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I Big Data sono dati migliori

  • 0:01 - 0:03
    Qual è la torta preferita dagli americani?
  • 0:03 - 0:06
    Pubblico:Quella di mele.
  • 0:06 - 0:08
    Kenneth Cukier: Quella di mele.
    Ovviamente.
  • 0:08 - 0:09
    Come lo sappiamo?
  • 0:09 - 0:12
    Grazie ai dati.
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    Guardate le vendite dei supermercati.
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    Guardate le vendite dei supermercati
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    relative alle torte surgelate
    di 30 centimetri.
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    la torta di mele vince, non c'è gara.
  • 0:21 - 0:26
    La maggior parte delle vendite
    è di torte di mele.
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    Poi i supermercati
    hanno iniziato a vendere
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    torte più piccole da 11 centimetri
  • 0:32 - 0:36
    e improvvisamente la torta di mele
    cade al quarto o quinto posto.
  • 0:36 - 0:39
    Perché? Cos'è successo?
  • 0:39 - 0:42
    Pensateci.
  • 0:42 - 0:46
    Quando comprate
    una torta da 30 centimetri
  • 0:46 - 0:48
    tutta la famiglia deve essere d'accordo
  • 0:48 - 0:52
    e la torta di mele è
    la seconda preferita di tutti.
  • 0:52 - 0:54
    (Risate)
  • 0:54 - 0:57
    Tuttavia quando comprate
    una torta da 11 centimetri
  • 0:57 - 1:01
    potete acquistare
    quella che preferite.
  • 1:01 - 1:05
    Potete avere la vostra prima scelta.
  • 1:05 - 1:07
    Avete più dati.
  • 1:07 - 1:08
    Potete vedere qualcosa
  • 1:08 - 1:09
    che non potreste vedere
  • 1:09 - 1:13
    con un quantitativo minore di dati.
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    Qui il punto è che più dati
  • 1:16 - 1:18
    non ci fanno semplicemente
    vedere di più,
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    ma di più della stessa cosa
    che stiamo osservando.
  • 1:20 - 1:23
    Più dati ci permettono di vedere il nuovo.
  • 1:23 - 1:26
    Ci permettono di vedere meglio.
  • 1:26 - 1:30
    Ci permettono di vedere in modo diverso.
  • 1:30 - 1:33
    In questo caso ci permettono di vedere
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    che la torta preferita dagli americani è:
  • 1:36 - 1:39
    non la torta di mele.
  • 1:39 - 1:42
    Probabilmente avete tutti
    sentito parlare di Big Data.
  • 1:42 - 1:44
    Anzi, probabilmente siete stanchi
    di sentir nominare la parola
  • 1:44 - 1:46
    Big Data.
  • 1:46 - 1:49
    È vero che c'è stato molto
    clamore sull'argomento
  • 1:49 - 1:52
    ed è un vero peccato
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    perché i Big Data sono uno strumento
    veramente importante
  • 1:55 - 1:59
    grazie al quale la società progredirà.
  • 1:59 - 2:02
    In passato siamo stati abituati
    a guardare ai piccoli dati
  • 2:02 - 2:04
    pensando a cosa potesse dire
  • 2:04 - 2:05
    a cercare di capire il mondo
  • 2:05 - 2:07
    e adesso ne abbiamo molti di più,
  • 2:07 - 2:10
    molti di più di quanti
    ne abbiamo mai avuti prima.
  • 2:10 - 2:12
    Scopriamo che quando abbiamo
  • 2:12 - 2:15
    un gran quantitativo di dati,
    possiamo fare certe cose
  • 2:15 - 2:18
    che non potevamo fare quando
    ne avevamo di meno.
