    minacce minime come fossero grandi,
  • 1:36 - 1:40
    e minacce grandi come fossero
    di poco conto?
  • 1:40 - 1:43
    Questa è la domanda a cui vorrei
    dare risposta oggi,
  • 1:43 - 1:45
    e, in effetti, la risposta
    è piuttosto semplice.
  • 1:45 - 1:49
    Il cervello umano non è
    un computer adatto a ogni uso
  • 1:49 - 1:54
    in grado di determinare razionalmente
    il modo migliore di reagire alle minacce
  • 1:54 - 1:57
    calcolando la probabilità con cui
    potrebbero verificarsi
  • 1:57 - 2:00
    e la portata delle conseguenze.
  • 2:00 - 2:04
    Il cervello umano è una macchina
    altamente specializzata,
  • 2:04 - 2:06
    un computer che si è evoluto
  • 2:06 - 2:09
    per risolvere
    un certo tipo di problematiche,
  • 2:09 - 2:12
    ossia problematiche specifiche
    di un gruppo ristretto
  • 2:12 - 2:15
    di cacciatori-raccoglitori
    che vivevano nelle pianure africane
  • 2:15 - 2:19
    200 000 anni fa.
  • 2:19 - 2:22
    Se ci troviamo di fronte
    a minacce simili a quelle
  • 2:22 - 2:26
    che affrontavano i nostri antenati,
    reagiamo rapidamente
  • 2:26 - 2:29
    con grande forza,
    con grande risoluzione.
  • 2:29 - 2:33
    In caso contrario,
    troviamo difficile farlo.
  • 2:33 - 2:37
    Facciamo due esempi.
    Due minacce a cui siamo esposti oggi.
  • 2:37 - 2:39
    Terrorismo e riscaldamento globale.
  • 2:39 - 2:42
    Il terrorismo è una minaccia.
    Una minaccia molto reale.
  • 2:42 - 2:46
    Mette a rischio il tessuto
    di una società pacifica e civile.
  • 2:46 - 2:51
    Minaccia la nostra tranquillità,
    e mette a repentaglio vite umane.
  • 2:51 - 2:56
    A volte uccide decine, a volte
    centinaia, a volte migliaia di persone.
  • 2:56 - 3:00
    Quello che non fa
    nel modo più assoluto
  • 3:00 - 3:03
    è minacciare la vita sulla Terra.
  • 3:03 - 3:06
    Cosa che il riscaldamento globale fa.
  • 3:06 - 3:10
    Eppure quest'anno
    spenderemo miliardi di dollari
  • 3:10 - 3:15
    per prevenire la sepoltura
    prematura del terrorismo.
  • 3:15 - 3:17
    E non riusciremo neppure a riunire
  • 3:17 - 3:19
    le nazioni più industrializzate
    della Terra
  • 3:19 - 3:23
    per discutere la possibilità
    di trovare un accordo
  • 3:23 - 3:29
    su misure totalmente inadeguate
    per prevenire il riscaldamento del pianeta.
  • 3:29 - 3:34
    Il riscaldamento del nostro pianeta
    è sicuramente un problema.
  • 3:34 - 3:37
    Gli scienziati moderni sembrano
    profeti biblici.
  • 3:37 - 3:43
    Dicono che nei prossimi 50 anni
    grandi città subiranno inondazioni.
  • 3:43 - 3:46
    Peggio, alcuni Paesi saranno
    interamente sommersi dall'acqua.
  • 3:46 - 3:49
    Dicono che le zone aride
    saranno ancora più aride
  • 3:49 - 3:52
    e gli sfollati delle zone
    aride o inondate
  • 3:52 - 3:54
    non sapranno dove andare.
  • 3:54 - 3:58
    Dicono che l'acqua degli oceani
    si scalderà creando più uragani
  • 3:58 - 4:01
    che devasteranno le città costiere.
  • 4:01 - 4:03
    Dicono che predomineranno
    gli incendi violenti
  • 4:03 - 4:07
    perché le foreste saranno troppo
    secche per resistere al fuoco.
  • 4:07 - 4:08
    Dicono che ci saranno carestie.
  • 4:08 - 4:12
    I Paesi in via di sviluppo ridurranno
    la loro produzione agricola
  • 4:12 - 4:15
    tra il 10 e il 25 per cento,
  • 4:15 - 4:18
    Paesi che già non riescono
    a nutrire la loro gente.
