Perché è avvenuta la Brexit -- e cosa fare dopo
-
0:02 - 0:03Sono inglese.
-
0:03 - 0:06(Risate)
-
0:06 - 0:09(Applausi)
-
0:09 - 0:13Mai, prima d'ora, la frase
"Sono inglese" ha suscitato tanta pietà. -
0:13 - 0:15(Risate)
-
0:15 - 0:18Vengo da un'isola
dove a molti di noi piace credere -
0:18 - 0:21che ci sia stata una grande continuità
nel corso degli ultimi mille anni. -
0:21 - 0:24Storicamente, tendiamo
a imporre cambiamenti agli altri, -
0:24 - 0:26salvo chiederne molti meno a noi stessi.
-
0:27 - 0:30Perciò è stato uno shock immenso per me,
-
0:30 - 0:33quando mi sono svegliato
la mattina del 24 Giugno, -
0:33 - 0:36scoprire che il mio paese aveva votato
per uscire dall'Unione Europea, -
0:37 - 0:38il mio Primo Ministro si era dimesso,
-
0:38 - 0:41e la Scozia stava valutando
se fare un referendum -
0:41 - 0:46che potrebbe portare a termine
l'esistenza stessa del Regno Unito. -
0:47 - 0:50Fu un grande shock per me,
-
0:50 - 0:52e per molte altre persone;
-
0:53 - 0:57ma è stato anche una cosa
che, nei vari giorni successivi, -
0:57 - 1:01ha creato un totale
collasso politico nel mio paese. -
1:01 - 1:03Ci sono stati appelli
per un secondo referendum, -
1:03 - 1:06quasi come se, dopo una partita,
-
1:06 - 1:08chiedessimo all'avversario la rivincita.
-
1:09 - 1:11Tutti incolpavano chiunque altro.
-
1:11 - 1:13La gente incolpava il Primo Ministro
-
1:13 - 1:15solo per aver indetto il referendum.
-
1:15 - 1:18E i leader dell'opposizione,
per non aver lottato abbastanza. -
1:18 - 1:20I giovani accusavano i vecchi.
-
1:20 - 1:23I più istruiti, quelli meno istruiti.
-
1:23 - 1:27Questo crollo totale
è stato persino peggiorato -
1:27 - 1:29dal suo aspetto più tragico:
-
1:29 - 1:33espressioni di xenofobia e razzismo,
per le strade della Gran Bretagna, -
1:33 - 1:35ad un livello che mai
avevo visto prima, -
1:35 - 1:36nella mia vita.
-
1:38 - 1:42Le persone si stanno chiedendo se stiamo
diventando una Piccola Inghilterra -
1:42 - 1:44o, nelle parole di un mio collega,
-
1:44 - 1:48un parco a tema nostalgico anni '50
-
1:49 - 1:50che galleggia sull'Oceano Atlantico.
-
1:50 - 1:53(Risate)
-
1:54 - 1:56Ma in realtà la mia domanda è,
-
1:56 - 2:01questo stupore dovrebbe stupirci?
-
2:01 - 2:04È un qualcosa che è esploso
durante la notte? -
2:04 - 2:08O sono stati fattori strutturali più
profondi a condurci dove siamo oggi? -
2:08 - 2:13Voglio fare un passo indietro
e fare due domande molto facili. -
2:13 - 2:16Primo: cosa rappresenta la Brexit,
-
2:16 - 2:17non solo per il mio paese,
-
2:17 - 2:20ma per il mondo intero?
-
2:20 - 2:23E secondo: cosa possiamo
fare, a riguardo? -
2:23 - 2:26Come dovremmo reagire?
-
2:26 - 2:28Ma prima, cosa rappresenta la Brexit?
-
2:29 - 2:31Con il senno di poi,
è una cosa meravigliosa. -
2:32 - 2:36La Brexit ci insegna molte cose
sulla nostra società, -
2:36 - 2:38e sulle società nel mondo.
