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Parleremo mai la lingua dei delfini?

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    Bene, ora andiamo alle Bahamas
    a incontrare
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    uno splendido gruppo di delfini
    con cui lavoro,
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    da 28 anni, nel loro habitat naturale.
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    I delfini mi interessano
    per via dei loro grandi cervelli
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    e di tutto quello che, in natura,
    sono in grado di fare
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    grazie a questa capacità mentale.
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    Sappiamo che usano
    parte di questa capacità
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    per condurre vite complesse,
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    ma cosa sappiamo davvero
    sull'intelligenza dei delfini?
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    Alcune cose le sappiamo.
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    Sappiamo che nei delfini
    il rapporto cervello-corpo,
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    misura fisica dell’intelligenza,
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    è secondo solo a quello dell'uomo.
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    A livello cognitivo, capiscono
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    linguaggi creati artificialmente.
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    E superano test di auto-riconoscimento
    allo specchio.
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    In alcune parti del mondo si servono
    di strumenti
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    come le spugne per catturare i pesci.
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    Rimane tuttavia un grande dubbio:
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    possiedono un linguaggio?
    E se così fosse,
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    che cosa dicono?
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    Decine di anni fa, non qualche anno fa,
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    mi misi in cerca di un luogo
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    dove poter osservare i delfini sott'acqua
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    per cercare di decifrare
    il loro sistema di comunicazione.
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    Ora, in molte parti del mondo,
    l'acqua è piuttosto torbida,
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    quindi è molto difficile osservare
    gli animali sott'acqua,
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    ma trovai una comunità di delfini
    che vive
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    in queste splendide e sabbiose
    acque chiare e poco profonde
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    delle Isole Bahamas, a est della Florida.
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    Passano la giornata a riposare
    e a socializzare
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    nella sicurezza delle acque
    poco profonde, ma la notte,
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    escono da quei confini
    e vanno a caccia in profondità.
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    Ed è un gran bel posto,
    anche per un ricercatore.
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    Ogni estate, per circa 5 mesi,
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    usciamo in mare per intere settimane con un catamarano di 20 metri,
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    e qui viviamo, dormiamo e lavoriamo.
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    Il mio strumento principale
    è una videocamera subacquea
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    con un idrofono, un microfono subacqueo,
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    per correlare suono e comportamento.
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    La maggior parte del nostro lavoro
    non è invasivo.
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    In acqua seguiamo le regole
    di comportamento dei delfini
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    dal momento che li osserviamo,
    fisicamente, in mare.
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    È molto bello lavorare
    con le stenelle maculate atlantiche
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    per due motivi.
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    Nascono prive di macchie,
    che compaiono nel corso degli anni,
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    e passano attraverso fasi di sviluppo
    molto diversificate
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    e pertanto è divertente monitorare
    il loro comportamento.
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    Quando raggiungono i 15 anni, il corpo
    è coperto di macchie bianche e nere.
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    La madre che vedete qui è Mugsy.
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    In questo scatto ha 35 anni,
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    ma i delfini possono raggiungere
    anche i 50 anni.
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    E come per tutti i delfini
    della nostra comunità,
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    abbiamo fotografato Mugsy
    e monitorato le piccole macchie
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    e le tacche sulla sua pinna dorsale,
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    così come la colorazione unica
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    che ha maturato nel tempo.
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    I giovani delfini imparano molto
    man mano che crescono,
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    e trascorrono l'adolescenza
    esercitandosi nelle relazioni sociali.
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    A 9 anni, le femmine
    raggiungono la maturità sessuale,
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    quindi possono rimanere gravide,
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    mentre i maschi maturano più tardi,
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    intorno ai 15 anni.
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    I delfini sono molto promiscui,
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    quindi, per determinare chi sono i padri,
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    dobbiamo fare dei test di paternità
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    raccogliendo campioni di feci
    ed estraendone il DNA.
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    Questo significa che, dopo 28 anni,
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    abbiamo monitorato tre generazioni,
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    tra cui nonne e nonni.
