John Maeda: Il contributo di arte, tecnologia e design alla leadership creativa
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0:00 - 0:03Devo dirvi che sono davvero felice di trovarmi qui.
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0:03 - 0:06So che sono presenti più di 80 nazionalità tra il pubblico,
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0:06 - 0:08quindi devo adottare un nuovo modello per poter parlare
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0:08 - 0:09alle diverse nazionalità.
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0:09 - 0:11Sono sicuro che anche da voi c'è questo rito,
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0:11 - 0:14il colloquio tra genitori e insegnanti.
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0:14 - 0:16Avete sentito parlare della conferenza genitori-insegnanti?
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0:16 - 0:18Non quella dei vostri ragazzi, ma quella che vi riguardava da vicino,
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0:18 - 0:21quando i vostri genitori venivano convocati a scuola
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0:21 - 0:23per parlare con gli insegnanti, ed era imbarazzante.
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0:23 - 0:27Bene, ricordo che per i colloqui di terza elementare
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0:27 - 0:30c'era mio padre, che di solito non prende permessi,
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0:30 - 0:34lui è il classico operaio, un immigrato della classe lavoratrice,
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0:34 - 0:37che vuole sapere dell'andamento scolastico del figlio,
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0:37 - 0:39e il mio maestro gli disse:
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0:39 - 0:41"Sa, John va bene in matematica e in arte."
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0:41 - 0:44E lui gli fece un cenno col capo, sapete?
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0:44 - 0:46Il giorno dopo lo sentii dire a un cliente
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0:46 - 0:50del nostro negozio di tofu, "Sa, John va bene in matematica."
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0:50 - 0:53(Risate)
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0:53 - 0:55Mi ha sempre colpito, in tutta la mia vita.
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0:55 - 0:58Perché papà non ha detto arte? Per quale motivo?
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0:58 - 1:02Perché? Me lo sono chiesto per tutta la vita,
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1:02 - 1:05e va bene così, perché essere bravo in matematica
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1:05 - 1:08spinse mio padre a comprarmi un computer, e alcuni di voi ricorderanno
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1:08 - 1:10questo computer, il mio primo computer.
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1:10 - 1:14Chi possedeva un Apple II? Gli utenti dell'Apple II, chiaro.
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1:14 - 1:17Come ricorderete, l'Apple II non era in grado di fare nulla.
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1:17 - 1:19Lo accendevate, scrivevate qualcosa e il testo appariva in verde.
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1:19 - 1:21Il più delle volte vi diceva che stavate sbagliando.
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1:21 - 1:23Questo era il computer che conoscevamo.
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1:23 - 1:25Era un computer che ho imparato a conoscere
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1:25 - 1:30al MIT, il sogno di mio padre. E al MIT, comunque,
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1:30 - 1:33ho appreso tutto sui computer, a qualsiasi livello,
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1:33 - 1:37e poi sono andato alla scuola d'arte per allontanarmi dai computer,
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1:37 - 1:39e ho iniziato a concepire il computer più come
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1:39 - 1:41uno spazio spirituale per il pensiero.
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1:41 - 1:44Allora ero influenzato dalla performance art --
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1:44 - 1:48questo 20 anni fa. Ho creato un computer usando la gente.
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1:48 - 1:51L'avevo chiamato l'Esperimento del Computer a Funzionamento Umano.
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1:51 - 1:55C'era il power manager, il driver del mouse, la memoria, ecc.,
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1:55 - 1:59e l'ho creato a Kyoto, l'antica capitale del Giappone.
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1:59 - 2:01C'era una stanza divisa a metà.
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2:01 - 2:03Accendevo il computer,
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2:03 - 2:06e c'erano degli assistenti che prendevano un floppy gigante
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2:06 - 2:09fatto di cartone, e lo inserivano nel computer.
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2:09 - 2:14E la persona che rappresentava il drive disco lo indossava. (Risate)
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2:14 - 2:16E questa cercava i dati nel primo settore del disco,
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2:16 - 2:21e trasmetteva i dati dal disco al bus, certamente.
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2:21 - 2:25E il bus li portava diligentemente al computer,
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2:25 - 2:28nella memoria, al CPU, al VRAM, ecc.,
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2:28 - 2:33e il computer funzionava davvero. Questo è un bus, chiaro. (Risate)
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2:33 - 2:36E sembrava veloce. Quello è il driver del mouse,
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2:36 - 2:38dove c'è XY. (Risate)
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2:38 - 2:39Sembra che le operazioni fossero rapide, ma in effetti
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2:39 - 2:43era un computer molto lento, e quando mi resi conto
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2:43 - 2:47di quanto fosse lento rispetto a un computer vero e proprio,
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2:47 - 2:51cominciai a pensare ai computer e alla tecnologia in generale.