-
2:39 - 2:43Evidenzia la nostra
imbarazzante ignoranza -
2:43 - 2:45sulle fratture interne
alle nostre società. -
2:45 - 2:51Il voto è diviso lungo linee di età,
educazione, ceto e geografia. -
2:51 - 2:54Non molti giovani hanno votato,
-
2:54 - 2:56ma quelli che l'hanno fatto
volevano rimanere. -
2:56 - 3:00I più anziani, invece, volevano davvero
uscire dall'Unione Europea. -
3:00 - 3:04Geograficamente, Londra e la Scozia
erano i più convinti sostenitori -
3:04 - 3:06della permanenza nell'Unione Europea,
-
3:06 - 3:10mentre nelle altre parti del paese
c'è stata un'ambivalenza molto forte. -
3:11 - 3:15Queste divisioni devono essere
riconosciute e prese molto sul serio. -
3:15 - 3:18Ma andando più in profondità,
il voto ci ha insegnato qualcosa -
3:18 - 3:21sulla natura della politica oggi.
-
3:21 - 3:25La politica contemporanea non riguarda più
semplicemente la destra e la sinistra. -
3:25 - 3:28Non è più soltanto tassazione e spesa.
-
3:28 - 3:30Ha a che fare con la globalizzazione.
-
3:30 - 3:32La vera frattura della politica moderna
-
3:32 - 3:35è tra chi sostiene la globalizzazione
-
3:35 - 3:37e chi la teme.
-
3:38 - 3:41(Applausi)
-
3:44 - 3:46Se indaghiamo sulle motivazioni
di chi ha voluto uscire -
3:46 - 3:49- il fronte del "Leave"
contro quello del "Remain" - -
3:49 - 3:51vediamo due fattori,
nei sondaggi elettorali, -
3:51 - 3:53davvero degni di nota.
-
3:53 - 3:56Il primo era l'immigrazione,
il secondo è la sovranità, -
3:56 - 4:01e rappresentano il desiderio delle persone
di riprendere il controllo delle loro vite -
4:01 - 4:05e la sensazione di non essere
rappresentati dai politici. -
4:07 - 4:12Ma queste idee tradiscono
paura e alienazione. -
4:12 - 4:17Rappresentano un regresso
al nazionalismo e ai confini -
4:17 - 4:19in modi che molti di noi
non approverebbero. -
4:20 - 4:23Vorrei suggerirvi che il quadro
è molto più complicato di così, -
4:23 - 4:25che gli internazionalisti
liberali come me, -
4:25 - 4:28e mi includo fermamente
in questa definizione, -
4:28 - 4:30devono ripensare il ruolo che hanno avuto
-
4:30 - 4:34per capire come siamo finiti
in questa situazione. -
4:35 - 4:38Quando guardiamo gli schemi
di votazione nel Regno Unito, -
4:38 - 4:41le divisioni emergono chiaramente.
-
4:41 - 4:44Le aree blu mostrano il Remain (Restare)
-
4:44 - 4:46e le aree rosse il Leave (uscire).
-
4:46 - 4:47Quando ho visto questa mappa,
-
4:47 - 4:51fui colpito dalla quantità
irrisoria di tempo -
4:51 - 4:54che ho passato in molte delle aree rosse.
-
4:54 - 4:59Mi sono accorto che
nelle 50 aree del Regno Unito -
4:59 - 5:01con la più alta percentuale di Leave,
-
5:01 - 5:07ho trascorso in totale
quattro giorni di vita. -
5:07 - 5:12Di alcuni di quei posti ignoravo persino
i nomi dei distretti elettorali. -
5:13 - 5:15È stato un vero shock per me,
-
5:15 - 5:17e dimostrava come persone come me,
-
5:17 - 5:21che si ritengono inclusive,
aperte e tolleranti, -
5:21 - 5:23forse conoscono i loro stessi paesi,
e le loro società, -
5:23 - 5:26molto peggio di quanto amino credere.