  • 2:18 - 2:21
    I Big Data sono importanti,
    i Big Data sono nuovi
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    e se ci pensate
  • 2:22 - 2:25
    l'unico modo
    che il pianeta avrà di gestire
  • 2:25 - 2:26
    la sua sfida globale
  • 2:26 - 2:30
    di nutrire le persone,
    fornire loro cure mediche,
  • 2:30 - 2:33
    energia, elettricità,
  • 2:33 - 2:35
    ed essere certi
    che non saranno carbonizzate
  • 2:35 - 2:36
    a causa del riscaldamento globale
  • 2:36 - 2:40
    è grazie ad un uso efficace dei dati.
  • 2:40 - 2:44
    Cosa c'è di nuovo
    sui Big Data? Qual è il punto?
  • 2:44 - 2:46
    Per rispondere alla domanda, pensiamo
  • 2:46 - 2:48
    all'aspetto delle informazioni,
  • 2:48 - 2:51
    a come si presentavano
    fisicamente in passato.
  • 2:51 - 2:55
    Nel 1908 sull'isola di Creta
  • 2:55 - 3:00
    gli archeologi hanno scoperto
    un disco di argilla.
  • 3:00 - 3:04
    L'hanno datato intorno al 2000 a.C.,
    ha quindi circa 4000 anni.
  • 3:04 - 3:06
    Su questo disco c'è un'iscrizione
  • 3:06 - 3:07
    che effettivamente
    non sappiamo cosa significhi.
  • 3:07 - 3:08
    È un completo mistero,
  • 3:08 - 3:09
    ma il punto è
  • 3:09 - 3:11
    che questo è l'aspetto
    che avevano le informazioni
  • 3:11 - 3:13
    4000 anni fa.
  • 3:13 - 3:16
    È il modo in cui la civiltà archiviava
  • 3:16 - 3:19
    e trasmetteva informazioni.
  • 3:19 - 3:23
    La civiltà non è poi così progredita.
  • 3:23 - 3:27
    Immagazziniamo ancora
    informazioni su dischi
  • 3:27 - 3:30
    solo che oggi possiamo immagazzinare
    molte più informazioni
  • 3:30 - 3:32
    come mai prima d'ora.
  • 3:32 - 3:34
    Ricercarle è più semplice.
    Copiarle è più semplice.
  • 3:34 - 3:38
    Condividerle è più semplice.
    Elaborarle è più semplice.
  • 3:38 - 3:41
    Inoltre possiamo riutilizzare
    queste informazioni
  • 3:41 - 3:43
    per scopi che non avremmo mai immaginato
  • 3:43 - 3:46
    quando per la prima volta
    abbiamo raccolto dati.
  • 3:46 - 3:48
    A questo proposito, i dati sono passati
  • 3:48 - 3:51
    da un blocco ad un flusso,
  • 3:51 - 3:55
    da qualcosa di immobile e statico
  • 3:55 - 3:59
    a qualcosa di fluido e dinamico.
  • 3:59 - 4:03
    C'è, se volete,
    una liquidità nelle informazioni.
  • 4:03 - 4:06
    Il disco scoperto a Creta
  • 4:06 - 4:10
    vecchio di 4000 anni, è pesante,
  • 4:10 - 4:12
    non può immagazzinare molta informazione
  • 4:12 - 4:15
    e le informazioni
    non si possono modificare.
  • 4:15 - 4:19
    Invece tutti i file
  • 4:19 - 4:21
    che Edward Snowden ha preso
  • 4:21 - 4:24
    dalla National Security Agency
    negli Stati Uniti
  • 4:24 - 4:26
    sono contenuti in una chiavetta USB
  • 4:26 - 4:29
    delle dimensioni di un unghia
  • 4:29 - 4:34
    e possono essere condivisi
    alla velocità della luce.
  • 4:34 - 4:39
    Più dati. Di più.
  • 4:39 - 4:42
    Una ragione per cui abbiamo
    così tanti dati nel mondo oggi
  • 4:42 - 4:43
    è che raccogliamo cose
  • 4:43 - 4:46
    delle quali abbiamo sempre
    raccolto informazioni,
  • 4:46 - 4:49
    ma un'altra ragione è
    che stiamo prendendo cose
  • 4:49 - 4:51
    che sono sempre state esplicative
  • 4:51 - 4:54
    ma non le abbiamo mai
    rappresentate in forma di dati
  • 4:54 - 4:56
    e le stiamo trasformando in dati.