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2:51 - 2:54Dunque oggi vi parlerò di tre cose, in sostanza.
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2:54 - 2:57Le prime tre parlano di come cominciai a interessarmi
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2:57 - 3:01alla tecnologia, al design e all'arte, e delle loro connessioni,
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3:01 - 3:04di come si sovrappongono, e la quarta parla di un argomento
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3:04 - 3:06che mi sta a cuore da quattro anni, da quando
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3:06 - 3:10sono Presidente dell'Island School of Design: la leadership.
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3:10 - 3:12E vi dirò di come ho cercato di combinare
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3:12 - 3:17queste quattro aree in modo sintetico, sperimentale.
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3:17 - 3:20Partiamo dalla tecnologia,
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3:20 - 3:22la tecnologia è una cosa meravigliosa.
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3:22 - 3:25Quando è uscito l'Apple II, in effetti non riusciva a fare niente.
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3:25 - 3:28Poteva mostrare del testo,
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3:28 - 3:31e dopo un po' di attesa uscivano fuori delle immagini.
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3:31 - 3:34Ricordate quando i computer generavano quelle prime
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3:34 - 3:36immagini bellissime e piene di colori?
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3:36 - 3:40E poi, qualche anno dopo, l'audio con qualità CD.
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3:40 - 3:42Era incredibile. Potevi ascoltare musica dal pc.
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3:42 - 3:46E poi i film su CD-ROM. Era stupefacente.
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3:46 - 3:48Ricordate quanto era emozionante?
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3:48 - 3:52E poi l'arrivo dei browser. Il browser era grandioso,
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3:52 - 3:55ma era ancora primitivo, con una banda molto ristretta.
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3:55 - 3:58Prima appariva il testo, poi le immagini,
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3:58 - 4:00poi il suono con qualità CD dalla Net,
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4:00 - 4:04poi i film su Internet. Proprio incredibile.
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4:04 - 4:07E poi l'avvento del cellulare,
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4:07 - 4:13testo, immagini, audio, video. E ora abbiamo iPhone,
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4:13 - 4:17iPad, Android, con testo, video, audio, ecc.
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4:17 - 4:19Riuscite a vedere questo piccolo schema?
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4:19 - 4:22Forse ci siamo bloccati in una specie di routine,
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4:22 - 4:25e negli ultimi 10 anni mi sono chiesto quali fossero le potenzialità
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4:25 - 4:28offerte dai computer,
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4:28 - 4:32esplorando il design, il modo in cui comprendiamo le cose,
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4:32 - 4:36e cercando di capirlo con la tecnologia, cosa che mi appassiona.
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4:36 - 4:40Vi darò una breve lezione di design usando questo piccolo esperimento.
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4:40 - 4:43I designer parlano della relazione tra forma
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4:43 - 4:46e contenuto, contenuto e forma. Ma cosa vuol dire?
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4:46 - 4:49Bene, il contenuto è rappresentato da questa parola: fear (paura).
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4:49 - 4:54Una parola di 4 lettere. Una parola che trasmette malessere.
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4:54 - 4:59E' scritta col carattere Light Helvetica, così non stressa,
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4:59 - 5:01e se la scrivete in Ultra Light Helvetica
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5:01 - 5:05sembra quasi dire: "Ok, paura, chi se ne importa?" Giusto? (Risate)
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5:05 - 5:08Prendete lo stesso carattere e ingranditelo,
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5:08 - 5:10e all'improvviso, ahi, fa male. Paura.
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5:10 - 5:12Così vedete che appena modificate la scala,
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5:12 - 5:17modificate la forma. Il contenuto è lo stesso, ma lo percepite diversamente.
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5:17 - 5:19Se per esempio modificate l'aspetto del carattere, così,
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5:19 - 5:21diventa divertente. Come i caratteri pirateschi,
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5:21 - 5:24come quello del Capitano Jack Sparrow. Arrr! Paura!
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5:24 - 5:27Ma dai, questo non fa paura, Anzi sembra divertente.
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5:27 - 5:31O come questo qui, tipo nightclub. (Risate)
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5:31 - 5:34Come dire, dobbiamo andare al Fear. (Risate)
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5:34 - 5:37Proprio incredibile, vero? (Risate) (Applausi)
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5:37 - 5:39Semplicemente, la forma cambia il contenuto.