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    I delfini possiedono un'elevatissime
    sensibilità acustica.
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    Emettono e percepiscono suoni
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    con frequenze 10 volte più elevate
    delle nostre.
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    Ma usano anche altri segnali
    per comunicare.
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    Sono dotati una buona vista e usano
    le posture del corpo per comunicare.
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    Hanno il gusto ma non l’olfatto.
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    E hanno sensibilità tattile.
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    E il suono può essere avvertito in acqua,
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    poiché l'impedenza acustica del tessuto
    e quella dell'acqua è quasi la stessa.
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    I delfini possono stuzzicarsi
    e farsi il solletico a distanza.
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    Noi sappiamo alcune cose
    su come i suoni vengano usati
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    con certi comportamenti.
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    Per esempio, il "fischio firma" è un sibilo
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    che distingue un delfino dai propri simili,
    esattamente come un nome.
    (Fischi di delfini)
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    E questo è il suono più studiato,
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    perché è molto facile da misurare.
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    Lo si può sentire, per esempio,
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    quando mamme e piccoli si riuniscono.
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    Un altro suono molto studiato
    sono i “click” di ecolocalizzazione.
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    Si tratta del sonar dei delfini.
    (Suoni di ecolocalizzazione dei delfini)
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    I delfini usano questi click
    per cacciare e per nutrirsi.
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    Ma possono trasformare le sequenze
    di click in ronzii
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    e usarli per socializzare.
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    Ad esempio, i maschi stimoleranno
    una femmina
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    durante il corteggiamento.
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    Hanno ronzato anche per me in acqua.
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    (Risate)
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    Non ditelo a nessuno. È un segreto.
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    E il suono si può veramente percepire.
    Qui volevo arrivare.
  • 4:08 - 4:12
    (Risate)
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    I delfini sono anche animali politici,
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    quindi devono risolvere i conflitti.
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    (Versi di delfini)
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    Usano queste raffiche di suoni a impulsi
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    e si mettono testa a testa
    quando combattono.
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    Si sa poco di questi suoni
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    perché sono difficili da misurare.
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    Ecco un video di un tipico combattimento tra delfini.
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    (Suoni di delfini)
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    Vedrete due gruppi,
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    la posizione testa a testa,
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    qualche bocca aperta,
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    molti stridii.
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    C'è una bolla.
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    Alla fine uno di questi gruppi si ritirerà
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    e tutto si risolverà al meglio,
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    La situazione non degenererà
    in violenza.
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    Alle Bahamas, abbiamo
    anche dei tursiopi residenti
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    che interagiscono socialmente
    con le stenelle maculate.
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    Per esempio, si prendono cura
    dei piccoli dell'altra specie.
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    I maschi mostrano
    una posizione dominante,
  • 5:04 - 5:06
    che usano per inseguire
    le femmine degli altri.
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    E le due specie formano
    alleanze temporanee
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    per allontanare gli squali.
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    Uno dei meccanismi utilizzati
    per comunicare,
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    è il loro coordinamento, la sincronia.
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    Sincronizzano i loro suoni
    e le posture del corpo
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    per apparire più grandi
    e produrre suoni più forti.
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    (Suoni di delfini)
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    Questi sono delfini tursiopi,
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    e vedrete come iniziano a sincronizzare
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    il loro comportamento e i loro suoni.
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    (Suoni di delfini)
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    Vedete, si sincronizzano
    con il proprio partner
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    così come l’altra coppia.
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    Vorrei essere io così coordinata!
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    È importante ricordare che noi sentiamo
    solo le parti
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    umanamente udibili
    dei suoni prodotti dai delfini.
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    I delfini emettono anche ultrasuoni,
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    e noi usiamo un’apparecchiatura
    subacquea apposita
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    per raccogliere questi suoni.