  • 4:18 - 4:23
    Dicono che si diffonderanno malattie con
    lo spostamento di insetti dal Sud al Nord
  • 4:23 - 4:25
    che porteranno malaria
    e virus del Nilo occidentale
  • 4:25 - 4:28
    in luoghi dove questo tipo di malattie
    sono del tutto sconosciute.
  • 4:28 - 4:33
    Sembra il Vecchio Testamento:
    sangue e ulcere e rane,
  • 4:33 - 4:35
    le piaghe d'Egitto.
  • 4:35 - 4:39
    Ma stanno arrivando
    e stanno arrivando per tutti noi.
  • 4:39 - 4:44
    Perché non facciamo
    sostanzialmente nulla a riguardo?
  • 4:44 - 4:47
    La risposta è che i nostri cervelli
    si sono evoluti
  • 4:47 - 4:51
    per rispondere a minacce che presentano
    quattro caratteristiche essenziali.
  • 4:51 - 4:55
    E quando una minaccia presenta
    queste caratteristiche, noi reagiamo.
  • 4:55 - 4:59
    Se non le presenta, troviamo difficile
    porvi attenzione.
  • 4:59 - 5:02
    Rispondiamo a minacce
    che sono intenzionali, immorali,
  • 5:02 - 5:05
    imminenti e istantanee.
  • 5:05 - 5:09
    Vorrei illustrarvi la psicologia
    che spiega questi quattro elementi.
  • 5:09 - 5:12
    Iniziamo con 'intenzionale'.
  • 5:12 - 5:16
    Tutti voi sapete, spero, che il cervello
    umano è composto da varie parti,
  • 5:16 - 5:19
    ciascuna delle quali svolge
    un compito leggermente diverso.
  • 5:19 - 5:22
    Il cervello dedica specifiche aree
  • 5:22 - 5:25
    allo svolgimento
    di funzioni molto importanti.
  • 5:25 - 5:29
    Qui dietro si trova l'area
    dedicata alla vista.
  • 5:29 - 5:32
    E qui si trova l'area
    dedicata al linguaggio.
  • 5:32 - 5:37
    Vista e linguaggio sono estremamente
    importanti per la nostra sopravvivenza.
  • 5:37 - 5:40
    Per questo il cervello dedica aree
    specifiche a queste attività.
  • 5:40 - 5:44
    Non ci sono aree dedicate al tennis,
    né aree dedicate allo shopping.
  • 5:44 - 5:48
    Non sono attività importanti
    per la sopravvivenza della nostra specie
  • 5:48 - 5:51
    e quindi il cervello non dedica
    un'area specifica.
  • 5:51 - 5:54
    Indovinate cosa abbiamo scoperto
    negli ultimi 15 anni?
  • 5:54 - 5:57
    Il cervello ha sviluppato una rete
    espressamente dedicata
  • 5:57 - 6:02
    alla comprensione delle altre menti umane,
  • 6:02 - 6:07
    una rete speciale dedicata esclusivamente
    a capire i pensieri,
  • 6:07 - 6:10
    i sentimenti, le intenzioni,
    i piani, le ambizioni
  • 6:10 - 6:13
    di altri esseri umani.
  • 6:13 - 6:17
    In più, questa rete non si spegne mai.
  • 6:17 - 6:20
    Come se l'interruttore fosse
    permanentemente acceso.
  • 6:20 - 6:26
    Per questo il cervello è ossessionato
    da tutto ciò che è umano.
  • 6:26 - 6:30
    Osservando queste due immagini
    non notate nulla di strano.
  • 6:30 - 6:34
    Se le giro, però, tutti voi
    notate subito
  • 6:34 - 6:37
    un volto nelle nuvole
    e Gesù nella piadina!
  • 6:37 - 6:39
    (Risate)
  • 6:39 - 6:42
    Non avete fatto fatica
    a riconoscere quei volti
  • 6:42 - 6:47
    perché questa rete speciale
    ricerca costantemente
  • 6:47 - 6:51
    elementi associati all'attività
    e all'intelligenza umana nella natura.
