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Ecco come utilizzo il sonar per esplorare il mondo

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    (Schiocco)
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    Sono nato con il retinoblastoma bilaterale
  • 0:12 - 0:14
    ovvero cancro alla retina.
  • 0:15 - 0:18
    Mi hanno rimosso l'occhio destro
  • 0:18 - 0:21
    quando avevo sette mesi.
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    Avevo invece tredici mesi
    quando hanno rimosso l'occhio sinistro.
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    La prima cosa che ho fatto
    appena sveglio dopo l'ultimo intervento
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    è stata arrampicarmi fuori dalla culla
  • 0:35 - 0:39
    ed iniziare a vagare per il reparto
    di terapia intensiva neonatale,
  • 0:40 - 0:43
    probabilmente per trovare
    chi mi aveva fatto questo.
  • 0:43 - 0:45
    (Risate)
  • 0:47 - 0:50
    A quanto pare, vagare per il reparto
  • 0:50 - 0:54
    senza occhi non era un problema per me.
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    Il problema era essere scoperto.
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    È l'impressione che si ha della cecità
  • 1:01 - 1:04
    ad essere molto più pericolosa
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    della cecità stessa per i ciechi.
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    Pensate solo per un istante
    all'impressione che ne avete voi.
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    Pensate alle vostre reazioni
    quando sono salito sul palcoscenico,
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    o al pensiero di essere voi stessi ciechi,
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    o di una persona cara che perde la vista.
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    Il terrore è incomprensibile
    per molti di noi,
  • 1:31 - 1:33
    perché si pensa che la cecità
  • 1:33 - 1:39
    sia il riassunto di ignoranza
    ed inconsapevolezza,
  • 1:39 - 1:47
    esposizione sfortunata alle devastazioni
    del buio incognito.
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    Com'è poetico.
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    Fortunatamente per me,
    i miei genitori non erano poetici.
  • 1:53 - 1:55
    Erano pragmatici.
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    Avevano capito che ignoranza e paura
    non sono altro che questioni della mente,
  • 2:01 - 2:05
    e che la mente è adattabile.
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    Credevano che sarei dovuto crescere
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    godendo delle stesse libertà
    e responsabilità degli altri.
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    Stando alle loro stesse parole,
    avrei lasciato casa --
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    l'ho fatto a 18 anni --
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    pagato le tasse --
  • 2:21 - 2:24
    grazie --
    (Risate) --
  • 2:26 - 2:31
    e conoscevano anche la differenza
    tra amore e paura.
  • 2:31 - 2:36
    La paura ci immobilizza
    di fronte ad una sfida.
  • 2:36 - 2:39
    Sapevano che la cecità
    sarebbe stata una sfida notevole.
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    Non sono cresciuto nella paura.
  • 2:42 - 2:45
    Mettevano la mia libertà al primo posto,
  • 2:45 - 2:49
    perché è questo che l'amore fa.
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    Ora, per continuare,
    come me la cavo oggi?
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    Il mondo è un reparto neonatale più vasto.
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    Per fortuna, ho un bastone lungo e fedele,
  • 3:01 - 3:04
    più lungo dei bastoni
    usati da molti non vedenti.
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    Lo chiamo "staff addetto
    alla mia libertà".
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    Mi eviterà, ad esempio,
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    di fare una indecente
    uscita dal palcoscenico. (Risate)
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    Si, lo vedo l'orlo del precipizio.
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    Prima ci hanno avvisati
    che ogni sventura immaginabile
  • 3:22 - 3:25
    è capitata agli speaker
    qui sul palcoscenico.
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    Non voglio creare un nuovo precedente.
  • 3:28 - 3:30
    Ma a parte questo,
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    molti di voi avranno udito lo schiocco
    mentre salivo sul palco --
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    (Schiocco) --
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    lo schiocco della lingua.
  • 3:36 - 3:40
    Sono impulsi sonori
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    che fuoriescono e vengono riflessi
    dalle superfici che mi circondano,
  • 3:45 - 3:46
    come il sonar dei pipistrelli,
  • 3:46 - 3:52
    e che tornano da me con degli schemi,
    con informazioni,
  • 3:52 - 3:54
    proprio come la luce fa per voi.