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    I ricercatori hanno misurato
    la complessità dei fischi
  • 5:58 - 6:00
    utilizzando la teoria dell'informazione,
  • 6:00 - 6:04
    e la frequenza dei fischi è più alta
    rispetto a quella dei linguaggi umani.
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    Ma le raffiche di suoni a impulsi
    restano ancora un mistero.
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    Qui ci sono tre spettrogrammi.
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    Due sono parole umane
    e uno vocalizzazioni di un delfino.
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    Provate a indovinare qual è il delfino.
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    Risulta che le raffiche di suoni a impulsi
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    rassomigliano a dei fonemi umani.
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    Un modo per decifrare il codice
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    è interpretare questi segnali
    e capire cosa significano,
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    ma è un compito difficile e ancora non abbiamo una stele di Rosetta.
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    Un secondo modo di decifrare il codice
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    sta nello sviluppare una tecnologia,
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    un'interfaccia di comunicazione
    a doppio senso,
  • 6:38 - 6:41
    ed è quello che abbiamo cercato di fare
    alle Bahamas
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    e in tempo reale.
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    Gli scienziati hanno usato
    interfacce a tastiera
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    per stabilire un contatto con altre specie
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    tra cui scimpanzé e delfini.
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    Questa tastiera subacquea
    utilizzata a Orlando, in Florida,
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    all'Epcot Center,
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    era l’interfaccia interattiva più sofisticata
    mai progettata
  • 6:58 - 7:00
    che consentiva a uomini e delfini
    di lavorare insieme sott'acqua
  • 7:00 - 7:02
    e di scambiare informazioni.
  • 7:02 - 7:05
    Noi abbiamo voluto sviluppare
    un'interfaccia simile
  • 7:05 - 7:07
    alle Bahamas,
    ma in un contesto più naturale.
  • 7:07 - 7:09
    Uno dei motivi per cui abbiamo pensato
    che fosse possibile
  • 7:09 - 7:11
    è perché i delfini cominciavano
    a mostrare
  • 7:11 - 7:13
    una forte curiosità nei nostri confronti.
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    Hanno iniziato spontaneamente
    a imitare la nostra voce,
  • 7:16 - 7:18
    le nostre posture, e ci invitavano
    a partecipare
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    ai loro giochi.
  • 7:21 - 7:24
    I delfini sono mammiferi sociali
    sono giocherelloni,
  • 7:24 - 7:27
    e uno dei loro giochi favoriti
    è quello di trascinare le alghe,
  • 7:27 - 7:30
    in questo caso un sargasso.
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    Sono degli esperti. Gli piace trascinarlo
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    e passarlo da un'estremità
    del corpo all'altra.
  • 7:36 - 7:39
    Caroh è la femmina adulta
    di questo filmato.
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    Qui ha 25 anni, e questo è Cobalt,
    il suo piccolo,
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    che cerca di imparare questo gioco.
  • 7:46 - 7:47
    (Suoni di delfini)
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    Lei lo prende un po' in giro e lo provoca.
  • 7:52 - 7:56
    Lo vuole proprio, quel sargasso!
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    Quando i delfini ci invitano a giocare,
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    spesso si lasciano sprofondare,
    in verticale,
  • 8:02 - 8:05
    con un pezzettino di sargasso
    sulle pinne.
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    Con una leggera spinta
    lo fanno andare fondo
  • 8:07 - 8:09
    e ce lo lasciano prendere,
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    e poi insieme giochiamo con le alghe.
  • 8:11 - 8:13
    E se non ci immergiamo a prenderlo,
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    ce lo portano loro in superficie
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    e con la coda ce lo sventolano davanti,
  • 8:18 - 8:20
    rilasciandolo in seguito,
    come fanno con i loro piccoli.
  • 8:20 - 8:22
    A quel punto noi lo raccogliamo
    e giochiamo.
  • 8:22 - 8:25
    Quindi abbiamo pensato:
    "Non sarebbe interessante
  • 8:25 - 8:28
    creare una tecnologia
    che consenta ai delfini
  • 8:28 - 8:31
    di chiedere, in tempo reale,
    i loro giochi preferiti?"