-
5:26 - 5:29(Applausi)
-
5:36 - 5:40E questo costituisce una sfida:
dobbiamo elaborare un nuovo modo -
5:40 - 5:43di narrare la globalizzazione
a queste persone, -
5:43 - 5:47e capire che quelle persone che
non sono andate tutte all'Università, -
5:48 - 5:50non sono cresciute tutte con Internet,
-
5:50 - 5:52non hanno opportunità di viaggiare,
-
5:52 - 5:56forse sono diffidenti verso una storia
che invece ha convinto noi, -
5:56 - 5:58chiusi nelle nostre
campane di vetro liberali. -
5:59 - 6:01(Applausi)
-
6:04 - 6:07Il che implica comunicare di più,
e comprenderli meglio. -
6:08 - 6:14Alcuni, nel fronte Leave, hanno seminato
la politica della paura e dell'odio, -
6:14 - 6:16alimentando bugie e diffidenza
-
6:16 - 6:19attorno, per esempio, all'idea
che il voto sull'Europa -
6:19 - 6:23potesse ridurre il numero di rifugiati
e richiedenti asilo in Europa, -
6:23 - 6:26quando il voto per uscire
non aveva nulla a che fare -
6:26 - 6:28con l'immigrazione degli extracomunitari.
-
6:29 - 6:33Ma una grande maggioranza
del fronte Leave -
6:33 - 6:36era motivata dalla sfiducia
verso la classe politica. -
6:36 - 6:39Questo è stato per molti
un voto di protesta, -
6:39 - 6:41contro la sensazione
che nessuno li rappresentasse, -
6:41 - 6:44che nessun partito politico
parlasse per loro. -
6:44 - 6:48E così hanno respinto
la classe politica. -
6:49 - 6:54Succede in Europa e in gran parte
del mondo liberal-democratico. -
6:55 - 6:59Lo vediamo nell'aumento di popolarità
di Donald Trump negli Stati Uniti; -
6:59 - 7:03nel crescente nazionalismo
di Viktor Orbán in Ungheria; -
7:04 - 7:08nella rimonta elettorale
di Marine Le Pen, in Francia. -
7:08 - 7:12Il fantasma della Brexit aleggia
su tutte le nostre società. -
7:13 - 7:16Perciò la domanda che a mio avviso
dovremmo farci è la seconda: -
7:16 - 7:19in che modo dovremmo
rispondere, collettivamente? -
7:19 - 7:25Chi tra noi ha a cuore la creazione
di società liberali, aperte e tolleranti, -
7:25 - 7:28deve elaborare urgentemente
-
7:28 - 7:32una nuova visione della globalizzazione,
più tollerante e inclusiva, -
7:32 - 7:35che convinca le persone ad unirsi a noi,
piuttosto che lasciarsele alle spalle. -
7:37 - 7:39Questo tipo di globalizzazione
-
7:39 - 7:43deve partire dal riconoscimento
dei benefici della globalizzazione. -
7:43 - 7:46È opinione diffusa tra gli economisti
-
7:46 - 7:47che il libero commercio,
-
7:47 - 7:51il libero movimento del capitale
e delle persone attraverso i confini -
7:51 - 7:53porti un beneficio netto complessivo.
-
7:53 - 7:56Ed è opinione diffusa tra gli esperti
in relazioni internazionali -
7:56 - 7:59che la globalizzazione
porta interdipendenza, -
7:59 - 8:02che a sua volta porta cooperazione e pace.
-
8:02 - 8:06Ma la globalizzazione
ha anche effetti redistributivi. -
8:06 - 8:09Crea vincitori e vinti.
-
8:09 - 8:13Per fare l'esempio della migrazione,
sappiamo che l'immigrazione -
8:13 - 8:15avvantaggia l'economia nel suo complesso,
-
8:15 - 8:17in quasi tutte le circostanze.
-
8:18 - 8:24Ma dobbiamo stare molto attenti
anche alle conseguenze redistributive, -
8:24 - 8:28al fatto che l'immigrazione
[di persone] poco qualificate -
8:28 - 8:32può portare ad un'importante riduzione
dei salari dei ceti sociali inferiori -
8:32 - 8:34e svalutare il patrimonio immobiliare.
-
8:34 - 8:37Ciò non toglie che sia una forza positiva,
-
8:37 - 8:40ma implica che più persone
devono condividere quei benefici, -
8:40 - 8:41e riconoscerli.