  • 3:55 - 3:59
    Il mio cervello, grazie ai miei genitori,
  • 3:59 - 4:04
    è stato attivato per creare immagini
    nella mia corteccia visiva,
  • 4:04 - 4:07
    che oggi chiamiamo il sistema visivo,
  • 4:07 - 4:11
    a partire da quelle informazioni,
    proprio come fa il vostro cervello.
  • 4:11 - 4:14
    Questo processo lo chiamo sonar visivo.
  • 4:15 - 4:20
    È così che ho imparato a vedere
    nonostante la mia cecità,
  • 4:20 - 4:23
    a compiere il mio viaggio
  • 4:23 - 4:28
    nel buio incognito delle mie sfide,
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    guadagnandomi così l'appellativo
  • 4:31 - 4:35
    "il sorprendente Batman."
  • 4:35 - 4:38
    Dunque, Batman l'accetto.
  • 4:38 - 4:41
    I pipistrelli sono fantastici,
    Batman è fantastico.
  • 4:41 - 4:47
    Ma non sono stato allevato per credere
    di essere in alcun modo sorprendente.
  • 4:48 - 4:52
    Mi sono sempre considerato
    come tutti quelli
  • 4:52 - 4:57
    che affrontano il buio incognito
    delle proprie sfide.
  • 4:57 - 5:01
    È davvero così sorprendente?
  • 5:01 - 5:04
    Non uso gli occhi, uso il cervello.
  • 5:05 - 5:07
    Qualcuno, da qualche parte,
  • 5:07 - 5:11
    deve pensare che è sorprendente,
    altrimenti non sarei quassù,
  • 5:11 - 5:14
    ma consideriamo questo per un istante.
  • 5:15 - 5:18
    Tutti quelli fra voi
  • 5:18 - 5:22
    che affrontano
    o che hanno affrontato una sfida,
  • 5:22 - 5:24
    alzino la mano.
  • 5:25 - 5:27
    Woosh. OK.
  • 5:27 - 5:30
    Si sono alzate tante mani, un attimo,
    fatemi contare.
  • 5:30 - 5:33
    (Schiocco)
  • 5:34 - 5:37
    Ci vorrà un po'.
    (Schiocco) (Risate)
  • 5:37 - 5:38
    OK, tante mani alzate.
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    Lasciatele così. Ho un'idea.
  • 5:41 - 5:46
    Quelli che fra voi usano il cervello
    per affrontare queste sfide,
  • 5:46 - 5:49
    possono abbassare la mano.
  • 5:50 - 5:53
    OK, chi ha ancora la mano alzata
  • 5:53 - 5:58
    ha delle sfide tutte sue.
    (Risate)
  • 5:58 - 6:01
    Dunque tutti affrontiamo delle sfide,
  • 6:01 - 6:05
    e tutti affrontiamo il buio incognito,
  • 6:05 - 6:09
    che si trova in quasi tutte le sfide,
    cosa che la maggior parte di noi teme, ok?
  • 6:09 - 6:13
    Ma tutti abbiamo un cervello
  • 6:13 - 6:17
    che ci permette, che si attiva
    per permetterci
  • 6:17 - 6:23
    di compiere il viaggio
    attraverso queste sfide. Ok?
  • 6:24 - 6:28
    Nella fattispecie, sono salito quassú
  • 6:28 - 6:35
    e -- (Schiocco) -- non mi hanno detto
  • 6:35 - 6:38
    dove si trovi il leggio.
  • 6:38 - 6:41
    Quindi non puoi fidarti dei tizi del TED.
  • 6:43 - 6:45
    "Trovalo da solo", mi hanno detto.
  • 6:45 - 6:48
    Perciò -- (Risate)
  • 6:49 - 6:53
    E il feedback del sistema audio
    non serve a niente.
  • 6:53 - 6:56
    Quindi adesso vi propongo una sfida.
  • 6:56 - 7:00
    Chiudete tutti gli occhi
    per un momento, ok?
  • 7:00 - 7:04
    E imparerete
    qualcosa sul sonar.
  • 7:04 - 7:05
    Produrrò un suono.
  • 7:05 - 7:09
    Terrò questo pannello di fronte
    a me, ma senza muoverlo.