  • 4:56 - 5:00
    Pensate, ad esempio,
    alla questione della localizzazione.
  • 5:00 - 5:02
    Prendete, ad esempio, Martin Lutero.
  • 5:02 - 5:03
    Se nel 1500 avessimo voluto sapere
  • 5:03 - 5:06
    dove fosse Martin Lutero
  • 5:06 - 5:08
    avremmo dovuto seguirlo tutto il tempo
  • 5:08 - 5:10
    probabilmente con una penna d'oca
    e un calamaio
  • 5:10 - 5:12
    per documentarlo,
  • 5:12 - 5:14
    pensate a come funziona oggi.
  • 5:14 - 5:16
    Sapete che da qualche parte
  • 5:16 - 5:19
    nel database di un operatore
    delle telecomunicazioni
  • 5:19 - 5:22
    c'è un foglio o perlomeno un database
  • 5:22 - 5:24
    che raccoglie le vostre informazioni
  • 5:24 - 5:26
    di dove siete in qualunque momento.
  • 5:26 - 5:27
    Se avete un cellulare
  • 5:27 - 5:30
    e quel cellulare ha il GPS,
    ma anche se non ha il GPS,
  • 5:30 - 5:33
    può registrare le vostre informazioni.
  • 5:33 - 5:37
    In questo senso la localizzazione
    è stata datificata.
  • 5:37 - 5:41
    Pensate ora, ad esempio,
    alla questione della postura
  • 5:41 - 5:43
    il modo in cui tutti voi siete seduti ora,
  • 5:43 - 5:45
    come sei seduto tu,
  • 5:45 - 5:47
    come sei seduto tu, come sei seduto tu.
  • 5:47 - 5:50
    Cambia in funzione della lunghezza
    delle vostre gambe,
  • 5:50 - 5:52
    della vostra schiena,
    della forma della vostra schiena,
  • 5:52 - 5:55
    se io mettessi dei sensori
    magari 100 sensori
  • 5:55 - 5:57
    su ognuna delle vostre
    sedie proprio adesso
  • 5:57 - 5:59
    potrei creare un indice unico per voi,
  • 5:59 - 6:04
    una sorta di impronta digitale,
    ma non del vostro dito.
  • 6:04 - 6:07
    Cosa potremmo farci?
  • 6:07 - 6:09
    Dei ricercatori a Tokyo
    li stanno utilizzando
  • 6:09 - 6:14
    per un potenziale
    dispositivo antifurto delle auto.
  • 6:14 - 6:16
    L'idea è che il ladro d'auto
    sieda dietro al volante,
  • 6:16 - 6:19
    cerchi di avviare l'auto, ma lei riconosce
  • 6:19 - 6:21
    che dietro al volante c'è
    un guidatore non approvato
  • 6:21 - 6:23
    il motore si fermerà,
    a meno che voi
  • 6:23 - 6:26
    non digitiate una password sul cruscotto
  • 6:26 - 6:31
    che dica "Hey, ho
    l'autorizzazione a guidare". Grandioso.
  • 6:31 - 6:33
    Cosa succederebbe
    se ogni singola auto in Europa
  • 6:33 - 6:35
    avesse questa tecnologia?
  • 6:35 - 6:38
    Cosa potremmo fare allora?
  • 6:38 - 6:40
    Forse, aggregando i dati
  • 6:40 - 6:44
    potremmo identificare i segnali rivelatori
  • 6:44 - 6:47
    che predicano al meglio
    che un incidente automobilistico
  • 6:47 - 6:53
    sta per avvenire
    nei prossimi cinque secondi.
