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Celebrare il fallimento: Tim Baxter al TEDxLjubljana

  • 0:08 - 0:11
    Grazie mille,
    signore e signori.
  • 0:11 - 0:15
    Quello che vorrei fare oggi,
    in questo breve discorso,
  • 0:15 - 0:19
    è una piccola rivoluzione sociale,
    almeno spero.
  • 0:19 - 0:20
    Come vedete alle mie spalle,
  • 0:20 - 0:23
    il mio intervento
    è un elogio al fallimento.
  • 0:23 - 0:27
    E quando si dice fallimento, spesso,
    la gente smette di seguire.
  • 0:27 - 0:29
    Ma ciò che vorrei fare,
    suggerire oggi,
  • 0:29 - 0:33
    è che ci sono fallimenti utili
    e fallimenti non tanto utili.
  • 0:33 - 0:35
    E mi piacerebbe aiutarvi a capire
  • 0:35 - 0:38
    come possiamo gestire i nostri fallimenti.
  • 0:38 - 0:41
    Inizierò con una domanda molto semplice.
  • 0:41 - 0:45
    La domanda semplice è:
    chi commette errori?
  • 0:45 - 0:48
    Tutti, sicuramente.
    Gli esseri umani commettono sbagli.
  • 0:48 - 0:51
    Tutti gli esseri umani
    commettono sbagli.
  • 0:51 - 0:53
    Senza eccezioni.
  • 0:53 - 0:57
    Se per gli uomini è inevitabile sbagliare,
  • 0:57 - 1:01
    com'è che ogni singolo errore che facciamo
  • 1:01 - 1:05
    tendiamo ad amplificarlo
    e a vederlo come un disastro?
  • 1:05 - 1:08
    Non possiamo riuscirci,
    non ce la faremo mai.
  • 1:08 - 1:12
    Come se un errore,
    un fallimento, significasse zero successo,
  • 1:12 - 1:16
    come se nella nostra testa
    ci fosse l'idea di uno spettro:
  • 1:16 - 1:19
    da una parte trovi il successo
  • 1:19 - 1:21
    e dall'altra il fallimento.
  • 1:21 - 1:24
    Ma vorrei suggerire l'idea
    che non è così,
  • 1:24 - 1:27
    e che se riusciamo a capire il fallimento,
  • 1:27 - 1:30
    e falliamo bene,
    e creiamo una cultura del fallire bene,
  • 1:30 - 1:34
    allora possiamo creare
    la via migliore per il successo.
  • 1:34 - 1:36
    Ma per farlo, sfortunatamente,
  • 1:36 - 1:40
    dobbiamo apportare un grosso cambiamento
    al nostro punto di vista.
  • 1:40 - 1:42
    È piuttosto difficile.
    Non è semplice
  • 1:42 - 1:44
    iniziare a pensare al fallimento
    positivamente.
  • 1:44 - 1:46
    Dobbiamo accogliere i fallimenti.
  • 1:46 - 1:49
    Quello che tendiamo a fare
    è ignorarli,
  • 1:49 - 1:53
    o nasconderli,
    fingendo che non si stiano verificando.
  • 1:53 - 1:56
    Così facendo, non riusciamo
    a recepire le informazioni
  • 1:56 - 1:58
    che arrivano dagli errori,
  • 1:58 - 2:00
    e a usarle
  • 2:00 - 2:03
    in modo che ci portino
    verso il successo.
  • 2:03 - 2:06
    Vi darò questa semplice citazione
  • 2:06 - 2:09
    di Aldous Huxley,
    a me piace molto.
  • 2:09 - 2:11
    "L'esperienza non è
    quello che ti succede.
  • 2:11 - 2:14
    È ciò che fai
    con quello che ti succede."
  • 2:14 - 2:19
    Dobbiamo usare ciò che succede,
    e mettere in pratica ciò che succede
  • 2:19 - 2:21
    invece di fingere che qualcosa
  • 2:21 - 2:24
    che va male non sia mai successo.