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5:39 - 5:41Oppure fate questo - le lettere sono distanziate,
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5:41 - 5:43poi le ammassate come sul ponte del Titanic,
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5:43 - 5:46e provate dispiacere per loro, come dire, sento la paura.
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5:46 - 5:49Vi comunicano delle sensazioni.
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5:49 - 5:51Oppure cambiate il carattere in qualcosa di simile.
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5:51 - 5:54Di classe. Come quel ristorante di lusso, Fear,
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5:54 - 5:57in cui non riesco mai a entrare. (Risate)
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5:57 - 6:02Proprio incredibile, Paura. Forma e contenuto.
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6:02 - 6:05Se in quel contenuto provate a cambiare una lettera,
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6:05 - 6:09otterrete una parola che suona molto meglio: free (libero).
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6:09 - 6:13"Free" è una grande parola. La potete servire in quasi tutti i modi.
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6:13 - 6:16In grassetto è come dire: libero come Mandela.
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6:16 - 6:19È come dire sì, mi sento libero.
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6:19 - 6:22Scritto in even light sembra 'ah, posso respirare liberamente'.
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6:22 - 6:25Bella sensazione. Oppure l'even light esteso,
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6:25 - 6:28come dire 'ah, posso respirare senza difficoltà'.
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6:28 - 6:31E se aggiungo uno sfondo azzurro e una colomba,
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6:31 - 6:34ecco che mi sento libero come Don Draper. (Risate)
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6:34 - 6:37Come vedete, forma, contenuto e design funzionano così.
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6:37 - 6:39È qualcosa di potente. Quasi una magia,
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6:39 - 6:44come quelle dei prestigiatori di TED. È magia.
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6:44 - 6:46E il design la rende possibile.
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6:46 - 6:49Mi ha sempre incuriosito la reciproca influenza di design e tecnologia,
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6:49 - 6:51e ora vi mostrerò dei miei vecchi lavori che in realtà
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6:51 - 6:54non mostro più a nessuno, per farvi capire ciò che facevo.
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6:54 - 6:57Ecco -- sì-
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6:57 - 7:00Ho fatto un mucchio di cose negli anni '90.
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7:00 - 7:03Questo è un quadrato che reagisce al suono.
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7:03 - 7:06La gente mi chiede perché l'abbia fatto. Non c'è un perché. (Risate)
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7:06 - 7:12Ma mi piaceva l'idea di un quadrato
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7:12 - 7:17che reagisse alle mie sollecitazioni; i miei figli erano piccoli,
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7:17 - 7:20e loro giocavano con queste cose, e facevano "Oooh,"
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7:20 - 7:23sapete, dicevano, "Papà, oooh, oooh." Sapere, cose del genere.
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7:23 - 7:25Andammo in un computer store, e volevano fare la stessa cosa.
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7:25 - 7:28E mi dissero, "Papà, perché questo computer non reagisce al suono?"
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7:28 - 7:32Era in quel periodo che mi chiedevo per quale motivo il computer non reagisse ai suoni.
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7:32 - 7:35E allora decisi di fare questo tipo di esperimento.
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7:35 - 7:38E poi ho trascorso molto tempo nell'ambito
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7:38 - 7:41della grafica interattiva e cose del genere, e ho smesso di interessarmene
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7:41 - 7:44perché i miei studenti al MIT lo facevano molto meglio di me,
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7:44 - 7:46e così dovetti appendere il mouse al chiodo.
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7:46 - 7:49Ma nel '96 ho creato il mio ultimo lavoro. Era in bianco e nero,
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7:49 - 7:53del tutto monocromatico, usando la matematica degli integrali.
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7:53 - 7:54Si chiama "Tap, Type, Write."
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7:54 - 7:58Era il mio tributo alla fantastica macchina da scrivere
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7:58 - 8:02che usava sempre mia madre quando faceva la segretaria legale.
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8:02 - 8:04Ha 10 varianti. (Rumore di battitura)
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8:04 - 8:06(Rumore di battitura)
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8:06 - 8:10Ecco le maiuscole.
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8:10 - 8:14Dieci varianti. Questo è per far ruotare la lettera.
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8:14 - 8:18(Rumore di battitura)
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8:18 - 8:25Questo è come un anello di lettere. (Rumore di battitura)
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8:25 - 8:28Era 20 anni fa, perciò è un po' --
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8:28 - 8:29Vediamo, questo è --
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8:29 - 8:31Amo il film francese "Il pallone rosso."