  • 6:53 - 6:55
    Quello che avremmo datificato
  • 6:55 - 6:57
    sarebbe l'affaticamento del guidatore
  • 6:57 - 6:59
    e la funzione sarebbe
    che quando l'auto rileva
  • 6:59 - 7:03
    che la persona sta crollando
    in una certa posizione
  • 7:03 - 7:07
    sa automaticamente
    di dover attivare un allarme interno
  • 7:07 - 7:10
    che faccia vibrare il volante
    e suonare un clacson interno
  • 7:10 - 7:11
    per dire "Hei svegliati
  • 7:11 - 7:12
    fai attenzione alla strada".
  • 7:12 - 7:15
    Questo è il tipo di cose che possiamo fare
  • 7:15 - 7:17
    quando datifichiamo
    più aspetti delle nostre vite.
  • 7:17 - 7:21
    Quindi, qual è il valore dei Big Data?
  • 7:21 - 7:23
    Pensateci.
  • 7:23 - 7:25
    Avete più informazioni.
  • 7:25 - 7:29
    Potete fare cose
    che non avete mai potuto fare prima.
  • 7:29 - 7:30
    Una delle aree più impressionanti
  • 7:30 - 7:32
    dove questo concetto sta prendendo piede
  • 7:32 - 7:35
    è nell'area dell'apprendimento automatico.
  • 7:35 - 7:39
    L'apprendimento automatico è
    una branca dell'intelligenza artificiale
  • 7:39 - 7:42
    che è a sua volta
    una branca dell'informatica.
  • 7:42 - 7:43
    L'idea generale è che invece
  • 7:43 - 7:46
    di dire ad un computer cosa fare
  • 7:46 - 7:48
    dovremmo semplicemente
    inviargli i dati del problema
  • 7:48 - 7:51
    e dire al computer di risolverlo da solo.
  • 7:51 - 7:53
    Per comprenderlo, vi aiuterà
  • 7:53 - 7:57
    vederne le origini.
  • 7:57 - 7:59
    Nel 1950 l'informatico
  • 7:59 - 8:03
    dell'IBM Arthur Samuel,
    al quale piaceva giocare a dama
  • 8:03 - 8:04
    scrisse un programma
  • 8:04 - 8:07
    per poter giocare contro il computer.
  • 8:07 - 8:10
    Giocò. Vinse.
  • 8:10 - 8:12
    Giocò. Vinse.
  • 8:12 - 8:15
    Giocò. Vinse
  • 8:15 - 8:17
    perché il computer sapeva soltanto
  • 8:17 - 8:19
    quali fossero le mosse consentite.
  • 8:19 - 8:21
    Arthur Samuel conosceva qualcos'altro.
  • 8:21 - 8:25
    Arthur Samuel conosceva la strategia.
  • 8:25 - 8:28
    Così scrisse un piccolo
    sub-programma da affiancare al primo,
  • 8:28 - 8:30
    che lavorava in background.
    Tutto quello che faceva
  • 8:30 - 8:32
    era registrare la probabilità
  • 8:32 - 8:34
    che una certa configurazione
    della scacchiera portasse
  • 8:34 - 8:37
    ad un risultato vincente o perdente
  • 8:37 - 8:40
    dopo ogni mossa.
  • 8:40 - 8:43
    Giocò con il computer. Vinse.
  • 8:43 - 8:45
    Giocò con il computer. Vinse.
  • 8:45 - 8:49
    Giocò con il computer. Vinse.
  • 8:49 - 8:51
    Quindi Arthur Samuel lascio il computer
  • 8:51 - 8:54
    a giocare da solo.
  • 8:54 - 8:57
    Giocò da solo. Raccolse più dati.
  • 8:57 - 9:01
    Raccolse più dati. Migliorò
    l'accuratezza delle proprie previsioni.
  • 9:01 - 9:03
    Quindi Arthr Samuel ritornò al computer
  • 9:03 - 9:06
    giocò e perse,
  • 9:06 - 9:08
    giocò e perse,
  • 9:08 - 9:10
    giocò e perse.