  • 2:24 - 2:27
    E vorrei iniziare mostrandovi
    che questo esiste già
  • 2:27 - 2:32
    rifacendomi a un settore particolare
    che è ossessionato dal fallimento.
  • 2:32 - 2:35
    Ogni cosa che fa
    è connessa al fallimento,
  • 2:35 - 2:37
    fa parte della sua cultura.
  • 2:37 - 2:43
    Perché? Perché se non gestisce
    i piccoli errori
  • 2:43 - 2:49
    allora sfortunatamente,
    il risultato è molto potente.
  • 2:49 - 2:50
    È l'industria nucleare.
  • 2:50 - 2:53
    Hanno il tasso di sicurezza più alto
  • 2:53 - 2:55
    di ogni altro settore, e menomale
  • 2:55 - 2:58
    perché se commettono un errore,
    un disastro,
  • 2:58 - 3:01
    muore tanta gente in diversi continenti,
  • 3:01 - 3:04
    e sarà un disastro a lungo termine.
  • 3:04 - 3:05
    E allora cosa hanno fatto?
  • 3:05 - 3:08
    Sono diventati ossessionati dagli errori.
  • 3:08 - 3:11
    Hanno capito
    che usare gli errori
  • 3:11 - 3:17
    per fermare i disastri, è l'unico modo
    per tenere la sicurezza in primo piano.
  • 3:17 - 3:20
    Vi mostrerò, brevemente,
  • 3:20 - 3:24
    quattro principali sommari
    a cui sono arrivati.
  • 3:24 - 3:30
    Primo: ognuno, ognuno,
    è responsabile degli errori.
  • 3:30 - 3:34
    Ognuno è responsabile
    perché è parte del processo.
  • 3:34 - 3:37
    Una volta compreso
    che ognuno è responsabile,
  • 3:37 - 3:40
    diventa più facile creare
    un ambiente libero,
  • 3:40 - 3:42
    dove la gente parla apertamente
  • 3:42 - 3:47
    di ciò che è andato bene,
    ma anche di ciò che è andato male.
  • 3:47 - 3:50
    Questo ci porta alla terza idea,
    e la terza idea è interrogarsi.
  • 3:50 - 3:54
    Non importa chi ti dice
    di fare qualcosa.
  • 3:54 - 3:58
    Non importa quante volte
    il procedimento è stato seguito.
  • 3:58 - 4:02
    Puoi sempre
    mettere in discussione quella persona,
  • 4:02 - 4:05
    se l'idea è di provare a capire
    e mantenere alta la sicurezza.
  • 4:05 - 4:09
    E infine,
    ogni risultato raggiunto,
  • 4:09 - 4:12
    specialmente gli errori, viene condiviso.
  • 4:12 - 4:14
    Potete notare che la fonte è
  • 4:14 - 4:16
    l'Istituto Operazioni di Energia Nucleare.
  • 4:16 - 4:17
    Cosa significa?
  • 4:17 - 4:21
    È l'idea di impostazione settoriale.
  • 4:21 - 4:24
    Non teniamo
    le nostre informazioni riservate.
  • 4:24 - 4:28
    Le condividiamo con tutti,
    con tutta la concorrenza.
  • 4:28 - 4:30
    Ed è piuttosto interessante.
  • 4:30 - 4:33
    Ma dov'è il collegamento tra
    errori e disastri?
  • 4:33 - 4:36
    Vi mostrerò questo.
  • 4:36 - 4:37
    È la piramide degli incidenti,
  • 4:37 - 4:41
    viene da un settore molto diverso,
    il settore delle assicurazioni.
  • 4:41 - 4:46
    Il settore delle assicurazioni
    si basa sul fallimento.
  • 4:46 - 4:49
    Fa affari col fallimento.
  • 4:49 - 4:52
    Questa piramide dietro di me,
    ha circa 100 anni.
  • 4:52 - 4:56
    L'hanno aggiornata. Quello che vedete,
    sullo schermo dietro di me
  • 4:56 - 4:59
    è la versione del 2003,
    qualcosa del genere.
