Shane Koyczan: "To This Day" ... per i belli e perseguitati
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0:06 - 0:12Siete così tanti.
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0:12 - 0:15Quando ero un ragazzino,
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0:15 - 0:18nascondevo il mio cuore sotto al letto,
perché mia madre diceva: -
0:18 - 0:21"Se non stai attento,
un giorno qualcuno te lo spezzerà". -
0:21 - 0:25Credete a me.
Sotto al letto non è un gran nascondiglio. -
0:25 - 0:27Lo so perché sono stato buttato giù
così tante volte -
0:27 - 0:31che soffro l'altitudine anche solo stando in piedi.
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0:31 - 0:33Ma questo è ciò che ci dicevano.
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0:33 - 0:36Rialzati da solo.
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0:36 - 0:38Ma è una cosa difficile da fare
se non sai chi sei. -
0:38 - 0:42Ci si aspettava che fossimo capaci di definirci
quando eravamo giovanissimi, -
0:42 - 0:46e se non lo facevamo noi,
ci pensava qualcun altro. -
0:46 - 0:50Sfigato. Ciccione. Sgualdrina. Frocio.
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0:50 - 0:53E mentre ci dicevano cos'eravamo,
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0:53 - 0:55ci chiedevano
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0:55 - 0:58"Cosa vuoi fare da grande?"
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0:58 - 1:00Ho sempre pensato
che fosse una domanda sleale. -
1:00 - 1:03Presuppone che non possiamo essere
ciò che già siamo. -
1:03 - 1:05Eravamo ragazzini.
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1:05 - 1:08Quand'ero ragazzino, volevo essere un uomo.
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1:08 - 1:11Volevo un piano di risparmio previdenziale intestato
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1:11 - 1:15che mi permettesse di vivere nella bambagia abbastanza a lungo da avere una dolce vecchiaia.
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1:15 - 1:17Quand'ero bambino,
volevo rasarmi. -
1:17 - 1:21Ora, un po' meno.
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1:21 - 1:25Quando avevo otto anni,
volevo essere un biologo marino. -
1:25 - 1:26Quando ne avevo nove, vidi il film "Lo squalo",
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1:26 - 1:29e pensai tra me e me "No, grazie".
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1:29 - 1:33E quando ne avevo dieci, mi fu detto che i miei genitori mi avevano abbandonato perché non mi volevano.
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1:33 - 1:35A 11 anni, volevo essere lasciato solo.
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1:35 - 1:39A 12, volevo morire.
A 13, volevo uccidere un ragazzino. -
1:39 - 1:43A 14, mi fu chiesto di prendere seriamente
in considerazione l'idea di fare carriera. -
1:43 - 1:46Dissi: "Mi piacerebbe fare lo scrittore".
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1:46 - 1:49E mi risposero "Pensa a qualcosa di realistico".
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1:49 - 1:52Allora dissi: "Wrestler professionista".
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1:52 - 1:54E mi risposero "Non fare lo stupido".
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1:54 - 1:57Vedete, mi chiedevano cosa volevo fare,
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1:57 - 2:00e poi mi dicevano cosa non dovevo fare.
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2:00 - 2:02E non ero l'unico.
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2:02 - 2:04Ci dicevano che in qualche modo
dobbiamo diventare -
2:04 - 2:06quello che non siamo,
sacrificando ciò che siamo -
2:06 - 2:09per ereditare la maschera
di ciò che saremo. -
2:09 - 2:11Mi fu detto di accettare l'identità
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2:11 - 2:13che gli altri mi avrebbero attribuito.
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2:13 - 2:17E allora, mi chiesi, cosa rendeva i miei sogni
così facili da scartare? -
2:17 - 2:21Vi assicuro, i miei sogni sono schivi,
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2:21 - 2:26perché sono canadesi.
(Risate) -
2:26 - 2:29I miei sogni sono impacciati
e tendono eccessivamente a scusarsi. -
2:29 - 2:31Stanno lì, da soli, al ballo della scuola,
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2:31 - 2:34e non hanno mai ricevuto un bacio.