  • 8:31 - 8:33
    Il progetto consisteva in una tastiera
  • 8:33 - 8:35
    attaccata a un computer,
    che pendesse fuori dalla barca,
  • 8:35 - 8:38
    in modo che subacquei e delfini
    ne attivassero i tasti
  • 8:38 - 8:41
    e si scambiassero allegramente
    le informazioni
  • 8:41 - 8:43
    e le richieste di giocattoli.
  • 8:43 - 8:45
    Ma abbiamo scoperto subito che i delfini
  • 8:45 - 8:48
    non avrebbero passato il proprio tempo vicino a una barca con una tastiera.
  • 8:48 - 8:50
    Hanno di meglio da fare in natura.
  • 8:50 - 8:52
    Forse lo fanno in cattività,
    ma in natura…
  • 8:52 - 8:55
    Allora abbiamo realizzato
    una tastiera portatile da usare in acqua,
  • 8:55 - 8:58
    e abbiamo etichettato quattro oggetti
    con cui loro amano giocare:
  • 8:58 - 9:01
    Sciarpa, Fune, Sargasso
    e Onde di prua da cavalcare
  • 9:01 - 9:03
    un'attività molto divertente
    per un delfino. (Fischio)
  • 9:03 - 9:05
    Questo è il fischio per la Sciarpa,
  • 9:05 - 9:08
    che è anche associato
    a un simbolo visivo.
  • 9:08 - 9:10
    Questi fischi sono creati artificialmente.
  • 9:10 - 9:12
    Non fanno parte del comune repertorio
    dei delfini,
  • 9:12 - 9:15
    ma per loro sono molto facili da imitare.
  • 9:15 - 9:19
    Io ho trascorso 4 anni con i miei colleghi,
    Adam Pack e Fabienne Delfour,
  • 9:19 - 9:21
    a lavorare sul campo
    con questa tastiera,
  • 9:21 - 9:24
    usandola tra di noi
    per chiederci i giocattoli
  • 9:24 - 9:26
    mentre i delfini ci guardavano.
  • 9:26 - 9:27
    I delfini potevano partecipare,
  • 9:27 - 9:29
    indicando l'oggetto visivo
  • 9:29 - 9:31
    o imitandone il fischio.
  • 9:31 - 9:35
    Questo è il video di una sessione.
  • 9:35 - 9:37
    Qui il subacqueo ha il giocattolo,
    la Fune,
  • 9:37 - 9:39
    io sono alla tastiera a sinistra,
  • 9:39 - 9:42
    e ho appena premuto il tasto 'Fune',
  • 9:42 - 9:45
    segno che l'umano chiede
    quel giocattolo.
  • 9:45 - 9:48
    Io ho la fune, mi immergo
  • 9:48 - 9:51
    e cerco di attirare l'attenzione dei delfini,
  • 9:51 - 9:52
    perché sono un po' come i bambini.
  • 9:52 - 9:55
    Bisogna mantenere la loro attenzione.
  • 9:55 - 9:59
    Ora farò cadere la corda
    per vedere se arrivano.
  • 9:59 - 10:02
    Eccoli che arrivano.
  • 10:02 - 10:03
    E poi la raccoglieranno
  • 10:03 - 10:05
    e la trascineranno come un giocattolo.
  • 10:05 - 10:06
    Io sono alla tastiera sulla sinistra,
  • 10:06 - 10:09
    ed è davvero la prima volta
    che abbiamo provato.
  • 10:09 - 10:12
    Cercherò di chiedere la Fune ai delfini
  • 10:12 - 10:14
    usando il suono per la Fune.
  • 10:14 - 10:18
    Vediamo se capiscono
    che cosa significa.
  • 10:20 - 10:21
    (Fischi)
  • 10:21 - 10:24
    Questo è il fischio per la Fune.