  • 7:09 - 7:11
    Dovete solo ascoltare il suono
    per un attimo.
  • 7:13 - 7:19
    Shhhhhhhhhh.
  • 7:19 - 7:21
    Ok, nulla di particolarmente interessante.
  • 7:21 - 7:24
    Ora, ascoltate cosa succede
    allo stesso identico suono
  • 7:24 - 7:26
    quando muovo il pannello.
  • 7:27 - 7:33
    Shhhhhhhhhhh.
    (Suono che si alza e si abbassa)
  • 7:38 - 7:42
    Non conoscete il potere
    del lato oscuro.
  • 7:42 - 7:43
    (Risate)
  • 7:43 - 7:46
    Non potevo resistere.
  • 7:48 - 7:50
    Ok, adesso tenete gli occhi chiusi
  • 7:50 - 7:52
    perché, avete notato la differenza?
  • 7:52 - 7:55
    Ok. Ora, accertiamoci.
  • 7:55 - 7:57
    Per la vostra sfida,
  • 7:57 - 8:02
    sarete voi a dirmelo, dite "ora"
    quando sentite il pannello muoversi.
  • 8:02 - 8:05
    Ok? Ci rilasseremo.
  • 8:08 - 8:12
    Shhhhhhh.
  • 8:12 - 8:14
    Platea: Ora.
    Daniel Kish: Bene. Ottimo.
  • 8:14 - 8:15
    Aprite gli occhi.
  • 8:15 - 8:20
    Perfetto. Quindi pochi centimetri,
  • 8:20 - 8:22
    ma avete notato la differenza.
  • 8:22 - 8:24
    Avete sperimentato il sonar.
  • 8:26 - 8:29
    Sareste tutti dei ciechi fenomenali.
    (Risate)
  • 8:29 - 8:31
    Vediamo cosa può succedere
  • 8:31 - 8:35
    quando a questo processo di attivazione
  • 8:35 - 8:39
    si dedica tempo e attenzione.
  • 8:39 - 8:42
    (Video) Juan Ruiz: In pratica
    voi potete vedere con gli occhi
  • 8:42 - 8:45
    e noi con le orecchie.
  • 8:45 - 8:49
    Brian Bushway: Non è
    che ti piace di più o di meno,
  • 8:49 - 8:51
    è che ti piace in modo diverso.
  • 8:51 - 8:55
    Shawn Marsolais: Va avanti.
    DK: Sì.
  • 8:55 - 8:58
    SM: E poi gradualmente
    torna di nuovo giù.
  • 8:58 - 9:00
    DK: Sì!
    SM: È incredibile.
  • 9:00 - 9:04
    È come se riuscissi a vedere
    la macchina, santo cielo!
  • 9:10 - 9:12
    J. Louchart: Adoro essere cieco.
  • 9:12 - 9:16
    Se ne avessi l'opportunità, davvero,
    non vorrei riavere la vista.
  • 9:16 - 9:19
    JR: Più grande è l'obiettivo,
    più ostacoli incontrerai,
  • 9:19 - 9:22
    e al di là di quell'obiettivo
  • 9:22 - 9:23
    c'è la vittoria.
  • 9:23 - 9:29
    [In Italiano]
  • 9:29 - 9:38
    (Applausi)
  • 9:38 - 9:42
    DK: Questa gente vi sembra terrorizzata?
  • 9:42 - 9:44
    Non tanto.
  • 9:44 - 9:47
    Abbiamo impartito corsi di attivazione
  • 9:47 - 9:50
    a decine di migliaia di vedenti
    e non vedenti di origini diverse
  • 9:50 - 9:53
    in quasi 40 nazioni.
  • 9:53 - 9:57
    Quando i ciechi iniziano a "vedere",
  • 9:57 - 10:00
    i vedenti sembrano ispirati
  • 10:00 - 10:03
    a voler imparare a vedere meglio
    a modo loro,
  • 10:03 - 10:07
    con più chiarezza e meno paure,
  • 10:07 - 10:09
    perché questo testimonia
  • 10:09 - 10:13
    che tutti abbiamo dentro
    un'immensa capacità
  • 10:13 - 10:19
    di affrontare qualunque sfida,
    di attraversare qualsiasi oscurità,
  • 10:19 - 10:22
    di giungere a scoperte inimmaginabili
  • 10:22 - 10:28
    quando veniamo attivati.