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2:34 - 2:37Vedete, anche i miei sogni venivano derisi.
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2:37 - 2:41Sciocchi. Assurdi. Impossibili.
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2:41 - 2:42Ma ho continuato a sognare.
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2:42 - 2:44Sarei diventato un wrestler.
Avevo immaginato tutto. -
2:44 - 2:48Sarei diventato l'Uomo Spazzatura.
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2:48 - 2:51La mia mossa finale sarebbe stata Il Pressarifiuti.
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2:51 - 2:55Il mio motto sarebbe stato "Elimino le schifezze!".
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2:55 - 3:01(Risate)
(Applausi) -
3:01 - 3:06E poi questo tizio, Duke "Cassonetto" Droese,
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3:06 - 3:09mi portò via la scena.
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3:09 - 3:15Ero a pezzi,
come se fossi passato in un pressarifiuti. -
3:15 - 3:19Pensai tra me e me:
"E adesso? Da che parte vado?" -
3:19 - 3:22Poesia.
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3:22 - 3:26Come un boomerang,
la cosa che amavo tornò indietro. -
3:26 - 3:28Uno dei primi versi
che ricordo di aver scritto -
3:28 - 3:31era in risposta ad un mondo
che chiedeva che odiassi me stesso. -
3:31 - 3:33Dai 15 ai 18 anni, mi odiavo
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3:33 - 3:38per essere diventato ciò che detestavo:
un bullo. -
3:38 - 3:40A 19 anni scrissi
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3:40 - 3:43"Mi amerò nonostante
la facilità con cui -
3:43 - 3:46tendo verso l'opposto".
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3:46 - 3:49Mettersi dalla parte di se stessi
non deve voler dire -
3:49 - 3:52dedicarsi alla violenza.
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3:52 - 3:53Quando ero un ragazzino,
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3:53 - 3:56commerciavo compiti in cambio di amicizia,
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3:56 - 3:59poi davo ad ogni amico un'ultima possibilità
per non essersi presentato in orario, -
3:59 - 4:01e nella maggior parte dei casi
per non essersi presentato proprio. -
4:01 - 4:04Mi davo una libera uscita
per superare ogni promessa infranta. -
4:04 - 4:06E ricordo questo piano, nato dalla frustrazione
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4:06 - 4:09provocata da un bambino
che continuava a chiamarmi "Yoghi", -
4:09 - 4:12poi puntava alla mia pancia e diceva
"Troppi cestini da picnic". -
4:12 - 4:15Si capisce che non è difficile
prendersi gioco di qualcuno, -
4:15 - 4:16e un giorno, prima di scuola, dissi
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4:16 - 4:18"Ok, puoi copiare i miei compiti",
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4:18 - 4:20e gli diedi tutte le risposte sbagliate
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4:20 - 4:22che avevo scritto la sera prima.
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4:22 - 4:25Ebbe indietro il compito pensando
di aver ricevuto un voto quasi perfetto, -
4:25 - 4:29e non poteva crederci quando mi guardò,
dall'altra parte dell'aula, e aveva preso zero. -
4:29 - 4:32Sapevo che non dovevo sventolare il mio foglio
con il risultato di 28 su 30, -
4:32 - 4:35ma la mia soddisfazione fu totale
quando mi guardò, perplesso, -
4:35 - 4:39e io pensai:
"Più intelligente dell'orso medio, bastardo". -
4:39 - 4:46(Risate)
(Applausi) -
4:46 - 4:49Questo è quello che sono.
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4:49 - 4:53Questo è il modo in cui sostengo me stesso.
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4:53 - 4:55Quando ero un ragazzino,
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4:55 - 5:00pensavo che le braciole di maiale [pork chops]
e i colpi di karate [karate chops] fossero la stessa cosa. -
5:00 - 5:03Pensavo fossero entrambi
braciole di maiale. -
5:03 - 5:04E poiché mia nonna
pensava che fosse carino, -
5:04 - 5:07e poiché erano il mio piatto preferito,
continuò a lasciarmelo credere. -
5:07 - 5:09Non era una cosa importante.