  • 4:59 - 5:01
    Quello che importa
    non è il numero esatto,
  • 5:01 - 5:03
    ciò che conta è il rapporto.
  • 5:03 - 5:06
    Iniziamo con gli elementi gialli.
  • 5:06 - 5:07
    Iniziamo col primo soccorso.
  • 5:07 - 5:09
    Che significa primo soccorso?
  • 5:09 - 5:10
    Significa, stando a questo,
  • 5:10 - 5:17
    300 esempi di persone che vanno
    a prendere cerotti, medicine --
  • 5:17 - 5:18
    Cioè, si sono tagliati il dito
  • 5:18 - 5:21
    non si sentono bene,
    e li prendono dall'azienda.
  • 5:21 - 5:27
    Quindi l'azienda somministra medicine,
    etc. per aiutare le persone.
  • 5:27 - 5:30
    Il seguente, 30 - incidenti gravi.
  • 5:30 - 5:33
    Le aziende come vedono
    gli incidenti gravi?
  • 5:33 - 5:35
    Di solito significa che hai trascorso
  • 5:35 - 5:38
    almeno un giorno lontano dal lavoro.
  • 5:38 - 5:42
    Ma, potete immaginare,
    questa è un'ampia categoria di incidenti.
  • 5:42 - 5:43
    Spezzarsi una gamba,
  • 5:43 - 5:46
    una malattia grave, etc.
  • 5:46 - 5:49
    E sfortunatamente,
    1 lì in cima, è la vittima,
  • 5:49 - 5:52
    e vittima significa vittima.
  • 5:52 - 5:55
    Ma perché tutto questo,
    e perché in giallo?
  • 5:55 - 5:58
    Giallo rappresenta gli incidenti riferiti.
  • 5:58 - 6:02
    Cioè, le aziende guardano
    al numero degli incidenti.
  • 6:02 - 6:04
    E provano a capire,
    come facciamo a diminuirlo?
  • 6:04 - 6:06
    Com'è possibile diminuirlo?
  • 6:06 - 6:10
    Soprattutto gli incidenti gravi
    e le vittime.
  • 6:10 - 6:14
    Possiamo avere procedure,
    possiamo avere regole.
  • 6:14 - 6:16
    Ma come lo abbassiamo sul serio?
  • 6:16 - 6:17
    Come si può fare la differenza?
  • 6:17 - 6:20
    E la risposta è
    nei numeri grandi in fondo.
  • 6:20 - 6:21
    Diamo un'occhiata.
  • 6:21 - 6:25
    Iniziamo col numero più grande, 300.000.
  • 6:25 - 6:27
    questi sono i comportamenti rischiosi,
  • 6:27 - 6:29
    In altre parole, fare qualcosa --
  • 6:29 - 6:31
    quando non dovresti fare niente.
  • 6:31 - 6:33
    Sei stanco, sei stressato,
  • 6:33 - 6:36
    non sei concentrato.
  • 6:36 - 6:37
    Il successivo è 3.000.
  • 6:37 - 6:40
    Quello è incidenti mancati,
  • 6:40 - 6:44
    una catena di comportamenti rischiosi,
    1, 2, 3, 4.
  • 6:44 - 6:47
    Che sarebbe un disastro se non
    fosse per fortuna.
  • 6:47 - 6:50
    Quindi siamo stati fortunati
    a non avere un disastro.
  • 6:50 - 6:51
    Ok, questa è l'idea!
  • 6:51 - 6:56
    L'idea di fondo è che se possiamo gestire
    i 3.000 e i 300.000,
  • 6:56 - 7:01
    possiamo ridurre
    le cose davvero gravi in giallo.
  • 7:01 - 7:04
    Questa è l'idea,
    ma, e questo è il grande ma.
  • 7:04 - 7:06
    Per poter gestire
  • 7:06 - 7:10
    i grandi numeri in fondo,
    serve che la gente ne parli.
  • 7:10 - 7:13
    Perché in bianco
    ci sono i non riferiti.