  • 6:51 - 6:54
    Ecco perché, se metto
    dei punti sullo schermo
  • 6:54 - 6:56
    e li faccio muovere in un certo modo,
  • 6:56 - 6:58
    vedete subito un uomo
    che corre verso di voi
  • 6:58 - 7:00
    che diventa una donna
    che corre verso di voi.
  • 7:00 - 7:03
    Guardiamo il cielo
    e vediamo Ercole e Giove.
  • 7:03 - 7:06
    Quando abbiamo allucinazioni,
    che cosa sentiamo?
  • 7:06 - 7:10
    Voci umane, non fischi di treni,
    non il suono di una sveglia.
  • 7:10 - 7:14
    Sentiamo persone che parlano.
  • 7:14 - 7:19
    Questa attenzione alle intenzioni umane
    è il motivo per cui ci preoccupiamo tanto
  • 7:19 - 7:23
    della gente che nasconde bombe
    nelle mutande.
  • 7:23 - 7:26
    La mortalità annuale dovuta
    alle bombe nelle mutande,
  • 7:26 - 7:29
    per inciso, è zero.
    (Risate)
  • 7:29 - 7:34
    E nessuno qui si preoccupa troppo
    dell'influenza.
  • 7:34 - 7:39
    La mortalità dovuta a questo virus
    è di 300 000 persone all'anno.
  • 7:40 - 7:42
    È una cifra considerevole.
  • 7:42 - 7:47
    Molti genitori si preoccupano più
    dell'estraneo che si avvicina
  • 7:47 - 7:49
    a parlare con i loro figli
  • 7:49 - 7:52
    che del fatto che i loro figli
    si ingozzano di patatine fritte.
  • 7:52 - 7:56
    Ma il rapimento dei bambini da parte
    di estranei è un evento molto raro,
  • 7:56 - 8:02
    mentre l'obesità dovuta alla cattiva
    alimentazione è tutt'altro che rara.
  • 8:02 - 8:04
    Basta guardarsi attorno per
    vederne esempi.
  • 8:04 - 8:11
    Presumo che ad Atene, come negli USA,
    avete ascoltato ogni giorno la notizia
  • 8:11 - 8:17
    di un aereo scomparso in circostanze
    misteriose uccidendo 200 persone.
  • 8:17 - 8:21
    Ho ascoltato notizie di questo aereo
    due volte al giorno, ogni giorno, per mesi
  • 8:21 - 8:23
    e le ascolto ancora una volta
    alla settimana.
  • 8:23 - 8:27
    Eppure molti di noi non hanno forse
    fatto caso a quest'altro articolo
  • 8:27 - 8:32
    di quei giorni sui sette milioni di morti
    per inquinamento nel 2012.
  • 8:32 - 8:34
    Cifre da olocausto.
  • 8:34 - 8:38
    OK, ok, ma
    torniamo a parlare dell'aereo.
  • 8:38 - 8:42
    Perché la storia dell'aereo ha a che fare
    con le intenzioni di un individuo,
  • 8:42 - 8:45
    mentre l'inquinamento non tanto.
  • 8:45 - 8:47
    Osserviamo la stessa cosa in laboratorio.
  • 8:47 - 8:50
    Invitiamo i soggetti nei laboratori
  • 8:50 - 8:52
    e facciamo giochi di economia.
  • 8:52 - 8:55
    Indovinate cosa succede?
    Si arrabbiano molto
  • 8:55 - 8:58
    se un essere umano
    gioca sporco,
  • 8:58 - 9:02
    ma se a giocare sporco è il computer
    non si arrabbiano affatto.
  • 9:02 - 9:05
    Se in laboratorio sottoponete i soggetti
    a una scossa elettrica,
  • 9:05 - 9:09
    vi diranno che fa più male
    se a causarla è una persona,
  • 9:09 - 9:12
    meno se è una macchina.
  • 9:12 - 9:16
    Se quest'aereo si fosse schiantato
    contro questo edificio
  • 9:16 - 9:18
    perché colpito da un fulmine,
  • 9:18 - 9:22
    nessuno in questa stanza ricorderebbe
    il giorno in cui è successo.
  • 9:22 - 9:25
    Eppure per ogni americano
    e per molti europei
  • 9:25 - 9:31
    questa immagine iconica ci fa
    dire "11 settembre".
  • 9:31 - 9:37
    Il riscaldamento globale non sta cercando
    di ucciderci, ed è un peccato.