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8:31 - 8:34Un grande film, vero? Lo adoro. Dunque,
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8:34 - 8:37qui ci sto giocando un po' (rumore di battitura e suono del campanello).
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8:37 - 8:41Dà pace, così. (Risate)
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8:41 - 8:46Vi faccio vedere un'ultima cosa. Riguarda il concetto di armonia.
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8:46 - 8:48Scrivere a macchina è piuttosto stressante,
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8:48 - 8:51ma con questa tastiera è più armonioso.
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8:51 - 8:53(Risate)
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8:53 - 8:56Se premete la G la vita è ok, per cui dico sempre
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8:56 - 8:59"Premi la G e tutto andrà bene."
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8:59 - 9:01Grazie. (Applausi)
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9:01 - 9:04Grazie.
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9:04 - 9:07Era 20 anni fa,
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9:07 - 9:12e cominciavo a interessarmi di arte.
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9:12 - 9:14Come presidente del RISD mi sono calato profondamente
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9:14 - 9:18nell'arte, una cosa fantastica, bella, pura.
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9:18 - 9:21Sapete, quando la gente dice: "Non capisco l'arte.
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9:21 - 9:25Non ci capisco nulla." Vuol dire che funziona, davvero.
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9:25 - 9:27L'arte deve essere enigmatica, così quando dite
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9:27 - 9:30"Non la capisco," beh, è stupendo. (Risate)
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9:30 - 9:33Questo perché l'arte vuole creare degli interrogativi,
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9:33 - 9:36domande a cui magari non si sa rispondere.
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9:36 - 9:38Al RISD abbiamo questa struttura incredibile,
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9:38 - 9:41il laboratorio naturalistico Edna Lawrence. Ci sono 80.000
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9:41 - 9:45campioni di animali, ossa, minerali e piante.
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9:45 - 9:48Sapete, a Rhode Island, se per strada investono un animale,
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9:48 - 9:51veniamo chiamati e andiamo a recuperarlo.
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9:51 - 9:53A che serve il nostro laboratorio?
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9:53 - 9:57E' che al RISD dobbiamo poter vedere l'animale in carne ed ossa,
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9:57 - 10:00l'oggetto, per comprenderne e percepirne il volume.
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10:00 - 10:02Al RISD non vi fanno disegnare partendo da un'immagine.
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10:02 - 10:04E molti mi chiedono, John, perché non digitalizzi tutto?
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10:04 - 10:08Renderlo tutto digitale? Non sarebbe meglio?
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10:08 - 10:11E io spesso rispondo, beh, c'è qualcosa di buono
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10:11 - 10:15in come si facevano le cose. Qualcosa di molto diverso,
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10:15 - 10:17in effetti dovremmo cercare di capire cosa c'era di buono
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10:17 - 10:20nel fare le cose in quel modo, anche oggi.
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10:20 - 10:23C'è un mio caro amico, un artista dei media, si chiama
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10:23 - 10:27Tota Hasegawa. Lavora a Londra, anzi no, adesso a Tokyo,
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10:27 - 10:29ma quando stava a Londra faceva un gioco
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10:29 - 10:32con sua moglie. Andava nei negozi di antiquariato,
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10:32 - 10:34e il gioco consisteva in questo:
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10:34 - 10:37ogni qualvolta adocchiavano un oggetto interessante
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10:37 - 10:40chiedevano al negoziante la storia di quell'oggetto,
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10:40 - 10:41e se il racconto era di loro gusto, l'acquistavano.
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10:41 - 10:43Ad esempio andavano al negozio e guardavano questa tazza,
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10:43 - 10:45e dicevano, "Ci dica qualcosa di questa tazza."
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10:45 - 10:49E il negoziante, "E' vecchia." (Risate)
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10:49 - 10:53"Ci dica di più." "Beh, è davvero vecchia." (Risate)
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10:53 - 10:55E si era accorto che, sempre, il valore dell'antichità
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10:55 - 10:58dipendeva da quanto fosse datata.
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10:58 - 11:00Come artista dei nuovi media, rifletteva dicendo,
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11:00 - 11:03sapete, ho sempre cercato di creare nuova arte mediatica.
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11:03 - 11:08Mi dicono, "Wow, ma che cos'è la tua arte?" Fa parte dei nuovi media.