  • 10:28 - 10:34
    Vi auguro il viaggio più attivante.
  • 10:34 - 10:35
    Grazie mille.
  • 10:35 - 10:43
    (Applausi)
  • 10:44 - 10:46
    Chris Anderson: Daniel, amico mio.
  • 10:46 - 10:51
    Come puoi vedere tu stesso, suppongo,
    è un'ovazione spettacolare qui.
  • 10:51 - 10:54
    Grazie per questo discorso straordinario.
  • 10:54 - 11:00
    Solo un'ultima domanda sul tuo mondo,
    il mondo interiore che costruisci tu.
  • 11:00 - 11:05
    Pensiamo di avere cose nel nostro mondo
    che tu come non vedente non hai,
  • 11:05 - 11:07
    ma com'è davvero il tuo mondo?
  • 11:07 - 11:10
    Cos'hai tu che noi non abbiamo?
  • 11:10 - 11:13
    DK: una vista a 360 gradi,
  • 11:13 - 11:17
    il mio sonar funziona allo stesso modo
    anche dietro di me.
  • 11:17 - 11:18
    Funziona negli angoli.
  • 11:18 - 11:21
    Funziona lungo le superfici.
  • 11:22 - 11:27
    In generale, è una geometria
    tridimensionale sfuocata.
  • 11:27 - 11:31
    Uno dei miei studenti,
    che adesso è diventato istruttore,
  • 11:31 - 11:34
    quando perse la vista,
    dopo qualche mese
  • 11:34 - 11:36
    mentre era seduto
    nella sua casa a tre piani
  • 11:36 - 11:40
    si rese conto che poteva sentire
    tutto ciò che accadeva nella casa:
  • 11:40 - 11:45
    conversazioni, gente in cucina,
    gente in bagno,
  • 11:45 - 11:47
    a distanza di molti piani e mura.
  • 11:47 - 11:51
    Disse che era come
    avere una vista a raggi X.
  • 11:51 - 11:55
    CA: Come immagini
    il luogo in cui sei in questo momento?
  • 11:55 - 11:58
    Come immagini questo teatro?
  • 11:58 - 12:03
    DK: Tanti altoparlanti, sinceramente.
  • 12:04 - 12:09
    È interessante.
    Quando la gente fa dei rumori,
  • 12:09 - 12:14
    quando ride, si agita,
    afferra una bibita o si soffia il naso
  • 12:14 - 12:17
    o qualunque cosa faccia, io sento tutto.
  • 12:17 - 12:20
    Sento ogni minimo movimento
    che ogni singola persona fa.
  • 12:20 - 12:23
    Nulla sfugge alla mia attenzione,
  • 12:23 - 12:24
    e poi, dalla prospettiva del sonar,
  • 12:24 - 12:30
    la misura della stanza,
    la curvatura
  • 12:30 - 12:34
    attorno al palco, l'altezza della stanza.
  • 12:34 - 12:37
    Come ho detto, è quella geometria
    tridimensionale delle superfici
  • 12:37 - 12:39
    intorno a me.
  • 12:39 - 12:41
    CA: Daniel, è spettacolare
  • 12:41 - 12:44
    come tu ci abbia aiutati a vedere
    il mondo in modo diverso.
  • 12:44 - 12:46
    Grazie mille, davvero.
    DK: Grazie a voi.
  • 12:46 - 12:50
    (Applausi)
Title:
Ecco come utilizzo il sonar per esplorare il mondo
Speaker:
Daniel Kish
Description:

Daniel Kish è cieco dalla tenera età di 13 mesi, ma ha imparato a "vedere" utilizzando una forma di ecolocalizzazione. Con lo schiocco della lingua invia dei segnali sonori che rimbalzano sulle superfici dell'ambiente e tornano indietro, aiutandolo ad immaginare lo spazio che lo circonda. In un discorso appassionante, Kish dimostra come funziona questo sistema e ci chiede di abbandonare la nostra paura del "buio ignoto".

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
13:03

Italian subtitles

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