  • 9:37 - 9:44
    Perché se il riscaldamento globale fosse
    il complotto di un omaccione con i baffi
  • 9:44 - 9:49
    avremmo agenzie
    come la CIA e l'NSA
  • 9:49 - 9:55
    dedicate a porvi fine domani.
  • 9:55 - 10:01
    Numero due: le minacce a cui rispondiamo
    hanno una componente morale.
  • 10:01 - 10:06
    Gli essere umani sono animali sociali.
    Ci interessano molto le menti altrui.
  • 10:06 - 10:08
    Ma siamo anche animali morali.
  • 10:08 - 10:11
    Infatti, siamo gli unici animali
    che avvertono un forte senso
  • 10:11 - 10:17
    di ciò che è bene o male, giusto
    o sbagliato, buono o cattivo.
  • 10:17 - 10:19
    Ma vorrei che notaste una cosa
    molto interessante
  • 10:19 - 10:23
    riguardo le norme morali
    e la loro violazione.
  • 10:23 - 10:25
    Vi racconto una storia
    che, credo, violi
  • 10:25 - 10:28
    le norme morali di tutti.
  • 10:28 - 10:31
    Giulia e Marco sono fratelli.
  • 10:31 - 10:35
    Dopo l'università, decidono di andare
    insieme in Francia durante l'estate.
  • 10:35 - 10:39
    Una sera sono soli in una villetta
    vicino alla spiaggia.
  • 10:39 - 10:46
    Decidono che sarebbe interessante
    e divertente se provassero a fare l'amore.
  • 10:46 - 10:50
    Comunque vada, sarebbe per tutti e due
    un'esperienza nuova.
  • 10:50 - 10:52
    Giulia prende già le pillole
    anticoncezionali,
  • 10:52 - 10:56
    ma Marco decide di usare il preservativo
    per maggiore sicurezza.
  • 10:56 - 11:00
    Si divertono a fare l'amore insieme, ma
    decidono di non ripetere più l'esperienza.
  • 11:00 - 11:03
    Quella sera diventa il loro segreto
    speciale
  • 11:03 - 11:06
    che li fa sentire ancora più
    uniti e vicini.
  • 11:06 - 11:08
    E qui la domanda:
  • 11:08 - 11:12
    che cosa ne pensate?
    Vi va bene che abbiano fatto l'amore?
  • 11:12 - 11:15
    Questa domanda è stata posta
    a migliaia di persone
  • 11:15 - 11:18
    e finora nessuno ha detto "Sì".
  • 11:18 - 11:23
    Tutti pensano che sia sbagliatissimo
    che abbiano fatto l'amore.
  • 11:23 - 11:26
    Allora chiediamo, "Perché"?
  • 11:26 - 11:28
    E ci rispondono in un sacco di modi.
  • 11:28 - 11:31
    "Ma come? Se fratello
    e sorella fanno l'amore
  • 11:31 - 11:32
    nascono bambini deformati."
  • 11:32 - 11:34
    Ma, se ricordate, la storia dice
  • 11:34 - 11:36
    che hanno usato due
    anticoncezionali.
  • 11:36 - 11:38
    Non hanno avuto bambini.
  • 11:38 - 11:42
    "Va bene, ma crea disturbi psicologici."
  • 11:42 - 11:45
    Ma la storia dice che erano felici,
  • 11:45 - 11:47
    che per loro era un'occasione speciale
  • 11:47 - 11:50
    e che li aveva uniti.
  • 11:50 - 11:52
    "Ma è contro la legge!"
  • 11:52 - 11:55
    Sì, ma non in Francia.
    E loro erano in Francia.
  • 11:55 - 11:57
    (Risate)
  • 11:57 - 12:00
    Come vedete, voi continuate
    a dirmi perché è sbagliato
  • 12:00 - 12:02
    e io continuo a dirvi
    che le ragioni date non contano
  • 12:02 - 12:05
    ma non cambierò mai la vostra opinione
  • 12:05 - 12:06
    perché il motivo per cui pensate
  • 12:06 - 12:08
    che sia sbagliato
    non è in realtà un motivo,
  • 12:08 - 12:10
    è un'emozione.
  • 12:10 - 12:14
    Le violazioni delle norme morali
    suscitano in noi emozioni forti
  • 12:14 - 12:16
    che ci portano ad agire.