  • 9:10 - 9:13
    Arthur Samuel aveva creato una macchina
  • 9:13 - 9:19
    in grado di superarlo
    in un compito che gli aveva insegnato.
  • 9:19 - 9:21
    Questa idea dell'apprendimento automatico
  • 9:21 - 9:25
    sta arrivando ovunque.
  • 9:25 - 9:28
    Cosa ne pensate delle automobili
    che si guidano da sole?
  • 9:28 - 9:31
    Saremmo una società migliore
  • 9:31 - 9:34
    racchiudendo tutto
    il codice stradale in un software?
  • 9:34 - 9:36
    No. La memoria è più economica. No.
  • 9:36 - 9:40
    Gli algoritmi sono più rapidi.
    No, i processori sono migliori. No.
  • 9:40 - 9:43
    Tutte queste cose sono importanti,
    ma non è il motivo.
  • 9:43 - 9:46
    È perché abbiamo cambiato
    la natura del problema.
  • 9:46 - 9:48
    Abbiamo cambiato
    la natura del problema da uno
  • 9:48 - 9:52
    in cui abbiamo tentato di spiegare
    apertamente ed esplicitamente
  • 9:52 - 9:53
    al computer come guidare
  • 9:53 - 9:54
    a uno in cui diciamo,
  • 9:54 - 9:56
    "Qui ci sono un sacco di dati sul veicolo.
  • 9:56 - 9:57
    Devi capire.
  • 9:57 - 9:59
    Capisci che quello è un semaforo
  • 9:59 - 10:01
    che il semaforo è rosso e non verde
  • 10:01 - 10:03
    il che significa che devi fermarti
  • 10:03 - 10:06
    e non andare avanti."
  • 10:06 - 10:08
    L'apprendimento automatico è alla base
  • 10:08 - 10:10
    di molte delle cose che facciamo online:
  • 10:10 - 10:12
    motori di ricerca,
  • 10:12 - 10:16
    gli algoritmi personalizzati di Amazon,
  • 10:16 - 10:18
    traduzione computerizzata,
  • 10:18 - 10:22
    sistemi di riconoscimento vocale.
  • 10:22 - 10:25
    I ricercatori hanno recentemente osservato
  • 10:25 - 10:28
    il problema delle biopsie,
  • 10:28 - 10:31
    delle biopsie tumorali,
  • 10:31 - 10:33
    hanno chiesto al computer di identificare,
  • 10:33 - 10:36
    osservando i dati
    e le statistiche di sopravvivenza,
  • 10:36 - 10:40
    di determinare se le cellule
    sono veramente
  • 10:40 - 10:43
    tumorali oppure no
  • 10:43 - 10:45
    e sicuramente quando mettendoci i dati,
  • 10:45 - 10:47
    attraverso un algoritmo
    per l'apprendimento automatico
  • 10:47 - 10:49
    la macchina è in grado di identificare
  • 10:49 - 10:51
    i 12 segni distintivi
    che predicono al meglio
  • 10:51 - 10:53
    che la biopsia
    delle cellule tumorali del seno
  • 10:53 - 10:57
    sono effettivamente tumorali.
  • 10:57 - 11:00
    Il problema: la letteratura medica
  • 11:00 - 11:03
    ne conosce soltanto nove.
  • 11:03 - 11:04
    Tre dei tratti erano
  • 11:04 - 11:07
    quelli che non si cercavano,
  • 11:07 - 11:13
    ma che la macchina ha individuato.
  • 11:13 - 11:19
    Nei Big Data
    ci sono anche dei lati oscuri.
  • 11:19 - 11:21
    Miglioreranno le nostre vite,
    ma ci sono dei problemi
  • 11:21 - 11:24
    dei quali dobbiamo essere consapevoli
  • 11:24 - 11:26
    e il primo è l'idea
  • 11:26 - 11:29
    che potremmo essere puniti per le previsioni,
  • 11:29 - 11:33
    che la polizia potrebbe utilizzare
    i Big Data per i propri scopi
  • 11:33 - 11:35
    un po' come in "Minority Report".