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11:08 - 11:11E si è reso conto che non si trattava di vecchio o nuovo.
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11:11 - 11:12Ma di una via di mezzo.
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11:12 - 11:18Non è come "vecchio=sporco" e "nuovo=la nube". Ma di cosa sia buono.
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11:18 - 11:23Laddove c'è contaminazione tra nube e sporco, là c'è azione.
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11:23 - 11:25Lo vedete dappertutto oggi, nelle opere d'arte
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11:25 - 11:27e nelle attività commerciali più interessanti. Come combiniamo
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11:27 - 11:31le due cose per farne una buona, è molto interessante.
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11:31 - 11:34Dunque l'arte pone interrogativi,
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11:34 - 11:39e per essere leader occorre fare molte domande.
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11:39 - 11:41Noi non funzioniamo più in modo semplice.
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11:41 - 11:44Non ci sono più dei semplici regimi autoritari.
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11:44 - 11:48A proposito di autoritarismi, mi trovavo in Russia,
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11:48 - 11:50a San Pietroburgo, per visitare un monumento nazionale,
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11:50 - 11:53e vidi un'insegna con su scritto "Non calpestare il prato",
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11:53 - 11:55e pensai, siccome io parlo inglese,
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11:55 - 11:57il messaggio è diretto solo a me. Non è giusto.
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11:57 - 12:00Ma c'era anche un cartello per i Russi,
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12:00 - 12:03per me il migliore tra i cartelli di divieto.
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12:03 - 12:06In pratica diceva "Vietato nuotare, fare autostop, fare qualsiasi cosa".
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12:06 - 12:12Il mio preferito è "vietato portare piante". Perché mai lo si dovrebbe fare? non è chiaro.
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12:12 - 12:14E anche "vietato amare". (Risate)
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12:14 - 12:17Questo è autoritarismo.
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12:17 - 12:20E che cos'è, come struttura?
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12:20 - 12:22E' una gerarchia. Sappiamo tutti come molti sistemi oggi
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12:22 - 12:25siano basati sulla gerarchia, ma sappiamo anche che ormai non funziona più.
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12:25 - 12:29Al posto di un albero perfetto, oggi c'è una rete.
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12:29 - 12:32Una eterarchia invece di una gerarchia. Sembra buffo.
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12:32 - 12:36E così oggi, credo, i leader si chiedono
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12:36 - 12:37come poter essere leader in un modo diverso.
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12:37 - 12:40E' il lavoro condotto con la mia collega Becky Bermont
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12:40 - 12:42sulla leadership creativa. Che cosa possiamo imparare
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12:42 - 12:44da artisti e designer su come essere dei leader?
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12:44 - 12:48Perché per molti aspetti un leader vuole evitare di commettere errori.
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12:48 - 12:52Ma un creativo adora imparare dagli errori commessi.
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12:52 - 12:56Il leader tradizionale vuol sempre avere ragione,
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12:56 - 13:00il leader creativo spera di avere ragione.
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13:00 - 13:03Questo schema è importante oggigiorno, in questo spazio complesso
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13:03 - 13:07e ambiguo, e artisti e designer hanno molto da insegnarci.
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13:07 - 13:11Degli amici mi hanno recentemente invitato a uno show a Londra,
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13:11 - 13:13in cui dovevo rimanere seduto per quattro giorni
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13:13 - 13:15in un box con della sabbia, e ho accettato volentieri.
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13:15 - 13:19E così sono rimasto seduto lì per quattro giorni di fila,
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13:19 - 13:22sei ore al giorno, con appuntamenti di sei minuti con la gente comune,
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13:22 - 13:24ed è stata una faticaccia.
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13:24 - 13:28Ma ascoltavo la gente, i loro problemi,
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13:28 - 13:30disegnavo nella sabbia per cercare di capire,
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13:30 - 13:32ed era difficile capire cosa stesse succedendo.
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13:32 - 13:35Capite? Solo questi incontri faccia a faccia per quattro giorni.
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13:35 - 13:37Avevo la sensazione di essere come un presidente.
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13:37 - 13:40Come dire, "Oh, questo è il mio lavoro, fare il Presidente, Ho tante riunioni, sapete?"
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13:40 - 13:42E una volta completata questa esperienza
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13:42 - 13:45ho compreso perché l'avessi fatto.