  • 12:16 - 12:20
    In questo caso, le emozioni
    sono di solito rabbia e disgusto.
  • 12:20 - 12:24
    Ma notate qualcosa
    sulla violazione delle norme morali
  • 12:24 - 12:26
    e sulle norme morali stesse.
  • 12:26 - 12:29
    Tendono a riguardare le stesse cose
  • 12:29 - 12:31
    che riguardavano i nostri antenati.
  • 12:31 - 12:34
    Ogni cultura umana ha norme morali
  • 12:34 - 12:37
    su chi possiamo baciare
    e chi possiamo uccidere.
  • 12:37 - 12:40
    Nessuna cultura umana
    ha una norma morale
  • 12:40 - 12:44
    sull'uso dell'aria condizionata in auto
  • 12:44 - 12:47
    o sul tipo di lampadine
    che dovremmo comprare.
  • 12:47 - 12:50
    Pertanto, problemi
    come il riscaldamento globale
  • 12:50 - 12:53
    non sembrano avere una componente morale.
  • 12:53 - 12:56
    Certo, ci preoccupano e ci turbano.
  • 12:56 - 13:01
    Ma non ci fanno sentire nauseati,
    non ci fanno sentire disgustati,
  • 13:01 - 13:05
    non ci fanno sentire insultati,
    non intaccano il nostro onore.
  • 13:05 - 13:09
    Per questo troviamo difficile
    adirarci per problemi
  • 13:09 - 13:13
    come il riscaldamento globale
    e invece rivolgiamo l'attenzione
  • 13:13 - 13:16
    ad altre grandi minacce
    alla vita sulla Terra,
  • 13:16 - 13:19
    come i matrimoni tra gay,
    le bandiere incendiate
  • 13:19 - 13:23
    e altre cose del genere che rischiano
    seriamente di annientare la specie.
  • 13:23 - 13:25
    (Risate)
  • 13:25 - 13:29
    "Imminente", reagiamo
    a minacce che sono imminenti.
  • 13:29 - 13:34
    Se prendessi una scarpa
    e ve la tirassi addosso, come quest'uomo,
  • 13:34 - 13:38
    fareste quello che fa
    il Presidente Bush.
  • 13:38 - 13:39
    La evitereste.
  • 13:39 - 13:44
    Vi garantisco che se il Presidente Bush
    può farlo, potete farlo anche voi.
  • 13:44 - 13:51
    (Risate)
    (Applausi)
  • 13:51 - 13:54
    Il nostro presidente
    non era conosciuto come un tipo svelto,
  • 13:54 - 13:57
    eppure osservate con quanta
    rapidità si scansa.
  • 13:57 - 14:02
    Lo fa perché il cervello umano
    è specializzato
  • 14:02 - 14:05
    nello scansare i pericoli che si presentano.
  • 14:05 - 14:10
    Infatti, per qualche centinaia di milioni
    di anni sul nostro pianeta,
  • 14:10 - 14:12
    il nostro cervello faceva solo quello.
  • 14:12 - 14:14
    Il nostro cervello era una grande
    macchina scansa-guai
  • 14:14 - 14:19
    il cui scopo era di evitare tutto ciò
    che poteva divorarci.
  • 14:19 - 14:24
    Negli ultimi due milioni di anni
    il cervello ha imparato un nuovo trucco:
  • 14:24 - 14:30
    ha imparato a evitare minacce
    non ancora presenti.
  • 14:30 - 14:34
    Circa due milioni di anni fa,
    il cervello umano ha scoperto
  • 14:34 - 14:39
    un posto nuovo chiamato "futuro",
    un posto sconosciuto ad altri animali,
  • 14:39 - 14:44
    un posto che la nostra specie
    non aveva mai visto prima.
  • 14:44 - 14:50
    La capacità di proiettarci mentalmente
    nel futuro e reagire alle conseguenze
  • 14:50 - 14:53
    di cose non ancora avvenute,
    e non solo una scarpa che sta per colpirci
  • 14:53 - 14:56
    ma scarpe che potrebbero colpirci
    un giorno,
  • 14:56 - 14:59
    è una capacità piuttosto nuova.
  • 14:59 - 15:01
    A svolgerla è una particolare
    parte del cervello,
  • 15:01 - 15:04
    una parte molto nuova,
    detta lobo frontale.