  • 7:13 - 7:16
    La gente che si tiene gli errori per sé.
  • 7:16 - 7:18
    E qui ho pensato che fosse interessante.
  • 7:18 - 7:19
    Parliamo di aziende!
  • 7:19 - 7:23
    Ma lo possiamo applicare
    a tutto, alla vita?
  • 7:24 - 7:26
    E sembra che si possa!
  • 7:26 - 7:29
    Si può applicare questa piramide
    degli incidenti ad ogni cosa.
  • 7:29 - 7:33
    Quindi ho deciso di usarla per qualcosa,
    un disastro che ho portato per voi,
  • 7:33 - 7:35
    che è il mio matrimonio, ok?
  • 7:35 - 7:39
    Prima di dare un'occhiata
    al mio matrimonio,
  • 7:39 - 7:41
    in termini di piramide degli incidenti,
  • 7:41 - 7:43
    voglio chiedere,
    c'è qualcun altro nel pubblico,
  • 7:43 - 7:46
    che ha mai concluso
    una relazione a lungo termine?
  • 7:46 - 7:49
    Se sì, alzate la mano.
  • 7:49 - 7:51
    Fantastico! Oh, solo la gente davanti,
    non sul retro.
  • 7:51 - 7:53
    Ok, bene!
  • 7:53 - 7:57
    Quindi se avete mai concluso
    una relazione a lungo termine,
  • 7:57 - 7:59
    potete stare al gioco, ok?
  • 7:59 - 8:02
    Gli altri, voi dovrete solo immaginare.
  • 8:02 - 8:03
    Iniziamo.
  • 8:03 - 8:05
    La mia personale piramide degli incidenti.
  • 8:05 - 8:08
    Comportamenti rischiosi, 300.000.
  • 8:08 - 8:09
    Wow, sono un sacco.
  • 8:09 - 8:15
    Esempi, potrebbe essere bere
    la birra dalla bottiglia.
  • 8:15 - 8:19
    Potrebbe essere dimenticare
    il compleanno di mia suocera.
  • 8:19 - 8:23
    Pagare la bolletta della luce in ritardo,
    e dover pagare un extra.
  • 8:23 - 8:25
    Cose del genere, ok?
  • 8:25 - 8:26
    Passiamo al successivo.
  • 8:26 - 8:30
    Mancati incidenti, questa è una catena
    di comportamenti rischiosi,
  • 8:30 - 8:33
    in cui in pratica,
    ci sarebbe una grossa discussione
  • 8:33 - 8:37
    se non fosse per la situazione;
    io e mia moglie,
  • 8:37 - 8:41
    ci troviamo in uno spazio pubblico,
    un teatro, quindi non possiamo litigare.
  • 8:41 - 8:44
    Siamo davanti ai miei genitori.
    Questa è l'idea di fondo.
  • 8:44 - 8:45
    Andiamo su ai 300.
  • 8:45 - 8:47
    Qui si tratta di litigi furiosi, ok?
  • 8:47 - 8:51
    Quando c'è una divergenza d'opinioni.
  • 8:51 - 8:53
    Mettiamola così.
  • 8:53 - 8:54
    Saliamo ai 30.
  • 8:54 - 8:57
    30 lo vedrei
    come andarsene di casa,
  • 8:57 - 9:02
    ma si può anche includere, volendo,
    sbattere le porte etc.
  • 9:02 - 9:04
    E infine, il numero 1.
    È la lettera dal suo avvocato
  • 9:04 - 9:07
    che dice voglio il divorzio, ok?
  • 9:07 - 9:11
    Quindi, ho pensato --
  • 9:11 - 9:13
    com'è successo?
  • 9:13 - 9:16
    Non è che ci siamo sposati
    per divorziare, giusto?
  • 9:16 - 9:18
    Quindi com'è successo?
  • 9:18 - 9:20
    E sembra che il miglior modo
  • 9:20 - 9:26
    di gestire questo disastro
    sono le stesse idee
  • 9:26 - 9:29
    che usa il settore nucleare.