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5:09 - 5:12Un giorno, prima di capire che i ragazzini grassi
non sono fatti per arrampicarsi sugli alberi, -
5:12 - 5:16caddi da un albero e mi coprii di lividi
su tutto il lato destro del corpo. -
5:16 - 5:18Non volevo dirlo a mia nonna
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5:18 - 5:21perché avevo paura di mettermi nei guai
per aver giocato dove non avrei dovuto. -
5:21 - 5:23Alcuni giorni dopo,
l'insegnante di ginnastica notò i lividi, -
5:23 - 5:25e fui spedito nell'ufficio del preside.
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5:25 - 5:27Da lì fui spedito in un altro stanzino
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5:27 - 5:32con una signora molto carina che mi faceva qualunque tipo di domanda sulla mia vita a casa.
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5:32 - 5:34Non vedevo alcuna ragione per mentire.
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5:34 - 5:37Per quanto io fossi preoccupato,
la vita andava piuttosto bene. -
5:37 - 5:41Le dissi: "Ogni volta che sono triste,
mia nonna mi dà dei colpi di karate [karate chops]". -
5:41 - 5:49(Risate)
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5:49 - 5:53Ciò portò ad un'indagine accurata,
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5:53 - 5:55e fui portato via da casa per tre giorni,
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5:55 - 5:59fino a quando finalmente
decisero di chiedermi come mi fossi fatto quei lividi. -
5:59 - 6:02La notizia di quella storiella sciocca
si sparse rapidamente a scuola, -
6:02 - 6:05e mi guadagnai il mio primo soprannome:
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6:05 - 6:07Braciola di maiale.
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6:07 - 6:13Da quel giorno, odio le braciole di maiale.
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6:13 - 6:16Non sono l'unico ragazzino cresciuto così,
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6:16 - 6:19circondato da persone che sostenevano
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6:19 - 6:21che bastoni fa rima con pietre,
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6:21 - 6:24come se le ossa rotte facessero più male
dei nomignoli che ci affidavano, -
6:24 - 6:26e li avevamo ricevuti tutti.
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6:26 - 6:30Quindi siamo cresciuti credendo che nessuno
si sarebbe mai innamorato di noi, -
6:30 - 6:32che saremmo rimasti soli per sempre,
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6:32 - 6:34che non avremmo mai incontrato qualcuno
che ci faccesse sentire che il sole -
6:34 - 6:37era qualcosa che era stato costruito
per noi nel capanno degli attrezzi. -
6:37 - 6:41Così il cuore spezzato sanguinava di tristezza,
e tentavamo di svuotarci per non sentire niente. -
6:41 - 6:43Non ditemi che fa meno male di un osso rotto,
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6:43 - 6:46che una vita incarnita
è qualcosa che i chirurghi possono tagliar via, -
6:46 - 6:49che non si può metastatizzare. Può.
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6:49 - 6:51Lei aveva otto anni,
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6:51 - 6:54era il nostro primo giorno in terza elementare
quando la chiamarono brutta. -
6:54 - 6:56Fummo spostati entrambi
in fondo alla classe -
6:56 - 6:59così non saremmo più stati bombardati
dalle palline di carta. -
6:59 - 7:01Ma i corridoi erano un campo di battaglia.
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7:01 - 7:03Ci trovammo in inferiorità numerica
un giorno disgraziato dopo l'altro. -
7:03 - 7:07Non uscivamo nell'intervallo, perché fuori era peggio.
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7:07 - 7:09Fuori, avremmo dovuto provare
a scappare, -
7:09 - 7:12o imparare a rimanere immobili come statue,
come se non ci fossimo. -
7:12 - 7:15In quinta, incisero una frase sul davanti del suo banco
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7:15 - 7:18che diceva "Attenti al cane".