  • 15:04 - 15:09
    Dal punto di vista evolutivo, il lobo
    frontale è la parte più nuova del cervello
  • 15:09 - 15:12
    e l'ultima a maturare.
  • 15:12 - 15:16
    Il lobo frontale non matura completamente
    prima dei 18 o 19 anni.
  • 15:16 - 15:21
    È la prima parte del cervello
    a deteriorare quando invecchiamo.
  • 15:21 - 15:23
    è una parte molto fragile,
  • 15:23 - 15:26
    com'è fragile la capacità
    che ci conferisce.
  • 15:26 - 15:30
    La capacità di pensare al futuro
    è molto nuova negli essere umani
  • 15:30 - 15:33
    e non siamo molto bravi a farlo.
  • 15:33 - 15:35
    Immaginate se non avessimo
    questa capacità
  • 15:35 - 15:38
    per un danno al lobo frontale.
  • 15:38 - 15:40
    Questa è la conversazione
    tra uno psicologo e un paziente
  • 15:40 - 15:43
    con danni in questa zona critica.
  • 15:43 - 15:46
    Lo psicologo fa una domanda
    a cui tutti voi potreste rispondere,
  • 15:46 - 15:50
    ma che il paziente trova
    incredibilmente difficile.
  • 15:50 - 15:53
    "Che cosa farà domani?"
  • 15:53 - 15:54
    "Non so."
  • 15:54 - 15:57
    "Ricorda la domanda?"
  • 15:57 - 15:59
    "Che cosa farò domani."
  • 15:59 - 16:03
    "Sì, può descrivere
    il suo stato mentale
  • 16:03 - 16:05
    quando cerca di pensarci?"
  • 16:05 - 16:10
    "Vuoto, direi. È come essere assopiti,
  • 16:10 - 16:13
    come essere in una stanza vuota
  • 16:13 - 16:16
    e qualcuno ti chiede di trovare una sedia,
  • 16:16 - 16:18
    ma non c'è niente lì....
  • 16:18 - 16:20
    come nuotare in mezzo a un lago.
  • 16:20 - 16:24
    Non c'è nulla a cui aggrapparsi o
    usare per restare a galla".
  • 16:24 - 16:27
    Questo è lo stato di chi vive in
    un presente permanente,
  • 16:27 - 16:29
    un presente senza domani.
  • 16:29 - 16:33
    Se esaminate il cervello umano,
    notate alcune cose interessanti.
  • 16:33 - 16:37
    Tutta questa parte è dedicata
    a preoccuparsi del presente,
  • 16:37 - 16:42
    e questa è dedicata
    a preoccuparsi del resto dell'eternità.
  • 16:42 - 16:45
    Per questo se fate domande sul futuro
  • 16:45 - 16:49
    la gente può rispondere in modo
    che può apparire irrazionale.
  • 16:49 - 16:56
    Se vi offro 100 Euro tra 12 mesi
    o 200 Euro tra 13 mesi,
  • 16:56 - 17:00
    la maggior parte di voi
    prenderà i 200 Euro.
  • 17:00 - 17:03
    Perché? Perché vale la pena aspettare
    un mese per raddoppiare i soldi.
  • 17:03 - 17:06
    Non è vero? Certo che sì.
  • 17:06 - 17:09
    Ma osservate cosa succede
    se vi faccio la stessa domanda,
  • 17:09 - 17:13
    ma offro 100 Euro adesso
    o 200 tra un mese.
  • 17:13 - 17:16
    All'improvviso diventate impazienti
  • 17:16 - 17:18
    "Oh no, i soldi li voglio ora".
    Perché?
  • 17:18 - 17:25
    Perché "ora" ha un potere speciale,
    che nessun "domani" può superare.
  • 17:25 - 17:31
    Uno dei problemi del riscaldamento
    globale è che succederà dopo.
  • 17:31 - 17:36
    Infine, rispondiamo alle minacce
    che sono istantanee.
  • 17:36 - 17:41
    Nessuno qui, lo vedo, può distogliere
    lo sguardo dalla fiamma della candela.
  • 17:41 - 17:45
    E il motivo è che il cervello umano
    è molto interessato al cambiamento.