  • 9:29 - 9:30
    È sorprendente!
  • 9:30 - 9:34
    Ognuno nel rapporto
    è responsabile del processo.
  • 9:34 - 9:37
    Apertura significa comunicazione libera,
  • 9:37 - 9:40
    e quindi dare riscontri,
  • 9:40 - 9:43
    mettere in discussione,
    qualunque cosa sia, è utile
  • 9:43 - 9:44
    e infine apprendere costantemente
  • 9:44 - 9:47
    per aiutare se stessi ad arrivare
  • 9:47 - 9:50
    a un risultato vincente.
  • 9:50 - 9:54
    Quindi, se è così ovvio,
    perché non lo facciamo?
  • 9:54 - 9:58
    David Ledbetter ha detto
    che siamo quello che condividiamo.
  • 9:58 - 10:00
    E in un mondo interconnesso,
  • 10:00 - 10:03
    c'è così tanto potenziale di condivisione.
  • 10:03 - 10:07
    Ma abbiamo paura
    di condividere informazioni.
  • 10:07 - 10:09
    Abbiamo paura, che sia nei rapporti,
  • 10:09 - 10:11
    o in situazioni molto più grandi,
  • 10:11 - 10:13
    anche nelle organizzazioni.
  • 10:13 - 10:14
    Perché succede?
  • 10:14 - 10:19
    Direi che è una questione
    di misurazione del tempo.
  • 10:19 - 10:25
    C'è l'idea che il futuro immediato
    è più importante che mai.
  • 10:26 - 10:28
    Si guarda solo
    al prossimo trimestre.
  • 10:28 - 10:30
    Non guardiamo abbastanza avanti
  • 10:30 - 10:32
    a quello che succederà
    nel trimestre successivo.
  • 10:32 - 10:37
    E il futuro immediato
    ha permeato la società.
  • 10:37 - 10:38
    Ma questo è un problema.
  • 10:38 - 10:40
    Perché a questo punto,
  • 10:40 - 10:42
    da dove viene l'innovazione?
  • 10:42 - 10:45
    Da dove viene l'apprendimento?
  • 10:45 - 10:48
    Da dove viene lo spirito d'intraprendenza?
  • 10:48 - 10:51
    In pratica, molto spesso
  • 10:51 - 10:55
    siamo pagati per non fare errori.
  • 10:55 - 10:58
    Ma se uno è pagato per non fare errori
  • 10:58 - 11:00
    come si fa a fare progressi?
  • 11:00 - 11:02
    Com'è possibile?
  • 11:02 - 11:05
    E connessa al non fare errori,
  • 11:05 - 11:09
    purtroppo, c'è la cultura della colpa.
  • 11:09 - 11:13
    La cultura della colpa quando c'è
    un errore è puntare il dito.
  • 11:13 - 11:15
    È colpa tua.
  • 11:15 - 11:17
    E quindi possiamo
  • 11:17 - 11:19
    dare la responsabilità a una persona.
  • 11:19 - 11:23
    Possiamo attribuire i problemi
    alla persona.
  • 11:23 - 11:25
    Ma questo significa
    che i problemi sono spariti?
  • 11:25 - 11:28
    Probabilmente no.
  • 11:30 - 11:33
    Ciò che questo ha causato,
    signore e signori,
  • 11:33 - 11:36
    è che se faccio un errore,
    è meglio per me
  • 11:36 - 11:39
    stare zitto, non dire niente,
  • 11:39 - 11:42
    e questo genera insabbiamenti.
  • 11:42 - 11:43
    E gli insabbiamenti?
  • 11:43 - 11:48
    Creano potenziale per disastri sistemici.
  • 11:48 - 11:51
    Questa è la vittima in cima.
  • 11:51 - 11:53
    Vi faccio qualche esempio.
  • 11:53 - 11:57
    1986, questo è un disastro tecnologico.
  • 11:57 - 12:01
    Il disastro dello Space shuttle Challenger
  • 12:01 - 12:06
    Sulla logistica, che dire
    dell'aeroporto di Denver
  • 12:06 - 12:10
    del suo sistema automatico
    di smistamento bagagli?