  • 10:24 - 10:25
    Arrivano i delfini,
  • 10:25 - 10:29
    e sì, mi portano la Fune... Wow!
  • 10:29 - 10:32
    (Applausi)
  • 10:32 - 10:33
    Questo è un esempio.
  • 10:33 - 10:36
    Non siamo sicuri se capiscano
    veramente la funzione dei fischi.
  • 10:36 - 10:39
    Ecco un secondo giocattolo in acqua,
  • 10:39 - 10:40
    la Sciarpa, e qui cerco di attirare
    la femmina
  • 10:40 - 10:43
    verso la tastiera per mostrarle
  • 10:43 - 10:46
    il segnale acustico e quello visivo.
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    Abbiamo chiamato questa femmina
    “La ladra della sciarpa”,
  • 10:49 - 10:52
    perché nel corso degli anni è scappata
  • 10:52 - 10:55
    con una dozzina di sciarpe.
  • 10:55 - 10:59
    Infatti pensiamo che abbia una boutique
    da qualche parte nelle Bahamas.
  • 10:59 - 11:03
    Mi sto avvicinando.
    Lei ha la sciarpa sulla destra.
  • 11:03 - 11:04
    Cerchiamo di non toccare troppo
    gli animali,
  • 11:04 - 11:06
    non vogliamo abituarli in eccesso.
  • 11:06 - 11:09
    Provo a riportarla alla tastiera.
  • 11:09 - 11:12
    E il subacqueo attiverà il suono Sciarpa
  • 11:12 - 11:14
    per richiedere la sciarpa.
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    Quindi io cerco di dargliela.
  • 11:17 - 11:20
    Ops! Quasi la perde.
  • 11:20 - 11:23
    Ma questo è il momento
    in cui tutto diventa possibile.
  • 11:23 - 11:25
    Il delfino è alla tastiera.
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    Abbiamo la massima attenzione.
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    A volte andavamo avanti per ore.
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    Io ho voluto condividere questo video
  • 11:30 - 11:32
    non per mostrarvi delle grandi scoperte,
  • 11:32 - 11:33
    perché non si sono ancora verificate,
  • 11:33 - 11:35
    ma il grado di impegno
    e di concentrazione di questi delfini,
  • 11:35 - 11:38
    e il loro interesse per il sistema.
  • 11:38 - 11:40
    Per questo motivo abbiamo pensato
    che ci servisse
  • 11:40 - 11:42
    una tecnologia più sofisticata.
  • 11:42 - 11:44
    Abbiamo unito le forze
    con la Georgia Tech,
  • 11:44 - 11:47
    con il gruppo di Thad Starner,
    specialista in “computer da indossare”,
  • 11:47 - 11:49
    per sviluppare un computer subacqueo
    da indossare
  • 11:49 - 11:51
    detto CHAT. [Telemetria
    e Ascolto dei Cetacei]
  • 11:51 - 11:53
    Ora, invece di portarsi la tastiera
    in acqua,
  • 11:53 - 11:57
    il sub indossa il sistema completo,
    che è solo acustico,
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    Il subacqueo attiva i suoni
    da una tastiera
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    sull'avambraccio,
  • 12:01 - 12:03
    i suoni vengono emessi
    da un altoparlante subacqueo.
  • 12:03 - 12:04
    Se un delfino imita il fischio
  • 12:04 - 12:07
    o un essere umano lo riproduce,
    i suoni entrano
  • 12:07 - 12:09
    e vengono localizzati da due idrofoni.
  • 12:09 - 12:13
    Il computer può individuare
    chi ha richiesto il giocattolo
  • 12:13 - 12:15
    e se le parole coincidono.
  • 12:15 - 12:17
    La vera forza del sistema consiste
    nel riconoscimento
  • 12:17 - 12:19
    del suono in tempo reale,
    per poter rispondere ai delfini
  • 12:19 - 12:21
    in modo rapido e preciso.
  • 12:21 - 12:26
    Siamo in fase di prototipo,
    ma è così che speriamo che funzioni.