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13:45 - 13:49È che quello che facciamo noi leader, è creare
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13:49 - 13:53dei collegamenti improbabili, sperando che accada qualcosa,
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13:53 - 13:55e in quel box ho trovato tantissime connessioni
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13:55 - 13:59tra tanti abitanti di Londra, e dunque la leadership,
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13:59 - 14:02ossia la capacità di collegare le persone, è la grande sfida odierna.
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14:02 - 14:04Sia che vi troviate in una gerarchia che in una eterarchia,
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14:04 - 14:06si tratta di una splendida sfida di design.
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14:06 - 14:10E ho cominciato a condurre delle ricerche
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14:10 - 14:14sui sistemi che combinano tecnologia e leadership,
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14:14 - 14:15con una prospettiva artistica e di design.
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14:15 - 14:19Permettete che vi mostri un'anteprima.
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14:19 - 14:21Questa è una bozza di un'applicazione
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14:21 - 14:24che ho scritto in Python. Conoscete Photoshop?
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14:24 - 14:28Questo si chiama Powershop, e serve a concepire
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14:28 - 14:31un'organizzazione. Sapete, l'AD non si trova mai in cima.
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14:31 - 14:33Il suo posto sta nel centro dell'organizzazione.
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14:33 - 14:36Ci possono essere diverse divisioni,
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14:36 - 14:38e vorreste poter analizzare aree diverse. Ad esempio,
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14:38 - 14:42le verdi sono aree che funzionano bene, le rosse no.
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14:42 - 14:44E voi, in qualità di leader, come riuscite ad analizzare, collegare,
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14:44 - 14:47far accadere le cose? Per esempio potreste creare
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14:47 - 14:50una distribuzione qui e trovare le diverse divisioni lì,
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14:50 - 14:54e scoprire che conoscete qualcuno alla Eco, quaggiù,
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14:54 - 14:56e
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14:56 - 14:58che queste persone si trovano alla Eco, persone con cui vorreste lavorare
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14:58 - 15:02come AD, persone in aree distinte della gerarchia.
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15:02 - 15:05Parte dei compiti dell'AD è trovare connessioni
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15:05 - 15:08tra aree diverse, per cui potreste cercare nella sezione R&S,
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15:08 - 15:12e qui magari c'è qualcuno che ha competenze nelle due aree
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15:12 - 15:15richieste, quindi è qualcuno da convocare.
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15:15 - 15:19O magari vorreste poter vedere un grafico
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15:19 - 15:22su come interagite con costoro.
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15:22 - 15:23Quanti caffè bevete al giorno?
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15:23 - 15:27Con quale frequenza li chiamate o gli scrivete?
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15:27 - 15:30Qual è il tono delle loro mail? Come se la cavano?
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15:30 - 15:32I leader potrebbero usare questi sistemi
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15:32 - 15:35per ottimizzare il loro ruolo all'interno dell'eterarchia.
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15:35 - 15:38Potreste forse usare la tecnologia di Luminoso,
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15:38 - 15:41quella usata dai ragazzi di Cambridge per l'analisi profonda
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15:41 - 15:44dei testi. Qual è il tono delle vostre comunicazioni?
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15:44 - 15:48Dunque credo che questo tipo di sistemi siano importanti.
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15:48 - 15:50Sono dei sistemi di media sociali fatti su misura per i leader.
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15:50 - 15:54E credo che questo tipo di prospettiva comincerà a crescere
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15:54 - 15:59solo quando più leader entreranno nel campo dell'arte e del design,
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15:59 - 16:03perché arte e design vi consentono di pensare così,
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16:03 - 16:04trovare sistemi diversi come questi,
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16:04 - 16:06e voi avete appena cominciato a pensare in questo modo,
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16:06 - 16:08e sono contento di averlo condiviso con voi.
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16:08 - 16:11Per concludere voglio ringraziarvi tutti
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16:11 - 16:15dell'attenzione. Tante tante grazie. (Applausi)
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16:15 - 16:20(Applausi)
- Title:
- John Maeda: Il contributo di arte, tecnologia e design alla leadership creativa
- Speaker:
- John Maeda
- Description:
-
John Maeda, Presidente della Rhode Island School of Design, parla in modo divertente e affascinante della propria esperienza lavorativa nel campo dell'arte, del design e della tecnologia, e conclude con un'immagine della leadership creativa del futuro. Vedrete i primi lavori dimostrativi di Maeda -- e perfino un computer fatto di persone.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 16:41
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Luigi Izzo accepted Italian subtitles for How art, technology and design inform creative leaders | ||
Daniele Buratti edited Italian subtitles for How art, technology and design inform creative leaders | ||
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