-
8:43 - 8:48Nel 2002, l'ex Segretario Generale
delle Nazioni Unite, Kofi Annan, -
8:48 - 8:51ha tenuto all'Università di Yale,
-
8:51 - 8:55un discorso sulla
globalizzazione inclusiva. -
8:55 - 8:58Fu in quel discorso
che coniò quel termine. -
8:58 - 9:01E disse, lo ripeto con parole mie:
-
9:01 - 9:06"La casa di vetro della globalizzazione
deve essere aperta a tutti -
9:06 - 9:09se si vuole che rimanga
un posto sicuro. -
9:09 - 9:13Il fanatismo e l'ignoranza
-
9:13 - 9:19sono il costo di una
globalizzazione elitaria e ingiusta." -
9:19 - 9:24Quell'idea di globalizzazione inclusiva
tornò a fare capolino nel 2008 -
9:24 - 9:27in una conferenza
sulla governance progressista -
9:27 - 9:30a cui erano presenti
molti leader dei paesi europei. -
9:31 - 9:35Ma tra l'austerità
e la crisi finanziaria del 2008, -
9:35 - 9:38il concetto è scomparso
senza lasciare tracce. -
9:38 - 9:43La globalizzazione è stata utilizzata
a sostegno di un agenda neoliberale. -
9:43 - 9:46È percepita come parte
di un programma d'élite -
9:46 - 9:48piuttosto che una forza
a beneficio di tutti. -
9:48 - 9:50E ha bisogno di essere rivendicata
-
9:50 - 9:53su una base molto più inclusiva
di quanto lo sia oggi. -
9:54 - 9:57La domanda è, come possiamo
raggiungere questo traguardo? -
9:57 - 10:02Come possiamo contrastare il senso
di paura e alienazione, da un lato, -
10:02 - 10:06e dall'altro rifutarci di cedere
-
10:06 - 10:09alla xenofobia e al nazionalismo?
-
10:09 - 10:12Tutti noi dovremmo chiedercelo.
-
10:12 - 10:13E penso, da scienziato sociale,
-
10:13 - 10:16che le scienze sociali offrano
alcuni punti di partenza. -
10:17 - 10:22La nostra trasformazione deve comprendere
idee nuove e cambiamenti materiali, -
10:22 - 10:26e voglio darvi quattro idee
come punto di partenza. -
10:26 - 10:30La prima riguarda l'educazione civica.
-
10:30 - 10:32Quello che emerge dalla Brexit
-
10:32 - 10:36è il divario tra percezione pubblica
e realtà empirica. -
10:36 - 10:40Alcuni considerano la nostra
una società post-fattuale, -
10:40 - 10:43dove prove e verità
non hanno più importanza, -
10:43 - 10:47e le bugie hanno lo stesso valore
delle prove più solide. -
10:47 - 10:48Perciò come possiamo -
-
10:48 - 10:51(Applausi)
-
10:51 - 10:56Come ridaremo lustro a fatti e verità
nelle nostre democrazie liberali? -
10:56 - 10:58Bisogna iniziare con l'educazione,
-
10:58 - 11:01ma prima ancora col riconoscere
che ci sono enormi divari. -
11:02 - 11:07Nel 2014, l'organizzazione
sondaggista Ipsos MORI -
11:07 - 11:10ha pubblicato un sondaggio
sulle reazioni all'immigrazione, -
11:10 - 11:14e ha mostrato che all'aumento
del numero di immigrati -
11:14 - 11:17anche la preoccupazione pubblica
verso l'immigrazione cresceva, -
11:17 - 11:20anche se questo ovviamente
non dimostra un nesso causale, -
11:20 - 11:23perché è possibile che l'ansia
non sia nata dai numeri -
11:23 - 11:26ma dal racconto politico
e mediatico attorno al fenomeno. -
11:26 - 11:30Ma lo stesso sondaggio ha anche rivelato
-
11:30 - 11:32una grande disinformazione pubblica
-
11:32 - 11:35e fraintendimenti
sulla natura dell'immigrazione. -
11:36 - 11:39Nei sondaggi fatti
nel Regno Unito, ad esempio, -
11:39 - 11:41le persone credevano
che i richiedenti asilo [politico] -
11:42 - 11:45fossero una percentuale d'immigrazione
maggiore di quella effettiva; -
11:45 - 11:48ma credevano anche che
il livello di emigrazione educativa -