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7:18 - 7:23Ancora oggi, anche se ha un marito affettuoso,
non pensa di essere bella -
7:23 - 7:27a causa di una voglia
che occupa quasi metà del suo viso. -
7:27 - 7:29I bambini dicevano "Sembra una risposta sbagliata
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7:29 - 7:32che qualcuno ha cercato di cancellare,
ma non ce l'ha fatta". -
7:32 - 7:35E non capiranno mai
che lei sta crescendo due bambini -
7:35 - 7:39la cui definizione di bellezza
inizia con la parola "Mamma", -
7:39 - 7:42perché vedono il suo cuore prima della sua pelle,
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7:42 - 7:43perché lei è sempre stata
semplicemente meravigliosa. -
7:43 - 7:48Lui era un ramo spezzato
innestato su un albero di un'altra specie, -
7:48 - 7:50adottato,
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7:50 - 7:54non perché i suoi genitori
scelsero un destino diverso. -
7:54 - 7:56Aveva tre anni quando diventò un cocktail:
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7:56 - 8:00una parte di abbandono e due parti di tragedia,
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8:00 - 8:02entrò in terapia in terza media,
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8:02 - 8:05costruì la sua personalità con test e pillole,
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8:05 - 8:09visse come se le salite fossero montagne
e le discese precipizi, -
8:09 - 8:12quattro quinti di tendenze suicide,
una marea di antidepressivi, -
8:12 - 8:15e un'adolescenza a sentirsi chiamare "Popper" [Anfetamina],
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8:15 - 8:171 parte a causa delle pillole,
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8:17 - 8:2099 parti per colpa della crudeltà.
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8:20 - 8:22Tentò il suicidio in seconda superiore
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8:22 - 8:25quando un ragazzino che poteva ancora
andare a casa da mamma e papà -
8:25 - 8:28ebbe l'audacia di dirgli "Fattela passare".
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8:28 - 8:31Come se la depressione
fosse una cosa che si può superare -
8:31 - 8:33con qualcosa che si trova
in un kit di pronto soccorso. -
8:33 - 8:37Fino ad oggi, lui è stato un candelotto di dinamite
acceso da entrambe le estremità, -
8:37 - 8:40potrebbe descrivervi dettagliatamente
il modo in cui il cielo si piega -
8:40 - 8:41nell'attimo prima che sta per cadere,
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8:41 - 8:44e nonostante un esercito di amici
che lo considerano la loro fonte di ispirazione, -
8:44 - 8:48rimane un argomento di conversazione
tra persone che non possono capire -
8:48 - 8:51che a volte essere liberi dai farmaci
ha meno a che fare con la dipendenza -
8:51 - 8:54e più a che fare con il buon senso.
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8:54 - 8:57Non eravamo gli unici ragazzini cresciuti così.
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8:57 - 9:00Ancora oggi, i ragazzini vengono insultati.
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9:00 - 9:05I classici erano "Ehi, stupido", "Ehi spastico".
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9:05 - 9:08Sembra che ogni scuola abbia
un arsenale di insulti -
9:08 - 9:11aggiornati ogni anno,
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9:11 - 9:13e se un ragazzo irrompe in una scuola e nessuno intorno sceglie di ascoltare,
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9:13 - 9:15fanno rumore?
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9:15 - 9:18Sono solo rumori di fondo di una canzone bloccata
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9:18 - 9:23in modalità "repeat" quando la gente dice cose come
"I bambini possono essere crudeli". -
9:23 - 9:25Ogni scuola era un tendone da circo,
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9:25 - 9:28e l'ordine gerarchico passava
da acrobati a domatori di leoni, -
9:28 - 9:32da clown a imbonitori, tutto così distante
da ciò che eravamo. -
9:32 - 9:36Eravamo fenomeni da circo -- ragazzi con le chele da granchio e ragazze barbute,
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9:36 - 9:38tipi strani che facevano giochi di prestigio
con la depressione e la solitudine, -
9:38 - 9:40che facevano solitari,
facevano il gioco della bottiglia, -
9:40 - 9:42cercando di baciare le proprie ferite e guarire,
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9:42 - 9:45ma la notte, mentre gli altri dormivano,
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9:45 - 9:48continuavamo a camminare sul filo del rasoio.