  • 12:10 - 12:14
    È costato oltre mezzo milioni di dollari
    in più rispetto al previsto.
  • 12:14 - 12:18
    Per 10 anni ha sbagliato a consegnare,
    e finalmente, è stato fermato.
  • 12:18 - 12:21
    Più recente il disastro ambientale
  • 12:21 - 12:25
    causato dalla Deepwater Horizon.
  • 12:25 - 12:27
    Tutti questi sono disastri sistemici
  • 12:27 - 12:29
    ma forse il più grande,
  • 12:29 - 12:31
    è ciò che stiamo vivendo ora,
  • 12:31 - 12:33
    cioè il crack finanziario.
  • 12:33 - 12:34
    Alle mie spalle vedete
  • 12:34 - 12:38
    la copertina dell'Economist.
  • 12:38 - 12:42
    Ma la mia domanda è:
    di che anno credete che sia?
  • 12:42 - 12:44
    2008? 2010?
  • 12:46 - 12:50
    No, purtroppo,
    è del novembre del 1997.
  • 12:50 - 12:53
    Vedete, non siamo bravi
    a imparare dagli errori.
  • 12:53 - 12:57
    Tendiamo a dimenticarli,
    a ignorarli.
  • 12:57 - 13:00
    Lasciate che unisca i puntini, in sintesi.
  • 13:00 - 13:05
    In un mondo perfetto,
    tutto andrebbe nel modo giusto,
  • 13:05 - 13:08
    e noi capiremmo,
    e sarebbe tutto fantastico.
  • 13:08 - 13:10
    Ma non viviamo in un mondo perfetto!
  • 13:10 - 13:12
    Prendiamo l'esempio opposto.
  • 13:12 - 13:17
    Faccio qualcosa, sbaglio,
    e non capisco perché.
  • 13:17 - 13:19
    E probabilmente,
    non voglio capire perché,
  • 13:19 - 13:22
    perché fallire non è bello.
    Quindi me ne dimentico e basta!
  • 13:24 - 13:28
    La pressione del breve termine
  • 13:29 - 13:33
    ci dice che quello che otteniamo
    è la risposta.
  • 13:33 - 13:37
    In altre parole, riuscite,
    ma non è importante
  • 13:37 - 13:40
    come o perché siete riusciti.
  • 13:40 - 13:45
    E spesso, la strategia a breve termine
    significa che essere fortunati.
  • 13:45 - 13:47
    Va bene per il risultato immediato.
  • 13:47 - 13:49
    Ma c'è un problema.
    E il problema è --
  • 13:49 - 13:53
    che non sapete come ripeterlo,
    e probabilmente
  • 13:53 - 13:56
    stiamo piantando i semi
    per un eventuale disastro.
  • 13:56 - 13:57
    Quello che voglio suggerire oggi
  • 13:57 - 14:02
    è perché non pensare
    agli errori a breve termine
  • 14:02 - 14:04
    come un'importante lezione
  • 14:04 - 14:06
    per arrivare all'obiettivo generale?
  • 14:06 - 14:10
    Spostarsi, migrare da questa idea
  • 14:10 - 14:12
    di successo - insuccesso,
  • 14:12 - 14:17
    verso il perché siamo riusciti
    o non siamo riusciti.
  • 14:17 - 14:18
    Questa è l'idea di fondo.
  • 14:18 - 14:20
    Fatemi riassumere un attimo.
  • 14:20 - 14:23
    Cosa ho imparato dal fallimento?
  • 14:23 - 14:24
    Ho imparato queste cose qui.
  • 14:24 - 14:28
    Primo, fallire bene vuol dire imparare,
  • 14:28 - 14:31
    soprattutto i riscontri negativi.
  • 14:31 - 14:33
    Infatti se sapete cavare qualcosa
    dai riscontri negativi,
  • 14:33 - 14:36
    quella è di solito
    l'informazione più importante.