11:48 - 11:53fosse una proporzione del totale
minore di quanto sia in realtà. -
11:53 - 11:56Quindi dobbiamo affrontare
la disinformazione, -
11:56 - 12:00il divario tra la percezione e la realtà
su aspetti chiave della globalizzazione. -
12:00 - 12:03E non possiamo affidarci
solo alle nostre scuole, -
12:03 - 12:05per quanto sia importante
iniziare in tenera età. -
12:05 - 12:09Deve essere una
partecipazione civica permanente -
12:09 - 12:13e un impegno pubblico che tutti,
come società, dobbiamo incoraggiare. -
12:14 - 12:17La seconda cosa
che ritengo opportuna -
12:17 - 12:21è l'idea d'incoraggiare
più interazione tra le varie comunità. -
12:21 - 12:24(Applausi)
-
12:26 - 12:29Un dato a mio avviso eclatante,
-
12:29 - 12:32se si osservano le opinioni
sull'immigrazione nel Regno Unito, -
12:32 - 12:33è che, ironicamente,
-
12:33 - 12:36le regioni del mio paese
più tolleranti verso gli immigrati -
12:36 - 12:39hanno il più alto numero d'immigrati.
-
12:39 - 12:43Londra e il Sud Est, per esempio,
hanno il più alto numero d'immigrati, -
12:44 - 12:47e sono anche di gran lunga
le zone più tolleranti. -
12:47 - 12:50In realtà sono le aree del paese
coi minori livelli d'immigrazione -
12:50 - 12:55a mostrare ostilità e rifiuto
verso gli immigrati. -
12:55 - 12:58Dobbiamo incoraggiare
i programmi di scambio, quindi. -
12:58 - 13:01Garantire alle generazioni più anziane,
che forse non possono viaggiare, -
13:01 - 13:03l'accesso ad Internet.
-
13:03 - 13:06Incoraggiare, anche a livello
locale e nazionale, -
13:06 - 13:08più movimento, più partecipazione,
-
13:08 - 13:11più interazione con le persone
che non conosciamo -
13:11 - 13:14e di cui non approviamo
necessariamente le opinioni. -
13:15 - 13:17La terza cosa
che ritengo cruciale, però, -
13:17 - 13:19e questo è veramente fondamentale,
-
13:19 - 13:21è garantire che tutti godano
-
13:21 - 13:24dei frutti della globalizzazione.
-
13:25 - 13:29Questo grafico del Financial TImes
dopo la Brexit è veramente impressionante. -
13:29 - 13:33Mostra tragicamente come proprio
i fautori della Brexit -
13:33 - 13:36abbiano ricevuto i maggiori
benefici materiali -
13:36 - 13:38dal commercio con l'Unione Europea.
-
13:39 - 13:42Il problema è che i residenti
di quelle aree -
13:42 - 13:44non si percepivano come beneficiari.
-
13:44 - 13:47In realtà non hanno
percepito i benefici -
13:47 - 13:53del libero scambio e movimento nel mondo.
-
13:54 - 13:58Lavoro prevalentemente
sulle problematiche dei rifugiati, -
13:58 - 14:00e una delle idee sulla quale
mi batto da molto tempo, -
14:00 - 14:03soprattutto verso i paesi
in via di sviluppo nel mondo, -
14:03 - 14:07è che per incoraggiare
l'integrazione dei rifugiati -
14:07 - 14:09non possiamo solo
distribuire loro benefici, -
14:09 - 14:14ma anche affrontare i problemi
delle comunità locali che li ospitano. -
14:15 - 14:17Nell'osservare ciò, tuttavia,
-
14:17 - 14:20una delle ricette politiche
è che dobbiamo fornire -
14:20 - 14:23strutture enormemente migliori
per l'istruzione, strutture sanitarie, -
14:24 - 14:25e accesso ai servizi sociali
-
14:25 - 14:28nelle regioni con un alto
tasso d'immigrazione, -
14:28 - 14:30per affrontare le preoccupazioni
delle popolazioni locali. -
14:30 - 14:33Però, mentre incoraggiamo questo
nei paesi in via di sviluppo, -
14:33 - 14:35non guardiamo a casa nostra
-
14:35 - 14:38per fare altrettanto.