  • 12:26 - 12:29
    I sub A e B indossano un computer,
  • 12:29 - 12:32
    il delfino sente il fischio come un fischio,
  • 12:32 - 12:34
    mentre il subacqueo sente il fischio come un fischio in acqua,
  • 12:34 - 12:36
    ma anche come una parola
    tramite conduzione ossea.
  • 12:36 - 12:39
    Il sub A riproduce il fischio
    per la Sciarpa
  • 12:39 - 12:41
    e il sub B quello per il Sargasso
  • 12:41 - 12:43
    per richiedere un giocattolo
    da chi ce l'abbia.
  • 12:43 - 12:46
    Quello che speriamo
    è che il delfino imiti il fischio,
  • 12:46 - 12:49
    e se il sub A ha il sargasso,
  • 12:49 - 12:52
    e se questo è il suono
    riprodotto e richiesto,
  • 12:52 - 12:56
    il sub lo darà al delfino che lo richiede.
  • 12:56 - 12:58
    Poi entrambi nuoteranno lietamente verso il tramonto
  • 12:58 - 13:01
    giocando con il sargasso, per sempre.
  • 13:01 - 13:04
    Fino a che punto può arrivare
    questo tipo di comunicazione?
  • 13:04 - 13:08
    Il CHAT è progettato specificamente
    per permettere ai delfini
  • 13:08 - 13:10
    di chiederci le cose.
  • 13:10 - 13:12
    È progettato per essere a doppio senso.
  • 13:12 - 13:15
    Impareranno a imitare i fischi
    in modo funzionale?
  • 13:15 - 13:17
    Speriamo e crediamo che sarà così.
  • 13:17 - 13:19
    Ma mentre decifriamo
    i loro suoni naturali,
  • 13:19 - 13:23
    progettiamo di inserire quelli già esistenti
    nel sistema computerizzato.
  • 13:23 - 13:27
    Ad esempio, in questo momento
    possiamo mettere il loro fischio firma
  • 13:27 - 13:31
    nel computer e chiedere di interagire
    con un delfino in particolare.
  • 13:31 - 13:34
    Allo stesso modo, possiamo creare
    i nostri fischi,
  • 13:34 - 13:37
    i nostri nomi fischio
    e permettere ai delfini
  • 13:37 - 13:39
    di richiedere un sub specifico
    con cui interagire.
  • 13:39 - 13:42
    È possibile che la nostra
    tecnologia mobile
  • 13:42 - 13:46
    sarà la stessa che, un giorno, ci aiuterà
  • 13:46 - 13:49
    a comunicare con altre specie.
  • 13:49 - 13:52
    Nel caso del delfino, si sa, è una specie
  • 13:52 - 13:56
    con un’intelligenza probabilmente pari alla nostra sotto molti aspetti,
  • 13:56 - 13:58
    e forse non siamo pronti
    a confermarlo ora,
  • 13:58 - 14:00
    ma vivono in un ambiente completamente diverso,
  • 14:00 - 14:05
    e bisogna ancora ridurre il divario
    tra i nostri sistemi sensoriali.
  • 14:05 - 14:06
    Immaginate come sarebbe
  • 14:06 - 14:08
    capire veramente la mente
  • 14:08 - 14:12
    di un'altra specie intelligente del Pianeta.
  • 14:12 - 14:13
    Grazie.
  • 14:13 - 14:18
    (Applausi)
Title:
Parleremo mai la lingua dei delfini?
Speaker:
Denise Herzing
Description:

Da 28 anni a questa parte, ogni estate, Denise Herzing trascorre cinque mesi con un branco di stenelle maculate atlantiche, seguendo i rapporti familiari e i comportamenti di tre generazioni. È evidente che queste creature comunicano tra di loro. Ma si tratta di un linguaggio? Potremmo usarlo anche noi? La scienziata condivide un esperimento affascinante e senza precedenti per testare questa idea.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:38

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