  • 14:36 - 14:39
    Secondo, se guardate le cose
  • 14:39 - 14:40
    in un'ottica a breve termine,
  • 14:40 - 14:43
    probabilmente state creando,
    senza saperlo,
  • 14:43 - 14:47
    le basi per un disastro a lungo termine.
  • 14:47 - 14:50
    Terzo, responsabilità non vuol dire
    punire le persone,
  • 14:50 - 14:54
    vuol dire capire
    che siete parte del processo.
  • 14:54 - 14:58
    E in ultimo, se sappiamo creare
    una cultura che non colpevolizza,
  • 14:58 - 15:02
    abbiamo automaticamente
    maggiore apertura.
  • 15:02 - 15:05
    Quindi vengono fuori
    molte più informazioni.
  • 15:05 - 15:07
    Ma non posso farcela da solo.
  • 15:07 - 15:11
    Non posso creare una cultura
    che fallisce bene da solo.
  • 15:11 - 15:13
    Mi servono degli attivisti.
  • 15:13 - 15:16
    E ho pensato di cominciare con
    600 persone oggi, ok?
  • 15:16 - 15:18
    So che oggi avete da fare.
  • 15:18 - 15:21
    Ma da domani, signore e signori,
  • 15:21 - 15:24
    iniziamo tutti a fallire bene.
  • 15:24 - 15:25
    Grazie a tutti!
  • 15:25 - 15:31
    (Applausi)
  • 15:31 - 15:33
    Presentatore: Tim, ho una domanda.
  • 15:33 - 15:36
    Siamo in Europa Occidentale
  • 15:36 - 15:39
    e la maggior parte dei tuoi esempi,
    sul nucleare etc.,
  • 15:39 - 15:42
    proviene da questa società,
    da questa cultura.
  • 15:42 - 15:44
    Questi messaggi
    funzionano per tutte le culture?
  • 15:44 - 15:46
    TB: Sì, è un'ottima domanda!
  • 15:46 - 15:48
    Riguardo la visione a breve termine,
  • 15:48 - 15:50
    l'idea di guardare solo
    al trimestre successivo,
  • 15:50 - 15:54
    questa è un'idea tipica
    del mondo occidentale.
  • 15:54 - 15:57
    Ma la questione degli insabbiamenti,
    quella vale in tutto il mondo.
  • 15:57 - 16:01
    È connessa a quanto
    potere ci sia nell'informazione,
  • 16:01 - 16:04
    se è meglio tenerla segreta
    o condivisa.
  • 16:04 - 16:06
    Ma parliamo di quello
    che si nasconde sotto tutto ciò.
  • 16:06 - 16:08
    Cioè l'idea trasversale
  • 16:08 - 16:10
    di imbarazzo e vergogna,
  • 16:10 - 16:12
    che varia da cultura a cultura.
  • 16:12 - 16:14
    Nelle culture orientali,
  • 16:14 - 16:18
    la vergogna potrebbe essere
    fare una brutta figura davanti ad altri
  • 16:18 - 16:20
    mentre in occidente
  • 16:20 - 16:21
    la vergogna è un sentimento.
  • 16:21 - 16:24
    È l'incapacità di fare qualcosa.
  • 16:24 - 16:26
    Questa è l'idea di fondo.
  • 16:26 - 16:28
    Come lo modifichiamo
  • 16:28 - 16:30
    varia da cultura a cultura.
  • 16:30 - 16:32
    Presentatore: Grazie mille!
    Tim Baxter.
  • 16:32 - 16:36
    (Applausi)
Title:
Celebrare il fallimento: Tim Baxter al TEDxLjubljana
Description:

Tim Baxter parla di 'Celebrare il Fallimento' e di quanto la mentalità a breve termine stia creando una cultura della colpa, sicché invece di imparare dagli errori, noi li ignoriamo, li respingiamo o li nascondiamo.
Il suo suggerimento è di creare una contro cultura del 'Fallire Bene',
non solo per prevenire disastri sistemici, ma anche per promuovere innovazione e inventiva.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:37

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