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9:48 - 9:51Era un esercizio, e sì, alcuni di noi caddero.
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9:51 - 9:54Ma voglio dire loro che tutte queste cose
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9:54 - 9:59sono solo le macerie che lasciamo indietro
quando decidiamo finalmente di fracassare -
9:59 - 10:01tutte le cose che pensavamo di essere,
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10:01 - 10:05e se non riusciamo
a vedere niente di bello in noi stessi, -
10:05 - 10:10dobbiamo prendere uno specchio migliore, guardare
un po' più da vicino, fissare un po' più a lungo, -
10:10 - 10:12perché c'è qualcosa dentro di te
che ti ha fatto continuare a provare -
10:12 - 10:15nonostante tutti quelli che ti dicevano di mollare.
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10:15 - 10:17Costruisci un gesso intorno al tuo cuore spezzato
e firmalo tu stesso. -
10:17 - 10:19L'hai firmato "Si sbagliavano".
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10:19 - 10:22Perché forse non facevi parte di un gruppo
o di una compagnia. -
10:22 - 10:25Forse hanno deciso di sceglierti per ultimo
per la pallacanestro o per qualunque altra cosa. -
10:25 - 10:29Forse eri abituato ad avere lividi e denti rotti
per attirare l'attenzione, ma non lo hai mai detto, -
10:29 - 10:30perché come si fa a resistere
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10:30 - 10:32se tutti attorno a te vogliono seppellirti sotto terra?
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10:32 - 10:36Devi credere che avevano torto.
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10:36 - 10:39Devono avere torto.
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10:39 - 10:42Altrimenti come potremmo essere ancora qui?
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10:42 - 10:45Siamo cresciuti imparando a incoraggiare i perdenti
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10:45 - 10:48perché in loro vediamo noi stessi.
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10:48 - 10:50Discendiamo da una radice piantata
nella convinzione -
10:50 - 10:53di non essere l'insulto con cui ci chiamavano.
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10:53 - 10:54Non siamo macchine impantanate e abbandonate,
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10:54 - 10:57ferme e vuote su un'autostrada,
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10:57 - 10:59e se in qualche modo lo siamo,
non preoccupiamoci. -
10:59 - 11:01Dobbiamo solo uscire per andare a piedi a prendere la benzina.
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11:01 - 11:04Siamo tutti diplomandi del corso Ce l'Abbiamo Fatta,
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11:04 - 11:06non gli echi lontani di voci che gridano
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11:06 - 11:11"Gli insulti non mi feriranno mai".
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11:11 - 11:15Ovviamente l'hanno fatto.
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11:15 - 11:17Ma le nostre vite continueranno sempre e soltanto
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11:17 - 11:20ad essere un esercizio di equilibrio
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11:20 - 11:23che ha meno a che fare con il dolore
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11:23 - 11:27e più a che fare con la bellezza.
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11:27 - 11:31(Applausi)
- Title:
- Shane Koyczan: "To This Day" ... per i belli e perseguitati
- Speaker:
- Shane Koyczan
- Description:
-
Divertente e inquietante allo stesso tempo, il poeta Shane Koyczan mette il dito nella piaga di ciò che significa essere giovani e... diversi. "To This Day", il suo poema spoken-word sul bullismo, ha incantato milioni di persone attraverso il video virale (creato in modalità crowdsourcing da 80 animatori). Qui l'autore ce ne offre una splendida rappresentazione dal vivo, con una storia di sottofondo e l'accompagnamento di Hannah Epperson al violino.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 12:03
Elena Montrasio edited Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Shqiponja Hoxha accepted Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Shqiponja Hoxha edited Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Shqiponja Hoxha edited Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful | ||
Daniela Bottazzi edited Italian subtitles for To This Day ... for the bullied and beautiful |