  • 17:45 - 17:49
    È interessato a cambiamenti nello spazio,
    cambiamenti nella luce, nel suono,
  • 17:49 - 17:53
    nella dimensione, nella pressione,
    cambiamenti nella temperatura.
  • 17:53 - 17:57
    Il cervello nota qualunque tipo di
    cambiamento,
  • 17:57 - 18:00
    ma solo se si verifica velocemente.
  • 18:00 - 18:03
    Questa non è una foto, ma un filmato.
  • 18:03 - 18:06
    State guardando un filmato in cui accade
    una cosa molto importante
  • 18:06 - 18:10
    sotto i vostri occhi,
    ma non la notate,
  • 18:10 - 18:15
    perché cambia nel corso di 20 secondi.
  • 18:15 - 18:17
    Avete notato cosa?
  • 18:17 - 18:19
    Ecco, ve lo mostro di nuovo.
  • 18:19 - 18:21
    A una velocità doppia.
  • 18:21 - 18:25
    Qui il cambiamento si verifica
    in 10 secondi.
  • 18:25 - 18:27
    Qualcuno di voi adesso lo nota.
  • 18:27 - 18:32
    Ve lo ripropongo più velocemente.
    5 secondi.
  • 18:32 - 18:36
    È lo stesso cambiamento che vi ho
    mostrato nel primo filmato,
  • 18:36 - 18:41
    ma la maggior parte di voi non lo ha
    notato perché era troppo lento.
  • 18:41 - 18:44
    Il terrorismo provoca mutamenti rapidi.
  • 18:44 - 18:48
    Un giorno l'edificio è lì,
    il giorno dopo non c'è più,
  • 18:48 - 18:50
    e il cervello lo nota,
  • 18:50 - 18:53
    ma il riscaldamento globale comporta
    cambiamenti lenti.
  • 18:53 - 18:58
    Negli ultimi 15 o 20 anni,
    la purezza dell'acqua,
  • 18:58 - 19:01
    dell'aria e del cibo è diminuita
    drasticamente,
  • 19:01 - 19:05
    ma lo ha fatto un giorno
    alla volta.
  • 19:05 - 19:09
    Il nostro cervello non è strutturato
    per notare cambiamenti
  • 19:09 - 19:11
    che avvengono così lentamente.
  • 19:11 - 19:14
    Certo, la tutela ambientale ci importa.
  • 19:14 - 19:16
    Ci arrabbiamo molto quando
    una compagnia petrolifera versa
  • 19:16 - 19:20
    migliaia di barili in mare in un giorno.
  • 19:20 - 19:23
    Non tanto se versa
    un barile di petrolio
  • 19:23 - 19:26
    ogni giorno per mille.
  • 19:26 - 19:28
    Giovanotti, vi avviso!
  • 19:28 - 19:30
    (Risate)
  • 19:30 - 19:33
    La calvizie attacca un capello alla volta.
  • 19:33 - 19:37
    (Risate)
    (Applausi)
  • 19:41 - 19:44
    Se non avessi avuto uno specchio
    o una moglie,
  • 19:44 - 19:46
    non me ne sarei neppure accorto.
  • 19:46 - 19:48
    (Risate)
  • 19:48 - 19:49
    Il punto importante è questo:
  • 19:49 - 19:54
    se mi fossi svegliato un mattino nel 1989
    e, guardandomi allo specchio,
  • 19:54 - 19:57
    mi fossi ritrovato pelato,
    avrei urlato,
  • 19:57 - 20:01
    sarei corso dal medico,
    sarei andato in clinica
  • 20:01 - 20:03
    e avrei detto "Voglio un trapianto ora!"
  • 20:03 - 20:08
    Ma quasi non me ne sono accorto
    perché è successo lentamente.
  • 20:08 - 20:13
    L'ironia sta nel fatto che il cervello
    umano non è progettato
  • 20:13 - 20:19
    per combattere un nemico che si
    muove lentamente.
  • 20:19 - 20:22
    Le minacce intenzionali, immorali,
    imminenti e istantanee
  • 20:22 - 20:25
    attirano la nostra attenzione
    e ci portano a reagire.
  • 20:25 - 20:27
    Senza queste caratteristiche
    non reagiamo.
  • 20:27 - 20:30
    Il riscaldamento globale, una
    delle minacce più gravi
  • 20:30 - 20:35
    per il futuro della nostra specie
    non ha queste caratteristiche.