-
14:39 - 14:42Per di più, se prendessimo seriamente
-
14:42 - 14:45il bisogno di garantire alle persone
partecipazione ai benefici economici, -
14:45 - 14:49le nostre aziende e multinazionali
dovrebbero ripensare la globalizzazione -
14:49 - 14:52e riconoscere che anche loro
devono distribuirne i benefici. -
14:53 - 14:56La quarta e ultima idea
che voglio proporre -
14:57 - 14:59è la necessità di politiche
più responsabili. -
15:00 - 15:03Ci sono pochissimi esperimenti
nelle scienze sociali -
15:03 - 15:06che confrontino i diversi approcci
alla globalizzazione. -
15:06 - 15:09Ma dagli studi che ci sono,
-
15:09 - 15:13emerge una grande variazione
tra i vari paesi -
15:13 - 15:16e, in ciascun paese,
nei vari periodi di tempo, -
15:16 - 15:17per opinioni e tolleranza
-
15:17 - 15:21su questioni come l'immigrazione
e mobilità, da una parte, -
15:21 - 15:23e il libero scambio dall'altra.
-
15:23 - 15:28Un'ipotesi che secondo me emerge
da un rapido sguardo ai dati -
15:28 - 15:34è che le società polarizzate
tollerano molto meno la globalizzazione. -
15:34 - 15:37Sono le società
come la Svezia del passato, -
15:37 - 15:39come il Canada di oggi,
-
15:39 - 15:40dove c'è una politica centrista,
-
15:40 - 15:42e destra e sinistra lavorano insieme,
-
15:43 - 15:47che incoraggiano gli atteggiamenti
più favorevoli verso la globalizzazione. -
15:47 - 15:50E invece nel mondo vediamo diffondersi
una tragica polarizzazione, -
15:50 - 15:53l'incapacità di avere un dialogo
tra gli estremi in politica, -
15:53 - 15:56e la perdita di una
base comune liberale -
15:56 - 16:00che possa incoraggiare la comunicazione
e una comprensione condivisa. -
16:00 - 16:02Magari non lo raggiungeremo oggi,
-
16:02 - 16:06ma almeno dovremmo invitare
i nostri politici e media -
16:06 - 16:09ad abbandonare il linguaggio della paura
ed essere più tolleranti tra loro. -
16:09 - 16:12(Applausi)
-
16:18 - 16:21Queste idee sono molto
provvisorie, indefinite, -
16:21 - 16:25anche perché bisogna includerle
in un progetto più completo e condiviso. -
16:26 - 16:28Sono ancora inglese.
-
16:29 - 16:31Sono ancora europeo.
-
16:32 - 16:35Sono ancora un cittadino del mondo.
-
16:35 - 16:37Per quelli di noi che credono
-
16:37 - 16:41che le nostre identità
non siano mutualmente esclusive, -
16:41 - 16:44dobbiamo lavorare tutti insieme
-
16:44 - 16:48a mettere la globalizzazione
a beneficio di tutti, -
16:48 - 16:50invece di alimentare disuguaglianze.
-
16:50 - 16:56Solo allora potremo davvero riconciliare
democrazia e globalizzazione. -
16:56 - 16:57Grazie.
-
16:57 - 17:09(Applausi)
- Title:
- Perché è avvenuta la Brexit -- e cosa fare dopo
- Speaker:
- Alexander Betts
- Description:
-
Spesso la nostra ignoranza sulle divisioni interne alle nostre società è imbarazzante. La Brexit, sostiene lo studioso Alexander Betts, nasce da una profonda e sottovalutata divisione tra chi ha paura della globalizzazione e chi la appoggia. Come dovremmo affrontare ora questa paura, unita alla crescente sfiducia verso la classe politica, senza cedere a xenofobia e nazionalismo? Ascoltiamolo mentre propone quattro fasi post-Brexit verso un mondo più inclusivo.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 17:22
Michele Gianella approved Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for Why Brexit happened -- and what to do next |