  • 11:35 - 11:38
    Viene definita sorveglianza predittiva
  • 11:38 - 11:40
    o criminologia algoritmica,
  • 11:40 - 11:42
    l'idea è che se prendiamo molti dati,
  • 11:42 - 11:44
    per esempio dove
    sono avvenuti i crimini in passato,
  • 11:44 - 11:47
    sappiamo dove inviare le pattuglie.
  • 11:47 - 11:49
    Questo ha senso,
    però il problema, ovviamente,
  • 11:49 - 11:53
    è che tutto questo non si fermerà
    semplicemente ai dati di localizzazione
  • 11:53 - 11:56
    arriverà a livello individuale.
  • 11:56 - 11:59
    Perché non utilizzare i dati scolastici
  • 11:59 - 12:01
    delle persone?
  • 12:01 - 12:03
    Forse potremmo usare il fatto
  • 12:03 - 12:05
    che siano disoccupate o meno,
    il loro punteggio,
  • 12:05 - 12:07
    il loro comportamento su internet,
  • 12:07 - 12:09
    se stanno svegli fino a tardi la notte.
  • 12:09 - 12:12
    Il loro Fitbit quando sarà in grado
    di identificare la biochimica
  • 12:12 - 12:15
    ci mostrerà che hanno pensieri aggressivi.
  • 12:15 - 12:17
    Potremmo avere algoritmi
    in grado di prevedere
  • 12:17 - 12:19
    cosa stiamo per fare
  • 12:19 - 12:21
    e potremmo essere ritenuti responsabili
  • 12:21 - 12:23
    prima di aver effettivamente
    fatto qualcosa.
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    La privacy era la sfida centrale
  • 12:25 - 12:28
    nell'era dei piccoli dati.
  • 12:28 - 12:30
    All'epoca dei grandi dati
  • 12:30 - 12:34
    la sfida sarà la salvaguardia
    del libero arbitrio,
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    della scelta morale,
    della decisione umana,
  • 12:38 - 12:41
    dell'azione umana.
  • 12:43 - 12:45
    C'è anche un altro problema:
  • 12:45 - 12:48
    i Big Data ci ruberanno il lavoro.
  • 12:48 - 12:52
    i Big Data e gli algoritmi
    metteranno alla prova
  • 12:52 - 12:55
    i colletti bianchi, il lavoro di concetto
  • 12:55 - 12:57
    del 21° secolo
  • 12:57 - 12:59
    nello stesso modo in cui
    l'automazione industriale
  • 12:59 - 13:01
    e le linee di assemblaggio
  • 13:01 - 13:04
    hanno messo alla prova
    il lavoro dei colletti blu nel 20° secolo.
  • 13:04 - 13:06
    Pensate ai tecnici di laboratorio
  • 13:06 - 13:08
    che guardano in un microscopio
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    ad una biopsia per il cancro
  • 13:09 - 13:12
    per determinare se è tumorale oppure no.
  • 13:12 - 13:14
    Questa persona è andata all'università.
  • 13:14 - 13:16
    Questa persona acquista proprietà.
  • 13:16 - 13:17
    Lui o lei votano.
  • 13:17 - 13:21
    Lui o lei è un azionista della società.
  • 13:21 - 13:22
    Il lavoro di questa persona,
  • 13:22 - 13:24
    così come quello di un intero gruppo
  • 13:24 - 13:26
    di professionisti come quella persona,
  • 13:26 - 13:29
    si rivelerà radicalmente cambiato
  • 13:29 - 13:31
    oppure del tutto eliminato.