  • 20:35 - 20:39
    Questo significa che la nostra
    distruzione è inevitabile?
  • 20:39 - 20:41
    Che non possiamo fare nulla?
  • 20:41 - 20:43
    No, assolutamente.
  • 20:43 - 20:47
    Gli esseri umani fanno molte cose
    che la natura non ha previsto per loro.
  • 20:47 - 20:50
    Io sono arrivato qui in aereo.
  • 20:50 - 20:55
    La natura non avrebbe mai immaginato
    che questo mammifero volasse in Grecia.
  • 20:55 - 20:59
    Posso fare calcoli algebrici.
    Posso comporre una sinfonia.
  • 20:59 - 21:02
    Posso vivere in una società
    pacifica e civile.
  • 21:02 - 21:06
    Tutte cose che la natura non aveva
    previsto per me.
  • 21:06 - 21:11
    Possiamo rispondere alle minacce
    che non hanno queste caratteristiche.
  • 21:11 - 21:16
    Ma dobbiamo farlo sforzandoci.
    Non è una reazione, è un'azione.
  • 21:16 - 21:19
    Di più, è un conseguimento umano.
  • 21:19 - 21:23
    Quando Starbucks mi ha gentilmente
    chiesto di scrivere qualcosa
  • 21:23 - 21:26
    da mettere sui loro bicchieri,
    ho riflettuto molto,
  • 21:26 - 21:29
    perché ho capito che probabilmente
    quelle parole
  • 21:29 - 21:31
    sarebbero state le più importanti
    da me scritte.
  • 21:31 - 21:36
    In fondo le avrebbero lette
    milioni di persone
  • 21:36 - 21:38
    che non avendo ancora preso il caffè,
  • 21:38 - 21:41
    sarebbero particolarmente suggestionabili
    e pronte a credere a tutto.
  • 21:41 - 21:42
    (Risate)
  • 21:42 - 21:46
    Quindi ho riflettuto moltissimo
    e ho scritto queste parole.
  • 21:46 - 21:50
    "Il cervello umano è l'unico oggetto
    nell'universo conosciuto
  • 21:50 - 21:55
    a poter immaginare il proprio futuro
    e il proprio destino.
  • 21:55 - 21:59
    Il fatto che possiamo prendere
    decisioni disastrose
  • 21:59 - 22:02
    pur prevedendone le conseguenze
  • 22:02 - 22:06
    è il grande mistero irrisolto
    del comportamento umano.
  • 22:06 - 22:09
    Quando il destino
    è nelle nostre mani,
  • 22:09 - 22:12
    perché stringere il pugno?"
  • 22:12 - 22:13
    Conosciamo la risposta.
  • 22:13 - 22:18
    Stringere il pugno è la reazione
    naturale al pericolo.
  • 22:18 - 22:21
    La nostra salvezza, se verrà, dipenderà
  • 22:21 - 22:25
    dal fatto che siamo animali
    in grado di usare il cervello
  • 22:25 - 22:29
    per fare ciò che nessun animale fa
    di fronte a una minaccia:
  • 22:29 - 22:32
    stendere la mano.
  • 22:32 - 22:33
    Grazie.
  • 22:33 - 22:37
    (Applausi)
Title:
It's the end of the world as we know it (and I feel fine) | Daniel Gilbert | TEDxAcademy
Description:

Questo intervento si è tenuto a un evento TEDx locale, prodotto in maniera indipendente dalle conferenze TED. Nonostante gli studi scientifici confermino che l'innalzamento della temperatura a livello globale e il cambiamento climatico minacci la salute dell'uomo, la biodiversità, la sostenibilità dell'ecosistema, la sicurezza del cibo, l'acqua e la qualità dell'aria, e altri servizi dell'ecosistema da cui dipendiamo, meno della metà degli adulti al mondo vede il riscaldamento globale come una minaccia. Perché non siamo più preoccupati di questo disastro che si profila?
Daniel Gilbert sostiene che il nostro cervello reagisce naturalmente a minacce che sono intenzionali, imminenti, immorali e istantanee, mentre il riscaldamento globale non ha nessuna di queste proprietà. Per valutare le minacce dice che dovremmo aprire la mano, non chiuderla a pugno.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
22:48

Italian subtitles

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