  • 13:31 - 13:33
    Ci piace pensare
  • 13:33 - 13:36
    che la tecnologia crei lavoro nel tempo
  • 13:36 - 13:39
    dopo un breve, temporaneo periodo di crisi
  • 13:39 - 13:41
    esattamente come
    è stato vero in riferimento
  • 13:41 - 13:44
    a quello che abbiamo vissuto
    durante la Rivoluzione Industriale
  • 13:44 - 13:46
    perché è precisamente
    quello che è capitato.
  • 13:46 - 13:49
    Abbiamo però dimenticato
    qualcosa in questa analisi:
  • 13:49 - 13:51
    ci sono alcune categorie di lavoro
  • 13:51 - 13:53
    che verranno semplicemente eliminate
    e non torneranno.
  • 13:53 - 13:56
    La Rivoluzione Industriale
    non è stata esattamente un bene
  • 13:56 - 13:59
    per i cavalli.
  • 13:59 - 14:01
    Dobbiamo essere cauti
  • 14:01 - 14:05
    e prendere i Big Data
    e adattarli alle nostre esigenze,
  • 14:05 - 14:08
    alle nostre esigenze
    in quanto esseri umani.
  • 14:08 - 14:10
    Dobbiamo essere padroni
    di questa tecnologia,
  • 14:10 - 14:12
    non i suoi servitori.
  • 14:12 - 14:15
    Siamo proprio all'inizio
    dell'era dei Big Data
  • 14:15 - 14:18
    e onestamente noi non siamo proprio bravi
  • 14:18 - 14:22
    nel maneggiare tutti i dati
    che siamo in grado di raccogliere.
  • 14:22 - 14:25
    Non è soltanto un problema
    della National Security Agency
  • 14:25 - 14:29
    Le aziende raccolgono tantissimi
    dati e ne fanno pure un cattivo utilizzo
  • 14:29 - 14:32
    dobbiamo imparare a gestirli meglio
    e questo richiederà tempo.
  • 14:32 - 14:34
    È un po' come la sfida
    che abbiamo affrontato
  • 14:34 - 14:36
    da uomini primitivi con il fuoco.
  • 14:36 - 14:38
    È uno strumento, ma è uno strumento
  • 14:38 - 14:44
    che scotta se non si sta attenti.
  • 14:44 - 14:47
    I Big Data trasformeranno come viviamo,
  • 14:47 - 14:50
    come lavoriamo, come pensiamo.
  • 14:50 - 14:52
    Ci aiuteranno a gestire le nostre carriere
  • 14:52 - 14:55
    e ci condurranno ad un vita
    di soddisfazione e speranza
  • 14:55 - 14:58
    di felicità e salute
  • 14:58 - 15:02
    ma in passato, molto spesso
    guardando all'Information Technology
  • 15:02 - 15:04
    i nostri occhi hanno visto solo la T,
  • 15:04 - 15:06
    la tecnologia, l'hardware,
  • 15:06 - 15:08
    perché erano fisici.
  • 15:08 - 15:11
    Adesso dobbiamo riadattare
    il nostro sguardo sulla I
  • 15:11 - 15:12
    sull'informazione,
  • 15:12 - 15:14
    che è meno appariscente
  • 15:14 - 15:18
    ma in qualche modo molto più importante.
  • 15:18 - 15:21
    L'umanità può finalmente
    imparare dalle informazioni
  • 15:21 - 15:24
    che possono essere raccolte,
  • 15:24 - 15:26
    come parte della nostra
    ricerca senza tempo
  • 15:26 - 15:29
    per capire il mondo
    e il nostro posto in esso
  • 15:29 - 15:34
    questo è il motivo per cui
    i Big Data sono una gran cosa.
  • 15:34 - 15:38
    (Applausi)
Title:
I Big Data sono dati migliori
Speaker:
Kenneth Cukier
Description:

Le auto che si guidano da sole sono solo l'inizio. Dove porteranno il futuro della tecnologia e del design i Big Data? In un eccitante monologo scientifico, Kenneth Cukier guarda al futuro dell'apprendimento automatico e della conoscenza umana.

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English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
15:51
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